
il cucchiaio d?argento, 12a edizione, 75esimo anniversario. la nuova edizione e completamente rinnovata nei contenuti, nella grafica, la confezione e di pregio: due segnalibri e un cofanetto rigido. 200 ricette nuove che colgono le tendenze piu attuali del mondo dell?enogastronomia. 85 foto nuove per un rinnovamento non solo grafico ma anche visuale. riorganizzazione interna dei contenuti per rendere sempre piu funzionale la consultazione: maggiore focalizzazione di capitoli e sottocapitoli per una fruizione semplice e immediata. ampliamento delle preparazioni di base e delle tecniche di cottura per permettere a tutti di acquisire i fondamentali prima di mettersi all?opera. inserimento di un nuovo capitolo dedicato ai piatti veg con tanti piatti contemporanei, bilanciati e gustosi, che uniscono sapientemente cereali integrali, legumi, derivati della soia e tanti ortaggi di stagione: una proposta pensata per tutti coloro che vogliono aumentare la quota vegetale nei propri menu.

la nuova edizione di viaggi nella natura straordinaria e un invito a ritrovare la connessione con l?universo scoprendo mete e destinazioni ad alto impatto emotivo. sono quei luoghi in cui la natura e protagonista e pronta ad accoglierti in un incredibile abbraccio. dal cielo stellato sotterraneo in nuova zelanda alla bioluminescenza del mare in thailandia, questo libro fotografico snocciola, uno dopo l?altro, gli itinerari naturalistici piu belli del mondo. con gli scatti dei migliori fotografi di national geographic, e anche una miniera di informazioni e consigli utili per pianificare la tua prossima avventura intorno al globo. in una nuova edizione da divorare con gli occhi; con gli scatti dei migliori fotografi di national geographic; un volume ricco di informazioni e utili consigli di viaggio; con itinerari che spaziano dall?europa all?antartide.

l?arte di doisneau sta nel conferire alle immagini della vita quotidiana una poeticita che da sempre esercita un forte richiamo sul pubblico. organizzato tematicamente, questo volume ci guida in un?incantevole passeggiata lungo la senna e tra la folla dei parigini che animano la loro amata citta. piu di 500 fotografie, molte delle quali inedite, creano un ritratto unico della ville lumiere: dalle acrobazie dei monelli sui pattini alla fisarmonicista dall?aria impertinente, dalle eleganti signore che portano a spasso il cane all?indimenticabile bacio dell?hotel de ville, la magia di parigi in bianco e nero e un tesoro senza tempo. le foto, pubblicate dalle figlie del fotografo, sono completate dai commenti dello stesso doisneau.

asher baum sta perdendo la testa. come biasimarlo? e un giornalista ebreo di mezza eta, diventato romanziere e drammaturgo e consumato dall?ansia per qualsiasi cosa, i suoi ampollosi libri filosofici ricevono recensioni tiepide e il suo prestigioso editore newyorkese lo ha scaricato. il suo terzo matrimonio e in crisi, teme che la moglie, laureata ad harvard, sia stata sedotta da suo fratello minore, bello e vincente, mentre sospetta anche del loro vicino in connecticut. in piu, lo mette molto a disagio il legame che sua moglie ha con il figlio, uno scrittore piu affermato di lui. come se non bastasse, in un attimo di follia ha cercato di baciare una giovane e attraente giornalista durante un?intervista, che lei sta per rendere pubblica. c?e da stupirsi che baum abbia iniziato a parlare da solo? gli sconosciuti che lo incrociano per strada scuotono la testa e lo evitano. nel frattempo, pero, baum ha scoperto un segreto esplosivo: meglio tenerlo per se, o rivelarlo e mandare all?aria il suo matrimonio? che succede a baum? e il primo romanzo di woody allen ed e tutto cio che ci si aspetterebbe da lui, e molto di piu. il ritratto di un intellettuale paralizzato dalle nevrosi sulla futilita e il vuoto della vita; uno sguardo irriverente sui miti dell?editoria newyorkese; soprattutto, una storia divertente, dalla trama serrata e dalla scrittura impeccabile, da uno dei piu grandi e versatili talenti cinematografici e letterari americani. un romanzo che fara tremare il mondo letterario.

a cinquant?anni esatti dalla prima pubblicazione americana, aboca presenta la nuova edizione italiana del tao della fisica, opera capitale e celeberrima di fritjof capra, uno degli intellettuali piu influenti e originali del nostro tempo. l?intuizione che sta al fondo di questo grande libro, cosi significativo e rilevante per almeno due generazioni di lettori nel mondo, e che ogni vivente sia portatore di energia, in accordo con il flusso vitale ininterrotto che attraversa il mondo e lo modella. l?idea che ogni forma vivente partecipi alla "danza" della vita e che non esaurisca la sua funzione di singolo se non nel vortice dell?esistente che lo circonda e il frutto sorprendente e attualissimo del lavoro di avvicinamento che capra ha compiuto tra la fisica dei sistemi complessi e il misticismo orientale, alla ricerca di un migliore equilibrio tra culture e identita diverse. dopo mezzo secolo, per l?occasione ritradotto in italiano e corredato da nuovi capitoli d?autore, questo libro cosi rivoluzionario e suggestivo continua a ispirare il pensiero internazionale piu libero e ardito, ed e ormai stabilmente al centro della riflessione ecologista che vede il mondo come una complessa, vastissima rete di rapporti e relazioni.

nata da una sfida che un costruttore - ferruccio lamborghini - di macchine agricole intese lanciare a enzo ferrari e alle sue granturismo, la lamborghini si e rivelata sin dall?alba dei suoi giorni molto piu di un semplice regolamento di conti tra due esuberanti industriali. non solo perche ha sempre costruito tutto, delle sue auto, senza ricorrere (come invece molti produttori d?elite) a motori prodotti da terzi, ma anche perche ha saputo innovare nello stile e nella tecnica. cominciando quasi subito con la straordinaria miura e continuando a stupire sino ai nostri giorni. in questa agile enciclopedia troverete tutte le lamborghini: quelle di serie, le concept car, le one-off, in tutte le loro declinazioni. con - per ognuna - storia, caratteristiche tecniche e immagini per riconoscerle, capirle e apprezzarle. come per gli altri titoli della collana, anche in questo caso, ciascuna scheda e impreziosita da un disegno a firma di michele leonello, apprezzato car designer e storico illustratore di questa serie di volumi.

franz kafka aveva disposto che alla propria morte la maggior parte dei suoi scritti venisse distrutta. da la metamorfosi a nella colonia penale, questo volume raccoglie i piu` significativi fra i pochi racconti da lui invece selezionati per la pubblicazione. testi celebri e celebrati, che mettono in luce la complessa poetica dello scrittore praghese: il senso dell`ambiguita`, lo spiazzamento, la continua ricerca dell`allegoria e della metafora usate in tutta la loro enigmaticita` e ambivalenza. specchio di una personalita` tormentata, i racconti qui presentati, con il loro stile limpido e disadorno, sono un ritratto efficace dell`uomo del nostro tempo, sperduto viandante oppresso da un potere inspiegabile e irraggiungibile, e rappresentano una pietra miliare della letteratura novecentesca.

