
dai radiosi anni della germania di bismarck a quelli devastanti della seconda guerra mondiale, la famiglia effinger attraversa quasi un secolo di storia e turbolenze nel cuore pulsante dell`europa. gli amori, le sofferenze, le rivoluzioni politiche, ma anche gli arredi, gli abiti da sera, i caffe`, i teatri: gabriele tergit, in un trionfo di voci e immagini minuziose, racconta il perduto mondo ebraico berlinese. la saga degli effinger ha inizio con paul e karl - figli del capostipite mathias, orologiaio a kragsheim - che da un piccolo paese si dirigono alla volta della berlino cosmopolita per cercare fortuna. ambiziosi e irrequieti, mecenati talentuosi e sensibili, ardenti patrioti e prussiani, in poco tempo gli effinger riescono a guadagnarsi la fama di abilissimi imprenditori e a diventare una delle famiglie piu` importanti della citta`. ma dopo la prima guerra mondiale, le loro certezze borghesi cominciano a sgretolarsi e piano piano anche le loro splendide feste non possono piu` nascondere l`antisemitismo sempre piu` dilagante e brutale. un classico in corso di pubblicazione in tutto il mondo.

tennessee, 1870. winona, un`indiana lakota rimasta orfana e adottata dagli ex soldati dell`unione thomas mcnulty e john cole, prova con tenacia a lasciarsi alle spalle le perdite del passato. almeno finche` l`ennesima violenza non la costringe a cercare giustizia. anche travestendosi da uomo... dalla penna di uno dei piu` importanti scrittori contemporanei, la storia di una donna determinata a scegliere per il proprio futuro, un canto alla liberta` di espressione, un`ode a ogni forma d`amore.

la storia e l`eredita` del tragico conflitto che divise la cina della dinastia qing e il regno unito, imponendo all`impero celeste una penetrazione commerciale che sconvolse secolari equilibri e innesco` le mire espansionistiche di altre potenze. uno scontro che da quasi due secoli non smette di condizionare le relazioni dell`occidente con il colosso cinese. nell`ottobre 1839 inizio` la prima guerra dell`oppio tra regno unito e cina. nonostante la sua brutalita`, il conflitto fu anche intriso di tragicommedia: tra ipocrisia vittoriana, tentennamenti burocratici, passi falsi militari, opportunismo politico e cooperazione. eppure, negli ultimi 180 anni, questa strana storia costellata di incomprensioni, incompetenza e compromessi e` diventata l`episodio fondante del moderno nazionalismo cinese: e` considerata l`inizio dell`eroica lotta della cina contro una cospirazione occidentale tesa a distruggere il paese attraverso l`oppio e la diplomazia delle cannoniere. a partire da questo primo conflitto, "la guerra dell`oppio" esplora come i miti nazionali della cina sostanzino le sue interazioni con il mondo esterno, come il passato sia diventato propaganda al servizio del presente, e come l`illusione e il pregiudizio abbiano funestato il rapporto dei cinesi con l`occidente moderno e viceversa.

"la scelta di lettere proposte in questo volume, con il fondamentale commento di paola moreno, prende in considerazione tutto l`arco della vita di francesco guicciardini, da quando era ancora studente di giurisprudenza ai primi passi nella politica fiorentina, dall`esperienza di ambasciatore in spagna fino agli anni delle maggiori responsabilita`, quando scrive a leone x, a clemente vii, al re di francia francesco i. ma non mancano lettere che testimoniano altri aspetti della sua vita: questioni familiari con il padre, commerciali con i fratelli, cause giudiziarie (era pur sempre avvocato)... e tra gli interlocutori non manca ovviamente l`amico machiavelli, col quale condivide alcuni momenti di guerra e non poche riflessioni di carattere politico, e a cui lo legano complicita` e stima reciproca. una vita attraverso le lettere che ci consente di attraversare con immediatezza gli anni cruciali del rinascimento.

altre esistenze, note a margine, mezze verita`, testimonianze, particolari in controsenso: queste, e altre ancora, le immagini con cui marco balzano prova a classificare le poesie che lo accompagnano da molti anni (non tutti i suoi lettori sapranno che ha esordito appunto come poeta nel 2007) e che trovano ora, con quelle piu` recenti e inedite, una definitiva sistemazione nelle nature umane che le raccolgono. poesia che prova a scalfire la crosta dell`apparenza, come ha osservato giampiero neri; tensione gnomica che attraversa le parole, secondo il giudizio di giancarlo pontiggia; testi che indagano e custodiscono qualche scintilla di senso, di dubbio, di verita`, e che si offrono al lettore come

una paura atavica e insuperabile attanaglia da sempre julian barnes, quella della propria estinzione. nessun conforto puo` venire dalla fede, all`agnostico scrittore, che fin dalla prima riga confessa:

"l`uomo senza qualita`" di robert musil riflette l`uomo contemporaneo, per cui il mondo di ieri, con le sue illusioni di armonia, di compiutezza, con le sue pretese di esattezza da ricercare in ogni campo, e` finito per sempre. vie di uscita non ve ne sono, vie soltanto, che dovremo costruire mentre si va, si cerca. vi sono poche opere universali che in figure e situazioni storicamente concrete sanno esprimere lo spirito di un`epoca, la `ragione` dei suoi drammi e della sua catastrofe, con la massima obbiettivita`, il piu` lucido disincanto e insieme la partecipazione piu` coinvolgente e sofferta. opere che compiono il

valerio magrelli ha affrontato a piu` riprese, in poesia e in prosa, il tema dell`infanzia, anche attraverso pagine autobiografiche. questo e` il suo libro della maturita`, ma l`infanzia e l`adolescenza non scompaiono del tutto: vengono viste come in uno specchio. immagini rovesciate da interpretare da un altro punto di vista e con altre prospettive. infanzia e vecchiaia spesso convivono, come nella poesia in cui si dice:

la confessione di uno studente che ricorda il suo primo amore, la seduzione di uno sconosciuto che fa riaffiorare la violenza paterna, la storia d`amore con uno straniero che apre e lenisce vecchie ferite: le relazioni, l`amore omosessuale, il sesso - esplicito, brutale, vero, indagato in tutte le sue sfumature - sono la bussola per questa discesa nelle zone piu` oscure e piu` luminose del desiderio. il narratore di purezza e` un giovane espatriato che insegna in un`universita` americana a sofia, in bulgaria. questo e` solo uno degli elementi che lo rendono sempre in qualche modo straniero: omosessuale, figlio di un padre conservatore e violento che gli ha instillato un profondo disprezzo per se stesso, il narratore di purezza fa i conti con una vita trasformata dalla scoperta e dalla perdita dell`amore.

