
irlanda. 1945. dopo aver lavorato per anni a new york come operaio, barnabas rane torna in donegal con la famiglia per iniziare una nuova vita nella sua terra d`origine. ma quando alla fattoria scoppia un incendio e matthew peoples. il suo bracciante, si getta tra le fiamme per provare a salvare il bestiame, barnabas perde ogni cosa: un amico, la stalla e gli animali su cui aveva investito tutti i risparmi. deciso a resistere, non gli rimane che chiedere aiuto alla comunita` di carnarvan; ma la gente del posto - rancorosa e - si rivela diffidente nei confronti dell`ultimo arrivato, che ha vissuto cosi a lungo lontano da casa da essere considerato uno straniero. e mentre barnabas, facendo leva sul suo , tenta disperatamente di sopravvivere, il figlio si ritrova a fare i conti con un terribile segreto e la moglie e` annientata dalle incertezze sul futuro. "neve nera" e un romanzo crudo e implacabile, in puro stile lynch, in cui il paesaggio, spesso lirico, sempre affascinante, funge da sfondo ideale per una storia che indaga la natura piu` oscura dell`uomo.

nella seconda meta` del xx secolo l`umanita` e` riuscita in un`impresa che per migliaia di anni e` parsa impossibile: tenere sotto controllo carestie, pestilenze e guerre. oggi e` piu` probabile che l`uomo medio muoia per un`abbuffata da mcdonald`s piuttosto che per la siccita`, il virus ebola o un attacco di al-qaida. nel xxi secolo, in un mondo ormai libero dalle epidemie, economicamente prospero e in pace, coltiviamo con strumenti sempre piu` potenti l`ambizione antica di elevarci al rango di divinita`, di trasformare "homo sapiens" in "homo deus". e allora cosa accadra` quando robotica, intelligenza artificiale e ingegneria genetica saranno messe al servizio della ricerca dell`immortalita` e della felicita` eterna? harari racconta sogni e incubi che daranno forma al xxi secolo in una sintesi audace e lucidissima di storia, filosofia, scienza e tecnologia, e ci mette in guardia: il genere umano rischia di rendere se` stesso superfluo. saremo in grado di proteggere questo fragile pianeta e l`umanita` stessa dai nostri nuovi poteri divini?

una cenerentola che ama servire e farsi battere dalle sorelle; il principe che all`improvviso s`innamora della matrigna di biancaneve, la quale pero` gli preferisce il ben piu` prestante cacciatore (); rosaspina che respinge il principe azzurro, reo di avere destato lei e gli abitanti del castello dalla beatitudine del sonno. nei in versi, provocatori rifacimenti - ma sarebbe forse piu` giusto parlare di sabotaggi - di fiabe dei grimm, l`invenzione linguistica e l`ironia di walser toccano uno dei loro vertici. e se la forma metrica ne mostra la natura di compiaciuto, finissimo divertimento letterario, non si puo` non cogliere nei personaggi, come osservava benjamin, gli inconfondibili tratti walseriani: .

. nella parigi degli anni trenta, dove ogni alberghetto e` uguale all`altro e ogni cafe` puo` celare un nuovo, tormentoso incontro, una donna che scopre di non essere piu` giovane insegna a se stessa l`arte del distacco. e londra, dove presto dovra` tornare, non le riserva niente di meglio: le domanda l`ultimo parente che sembrava disposto a occuparsi di lei. per sasha, ormai, si tratta solo di dimenticarsi , delle . e quando i giorni e le notti si fanno ancora piu` solitari e desolati, c`e` un unico modo per sopravvivere alla sua caparbia, febbrile perdizione: . meglio tingersi subito i capelli di biondo cenere e correre all`appuntamento con quello strano gigolo` dalla nazionalita` indecifrabile e la lunga cicatrice che gli attraversa la gola.

storie viste dal marciapiede, dal basso di chi nei luoghi sta. cartoline, brevi lettere, trenta racconti scritti come si fa quando si parte per davvero e si racconta una storia a qualcuno che si ama. con lo stesso titolo era gia` uscito un altro libro di erri de luca, alla fine degli anni novanta. in quell`edizione c`erano le storie dei suoi viaggi nella bosnia in guerra, nel pieno della guerra civile jugoslava. in questo altro "pianoterra" quelle storie non ci sono quasi piu`. resta pero` identica la prospettiva di chi guarda. perche` questo libro e` un "atto di residenza": racconta luoghi, avventure, impressioni, uniti da un esclusivo punto di vista, quello del "pianoterra". "tra due esseri umani e` infinito il grado di premure che possono offrirsi incontrandosi al pianoterra di un marciapiede [...]. dall`angolo stretto di chi sta in una folla proviene la scrittura di queste pagine." cosa e` la virilita`, come cambia e cosa diventa. l`idea di patria. la pentola sul fuoco e nonna emma e decine di altre storie di residenza.

a fronte della crisi del concetto stesso di famiglia e di atroci episodi di cronaca, eva cantarella e` venuta interrogandosi - forte dei suoi strumenti di studiosa del diritto e della cultura antica - sulla storia di quel rapporto che, insieme alla dinamica degli affetti, porta inevitabilmente con se` tensioni, conflitti e, molto spesso, violenza. questa conflittualita` affonda le sue radici lontano: nei miti teogonici, nella famiglia patriarcale, nelle storie, spesso sanguinose, che la letteratura testimonia con straordinaria evidenza; nella mitologia, nei poemi omerici e nella tragedia classica, dove il tema della famiglia diventa il teatro pieno d`ombre della ferocia, della vendetta, della ribellione. un teatro che, se a tutta prima parrebbe non implicare uno scontro generazionale, in realta` lo contiene, lo nutre, lo agita. una volta di piu` eva cantarella si rivela evocatrice di personaggi e di storie, da crono, signore dei titani, divoratore dei suoi stessi figli, a teseo, il parricida che uccide il proprio figlio; da telemaco l`obbediente a ettore il saggio, sia come padre sia come figlio; dai ribelli antigone e oreste a medea, madre assassina.

undici racconti, undici protagonisti; comune denominatore: la cattiveria, l`ipocrisia, il disprezzo per il dolore altrui, l`atavica mentalita` del servo che vuol solo essere padrone di altri servi. e un ritratto impietoso e sarcastico dell`egitto di oggi. molto lontano dall`esotismo turistico e dalla retorica "impegnata", e` il ritratto di un`umanita` piccolo-borghese irrimediabilmente sconfitta, improduttiva, rinchiusa nella propria rispettabilita` esteriore, ma moralmente abietta.

in un`estate greca calda e bruciante, una scrittrice inglese arriva ad atene per tenere un seminario. il suo sara` un soggiorno denso di incontri e lunghe conversazioni: con il ricco imprenditore conosciuto sull`aereo che la invita in barca; con l`amico che ha scoperto a proprie spese come realizzare i sogni possa trasformarsi in una condanna; con una donna per la quale la bellezza ha finito col diventare un ostacolo in amore. digressioni, piccoli camei, dialoghi che aprono altrettanti squarci sulla vita della protagonista senza quasi parlare di lei.

