
la storia di una diciannovenne napoletana, la rossa, in un arco di tempo che va dalla primavera all`ultimo dell`anno. muovendosi nei piu` infimi quartieri di napoli, con una breve e sfortunata capatina sulla riviera romagnola, la protagonista precipita sotto la soglia dell`inferno quotidiano, nel quale annaspano la sua famiglia e gli amici, fino a trovare la morte in una spiaggia desolata, per mano di due killer, nella notte di san silvestro.

nell`anno drammatico della rivoluzione, kapuscinski e` in iran per uno dei suoi piu` brillanti e memorabili reportage, in cerca di risposte. e riesce a temperare, con impeccabile stile, la complessa ricostruzione storico-giornalistica con un`appassionante capacita` narrativa. non fa lezione, non sale in cattedra. al lavoro nella sua stanza d`albergo, ingombra di giornali, di ritagli, di foto, filmati e nastri registrati, ricostruisce il quadro degli eventi, delle premesse che li hanno provocati e delle situazioni che si preparano. ricostruisce il lento ma inesorabile procedere degli avvenimenti che hanno portato alla rivoluzione khomeinista: l`incerta ascesa al potere dello scia`, la sua euforica prepotenza in seguito alle scoperte petrolifere, il clima di terrore e repressione instaurato dalle brutali forze di polizia della savak e il progressivo rifugiarsi del popolo nelle moschee, tra le braccia dei mullah e dell`islam, unica istituzione ritenuta in grado di proteggere dalla violenza cieca del potere centrale di teheran. il suo puzzle rigoroso e` sempre filtrato dalla sensibilita` e da un`umanita` profonda.

il volume raccoglie 19 racconti e un poemetto in versi. cinque sono apparsi nella piccola raccolta "i colpi dei sensi" (fahrenheit 451, roma 1993). in questa sequenza di racconti esiste un motivo conduttore: l`insistenza degli affetti e della memoria, l`ossessione di una felicita` che trova condivisioni e coerenze e che prova di volta in volta a chiamarsi amore, comunismo, giustizia. infatti, "due non e` il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. due e` alleanza, filo doppio che non e` spezzato".

l`ordine delle cose non e` un ordine naturale contro il quale non si possa far nulla. e piuttosto una costruzione mentale, una visione del mondo con la quale l`uomo appaga la sua sete di dominio. una visione talmente esclusiva che le stesse donne, che ne sono le vittime, l`hanno integrata nel proprio modo di pensare e nell`accettazione inconscia di inferiorita`. solo l`antropologo puo` restituire al principio che fonda la differenza tra maschile e femminile il suo carattere arbitrario, contingente, ma anche, contemporaneamente, la sua necessita` sociologica. bourdieu prende spunto dalle strutture androcentriche dei cabili in algeria per dimostrare la continuita` della visione fallocratica del mondo nell`inconscio di uomini e donne. anche nelle donne che, secondo il sociologo francese, partecipano passivamente al dominio maschile. ne risulta una denuncia, tanto piu` efficace politicamente in quanto scientificamente fondata, dei molti paradossi che il rapporto tra i generi finisce per alimentare, oltre a un invito a riconsiderare, accanto all`unita` domestica, l`azione di quelle istanze superiori - la chiesa, la scuola, lo stato responsabili in ultima analisi del dominio maschile.






lincoln perry e joe pritchard - ex poliziotti e ora titolari dell`omonima agenzia investigativa - si ritrovano per le mani il caso dell`anno: wayne weston (anche lui investigatore privato nonche` ex marine) e` stato ucciso, o forse si e` suicidato. la moglie julie e la figlia betsy sono scomparse (o forse sono state assassinate da wayne che ha fatto sparire i corpi prima di uccidersi?). ora e` il padre della presunta vittima, il signor weston, a volere far luce nell`oscura vicenda affidandosi a perry e a pritchard. i due scoprono in fretta che questo delitto e` circondato da molti piu` misteri di quanto volesse la versione ufficiale, diffusa da polizia e stampa: le piste aperte, infatti, portano al gioco d`azzardo, a un racket di usurai ed estorsioni, a un magnate dell`edilizia e a un gruppo di russi legato alla mafia che non ha nessuna voglia di essere pedinato. ma proprio quando i due soci sentono di essere vicini a una possibile chiave di risoluzione del caso, un nuovo omicidio li costringe a cambiare direzione. perry parte per una cittadina della carolina del sud, pronto a inseguire gli indizi che conducono a un ex marine molto pericoloso. una volta arrivato sul posto scopre che il gioco rischia di farsi davvero pericoloso, fino a propagarsi alla sua vita privata: non sembra esserci via d`uscita...

per rilanciare le vendite del suo autore di maggior successo, del quale non si devono conoscere ne` il nome ne` il viso, la regina zabo, tirannica regina e geniale `prosivendola` della casa editrice taglione, decide di reclutare un sostituto che incarni pubblicamente il misterioso j. l. b. l`operazione riesce, ma il sostituto rimane vittima di un attentato durante uno show delirante. bloccato in ospedale in stato di coma, benjamin viene cio` nonostante informato degli sviluppi del caso dalla sua tribu`, resa tranquilla sulla sua salute dall`affermazione della sorellina astrologa secondo cui ben vivra` fino a 93 anni.

un giorno d`autunno, alla porta del dottor kazunori, uno psicoanalista, si presenta un`affascinante ragazza che lo informa di non riuscire a sentire la musica. da qui si sviluppa un`intricata vicenda in cui i tentativi di risalire alla causa del problema (la musica e` una metafora dell`orgasmo) vengono descritti con una suspence da romanzo giallo. "musica" si presenta come un`opera controversa, che mostra la doppia disposizione dell`autore nei confronti della scienza trattata: l`indiscutibile interesse che suscita in un intellettuale quale era lui e lo scetticismo di un nietzscheano convinto che non lascia troppo spazio alle giustificazioni e alle influenze esteriori.

una citta` di mare che somiglia a genova, un oscuro fatto di sangue, un cadavere anonimo, un uomo che istruisce una sua privata inchiesta per svelarne l`identita`. ma il procedimento di spino, il detective della vicenda, non segue una logica di causa/effetto. invece delle apparenze visibili egli cerca i significati che queste apparenze contengono e la sua ricerca corre sul filo ambiguo che separa lo spettacolo dallo spettatore. cosi` la sua inchiesta "impazzisce" e da indagine su una morte slitta sul piano delle segrete ragioni che guidano un`esistenza, trasformandosi in una sorta di caduta libera, vertiginosa e obbligata al tempo stesso: una ricerca senza respiro tesa verso un obiettivo che, come l`orizzonte, sembra spostarsi con chi lo segue.

le vittime dell`anoressia sono, spesso, ragazze adolescenti o preadolescenti, figlie modello di "buona famiglia" che si sentono spesso imprigionate da mete irraggiungibili e aspettative irrealizzabili. sembrano chiuse in una "gabbia d`oro" di privilegi nella quale sentono di non essere al proprio posto e di non poter sopravvivere. la manifestazione principale della malattia e` sconvolgente e comporta perdite di peso catastrofiche; la terapia e` difficile e la guarigione incerta; i meccanismi di formazione della patologia non sono ancora definiti. hilde bruch, utilizzando numerosi esempi della propria casistica, disegna un quadro delle cause, degli effetti e della possibile terapia che, per essere efficace, necessita di una diagnosi precoce.

