
La Massey Hall è il teatro per antonomasia, almeno in Canada. Giusto che una band rodata come i Blue Rodeo, che sono canadesi, vada a registrare un disco dal vivo nel tempio della musica che conta. Il suono della band di Jim Cuddy e Greg Keelor è, da sempre, un cocktail di country, folk, rock, Dylan, The Band, Gram Parsons, Americana. I classici elementi che fanno del gruppo un favorito anche del pubblico Usa. In questo album i Blue Rodeo mettono a fuoco 14 classici del loro repertorio, tra cui Lost Together, New Morning Sun, When The Truth Come Out, 5 Days in May, Paradise ed After The Rain. Di nuovo disponibile.

All'inizio di quest'anno, perpetrando una tradizione a cui non è mai mancato, Nils Lofgren ha fatto un breve tour in terra d'Albione. Un tour acustico ( in cui Nils suona chitarra e piano ), accompagnato dall'amico e compadre Greg Varlotta.In questo album, che raccoglie canzoni tratte da varie date del tour, Nils esegue buona parte del suo repertorio, partendo da Going' Back ( di Carole King, ma diventata famosa coi Byrds ), a brani dei Crazy Horse, del Boss, in omaggio a Clarence Clemons.Brani come No Mercy, I Don't Want To Talk About It, Girl in Motion, Like Rain etc. In grande spolvero, grazie anche al calore del pubblico.

2 CD. The Wall, il famoso doppio LP dei Pink Floyd, è diventato uno spettacolo mozzafiato in mano a Roger Waters, uno degli autori del disco. Questo doppio album trasferisce finalmente su disco le emozioni viste in concerto da migliaia di spettatori. 29 canzoni.

Atteso nuovo LP per l'ex leader dei Mountain. West celebra la sua carriera da solista con un disco ricco di ospti. Infatti sono con lui, in questo ennesimo saluto al rock, Bonnie Bramlett, Brian May, Peter Frampton, Bobby Pace, Ariel Pizza e Jack Bruce. West rilegge, da par suo, classici della portata di Spoonful, Stand By Me, People Get Ready, Eleanor Rigby, Going Down, You Are My Sunshine.

2 CD. Il meglio dei tre concerti fatti al Soldier Field di Chicago nel Luglio scorso, le serate che hanno chiuso la kermesse fatta per celebrare i 50 anni della band più famosa d'America. Una serie di concerti formidabili: più di due ore di grande, grandissima musica. Trey Anastasio, quindi i 4 Dead originali ancora in vita ( Bob Weir, Phil Lesh, Bill Kreutzmann e Mickey Hart) e due pianisti ( Jeff Chimenti e Bruce Hornsby). 16 canzoni, alcuni classici, qualche brano minore. ma un suono splendido ed una registrazione cosmica.

Sulla scena già da qualche anno, Sara Groves si sta lentamente conquistando un bel pubblico. Cantautrice classica (la potremmo avvicinare al primo Jackson Browne) Sara con questo nuovo lavoro dà prova della sua raggiunta maturità. Basterebbero tre canzoni, Floodplain, This Cup e Native Tongue a dare il sigillo di maturità alla cantautrice. Ma è tutto il disco che ci dice che Sara Groves è ormai pronta per essere conosciuta da un pubblico in grado di apprezzare la sua arte.

CD / DVD. Jack Bruce e Robin Trower hanno fatto dei dischi assieme: BLT e Truce, i più noti, ma anche Seven Moons. Ed hanno suonato assieme dal vivo, poche date. Una di queste ha dato luogo a Seven Moons Live, un disco molto ben recensito dalla critica e accettato con etusiasmo dal pubblco. Fuori catalogo, Seve Moons Live viene riproposto in questo Live con l'aggiunta del DVD che permette di vedere in azione la formazione a trio ( con Gary Husband alla batteria). Naturalmente i brani dei Cream la fanno da padrone ( e Robin Trower è un signor chitarrista), come dimostrano le riletture di Politician, White Room e Sunshine of Your Love.

Si tratta del debutto di una band interessante: Au Pair. Fronteggiata da Gary Louris ( leader dei Jayhawks ) e Django Haskins ( The Old Ceremony), con la produzione di Brian Haran. I due si erano incontrati nel corso della registrazioni del tributo ai terzo album dei Big Star, hanno fatto amicizia ed hanno deciso di iniziare a collaborare assieme. Il risultato è questo album, una curiosa miscela di ballate folk rock mischiate a sonorità talvolta classiche, talvolta moderne, ma essenziali e mai cariche di suoni. Louris ha sempre una bella mano e la coppia funziona bene.