una notte in una casa nel bosco, un gatto fantasma affida a prendiluna, una vecchia maestra in pensione, una missione da cui dipendono le sorti dell`umanita`. i diecimici devono essere consegnati a dieci giusti. e vero o e` un`allucinazione? a partire da questo momento non saprete mai dove vi trovate, se in un mondo onirico farsesco e imprevedibile, in un sogno matrioska in un trisogno profetico, se state vivendo nel delirio di un pazzo o nella crudele realta` dei nostri tempi. incontrerete personaggi magici, comici, crudeli. dolcino l`eretico e michele l`arcangelo - forse creature celesti, forse soltanto due matti scappati da una clinica, che vogliono punire dio per il dolore che da` al mondo. un enigmatico killer-diavolo, misteriosamente legato a michele. il dio chiomadoro e la setta degli annibaliani, con i loro orribili segreti e il loro disegno di potere. e altri vecchi allievi di prendiluna: enrico il bello, clotilde la regina del sex shop, fiordaliso la geniale matematica. e il dolce fantasma di margherita, amore di dolcino, uccisa dalla setta di chiomadoro. e conosceremo aiace l`odiatore cibernetico e lo scienziato cervo lucano che insegna agli insetti come ereditare la terra. viaggeremo attraverso il triste rettilario del mondo televisivo, e la gioia dei bambini che sanno giocare al pallone invisibile, periferie desolate e tunnel dove si nascondono i dannati della citta`. conosceremo i diecimici - come sylvia la gatta poetessa, jorge il gatto telepatico, prufrock dalle nove vite - e poi hamlet il pianista stregone, il commissario garbuglio che vorrebbe diventare un divo dello schermo, e l`ultracentenaria suor scolastica, strega malvagia e insonne in preda ai rimorsi. fino all`universita` maxonia, dove il sogno diventera` una tragica mortale battaglia e ognuno incontrera` il proprio destino. e ci sveglieremo alla fine sulla luna, o in riva al mare, o nella dilaniata realta` del nostro presente.

"in questo libro ci sono due testi semplicemente alternati; potrebbe quasi sembrare che non abbiano niente in comune, eppure sono inestricabilmente intrecciati, come se nessuno dei due potesse esistere da solo, come se soltanto il loro incontro, quella debole luce che gettano l`uno sull`altro, potesse rivelare cio` che non e` mai detto apertamente nell`uno, mai detto apertamente nell`altro, ma solo nella loro fragile intersezione. uno di questi testi e` interamente immaginario: e` un romanzo di avventure, la ricostruzione, arbitraria ma minuziosa, di una fantasia infantile attorno a uno stato retto dall`ideale olimpico. l`altro testo e` un`autobiografia: il racconto frammentario di una vita di bambino durante la guerra, un racconto povero di exploit e di ricordi, fatto di brani sparsi, di assenze, di oblio, di dubbi, di ipotesi, di magri aneddoti. il racconto di avventure, in confronto, ha qualcosa di grandioso, o forse di sospetto. perche` comincia con una storia e, all`improvviso, si lancia in un`altra storia: in questa interruzione, in questa frattura che sospende il racconto sul filo di non si sa quale attesa, si trova il luogo di origine di questo libro, quei punti di sospensione in cui si sono impigliati i fili spezzati dell`infanzia e la trama della scrittura." (g. p.)

le impronte sul mare sono le piu crudeli. a parte chi le lascia nessun altro le vede. ora l`acqua vibra spinta dal vento in piccole onde bianche, a migliaia, verso il largo: e mentre si aspetta l`arrivo dell`anticiclone, strane apparizioni sconvolgono l`europa. ma a noi e` dato seguire il destino di poche persone. una donna, un ragazzo e un bambino. da quando suo figlio e` scomparso, karolina e` una madre disarmata, fa scorrere i giorni persa nell`attesa. sistema il letto di andreas come se lui dovesse rientrare a casa la sera, ma non lo vede da molto tempo, e sa che nel suo computer ruggiscono filmati estremisti che fanno tremare. khaled e` un ragazzino forse siriano, arrivato in europa con il fratello e la promessa di un lavoro. ora e` rimasto solo e non ha piu niente di cui aver cura, a parte quel trolley rosso che non molla mai. li dentro tiene il suo segreto. tra sbarchi di clandestini in massa e pattuglie della polizia che presidiano il paese, una nuova inquietudine infesta i sonni della gente: torme di bambini evanescenti che occupano lo spazio in silenzio, con uno sguardo che fa paura. , lo definisce qualcuno. ma tutti i personaggi del romanzo di evelina santangelo sono spiriti nascosti, fiammate bianche che arrivano dai roghi piu profondi. e hanno da raccontarci qualcosa d`importante che la forza della letteratura fa detonare, pagina dopo pagina, verso un finale sorprendente.

donna dall`eccentricita` indomabile, leonora carrington fu una delle del surrealismo, dal quale pero` non smise mai di tenersi a debita distanza, anche negli anni in cui viveva con max ernst. i suoi quadri, enigmatici e beffardi, sono oggi celebrati e ricercati, ma non meno rivelatrice e` la sua opera in prosa - e in particolare questi racconti, nei quali gia` breton riconosceva un vertice dello (definizione che a lui risale). qui il lettore potra` incontrare per la prima volta le sue creature predilette, esseri dalla natura sempre mutevole e indecifrabile, oscillanti tra l`aria ingannevole della nursery - deposito di sogni e relitti infantili - e l`orrore puro. come nel racconto da cui prende il titolo la raccolta, dove una giovane debuttante, per evitare di partecipare al ballo organizzato dalla madre in suo onore, chiede a una iena il favore di sostituirla: con conseguenze feroci e esilaranti. tutti , su cui sentiamo aleggiare la risata rauca e affettuosamente crudele della carrington. per lei, cio` che per altri fu la scoperta della surrealta`, era la normalita` stessa - come constato` sin dall`infanzia passata in una magione goticheggiante, che si poteva trasformare facilmente in un`allucinazione.

in una gelida notte del mese di nevoso dell`anno ii, ossia intorno al 5 gennaio del 1794, un drappello di sanculotti preleva francoiis-elie corentin per condurlo alla chiesa di saint-nicolas-des-champs. gia` allievo di tiepolo e ora impegnato nell`atelier di david, corentin e` un vecchio maestro la cui notorieta` non si e` mai trasformata in gloria. il compito che nell`atmosfera sordida e caravaggesca della sacrestia gli viene assegnato da eminenti capi della rivoluzione parigina e` non meno arduo che stupefacente: in cambio di un compenso regale ma nella piu` assoluta segretezza e in tempi strettissimi, dovra` ritrarre i membri del comitato di salute pubblica, gli undici. detentori di un potere assoluto e fantasma, i tirannicidi incarnano ormai il piu` plumbeo ritorno del tiranno globale che si spaccia per popolo e sono lacerati da feroci rivalita`. corentin dovra` dare a robespierre e ai suoi il massimo rilievo: sara` una mendace assemblea di eroi-fratelli, un`ultima cena truccata. la carneficina del grande terrore e` alle porte. corentin non arretra: e dipinge il suo capolavoro, il quadro perfetto che fara` di lui una leggenda. un quadro che attrae come un magnete e sgomenta, perche` gli undici sono la storia in atto, , mostri, de`i e uomini, figure spaventose che ancor oggi, dalle pareti del louvre, si avventano su di noi, i dannati. un quadro che non esiste, come non e` mai esistito francois-elie corentin, il suo autore, ma che mancava, e a cui solo michon, con la fastosa potenza della sua parola, poteva dar vita.

varese e`, con lecco, tra le prime citta` dove ha preso forma il movimento ecclesiale, ora diffuso in circa novanta paesi, nato a milano dal carisma di don luigi giussani con il nome di gioventu` studentesca e successivamente di comunione e liberazione. il riordino dell`archivio del movimento di varese ha costituito lo spunto per raccontare la storia dei primi vent`anni di questa presenza, a partire dall`entusiasmo di don sandro dell`era a meta` anni cinquanta del secolo scorso, per arrivare alla felice stagione di monsignor manfredini tra il 1963 e il 1969, sino ai non facili anni del post sessantotto caratterizzati da ideologia e violenza, ma che a varese videro la nascita dell`originale esperienza di impegno sociale e politico del guernica club. la vicenda varesina presenta, anche rispetto a milano, caratteri propri e una spiccata consonanza tra le varie forme della presenza ecclesiale, favorita dalla conduzione di don fabio baroncini, assistente di gs dal 1966 in avanti e che non ha mai trascurato il percorso di approfondimento religioso.

in un paese, un uomo vive in un malinconico isolamento: una maledizione pesa su di lui, privandolo inesorabilmente di cio` che ama. perche`? un giorno un bizzarro mendicante gli parla di un luogo leggendario dove ogni domanda trova risposta. lui non da` peso alla cosa, fino al momento in cui scopre di essere ricambiato dalla fanciulla che ama in segreto. decide di partire per proteggerla, inseguendo quell`esile indizio. lo aspetta un lungo viaggio tra citta` esotiche, antichi bazar, deserti sconfinati, fin quasi ai confini del mondo. ma piu` si avvicina alla meta agognata, piu` essa sembra allontanarsi da lui come un miraggio. e mentre egli prosegue senza scoraggiarsi, qualcun altro e` sulle sue tracce... una ricerca che ha il sapore di una caccia al tesoro e si conclude in modo inatteso e folgorante. prefazione di silvio raffo.