le vicende raccontate da isabel allende in "paula" hanno suscitato un`attenzione che e` andata ben oltre i confini del successo editoriale e di stampa. dall`uscita del libro in poi isabel allende ha cominciato a ricevere lettere che, con modalita` e forme diverse, testimoniavano una partecipazione profonda, una intensita` di lettura straordinaria. feltrinelli, come gia` ha fatto suhrkamp in germania, ne pubblica una selezione: arrivano da tutto il mondo e, per lo piu`, chi le scrive ha un dramma simile da raccontare, piccoli episodi di sofferenza quotidiana da comunicare, una timidezza da spezzare.

nel secondo dopoguerra, due americani, porter moresby e sua moglie kit, lasciano new york per andare a fare un viaggio in nord africa, assieme all`amico tunner. scoprono un paese per molti aspetti culturalmente distante, dove i popoli locali non si sono amalgamati con gli occidentali: francesi, spagnoli, americani. ciononostante, o forse proprio per questo, sotto quei cieli assolati e tra le dune del sahara la coppia cerca di ritrovare se stessa. e ci provera` attraverso vie tortuose fatte di tradimenti e incomprensioni. port si fara` sedurre e rapinare da una giovane donna del deserto, mentre kit cedera` alla corte di tunner con cui il marito l`ha fatta viaggiare da sola.

stare al mondo. in altre parole, definire e possedere una condotta umana. o ancora: rinunciare a sopravvivere per riguadagnare un senso di marcia, una direzione. c`e` una sorta di emergenza morale in questo "stare al mondo". c`e` un`opposizione ferma allo spaesamento e a tutto cio` che di analgesico questo comporta. con lo "stare al mondo" si evocano insieme un`identita` geografica (il posto che occupiamo nell`esistenza) e un`identita` etica (qual e` il nostro orizzonte di valori? esiste? come lo possiamo conoscere?). un nuovo "governo di se`" emerge necessario e possibile, compreso fra il vissuto individuale e il panorama dinamico della collettivita`.

il libro, che propone la sceneggiatura dell`omonimo film, racconta la storia di un giovane di cinisi, un piccolo paese nei pressi di palermo. si chiama giuseppe impastato. forte della sua formazione comunista rompe i rapporti con un padre troppo ossequioso verso il boss locale e comincia la sua battaglia contro il silenzio e le diffuse connivenze mafiose. dalla protesta in piazza ai giornali volanti, alle manifestazioni improvvisate, peppino arriva infine all`uso politico di una radio libera. fa nomi e cognomi, denuncia gli interessi che ruotano intorno all`ampliamento dell`aereoporto di punta raisi, mette spalle al muro il boss tano badalamenti. peppino impastato viene ucciso il 9 maggio 1978 e la notizia sepolta sotto il clamore del delitto moro.

tredici "pezzi", suonati o cantati con la voce dell`emozione, tredici brani il cui tema conduttore e` l`amore. l`amore che si fa, che sfa, che strugge e che distrugge. l`amore coniugale, quello che dura e quello che non dura, l`amore detto, cantato, raccontato. di episodio in episodio viene modellandosi un mondo interiore compromesso dall`amore, dall`assenza dell`amore, dalla meraviglia dell`amore. e su ogni piccolo evento passano le note di una canzone.

milano, meta` luglio. ludovica e vittorio sono una splendida coppia: entrambi belli, brillanti, avviati a un`ottima carriera - lei giornalista per una prestigiosa rivista, lui avvocato e rampollo di una famiglia dell`alta borghesia - e sono alla vigilia delle nozze. tutto e` pronto: dall`abito creato apposta per ludovica alla cerimonia sfarzosa nella residenza toscana della futura sposa, alla bellissima casa nel centro di milano. ma vittorio al suo matrimonio non si presentera` mai: verra` infatti trovato morto proprio in quella bellissima casa nel centro di milano. nessuna effrazione. nessun segno di colluttazione. nessuna impronta. tutto lascia supporre che vittorio l`assassino lo conoscesse bene. molto bene. ma chi puo` aver ucciso un uomo apparentemente senza nemici? in una milano afosa e semideserta, tocchera` all`ispettore di polizia sebastiano rizzo, aiutato dal poliziotto de carlo, indagare su questo omicidio. un caso maledettamente intricato in cui nessuno, ma proprio nessuno, e` escluso dalla lista dei sospettati.

al volgere del xx secolo, l`imperialismo britannico e` ancora estremamente vitale e l`india e` immersa nella poverta`, logorata dal tributo di sangue, fatica, lacrime e sudore. poi e` venuto gandhi. l`individuo che avrebbe cambiato il destino di un paese e che avrebbe esercitato la sua influenza sul mondo intero era un ometto dal fisico cagionevole, ma aveva dentro di se` una forza d`acciaio. anche quando si presentava nudo nel suo perizoma, emanava grande fascino e suscitava sacro rispetto. parlava in modo semplice, diceva solo l`essenziale, e avvinceva per la sincerita`. fu molto criticato in vita da chi temeva si vedesse in lui un santo o un eroe, da chi non condivideva l`insistenza sulla dimensione religiosa ed etica della politica, da chi non comprendeva le potenzialita` di questa strana miscela di ascetica spiritualita` e pratica concretezza. si e` variamente interpretata la sua complessa personalita`, considerandolo ora un martire cristiano, ora un leader secolarizzato; ogni epoca, ogni biografo, ogni storico ha avuto il suo gandhi. resta il fatto che l`india ebbe fiducia in lui, per milioni di indiani egli era l`incarnazione della verita` e possedeva lo straordinario potere di rendere possibile l`impensabile; e furono con lui personaggi come nehru e tagore, che gli diede l`appellativo di mahatma, "grande anima".

lo avevamo lasciato con una domanda: riusciro` mai a tornare li`, dove solo gli innamorati vivono, tre metri sopra il cielo? e le risposte stanno per arrivare. e questo il seguito di "tre metri sopra il cielo". perche` nessuna storia finisce mai davvero. e a volte si trasforma in cio` che non avresti mai potuto immaginare. step e` partito e sta per tornare. sta per scoprire che niente e` mai uguale a come lo avevi lasciato. o meglio, a come ricordavi che fosse. cosi` tutto cambia e rivela la sua vera faccia. step imparera` che non sempre, in amore, sappiamo cio` che vogliamo davvero. anche quando ci sembra d`essere sicuri.

nata in una misera fattoria sudafricana, a cento chilometri dalla prima citta`, martha ha sedici anni ed e` preda di tutte le crisi e insoddisfazioni adolescenziali. sembra decisa ad affrontare gli esami di ammissione per l`universita` e a lasciare quindi un mondo che le pare sempre piu` angusto, ma finira` poi per trasferirsi in citta` e impiegarsi come segretaria.