il signore degli inganni e` tornato dal passato, minacciando la pace della gente di valle d`ombra. e il saggio allanon, il mitico druido protettore delle razze, accorre da lontano per svelare a shea la nobilta` delle sue origini e i misteri della magia. perche` solo shea potra` conquistare la mitica spada di shannara, il talismano capace di sconfiggere il male e di restituire agli uomini la liberta`, la concordia e la verita`. ma non sara` una lotta facile e lungo tempo dovra` passare prima che torni la pace per i popoli delle quattro terre. l`eterna guerra tra il bene e il male si rinnova in questa saga ambientata nelle incantate terre del nord, dove si avverano i sogni e le leggende. un`epopea che si snoda tra poesia e avventura, tra sortilegi e terrore, ricca di sorprese e di avventure, considerata da molti appassionati come la piu` straordinaria creazione fantasy di questi ultimi anni. comprende i romanzi la spada di shannara, le pietre magiche di shannara, la canzone di shannara e i racconti la ricerca di allanon, la scelta del maestro d`armii, l`irix nero.

tutto comincia con "delitto e castigo", un romanzo che paolo nori legge da ragazzo: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. si chiede paolo nori. la risposta e` in queste pagine, in cui da una parte nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di fedor m. dostoevskij, dall`altra lascia emergere cio` che di se`, quasi fraternamente, dostoevskij gli lascia raccontare.

la storia millenaria del mediterraneo raccontata per quella che e: una grande epopea umana. dai neanderthal alle misteriose civilta dell?eta del bronzo, dagli imperi in guerra fino al mare di oggi, e qui che decidiamo chi diventare. per gran parte della storia umana il mare ha suscitato una sensazione precisa: la paura. persino in un posto come il mediterraneo centrale, dove europa e africa si guardano a poca distanza. la storia di questo pezzo di mondo, di un mare che puo essere un ponte ma anche una barriera invalicabile, dice molto di noi. dagli uomini preistorici che dalle sue sponde osservavano quelle acque oscure e minacciose senza mai trovare il coraggio di attraversarle, alle popolazioni che per prime intagliarono un tronco e lo misero in acqua; dai mercanti di ossidiana e i loro riti perduti, alle misteriose civilta dell?eta del bronzo; e ancora: le conquiste degli imperi, le scorribande dei pirati, i flussi migratori che da nord andavano verso sud, come gli italiani che furono spediti in libia dal regime fascista, o quelli che da sud vanno verso nord, come le migliaia di persone che oggi si affidano a traversate rischiosissime in cerca di una nuova vita o anche solo della sopravvivenza. luca misculin fa un vero e proprio carotaggio storico, raccontando la stratificazione di popoli, uomini e miti che si sono succeduti nel corso dei secoli. e allo stesso tempo racconta il mediterraneo di oggi, le sue isole e i suoi porti, i suoi uccelli migratori e i cavi sottomarini che lo attraversano, i suoi luoghi piu inaccessibili, come basi militari abbandonate o piattaforme petrolifere. muovendosi fra le coste libiche e tunisine, pantelleria e linosa fino a lampedusa, misculin ci fa conoscere un mare tutt?altro che "nostrum", mostrandoci il mediterraneo come fosse la prima volta, con tutte le sue contraddizioni, la sua severa spietatezza, la sua straordinaria profondita storica e umana.

una limpida domenica di aprile, julia trova la madre riversa a terra nel suo appartamento di tolbiac: un?emorragia cerebrale l?ha inchiodata li, sul pavimento, per ventotto ore. e l?istante che ha sempre temuto, al punto da desiderarlo tenacemente, e che ora incombe su di lei, incontrollabile. audace, combattiva, presenza costante eppure elusiva, oggetto di un amore non meno intenso che distruttivo, ann, la madre inglese, ovunque e per tutti straniera, grava sulla sua vita con il peso di un enigma che sollecita e ferisce. cosi, mentre combatte per strapparla a mortiferi centri geriatrici e a un destino che agli occhi dei medici e segnato - una vita da vegetale -, julia ne ripercorre l?avventurosa storia di transfuga di classe, dalla nascita in una piccola localita a quattrocento chilometri da londra, trasformata da un colosso della chimica in un gigantesco complesso industriale, alla brillante carriera scolastica, coronata dalla laurea in letteratura francese, alla conquista di una nuova identita in francia, alla loro lunga convivenza, all?indomita vecchiaia. una storia che, scandita da romanzi, film e canzoni, attraversa l?europa, la nouvelle vague, gli swinging sixties, la deliziosa volgarita degli anni ottanta, il grigiore degli anni novanta, e che si rivela via via una quete sulle origini, sul mistero delle relazioni familiari - e il tentativo di medicare una dolorosa lesione. alternando intrepida l?accorato diario di una figlia che si ritrova d?improvviso fra le mani la vita della madre e il romanzo, brioso e incalzante, di una donna sempre in fuga, julia deck e riuscita a creare un perfetto congegno narrativo: e a dimostrare che "le categorie di reale e di finzione non sono cosi distinte. ed e all?incrocio di queste linee direttrici che sta la verita".



stina e` una bambina curiosa e intraprendente. di piu`, stina e` la curiosita` fatta persona: e` una "cercacose", va sempre a caccia di oggetti sospinti a riva dal mare e la sua voglia di scoprire come e` fatto il mondo e` talmente irrefrenabile da indurla ad uscire di casa, di notte, da sola, per guardare in faccia una tempesta. il nonno, che di burrasche ne ha viste tante, sa pero` una cosa meglio di lei: per non essere colti alla sprovvista, "quando c`e` la tempesta e` meglio essere in due e bisogna essere ben coperti". spontaneita`, entusiasmo, ingegno, curiosita`, piedi nudi, capelli talmente biondi da sembrare bianchi, paesaggi nordici su splendide tavole ad acquerello: tutto questo e` tempestina! eta` di lettura: da 3 anni.

a natale tutti insieme e` l`ottavo numero di cose spiegate bene, la rivista di carta del post realizzata in collaborazione con iperborea. comunque lo chiamiamo e` il periodo dell`anno che assorbe piu` pensieri, affetti, tormenti, e spazio sugli scaffali dei supermercati e delle librerie: e ci offre (o ci impone) occasioni di stare insieme a parenti e amici adorati o tollerati. questo numero di cose spiegate bene ci fa arrivare preparati, con argomenti di cui parlare o con un regalo da regalare, spiegando per esempio come mai un santo turco vissuto fra il iii e il iv secolo d.c. sia diventato un uomo vestito di rosso con una gran barba che porta regali con una slitta trainata da renne. o perche` una festa che sembra avere un`origine religiosa ben definita fosse gia` altro prima e sia diventata una festa per tutti dopo. tenendo conto anche di chi borbotta, a natale, e perche` lo fa. e di quali regali funzionano di piu`. e senza dimenticare che, mentre l`iconografia classica usata per rappresentare il natale e` sempre legata all`immagine della neve e degli abeti, in realta` in molti paesi dell`emisfero australe quella del natale e` una stagione calda. e raccontando perche` natale e` quel giorno li`, e le cose grosse che sono successe nel mondo nei giorni delle feste. e poi storie avvincenti di natale, natali non cristiani, risposte sui re magi, i film di natale al cinema e in televisione (non e` natale senza guardare una poltrona per due), e le canzoni di natale piu` belle, e cosa si mangia a natale e cosa non si mangia. tutto in mezzo a tintinnii, partite di trivial pursuit e letterine. con testi di arianna cavallo, daniela collu, fossombroni e torrigiani, pietro minto, michele serra e della redazione del post.