(woody guthrie)

dopo una giornataccia passata a lavorare su un quadruplo omicidio, il detective hoke moseley, cronicamente depresso, sempre squattrinato e fuori dagli schemi, finalmente si gode il meritato riposo in una piccola stanza dell`anonimo eldorado hotel di miami, cullato da un bicchiere di brandy. quando sente bussare alla porta, distratto e con la guardia abbassata, non esita ad aprire. il giorno dopo si ritrova all`ospedale, notevolmente ammaccato e con la mandibola spappolata. ripensa ai casi degli ultimi dieci anni e si interroga su chi avrebbe voluto picchiarlo fino a fargli perdere i sensi, rubargli la pistola e il distintivo e, dettaglio ancora piu` inquietante, scappare con la sua dentiera. i primi indizi pero` non sembrano portare a una vendetta, ma verso qualcosa di imponderabile che forse collega l`episodio a una giovanissima escort, al suo fidanzato e a un bizzarro omicidio di un hare krishna.

"vicolo del mortaio" e` la descrizione, lievemente ironica e distaccata, della vita quotidiana che si svolge in un vicolo del cairo, durante la seconda guerra mondiale. mahfuz ci offre il vivido ritratto di un`umanita` dolente, spesso molto misera: lo sfruttatore di mendicanti che procura mutilazioni definitive dietro compenso; il proprietario del caffe`, esacerbato da un`inclinazione omosessuale e dall`assuefazione alla droga; il giovane barbiere che vuole santificare il suo amore per il vicolo attraverso quello per una ragazza, hamida; e poi hamida stessa, nella cui volonta` di fuga dallo squallore del suo quartiere natio e` adombrata la ribellione radicale, l`impronta di un eterno e universale "esser-giovani", in opposizione a ogni forma di immobilita`. mahfuz rappresenta tutto cio` con semplicita` e insieme con esotica raffinatezza, dosando i dialoghi e i momenti di riflessione in modo da lasciare sempre un varco tra un episodio e l`altro. in ultimo, e` la vita, nella sua nudita` essenziale e drammatica, a imporsi a tutti come una sorta di riequilibratore deus ex machina.

will freeman e` un londinese trentaseienne, ma con molte caratteristiche e interessi da "ragazzo", il quale vive di una rendita lasciatagli dal padre. frequenta riunioni di genitori single allo scopo di conoscere giovani mamme sole e piacenti; l`ideale e` se e` separata, meglio se abbandonata, con figli e con molti altri problemi, cioe`: ognuno a casa sua e zero complicazioni. al varco lo aspettano due belle sorprese: 1. fiona, troppo hippy, troppo vegetariana, troppo fissata con bob marley, e soprattutto 2. il figlio di fiona, marcus, 12 anni, che non sa nulla di calcio, ai nirvana preferisce j. mitchell e ha un disperato bisogno di qualcuno che gli dia le istruzioni per l`uso del mondo...

hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, e che sara` speciale. tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire . gli scegli pure il nome: giovanni. poi lui nasce, e a poco a poco capisci che si`, e` diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. alla fine scopri la parola down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. dovrai attraversare l`adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era cosi sbagliata. lasciarti travolgere dalla vitalita` di giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo e` davvero. e che in ogni caso e` il tuo migliore amico.

. (franco marcoaldi)

orfana a vent`anni di entrambi i genitori adottivi, tormentata da parenti che non le vogliono riconoscere i suoi diritti ereditari, joana e. decide di sposare l`anziano dottor ligorra, che in realta` mira al suo patrimonio e con cui non "consumera`" il matrimonio. si innamora di miguel, l`avvocato di famiglia, da cui avra` un figlio che tiene segreto in attesa del divorzio. ma miguel muore e joana e` costretta a tornare col marito, che infine muore. joana per evitare che il figlio venga diseredato prende una curiosa decisione. il libro procede per flash-back per cui il lettore viene a conoscenza della vicenda un po` alla volta.

questo libro riflette sull`influenza esercitata dal concetto di vantaggio competitivo. il vantaggio competitivo - cioe` la capacita` di offrire all`acquirente prodotti a costi piu` bassi degli altri, o benefici unici che giustifichino un premium price - e` particolarmente rilevante nel determinare il successo di un`impresa. in che modo essa raggiunge una leadership di costo? e come si differenzia dai concorrenti? porter dimostra come le imprese possano creare e sostenere un vantaggio competitivo all`interno del proprio settore e come i manager possano valutare la posizione competitiva della propria impresa, realizzando le azioni capaci di migliorarla. il libro illustra principi e strumenti volti alla creazione di un vantaggio competitivo nei costi o nella differenziazione, mostra come la scelta dell`ambito competitivo giochi un ruolo essenziale nella creazione del vantaggio competitivo, e introduce lo strumento fondamentale per chi opera scelte strategiche della catena del valore, che permette di analizzare le principali attivita` che un`impresa svolge per progettare, produrre, vendere e distribuire prodotti o servizi.

pietro e` un ragazzino di citta`, solitario e un po` scontroso. la madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri e` il suo talento. il padre e` un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. i genitori di pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle tre cime di lavaredo. la montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l`orizzonte lineare di milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. quando scoprono il paesino di grana, ai piedi del monte rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: pietro trascorrera` tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l`accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. e li, ad aspettarlo, c`e` bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa eta` ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. iniziano cosi` estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri piu` aspri. sono anche gli anni in cui pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa piu` simile a un`educazione che abbia ricevuto da lui". perche` la montagna e` un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sara` il suo lascito piu` vero: "eccola li, la mia eredita`: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". un`eredita` che dopo tanti anni lo riavvicinera` a bruno.

la tenerissima storia dell`improbabile amicizia tra un grande e possente orso e un`impertinente topina pittrice. due personaggi bizzarri e dolcissimi, le situazioni comiche, il generale sovvertimento delle regole e la forza di un sentimento che sconfigge ogni pregiudizio... eta` di lettura: da 7 anni.

la leggenda del graal continua a mantenere intatto il suo fascino non solo perche` intreccia nei modi dell`epica cortese l`avventura e l`amore, ma perche` in fondo racconta una storia di formazione di una personalita` attraverso una serie di prove difficili. l`autrice si e` ispirata alle leggende cavalleresche per reinventarle in un racconto che e` anzitutto un invito ad abbandonarsi al piacere dell`affabulazione, alla seduzione degli intrecci e alle raffinate atmosfere della vita di corte. dopo tante avventure, i tre cavalieri si ritroveranno in un castello per raccontare le loro esperienze e per offrirsi al giudizio di una specie di tribunale che dovra` decidere chi di loro e` degno di diventare il re del graal, il regno della bonta` e della giustizia.