Il nuovo album del leggendario Georgie Fame, assieme a The Last Blue Flames. Leggendo la stanpa anglo sassone, sembra che questo sia l'ultimo disco di Fame, il suo disco finale. E lui lo ha inciso con vecchi compagni di ventura, gente di gran nome, come Guy Barker, Alan Skidmore, Alec Dankworth, Antony Kerr, suo figlio Tristan e James Powell. Come voce aggiunta troviamo Madeline Bell.

Kreg Viesselman, cantautore nordico, ma di chiare radici americane, non è al suo primo lavoro. Ha esordito con The Pull, 2007, a cui sono poi seguiti altri dischi. Ma è con To The Mountain che ritorna ai suoi suoni, alle sue radici Americane, alla sua infatuazione per Van Morrison. Viesselman unisce un notevole senso della costruzione melodica a composizioni di spessore. E To The Mountain conferma quanto di buono è stato scritto su di lui. Ascotate l'iniziale Garland, oppure il duetto con Ingrid Berge nella canzone che dà il titolo al disco. Da tenere d'occhio.

Era da diverso tempo che Dweezil Zappa, figlio del grande Frank, non si faceva vivo con un nuovo lavoro. Via Zammatà è una curiossa miscela di rock, progressive e Zappa sound, con piacevoli diversioni melodiche. Dweezil collabora con diversi musicisti, tra cui Kurt Morgan, Ryan Brown, Kendal Cuneo, Jason Carmelio, Chris Norton e Ben Thomas. Via Zammatà è il nome della via, a Partinico in Sicilia, dove viveva il nonno di Frank, prima di emigrare in America.

Una band molto interessante, qui al secondo lavoro. Sono originari di Nashville, ma non fanno country. Anzi. la vicinanaza di Steve Gunn (ospite nella jam strumentale Dialogue ) e l'amicizia con Jack White li hanno portati fuori dal seminato dove hanno inventato un suono che sta tra la psichedelia californiana dei Grateful Dead e certe svisate psichedeliche alla Big Star. Una band che mischia antico e moderno in modo geniale e che sa creare canzoni su una base sonora decisamente personale.

CD / DVD. Arriva in modo assolutamente inatteso il nuovo disco, per di più dal vivo, degli Avett Brothers. Si tratta dello show di fine anno a Raleigh (North Carolina), a casa loro, nella PNC Arena. Lo show dello scorso anno, tutto esaurito, di fronte ad un pubblico entusiasta, con la band scatenata che esegue i suoi classici ed anche due canzoni nuove: Satan Pulls The Strings e Rejects in the Attic. Poi ci sono brani noti e non, come I and Love and You, The Boys Are Back in Town, Auld Lang Syne, Laundry Words,Tten Thousand Rooms, sino al saluto di Happy Trails. Travolgenti, a dire poco. Copia non sigillata.

Cass McCombs è uno dei musicisti più promettenti della nuova scena statunitense. Tra rock, folk, Americana. McCombs è un cantautore, un autore,ma anche un rocker. Ma lo conoscono in pochi. Così il nostro ha messo assieme questa particolare antologia (19 canzoni), per fare capire chi è e cosa fa. Ed il disco è decisamente interessante. Inoltre metà dei brani sono inediti, giusto per dare un contentino a chi già lo conosce e lo apprezza.

Family of the Year sono una band molto nota nei circuiti Alternative rock Usa. Sempre sotto al leadership di Joseph Keefe ( dortato di una voce molto interessante ), la band mette a punto il suo disco più rock, più elettrico. Tra atmosfere di origine folkie e rock ballads con chitarre elettriche in evidenza, il disco dei Family of the Year, osannati in patria, è il primo che la band pubblica via Nettwerk.

Uno dei classici del rocker inglese, edito dalla Island negli anni settanta. Versione rimasterizzata e potenziata con quattro canzoni aggiunte, per oltre 25 minuti di musica.