se vediamo il significato emozionale e spirituale dei nostri momenti difficili, allora possiamo contenere il dolore. le delusioni e le abitudini ci sfidano a scoprire una fiducia reale, altrimenti, le nostre ferite possono facilmente diventare terribili e insopportabili. forse diamo per scontato che non sia possibile avere fiducia o, se abbiamo esperienze di apertura e di fiducia, succede poi qualcosa che ci fa chiudere. ma la caratteristica di una fiducia genuina e` non dipendere dagli altri, ne` da qualcosa di esterno: e` una profonda esperienza interiore di connessione col nostro essere e con l`esistenza. il nostro livello di fiducia genuina e` uno specchio della nostra coscienza ed e` una qualita` che possiamo sviluppare.

che cos`e` la cultura della pace? tutte le pratiche non violente sono uguali, o esistono una vera e una falsa non violenza? la non violenza e` una mera tattica politica o ha una dimensione spirituale? qual e` l`ambito di esercizio della disubbidienza civile? molte risposte a queste domande, urgenti e drammatiche, si possono trovare qui, nei testi gandhiani raccolti da thomas merton di fronte alla minaccia della guerra nucleare nei primi anni sessanta. la non violenza, secondo gandhi, e` la legge fondamentale della natura umana, per il suo innato desiderio di pace, ordine, giustizia, liberta` e dignita` personali. l`esercizio della non violenza richiede lo straordinario coraggio di non temere la morte e di soffrire senza desiderio di vendetta, e si ottiene solo con preghiera, disciplina e fede. la non violenza va esercitata sempre, non e` solo non cooperazione con le ingiustizie ma costante rifiuto di qualunque cosa sia inaccettabile per la coscienza. la non violenza esige un comportamento puro e disinteressato, non puo` essere piegata a fini pragmatici, pena il suo fallimento. la scelta di testi gandhiani del religioso merton e` ora arricchita da una nuova lettura di gandhi quale leader politico piu` influente del xx secolo del giornalista americano mark kurlansky.

un`edizione aggiornata del volume pubblicato nel 1997 con nuove numerose "voci". "quando gli amici di `avvenire` mi invitarono a scrivere un pezzo al giorno sotto il titolo del giornale, mi suggerirono "viatico " come nome della rubrica. da non credente non me la sono sentita di somministrarlo: si sa che e` parte di una delicata funzione sacerdotale. l`impaginazione del pezzo, stretto e lungo sotto il titolo del giornale, mi fece venire voglia di cercare il nome di una corda. trovai nel vocabolario "alzaia", fune che serve a tirare dalla riva chiatte e battelli controcorrente lungo fiumi e canali. non sembro` un titolo agile perche` bisognoso di definizione. ripiegammo su "voci", come di vocabolario." voci come agguati, compiti, confini, emigranti, esecuzioni, indifferenza, maternita`, nuvole, operai, ricordo, rondine, sazieta`, sono io, testimoni, vacci piano, yiddish, zingari. e in ogni voce c`e` un dettaglio, un segmento di verita`, un appunto da non dimenticare.

ormai tutti sono stati dappertutto: dall`india ai caraibi, dal kenya all`egitto. ma come ci sono andati? l`ottanta per cento degli spostamenti internazionali riguarda i residenti di soli venti paesi, ovviamente i piu` ricchi, che poco si curano dei danni ambientali e sociali arrecati dall`industria delle vacanze alle destinazioni "paradisiache" di turno. duccio canestrini riflette sul "come viaggiare", dando conto di un movimento - quello del turismo responsabile - che sta rapidamente crescendo anche nel nostro paese e ci offre, con questo volume, una serie di esempi concreti e di suggerimenti da mettere in pratica.

novembre 1618: la comparsa di tre comete non solo eccita i timori dei superstiziosi, ma tiene "in continuo esercizio i primi ingegni d`europa". ottobre 1623: si conclude la stampa del saggiatore di galileo galilei, colui che gli accademici lincei salutano come "lo scopritore non di nuove terre, ma di non piu` vedute parti del cielo". spaziando dalla genesi del suono all`origine del calore alla composizione della luce "in atomi realmente indivisibili" galileo entra pubblicamente nella disputa contro "lotario sarsi sigensano, l`astronomico e filosofico scorpione", cioe` il gesuita orazio grassi. nel ripercorrere la vicenda delle sue scoperte galileo delinea insieme una difesa del proprio operato e l`apologia della ricerca scientifica, sempre piu` insofferente dei vincoli imposti da autorita` teologiche e politiche. nel tempo in cui, come scrive il poeta john donne, "la nuova filosofia mette tutto in dubbio", galileo si affida alla matematica come a una guida sicura per uscire da "un oscuro laberinto" e comprendere il grande libro della natura; ma "l`artista toscano" non dimentica per questo il ruolo dell`esperimento e l`apporto della tecnica. geometria, esperienza e "discorso" (cioe` arte dell`argomentazione) cooperano cosi` alla confutazione dell`errore in un`impresa che il singolo studioso puo` tradire solo col rendere il suo intelletto "mancipio - cioe` servo - dell`intelletto di un altr`uomo".

commentando l`apocalisse di giovanni, con l`intento di chiarire agli spaventati e increduli abitanti degli albori del nostro millennio la natura della fine del mondo, gioacchino ha costruito un`opera di straordinaria forza letteraria, che ingigantisce le metafore e le immagini del testo di giovanni. il libro si popola di una miriade di simboli e figure che sono entrate a far parte del nostro immaginario collettivo. il volume contiene anche una descrizione di tutte le opere di gioacchino, del suo pensiero, delle sue influenze, che costituisce una chiara ed esauriente introduzione a un filosofo del quale si parla sempre piu`.

uno specialista di migrazioni animali siede su una vetta nel cuore del deserto sahariano: attende il passaggio delle rondini. in quell`attesa, in quel deserto, si lascia contaminare dalla fiera saggezza del popolo dei tagil, fa sua la sapienza della sua guida jibril, consuma amore mercenario con la berbera jasmina, ascolta il dimah tighrizt, poeta itinerante. da li`, viaggiatore della notte, l`irundologo misura la distanza dal mondo che altrove continua a collassare nel disordine della guerra e racconta a jibril altre storie di erranze e migrazioni: dell`orsa amapola sorpresa nelle foreste della carnia, dell`armeno zingirian incontrato nel suo cammino, del principe polacco potocki, e della perfetta, la donna che va lungo le strade del mondo.