di segreto cospiratore. spara: l`omicida e` . eppure un caso lo risolve davvero. e lui a scoprire il che si e` approfittato di una povera giovane mentalmente instabile. montalbano e` un esperto di quei geroglifici che sono i particolari minuti, da tutti trascurati, una mosca, per esempio, presa in pugno da un imputato durante

. michela murgia usa sapientemente la provocazione, il paradosso e l`ironia per invitarci ad alzare la guardia contro i pesanti relitti del passato che inquinano il presente. e ci mette davanti a uno specchio, costringendoci a guardare negli occhi la parte piu` nera che alberga in ciascuno di noi.

siamo a teatro: il vincitore di un premio letterario ci mostra le spalle e grida "grazie, grazie!" verso la platea che ha di fronte. le luci si spengono, il sipario si chiude e il protagonista si volge verso di noi. cerca le parole per ringraziare, ma il problema e`: chi, come e perche` ringraziare? l`autore premiato "per l`insieme della sua opera", punta alla sincerita`: diventa puntiglioso, politicamente scorretto e piu` va a fondo nella questione piu` il "grazie" s`ingigantisce e finisce con il toccare temi morali che vanno ben oltre l`occasione. a chi tocca questo ringraziamento? un omaggio di pennac ai suoi lettori, ma a questo bell`inchino simbolico l`autore arriva disegnando una figura nevrotica, contorta, esilarante di uomo confuso. un uomo al bivio.

una moltitudine di persone, assetata di saggezza e spiritualita`, si raccoglie intorno a un predicatore. la parola viene data a un giovane missionario seduto fra gli ascoltatori, henry drummond, che ha vissuto per alcuni anni in africa. henry apre la bibbia e legge la prima lettera di san paolo ai corinzi. al centro dell`epistola e` l`amore, che e` superiore a tutto e non ha confronto con nessun`altra facolta` dello spirito, neanche la fede, dono supremo che culmina nell`inno alla carita` del capitolo tredicesimo. a partire dagli insegnamenti del pastore protestante henry drummond, paulo coelho riflette sulla "cosa piu` importante del mondo: l`amore".

"il mio obiettivo e` comprendere l`amore." cosi` scrive maria, la protagonista, all`inizio del suo diario. maria e` una ragazza del sert?o brasiliano che, dopo aver incontrato un impresario teatrale sulla spiaggia di rio de janeiro, si lascia sedurre dal miraggio di una vita diversa. trasferitasi a ginevra, sfumato rapidamente il sogno di lavorare come ballerina di samba, la ragazza, con l`ingenuo cinismo di chi non ha ancora conosciuto il vero amore, affrontera` la vita come un`avventura, cercando di conoscere il mondo e l`anima delle persone attraverso la lente dei fugaci incontri che la sua attivita` le impone, finche` un pittore non sapra` aprirle le porte di una nuova consapevolezza.

"in brida, il mio terzo romanzo che ho scritto appena dopo l`alchimista, racconto l`iniziazione di una ragazza al mondo della magia attraverso diverse tradizioni esoteriche. in esso esploro svariati temi che mi sono cari, come la grande madre, le religioni pagane e l`amore. quando ho scritto brida e l`ho pubblicato in brasile piu` di 28 anni fa, alcune tematiche come il volto femminile di dio erano ancora estranee alla maggior parte delle persone. tuttavia ho notato, con il passare del tempo, un cambiamento della percezione - una crescente apertura della gente nei confronti di un approccio intuitivo alla conoscenza, accompagnata da una maggiore insofferenza verso le rigide regole sociali. come ho scritto nel libro, `la nobilta` d`animo piu` grande che un essere umano possa mostrare e` l`accettazione del mistero`. ho la sensazione che il mondo stia sempre piu` prendendo coscienza del mistero, cosi`, cari lettori, vi faccio oggi dono della storia di questa giovane donna." (paulo coelho)

potente maga dotata della vista, morgaine ha sempre avuto la capacita` di scrutare nella mente delle persone e di conoscere i loro pensieri. ora, in la` con gli anni e in pace con il mondo e con se stessa, ha deciso di ripercorrere la propria vita e di narrare l`epica storia dell`ascesa e della caduta di camelot. e ha scelto di farlo non attraverso le gesta eroiche dei cavalieri della tavola rotonda, ma attingendo a cio` che il suo potere le ha permesso di conoscere, per dare finalmente voce alle donne che, insieme a lei, hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l`isola sacra di avalon svanire per sempre nelle nebbie. e una storia che inizia quando morgaine e` ancora bambina, con una visione che annuncia a sua madre igraine l`imminente visita della sorellastra viviane, la dama del lago, e di taliesin, il merlino di britannia, messaggero degli dei. sono giunti fino a tintagel per annunciarle che sara` lei a portare in grembo il sommo re, l`uomo destinato a salvare il regno e a garantire la pace e l`unita` tra i popoli. stanca di essere una pedina al servizio di poteri piu` grandi, igraine cerca di ribellarsi con tutta se stessa a quella profezia. ma non si puo` sfuggire al destino, e ben presto la giovane donna si trova in viaggio verso londra e verso un futuro che cambiera` non solo la sua vita, ma anche quella di sua figlia morgaine.

poetessa amatissima, personaggio trasgressivo e commovente che ha saputo parlare direttamente al cuore del popolo, alda merini ha rappresentato un caso del tutto particolare nella storia letteraria del novecento italiano. in questa ricca antologia, che ne raccoglie tutti gli scritti importanti in poesia e in prosa, sono riproposte per intero le raccolte poetiche degli inizi: "la presenza di orfeo" (1953), "nozze romane" (1955), "paura di dio" (1955), "tu sei pietro" (1962), nelle quali si intrecciano temi mistici e slanci erotici, interrogativi estremi senza risposta. il volume comprende poi notissimi e piu` recenti titoli come "vuoto d`amore" (1991), "ballate non pagate" (1995), "superba e` la notte" (2000) e "il carnevale della croce" (2009). in questi versi l`autrice conferma la potenza della sua lirica, estranea a qualunque "linea" o "corrente", nella quale si mescolano passione e tenerezza, ironia e sarcasmo, gioco e disperazione, nel segno di un`urgenza assoluta di fare poesia. le prose autobiografiche "l`altra verita`" (1986) e "lettere al dottor g." (2008), infine, testimoniano la straziante discesa negli inferi del manicomio.

romanzo ispirato ad un fatto di cronaca vera.

cuore di questo romanzo e` un edificio abbarbicato in cima a uno scoglio a picco sull`oceano: la "casa del sonno" del titolo. nei primi anni ottanta e` un alloggio per studenti universitari. e` qui che si incontrano, si sfiorano o s`ignorano i destini dei personaggi.

queste storie raccontano due diverse e molto singolari forme di inquietudine: il malessere sottile che si allarga come una crepa nella vita in comune di due uomini, e la lunga guerra in cui puo` trasformarsi un matrimonio di vecchia data. le due coppie non potrebbero essere piu` distanti: lo scrittore in crisi creativa che divide un appartamento a tribeca con un avvocato in carriera, e i due pensionati di una spenta cittadina di provincia, dove gli unici eventi degni di nota sono le periodiche inondazioni del fiume e gli appuntamenti della chiesa metodista. casi da cui emana la sensazione di ; e infatti, sotto la superficie, questi rapporti vanno in pezzi davanti ai nostri occhi, lasciandoci attoniti e frastornati. solo peter cameron sembra avere ancora il coraggio, e la forza stilistica, di trasformare storie simili in opere di varia lunghezza, fatte di dettagli che riconosciamo, e del vuoto spesso atroce che li separa. perfette trappole narrative in cui scivolare e` facilissimo, e istantaneo rimanere prigionieri. senza pero` provare il desiderio di liberarsene.

tornano in un unico grande volume emmaus, mr gwyn, tre volte all`alba, la sposa giovane. quattro romanzi da leggere uno dopo l`altro, intimamente connessi fra loro dal filo conduttore che da` il titolo alla raccolta. in una prefazione originale, scritta appositamente per questa collezione, alessandro baricco racconta perche` le quattro opere, che costituiscono i suoi ultimi romanzi, formino in realta` un ciclo narrativo che racchiude nei corpi il proprio recondito senso. quattro nuove copertine interne, pensate per dialogare fra loro e con la copertina del libro, impreziosiscono il volume. con un`introduzione inedita dell`autore.