Alcune delle canzoni più note di Bowie, interpretate da Mott The Hoople ( All The Young Dudes ), Tears For Fears ( Ashes to Ashes ), Bauhaus ( Ziggy Stardust ), Iggy Pop ( China Girl ), Duran Duran ( Fame ), Blondie ( Heroes ), Midge Ure, Danny Wilson, Tony Hadley, Lulu, Susanna Hoffs, Sigue Sigue Sputnik etc

Eleanor Friedberger è al suo terzo lavoro come solista. E' americana e, sino a qualche anno fa, faceva parte dei Fiery Furnaces. Ma da quando si è messa a fare dischi da sola qualcosa è cambiato. New View è stato inciso a New York ( le prove le ha fatte a Los Angeles ) e, vuoi per la maturazione dell'autrice, vuoi perchè ha lavorato con musicisti migliori, risulta essere un signor disco. Un album con ballate, bello e ben costruito, con elementi rock, folk e Americana. Il produttore Clemens Knieper dà al disco un suono classico, abbellito dagli interventi del chitarrista Dorian DeAngelo ( Icewater). Di nuovo disponibile, uno dei dischi dell'anno.

Il nuovo atteso album del cantautore sudista è ben sopra le aspettative. Prodotto da John Paul White (The Civil Wars) e Ben Tanner (Alabama Shakes) il disco si allontana in parte dai primi due lavori dell'autore. Già la partecipazione di Brittany Howard (Alabama Shakes) nella lunga Beyond The Veil è sintomatica del cambiamento voluto da Leblanc, ma poi anche resto del disco veleggia verso suoni più attuali, meno fumosi, più solidi. Non solo Americana (c'è uso di steel guitar e pianoforte), ma anche atmosfere più sudiste, più bluesy. Insomma Dylan Leblanc esce allo scoperto con qualche cosa di veramente suo. Diamogli un pò di attenzione.

Sono una delle band più interessanti, emerse negli ultimi anni nel circuito Americana. Il recente Green River Ordinance, ma anche Under Fire o Out of My Hands, avevano già sancito la bravura della band. Questo nuovo lavoro dei Texani, sempre sotto la leadership di John Jenkins, amplia il loro suono southern country rock, con ballate di grande spessore come Red Fire Night, Keep Your Cool, Tallahassee, Only God Knows, Life in The Wind. Chitarre elettriche ed acustiche, violino, base ritmica solida, il tutto al servizio di una serie di canzoni decisamente accativanti. Sentire per credere, tra i dischi più belli di questo inizio anno.

Già leader negli Ace ( How Long ), membro degli Squeeze ( part time, con Tempted ) ed in altre band, Paul Carrack fa anche il solista, quando il mestiere di sideman non lo occupa a tempo pieno. Negli ultimi anni ha suonato le tastiere ( ma anche cantato ) nel gruppo di Eric Clapton ( lo possiamo sentire in Slowhand at 70, il recente live di Eric ). Qui fa la sua musica, che poi non è tanto distante da quanto fa con manolenta. Ballate, soul song, qualche uscita nel blues. Musica seria ed onesta, quadrata e suonata in modo ineccepibile. C'è tempo anche per una bella cover di Bobby Blue Bland ( Share Your Love With Me ), oltre che per qualche sorpresa come l'apparizione di Pee Wee Ellis e Bet Your Life, scritta a quattro mani con Chris Difford degli Squeeze.

Nuovo album per la band californiana, che in questo disco mostra una attitudine differente rispetto al passato e cerca anche di cambiare leggermente gli equilibri melodici. Non mancano però canzoni eleganti come There Was A Time, Simple Time, Undertow: suono che rimane il marchio di fabbrica degli ALO. Una band raffinata che ha fatto dell'eleganza ( ma c'è anche molta sostanza ) una delle ragioni della propria esistenza, ma che ha saputo anche apririsi verso sonorità più rock, più decise. E si ascolta sempre con molto piacere.

Nel 2014, nel corso di una crociera musciale verso Cayamo, Buddy Miller si è portato il suo equipaggiamento ed ha registrato delle sessions con ospiti ed amici. Sessions dal vivo, con partecipazione del pubblico, che ora abbiamo la possibilità di ascoltare. Oltre a Buddy, troviamo infatti musicisti del calibro di Kris Kristofferson, Lucinda Williams, Lee Ann Womack, Kacey Musgraves, Richard Thompson, Shawn Colvin, Doug Seegers, Brandi Carlile e Lone Bellow. Le canzoni sono per lo più dei classici: Hickory Wind, Sunday Morning Comin Down, Angel from Montgomery, Wedding Bells, Wild Horses etc. A monte di tutto, un grande disco di country rock !