in un libro generato da un lungo pezzo pubblicato sulla paris review nel 2017, mentre nasceva il movimento #metoo, e subito diventato virale e discusso, claire dederer coinvolge i lettori nel chiedersi: come dobbiamo convivere, oggi, con le opere di artisti (ma anche artiste) "mostruosi"? possiamo e dobbiamo ancora amare le opere di hemingway, allen, polanski, miles davis, o picasso? i geni - che chiamiamo anche "mostri" di bravura - meritano un trattamento speciale? la responsabilita maschile e identica a quella femminile, e che cosa puo far deragliare il giudizio quando l?artista e una donna, come nel caso di j.k. rowling, o di virginia woolf? dederer ammira con coinvolgimento certi film di polanski ogni volta che li vede, ma non gli concede indulgenze o attenuanti sugli abusi: si puo convivere con questa contraddizione? sono tutte domande protagoniste di questi anni e di quelli che verranno, sui giornali e nei dibattiti in tv, ma anche negli uffici che frequentiamo ogni giorno, a cena con gli amici, e nelle nostre coscienze. le risposte non sono mai nette, per dederer, e proprio questo le rende delle risposte preziose e soddisfacenti. illuminante, onesto e mai cosi attuale, "mostri" e un libro scritto come una conversazione con chi legge, ricco di divagazioni interessanti, che aiuta a pensare e a discutere. prefazione di giulia siviero.

le numerose traduzioni disponibili anche in italiano consentono a un pubblico sempre piu attento ed esigente di apprezzare la straordinaria ricchezza della letteratura giapponese, rendendo accessibili capolavori immortali. come tutti i classici, anche quelli giapponesi, sebbene possano apparire distanti, sanno rivelarsi sorprendentemente attuali e vicini, scrigni di saggezza e autentiche enciclopedie del mondo, oltre che testimonianze di una raffinata sensibilita estetica che permea ancora oggi la societa giapponese. questo volume si propone di accompagnare il lettore - che sia studente, studioso o semplicemente appassionato di cultura giapponese - in un affascinante viaggio lungo oltre mille anni, dai primi documenti letterari dell?viii secolo fino ai generi che si affermano nella seconda meta del xix secolo, nel momento in cui il giappone si aprira all?occidente e alla modernizzazione, senza mai rinunciare alla propria fortissima identita culturale. ogni capitolo ricostruisce la storia letteraria dei diversi periodi e generi, dalla prosa alla poesia e al teatro, adottando uno sguardo sempre attento al piu ampio contesto culturale e sociale. cosi concepito, il libro e un invito a scoprire, o riscoprire, opere che continuano a ispirare generazioni, e che rappresentano le fondamenta di una delle tradizioni letterarie piu raffinate del mondo.

"voltiamo decisamente pagina" e` il settimo numero di cose spiegate bene, la rivista di carta del post realizzata in collaborazione con iperborea. molte cose stanno cambiando nel giornalismo, nei giornali, e anche nei lettori: e` un periodo intenso e critico per l`informazione italiana e mondiale, presa in mezzo tra un ruolo che non e` mai stato cosi` prezioso per il funzionamento e la crescita delle democrazie e un inizio di secolo che ne ha scompigliato la sostenibilita` economica. capire come

quando la malattia bussa alla nostra porta, ogni certezza sembra vacillare. anche chi ha sempre creduto nella scienza si trova improvvisamente attratto da soluzioni facili, promesse miracolose, vie alternative. mantenere la rotta quando si e in balia della paura e difficile e, nonostante tutte le migliori intenzioni, il rischio di cadere nel baratro delle illusioni e alto. beatrice mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, ci accompagna in un viaggio tra le pieghe del complesso rapporto tra medicina, speranza e cura. partendo dalla propria storia - da un evento che l?ha costretta a confrontarsi con la paura, la frustrazione e il peso delle emozioni - intreccia racconti di casi reali per mostrare le sfide e i dilemmi che emergono nella pratica clinica. ci guida cosi tra le crepe del sistema, affrontando temi estremamente attuali come la fecondazione in vitro, la ricerca per combattere i tumori rari e le promesse spesso fuorvianti dei farmaci contro l?obesita. c?e chi lotta per una terapia mai testata e chi affronta la burocrazia con la speranza appesa a un filo. c?e chi promette cure quasi magiche e chi lavora in silenzio con metodo, tra successi e fallimenti. e poi ci siamo noi, protagonisti o spettatori, ammalati o caregiver, divisi tra la voglia di credere e la necessita di capire. dalla tentazione delle scorciatoie alla responsabilita delle decisioni pubbliche, questo libro ci ricorda che la medicina, con tutti i suoi limiti e difetti, resta il miglior strumento che abbiamo. perche affidarsi alla scienza e una pratica quotidiana fatta di domande difficili, prove solide e scelte consapevoli. affidarsi alla scienza significa camminare sull?orlo del dubbio, nonostante il senso di vertigine che sembra toglierci il respiro, trovando un equilibrio fragile ma necessario per non smarrire la direzione.

per ogni copia venduta fazi editore donera 5 euro a emergency per le sue attivita di assistenza sanitaria nella striscia di gaza.

siamo davvero sicuri che la gioia di ieri sia l?unica possibile? dopo la fine della storia con davide, anna vuole cambiare tutto. odia le coppie, la monogamia, i tradimenti, la gelosia. giura che non ci caschera piu. ma non sa bene con cosa sostituire il modello sentimentale dentro il quale e cresciuta. l?amore potrebbe non riguardare due persone ma una piccola comunita, in cui si e liberi di entrare e uscire senza scacciare gli altri? e questo basterebbe a far sparire il dolore delle separazioni? un raffinato romanzo in tre atti, sensuale e divertito, che racconta il cammino di una donna alla ricerca di una nuova felicita. la solitudine di anna e una casa sempre aperta e piuttosto affollata. c?e la coinquilina micol, vent?anni piu giovane di lei, irresistibile, votata all?artificio, dotata di un?intelligenza da volpe e di una fiducia entusiasta nella monogamia. e poi gli amanti e le amanti, gli indispensabili amici, una specie di foresta che resiste a tutte le tempeste. ma soprattutto i cani: la sua adorata mina, sdegnosa e vibrante, sette cuccioli rosa, i cani incontrati per strada e nei parchi, e un certo frodo, dallo sguardo troppo umano, che un giorno d?inverno si lancia da una terrazza. e un prodigio? un messaggio? forse e solo il modo in cui un tempo nuovo si manifesta. un tempo sfocato nel quale regna l?irrazionale, e le regole del desiderio, che hanno sempre salvato anna dalla tristezza, non valgono piu. proprio quando gli eventi del mondo impongono l?isolamento, a cinquant?anni anna si trasforma. e si inoltra in questa sua nuova condizione, passeggiando con mina nella citta semideserta, schivando gli agguati della nostalgia, salutando chi ci lascia e aspettando chi torna sempre. perche anche quando la vita sembra secca e immobile, e ancora possibile che qualcosa, qualcuno, accada. con "la gioia di ieri", elena stancanelli da voce a una donna irriverente, autoironica, che si sforza di accogliere tutto quello che c?e. e racconta dell?eta adulta una versione

se c?e qualcosa in cui noi italiani eccelliamo, e l?arte di raccontarci. dalle botteghe artigiane ai bar di provincia, abbiamo affinato uno sguardo acuto sul mondo proprio nei luoghi in cui e nato il nostro senso di comunita, trasformando l?esperienza quotidiana in parole, modi di dire, battute, pettegolezzi e riflessioni profonde. e da questa materia viva che hanno attinto i nostri piu grandi scrittori, da qui che sono nati i capolavori della nostra tradizione letteraria, nutrita di un immaginario collettivo in cui cultura alta e popolare si incontrano e si mescolano. i libri di manzoni, verga, pirandello e di molti altri autori "che a scuola avete odiato con tanta passione" sono il cemento che tiene insieme l?identita nazionale di un popolo spesso diviso e confuso. questo libro nasce dal desiderio di riscoprire l?energia e la vitalita di opere che ci appaiono lontane e polverose, ma che in realta parlano ancora con forza al nostro presente: capolavori capaci di influenzare il nostro modo di pensare, di raccontarci e persino di fare politica. con la sua penna caustica e spregiudicata, vittorio feltri mostra come questi testi siano una chiave per interpretare l?attualita, svelare le contraddizioni del potere e rileggere episodi della sua lunga carriera di giornalista, durante la quale e stato testimone diretto di alcuni tra i passaggi piu significativi della storia italiana recente. perche la letteratura, nell?epoca dei tweet e dei video di pochi secondi, resta uno degli strumenti piu preziosi che abbiamo per coltivare e difendere il pensiero critico.