(jose` saramago). il commentario politico, umano e letterario di jose` saramago scritto sul suo blog tra il 2008 e il 2009: dall`acido commento su berlusconi a jorge amado, da bush a chico buarque de hollanda, da obama ad adolf eichmann.

sono molti i fattori che continuano a dare alla provincia varesina una invidiabile fama proprio nel settore alimentare e culinario. c`e` una consolidata tradizione di ospitalita` alberghiera e turistica con cuochi, gastronomi e pasticceri di indubbia professionalita`. numerose sono le industrie alimentari di grande spicco con lavorazioni tipiche spesso legate alle peculiarita` del territorio. senza dimenticare gli innumerevoli ed originali prodotti che hanno conquistato il mondo. questo libro ci offre un vasto e rigoroso quadro delle piu` antiche e moderne tradizioni culinarie della provincia di varese e dell`insubria. dai monti e dalle valli sino ai fiumi e ai laghi, dai borghi agresti sino alle affollate citta`, queste ricette ci aiutano a compiere un viaggio nella civilta` piu` originale e genuina delle campagne e dei borghi. un viaggio che puo` proseguire a tavola. con immagini di antichi ristoranti.

dino lenza, traduttore di romanzi gialli, e` alle prese con l`ultimo lavoro dello scrittore francese jean baptiste monnais, dal titolo "la morte di uno sconosciuto". il protagonista e` il giovane ernest, che e` stato vittima da bambino di ripetute violenze sessuali da parte dello zio. lenza resta scosso da quelle descrizioni, rivivendo le angosce del personaggio, immedesimandosi nei suoi stati d`animo. trova anche nei tratti somatici del protagonista una certa somiglianza coi suoi. viene colto da un moto intimo di rabbia, come non si era mai manifestato prima. elimina completamente dalla traduzione le pagine scritte dell`autore francese e inizia la scrittura del suo giallo. i toni si fanno aspri e cruenti, il cinismo e la follia omicida non lasciano piu` uno spiraglio per il perdono. il commissario incaricato delle indagini, pur nutrendo forti sospetti su tutti quegli omicidi, non riesce a trovare una spiegazione efficace per evitarli. prefazione di michela zanarella.

un uomo rivive il grande momento della sua vita e ne scopre la grandezza e il nulla: e` il dramma di stadelmann, la cui esistenza plebea e marginale si intreccia all`ultima stagione classica della poesia europea, all`inquietante e inafferrabile genio di goethe, alla fine del vecchio mondo e all`affacciarsi della societa` moderna. questa storia di vitalita` e di vecchiaia, di servitu` e ribellione, brutalita` e nostalgia, - ha detto magris - . ne e` risultata una lingua rude, spezzata, aspra e incompiuta come l`esistenza quotidiana, piena di vigore sanguigno e di rivelazioni del nulla, di bagliori, di vivacita` picaresca e plebea, d`infinita desolazione. sullo sfondo della celebre teoria dei colori di goethe, la vita si accende di ricordi, di sogni, di desideri, e si spegne.

il cofanetto da collezione con le nuove edizioni per tutti i fan di harry potter, arricchito dalle illustrazioni di brian selznick.

le emozioni, in questo romanzo, ci sono tutte. poi ci sono coraggio, dolore e piacere. la protagonista e` l`ombra. l`ombra da cui ognuno di noi cerca di fuggire, ma che poi ci prende. ma cosa fare quando la tua parte nascosta finisce dentro il corpo della persona che ami? forse, non resta che mollare le cime dal pontile e salpare verso la follia. e qual e` la follia? quella di ritrovarsi all`inferno senza aver peccato? oppure affidarsi a un sistema non strutturato per la presa in cura, che si affida alla tecnica, che non approfondisce e non si pone troppe domande? in questo romanzo il tempo sembra scandire la vita, ma il tempo qui non c`e`. la vita ha un sapore magico e nella vita c`e` qualcosa di piu` forte di tutte le emozioni e di tutti i sistemi, un amore, qualcosa che va contro la morte. qualcosa che non muore. postfazione dell`autore.

torna il maresciallo dario flaviani. questa e la terza inchiesta che lo vede in prima linea per risolvere un caso che, ancora una volta, vede coinvolte persone della sua cerchia affettiva. ricompaiono alcuni tra i suoi famigliari. la moglie matilde, la suocera brenda, due sue cognate, quelle che sono state piu sfortunate negli anni precedenti: serafina dalle mani d`oro, orietta con i suoi ricordi di amicizie finite bruscamente. tutto gira intorno a una clinica di prestigio, una vecchia villa trasformata in casa di cura e di riposo per anziani soli. un atrio centrale, ampie scalinate che portano ai piani superiori, stanze con mobili in stile, una equipe di medici specializzati. e, al pianterreno, si affacciano sul prato e su un cortile, piccoli appartamenti, monolocali luminosi dove gli ospiti possono portare i loro ricordi privati, qualche mobile, la loro poltrona preferita e dove possono intrecciare amicizie nuove e scambiarsi confidenze. un luogo idilliaco scosso da una sequenza di morti che possono sembrare naturali.

un gruppo di vedanesi, animati da forte passione per il proprio paese e per la sua storia. questo e` il punto di partenza (e di arrivo) del percorso che ha portato alla pubblicazione del presente libro, ulteriore tassello di approfondimento sul passato della nostra comunita`. frammenti di vite, istituzioni, luoghi e ricordi si sono avvicendati nella memoria e nella meticolosa ricerca storica delle persone che, incontrandosi nel corso del tempo, hanno - infine - dato forma scritta a molti contributi.

da un`antica tomba nel convento delle clarisse di cartagena emerge una lunghissima chioma rossa. dal singolare evento, cui il giovane garcia ma`rquez, allora cronista alle prime armi, si trovo` ad assistere, scaturisce questo affascinante racconto pubblicato nel 1994, con il quale gabo torna alle atmosfere di "cent`anni di solitudine" e ai temi dell`"amore ai tempi del colera", la passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita. al centro della vicenda, ambientata in una cartagena de indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, sospeso tra il possibile e il misterioso, c`e` la passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d`amore. costruito con la logica di calderon de la barca e l`ironia di cervantes, "dell`amore e di altri demoni" vive di una prosa insolitamente scarna ed essenziale. una scrittura decantata e limpida che da` vita a pagine di struggente poesia e di emozionato pudore con cui gabriel garcia marquez riesce ad avvincere il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di travolgere i sensi e i sentimenti.

durante una delle sue passeggiate in provenza, jean giono ha incontrato una personalita` indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. nonostante la sua semplicita` e la totale solitudine nella quale viveva, quest`uomo stava compiendo una grande azione, un`impresa che avrebbe cambiato la faccia della sua terra e la vita delle generazioni future. una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta . eta` di lettura: da 10 anni.