un racconto di viaggio puo` essere molte cose diverse: un semplice rapporto, un portolano, un promemoria, un romanzo di formazione, un taccuino di appunti, magari in forma di disegni, una raccolta di incontri con volti e persone, un reportage, la cronaca di una fuga, persino un canzoniere. questo di basho, e` un pellegrinaggio e nel contempo il ritratto piu` preciso e profondo del giappone e del suo spirito, che incontra la lingua italiana nella magia della traduzione di chandra candiani e asuka ozumi. siamo nel 1688, basho e` forse il piu` grande poeta contemporaneo. il percorso narrato, in realta` solo parte di un itinerario piu` lungo, dura circa centocinquanta giorni in un territorio all`epoca quasi selvaggio, comunque pericoloso:

servono i superpoteri per amarsi tutta una vita, anna e marco lo sanno bene. lei e` una fumettista dal carattere impulsivo, nemica delle convenzioni; lui un professore di fisica convinto che ogni fenomeno abbia la sua spiegazione. a tenerli insieme e` un`incognita che nessuna formula puo` svelare. quante possibilita` ci sono che le esistenze di due persone, sfioratesi appena in un giorno di pioggia, si incrocino per caso una seconda volta? cosi` poche da essere statisticamente irrilevanti, direbbe la scienza. eppure ad anna e marco questo accade e riaccade. ed entrambi si chiedono se a riavvicinarli di continuo sia un algoritmo, il destino o invece un sentimento tanto forte da resistere alle fughe improvvise, agli scontri, alla routine, alle incomprensioni e al dolore. spostandosi avanti e indietro sulla linea delle loro esistenze, paolo genovese racconta gli istanti perfetti e i drammi di una storia d`amore bellissima, che sfida il tempo, fa riflettere e infine commuove. una storia d`amore che solo due supereroi possono vivere.

una storia prima della storia: dall`esplosione del big bang alla comparsa dell`essere umano. quattro miliardi e mezzo di anni costellati di cataclismi e rinascite, raccontati come se fossero un appassionante romanzo di fantascienza. siamo abituati ad associare l`esistenza della terra a quella della nostra specie: homo sapiens. eppure gli esseri umani, benche` lo abbiano modificato piu` di qualsiasi altro animale, abitano il pianeta da poche migliaia di anni, un lasso di tempo irrisorio se guardato dalla prospettiva del momento in cui tutto e` cominciato. di quello che e` successo prima che i nostri lontani antenati comparissero non sappiamo molto, a parte qualche infantile ricordo in stile jurassic park il resto e` oscuro. si tratta invece di un periodo di cambiamenti entusiasmanti, tra esplosioni nucleari e glaciazioni, metalli pesanti che evaporano e altri che sedimentano nel nucleo e fondono, tra terre che emergono e si spostano e altre che vengono sommerse e spariscono per sempre. una storia cosi` lontana da apparire misteriosa e affascinante quanto un racconto inventato; fatta di creature dimenticate che a queste mutazioni si sono adattate, sopravvivendo per milioni e milioni di anni, resistendo a radiazioni, temperature estreme, inondazioni: evolvendosi. una storia di cui non abbiamo alcuna memoria, ma che ha reso possibile il nostro improbabile avvento, e che ci rivela il fragile e meraviglioso equilibrio su cui si e` sempre retta la vita

la lingua batte dove il dente duole, e il dente che duole alla fin fine e` sempre lo stesso. l`unica rivoluzione possibile e` smettere di piangerci su. in questo romanzo esilarante e feroce, veronica raimo apre una strada nuova. racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. "niente di vero" e` la scommessa riuscita, rarissima, di curare le ferite ridendo.

dipendiamo dal mare come risorsa per respirare, per nutrirci, e anche per sognare. il mare fa parte del nostro ambiente pur restando un mondo altro, temibile quanto irresistibilmente suggestivo, un altrove radicale. ma e` proprio questa sua alterita` a permetterci di ripensarlo da una prospettiva inedita, per capire in che misura esso ha fatto di noi quello che siamo, indicandoci quello che dovremmo diventare. questo libro e` un viaggio dentro il mare aperto, leggendo queste pagine salpiamo come ulisse per iniziare un`avventura, siamo un pensiero in movimento. ci scopriamo accanto all`autore mentre attraversa l`oceano su una barca a vela in veste di marinaio/filosofo. perche` navigare ci trasforma, asseconda il nostro desiderio di conoscenza e apre le porte della percezione. veleggiare dentro uno spazio di liberta` senza confini che dialoga con il cielo muta radicalmente il nostro rapporto con l`ambiente, con le persone e persino con gli oggetti. la barca diventa una scuola di vita che ci obbliga a pensare ogni cosa da capo per agire in modo nuovo. da` vita a una forma di conoscenza attiva, costruita dall`azione: una filosofia del mare. grazie a cartografie stranianti e inversioni di prospettiva, roberto casati fa vacillare le nostre opinioni e certezze

nel 1997, con il suo libro piu` intimamente autobiografico, maria corti racconta le vicende del

nella vita - dice una poesia di questa raccolta - siamo attirati da distanze che ci chiamano, che non vediamo e non conosciamo, come da un suono di campane lontane. e un suono remoto, misterioso, un battito originario, nei cui rintocchi la parola poetica nasce e ritorna, ogni volta, per dissolversi. nelle campane - nella poesia - silvia bre cerca di cogliere ritmi che scorrono sotterranei alla vita ma che della vita, non solo individuale, sono la linfa nascosta. a volte e` necessario un salto mortale, della percezione e della grammatica. ma piu` spesso questa lingua poetica si affina per concentrazione, per elisione, per cancellazione di tutto cio` che e` superfluo, nella tensione verso l`origine delle cose, nell`attenzione per i nessi che le legano, per l`attimo di senso quando si dilata e sembra eterno. le campane non possono non avere anche un aspetto mortuario, commemorativo. e infatti, verso la fine della raccolta, le note assumono un tono quasi cimiteriale e il lessico si infoltisce di

un viaggio lungo un anno, da mutsuki, gennaio,

che negli anni della pandemia l`immunizzazione sia diventata il baricentro dell`intera esperienza contemporanea e` ormai sotto gli occhi di tutti. dalla medicalizzazione della politica al disciplinamento degli individui, dal confinamento sociale al controllo della popolazione, le societa` contemporanee sembrano preda di una vera sindrome immunitaria. per comprendere gli effetti ambivalenti di questo fenomeno bisogna risalire alla sua genesi moderna, allorche` i linguaggi del diritto, della politica e della medicina cominciano a saldarsi nell`orizzonte biopolitico in cui da tempo viviamo. la stessa democrazia ne risulta profondamente modificata nelle sue procedure e nei suoi presupposti. questo processo, preconizzato venti anni orsono da roberto esposito in "immunitas", e` oggi al centro del dibattito filosofico internazionale. le tensioni drammatiche che sperimentiamo in questi anni tra sicurezza e liberta`, norma ed eccezione, potere ed esistenza, rimandano tutte al rapporto complesso tra comunita` e immunita`, che questo libro ricostruisce nei suoi snodi decisivi. a venire illuminate da uno sguardo rigoroso e originale sono le dinamiche sociali, politiche, antropologiche del nostro tempo. ma anche cio` che si affaccia ai suoi confini esterni. per la prima volta nella storia, quando l`intera comunita` mondiale richiede di essere salvaguardata, l`immunita` sembra perdere i suoi connotati costrittivi e richiedere una nuova interpretazione, insieme biologica e politica.

tre amici si ritrovano dopo molti anni. sono tedeschi, ora vivono negli stati uniti e in un passato che nessuno di loro vuole fare ricordare hanno suonato di fronte a hitler, suscitando l`ammirazione della germania intera. in quei giorni sciagurati di musica, applausi e grandi ambizioni erano un quartetto, ma quando ritrovano victoria, la suadente violoncellista, lei non sembra nemmeno riconoscerli. in ricordo della giovinezza si preparano ora per un nuovo concerto insieme, l`ultimo, ma a pochi giorni dal debutto la morte violenta di max brentano, il carismatico violinista del gruppo, fa tornare a galla una storia di gelosia, odio e rancore. una storia, a distanza di tempo, ancora ferocemente nazista. perche` il personaggio che dice