no, questo non e necessariamente un saggio pro-trump, pro-musk, pro-milei, pro-netanyahu. anzi: l?autore non nasconde le sue perplessita, ne gli piace sempre il linguaggio usato da donald trump, o la sua maggiore propensione alla battaglia che al sorriso. e tuttavia, come leggerete capitolo dopo capitolo, capezzone non puo certo negare robusti (e differenti) motivi di simpatia per lui e per gli altri tre personaggioni che campeggiano in copertina. si tratta dunque (sfacciatamente, programmaticamente, volutamente) di un libro anti-anti-trump, cioe contro gli oppositori pregiudiziali, ossessivi, assatanati, dell?attuale inquilino della casa bianca. e lo stesso vale per gli altrettanto invasati nemici di musk, di milei, di netanyahu. in genere sono i medesimi soggetti che - senza un grammo di dubbio ne un briciolo di ironia - si impancavano stentorei a dichiarare che il povero joe biden era "lucidissimo": pure quando stringeva mani inesistenti, o salutava amici immaginari, o si perdeva nei prati. proprio su questo, allora, occorre riflettere: perche a sinistra ci sia sempre bisogno di un nemico da abbattere, e perche a destra serva forse un sovrappiu di attenzione verso gli amici da scegliere. al di la della lite musk-trump, loro due e milei, e su un piano diverso lo stesso netanyahu, incarnano - ciascuno a modo proprio - un nostro desiderio: quello di una nuova epica, una dimensione di racconto forte e capace di ispirare, di appassionare. anche di dividere, certamente. ma non di annoiare. chi vorra batterli non dovra essere da meno, in termini di racconto e di mito.

la terra in fiamme e un libro rivoluzionario. lo storico sunil amrith racconta gli ultimi 500 anni gemellando la storia dell?ambiente a quella degli imperi, la storia del genocidio a quella dell?ecocidio, la storia dell?espansione della liberta dell?uomo a quella del prezzo di questa liberta. perche se e vero che il nostro pianeta ha dato forma e sostanza alla storia umana, e stata l?umanita a rimodellare il pianeta.

il 7 ottobre ridisegna la storia. allineati con il sud del mondo, anche in occidente molti condividono le ragioni che hanno scatenato il pogrom, e accusano israele di genocidio. sono cosi chiamati in causa i principi che hanno fondato l?occidente, i suoi valori democratici, la civilta dei diritti, le basi del sistema internazionale.

c?e un conflitto di cui sentiamo parlare da sempre, e sempre piu spesso. una guerra che seguiamo da lontano, ma che continua a influenzare il nostro presente da vicino, perche rivela con chiarezza quanto il mondo stia attraversando una fase di profondo smarrimento. elia milani, corrispondente di mediaset da gerusalemme, lo sa bene: da otto anni descrive in diretta cio che accade in israele e palestina. in questo libro, senza abbandonare lo sguardo attento del cronista, affianca al reportage un racconto piu personale, in cui trovano posto gli imprevisti legati alla ricerca di una casa dove vivere a gerusalemme, e le difficolta nell?ottenere i permessi per entrare a gaza. ma la sua non e l?unica voce dal confine: la sua testimonianza si intreccia con quella di chi, in medio oriente, ci vive da sempre. come george, arabo israeliano cristiano che abita ad al ram, oltre il muro di separazione, in un quartiere che e di fatto una no man?s land. o ruth e rana, due traduttrici - una israeliana, l?altra palestinese di gaza - che, pur vivendo in mondi apparentemente inconciliabili, riescono a costruire un?amicizia a distanza e a immaginarsi un futuro diverso insieme, lontano dalle bombe, in europa. o abdullah, un palestinese di rafah, che prima del sette ottobre attraversava quotidianamente il confine per lavorare in una fattoria gestita da una famiglia di israeliani che e diventata la sua seconda famiglia. voci dal confine e il racconto degli otto anni di elia milani a gerusalemme, lo spaccato autentico di un?umanita ostinata e sorprendente, che va oltre i fatti di cronaca e ci restituisce il senso di un territorio dove la pace e ancora una strada da costruire, passo dopo passo.

nel 1948 nacque lo stato d`israele. ma nel 1948 ebbe luogo anche la nakba (`catastrofe`), ovvero la cacciata di circa 250.000 palestinesi dalla loro terra. la vulgata israeliana ha sempre narrato che in quell`anno, allo scadere del mandato britannico in palestina, le nazioni unite avevano proposto di dividere la regione in due stati: il movimento sionista era d`accordo, ma il mondo arabo si oppose; per questo, entro` in guerra con israele e convinse i palestinesi ad abbandonare i territori - nonostante gli appelli dei leader ebrei a rimanere - pur di facilitare l`ingresso delle truppe arabe. la tragedia dei rifugiati palestinesi, di conseguenza, non sarebbe direttamente imputabile a israele. ilan pappe, ricercatore appartenente alla corrente dei new historians israeliani, ha studiato a lungo la documentazione (compresi gli archivi militari desecretati nel 1998) esistente su questo punto cruciale della storia del suo paese, giungendo a una visione chiara di quanto era accaduto nel `48 drammaticamente in contrasto con la versione tramandata dalla storiografia ufficiale: gia` negli anni trenta, la leadership del futuro stato d`israele (in particolare sotto la dirczione del padre del sionismo, david ben gurion) aveva ideato e programmato in modo sistematico un piano di pulizia etnica della palestina.

uno dei romanzi di formazione piu` originali degli ultimi anni, un`educazione sentimentale e letteraria traboccante di intelligenza, umorismo e tenerezza. selin ha diciotto anni e grandi aspettative, ma non e` una diciottenne come tutti, o almeno cosi` crede. lei e` la ragazza prodigio che ha letto sempre un libro piu` degli altri, e pensa di aver gia` fatto ogni esperienza possibile attraverso le pagine dei romanzi che ama. ma al primo anno di universita` scoprira` che purtroppo le persone non sono personaggi e forse le certezze dei libri non sono poi cosi` certe. scoprira` che l`amore e` piu` strano, banale eppure complesso di quanto si potra` mai leggere. elif batuman fa, con una grazia e un umorismo davvero unici, qualcosa di straordinario: il racconto della giovinezza. di quel tempo cioe` in cui ogni esperienza ci viene incontro come se fosse la prima volta; di quell`epoca della vita (l`unica) in cui impariamo tutto, sempre, in ogni momento. ma anche di quell`eta` di cui non ripeteremmo nulla, di quei giorni che rivisti oggi, per quanto offuscati dal filtro della nostalgia, ci appaiono come una lunga e disperante sequela di errori, passi falsi, malintesi. di idiozie.