stanco di storie tristi, reali o immaginarie, mauro corona ha deciso che e` arrivato il momento dell`allegria: basta disgrazie o morti ammazzati, esiste un tempo per la gioia. e quale modo migliore per rallegrarsi se non recuperando storie antiche perdute tra i boschi? "barzellette letterarie" come quella di rostapita, clausura e santamaria, riuniti per ammazzare il maiale ma troppo ubriachi per riuscirci davvero, o racconti che l`autore ha raccolto a erto e dintorni, nei paesi e nelle osterie, come quello di don chino, prete anziano, incapace di arrampicarsi fino alla casa piu` arroccata del borgo e di polte che, per ripagarlo della mancata benedizione, quasi lo uccide lanciandogli addosso una forma di formaggio. cosi`, scolpiti dalle sapienti mani di corona, momenti di vita di montagna, episodi tragicomici ed esilaranti diventano novelle, piccole grandi leggende da tramandare alle generazioni future. chi legge percepisce subito quanto l`autore si sia divertito nello scrivere - "come mi sono sempre divertito a fare libri, a raccontarmi storie per rimanere a galla" dice -, eppure lui stesso ammette di essersi accorto, procedendo nella stesura, di non essere stato fedele fino in fondo all`intento iniziale: a ben guardare, infatti, le storie raccolte in questo volume non sono tanto allegre. traggono tutte origine da fallimenti, solitudini, tristezze, "ricordano gente semplice, vissuta senza luci di ribalta, passata al buio del mondo in silenzio".

brooklyn, ai giorni nostri. durante una tempesta di neve, richard bowmaster, professore universitario spigoloso e riservato, tampona la macchina di evelyn ortega, una giovane donna emigrata illegalmente dal guatemala. quello che sembra solo un banale incidente prende tutt`altra piega quando evelyn si presenta a casa del professore per chiedere aiuto. smarrito, richard si rivolge alla vicina, che conosce a malapena, lucia maraz, una matura donna cilena con una vita complicata alle spalle. lucia, evelyn e richard, tre persone molto diverse tra loro, si ritrovano coinvolte in un thriller dalle conseguenze imprevedibili. tre destini che isabel allende incrocia per dare vita a un romanzo molto attuale sull`emigrazione e l`identita` americana, le seconde opportunita` e la speranza che, oltre l`inverno, ci aspetti sempre un`invincibile estate.

sigillano silenzi, sanciscono alleanze, impartiscono assoluzioni e infliggono condanne, i baci feroci. baci impressi a stampo sulle labbra per legare anima con anima, il destino tuo e` il mio, e per tutti il destino e` la legge del mare, dove cacciare e` soltanto il momento che precede l`essere preda. la paranza dei bambini ha conquistato il potere, controlla le piazze di spaccio a forcella, ma da sola non puo` comandare. per scalzare le vecchie famiglie di camorra e tenersi il centro storico, nicolas `o maraja deve creare una confederazione con `o white e la paranza dei capelloni. per non trasformarsi da predatori in prede, i bambini devono restare uniti. ed e` tutt`altro che facile. ogni paranzino, infatti, insegue la sua missione: nicolas vuole diventare il re della citta`, ma ha anche un fratello da vendicare; drago` porta un cognome potente, difficile da onorare; dentino, pazzo di dolore, e` uscito dal gruppo di fuoco e ora vuole eliminare `o maraja; biscottino ha un segreto da custodire per salvarsi la vita; stavodicendo non e` scappato abbastanza lontano; drone, pesce moscio, tucano, briato` e lollipop sono fedeli a nicolas, pero` sognano una paranza tutta loro... fra contrattazioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, le vecchie famiglie li appoggiano per sopravvivere o tentano di ostacolarli, seminando discordia direttamente in seno alle paranze. una nuova guerra sta per scoppiare? prosegue il ciclo della paranza dei bambini e roberto saviano torna a raccontare i ragazzi dei nostri giorni feroci, nati in una terra di assassini e assassinati, disillusi dalle promesse di un mondo che non concede niente, tantomeno a loro. forti di fame. forti di rabbia. pronti a dare e ricevere baci che lasciano un sapore di sangue.

un bambino di nome albertino parte la notte della vigilia di natale per andare dal suo babbo prigioniero in un paese lontano. con lui la nonnina, il cane flik e la lucciola con il suo lume. durante il loro viaggio vengono aiutati da una locomotiva che li trasporta fino a un ponte, che pero` e` saltato; poi incontrano una gallina padovana residente all`estero che indica loro di camminare per 1490 passi, fino a un bosco abitato da tante creature, buone e cattive. l`avventura di albertino alla ricerca del suo papa` e` popolata di sogni, paure e poesie: una favola toccante scritta da guareschi e letta per la prima volta la vigilia di natale del 1944 a un gruppo di compagni rinchiusi con l`autore in un campo di prigionia. ed e` anche la storia di quegli uomini, che la ascoltarono e che proprio grazie a queste parole riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno.

lo pseudolo e` una delle commedie plautine piu` apprezzate negli ultimi tempi, per la propria esuberanza comica ma anche per la presenza di alcune maschere particolarmente riuscite all`autore, fra le quali campeggiano quella del servo che da` il titolo all`opera e quella del suo antagonista ballione.

in questo saggio atipico, le architetture della mezquita-catedral di cordoba, del ryoanji di kyoto, del potala di lhasa, della moschea di djenne`, del padiglione tedesco a barcellona, del megisti lavra di monte athos, delle torres de la ciudad sate`lite di citta` del messico, del campidoglio di chandigarh, si presentano come interpreti di un dialogo a distanza che si rinnova nel corso della storia alle diverse latitudini. e insieme ai relativi apparati figurativi - pittura, scultura, design e grafica - si confrontano nei diversi contesti urbani e naturali, nei diversi sistemi culturali di riferimento. qui sono riconosciute come : da , riflettono l`attitudine a realizzare artefatti formulati per la rappresentazione, l`immaginazione e persino l`allusione; da , riportano lo statuto artistico alla traduzione dei vincoli di uso-funzione in opportunita`. la selezione e` orientata dalla rilevanza artistica degli impianti iconografici, dalla convergenza tra culture, che pur declinandosi in modo specifico, si influenzano reciprocamente, e dall`attualita` delle tematiche coinvolte. il confronto si produce nel cortocircuito tra studio e viaggio, tra ricerca teorica ed esperienza diretta. allora architetti, artisti, autori, storici e studiosi vengono invitati ad esprimersi con le loro stesse parole; inoltre, a promuovere, come suggerisce vittorio gregotti, le emozioni della , o, come ludwig mies van der rohe, a pretendere l`intensita` degli , ovvero, come bruce chatwin, a frequentare la specificita` dei luoghi durante . di qui dovrebbe - e` l`ipotesi di ricerca - muovere la simpatia, o almeno l`empatia, non solo nei confronti di un singolo apparato figurativo, ma piuttosto nel riconoscimento di e/o che si ritrovano nelle pieghe della comune umanita` alle diverse latitudini. un ritrovarsi che attraverso la curiosita` potrebbe

cinque storie legate da un filo sottilissimo, un filo di crudelta`. crudelta` di costanza che infierisce sul marito (forse mozart?), gia` presago di una fine imminente, accusandolo di essere vecchio. crudelta` di lorenzo da ponte che sfoga su un malcapitato mendico la rabbia delle proprie sconfitte. crudelta` del mercante d`arte olandese che non presta ascolto alle ansie della moglie incinta e parte per una delle sue . crudelta` del nobile spagnolo che da` alle fiamme le pagine in cui carlo v, vecchio e malato, ha riversato la storia della propria vita. crudelta`, infine, di un`agiata famiglia viennese che a poco a poco isola il padre colpito da paralisi. epoche e cornici diverse: cinque racconti immersi nella storia e tuttavia singolarmente sottratti al tempo.

dimenticate troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. dimenticate la violenza e le stragi, la crudelta` e l`orrore. e seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d`armi - due giovani splendidi per gioventu` e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. madeline miller, studiosa e docente di antichita` classica, rievoca la storia d`amore e di morte di achille e patroclo, piegando il ritmo solenne dell`epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosita` e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l`omosessualita`. patroclo muore al posto di achille, per achille, e achille non vuole piu` vivere senza patroclo. sulle mura di troia si profilano due altissime ombre che oscurano l`ormai usurata vicenda di elena e paride.