Formazione canadese che sta assurgendo ad un certa popolarità con questo album sospeso tra rock, pop ed anche accenni psichedelici. Come se i Fleetwood Mac mischiassero i suoni coi Led Zeppelin. Un gruppo dal suono intrigante, molto moderno ed innovatiovo, ma ugualmente piacevole.

Considerati a lungo un side project degli Okkervil River, i Shearwater, ora che Jonathan Melburg ha lasciato gli Okkervil, sono una band vera e propria, con una identità ed un suono più personali. Questo nuovo lavoro, il nono se non andiamo errati, dovrebbe aprire le porte del grande pubblico ad una band che non è seconda a nessuno.Il suono vibrante, con elementi americani insiti nel profondo, è sempre più personale. Destinati a grandi cose.

Nuovo lavoro per una delle cantautrici più interessanti dell'attuale panorama Usa. In possesso di un bella voce, autrice a tutto campo, Sonya è destinata a fare grandi cose. Il suo folk rock è personale, limpido e stimolante. Canzoni come Follow Me In, Mexico, Stay For A While diventeranno sicuramente una priorità per chi ama la canzone d'autore. E' dal 2008 che attendevamo il suo nuovo lavoro, e l'attesa non è stata vana. Sonya ha più che mai i numeri per continuare a sorprenderci.

Non si tratta di un disco nuovo, bensì di materiale inedito registrato dal cantautore del Kentucky, per il programma della BBC Peel Sessions. Incisioni fatte in un periodo di otto anni. Dodici canzoni, una cover ( un brano di Prince, sigh ), che mostrano le radici di Bonnie Prince Billy. Canzoni acustiche, eccetto le prime quattro, dove il nostro è accompagnato da David Heumann degli Arbouretum.

Conor O'Brien è la mente, il leader, dei Villagers. In questo album, il quarto della sua produzione, ha voluto incidere ex novo il meglio del suo vecchio repertorio. Quindi ha ripreso le canzoni, secondo lui, più belle, e le ha risuonate in presa diretta, tenendo buona la prima. Il risultato è un disco profondo ed intenso, forse il migliore pubblicato dalla band irlandese. L'album non è acustico, ma è stato realizzato in compagnia di Cormac Curran, Danny Snow, Mali Llywelyn e Gwion Llewelyn.

L'ultimo disco famoso di Lee Michaels.Rimasterizzato

Uno dei classici di Alan Price. Ristampa rimasterizzata con 12 brani aggiunti.

I singoli per la Decca e per la Deram, facciate A e B. 24 canzoni.

Un classico edito, negli anni sessanta, dalla Decca. Rimasterizzato e con 11 canzoni aggiunte.

Il nuovo album del musicista inglese, registrato a Los Angeles e co prodotto da T-Bone Burnett. Un buon disco, non al livello però del disco con Leon Russell nè del precedente The Diving Board. Elton ha lasciato da parte i vezzi commerciali e le facilonerie del passato e torna a scrivere canzoni di un certo peso,

Con almeno dieci album alle spalle, i Waco Brothers, la creatura di Jon Langford quando non fa il solista, sono una delle band più importanti del suono Americana. Anche se la loro attitudine ( in Usa li chiamano Cash meets Clash: Johnny Cash incontra i Clash ), è poco country e più rock, anche se le due cose poi si mischiano molto bene. Il nuovo lavoro, il primo da almeno quattro anni a questa parte, conferma il suono e la voglia di essere nuovamente protagonisti in una scena in continua evoluzione.

Il debutto, 2013, della band di Nashville, dal suono molto Grateful Dead oriented.

Vengono dal Midwest, sono già al quinto disco e sono pronti per il grande salto. La band, formata dai fratelli Benson ed Alex Ramsey (figli di Bo Ramsey) e da David Huckfelt, è una bella sorpresa. Depositari di un suono immaginifico, denso di splendide melodie, legato al territorio, con momenti epici e sonorità classiche tra folk e rock,The Pines propongono qualche cosa di nuovo. Piacevolissimo da ascoltare, assolutamente innovativo, Above The Prairie è uno dei dischi più belli del 2016. Copia non sigillata.