"ritratto dell`artista da morto" e` stato messo in scena dall`autore alla staatsoper unter den linden di berlino, in coproduzione con la musiktheater biennale 2018 di monaco di baviera. un giovane attore riceve la convocazione di un tribunale argentino: l`appartamento di cui sarebbe erede, acquistato da uno sconosciuto parente nel 1978, risulta espropriato a un musicista desaparecido durante la dittatura militare. la lettera e` il punto di partenza per un viaggio prima a buenos aires e poi a cordoba, lungo il quale il protagonista intraprende una ricerca a ritroso nel tempo, tentando di fare luce su un passato che si rivela, al contrario, sempre piu` oscuro, tra un groviglio di varianti onomastiche che non gli consentono mai di capire se i personaggi che insegue, a partire dal proprio parente, siano reali o costruzioni fittizie. seguendo il filo di una serie di misteri, arriva a scoprire che il musicista, al momento della sparizione, stava lavorando sulle partiture incomplete di un compositore ebreo, di cui si erano perse le tracce nel 1941 a berlino. ci addentriamo cosi` in un labirinto di episodi biografici che si intersecano inesorabilmente con i grandi eventi storici del novecento; fatti che hanno aperto, nei paesi vittime delle barbarie fasciste, ferite non ancora rimarginate.

celebrati, introvabili, inediti, commissionati o nati per gioco, in un unico volume tutti i racconti dello scrittore spagnolo, classificati secondo il suo personale giudizio - e la consueta autoironia - in

cinque racconti perfetti: "lettere di mamma", "i buoni servigi", "le bave del diavolo", a cui antonioni si ispiro` per il suo film "blow-up", "il persecutore", forse il piu` commovente, dedicato a un genio del jazz come charlie parker, "le armi segrete". cinque mondi sferici dove il lettore, con l`innocente proposito di leggere, osserva dal di fuori l`azione, guardando le cose accadere e alla fine quasi non vuol piu` uscire da quell`universo che in pochi paragrafi cortazar ha creato per lui. angoscia? forse. ma anche la sensazione di sperimentare zone di frontiera della letteratura, dove i tempi si confondono, gli specchi sono di carne e

progetto e direzione: enzo bianchi. la nuova edizione einaudi della bibbia si caratterizza innanzitutto per la nuova traduzione, non confessionale, frutto del lavoro di un`e`quipe di filologi ed esegeti fra i piu` autorevoli al mondo, profondi conoscitori dell`ebraico, dell`aramaico e del greco. una traduzione che vuole rendere accessibile il testo biblico al lettore odierno, ma senza omogeneizzare le sue asperita` linguistiche, culturali e teologiche.


tutti i lettori sanno bene che le storie narrate dagli scrittori portano sempre in tempi che non si sono vissuti e in luoghi che non si conosceranno mai. cio` vale in modo estremo per "paese dalle ombre lunghe" che, grazie al funambolismo mimetico della voce che narra, addirittura situa il lettore, direttamente, fin dal primo rigo, fra gli inuit, gli eschimesi del nord, in un luogo del pianeta oltre il quale non c`e` piu` pianeta. top of the world e` infatti il titolo originale del libro, pubblicato nel 1950, letto da milioni di persone in tutto il mondo, con una celebre versione cinematografica nel 1960, protagonista anthony quinn. e la storia di ernenek e asiak, che vivono, si amano diventano genitori e muoiono scoprendo tutto come se fosse la prima volta al mondo, un istante prima dell`arrivo della civilta` occidentale, in un luogo violento e ingenuo dove la legge che comanda e` quella della natura, una natura che non risparmia nessuno.

come le grandi potenze coloniali europee, mercanti arabi e affaristi americani si spartirono l`africa equatoriale e il bacino del congo, trasformando in pochi decenni una

martino bux e` un diciottenne in libera uscita durante la visita di leva quando scopre che i sogni possono diventare realta`. le donne irraggiungibili sono li` davanti ai suoi occhi in un cinema a luci rosse, puo` guardarle senza essere visto, puo` goderne senza dover rendere conto a nessuno. ma ben presto per martino la pornografia diviene un`ossessione. invece di frequentare l`universita`, si perde bighellonando nei locali piu` equivoci della capitale. e soprattutto perde fabiana, esasperata dalla sua inconcludenza, dalla sua pervicace inadeguatezza alla vita adulta. fabiana studia per diventare medico, mentre per martino quel suo camice bianco e` soprattutto un dettaglio che accende le fantasie erotiche. le donne in carne e ossa, quelle che si potrebbero abbracciare, perdono via via consistenza e verita`. si innamora solo di ragazze che somigliano ad attrici hard, lavora solo in posti in cui regnano libertinaggio e sensualita` esplicita, si affida a chiunque possa concedergli un attimo di felicita` del corpo. attraversa cosi` un trentennio di storia del porno, passando per i giornaletti, i film di rocco siffredi, i locali di striptease, e poi internet e i prive`, fino ad arrivare a oggi. sullo sfondo, la citta` di roma e l`italia, fatta di cialtroneria, finta opulenza, in continua oscillazione tra bigottismo e trasgressione, moralismo e voyeurismo.


"tre anelli" e` il racconto di tre vite geniali e randagie, quelle di tre uomini che hanno scelto o subito l`esilio in momenti diversi della storia. ed e` allo stesso tempo il racconto di una tecnica letteraria, la narrazione ad anello che, almeno dall` odissea, e` il ritmo con cui l`occidente plasma le storie. ma "tre anelli" e` anche il racconto di un modo di vedere il mondo, il racconto della vita di tutti, perche` le vite di tutti sono fatte di luce e oscurita`, di curve e deviazioni, di incontri e abbandoni, di anelli che ci fanno scoprire noi stessi.

questo libro propone agli studenti del triennio una mappa di cento anni di letteratura italiana, dalle avanguardie di inizio novecento al primo decennio del 2000. l`impostazione segue alcuni principi molto chiari ed essenziali: un`ossatura cronologica volta a sottolineare i punti di continuita` e le fratture tra le epoche; un profilo dei singoli autori che tiene conto delle principali chiavi di lettura delle loro opere piu` importanti; l`individuazione dei punti di contatto o di contrasto tra epoche e correnti diverse; il parco uso di strumenti metodologici, a conferma della centralita` dei testi. pur obbedendo a scelte inevitabili, gli autori, lungi dall`imporre un canone normativo, lasciano aperto un dialogo con il lettore. tra gli elementi piu` originali del volume, la presenza importante delle scritture femminili, che qui rappresentano un novecento spesso lasciato ai margini o ricondotto a modelli maschili, nonche` la particolare attenzione riservata all`ultimo decennio di sperimentazioni e tentativi di tipo diverso, dove la letteratura imbocca strade dalla fisionomia ancora incerta.

nel 1486 pico scrisse l`introduzione a quelle conclusiones che avrebbero dovuto essere discusse davanti ai sapienti della chiesa, ma che finirono invece accusate di eresia, come il loro autore. originariamente senza titolo, il testo venne denominato oratio de hominis dignitate dall`edizione di strasburgo del 1504. dimenticato per piu` di due secoli, venne riscoperto tra ottocento e novecento diventando una specie di manifesto dell`umanesimo. ora che le idee ottocentesche e primo-novecentesche sul rinascimento e certe forzature interpretative dell`oratio appaiono superate si puo` rileggere pico reinnestando il suo pensiero nella temperie teologica della sua epoca. ma la sua antropologia e la sua idea di cultura restano un vertice della filosofia italiana e continuano ad avere molto da dire anche nel nostro tempo.