molti anni prima che lo facessero gli sceneggiatori dei grandi serial americani, roberto bola?o aveva usato nel suo romanzo d`esordio quella che potremmo chiamare la tecnica delle . in questo congegno narrativo - dove con una trama decisamente noir, che gira attorno al ritrovamento di un cadavere, si intersecano diverse storie d`amore - tre sono infatti le voci che si alternano: quella di un messicano in esilio, attratto dalla cupa e sfuggente caridad, che vive da clandestina in un campeggio della costa brava e va in giro con un coltello nascosto sotto la maglietta; quella del gestore del campeggio, affascinato dalla bellissima nuria, campionessa nazionale di pattinaggio; e quella di un funzionario socialista, un ciccione pateticamente innamorato della capricciosa pattinatrice, per la quale, stornando fondi pubblici, fa costruire una pista di ghiaccio dentro una grande villa fatiscente di proprieta` del comune. seminando sapientemente indizi preziosi e tracce fuorvianti, bola?o riesce a creare la rarefatta atmosfera di suspense di un thriller - anche se sa perfettamente che la legge non finisce sempre per trionfare, che non tutti gli assassini vengono arrestati e non tutti gli innamorati vivranno felici e contenti - e conduce la narrazione di questo con la consueta, ipnotica visionarieta`.

le opere d`arte, che siano fatte di linee e di colori o che siano fatte d`inchiostro e di parole, devono produrre bellezza. di qui il titolo la grande bellezza dell`italiano, di qui l`organizzazione del libro in sale, come accade nelle mostre e nei musei. in ciascuna e` esposto il magnifico italiano di pietro bembo, ludovico ariosto e niccolo` machiavelli. ascoltando il suono delle loro parole, che echeggia da una parete all`altra, rincorrendo il ritmo dei loro versi, che scivola sul marmo dei pavimenti, ammirando la forma delle loro frasi, che adorna volte, colonne e soffitti, compiamo un atto d`amore per la nostra lingua. e lanciamo al tempo stesso un atto di accusa nei confronti di chi la sta progressivamente trasformando in una lingua violenta, rozza, insultante. in una parola: brutta.

il pensiero che anima e raccorda il tutto, qualsiasi sia la misura breve o lunga della versificazione, aforistica o narrativa, si riconosce nel nodo inscindibile delle immagini e delle parole. parole che vogliono essere "chiare" e non "ossidate".

armin e wulf, figli del principe germanico sigmer, vengono catturati da una pattuglia di soldati romani. devono abbandonare la terra natale e il padre, per essere condotti a roma. sono principi, per quanto barbari. e saranno educati secondo i costumi dell`impero, fino a diventare comandanti degli ausiliari germanici delle legioni di augusto. impareranno una nuova lingua, adotteranno nuove abitudini, un modo diverso di pensare. diventeranno arminius e flavus, cittadini romani e giovani guerrieri stimati da tutta roma, capaci di conquistarsi la fiducia dello stesso princeps augusto. ma il richiamo del sangue e` davvero spento in loro? la fedelta` agli avi puo` portare alla decisione di tradire la terra che li ha adottati a favore di quella che li ha generati? valerio massimo manfredi racconta, unendo alla perfezione esattezza storica e respiro epico, la vicenda straordinaria di due fratelli, due guerrieri, le cui scelte hanno portato a teutoburgo, lo scontro decisivo tra romani e germani, la battaglia che ha cambiato il destino dell`impero romano e del mondo.

pochi pregiudizi nella societa` occidentale sono piu` forti di quelli riguardanti l`invecchiamento. fino a non molto tempo fa, abbiamo ritenuto che l`invecchiamento fosse una questione di perdita e declino. ma c`e` una verita` completamente diversa. ebbene si`. non e` mai troppo tardi. c`e` un segreto per restare giovani? in realta` ce ne sono molti e tutti suggeriscono di coltivare le relazioni che abbiamo per favorire la salute del cervello, mantenendoci cosi` piu` felici e piu` sani. i lettori di questo libro impareranno a essere saggi, ad avere migliori relazioni sociali, ad aprirsi all`adattamento e alla flessibilita` (mentale, se non fisica!), e potranno mettere in pratica queste indicazioni man mano che invecchieranno. ricco di suggerimenti pratici e stimolanti, "oltre il tempo" e` una lettura utile per chiunque voglia mantenere a lungo una elevata qualita` della vita.

"il giovane e` in grado di camminare piu` velocemente dell`anziano, ma l`anziano conosce la strada giusta". in questo volume gli studi sulla consulenza pedagogica per la disabilita` e la marginalita` sono diretti a stimolare adeguate capacita` di formazione e reazione comportamentali.
la badessa/non badessa munigund e` un cuore che parla ai cuori, e` fantasia che parla alla fantasia, e` il sogno - non suo - di una patria, ma diventato suo. e l`amore che sa divenire rinuncia in nome di un amore piu` grande.

la vicenda si colloca nell`inghilterra del xii secolo sullo sfondo dei contrasti tra sassoni e normanni. ivanhoe, figlio di cedric, ama, riamato, lady rowena. ma cedric ha deciso di dare in moglie rowena a athelstane per riportara una stirpe sassone sul trono e bandisce ivanhoe, amico del re normanno riccardo cuor di leone. il giovane va crociato al seguito di riccardo mentre, assente il re, giovanni usurpa il trono. al ritorno dei crociati, ivanhoe batte tutti i campioni dell`usurpatore. ma i nobili normanni lo fanno prigioniero con cedric, rowena e athelstane. vengono pero` liberati da re riccardo e robin hood. ivanhoe e rowena infine si sposano. introduzione di francesco marrone.


"bosco vecchio e` un mito: e` la foresta sacra dove affondano le loro radici l`infanzia dello scrittore e quella dell`umanita`, dimensione incontaminata che simbolizza la vita come forza gioiosa e gratuita, disinteressata ed eterna. bosco vecchio e` abitato da un popolo di `geni`, custodi degli alberi, titolari della magica possibilita` di trasformarsi a piacere in animali o in uomini, nonche` di uscire dai loro domestici tronchi per vivere una vita del tutto uguale alla nostra. un `fantastico`, che ci fa credere nell`incredibile perche` i suoi segreti, sono un inverosimile che ci aiuta a esaurire il verosimile." (dall`introduzione di claudio toscani)

una scrittrice si trasferisce a londra in seguito alla fine del suo matrimonio e dopo lunghe ricerche decide di acquistare un appartamento totalmente da ristrutturare. mentre la protagonista combatte con la polvere della demolizione e con i nuovi vicini che paiono odiarla a prima vista, i due figli devono trattenersi a casa del padre, almeno per il tempo dei lavori. e un periodo di grandi transizioni e cambiamenti per tutti. e mentre la vita scorre, la scrittrice incontra numerose persone e ne ascolta le storie. agenti immobiliari, vecchi fidanzati, parrucchieri, muratori stranieri: tutti custodiscono episodi di vita inaspettati e verita` da svelare e condividere.

fra i grandi cantori del male, di ogni epoca e lingua, un piccolo posto spetterebbe di diritto a t. f. powys. nessuno scrittore del novecento e` infatti riuscito a mostrare con la stessa infernale precisione dove il male si annidi, per quali vie insospettabili agisca e quale effetto possa avere sugli uomini, cosi spesso ignari di perpetrarlo. come sempre powys non ha bisogno di nominare il diavolo per farci avvertire la sua presenza: gli basta un dialogo smozzicato, un boccale di birra, l`odore del fieno. ma forse mai come in questo breve romanzo degli anni venti la sua arte di narratore ha sfiorato la perfezione - con le sue accelerazioni improvvise, con i suoi giganteschi understatement e il suo humour di pece; con la sua capacita` di muovere implacabilmente, e senza mai cedere al pathos, una ragnatela di personaggi nello spazio so di un piccolo villaggio fuori dal tempo. e ancora oggi nella terribile concretezza di queste storie riconosciamo uno dei rari scrittori metafisici del novecento.