"se un denominatore comune hanno queste novelle, e` l`atmosfera diffusa e il senso invincibile d`insicurezza dentro cui, volenti o nolenti, si muovono i personaggi. le tecniche di scrittura sono diverse, e non c`e` predominanza dell`una o dell`altra in un dato periodo creativo dell`autore: il quale probabilmente nella scelta si lasciava guidare dal soggetto della novella (dall`introduzione di cesare de marchi).

dickens, severo e attento osservatore della realta` sociale del suo paese, arriva per la prima volta in america nel 1841, convinto di trovarvi realizzati gli ideali rivoluzionari di liberta`, giustizia e progresso. il viaggio si risolve, in realta`, in una feroce disillusione. "america" e` la storia di un rapporto di amore e odio, verso gli stati uniti e gli yankee, da parte di uno dei piu` moderni e "americani" rappresentanti del vecchio mondo.

l`edizione del 1908 di "ecce homo" di nietzsche (roecken lutzen 1844, weimar 1900) qui riprodotta, e` accompagnata da tutti gli scritti autobiografici. questa operazione si spiega con la concezione dello stesso nietzsche, il quale non separava mai la vita dall`opera, il proprio vissuto da cio` che scriveva e pubblicava. il volume e` diviso in tre parti: una scelta di scritti autobiografici degli anni 1856-1869 che comprende i "ricordi della mia infanzia" scritti a sedici anni; le cinque prefazioni (in parte autocritiche) scritte nel 1886 alla riedizione delle opere: "la nascita della tragedia", "umano, troppo umano i-ii", "aurora", "la gaia scienza". la terza parte riporta l`edizione completa di "ecce homo".

nella "repubblica" platone ci presenta la maestosa architettura di uno "stato ideale" dove l`idea di giustizia e` l`assoluto criterio di governo sia della vita collettiva che di quella individuale. attraverso l`insieme dei suoi dieci libri, platone mette in discussione ogni aspetto della vita organizzata e del sapere della "polis" greca. qui, arte, scienza e religione vengono sottoposte allo sguardo critico del filosofo e condotte dal buio quotidiano dell`esistenza all`eterna luce della ragione. ma la "repubblica" non e` soltanto la prima e piu` famosa "utopia" della storia. essa, infatti, e` il progetto originario della nostra civilta` occidentale.

un`intricata storia d`amore che ricorda gli intrecci e le atmosfere de "le relazioni pericolose". una donna non piu` giovane, camille (ispirata alla figura di george sand), cerca di tenere legato a se` il giovane calyste, nobile bretone sposato, facendogli conoscere la misteriosa parigina be`atrix che, dopo averlo fatto innamorare, sparisce. la vicenda si concludera` a parigi tra intrighi e feroci colpi bassi.

c`e` un funerale che si allinea compostamente, governato da donne attive, consapevoli, circondate da uomini spaesati e privi di ruolo. ma quando al cimitero si scopre che la lapide sborda di qualche centimetro, ecco che i maschi trasformano l`occasione in un insperato cantiere, armati di flessibile e di smeriglio. c`e` mira col suo innamorato. vanno ogni giorno a bere il caffe` dal signor ludden, su un vecchio divano di broccato, davanti alla tv accesa. ma perche` ci sono venti gradi sotto zero a casa del signor ludden? e poi ci sono il graffitaro, il vecchio saletti che vuol pregare e non crede in dio, la devastante happy hour dei signori mauser e il grande pianto di un bambino per la prima volta di fronte alla morte.

lei e` una donna coccolata dalla posata serenita` del marito psichiatra. lui e` il rude e sensibile felix, incontrato in un supermercato. insieme vivono una scombinata storia d`amore. peccato che il serial killer, che sta uccidendo donne consenzienti nel quartiere, somigli molto, moltissimo al nevrotico felix. rossana campo crea un romanzo che mescola assieme il tema - a lei caro - dell`eros fuori dagli schemi borghesi e una nuova e lucida meditazione sulla coppia (coniugale), dentro la cornice plumbea di una parigi invernale, fatta di strade e parchi deserti.

shabtai ci introduce nel cuore dei quartieri popolari di tel aviv e nel destino dei suoi abitanti, sospesi tra la nostalgia di un passato domestico, i riti delle vecchie comunita`, il profumo dei libri di preghiera, delle aringhe salate, del deserto che ancora si intrufola nella citta` degli anni trenta, e la curiosita` di un mondo nuovo, privo di leggi e di tradizione, intrappolato in un paesaggio urbano asettico e un po` irreale. manie, odi, stravaganze, progetti grandiosi, amori impossibili: gli eccentrici protagonisti di questi racconti, indifesi, ostinati, entusiasti, paranoici e pieni di vita, diventano eroi assolutamente moderni, portavoce di un tempo che cambia e che, cambiando, si volta a guardare cio` che non potra` piu` tornare.

orfana del padre, eiko vive con la madre e la nonna, proprietarie di un ristorante. finito il liceo, la giovane decide di trasferirsi a tokyo e trova un`occupazione in un ristorante indonesiano, l`arcobaleno. alla morte delle due donne, si ritrova completamente sola. per vincere il dolore della perdita, eiko si concentra completamente sul suo lavoro. il signor takada, proprietario dell`arcobaleno, si dimostra molto solidale e comprensivo con lei e le propone di aiutare la moglie incinta nella conduzione domestica. questo nuovo impegno, a contatto con un ambiente in apparenza tranquillo, consente a eiko di riprendersi. ma presto si accorge di quanto siano orribili i rapporti tra il marito e la moglie, fatti di bugie e tradimenti.

se orazio, a partire dal 23 a.c. e dopo aver pubblicato le odi nel 20 a.c., torna a scrivere - ci dice nella lettera proemiale delle epistole - e` per via del tormento di essere quel che non si vorrebbe e di non essere quel che si vorrebbe. l`esperienza lirica e` conclusa, poiche` non e` piu` l`eta` del canto della gioia e dell`amore, resta la possibilita` di veicolare nel verso meditazioni morali di carattere generale, sul vero, sul bello, sulla condizione umana, rivolte all`uomo comune. con quest`opera di conversazioni in esametri composta di due libri (rispettivamente di venti lettere e di due aggiunte successivamente e centrate sul tema della poesia) orazio creo` un genere letterario del tutto nuovo. in componimenti eterogenei per materia il poeta tratta di diversi aspetti della vita quotidiana con una pratica saggezza del vivere, nutrita di filosofia stoica ed epicurea. tenendosi lontano da ogni dogmatismo si abbandona a riflessioni sulla potenziale grandezza umana, sull`incerto procedere del tempo, sulla necessita` di restare imperturbabili di fronte a tutto riconoscendo tuttavia il piacere del vivere, soprattutto dell`amore, sull`arte del sapersi accontentare.