in un`alba livida e fredda del gennaio `79, sulle alture della genova popolare, due colpi di pistola sparati a bruciapelo uccidevano l`operaio comunista guido rossa. lo uccidevano al buio, nell`ora in cui gli operai vanno a lavorare. e cosi` quell`alba era anche un tramonto. annunciava la sconfitta politica delle brigate rosse, segnava la fine della loro illusione di conquistare il favore delle classi lavoratrici. ma la vita del


"l`italia nel novecento" e` una storia del paese-italia e non soltanto della nostra nazione che ripercorre le tappe di una difficile modernizzazione tra l`europa e il mediterraneo. con un taglio divulgativo ma un`impostazione scientifica rigorosa, il libro si rivolge a un pubblico ampio grazie a una prosa chiara. il lavoro presenta soprattutto due originalita`. la prima: affronta i classici nodi della storia italiana con piena consapevolezza dei dibattiti revisionistici che hanno attraversato il confronto storiografico negli ultimi trent`anni, ma al tempo stesso li storicizza depurandoli della loro origine ideologica e militante. la seconda: offre una lettura sintetica, ma generale, di una serie di fenomeni - movimenti sociali, violenza politica, lotta armata, stragismo, terrorismo interno e internazionale - nell`arco lungo 1966-85, che ha dei tratti di novita` e di presa di distanza, dovuti, anche in questo caso, a una ragione di tipo generazionale.

a gilead jack non fa ritorno da tanto tempo. invano il vecchio reverendo boughton continua ad attendere il suo figlio piu` amato e piu` sofferto, invano l`intera famiglia si e` riunita intorno alla bara della madre, sperando di vederlo comparire almeno la`. a trattenere jack non e` tanto la colpa per i danni che ha loro cagionato in gioventu`, e che reputa irredimibili per gli uomini come per dio, quanto il timore di cagionarne di nuovi. il suo demone e` un occhio acutissimo per la vulnerabilita`; il suo maledetto talento, distruggerla. jack e` un uomo non piu` giovane, che vive di espedienti e dell`elemosina fraterna, si nutre di pasti occasionali, alcol e vergogna, e ha ormai un`unica ambizione: l`innocuita`. percio` volentieri di tanto in tanto passa la notte al cimitero bellefontaine, lontano dal consorzio umano, fra statue e lapidi a lui care come vecchie amiche. ma una notte passi insoliti calcano quei vialetti quieti. sono quelli di della miles, insegnante di liceo nera e figlia di un autorevole predicatore metodista, fortuitamente rimasta chiusa nel cimitero per bianchi di st. louis. la buona educazione del figlio di un uomo retto vuole che jack la scorti fino al mattino, ma la coscienza scrupolosa del figlio di un uomo pio gli suggerisce che e` da se stesso che soprattutto deve proteggerla. non e` la prima volta che i due si incontrano, e non e` un bene: lui ha gia` avuto modo di deluderla, lei di rubargli il cuore. ma che mai potrebbe offrire jack a una giovane di buona famiglia che il missouri segregato degli anni cinquanta gli impedirebbe comunque di sposare? sa bene, jack, che

la scultura e` un`arte universale. e da sempre praticata da tutte le culture del mondo e risale a un lontanissimo passato. le prime pietre sagomate sopravvissute potrebbero persino precedere l`avvento del linguaggio. l`impulso a dar forma a pietra, argilla, legno e metallo e` evidentemente profondo nella nostra psiche e biologia. ed e` il motivo che collega l`interrogativo


dicono che in famiglia tutti si lamentassero dell`avarizia di pericle, ma che al contrario gli ateniesi gli fossero ben grati quando esponeva loro con precisione - con acribia si comincia a dire - i rendiconti delle spese di denaro pubblico per una guerra o un monumento o un`impresa di conquista. moneta e trasparenza, gloria futura e investimenti attuali, democrazia ed esattezza: un saggio brillante per scrittura e competenza ci racconta in modo nuovo le strategie economiche di chi invento` ad un tempo la bellezza e la



la colpa e il desiderio di essere liberi in un romanzo di struggente bellezza.

aprile 2000. mattina. sull`east river. il giovane miliardario eric packer esce dal suo lussuoso attico a tre piani e sale sulla limousine bianca per andare a tagliarsi i capelli a hell`s kitchen. e l`inizio di un viaggio lungo un giorno che lo portera` ad attraversare manhattan per andare incontro al proprio destino. durante il tragitto packer, ossessionato da una folle scommessa finanziaria contro lo yen e da un`oscura

ogni ossessione a sferopoli e` gia` stata catalogata, qualsiasi mito o superstizione trova conferma, i sogni sono moneta corrente, la letteratura e` l`unica divinita`. nella geografia immaginaria e nella filologia fantastica di questo libro puo` capitare che il carteggio fra una padrona di casa e un inquilino precipiti in un contrappasso metafisico, e che al calar delle tenebre i teschi si raccolgano intorno a quello fra loro piu` loquace; che il tema assegnato da un maestro elementare susciti un maleficio, o che un esame universitario sia l`occasione per uno studente impreparato di esibirsi in uno sfoggio linguistico ultraterreno. a furia di passeggiare rimirando ogni angolo di questa dimensione, al turista potrebbe venire fame: e` allora che scoprira` quanto da bambino mozart andasse pazzo per il gorgonzola, e solo dopo aver messo in tasca una ricetta per la coda alla vaccinara potra` proseguire la visita. non mancheranno le dispute: se si e` fortunati si incontreranno gli otto rabbini piu` potenti del mondo pronti a sfidarsi in una gara di golem, o due parroci rivali disposti a tutto pur di raccogliere i funghi migliori. dopo la

noto soprattutto per i

una donna si accorge che qualcuno abita nella sua testa. all`improvviso, la voce di un`altra donna si e` insinuata nei suoi pensieri. iniziano a dialogare: hanno progetti incompiuti, desideri e paure, speranze perdute ed altre che, ostinatamente, conservano. come tutti. soltanto che una di loro vive in questo nostro mondo, l`altra si trova nell`aldila`. anna ha vissuto a londra all`inizio del secolo scorso: lavorava in una fabbrica di fiammiferi, un`esistenza trascorsa a fare figli, scappando dalla poverta` e combattendo la fame. adesso cammina verso chissa` dove, insieme a un gruppo di sconosciuti in un deserto abbacinante. l`altra donna vive il nostro presente: ha un compagno, due case, un amante e un lavoro d`ufficio. e opaca in una realta` fatta di ombre, forse per questo si e` abituata cosi in fretta ad avere un`ospite in testa. insieme elaborano un piano per trovare la risposta al mistero che le avvolge, e forse per salvarsi. perche` su una cosa non hanno dubbi: le scopriranno. i morti - precipitati in quell`infinita distesa di sabbia arancione solcata da fiumi che sembrano fatti di latte - sanno essere spietati: chi mette in pericolo il baricentro del gruppo viene lasciato indietro, a seccarsi come una statua di sale. un`esperienza di lettura inedita e spiazzante, che esplora la forza della mente e dei suoi guasti. con una lingua tersa che non ha paura dell`indicibile, maurizio torchio ha plasmato un nuovo e materico aldila`. mentre le due protagoniste cercano un varco nella barriera che separa l`incompletezza di quello che c`e` dallo splendore di quello che manca, anche chi legge si ritrova a contemplare l`abisso.