tutto comincia con la ricerca dell?uno, padre di tutte le cose: "ben a ragione, dunque" afferma il primo frammento raccolto nel presente volume, "e impossibile attribuirgli un nome, come se un nome gli si potesse adattare, e quindi e opinione comune non solo di platone, ma anche degli dei, che cio che e al di la di tutto possa essere espresso solo col termine "uno" da parte di chi desidera esprimere l?inesprimibile". la ricerca dell?uno e l?espressione di un?aspirazione pluriculturale che attraversa tutto il tardo mondo antico: "porfirio nel commentario agli oracoli celebra il demiurgo dell?universo" riassume un altro frammento "come colui che e secondo trascendente, quello onorato anche presso gli ebrei, mentre il caldeo parla divinamente di lui come secondo dopo il primo trascendente, cioe il bene. i discepoli di giamblico, siriano e proclo, lo considerano demiurgo del cosmo sensibile e lo chiamano dio dei quattro elementi". e sin dall?inizio e presente ahura mazda, colui che zarathustra proclamava l?unico dio, creatore del mondo sensibile e di quello soprasensibile. quello degli oracoli e il mondo affascinante della teurgia, la quale, al contrario della teologia, non studia la divinita, ma la evoca attraverso simboli e rituali e la "attira" con l?estasi, evitando il razionalismo e tuttavia contribuendo in maniera determinante allo sviluppo del neoplatonismo, sottolineando con forza la luce "che e al di la dell?empireo" e che "manifesta in se stessa a coloro che ne sono degni le apparizioni visibili degli dei". per queste ragioni gli oracoli caldaici hanno intrigato i lettori per quasi duemila anni, a partire da quel ii secolo della nostra era in cui giuliano il teurgo ne redasse la prima versione, sino a quelle di michele psello nell?xi secolo bizantino, di giorgio gemisto pletone composta a costantinopoli poco prima della caduta della citta nelle mani dei turchi, e a quella raccolta da francesco patrizi sotto il nome di zoroastro in pieno rinascimento. questo vo

cosa vuol dire essere queer oggi, in italia? quali sono le forme, i linguaggi e le resistenze con cui si costruisce e si rivendica la propria identita in un contesto ancora largamente eteronormato? "queer e ora" esplora la queerness come sapere, esperienza e rappresentazione, interrogando il potenziale critico e trasformativo dell?identita sessuale in una prospettiva non conforme. attraverso una serie di interviste - a nicoz balboa, anas chariai, jean philippe porcu duffresne (aka dj lil? jean), nicola gardini, dani martiri, piergiorgio pardo, antonio pizzo, gianni "gianorso" rauso, giuseppe vincenzo sciarra, anna segre, piero toto, fabio vittorini, giovanna cristina vivinetto, andrea zardi - il libro mette in luce un dialogo corale che riflette sulla politicita dell?essere queer, sul rischio di assimilazione nei discorsi mainstream e sull?urgenza di nuove narrazioni. una mappa polifonica che, a partire dal presente, prova a immaginare cosa possa significare dirsi queer nel futuro che ci attende. postfazione di raul calzoni.

una lunga lettera. il bisogno profondo dell?altro. la voglia di scrivere, di passeggiare, di leggere. la scrittura ausculta il battito del tempo: un pomeriggio di dicembre, la neve, l?incedere improvviso della primavera, le voci dei bambini che giocano all?aperto. i libri sulla scrivania, mormorano, parlano. il leggere e il pregare, due azioni, due gesti simili. un perdersi nelle letture e nella vita pura, per trovare il nutrimento che aiuti a dare senso ai giorni. un bambino si tuffa nella lettura per cercare, cercare... un?irrequietezza, la sua, che rivela la consapevolezza sulla precarieta della vita. eppure, christian bobin non vuole raccontarci l?oscurita, che ben conosce, ma soffermarsi sui punti luminosi dell?esistenza, per attraversare, come un funambolo, l?oscurita, il vuoto. un livre de chevet, di meditazione che apre il lettore alla vita e al mondo, con valery, rimbaud, proust, maurice sceve, schubert in sottofondo e la piccola helene, di due anni, che ci racconta "il miracolo delle stagioni sul suo viso."

estate 2003. mahmud e samir vivono a gaza city, una citta` colpita ogni giorno dai bombardamenti. non potrebbero essere piu` diversi, ma hanno una grande passione in comune: il surf. appena possono, corrono al mare ad aspettare un`onda da cavalcare, quell`attimo sospeso in cui sentirsi liberi, l`unico modo per scappare, anche solo per un momento, dalle difficolta` della guerra. i due ragazzi si incontrano spesso sulla spiaggia, ma si guardano a distanza con curiosita` mista a sospetto: uno e` palestinese, l`altro israeliano, e le loro famiglie non vogliono neanche che si rivolgano la parola. ma l`incontro con bill, un maestro di surf, cambiera` ogni cosa. perche` nel surf, come nell`amicizia, non esistono barriere... un racconto di liberta` e coraggio, ispirato a fatti realmente accaduti, gia` conosciuto come "sulle onde della liberta`. una storia di amicizia a gaza city", torna in libreria in una nuova veste cinematografica. eta` di lettura: da 10 anni.
dante ferretti, tre premi oscar, tra i piu celebri scenografi al mondo, racconta il suo lungo sodalizio professionale e umano con pier paolo pasolini, cominciato da giovanissimo sul set de il vangelo secondo matteo e terminato il 2 novembre 1975, quando il cadavere martoriato del grande poeta e pensatore fu ritrovato all?idroscalo di ostia. ripercorrendo il lungo tratto di carriera che ha condiviso con pasolini, l?autore ci mostra anche gli straordinari bozzetti delle scenografie che hanno dato forma all?immaginario filmico pasoliniano, confrontandoli con i fotogrammi degli stessi film. consegnandoci un ritratto scanzonato e crepuscolare di un uomo che possedeva il raro dono di capire il suo tempo, insieme al sapore di un?epoca irripetibile del cinema italiano e internazionale (sfilano davanti ai nostri occhi federico fellini, elio petri, maria callas, martin scorsese, tim burton e tanti altri), queste pagine ci rivelano il volto inedito di un artista immenso, capace, sul set e nella vita, di investire le persone che gli erano accanto di un?energia umana e intellettuale tanto potente da cambiarle per sempre.

"rivendico il diritto all?arte del saccheggio, alla non-oggettivita, alla contraddizione, al procedere non scientifico, al libero prelievo di testi altrui e al loro casuale sovrapporsi e pure al loro confliggere". con grande sincerita e senza alcun timore di essere "politically incorrect", un linguista si scompone nelle sue manie e passioni, idiosincrasie e valori. la poesia e il jazz, l?irritazione per i luoghi comuni ricorrenti e il pensiero unico, le parole e il destino delle lingue, i vivi e i morti, le differenze e le analogie, l?intelligenza artificiale e quella artificiosa, la filosofia grammaticale e l?ironica saggezza dell?interpunzione... tutto questo e molto altro ancora creano un indimenticabile "me stesso", castello di carte e di carta nell?infinito gioco del mondo. mettiamo che un linguista, che e anche un poeta, decida di descrivere senza remore cio che vede e pensa del mondo, osservandolo dalla sua finestra affacciata su un tramonto occidentale. e, per farlo, cominci con l?aprirla... se percio vi attendete che questo libro sia un monologo, o un soliloquio, abbandonate da subito l?ipotesi: l?"io" narrante non sara mai solo. perche i linguisti parlano, certo, ma soprattutto ascoltano. se poi sono anche poeti sentono perfino i rumori bianchi, le pause, gli a capo. e da quella finestra d?occidente entra davvero di tutto. e irrompe con una folla di voci. e interrompe "io". di continuo. ma forse e per l?appunto nell?essere interrotti che si diventa davvero se stessi: nella propria libera e liberatoria reazione a cio che, da fuori (ma anche da dentro), ci avvolge costantemente di parole. quella reazione che e un discrimine e un vaglio, un generatore di categorie, di dilezioni, di appartenenza, di rifiuto. e quindi di pronomi. il fastidio tremendo di fronte alle vocette che blaterano parole alquanto cretine ma di moda; l?idiosincrasia per le astrusita pompose e spesso vuote di senso pronunciate in tono impostato (di solito un po? nasale); o, al contrario, l?