"il telaio" e` il terzo e ultimo volume della trilogia di dib dedicata all`algeria prerivoluzionaria. omar ora ha tredici anni ed e` giunto per lui il momento di aiutare la famiglia nella dura lotta per la sopravvivenza lavorando. la madre lo accompagna percio` da un tessitore della citta` di tlemcen presso il quale svolgera` un apprendistato professionale e umano. i tessitori, che lavorano quattordici ore al giorno in cantine buie, umide e malsane, discutono all`infinito, sognano e imprecano, cercando di capire la causa di tanta fatica e di tanto dolore. sono uomini vinti, stanchi, fiaccati da fatica e fame, che finiscono per sfogare la propria frustrazione sul giovane omar, che diventa il loro zimbello. dai discorsi e dalle chiacchiere dei personaggi emergono le fisionomie dei diversi caratteri, mentre per omar si fa strada una lenta presa di coscienza della propria condizione, foriera di una nuova possibilita` di riscatto per il popolo algerino. fuori della cantina intanto poveracci e mendicanti riempiono le strade.

il sergente di polizia dave bannion indaga sul suicidio apparentemente privo di motivo del collega tom deery. e scopre che questi era ben diverso dall`immagine che voleva dare di se`, e che si e` ucciso per il rimorso di essere stato per anni al soldo della mala. la polizia vorrebbe chiudere il caso ma bannion procede nelle sue indagini. finche` in un attentato contro di lui resta uccisa la moglie kate. si vede allora costretto a dare le dimissioni ma decide di farsi ugualmente giustizia da se`. e si vendica con l`aiuto della donna di un pezzo grosso della malavita, debby, vittima a sua volta del gangster. me givern, interessato alle psicologie, ai moventi e ai contesti sociali piu` che alla soluzione dei casi, affronta con un ritmo sostenuto il tema a lui caro della corruzione delle forze dell`ordine, e nella lotta di un uomo solo contro un intero sistema svela i residui di moralita` presenti anche nei poliziotti "marci" e quel che puo` condurre alla violenza del suicidio o della vendetta.

un noir anni cinquanta ambientato nell`italia del secondo dopoguerra, tra squallide camere in affitto e splendide ville affacciate sulla finta tranquillita` del lago maggiore. un uomo in fuga, una "dark lady" bellissima, astuta e crudele, una ragazza innocente, un invalido dall`intelligenza ancora viva, un delinquente incallito... l`impegno, la paura, l`erotismo, l`amore si intrecciano in una vicenda che culmina in un finale imprevedibile, tragico e grottesco.


il romanzo e` una grande favola storica che ha per sfondo lo scenario operaio del porto di genova e quello primitivo di un isola del pacifico. giacomo e` uno stranito sacerdote, inviato come missionario nel pacifico. a moku iti, sotto il suo nero vulcano, giacomo impara la febbrile indolenza di un popolo che - lui lo sa bene - non ha bisogno della sua religione. la figlia di re john, lucy, gli cresce accanto, bella, forte, avviata ad un destino di regina bambina. giacomo e lucy si dicono, muti, le parole indecifrabili che fanno da ponte fra due civilta`, fra due storie, fra due mondi, l`uno e l`altro minacciati dalla fine, ma entrambi depositari di un`ultima ricchezza, di un`ultima folgorante, disadorna verita`.

variamente legata, nelle prove piu` giovanili, al gusto di elegante sperimentazione e insieme al culto dei classici che caratterizza l`area veneta di fine settecento, e nel 1797 intensamente coinvolta nella nuova situazione rivoluzionaria, la poesia foscoliana matura intorno al 1800 una straordinaria densita` e fermezza di scrittura in cui si declina il mito dell`eroe sconfitto e disingannato, in attesa di morte. in seguito, fra i "sepolcri" e" le grazie", foscolo tenta percorsi piu` complessi, nella direzione, suggerita soprattutto dagli antichi, di un discorso poetico che esplori la condizione umana e le sue chances, oltre il male storico. nel suo insieme un`esperienza fra le piu` alte nella poesia europea del tempo e pure sottilmente aperta sull`oggi.


l`ennesimo, misterioso delitto in casa carvalho: encarnacion, cugina di charo, l`amante prostituta di pepe, viene trovata orribilmente squartata a barcellona... parallela corre la storia di gine`s larios, marinaio in fuga da trinidad sulla nave da carico "la rosa di alessandria". i destini dei personaggi si intrecciano, si incrociano, si intorbidano, servono da spunto per sferrare duri attacchi alla societa`: cittadine spazzate via dall`emigrazione e dalle finzioni del progresso, antichi feudi e nuovi socialisti, terre desolate, sordide vicende di prostutuzione occulta, tradizioni sostituite dal vuoto, depravazione, indifferenza. il goloso detective catalano non rinuncia alla sue leccornie.

in questo romanzo, pepe carvalho si trova in thailandia alle prese con l`ambigua polizia locale e una banda di malavitosi cinesi che vogliono mettere le mani su una turista europea, amica sua, che si e` legata a un trafficante di diamanti, colpevole di uno sgarro nei loro confronti. un giallo d`azione che non disdegna l`ironia e la descrizione di un mondo esotico dove il male trionfa in modo subdolo e barocco. il primo romanzo di montalban in cui compare il personaggio di pepe carvalho.

e una singolare giornata dell`anno 1799 e il capitano delano, fermatosi sulle coste cilene per far acqua nell`isolotto di santa maria, avvista la nave san dominique che sembra aver perso il governo e riesce a salire a bordo con qualche provvista. la san dominique trasporta schiavi negri e altra merce di valore. durante la traversata e` scoppiato un ammutinamento e i negri, uccisa la maggior parte dell`equipaggio bianco, hanno risparmiato la vita a benito cereno, il comandante, perche` li riporti in africa. scampati a un naufragio a capo horn la nave e` ferma, in bali`a di una misteriosa attesa. "benito cereno" e` una grande e tragica avventura di mare, che rivela l`aspetto buio, profondo dell`umanita`.

un libro, il primo di giorgio bocca, scritto nel 1945, che a distanza di piu` di cinquant`anni ha il fascino della testimonianza diretta e di una vicenda storica esemplare. la resistenza ha un significato storico e politico spesso sottoposto a revisioni e rivisitazioni, ma l`importanza di quel significato e` da sottolineare non solo per il suo valore politico, ma anche per quello morale. i giovani delle formazioni partigiane protagonisti di questo libro non avevano idea di comunismo, erano cresciuti nell`autarchia fascista, senza aver mai vissuto esperienze politiche. eppure ebbero il coraggio di schierarsi, di praticare una loro spontanea tensione morale, di formarsi nella lotta, riscattando agli occhi del mondo la dignita` del popolo italiano.

un`opera "indipendente, nuova, in se` conchiusa", cosi` feuerbach definisce "l`essenza del cristianesimo" nel sottoporne il manoscritto all`editore wigand di lipsia. e il gennaio 1841: dopo pochi mesi vede la luce l`opera che sancira` la rottura della scuola hegeliana e rivoluzionera` la scena filosofica tedesca. la novita` non stava solo nel principio ispiratore della critica "antropologica" della religione, nell`idea che dio e` "l`intimo rivelato dell`uomo" e che "il mistero della religione" consiste in un movimento proiettivo della coscienza alienata in virtu` del quale "l`uomo oggettiva la propria essenza per poi far di se` l`oggetto di tale essenza oggettivata e personificata". nuova era anche la concezione della filosofia che, nel radicalizzare la critica antispeculativa a hegel, feuerbach traeva da queste premesse. dalla dissacrazione del dogma prendeva forma, insieme all`immagine di una religione laica dell`umanita` incentrata sul recupero dei "vincoli naturali della specie", l`idea di una teoria fondata sul "rapporto reale dell`uomo con l`uomo" nella quale il giovane marx vide la fonte della "scienza reale" e del "vero materialismo".


