
1528: in un convento alle porte di firenze due monache preparano alla sepoltura il corpo di sorella lucrezia, morta per un cancro al seno dopo trent`anni di isolamento e preghiera. spogliandola, scoprono stupefatte che il tumore era una vescica di maiale accuratamente nascosta sotto le vesti per simulare il male, e che sul corpo della defunta sono tatuate le spire di un grande serpente. sara` il suo testamento-memoriale a svelare il mistero, ripercorrendo la vita movimentata e le passioni della donna prima delle austerita` del velo monacale: attratta dalla rinata letteratura classica fin da giovanissima, innamorata di un giovane pittore fiammingo, la donna incarna gli slanci e i conflitti di un`era splendida e feroce.

dissacrante, dissuadente, irriverente. l`architettura di peter eisenman, sotto l`urto del suo pensiero, esplode in costellazioni sconosciute. questi primi saggi teorici tracciano le traiettorie iniziali di una mappa ancora in espansione, ancora ricca di segreti e meraviglie. bisogna quindi ripercorrere questi testi come fossero guide, segnali luminosi da decifrare, per inoltrarsi nei territori infidi dell`estetica eisenmaniana.

cristina evans ha sedici anni, vive a los angeles e frequenta il terzo anno dell`high school. tra feste, amici e buoni voti, la sua e` una vita perfetta. finche` la sua famiglia non decide di trasferirsi a miami, e per cris cambia tutto. da un giorno all`altro viene catapultata in una nuova citta` e soprattutto in una nuova scuola. nonostante senta la nostalgia di los angeles, riesce rapidamente ad ambientarsi e a stringere amicizia con gli studenti piu` popolari. tutti la accolgono calorosamente... tutti tranne cameron e la sua ragazza susan, da subito ostili nei suoi confronti. e cosi`, tra grandi e piccole difficolta`, cris trova una nuova amica, sam, e un nuovo amore, matt. ogni cosa sembra procedere nel migliore dei modi, ma come spesso accade nelle faccende di cuore, i giochi sono destinati a complicarsi. col passare del tempo, cameron e cris comprendono che l`antipatia che provano l`uno per l`altra nasconde in realta` un sentimento ben diverso, e accettare e assecondare questa scoperta vuol dire mettere di nuovo tutto in discussione...

la storia di marie e ire`ne curie, di due donne impegnate e appassionate, di eroiche ricerche e di incredibili scoperte, di grandi amori e terribili sciagure, di due vite vissute fino in fondo, con slancio, passione e pienezza. dalla varsavia di fine ottocento alla parigi del secondo dopoguerra, un racconto del novecento in europa, attraverso le vicende di due grandi scienziate. una serie dedicata al racconto della vita di donne che hanno dato un grande contributo alla scienza. ritratti complessi e appassionanti, uno stimolo e un modello in cui riconoscersi.

in una notte d`inverno di fine settecento, in una locanda alpina isolata dalla neve al confine tra italia e svizzera, s`incontrano un grande poeta e un piccolo poeta. sono goethe e lorenzo da ponte, costretti dal caso a un breve confronto prima di riprendere il loro cammino, in direzioni opposte sulla strada come nella vita. e poi... un agente immobiliare che per lavoro si accosta al mondo di una sconosciuta e ne e` sottilmente attratto; una famiglia unita e divisa dal progetto di costruire una casa nuova; due fratelli cinquantenni che vivono soli in apparente simbiosi; uno strano incidente stradale. cinque racconti che entrano nel mondo a prima vista banale della vita quotidiana per scoprire i risvolti nascosti dei rapporti tra le persone.