arrigo cervetto e stato fondatore, teorico e massimo dirigente di lotta comunista. dall?esordio nel ?43-44 nella guerra partigiana sino alla sua scomparsa nel febbraio 1995, gli oltre cinquant?anni della sua vicenda politica possono essere riassunti in una ventina di battaglie. va da se che quei combattimenti, indirizzati dal restauro e dallo sviluppo della teoria marxista dell?economia, della politica, del mutamento sociale e delle relazioni internazionali, sono il filo conduttore di questa selezione dei suoi scritti. perche un giovane dovrebbe interessarsi a una figura politica del secolo scorso, e a scritti che risalgono a trenta, cinquanta o settantacinque anni fa? la prima risposta e che, dopo i cicli della strategia rivoluzionaria affrontati da marx ed engels e da lenin, cervetto restaura e fa avanzare la teoria sullo sviluppo imperialista, sullo stato e sul partito: il suo contributo specifico e aver dimostrato che il modello bolscevico di partito poteva essere insediato in una metropoli della maturita dell?imperialismo, e aver sviluppato analisi e teoria per poter agire in quella maturita. la seconda risposta e piu puntuale, e riguarda le battaglie affrontate in questi trent?anni, dalla scomparsa di cervetto. non c?e combattimento in cui non ci si sia fatti forti di quell?esperienza teorica e politica. non c?e dubbio. per ogni giovane che abbia "gusto nel comprendere, gusto nel battersi", queste pagine sono una lettura obbligata.

quali sono le ragioni dell?attenzione della scienza marxista non solo e non tanto alla religione in generale, dal punto di vista della concezione materialista, ma nello specifico alla chiesa cattolica sul piano della sua azione politica e della sua visione strategica? la risposta piu ovvia e che si tratta di studiare la maggiore forza politica della classe dominante, e l?unica con insediamento mondiale. nel corso degli ultimi decenni si e trattato di studiare l?organizzazione cattolica per una battaglia politica che ne mostrasse, certo, il tratto di garante della conservazione sociale, sfuggendo pero alla malattia infantile massimalista dell?anticlericalismo. oggi si aggiunge un ulteriore compito specifico, nella nuova congiuntura segnata dal "declino atlantico" e dall?irruzione dell?asia. si tratta di studiare la "chiesa multipolare" come forza e riserva ideologica dell?imperialismo unitario, nella "crisi dell?ordine" e nelle sue guerre. agostino scrisse "la citta di dio" nella fase terminale dell?impero, dopo che roma, nel 410, era stata messa a sacco dai visigoti di alarico; i pagani davano al cristianesimo e all?abbandono degli antichi dei la responsabilita per quella catastrofe. quella teologia politica e anche una teologia del declino. oggi leone xiv, papa del multipolarismo, e anche agostino papa americano, giacche l?america non e piu superpotenza garante dell?ordine. e cosi acuta la percezione in vaticano del declino usa, e delle sue conseguenze - anche belliche - nella "crisi dell?ordine"? ed e per questo che si consultano le carte d?archivio sul "vaticano e la guerra"?

dopo la seconda guerra mondiale, l?umanita intera e gli stati che la rappresentano si impegnano a non compiere piu crimini di guerra, crimini contro l?umanita e genocidi. la giustizia penale internazionale nasce come strumento per favorire la risoluzione pacifica dei conflitti e garantire la ricerca, l?arresto e la condanna dei responsabili di questi crimini. oggi queste istituzioni sono sotto attacco: i tribunali sono delegittimati, non vi e cooperazione per giudicare chi si macchia di crimini efferati. cos?e che non funziona? perche russia, israele e stati uniti contestano la legittimita di queste corti? perche molti stati non si attivano per farle rispettare fomentando il caos? dobbiamo relegare l?idea stessa di una giustizia internazionale a utopia senza futuro?

spesso si considera la scienza il regno della certezza e della verita. invece, il dubbio e l?errore sono fondamentali per il progresso del sapere in ogni settore. in questo libro troveremo storie affascinanti di chimica, biologia, medicina e soprattutto di fisica, dal punto di vista di chi sbaglia. scoprire che anche i grandi della scienza hanno sbagliato sara una iniezione di ottimismo. non si tollera, non si riconosce, non si perdona, ma non si puo evitare. e l?errore, prezioso compagno di quel meraviglioso errare che e la vita. un viaggio sorprendente tra memorabili incidenti di percorso della scienza: sbagliare non solo e umano ma spesso e anche molto utile!

l?identita non e un dato fisso, tanto meno frutto di rivelazioni: essa e costruita o inventata. eppure, si dice che non se ne puo fare a meno. ma se l?identita fosse anche avvertita come un?esigenza irrinunciabile, senza dubbio di ?sola? identita si muore.

non c?e bisogno di scomodare kant per affermare che il cielo stellato sopra di noi e tra gli spettacoli che destano piu ammirazione. tanto che da sempre siamo stati spinti a porci domande su quegli spazi lontanissimi. e secolo dopo secolo abbiamo esteso il nostro sguardo e cambiato la nostra idea di universo: dalla terra ai pianeti del sistema solare, per poi arrivare alle stelle, alle galassie lontane, fino ai confini estremi del cosmo.

"stiamo assistendo all?inizio della fine dello stato di israele". dopo il 7 ottobre e il genocidio a gaza, il progetto sionista in palestina - il tentativo secolare dell?occidente di imporre uno stato ebraico in un paese arabo - e destinato a una "disintegrazione inevitabile". e la tesi del celebre storico israeliano ilan pappe che, dopo opere considerate pietre miliari nella storiografia del conflitto israelo-palestinese, in questo nuovo volume sposta lo sguardo sul futuro di israele e della palestina. diviso in tre parti, nella prima - il collasso - pappe esamina il fallimento del cosiddetto "processo di pace" ed evidenzia le fratture profonde che minacciano la stabilita di israele: l?ascesa del sionismo religioso, le crescenti divisioni all?interno della societa israeliana, l?allontanamento dei giovani ebrei dal sionismo, il sostegno dell?opinione pubblica mondiale alla causa palestinese, la crisi economica e la messa in discussione dell?invincibilita militare di tel aviv. nella seconda parte - la strada per il futuro - l?autore delinea sette mini-rivoluzioni cognitive e politiche necessarie per costruire un avvenire migliore per tutti gli abitanti della palestina storica: da una nuova strategia per il movimento nazionale palestinese alla giustizia transitoria e riparativa sul modello sudafricano, dal diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi alla ridefinizione dell?identita collettiva ebraica. nella terza parte - la palestina del dopo-israele, anno 2048 - pappe offre una preziosa visione di speranza e riconciliazione. immagina un domani in cui le mini-rivoluzioni hanno avuto successo e descrive come potrebbe essere la vita in uno stato palestinese democratico e decolonizzato, con il ritorno dei rifugiati, la coesistenza di ebrei e palestinesi come cittadini con pari diritti e la guarigione delle ferite del passato. summa dell?analisi storico-politica di pappe, "la fine di israele" e un contributo fondamentale per comprendere l?insostenibilita del progetto sio

questo libro e` una guida indispensabile per capire una pagina di storia controversa, oscurata da potenti interessi politici, e trovare una soluzione che dia giustizia e pari diritti a tutti coloro che vivono oggi nella palestina storica.