Neo Zelandese, Williams è sicuramente una delle sorprese di questo inizio anno. Grande voce, molto particolare, sta tra country, folk e soul: una sorta di Anderson East meno appariscente. Ma la sua musica, le sue canzoni, hanno forza, sono belle e diverse, innovative ed intriganti. Quando si ascolta la sua voce, si rimane colpiti. E lo stesso accade con il suo disco d'esordio ( ha fatto altre cose, ma con delle band ) che sta ricevendo una messe di lodi, a livello mondiale. Da conoscere assolutamente.

Vi ricordate dei Wagons, una band australiana che proponeva un rock venato di radici e che aveva una voce solista notevole. Henry Wagons è "quella voce". E questo è il suo primo lavoro da solista ( dopo un EP). Un disco che mostra le due facce del musicista: quella roots, quasi country, molto Americana e quella auistraliana, dura e rigorosa, quasi blues, figlia di certe cose di Nick Cave. Wagons non ha abbandonato la sua voluta ambiguità e mischia due suoni, due modi di fare musica. Ma lo fa con forza ( ha una grande voce ) e con molta conviinzione, ed alla fine affascina e coinvolge.

Due LP in un CD.

2 CD. Concerto inedito, trasmesso per radio all'epoca, registrato a Foxboro, Massachusetts, il 6 Settembre 1993. Henley rilegge i suoi classci, ma anche qualche brano degli Eagles come Desperado ed Hotel California. Ci sono anche canzoni di Bob Dylan e Jimmy Buffett, per una scaletta decisamente interessante.

2 CD / Blu Ray. Concerto in onore di George Harrison, organizzato dal figlio Dhani e da ospiti di grande spessore. Partecipano, cantando le canzoni di George: Brian Wilson, Ben Harper, Norah Jones, Jamestown Revival, Ann Wilson ( Heart), Perry Farrell, The Flaming Lips, Butch Walker, Cold War Kids, Black Ryders, Black Rebel Motorcycle Club, Ian Astbury, Brandon Flowers etc. il DVD contiene l'intero concerto. Ricca confezione in digipack con booklet, limitata alla prima stampa.

Secondo album, da solista, per la violinista e cantante Sarah Neufeld, membro degli Arcade Fire e della Bell Orchestra. La musicista canadese, anche autrice e cantante, sviluppa una seconda carriera, nei suoi dischi senza le band di cui fa parte. La sua musica è un cocktail di avant-folk elettro.- acustico ed indie rock. Partecipano al disco Jeremy Gara, batterista degli Arcade Faire, Colin Stetson e Tim Hecker

Il nuovo lavoro, come solista, dell'ex leader dei Green On Red.

Proferssor Louie and the Crowmatix sono una band di Woodstock. Appartengono al giro di musicisti che hanno gravitato attorno a The Band, tanto che il leader, Arthur Hurwitz ( in arte Professor Louie ), ha suonato con tutti, da Garth Hudson a Levon Helm, a Rick Danko. Questo nuovo lavoro mischia il classico suono di The Band con il blues e la musica delle radici. Un disco ben fatto che, oltre alle composizioni di Hurwitz, presenta brani di Jimmy Reed e la rielaborazione di classici della tradizione come Angel Band. Alla chitarra il grande John Platania, già con Van Morrison.

Rarissimo EP con 4 canzoni. Grace e tre dal vivo, inedite, registrate in Australia, Palais Theatre, Melbourne, 28 Febbraio 1996: Grace, Mojo e Hallelujah.

EP dal vivo, registrato nel noto teatro parigino ( tristemente noto ). 4 canzoni: Dream Brother, The Way Young Lovers Do ( Van Morrison ), Je Rien Connais Pas La Fin / Hymne A L'Amour, Hallelujah ( Leonard Cohen ).

CD single, tre canzoni, con l'inedito Kanga-roo ( Alex Chilton ).,

Le prime registrazioni di Jeff, 1991 - 1992. La prima versione di Grace ( studio demo), quindi Mojo Pin, Cruel, Satisfied Mind, Hymne a L'Amour etc. C'è anche una prima versione Live di Grace.

