
chi ha ucciso mussolini? dove sono finiti l`oro di dongo e il carteggio tra il duce e churchill? che nesso vi e` tra questi fatti e la sparizione dei partigiani "neri" e "gianna"? a queste e a molte altre domande cerca di rispondere il libro-inchiesta di roberto festorazzi, che esamina le zone d`ombra dei drammatici eventi accaduti intorno all`epilogo di mussolini.


nel 1942, a leopoli, una ss morente chiede ad un ebreo il perdono per i crimini che ha commesso. a rifiutare questa grazia al giovane nazista e` simon wiesenthal, che dopo la guerra diventera` l`implacabile "cacciatore dei nazisti" . a distanza di tempo quel rifiuto continua a turbare wiesenthal: ne discute con gli amici, va a visitare l`anziana madre della ss, infine decide di raccontare quella vicenda per chiedere e se` stesso e ad altri testimoni e intellettuali se ha commesso un errore, negando il perdono.


peppe lanzetta ci racconta di vite malvissute, di sbronze, di gesti disperati, di amori che salvano e amori che distruggono, inventa personaggi, disegna ritratti di amici, colora la sua napoli marginale e crudele. piu` spesso pero` lascia a briglia sciolta il suo io e allora si sente la forza di una passione che quanto piu` urla di rabbia tanto piu` cerca lo spazio del sogno.

"l`autobiografia" fu inizialmente concepita da pasternak come introduzione a una nuova raccolta di poesie inedite e disperse. il racconto, formato da cinque capitoli e due conclusioni, inizia con la descrizione dell`infanzia nella vecchia mosca di fine ottocento e si conclude con una serie di ritratti di scrittori (majakovskij, esenin, ehrenburg, marina cvetaeva) durante il periodo della rivoluzione. nella prima conclusione, l`autore dichiara quali erano i suoi propositi e perche` si e` fermato agli anni venti: "non intendevo scrivere la storia di un cinquantennio, basta quello che ho scritto a illuminare come, nella mia storia personale, la vita sia diventata creazione artistica, e come questa sia nata dal destino e dall`esperienza". nella seconda conclusione, l`autore, amareggiato dalle polemiche suscitate in urss dalla pubblicazione all`estero de "il dottor divago", si scaglia contro la letteratura "vile e spudorata" del suo paese.
in una scozia ancora scossa dalle conseguenze dell`insurrezione giacobita del 1745-1746, il giovane david balfour, rimasto orfano, e` costretto a partire alla ricerca del suo ultimo parente, lo zio ebenezer, custode della sua eredita`. ma ebenezer balfour, un uomo tanto avaro da vivere in miseria nonostante i grandi possedimenti, e` tutt`altro che accogliente. david sfugge in extremis alla morte in un incidente architettato dallo zio, prima di essere portato con l`inganno su una nave schiavista diretta in america. per una sorte inaspettata, la nave naufraga e david riesce a salvarsi, grazie all`aiuto dell`audace ribelle alan breck stewart, storico rivoluzionario scozzese. affascinato da quel giovane selvaggio e romantico, ostinato e coraggioso, il ragazzo decide di seguirlo. sara` la nascita di una strana e difficile amicizia che vedra` i due fuggire per le desolate brughiere scozzesi, braccati senza posa da assassini e funzionari governativi. attraverso la rappresentazione di una coppia di protagonisti molto diversi - il sognatore breck e il razionale david -, stevenson mette in scena un thriller mozzafiato ante litteram