ancora oggi il celebre patto hitler-stalin e` considerato alla stregua di uno scomodo incidente storico o, nel migliore dei casi, una sorta di preludio alla guerra vera e propria, che sarebbe iniziata solo con l`invasione nazista dell`unione sovietica. al contrario, proprio la collaborazione dei due dittatori, oltre che causare l`inizio della guerra in europa, trasformo` radicalmente nel corso di ventidue mesi la cartina politica del continente. basato su fonti storiche e documenti d`archivio, questo libro ricostruisce accuratamente in che modo hitler e stalin, tra il 1939 e il 1941, si spartirono il continente, come i loro tirapiedi negoziarono e perche` quest`alleanza mortale arrivo` a concludersi. claudia weber rilegge la collaborazione russo-tedesca nel contesto della politica demografica e di reinsediamento della popolazione in base all`appartenenza etnica condotta dalle due potenze e ricostruisce le terribili azioni di cui entrambe si resero responsabili contro i profughi ebrei, polacchi e ucraini.

una buona pratica preliminare di qualunque altra e` la pratica della meraviglia. esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. questo e` un libro disordinato. e l`autrice ha scelto di lasciarlo cosi.

dove siamo? e perche` siamo proprio qui? le nostre credenze, speranze e sogni hanno qualche significato la` fuori nel vuoto? il pensiero e le intenzioni degli uomini potranno mai accordarsi con una visione scientifica del mondo? sean carroll e` considerato uno dei piu importanti fisici teorici della sua generazione, in grado di affrontare la questione del bosone di higgs e delle dimensioni alternative dell`universo insieme ai problemi fondamentali dell`esistenza dell`uomo. in questo libro mette a frutto i suoi studi scientifici per confrontarsi con il mondo della conoscenza, le leggi della natura e le domande piu profonde sulla vita, la morte e il nostro posto all`interno del tutto. attraverso brevi capitoli, ricchi di sorprendenti aneddoti storici, episodi personali e rigorose spiegazioni, scopriamo le differenze e le relazioni tra diversi mondi: quantistico, cosmico e umano. quella di carroll e` una visione scientifica dell`universo senza precedenti, dove la meccanica quantistica e la relativita` generale incrociano filosofia ed esperienze quotidiane e che, muovendosi dal big bang al significato dell`esistenza, ambisce a restituire una spiegazione complessiva della realta`. un tour de force da affiancare alle opere di stephen hawking, carl sagan, daniel dennett ed edward o. wilson.

"oliver twist", la storia del bambino che, nato in ospizio, maltrattato in un`impresa di pompe funebri, reclutato a londra da una banda di ladri, e` intrappolato nella malavita vittoriana, usci` a puntate nel 1837-38. ora viene proposto nella traduzione di silvio spaventa filippi con cura redazionale di patrizia schisa, in occasione dell`uscita del film diretto da roman polanski.

in un sudafrica sconvolto dalla guerra civile, michael k. (ogni riferimento a kafka e` ovviamente voluto) costruisce un carro per riaccompagnare la madre malata nel suo eden evanescente: un pezzettino di terra in campagna dove ha trascorso un`infanzia felice. il viaggio e` clandestino, fra militari allo sbando, freddo e intemperie. finche` k. e` costretto a far ricoverare la madre, ma nessuno l`assiste e quando muore viene cremata senza che il figlio venga consultato. con le ceneri in un sacchetto di plastica, k. raggiunge comunque il luogo d`incanto, un fertile nulla, una fattoria abbandonata sfuggita al controllo ossessivo del regime, dove si sente, per la prima volta, libero. ma la guerra sapra` raggiungerlo anche nel suo minuscolo paradiso privato.

los angeles e` satura di paranoia. l`america e` preda della paura. siamo negli anni cinquanta, e il popolo americano e` avido di notizie, di gossip, di scheletri negli armadi. quanto piu ama qualcuno, tanto piu vuole conoscerne i vizi. e freddy otash e` deciso a dare al pubblico quello che vuole. freddy era un poliziotto. poi ha ucciso un uomo per vendicare un collega e il nuovo capo della polizia l`ha congedato con disonore. adesso e` un investigatore privato specializzato in ricatti, un pappone e, soprattutto, il braccio armato di

ubulibri fece uscire, tra il 1982 e il 1999, cinque volumi del teatro di bernhard annunciandone un sesto conclusivo, che in realta` non fu mai pubblicato. dopo aver ripreso i cinque volumi ubulibri, ora einaudi completa la serie realizzando finalmente questo fantomatico sesto volume. contiene i tre testi lunghi non compresi nei volumi precedenti, piu` tutti i testi brevi denominati da bernhard

capricciosa, dispotica e tranchant: cosi` e` aurora greenway, vedova quarantanovenne di houston, in texas. in compenso ha capelli stupendi e un corpo che mantiene sodo cucinando in modo sopraffino e mangiando di gusto. gli spasimanti, quindi, non le mancano, ma come scegliere tra il vicepresidente di banca impacciato, la vecchia fiamma sentimentale e il vicino che la spia con il binocolo, quando lei stessa sa che

londra, una notte d`inverno. i passi di eve risuonano nelle strade, ora buie e deserte, ora gremite di voci festose e luci natalizie. ma dove sta andando eve? il percorso di quell`insolito vagabondare sembra snodarsi tra i ricordi. e la sua memoria, insieme alla citta`, che eve scandaglia, seguendo una traiettoria casuale che passa per i momenti cruciali della sua vita privata e professionale. la squallida periferia dell`infanzia, la magnolia sotto cui si consumava la prima goffa storia d`amore, gli anni alternativi dell`accademia. piu` di tutto, prepotente, torna new york. eve ci si era trasferita dopo la laurea, insieme a due compagne di corso, wanda e mara, con l`obiettivo spericolato di sfondare sulla fervente scena artistica degli anni settanta. quel periodo le ha lasciato un segno indelebile, quasi al pari di ragazza con fiore, il famigerato dipinto in cui l`ha immortalata l`anziano amante florian kis, monstre sacre` dell`arte novecentesca. dal soggetto fragile e scomposto di quel ritratto eve non e` mai riuscita a separare la sua immagine. anche dopo l`osannato florilegio underground - una mappa della metro di londra in cui tavole botaniche sostituiscono i nomi delle stazioni -, i numerosi successi, le mostre prestigiose. a new york eve ha incontrato il futuro marito, il brillante architetto kristof, con cui e` tornata a londra, portandosi dietro le vecchie cicatrici della relazione tossica con florian e una rinnovata, accanita rivalita` con wanda. il matrimonio, la nascita della figlia, le rinunce che la societa` impone alle donne: eve ha tradito i suoi sogni, sacrificando la carriera in cambio di una soffocante stabilita`. nella notte londinese, eve ripensa anche agli eventi impetuosi del recente passato. nel pieno della maturita` ha scelto di assecondare le sue ambizioni e dedicarsi alla realizzazione di un`opera grandiosa, la piu` importante, che sancira` il suo riscatto artistico agli occhi di tutti, inclusi quelli di wanda. a infiammare il genio e la pa

questo libro, pensato per un vasto pubblico, analizza il ruolo rilevante che la schiavitu` ha ricoperto nella costruzione del mondo moderno e il peso che essa continua ad avere nelle nostre societa`. aure`lia michel ripercorre nell`arco di quasi cinque secoli le tappe principali che hanno portato dalla schiavitu` mediterranea, e poi africana e atlantica, al processo di colonizzazione europea nei diversi continenti, allo scopo di fornire le chiavi storiche della definizione dell`ordine razziale, di cui svela le basi economiche, antropologiche e politiche. coinvolgendo le idee di liberta`, uguaglianza, lavoro e le nostre stesse identita`, la storia della schiavitu` smaschera l`ordine razziale che ancora governa il nostro mondo.