america e` uno dei tre grandi romanzi rimasti incompiuti e pubblicati postumi dall`amico di kafka, max brod, che dall`autore aveva ricevuto l`incarico di distruggerne le opere quando fosse morto. edito nel 1927, racconta la storia dell`adolescente karl rossmann, mandato in america dai genitori per dimenticare una domestica messa incinta. oltreoceano, in un paese sconosciuto, a espiazione della propria colpa, karl vive una serie di esperienze a lui incomprensibili, prima a casa dello zio, che senza motivo lo scaccia, poi assieme a due vagabondi, quindi come impiegato in un albergo, da cui viene improvvisamente licenziato, e infine nel teatro di oklahoma, dove il racconto si interrompe.

algeria, fine degli anni trenta. il paese e` ancora occupato dai francesi e guarda a hitler come a un possibile salvatore. e un`algeria di miseria, dove tutto ruota attorno alla ricerca di un cibo introvabile. qui, nella casa grande, dar-sbitar (in arabo, l`ospedale), i poveri inquilini vivono in una condizione di estrema indigenza e sono preda di rabbia e paura. e qui incontriamo un bambino, ornar, con la sua famiglia: ha dieci anni, e` cresciuto nella consapevolezza dell`infelicita` e, educato alla rassegnazione, non conosce autocommiserazione; conosce pero` anche lui, come tutti, una fame implacabile. diversamente dagli altri tuttavia si domanda il perche` di questa miserabile esistenza, come fa anche hamid saraj, l`agitatore, il solo che legge libri in quel luogo, quello che un giorno la polizia viene a cercare per arrestarlo.

buenos aires, 1965. in una sanguinosa rapina una banda di delinquenti si impadronisce di una gran quantita` di soldi. freddano spietatamente il tesoriere di una banca, l`autista del furgone portavalori e una delle guardie di scorta. sono i testimoni oculari a raccontare a stampa e polizia la loro versione dei fatti. intanto i rapinatori - e, tra questi, particolarmente legati l`uno all`altro sono il nene brignone e il gaucho dorda, detti non a caso"! gemelli" - scappano alla volta dell`uruguay. vengono rintracciati in un appartamento di montevideo dove si sono rifugiati e qui si difendono sparando tutti i loro colpi sulla squadra di polizia, e in un estremo gesto di sfida danno anche fuoco alle mazzette di denaro. ricardo piglia parte da un fatto di cronaca per raccontare una vicenda dalle molte sfaccettature e verita`: ciascuno infatti, compreso il commissario silva incaricato delle indagini, ha cose diverse da dichiarare, spesso in contraddizione tra loro.

il fascino e l`invidia, la sottile crudelta` e l`ambivalenza, le sfumature e le ombre nel rapporto tra due donne di diversa condizione e fortuna. il legame tra una povera pianista - l`accompagnatrice - e una cantante di successo. scritto nel 1934 e pubblicato nel 1985 in francia, e` stato accolto con grande favore dalla critica e dal pubblico, imponendo all`attenzione una scrittrice che con blok e gorkij, pasternak e nabokov, e i molti altri autori da lei frequentati, appartiene a pieno titolo alla storia letteraria e intellettuale del novecento.

c`e` un`immagine che il mondo non potra` dimenticare: muhammad ali che percorre con la torcia olimpica in mano l`ultimo chilometro, prima di dare avvio alla cerimonia inaugurale dei giochi di atlanta del 1996. e l`immagine di un uomo minato nel corpo, che non riesce a celare i segni della malattia, ma che generosamente si espone per celebrare l`ideale piu` alto dello sport. una nemesi terribile per uno degli atleti piu` agili del pianeta, vero e proprio fred astaire del pugilato... in questo libro l`autore traccia non solo il profilo di un pugile e di un uomo, ma anche delle grandi speranze degli anni sessanta, attravero le figure chiave dell`epoca.

enrico metz ha deciso di tornare a vivere nella casa di famiglia, di ridurre il lavoro a poche consulenze (e` stato fino ad allora il legale di operazioni di portata planetaria, e` stato al fianco di tutti gli uomini che contano) e di rimodellare la propria esistenza borghese intorno ad alcuni amici ritrovati, alla famiglia, alla memoria ritrovata. coinvolto in uno dei piu` rovinosi crack finanziari del paese, quello dell`ingegner marani, metz e` stato sotto la luce dei riflettori, ma, grazie alla lungimiranza dell`uomo di cui e` stato fedele braccio destro, ha salvato la propria posizione. ora l`ingegner marani lo chiama per accertarsi che la "nuova vita" sia cominciata, in realta` per accomiatarsi. il giorno seguente arriva la notizia della sua morte. intanto metz, esperto di legislazione internazionale, e` riuscito a ottenere un manipolo di clienti locali, forti, interessanti. ma il suo ritorno in citta` non e` passato inosservato presso gli altri studi che ne temono la concorrenza. i suoi nuovi nemici, sconcertati e sospettosi, scatenano una campagna denigratoria che lo induce a ritrarsi piu` drasticamente. il rumore del mondo svanisce e metz comincia un lento abbandono di se` a se stesso, una progressiva cancellazione di atti ed emozioni, che non ha nulla di remissivo ma semmai e` l`estremo omaggio alla vita, alla bellezza, a quel che poteva essere e non e` stato.

godimento del tempo e dei luoghi, il camminare e` uno scarto rispetto alla modernita`. viaggiare a piedi e` un gesto trasgressivo, una potente affermazione di liberta`. e` un avanzare in modo trasversale nel ritmo frenetico della vita moderna. "il mondo a piedi" propone un modo nuovo di viaggiare, mette in relazione il punto di vista dei personaggi storici quali stevenson, sansot e basho, ponendoli attorno a un tavolo immaginario a scambiarsi opinioni sul senso del percorrere il mondo e la vita a piedi. una dissertazione che induce a considerare con curiosita` un aspetto ormai insolito del viaggio.

"la storia delle donne romane merita particolare attenzione. a differenza della storia delle donne greche e delle altre donne antiche non e` un passato remoto. e` il nostro passato prossimo. e forse, in qualche misura, e` anche una parte del nostro presente." cosi` l`autrice conclude il suo quadro della condizione femminile tra societa` precittadina ed eta` augustea. passa in rassegna figure di donne storiche, mitiche e divine, ossequiose o ribelli che fossero alle regole giuridiche e alle pratiche sociali, fra conquiste femminili e reazioni maschili. e` la problematica storia dell`assoggettamento della donna all`uomo ma anche quella della nascita della loro complicita`.

nei due estremi e intensi anni di vita tomasi di lampedusa mise insieme oltre al gattopardo, anche tre racconti e uno scritto autobiografico: la gioia e la legge, la sirena, i gattini ciechi e ricordi d`infanzia.

parlare di sessualita` come di un`esperienza storicamente singolare ha richiesto di ricostruire i percorsi del `soggetto desiderante`, risalendo dall`epoca moderna fino all`antichita` classica. "l`uso dei piaceri", entra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella citta` greca, e da` cosi` concreto avvio a un`opera storiografica dall`ambizione assolutamente unica: non piu` indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualita`, essa presenta globalmente la genealogia dell`esperienza piu` ignota, anche quando piu` esibita, della nostra cultura e della nostra storia, offrendoci al contempo una sorta di specchio delle radici piu` remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.