tre scrittori raccontano da tre diverse prospettive una sola misteriosa protagonista. noela e` una donna indipendente, all`apparenza fredda, figlia di un esiliato cubano e di una spagnola. la sua professione di fotografa la rende testimone di guerre e conflitti in tutto il mondo, e noi veniamo scoprendone poco a poco la personalita` a prima vista dura e difficile, segnata dal rapporto con il padre e con i diversi uomini della sua vita. alla fine del romanzo avremo di fronte una donna esigente, energica e al contempo tenera e allegra, con un grande potere di seduzione che le permettera` di irretire persino un uomo che la segue attraverso l`obiettivo di un fucile.

il protagonista e` un uomo che ha sempre rubato e sprecato tutto: amore, talento. e la salute. adesso succede qualcosa: i suoi reni non funzionano piu`. e la sua vita non sara` piu` la stessa. analisi, dottori, ospedali. il dolore. deve imparare nuove regole. e guardarsi dentro, riconoscersi, accettarsi. intorno, anche il suo mondo si popola di un`umanita` che da` il meglio o il peggio di se`.


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Un certo Bernie, "scrittore della domenica", decide di trarre un romanzo da un fatto di cronaca nera. L'occasione gli viene offerta da un titolo di giornale: "Famigerato bruto dimesso dal carcere. Cabot Wright torna a Brooklin". E' un giovane finanziere che ha commesso circa trecento violenze carnali su cui si puntano gli occhi dell'industria culturale che nella sua vicenda intravede il soggetto ideale per un best seller. Trovato un editore, Bernie sente l'esigenza di documentarsi, ma Cabot non ricorda più nulla. Il libro resta così incompiuto, ma offre l'occasione per una ricerca della verità che non ha niente a che vedere con quella dell'editore e della società.

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dal 1950 al 1962 pasolini collabora a diversi quotidiani e periodici con racconti che disegnano il profilo della "sua" roma, periferica, devastata e umana. questi raccontini delineano una passeggiata romana che e` anche un mondo interiore, un po` come se pasolini si trovasse a raccontare la citta` intorno a lui attraverso le forme diverse del narrare: la letteratura, il cinema, la fotografia, il reportage. l`autore sembra continuamente sottoporre a verifica sia la realta` che il modo di raccontarla, in un diario interno dell`arte che e` cronaca del suo tempo.

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Una favola fantascientifica, una sorta di Apocalisse postmoderna fitta di riferimenti antropologici, cosmologici e sapienziali. Dietro il divertente aspetto di favola, evoca una realtà in continua metamorfosi, per suggerire l'ibridazione come destino di ogni forma di vita e per affermare la continua dissoluzione e rigenerazione dell'essere in forme che sfuggono al pensiero logico e razionale.

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nella berlino della primavera 1945, hermann karnau e` una delle guardie che difendono il bunker del fuhrer. karnau e` un maniaco del suono, e mette a punto macchine sempre piu` sofisticate per captare la parola, per svelarne l`intimo segreto: "la voce, l`alito, il respiro, - e` solito dire - sono cio` che fanno l`uomo". fedelissimo di goebbels, questo gelido tecnico non esita a farsi complice degli esperimenti piu` brutali, pur di rubare alla voce umana i suoi segreti, vero campione della schizofrenia tedesca tra perfezionismo tecnologico e abiezione morale. e cosi` finisce per registrare la "normalita`" della vita quotidiana dei gerarchi nazisti, ormai sull`orlo dell`abisso.

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La memoria più lunga è quella di Whitechapel, vecchio schiavo nero di una piantagione del profondo sud: sua la voce d`apertura, la stoica e dignitosa rassegnazione di chi ha scelto di accontentarsi del presente senza pensare oltre. suo il dolore più profondo, per aver ucciso il proprio figlio nel tentativo di salvarlo dai suoi ideali. Le altre memorie sono più brevi, ma non meno intense, e a questa si accostano pian piano, a formare una sinfonia di voci e ricordi, di stili, sguardi, dolori.