i poeti e i pittori a lui contemporanei lo ritraevano come un novello orfeo che aveva saputo scendere nei recessi dell`antichita` per riportare alla luce la vera sapienza. marsilio ficino e` l`intellettuale piu` influente della famosa cerchia medicea intorno a cosimo (che marsilio considerava un secondo padre) e poi a lorenzo il magnifico. punto di riferimento imprescindibile, prima da emulare poi da contrastare, per pico. spesso associato al neoplatonismo, che grazie a lui in effetti divento` la

conrad ha spesso esplorato il mistero e l`ignoto attraverso eroici protagonisti che recitano il loro dramma di estremo esaurimento e di inevitabile e tragica sconfitta. al centro di "la linea d`ombra", "cuore di tenebra", "tifone" troviamo questo tipo di uomini, costretti a misurarsi, durante un`esperienza al limite, con un nemico di volta in volta diverso ma sempre superiore alle loro forze, esposti al pericolo di perdersi dietro al sogno perseguito. sono eroi dell`occidente che, lontani dal proprio mondo, si rapportano con la diversita`, l`avventura e il rischio, e che attraverso il loro dramma descrivono fino in fondo il destino della nostra civilta`. da soli, questi tre capolavori sono in grado di restituirci uno sguardo complessivo sul pensiero e sull`opera di conrad: dalla riflessione sul peccato e sulla (possibile) maturita` alla meditazione senile sulla giovinezza e sul disinganno, dalla stupefatta visione del mondo immobile alla contemplazione della violenza senza limiti della natura. per asor rosa, in questi racconti conrad da` corso sia alle nostre paure sia alla nostra residua, disperata volonta` di fronteggiarle. e se l`occidente celebra in essi la sua conclusiva epopea, l`eroe virile che conrad vi rappresenta non ha mai smesso di emanare un`invincibile seduzione.

sintetizzando anni di studi, questo libro descrive i protagonisti, i comprimari, i drammi, i convulsi dibattiti, gli ideali, le ambiguita` e i lasciti della rivoluzione francese. una ricostruzione esemplare, esente da ideologie e ricca di originali prospettive critiche. la rivoluzione francese e` forse l`episodio piu` drammatico della storia, e fu il da cui nacquero tutti gli elementi base della moderna politica e dei conflitti sociali. la democrazia, il populismo, il liberalismo, il conservatorismo, il socialismo, il nazionalismo, il femminismo, l`abolizionismo e l`imperialismo

la giovane alex tuchman ne e` convinta: scoprire una presunta indicibile verita` sui genitori gettera` luce su tutti gli aspetti piu` problematici della sua vita. l`occasione propizia per affrontare quel tarlo che la divora arriva un giorno d`agosto, quando la madre barbra la chiama da new orleans per annunciarle che victor sta per morire. victor, l`ormai anziano patriarca, l`uomo borioso, prepotente, violento che ha funestato l`infanzia di alex e suo fratello gary, minaccia incombente anche durante le continue assenze dovute ai suoi affari loschi, il marito narcisista che ha sempre considerato barbra - e tutte le altre donne - merce di cui disporre a piacimento. alex allora raggiunge la madre armata di un tenace proposito: vuole che barbra le dica tutto. degli abusi, delle ragioni che l`hanno spinta a subire, a rimanere. ma barbra ostenta un`esagerata frivolezza per giustificare la sua reticenza, e alex non puo` nemmeno contare sull`appoggio di gary, a los angeles per lavoro - o forse in fuga da una terribile scoperta? -, riluttante a salire su un aereo e ricongiungersi con la famiglia. in questa lunga giornata oppressa dall`afa tipica di new orleans, intorno al capezzale di victor ruotano anche i pensieri delle nipoti adolescenti, sadie ed avery, che non si sono mai davvero legate a quell`uomo talmente lontano dai canoni tradizionali del nonno affettuoso, e di twyla, la moglie di gary, che versa lacrime in un peregrinare distratto in cerca di alcol e rossetti. e cosi` ognuno a modo suo si ritrova a ripercorrere il passato e interrogarsi sul presente, forse anche per farsi coraggio e prendere finalmente le distanze dall`influenza tossica di victor.


lo sport sembra oggi aver conquistato definitivamente il proprio ruolo di

fenomeno fondamentale tra fine del xx e inizio del xxi secolo, la fotografia non e` una semplice corrente dell`arte contemporanea. essa arriva in realta` ad abbracciare la categoria generale dell`immagine, le ricerche sperimentali rese possibili dall`universo virtuale, le forme alternative della comunicazione nell`era dei nuovi media, la storia del modernismo nel momento in cui entra in crisi lo statuto dell`opera d`arte, la problematica caratteristica del documento in un contesto in cui l`arte non e` piu` l`unico orizzonte della creazione e, infine, l`allestimento delle immagini nell`epoca in cui si dubita dell`esperienza che ci offrono le rappresentazioni. questo saggio, illustrato, ricostruisce il periodo di produzione fotografica che va dai primi anni ottanta e arriva fino a oggi, raccogliendo esperienze artistiche che, pur nella loro diversita`, sono ugualmente pervase dello stesso afflato etico. in che modo vediamo? cosa guardiamo? quale rapporto c`e` tra finzione e realta`? imponendo la stabilita` delle sue forme riflesse in un mondo di messaggi fluenti e indecifrabili, la fotografia contemporanea da` il nome a un insieme di pratiche creative che la collocano al centro della sensibilita` del nostro tempo.

la sorbona, les deux magots, il cafe` de flore, l`hotel la louisiane: sono luoghi avvolti da un alone leggendario, come tutta l`area di parigi in cui sorgono, la mitica rive gauche. qui, tra gli anni quaranta e cinquanta, artisti e intellettuali straordinari hanno creato, combattuto, amato, vissuto; hanno assistito agli orrori della guerra e partecipato con entusiasmo alla rinascita della citta`. dall`esistenzialismo al teatro dell`assurdo, dal jazz alle chansons, fino alla ricerca di una terza via in politica e al femminismo militante: gustoso e arguto, come lo ha definito julian barnes, rive gauche e` un viaggio letterario al cuore di un`epoca eccezionale attraverso le vite di chi l`ha resa indimenticabile.