a tel kedar, una tranquilla cittadina israeliana nel deserto del negev, abitano noa e theo. dopo sette anni di felice convivenza, sono in una fase stagnante del loro rapporto. theo, urbanista sessantenne di successo, appare sempre piu` introverso e sembra aver perso energia, voglia di fare e di mettersi in gioco. noa, frenetica professoressa di lettere di quindici anni piu` giovane che insegna nella scuola locale, e` sempre alla ricerca di nuovi traguardi e nuove sfide. in seguito alla morte di uno degli studenti di noa, le viene affidato il compito di dare vita a un centro di riabilitazione per giovani tossicodipendenti. aiutata da muki, agente immobiliare, da linda, una timida divorziata, e da lumir, un pensionato, noa si dedica al progetto con entusiasmo e idealismo, pronta a lottare contro l`opposizione di tutta la cittadina che teme che un simile centro possa portare droga e criminalita`. non vuole mostrare le sue debolezze e chiedere l`aiuto di theo, e lui non vuole interferire se non e` richiesto. se per un verso la vicenda sembra mettere a dura prova la loro relazione, dall`altro dimostra lo struggente affetto, l`infinita tenerezza e il profondo amore che ancora li lega. la storia e` narrata dai due protagonisti in prima persona. un libro che esplora l`animo umano, che racconta la realta` quotidiana di una comunita` lontana da tel aviv o gerusalemme, protetta da filo spinato e guardie, che cerca di vivere una vita normale come qualsiasi altra cittadina del mondo.

sabina e` una doppiatrice cinematografica e deve fare i conti con un ambiente obliquo; franco, il suo uomo, e` invece un attore a tutto tondo, alla ricerca di ruoli extra-commerciali. la relazione fra sabina e franco e` vitale, ricca di futuro. eppure, quando resta incinta, sabina preferisce lasciare all`oscuro il compagno e passare il natale in america, ospite del fratello. l`idea di dar forma a una famiglia la costringe a riflettere sulla sua, sull`apparente lindore e rigore che la memoria continua a restituirle. una memoria accecata, e` evidente. quando il fratello le fa capire che il severo padre ha abusato di entrambi i figli, con il silenzio complice della madre, per sabina e` un trauma che la spinge a indagare l`ambiguita` della verita`.

in questa antologia gli ultimi uomini dell`eta` della pietra descrivono la loro eroica lotta coi primi uomini dell`eta` della macchina, i loro riti e costumi, avventure di caccia e di guerra, e infine i loro patetici sforzi per assimilare le strane usanze dell`invasore bianco. da queste pagine parlano ancora una volta i grandi guerrieri che guidarono i pellirosse delle praterie americane: falco nero, toro seduto, geronimo... gli scritti degli autori indiani qui raccolti hanno un`enorme importanza perche`, fornendoci un`interpretazione dei fatti visti dal punto di vista degli indiani, ci consentono, tra l`altro, di mettere piu` precisamente a fuoco la reale natura del conflitto tra il pellerossa e l`invasore bianco. l`indiano vi spiega perche` abbia tanto aspramente conteso l`avanzata all`uomo bianco e perche` spesso abbia preferito morire piuttosto che cedere i suoi tenitori di caccia. entro i confini degli stati uniti esistevano centinaia di tribu`, ma fu il valoroso indiano delle praterie, con la sua colorata acconciatura di guerra e la lancia piumata, quello che divento` il simbolo del pellerossa, come dimostra anche una copiosa produzione cinematografica: la lunga lotta che sostenne e la dignita` con cui seppe sopportare la sconfitta gli hanno meritato il ruolo principale in questo libro.

bukowski e` un poeta "straordinario", nel senso che sfugge alla tradizionale figura del poeta. quelli che scrive sono versi ma portano con se` il sapore della cosa narrata, di episodi di vita sbalzati via dalla realta` come schegge, schizzi, reperti. bukowski modella figure e personaggi da narratore e anche quello che e` tradizionalmente l`io lirico della poesia si muove con l`irruenza e la determinazione di un personaggio. cosi` accade anche in questa raccolta che fa parte del suo lascito di inediti.

l`ecclesiaste parla, in termini di una saggezza non filosofica, recettiva e disposta all`ascolto, della pena che incalza e perseguita l`uomo: l`assurdo spreco della propria condizione. l`uomo sta sotto il sole, la massima manifestazione di potenza della natura, esposto senza ombra e riparo alle leggi di dio dalle origini, vertice del creato e delle sue forze. e deve guardare in basso e specchiarsi nella terra che soggiace al suo medesimo destino.

dopo un esilio durato 25 anni per la sua opposizione al regime bianco razzista della rhodesia, doris lessing ritorna nell`odierno zimbabwe per quattro volte dal 1982 al 1992: il libro e` il resoconto di queste visite. e` un libro della memoria, la lessing evoca la sua infanzia passata in una fattoria isolata nel bush, i suoi genitori, suo fratello ed esplora i modi spesso inaspettati in cui gli elementi della tradizione africana del passato oggi si fondono alle abitudini dei bianchi.


il protagonista, un eremita dai capelli ormai bianchi, rianima una sera tre figure di amici di gioventu`. il primo e` stato terrorista e poi muratore in francia: rievoca il primo assassinio commesso dal complice-amico. con intensa drammaticita` parla della violenza. il secondo ha scelto la strada della vita religiosa che lo portera` in africa, dove uomini, animali e cose hanno "il sapore dell`aceto" e per questo del dolore. il terzo e` un vagabondo, sempre provvisorio, di passaggio in un`esistenza che non da` requie. violenza, dolore e vagabondaggio sono elementi comuni a tutti i tre personaggi che, nel loro insieme, compongono un affresco amaro e profondo della condizione umana dell`ultimo ventennio.

"sospesa nell`incantesimo di un parlare inconsueto e di un paesaggio remoto, questa struggente novella, che a prima vista potremmo scambiare per la narrazione di una infanzia drammatica, ci appare, chiusa l`ultima pagina e appreso il fragile e potente segreto che teneva incatenato il piccolo miguilim, metafora di un qualcosa che non sappiamo bene decifrare. come per tutti gli altri libri di guimar?es rosa, anche per quest`operetta dal timbro mozartiano, eseguita dal flauto magico di un narratore non comune, potremmo dire, usando le parole dello stesso rosa, che `alle volte, quasi sempre, un libro e` piu` grande di noi`. ascoltato nella coralita` di corpo di ballo, maestosa sinfonia in sette parti di cui era forse la sonata piu` toccante, miguilim contribuiva con la sua mascherina di bambino atemporale alla grandezza di una pantomima che eleggeva il sertao di minas gerais a metafora del mondo. letta da sola, al di fuori di quel grandioso contesto, nel suo favoleggiare e nella sua orditura narrativa perfetta, questa perla della letteratura universale deve il suo potere di soggiogamento, il suo essere un libro `piu` grande di noi`, agli interrogativi sui significati che aprono le sue specifiche metafore: gli occhi di un fanciullo, un paio di occhiali, il reale visibile." (antonio tabucchi)


se non sei pieno di debiti, se paghi in contanti, se non parli di soldi, se soccorri un automobilista ferito, se ti aspetti che in un albergo ti puliscano le scarpe lasciate fuori dalla porta anziche` buttarle via, se desideri mangiare una bistecca che non sia carbonizzata fuori e cruda dentro o piselli che non sappiano di plastica o panna che non ricordi il sapone da barba... non sei fatto per l`america. paul watzlawick, pendolare tra il vecchio e il nuovo mondo, descrive gli stati uniti a chi non li ha mai visitati, a chi sta per andarci, a chi conoscendoli gia` voglia vederli con occhio critico, offrendo un piccolo contributo `pratico` e mostrando taluni aspetti della vita americana di tutti i giorni.