il 25 ottobre 2023, dopo tre settimane di devastanti bombardamenti su gaza, omar el akkad pubblica in rete queste parole: "un giorno, quando sara sicuro, quando non ci sara alcun rischio personale nel chiamare le cose con il loro nome, quando sara troppo tardi per ritenere qualcuno responsabile, tutti diranno di essere stati contro". il post viene visualizzato piu di dieci milioni di volte. la sua veemente denuncia dell?ipocrisia dell?occidente dinanzi al genocidio di gaza, del tradimento della sua promessa di liberta e giustizia per tutti, suscita un?eco enorme. un giorno tutti diranno di essere stati contro, il libro che el akkad decide poi di scrivere dopo la morte di migliaia di donne e bambini nella striscia, e la cronaca di quella promessa tradita, il resoconto della fine dell?idea che regole e principi, le "verita manifeste" della democrazia occidentale, servano davvero a combattere il male e non a preservare il potere. se il male, infatti, non e semplicemente muovere guerra contro un nemico, ma annientare un popolo intero riducendolo a nuda vita priva di ogni dignita e pieta umane, gaza e oggi uno dei nomi per designare il suo irrompere nel mondo, il nome di un genocidio imperdonabile sotto ogni riguardo. disgusto o rabbia dinanzi a un simile evento non hanno senso in questo libro crudo, doloroso e vulnerabile, nutrito dalla certezza che vi saranno sempre esseri umani ritenuti non degni della promessa di liberta, non soltanto arabi o musulmani o immigrati, ma chiunque non rientri nella terra del privilegio chiamata occidente. nelle sue pagine, l?unica possibile risposta sta in una rottura totale con il credo dell?occidente. la stessa rottura che risuona in ogni parte del pianeta, nelle strade delle grandi citta, nei campus universitari, nelle scuole. e che, nella scrittura lucida di el akkad, capace di mescolare racconti toccanti con spietate considerazioni sul linguaggio dei media, trova la sua piu formidabile eco.

la prima traduzione in italiano delle `parole potenti` di anna julia cooper, una delle fondatrici della sociologia e iniziatrice della black sociology, la teoria femminista nera.

con una delle piu potenti flotte che mai abbiano solcato il mediterraneo, venezia domina sul mare per molti secoli. alessandro marzo magno racconta magistralmente le battaglie - tra tutte lepanto e i dardanelli - che hanno segnato la sua storia e la storia del mondo.

"cantami, o diva, del pelide achille / l?ira funesta...": chi non ricorda il celebre incipit dell?iliade? dal suo primo verso, il capolavoro omerico ci parla di guerra. ma non c?e solo l?epopea di troia, tutta la storia ellenica e una sequenza quasi ininterrotta di conflitti: maratona, salamina, le termopili... il modo in cui la grecia guardava alla guerra offre uno sguardo originale sulla sua civilta e la sua eredita.

quando jens stoltenberg ha assunto l?incarico di segretario generale della nato, nel 2014, non poteva immaginare che il decennio che avrebbe avuto davanti sarebbe stato segnato da guerre, crisi diplomatiche e un drastico riassetto dell?ordine mondiale. questo memoir, schietto e diretto, ci porta dentro la stanza dei bottoni della piu potente alleanza militare del mondo, facendoci rivivere le scelte difficili che si devono compiere quando a essere in gioco e la pace globale.

di chi e galileo? a chi appartiene? perche tutti lo vogliono e tutti lo desiderano? perche di quel processo si e continuato a discutere e si e combattuta una vera e propria battaglia politica e culturale per oltre due secoli? una materia infinita che non e mai stata raccontata.

c?e stato un tempo in cui distinguere tra magia e scienza era semplicemente impossibile. un tempo in cui alchimisti, astrologi e negromanti erano presenze fisse nei circoli colti di tutta europa e discutevano a pari titolo con teologi, scienziati e sovrani. e il tempo del magus, che viene ricostruito dal grande storico anthony grafton in tutta la sua meraviglia e la sua fascinazione.

i due racconti autobiografici "un ricordo di natale" (1956) e "un natale" (1982) racchiudono l`atmosfera incantata del giorno piu` atteso e amato dell`anno, vissuto attraverso lo sguardo del piccolo buddy: la gita nel bosco alla ricerca di un albero da addobbare, l`infornata di trenta focacce segretamente insaporite con qualche goccia di whisky. lo scambio dei doni - alcuni meno graditi (, come da tradizione) e altri molto amati, come un grande, bellissimo aeroplano colorato. il ricordo ormai lontano delle feste trascorse dall`autore in compagnia di una vecchia cugina e del padre, perduto e ritrovato, rivive cosi` in queste pagine toccanti, capaci di evocare il profumo magico e familiare dell`infanzia.

un lessico nuovo - fatto di droni, sensori, riconoscimento facciale e big data - ha preso piede nel racconto delle frontiere. e a questo si accompagna una promessa ricorrente, parlando di migrazioni: che la tecnologia risolvera tutto. algoritmi, sensori e intelligenza artificiale sapranno finalmente distinguere chi ha diritto di passare e chi no, e cosi le "frontiere intelligenti" saranno piu efficienti, piu sicure, piu giuste. ma dietro questa illusione di neutralita si cela una verita molto meno rassicurante. oggi l?ossessione per il controllo dei confini sta accelerando l?automazione delle politiche migratorie. le nuove tecnologie - dal riconoscimento biometrico all?analisi predittiva dei dati - non si limitano piu a supportare le decisioni umane, ma sempre piu spesso le prendono al posto nostro. e lo fanno sulla base di logiche opache, escludenti, profondamente inique. la fortezza automatica non racconta un progetto del futuro, ma un presente che e gia realta. sviluppata in tutto l?occidente, l?automazione delle politiche migratorie affonda le radici in un immaginario securitario e discriminatorio. fabio chiusi ne ricostruisce le premesse ideologiche e storiche, passando dal presente delle deportazioni di massa statunitensi basate sull?ia e guardando ai progetti di ricerca europei che prefigurano un futuro ancora piu automatizzato, in cui le frontiere diventano laboratori di sperimentazione tecnologica: spazi eccezionali dove il diritto viene sospeso e l?efficienza sostituisce la giustizia. contro l?ideologia tecnocratica che vorrebbe affidare la mobilita umana a dispositivi tecnologici avanzati, questo libro somma analisi storica, critica ideologica e inchiesta giornalistica, e smonta una narrazione pericolosa, mostrando come l?innovazione, quando e al servizio della disuguaglianza, non libera ma incatena.


