
Secondo album, new digipack edition.

Il primo disco registrato da Jeff per la Columbia. Siamo nel Febbraio del 1993 ed il produttore Steve Berkovitz lo porta in studio a New York. Jeff e la sua chitarra. Ed il disco è una vera sropresa. Il giovane Buckley registra dieci covers, brani di Bob Dylan, Led Zeppelin, Smiths, Sly and The Family Stone, Louis Jordan, Bukka White. Versioni personalissime, tra le quali il blues Poor Boy Long Way From Home e Calling You (Bagdad Cafè): due veri capolavori. Un disco splendido, sorprendente, inetteso.

Era dal 2011, da Smart Flesh, che Ben Know Miller e la sua band, The Low Anthem, non si facevano vivi. Non hanno mai abbandonato la loro base, Providence, Rhode Island, dove hanno poi registrato anche questo nuovo lavoro, in uno studio di registrazione creato per l'occasione: The Columbus Theater.La musica è sempre la stessa, tra folk e rock, con accenni pischedelici, ombre blues, ballate notturne, richiami tradizionali. Miller e i Low Anthem non hanno perso il vizio di fare buona musica, ma si sono gettati di nuovo alla ricerca di motivi particolari, per solleticare l'interesse di un pubblico mai sazio. Come confermano brani come Ozzie, In Eyeland, The Circular Ruins in Eupio e Behind The Airport Mirror.