il male che si accanisce contro giobbe non puo` piu` essere concepito come una punizione, poiche` egli non ha commesso alcun delitto; non puo` piu` essere una vendetta, poiche` egli non ha colpito nessuno. nel trovarsi esposto alla violenza insensata della sofferenza giobbe si trova immerso in una esperienza intraducibile. resta solo il grido rivolto a dio come il modo piu` radicale della domanda. la stessa che egli porta nell`etimo del suo nome: giobbe significa nella lingua ebraica

in questo saggio, che incrocia esemplarmente storia, geopolitica ed economia, thomas w. zeiler ricostruisce la genesi e l`evoluzione dell`interdipendenza economica globale sottolineando il decisivo ruolo svolto dagli stati uniti nel promuovere un sistema commerciale, di investimenti e transazioni aperto e interconnesso (il

essere comunisti a cavriago voleva dire usare testa e mani per costruire tutti assieme il proprio cinema, la propria balera, il proprio futuro, in nome dell`emancipazione dell`umanita`. ma anche spedire un telegramma a lenin e nominarlo sindaco onorario, scontrarsi coi cattolici per il film su peppone e don camillo, disperarsi per la morte di stalin, servire lambrusco e rane fritte alla festa dell`unita`. essere comunisti era prima di tutto un sentimento: sapere di essere dalla parte giusta del mondo. massimo zamboni ci accompagna in questo viaggio nel tempo, a partire da quella piccola pietroburgo nostrana dove ancora oggi campeggia il busto di lenin, facendoci precipitare in un`epoca in cui tutto sembrava possibile, persino la rivoluzione.

i musei sono spesso percepiti come entita` statiche, nascoste nei magazzini o intrappolate all`interno di vetrine chiuse. in realta` generano nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. speranza e ricordo sono alla base del concetto stesso di museo. l`interazione fra i visitatori, gli oggetti e le istituzioni che li hanno acquistati, collezionati, studiati ed esibiti ha generato nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. la cultura lega quindi l`uomo al suo prossimo creando uno spazio comune di esperienze, di attese e di azioni, ma connette anche il passato al presente, modellando e mantenendo attuali i ricordi fondanti, oltre a includere le immagini e le storie di un altro tempo entro l`orizzonte del presente. si generano cosi` speranza e ricordo: questo aspetto della cultura e` alla base del concetto stesso di museo.

il consolidamento del potere del mercato specie nella finanza e nell`industria tecnologica ha portato a un`esplosione della disuguaglianza. la situazione e` drammatica: poche corporations dominano interi settori dell`economia, facendo impennare la disuguaglianza e rallentando la crescita. la finanza ha scritto da sola le proprie regole; le compagnie high-tech hanno accumulato dati personali senza controllo e il governo americano ha negoziato accordi commerciali che non rappresentano gli interessi dei lavoratori. troppe persone si sono arricchite sfruttando gli altri invece che creando ricchezza. le vere fonti della ricchezza e della crescita, per stiglitz, sono gli standard di vita, basati su apprendimento, progresso della scienza e tecnologia e le regole del diritto. gli attacchi al sistema giudiziario, universitario e delle comunicazioni danneggiano le medesime istituzioni che da sempre fondano il potere economico e la democrazia. tuttavia, per quanto ci si possa sentire indifesi oggi, non siamo, tutti noi, senza potere. in effetti, le soluzioni economiche sono spesso chiare. dobbiamo sfruttare i benefici del mercato ma nello stesso tempo domare i suoi eccessi, assicurandoci che lavorino per noi cittadini - e non contro di noi. se un numero sufficiente di persone sosterra` l`agenda per il cambiamento delineata in questo libro, puo` non essere troppo tardi per creare un capitalismo progressista che realizzi una prosperita` condivisa.

il narcisismo abita i nostri amori e tutte le relazioni. puo` essere fragile o contundente. finche` cerchiamo di rinchiuderlo in una definizione, non lo capiremo. occorre una bussola psichica per navigare nei mari insidiosi della stima di se`, tra isole che si chiamano insicurezza, egocentrismo, rabbia, invidia, vergogna. narciso era un giovane di grande bellezza, nella quale annego` dando vita a un fiore. ovidio lo raccolse e ne fece un mito, freud una realta` psichica: il narcisismo. abita i nostri amori, attraversa i nostri discorsi, seduce politici e artisti, ma anche criminali. funambolo dell`autostima, narciso cammina sul filo teso tra un sano amore di se` e la sua patologica celebrazione, che puo` diventare una diagnosi: il disturbo narcisistico di personalita`. finche` cerchiamo di rinchiuderlo nella gabbia di una sola definizione, non lo conosceremo: ci serve un sestante per navigare tra gli scogli della stima di se`. ci sono narcisisti arroganti oppure timidi, con la pelle spessa o sottile. tutti nuotano in un arcipelago di possibilita`: saziati dalla prepotenza, circonfusi dal carisma, baciati dal successo, afflitti dalla depressione, tormentati dall`insoddisfazione, abitati dal vuoto, suicidi per frustrazione. possono avvelenare una relazione fino al sadismo e manipolare gli altri fino alla psicopatia. sono braccati da cinque fiere: l`egocentrismo, l`insicurezza, la rabbia, l`invidia e la vergogna.

nella pagina con cui si e` concluso il primo volume di questa serie, dopo l`addio di merlino imprigionato dall`amata niniane, e` annunciata al lettore la nascita di lancillotto. cosi` le grandiose vicende narrate nei tre romanzi che introducono il ciclo (storia del santo graal, storia di merlino, seguito della storia di merlino) trovano il loro punto di arrivo in un nuovo inizio. lancillotto sara` il protagonista del romanzo piu` lungo della serie, di estensione mai prima sperimentata nelle letterature in volgare. attraverso la sua vita, la sua infanzia e formazione, le prime imprese e la scoperta del suo nome e del suo casato, l`arrivo alla corte di artu` e l`innamoramento per ginevra, l`entrata nella cavalleria e le infinite prodezze di armi e di generosita` nel nome della regina, l`amicizia con galehaut, il rapporto con gauvain e con gli altri cavalieri della tavola rotonda, le avventure lontano dalla corte, in incognito, le imprese impossibili, i momenti di follia quando pensa di non essere amato da ginevra, il ruolo decisivo nelle guerre di artu`, il concepimento del figlio galaad dalla figlia del custode del graal che lo ha ingannato con un filtro, l`impossibilita` di attingere il graal per il peccato con la regina: attraverso la sua vita si intrecciano tutte le vicende del mondo arturiano, di cui la trilogia iniziale era stata come la preparazione. il lettore e` dunque chiamato a disporsi su una lunghezza d`onda diversa da quella del primo volume. lo aspettano duemila pagine, in cui la traccia principale delle avventure di lancillotto si interseca con altre innumerevoli linee di racconto, tra castelli e foreste, damigelle e draghi. accettando di perdere talvolta il filo dell`intreccio, si entra a poco a poco in un`atmosfera fantastica in cui la potenza dell`amore per ginevra agisce come motore segreto di ogni azione dell`eroe, e determina in modo sotterraneo ogni evento del mondo arturiano. (...) l`andamento della prosa e` regolato da una serie di moduli rico

chicago, 1985. al giovane yale tishman non manca niente: ha un lavoro gratificante, una relazione stabile, un gruppo affiatato di amici. ma il mondo intorno a lui sta crollando. la nuova epidemia di aids si diffonde rapidamente anche a chicago, e yale assiste inerme alla sofferenza della sua comunita`, legandosi sempre di piu` alla sorella di un amico, fiona. trent`anni dopo fiona segue le tracce della figlia scomparsa. la ricerca l`ha condotta a parigi: qui, tra le avversita` del presente, un inatteso incontro con i ricordi le dara` l`occasione per riconciliarsi con il passato.