e` un libro costituito in apparenza da racconti. questi testi sono pero` tenuti insieme da un unico tema, il male. in ogni testo c`e` una presenza malefica che suggerisce il male al protagonista e che lo conduce per le sue strade.

efraim numberg, detto fima, ha cinquantaquattro anni e vive a gerusalemme. e rimasto orfano di madre quando ne aveva dieci, con il padre ha una relazione complessa. dopo aver fatto sperare molto come studente di storia prima e come poeta poi, la sua esistenza si e` ben presto costellata di rinunce. e un personaggio contraddittorio, attento e distratto, malinconico ed entusiasta, profondo e balordo, pigro e senza ambizioni, trasandato, ma amato dagli amici e con uno strano fascino. attorno a lui gravitano l`ex moglie yael col suo nuovo marito; l`amico zvi kropotkin riuscito laddove lui ha fallito; il padre baruch che sperava che il figlio gli subentrasse nella sua azienda di cosmetici; l`amante nina, moglie dell`amico uri; e il figlio di yael, dimi.

sarao takase, scrittore giapponese che ha vissuto a lungo in america, muore suicida lasciando due figli gemelli, il maschio otohiko e la femmina saki, e il manoscritto di un libro incompiuto dal titolo n.p. (che sta per `north point`, il titolo di una vecchia canzone). pubblicato con solo 97 dei 100 racconti previsti, il libro diventa un bestseller negli stati uniti. una giovane giapponese, kazami, viene in possesso del novantottesimo racconto, inedito, alla cui traduzione stava lavorando il suo amante, shooji, anche lui morto suicida, e che narra la storia di una passione erotica tra padre e figlia. kazami incontra i due gemelli e trova otohiko coinvolto in una tormentata storia d`amore con sui, che scoprira` essere non solo figlia illegittima dello scrittore suicida ma anche sua amante. kazami viene risucchiata completamente nel loro mondo, il mondo di `n.p.`, per tutta un`estate, che e` il tempo reale in cui si svolge la storia. dopo alterne vicende, kazami scopre anche l`esistenza del racconto n?99 in cui takase rappresenta l`altra faccia della sua realta`, l`aspirazione verso la normalita` e l`eterodossia. ormai manca solo il racconto n?100. ed e` soltanto quando tutti i destini si sono compiuti e il cerchio si chiude che il libro apparira` scritto fino in fondo: n.p. di banana yoshimoto e` il racconto n?100 che takase non aveva fatto in tempo a scrivere...

"l`autobiografia" fu inizialmente concepita da pasternak come introduzione a una nuova raccolta di poesie inedite e disperse. il racconto, formato da cinque capitoli e due conclusioni, inizia con la descrizione dell`infanzia nella vecchia mosca di fine ottocento e si conclude con una serie di ritratti di scrittori (majakovskij, esenin, ehrenburg, marina cvetaeva) durante il periodo della rivoluzione. nella prima conclusione, l`autore dichiara quali erano i suoi propositi e perche` si e` fermato agli anni venti: "non intendevo scrivere la storia di un cinquantennio, basta quello che ho scritto a illuminare come, nella mia storia personale, la vita sia diventata creazione artistica, e come questa sia nata dal destino e dall`esperienza". nella seconda conclusione, l`autore, amareggiato dalle polemiche suscitate in urss dalla pubblicazione all`estero de "il dottor divago", si scaglia contro la letteratura "vile e spudorata" del suo paese.

"la presente edizione dell`intera opera poetica di mallarme`, corredata di traduzione e commento, si propone di contribuire a far partecipe il maggior numero di lettori italiani della difficile e schiva bellezza di questa poesia. il commento utilizza gli apporti piu` rilevanti della critica mallarmeana, sulla base di una lettura personale (che consiste, necessariamente, d`innumerevoli riletture) costantemente tesa nello sforzo di raggiungere, di auscultare il poeta, e lui solo. la traduzione, condotta sull`edizione de "la ple`iade", e` nata dalla mia personale esigenza di comprendere mallarme` attraverso un`attenzione e una tensione di lettura superiori al normale, quali, cioe`, una traduzione di poesia le richiede. il criterio fondamentale cui mi sono attenuta e` stato quello d`una fedelta` globale al poeta, che dedicandosi scrupolosamente alla traduzione dell`opera sua, andasse assorbendone di pari passo i modi espressivi, il gusto, i vizi e le manie, cercando di ottenere effetti simili con mezzi simili; che fosse, in sostanza, una sorta di imitazione di mallarme`." (luciana frezza)

nel 1935 la diciottenne rose meadows, orfana, brillante, colta, distrutta, "essenzialmente una persona che si limita a guardare e ascoltare" e appena buttata fuori dalla casa di suo cugino bertram dall`odiosa fidanzata comunista, risponde a un annuncio di un giornale di albany che richiede un`assistente per una famiglia recentemente arrivata da berlino che deve, da li` a poco, trasferirsi a new york. sebbene non sia chiaro se rose debba fare da segretaria a rudolf mitwisser (uno studioso ossessionato dall`antica eresia ebraica del kartismo), da infermiera a sua moglie elsa (ex ricercatrice nel piu` importante istituto scientifico tedesco, espulsa perche` ebrea) o da tata ai loro cinque difficili figli, rose e` l`unica ad aver risposto all`annuncio.

e possibile costruire la propria celebrita` su una frode? e possibile condurre una doppia vita senza perdere qualcosa? e possibile svelare il mistero della donna? sono questi i dilemmi affrontati da clive thurston, che narra in prima persona la sua storia di perdizione. da nullita` che era per un colpo di fortuna e con l`inganno e` diventato uno scrittore ricco e di successo, si e` trasferito a los angeles, ha vissuto lungo tempo di rendita, ha incontrato un`amorevole compagna e raggiunto hollywood. ma continua a non trovare la sua strada, si abbandona al vizio dell`alcol e un giorno si imbatte in una donna fatale. si fa chiamare eva, ma chi e` realmente? una prostituta con il vizio del gioco? una moglie innamorata? eva e` sfuggente, selvaggia, indipendente e insondabile, e` una partita difficile per clive, che non conosce le mosse ma ci scommette tutto se stesso, mentre gli eventi precipitano. da maestro del thriller, chase gioca sulla figura della "dark lady", caratteristica del genere noir e ce ne consegna un memorabile quanto originale ritratto, in un romanzo che e` stato anche portato sullo schermo nel 1962 da joseph losey in un film interpretato da jeanne moreau.