"chi potra mai spiegare, descrivere o comprendere napoleone?" si chiedeva honore de balzac. chi riuscira a decifrare, al di la dell`iconografia sontuosa, il mistero del giovane generale corso capace di persuadere milioni di francesi che fosse proprio lui l`uomo che stavano aspettando? l`uomo che nell`arco di vent`anni ha dominato l`europa alla testa di un`armata invincibile, ha donato al mondo il primo codice civile moderno, ha conquistato ed esercitato un potere assoluto, ha causato milioni di vittime e ha trascorso i suoi ultimi giorni confinato su un`isola sperduta dell`atlantico, dove, con le sue memorie, ha saputo reinventare se stesso consegnandosi al mito? bart van loo, saggista e storico fiammingo, trova una possibile risposta a queste domande negli anni affascinanti e turbolenti della rivoluzione francese. anni che decretarono la fine del sistema feudale e l`abolizione dei privilegi della nobilta e del clero, celebrarono i diritti dell`uomo e con il terrore giacobino finirono per soffocare il paese nel sangue. in quel caos di odio e anarchia, napoleone mosse i primi passi come soldato dell`ancien regime, sfrutto abilmente occasioni e incontri con politici potenti, piego le circostanze alla propria hybris e al proprio sconfinato arrivismo. fu, letteralmente, l`erede della rivoluzione, all`ombra della quale si svolse ogni sua azione, dalla trionfale campagna d`italia al drammatico epilogo di waterloo. la rivoluzione fu lo sfondo in cui l`eroe leggendario di arcole e l`essere umano in carne e ossa - con i suoi errori, i crimini e i successi, i dubbi, gli amori, le malattie e i periodi di depressione - si sovrapposero, spesso confondendosi tra loro e confondendo i contemporanei, che del provinciale arrivato a guidare un impero seguirono ciecamente ogni impresa o detestarono la smisurata fame di gloria e di potere. con uno stile vivido e coinvolgente, van loo restituisce non solo il ritratto di una figura monumentale, capace ancora oggi di suscitare fascino e in

nel discorso inaugurale di un congresso svoltosi a filadelfia nell?aprile del 1960, il chirurgo inglese sir russell brock, osservo che, con il progresso tecnico e scientifico, la cardiochirurgia si stava sviluppando con una rapidita della quale egli stesso, pur protagonista di questo corso di eventi, faceva fatica a capacitarsi. in pochi anni, si era passati da una chirurgia che consisteva di interventi palliativi, extra-cardiaci, oppure eseguiti alla cieca "a cuore chiuso", a una chirurgia che, in seguito alla realizzazione della macchina per la circolazione extra-corporea nel 1953, consentiva di operare "a cuore aperto", con le cavita cardiache esangui, sotto visione diretta. questo progresso era avvenuto per opera di pionieri tanto temerari quanto determinati, che non avevano esitato a continuare le loro sperimentazioni cliniche a fronte di risultati gravati da una mortalita che i piu giudicavano proibitiva, finche non erano riusciti a realizzare tecniche che avevano consentito una sopravvivenza accettabile dei loro pazienti. assieme ai colleghi della generazione che ha iniziato a occuparsi di cardiochirurgia all?inizio degli anni sessanta del secolo scorso, l?autore ha condiviso la fortuna di essere stato testimone dell?introduzione di molte nuove procedure. a distanza di quasi mezzo secolo quegli interventi che avevano suscitato tanto interesse nella comunita scientifica, sono oggi sono comunemente eseguiti in molti ospedali di tutto il mondo.

non accade solo in russia: la propaganda e` sempre stata uno strumento potente e largamente utilizzato in tempi di guerra. in italia abbiamo assistito a una comunicazione sul conflitto ucraino viziata da fake news e ricca di omissioni volontarie. le voci considerate non conformi sono state inserite in liste di proscrizione e accusate di intelligenza col nemico. i nostri media hanno persino avviato una sorta di "caccia al putiniano", silenziando ogni complessita` e gettando un`ombra sulla nostra democrazia, che talvolta sembra aver scordato la propria natura dialettica e critica. secondo la narrazione dominante, saremmo davanti a uno scontro tra civilta` e barbarie: la stessa convinzione dogmatica che nei primi anni duemila ha gia` portato l`occidente in rovinose guerre in tutto il pianeta. attingendo da fonti autorevoli e indipendenti, benedetta sabene decostruisce i grandi miti occidentali sull`ucraina e sul conflitto e mette in luce i fatti che un dibattito pubblico a senso unico ha tenuto nascosti, su tutti: il condizionamento euroatlantico sulla politica di kiev, soprattutto durante e dopo la rivoluzione arancione; il preoccupante dilagare del neonazismo nella societa` e nelle istituzioni del paese; le violazioni della liberta` di informazione e dei diritti umani, che minano alle fondamenta la democrazia ucraina.

da tempo immemore ci si chiede chi sono gli italiani: ha cominciato dante con la ?serva italia? poi d?azeglio con gli ?italiani da fare? gli ?italiani nuovi? fascisti o gli ?italiani brava gente?. e allora quando diciamo: "prima gli italiani!", cosa significa? come si traduce in un paese dai confini incerti, diviso tra nord e sud, est e ovest, citta e campagna? un paese che fa fatica a usare la propria madrelingua, che racconta a se stesso una storia composta di micromemorie di parte. un paese in cui i momenti piu divisivi della vita pubblica sono proprio le feste nazionali. attingendo a piene mani dalla storia e fornendo molti dati significativi, francesco filippi ci invita a riflettere su una delle frasi che abbiamo sentito ripetere infinite volte e come una ovvieta: "prima gli italiani!". si, ma che vuol dire?

in un tempo in cui politica, media e istituzioni parlano con crescente allarme di ?eta dello spopolamento?, e necessario riflettere sulla domanda piu semplice e radicale: perche oggi sempre meno persone hanno figli? welfare inadeguato, crisi economica, precarieta del lavoro, tappe di vita sempre rimandate. tutto vero. eppure, la denatalita non e una questione solo economica o biologica. e anche una questione di liberta. i tassi di fecondita sono il risultato complesso di scelte, vincoli e trasformazioni culturali e sociali. e arrivato il momento di cambiare prospettiva: non guardando solo al numero di figli mancanti, ma alle vite che si stanno costruendo anche senza figli.

la cucina italiana e stata candidata all?unesco quale patrimonio culturale immateriale dell?umanita. ma come puo essere definita italiana una cucina caratterizzata anzitutto dalla pluralita? la sua lunga storia, infatti, testimonia la ricchezza delle tante culture che hanno attraversato il nostro paese, intrecciandosi con la straordinaria varieta dei territori. in questo modo la cucina italiana si e configurata come un vero e proprio mosaico di saperi e di esperienze locali. e questo il paradosso che massimo montanari e pier luigi petrillo discutono in queste pagine, spiegando perche la nostra cucina - a prescindere da qualsiasi riconoscimento internazionale - e un patrimonio di tutti.

un van, 80.000 chilometri percorsi, 16 paesi e quasi tutti i biomi della terra attraversati: foreste pluviali e temperate, praterie, paludi, sconfinati deserti, tundra artica...e l?oceano pacifico come frequente compagno di viaggio. valeria barbi racconta la sua straordinaria spedizione insieme al fotografo davide agati lungo la panamericana, la strada piu lunga del mondo. un viaggio dall?alaska alla patagonia attraverso il nord e sud america per documentare i danni che l?uomo ha causato all?ambiente, ma anche per scoprire la meraviglia dei luoghi, delle specie animali e vegetali, delle persone che, nonostante tutto, continuano a lottare.


«Concupiscenza libraria» ce lo ha confermato: la recensione, «minimo mostriciattolo», può trasformarsi in una magnifica narrazione che ha come personaggi «le parole di un libro», in letteratura sulla letteratura o, se vogliamo, in uno specifico genere letterario, magari ambiguo, arbitrario, «impuro», persino irresponsabile, ma capace di svelare quell’«immagine segreta», quello «strato sotterraneo» in cui risiede la grandezza di un libro.


