"io son de dieci il primo, e vecchio fatto di quarantaquattro anni, e il capo calvo da un tempo in qua sotto il cuffiotto appiatto. la vita che mi avanza me la salvo meglio ch`io so: ma tu che diciotto anni dopo me t`indugiasti a uscir de l`alvo, gli ongari a veder torna e gli alemanni, per freddo e caldo segui il signor nostro, servi per amendua, rifa` i miei danni. il qual se vuol di calamo et inchiostro di me servirsi, e non mi to`r da bomba, digli: - signore, il mio fratello e` vostro -". le satire dell`ariosto, di forte influenza oraziana, sono un testo originale sia per l`inusitato utilizzo della terzina dantesca in una serie di componimenti epistolari, sia per l`abbandono del tono predicatorio e moralistico tipico della tradizione della satira dai tempi di giovenale, a vantaggio di un andamento piu` affabile e cordiale. i travagli personali, mescolati a divertenti quadretti narrativi, sfociano in profonde riflessioni sulla vita senza mai alcun momento di enfasi o toni troppo gravi. questo ne fa una delle opere piu` piacevoli fra i classici della letteratura italiana. cesare segre comincio` ad occuparsi di un`edizione delle satire dell`ariosto per einaudi alla morte di suo zio santorre debenedetti (1948), che aveva impostato il lavoro con l`assistenza del nipote. l`edizione usci`, dopo infinite vicissitudini, nel 1987 ed e` stata molte volte ristampata. ora ne proponiamo una versione aggiornata sulla base delle ultimissime correzioni d`autore e della nuova introduzione fatta uscire da segre per l`edizione francese delle belles lettres nel 2014, l`anno stesso della morte dello studioso. una sola la variante testuale, ma molti cambiamenti nelle note, nella nota al testo e nella bibliografia.

il caffe` e` uno dei prodotti piu` preziosi e strategici dell`economia globale e la bevanda piu` popolare al mondo. "coffeeland" ricostruisce la storia sorprendente e drammatica delle sue trasformazioni imprenditoriali, sociali e culturali nell`arco di quattrocento anni. augustine sedgewick racconta una storia che pochi bevitori di caffe` conoscono. il cuore della vicenda si svolge sugli altopiani vulcanici di el salvador, dove james hill, originario dei bassifondi di manchester, in inghilterra, fondo` una delle piu grandi dinastie del caffe` del mondo all`inizio del xx secolo. trasferendo le innovazioni della rivoluzione industriale nell`agricoltura delle piantagioni, hill trasformo` l`intero territorio del salvador nella monocoltura piu` intensiva della storia moderna, un luogo di straordinaria produttivita`, disuguaglianza e violenza. seguendo i percorsi del caffe` proveniente dalle piantagioni della famiglia hill fino ai supermercati, le cucine e i luoghi di lavoro negli stati uniti, e negli ubiqui caffe` di oggi, sedgewick dimostra come il caffe` abbia generato sia una grande ricchezza sia una forte poverta`, unendo e allo stesso tempo dividendo il mondo moderno. in questo processo, el salvador e gli stati uniti si sono guadagnati il soprannome di

come in tutte le sue raccolte poetiche, in "ad no`ta", cioe` la notte, baldini mette in scena personaggi di paese, ma come stravolti, beckettiani. riscatta il bozzetto di provincia con una visionarieta` surreale e con un`affabulazione che provoca continui cortocircuiti mentali. ma proprio in questo libro che sta in mezzo alla sua produzione poetica, dopo "la na`iva" e "furistir" e prima di "ciacri" e "intercity", baldini ha collaudato quel monologo torrentizio senza pause tanto efficace nella recitazione in pubblico (di cui baldini stesso era un campione insuperabile). questi monologhi si strutturano in catene aperte di associazioni che sembrano deragliare all`infinito, ma che invece vengono sapientemente ricondotte al punto di partenza o culminano in una riflessione finale nella quale l`autore, quasi appartato dietro ai suoi personaggi, fa sentire la sua voce ironica e malinconica. tutti i suoi personaggi sono dei falliti, ma con ossessioni geniali. baldini li ama profondamente e li fa amare a tutti i suoi lettori.


che ne e` stato di olive kitteridge? da quando l`abbiamo persa di vista, l`irresistibile eroina di crosby nel maine non si e` mai mossa dalla sua asfittica cittadina costiera, e da li ha continuato a guardare il mondo con la stessa burbera empatia. elizabeth strout riprende il filo da dove l`aveva lasciato e ci narra il successivo decennio, l`estrema maturita` di olive, dunque. ma in questa sua vecchiaia c`e` un`esistenza intera. sono passati gli anni, ma la vita non ha ancora finito con lei, ne` lei con la vita. c`e` posto per un nuovo amore, amicizie profonde e implacabili verita`. perche` in un mondo dove tutto cambia, olive e` ancora lei.

individuare un volto in mezzo alla folla e` cosi` facile che lo si da` per scontato. ma come cio` sia possibile resta uno dei grandi misteri della scienza. la visione e` coinvolta in un`infinita` di azioni compiute dal cervello. spiegarne il funzionamento non svela soltanto il semplice modo in cui vediamo, ma moltissimo altro. richard masland, un pioniere nel campo delle neuroscienze, affronta questioni fondamentali sul modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni (come percepisce, apprende e ricorda) attraverso un attento studio della vita interna dell`occhio. prende in considerazione tutto cio` che accade in esso, da quando la luce colpisce la retina fino alle sofisticatissime reti neurali che trasformano quella luce in conoscenza, per definire infine cosa un algoritmo informatico deve saper fare per poter essere definito davvero

il caotico mondo della scuola visto attraverso lo sguardo di un`insegnante precaria, una don chisciotte che non si fa abbattere da burocrazie arrugginite e colleghi demotivati ma prova a cambiare prospettiva per denunciare e allo stesso tempo difendere un`istituzione bistrattata e abbandonata a se` stessa. ad alessandra faggi, professoressa precaria di matematica, sezioni b e l, non piace affatto la fredda burocrazia scolastica. e per questo, dopo aver scritto dettagliatamente l`incipit dei verbali dei suoi consigli di classe, passa a raccontare di se`, la storia della sua prima macchina, la sua prima sigaretta sulla spiaggia, o

siamo abituati a pensare alla nostra societa` digitale come eterea, senza sostanza, quasi avvolgesse il nostro pianeta senza impattarvi. non e` cosi`. il digitale e` cannibale: un numero sempre maggiore di informazioni che consuma suolo, energia, risorse e rende necessario un "sostrato" che produce "scarti" in un altro luogo, in altri prodotti e infine torna a noi come un boomerang. ingrid paoletti ritiene che si possa progettare in equilibrio con le risorse, la natura, e la cultura materiale, ridando "senso" alla materialita` delle cose con cui interagiamo quotidianamente e sfumando le categorie di naturale e artificiale, fisico e digitale, uomo e ambiente. scacco: non solo usiamo al meglio le informazioni che oggi possediamo, ma confrontandoci con la nostra comunita` facciamo sbocciare una nuova forma di attivismo. e sbagliato pensare alla nostra societa` digitale come immateriale ed eterea: da qualche parte la materia c`e`. ma se impariamo a rispettarla e non la trattiamo come scarto, allora parlera` alle nostre idee, risvegliera` la nostra progettualita`, incidera` sulla nostra scala di valori. facciamo politica con la materia.