Dopo il discutibile Supernova, prodotto da Dan Auerback, Ray Lamontagne cambia tutto e si mette nelle mani di Jim James ( My Morning Jacket ). E ne viene furoi un disco bello, intenso e profondo, quasi cosmico. Ballate sospese nel'etere, brani lunghi e discorsivi, iniziando dalla splendida Homecoming, per un disco che ci fa tornare alle prime cose del cantautore, ma con sonorità moderne, molto attuali. Una volta tanto Jim James lavora bene, molto meglio che per sè stesso o per la sua band e rimette in carreggiata Ray Lamontagne, uno che ha ancora molto da dire. Come conferma Ouroboros.

Sono una delle rivelazioni del momento in Usa. Vengono da Nashville, ma non fanno country,Infatti si sono inventati un suono, come dice il titolo del disco: folk, hip hop e rock and roll. Una via di mezzo tra rock e folk con movimentazioni di tempo abbastanza fuori dalle regole. Mettete assieme il furore del rock and roll, la sacralità del gospel, la passione del blues, il ritmo del bluegrass, mischiate il tutto e date in mano ad un come Dave Cobb la produzione. Ebbene, questi sono Judah & The Lion.


Brani inediti, dal vivo ed in studio, registrati da Levon Helm and The Crowmatix tra il 1996 ed il 1997. Disco molto raro, fuori catalogo da tempo.

2 LP. Il disco più famoso degli Holy Modal Rounders, Nuova edizione per il 55° anniversario,. Half speed mastered vinyl. Il secondo vinile contiene un concerto dal vivo del 1965, edito in vinile per la prima volta. Note di copertina di Peter Stampfel e Jesse jarnow. Edizione limitata.

l primo album, edito nel 2000.

Tra rock e radici, con elementi blues e tanto Texas. Ovviamente avrete capito che Bill Carter è texano e che la sua musica deve parecchio al Lone Star State. Questo disco, il nono della sua discografia, mette in evidenza una non comune sapienza compositiva, unita ad un suono di prima catergoria visto che, tra i musicisti che suonano con lui, vediamo gente del calibro di Charlie Sexton, Denny Freeman ( già musicisti per Bob Dylan ), John Mills. 14 canzoni, un'ora di musica.

Sull'onda della rinnovata popolarità, arrivata in seguito alla produzione vincente del nuovo album di Mavis Staples ( Livin' On A High Note ), M. Ward pubblica un nuovo lavoro, questa volta suo nome. Un disco ballate, moderne e disincantate,di ispirazione rockin' country -folk, dove il cantautore di Los Angeles mostra di sapersi trovare a suo agio, con una materia che conosce alla perfezione. Il suono nitido, la bellezza delle canzoni, la partecipazione di Peter Buck, Neko Case e k.d.lang, rendeno l'album ancora più interessante.

Nuovo album, 2016, per la band di Seattle. Banshee è il loro quinto disco e, al contrario dei precedenti, è autogestito.

Il primo disco registrato da Jeff per la Columbia. Siamo nel Febbraio del 1993 ed il produttore Steve Berkovitz lo porta in studio a New York. Jeff e la sua chitarra. Ed il disco è una vera sropresa. Il giovane Buckley registra dieci covers, brani di Bob Dylan, Led Zeppelin, Smiths, Sly and The Family Stone, Louis Jordan, Bukka White. Versioni personalissime, tra le quali il blues Poor Boy Long Way From Home e Calling You (Bagdad Cafè): due veri capolavori. Un disco splendido, sorprendente, inetteso.

Brian Fallon, leader dei Gaslight Anthem, come pure di The Horrible Crowes ed anche Molly & The Zombies, debutta come solista. Painkillers è un disco solido che mischia rock e radici. Ci sono brani rock ma anche ballate acustiche e canzoni influenzate dall'alternative country. Fallon ha allargato le sue radici e, grazie alla produzione di Butch Walker, fa quel disco che in molti si aspettavano da lui. Oltre che da Walker, Brian è accompagnato anche da Catherine Popper, basso, e Mark Stepro, batteria.

Un esordio, o quasi, pesantemente sponsorizzato dalla rivista on line Pitchfork e dal critico di Rolling Stone Usa, David Fricke. Carter Tanton ha una gran voce e la sua musica, un crossover particolare tra rock e radici, molto moderno, è sicuramente una delle cose più interessanti uscite sul mercato ultimamente. Nel disco appaiono in veste di ospiti la brava Sharon Van Etten e Marissa Nadler. Da tenere d'occhio.