"oggi l``ortoterapia` e` alla moda. se ne parla, se ne scrive e la si pratica sempre di piu`. credo sia sempre saggio diffidare delle mode e della formule, ma le storie che i miei amici che operano in questo campo mi raccontano - o quelle che monica botta scrive con grande delicatezza in questo libro - mi fanno superare la diffidenza. sono storie sempre toccanti e che sembra che ci riguardino tutti, anche quando siamo o ci sentiamo lontani dal mondo della malattia - un mondo terribile, che chiude e isola, e che per questo e` mortifero - o dalla solitudine della vecchiaia." (dalla prefazione di marco martella)

questa e` una storia che comincia una sera a cena, quando libero marsell, dodicenne, intuisce come si puo` imparare ad amare. la famiglia si e` da poco trasferita a parigi. la madre ha iniziato a tradire il padre. questa e` la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell`immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della citta`. avverte prima con le antenne dell`infanzia, poi con le urgenze della maturita`, il generoso e confidente mondo delle donne. le grand libero`, cosi` lo chiama marie, bibliotecaria del iv arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine, e` pronto a conoscere la perdita di se` nel sesso e nell`amore. lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. quando quella passione si strappa, per libero e` tempo di cambiare. da parigi a milano, dallo straniero di camus al deserto dei tartari di buzzati, dai deux magots, caffe` esistenzialista, all`osteria di giorgio sui navigli, da lunette alle "trentun tacche" delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di liberta`, al sentimento per anna.

durante il biennio fratricida del novecento italiano, tra il 1943 e il 1944, gino bartali percorre decine di volte il tragitto firenze-assisi in sella a una bicicletta che nasconde nel telaio fotografie e documenti di identita` contraffatti. per gli ebrei rintanati nei conventi dell`umbria e della toscana, quel carico rappresenta l`unica possibilita` di salvezza dalla persecuzione nazifascista. ed e` proprio a loro che e` destinato, grazie all`attivismo di una rete di soccorso clandestina orchestrata dal cardinale elia dalla costa, amico e guida spirituale di bartali, allo scopo di favorire l`espatrio degli antifascisti. negli stessi mesi gino - al pari dei suoi colleghi costretto all`inattivita` dalla guerra, dopo aver vinto il tour de france a soli ventiquattro anni - offre protezione a una famiglia ebrea, i goldenberg, nascondendola in una cantina. "ci ha salvato la vita, non ne ho il minimo dubbio" ha poi raccontato agli autori giorgio goldenberg, all`epoca bambino. "la strada del coraggio" farebbe arrabbiare ginettaccio, perche` squarcia lo schivo silenzio con cui bartali - inorridito da ogni forma di encomio e adulazione - ha sempre voluto proteggere questa inattesa e misconosciuta parentesi della sua vita. ma il rigore mai venato di retorica dei fratelli mcconnon e` il riconoscimento piu` sincero che si possa attribuire a un uomo che "ci ha ridato il nostro onore quando eravamo poveri e sfiniti".

agosto 1938. un momento tragico della storia d`europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. chi raccoglie la testimonianza di pereira, redatta con la logica stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: sostiene pereira? questo non e` detto, ma pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe. introduzione di andrea bajani.


dancing paradiso e` un locale notturno di una crudele metropoli, dove "non bisogna essere buoni per entrare / prendono anche le carogne / e qualche volta le fanno cambiare". e in quel locale che un angelo custode - "angelo angelica" - tenta di far confluire i cinque protagonisti di questa narrazione in versi: stan, il pianista triste, che prepara un ultimo concerto per bill, l`amico batterista morente in ospedale, amina, giovane profuga che ha perso la madre passando il confine. ed elvis, un grottesco obeso hacker chiuso in casa da anni, forse mitomane, forse assassino, la poetessa lady raffinata e ubriacona, ossessionata dal suicidio. cinque "creature della notte / senza un rifugio nel mondo / mannari senza luna", di cui a poco a poco, mentre si avvicina la serata al dancing, scopriamo la storia grazie al racconto condotto per loro voce. assoli malinconici, struggenti, comici, crudeli, furibondi. costretti alla solitudine, ciascuno di loro sembra aver perso ogni speranza. a vegliare perche` possano incontrarsi, perche` possano unire voci e musica in un racconto polifonico che indichi una possibile via di salvezza, l`angelo/a caduto dal cielo per stare con gli uomini, un angelo straccione dalle ali sporche di fango, lui stesso solo fra i soli.

perche` fu neil armstrong il primo uomo a mettere piede sulla luna quando sarebbe toccato a buzz aldrin? perche` aldrin dovette aggiustare un contatto elettrico con la punta di una biro evitando il rischio di restare lassu`? perche` collins temette di rientrare da solo sulla terra? bruno vespa con "luna" ci riporta al 20 luglio 1969, giorno cruciale nella storia dell`umanita`, e ci racconta i retroscena dell`avventura che ha segnato la memoria collettiva e i ricordi di ognuno di noi. vespa non si ferma tuttavia alla memorabile missione di apollo 11. spiega perche`, nonostante i sovietici fossero molto piu` avanti degli americani, furono sconfitti. perche` la conquista di marte, programmata da von braun addirittura per la meta` degli anni ottanta, sia stata rinviata di molti decenni. e perche` la nostra samantha cristoforetti stia studiando il cinese, visto che i prossimi protagonisti dello spazio verranno dal paese di xi jinping. con una testimonianza di tito stagno.

. in questa frase, cosi` semplice e diretta, si avverte una molteplice urgenza: di esprimersi e di ascoltare trovando interlocutori ovunque, di ogni eta`, condizione sociale e livello culturale. primo levi ha raccontato - di auschwitz e di molto altro - agli studenti italiani nati nel dopoguerra e ai tedeschi dell`era post-nazista, ma anche al se stesso di quarant`anni dopo il lager, in dialoghi che ha saputo costruire con pazienza, schiettezza e intelligenza. nell`illustrarne trame e intonazioni questa lezione si rivolge a un sempre rinnovato interlocutore di levi: il lettore di oggi e di domani.

puo` esistere un giardino dove il riposo, la pace e la contemplazione prevalgano sul sudore, i graffi e il mal di schiena? dove gli affanni quotidiani spariscano, anziche` rispuntare sotto forma di sfiancanti incombenze floricole? la in giardino e` un autentico piacere, e si conquista con la pratica ma anche con lo studio. questo libro scritto a piu` mani da giardinieri dotati di passione ed esperienza - ma soprattutto di buon senso - raccoglie dritte utili per creare un giardino sostenibile non solo dal punto di vista dell`ambiente, ma anche da quello di chi se ne prende cura. presentazione di pier luigi priola.

dal momento in cui sbarcano a palermo da bagnara calabra, nel 1799, i florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare piu` in alto di tutti. a essere i piu` ricchi, i piu` potenti. e ci riescono: in breve tempo, i fratelli paolo e ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della citta`, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione... e quando vincenzo, figlio di paolo, prende in mano casa florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine florio, un vino da poveri - il marsala - viene trasformato in un nettare degno della tavola di un re; a favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno - sott`olio e in lattina - ne rilancia il consumo in tutta europa... in tutto cio`, palermo osserva con stupore l`espansione dei florio, ma l`orgoglio si stempera nell`invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque , il cui . non sa, palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell`ambizione dei florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e - sebbene non lo possano ammettere - hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come giuseppina, la moglie di paolo, che sacrifica tutto - compreso l`amore - per la stabilita` della famiglia, oppure giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.