This is American Rock and Roll. Così è stato definito il disco d'esordio di questa band, proveniente dal Texas. Ricky Young, Joel King, Taylor Burns, Preston Wimberly e Ben Dumas sono cresciuti con le chitarre in mano, ascoltando musica. Dopo l'esordio del 2013, la band pubblica il secondo lavoro, ancora prodotto da Jay Joyce, dove i cinque mischiano rock e radici, blues e country seguendo le influenze di musicisti come Petty, Dylan, Cash, The Band, Allman Bros, Graham Parsons e Neil Young. Real American rock and roll.

Atteso nuovo album dell'intramontabile rocker, considerato come uno dei suoi migliori lavori di sempre, a detta di gran parte della stampa internazionale. Con Josh Homme, Matt Helders, Dean Fertita. Potrebbe anche essere il suo canto del cigno, quindi un disco da prendere assolutamente in considerazione.

Terzo capitolo di una trilogia ( non preventivata ), iniziata con Maraqopa e proseguita con Brothers and Sisters of The Eternal Son, Vision of Us on The Land è il disco più lungo ( 17 canzoni), ma anche profondo e misterioso dell'opera. Jurado è un cantautore che varia dal rock al folk, dalla psichedelia alla ballata d'autore, non si ripete e crea sempre delle melodie che colpiscono e che, lentamente, entrano dentro di noi. Cantautore atipico, difficile da etichettare ma, anche per questo, stimolante e decisamente innovativo.

Il capitolo finale della trilogia dedicata alla famiglia da parte di Ben Cooper, alias Radical Face. Un disco bello e profondo al tempo stesso, che mischia folk e rock, e che si distacca dai due precedenti, tanto che lo si può ( anzi si deve ) considerare un disco a sè., Un'opera innovativa e geniale, che mischia ballate classiche, brani pop, intuizioni folk, parti strumentali inserite tra un brano e l'altro. Sicuramente Radical Face è un progetto divers che non ha eguali nel panorama musicale attuale. Al punto che l'unica cosa che richiede al suo fruitore è quella di essere ascoltato più di una volta. A quel punto può diventare parte di Voi. Bella confezione, in cartone duro, come un libro.

Già membro dei Nickel Creek ( assieme alla sorella Sarah ed a Chris Thile ), Sean Watkins non è poi stato molto prolifico come solista. Solo quattro dischi sparsi nel tempo, prima di questo nuovo lavoro che lo porta più verso la canzone d'autore, la descrizione del momento che stiamo vivendo. Watkins dipinge la società americana con canzoni pungenti e, al tempo stesso, usa una backing band di indubbio spessore per dare al suono una forma rafffinata e personale. Un disco di indubbia qualità.


Coastgaard sono una formazione californiana molto legata alle sonorità anni sessanta, al surf in particolare ed alle melodie con le voci in primo piano, vedi Beach Boys. Questo disco, che risente di questa passione, contiene una serie di canzoni proprie legate a sonorità tipiche fine cinquanta/ primi sessanta. Musica con una forte qualità cinematica, dove ogni canzone richiama un momento preciso, quasi fosse una scena tratta da un film.

2 CD. La band di Fripp, con la nuova formazione a sette ( Robert Fripp e Jakko Jakszyk, Gavin Harrison, Bill Rieflin e Pat Mastelotto, Tony Levin e Mel Collins) aveva esordito con un mini dal vivo inciso nel 2014. Questo nuovo disco dal vivo, un bootleg uffciale edito dalla band, presenta un intero concerto, inciso molto bene, registrato a Toronto nel Novembre 2015.

Robbie Fuilks è sulla scena da diversi anni, da protagonista. E' uno dei musicisti che hanno aiutato a definire il termine Americana. I suoi dischi precedenti, sopratutto Georgia Hard e Gone Away Backwards, hanno tracciato la strada, per lui ma anche per altri. La produzione di Steve Albini, uno che a livello di suoni sta da tutt'altra parte, e la partecipazione di musicisti del calibro di Fats Kaplin, Shad Cobb, Alex Hall, Todd Phillips e Wayne Horvitz, fanno il resto.

Nuovo album del rocker olandese che ha la testa oltreoceano. Infatti Ad Vanderveen è nato sì in Olanda, ma fa musica in classico stile Americana, quasi fosse nato da quelle parti. Roots rock, ballate, venture country. Anche in questo disco, inciso con una rock band, la vena roots di Vanderveen non perde il suo smalto.

Teddy Thompson ( figlio di Richard ) e Kelly Jones, country singer di Los Angeles, hanno unito le forze per un disco fresco, molto vitale. Un album di country, venato di folk, sulla linea di certe cose degli Everly Brothers. Piacevole, diretto, sopratutto fresco e senza fronzoli, il disco ha ricevuto il plauso della cririca americana e sta catturando giudizi molto positivi anche in Europa. Never Knew You Loved Me Too, You Can't Call Me Baby, Don't Remind Me, alcune delle canzoni più gettonate.

Il primo album, uscito quattro anni fa, ha avuto un successo inatteso, grazie al singolo Ho Hey. Ma il disco era solo discreto. Quattro anni non sono pochi e, di solito, una lunga attesa genera una delusione. Invece il secondo disco dei Lumineers è di gran lunga superiore al debutto. Un bel disco, anzi un signor disco di pura Americana, con canzoni ben costruite. Il suono è classico, tra folk e rock, con forti influenze tradizionali, ma con grande spazio lasciato ad idee e canzoni di indubbia qualità. Cleopatra, a discapito delle copertina piuttosto brutta, è un signor disco. Edizione limitata con 3 bonus tracks.

C'era indubbiamente molta attesa per il nuovo album di Ben Harper, assieme a The Innocent Criminals, la band migliore con cui ha lavorato da diversi anni a questa parte. Il precedente lavoro coi Criminals risale a nove anni fa. Call It What It is è un disco solido e poetico al tempo stesso, rock ma anche tendente alla ballata, con una manciata di canzoni belle: dalla solare Shine (il titolo è già tutto un programma) a When Sex Was Dirty, ironica e graffiante, a How Dark is Gone, Pink Balloon etc. Ben Harper è finalmente tornato.

Canyon Spells, che in precedenza si chiamavano Daniel & The Lion, sono una nuova band Usa. Con il talento ( e le voci ) di Jimmy Linville e Michael Thomas, i Canyon Spells entrano di forza nell'universo del nuovo rock americano. Ispirati, con un suono che sta tra il rock classico e le ballate folk, mettono sul piatto una serie di canzoni ben costruite, decisamente gradevoli, che hanno dato subito un imput positivo alla loro musica.

Figlia di Alto Reed, il sassofonista di Bob Seger, Victoria Reed si presenta subito bene. Chariot è un disco di rock, con influenze soul, ed un feeling tutto particolare. La sua scrittura potrebbe, in parte, richiamare Stevie Nicks, ma poi Victoria ci mette del suo e, malgrado questo sia il suo esordio, sa già come condurre in porto il disco.

Nuovo album per la band di Ann Arbor, Michigan, che mischia rock, folk celtico con musica africana ed orientale. Un cocktail affascinante, fuori da ogni schema preordinato. Sotto la leadership della creativa Erin Zindle, voce, songwriter, violinista e polistrumentista, la band ha trovato una sua nicchia con un sound che si è fatto sempre più personale. Anche resto dei musicisti (tra cui brillano TJ Zindle e Dan Jones), sono di sicuro valore. The Threshold and The Heart è un disco che non passa inosservato.

Classico American Rock, sullo stile di Tom Petty, John Mellencamp e Bruce Springsteen. Trapper Schoepp originario del Milwaukee, aveva milatato prima nei Limbeck poi in una band chiamata The Shades. Depositario di un classico suono rock elettrico, con chitarre e piano in evidenza, Schoepp ci regala una manciata di canzoni decisamente piacevoli. 10 instant classics, tra i quali vengono citati Ballad of Olof Johnson, Settlin or Sleeping Around e Tornado Alley. La produzione, molto attenta, è di Brendan Benson, uno che se ne intende.

Attesa collaborazione tra Sam Beam (Iron & Wine) e Jesca Hoop. Il disco, scritto ed inciso nel corso del 2014, vede i due cantanti sostenuti da una solida band, in cui miltano musicisti come Robert Burger (tastiere), Eyvind Kang (violino), Glenn Kotche (batteria), Sebastian Steinberg (basso) ed Edward Rankin-Parker (cello). Un suono tra folk e rock, con ballate introspettive, ed una visuale innovativa, tipica di Iron & Wine.