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Il libro ci porta in una delle pagine più drammatiche della recente storia portoghese: il ritorno dei coloni che nel 1975 sono stati costretti ad abbandonare i loro possedimenti in Angola, e si ritrovano stranieri in patria. Ignorati o guardati con imbarazzo, fanno l'esperienza della solitudine e dell'esclusione, non riescono a inserirsi in una realtà che sentono estranea, in un ambiente freddo e ostile, segnato da tanti piccoli egoismi personali.

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mario crono, vent`anni di lavoro in una biblioteca, va elaborando sistemi sempre piu` sofisticati per identificare i reprobi che deturpano i volumi con le loro sottolineature. la sua solerte attivita` di prevenzione e repressione produce gli effetti sperati, non fosse che rimane in circolazione il piu` astuto e pericoloso dei sottolineatori. lo aiuta nelle indagini un altro giovane bibliotecario, silvano biula. e` lui il narratore e lo storico di una vicenda che ne contiene molte altre, in un gioco imprevedibile di scatole cinesi, da cui continuano a balzare fuori personaggi, intrecci avventurosi, prostitute nigeriane in fuga, musicisti costretti a suonare "tutto il peggio della musica di questo secolo".

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Un uomo esce dalla pioggia e bruscamente chiede:"Ma che cosa ci si fa con i libri?". La risposta in diciassette racconti costruiti sul tema della scrittura e della lettura, dai libri ai giornali, dai diari alle lettere, discretamente narrati da qualcuno che non ha la possibilità di leggere ma solo quella di scrivere.

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Un'infanzia americana negli anni Settanta: una madre caduta in una profonda crisi per essere stata lasciata dal marito e che si unisce a una sorta di terapeuta selvaggio, ex prete guru e capo carismatico di una covata di figli avuti da un matrimonio fallito; tre figlie trascinate su un furgone per le strade americane fra drammi domestici e fumate di marijuana. Martha McPhee rievoca gli anni della generazione ribelle scrutandoli e vivisezionandoli attraverso gli occhi della dodicenne Kate e mettendone a nudo eccessi e pericoli.

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Il Grande Eunuco Dai Tre Gioielli, comandante della flotta imperiale cinese, sulla via del ritorno da una missione oceanica invia delle lettere al figlio adottivo affidandole a piccioni viaggiatori. Le lettere, nella misura ridotta imposta dagli insoliti messaggeri, sono il testamento spirituale di un vecchio prossimo a morire, il congedo di un uomo potente e solo. Ma la salute del Grande Eunuco va peggiorando di giorno in giorno, perché qualcuno a bordo della nave attenta in modo subdolo alla sua vita. Chi è la spia assoldata dai burocrati della capitale?

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Il volume raccoglie racconti giovanili, inediti in Italia, di Heinrich Boll e consente al lettore uno sguardo sulla Germania dilaniata dall'angoscia del dopoguerra. Il valore della raccolta è perciò duplice: letterario da un lato, perché consente di indagare gli esordi di questo scrittore, e politico-sociale dall'altro, perché anche l'inquietudine che percorre la Germania odierna ha le sue radici nella tragedia della seconda guerra mondiale.

la musica country puo` nuocere alla salute? a giudicare dalla raffica di efferati omicidi che avvengono al lone star cafe` - celebre locale di new york - si direbbe proprio di si`. e all`occhio esperto di kinky friedman, cantante country per talento e investigatore per diletto, non sfugge che questa sia l`opera di un serial killer, che si crede la reincarnazione di hank williams. lo sherlock holmes newyorchese non puo` esimersi dall`aiutare il locale dove spesso si e` esibito. indaghera` sui delitti facendosi assistere dall`esercito irregolare del greenwich village: un giornalista semialcolizzato, un dottor watson da mercato delle pulci e un altro "occhio privato" ricercato in tutti gli stati che iniziano con la lettera "i".

alla caduta del muro di berlino theo wuttke, meglio conosciuto come fonty per la sua ammirazione per lo scrittore ottocentesco theodor fontane, e` tra coloro che osserva scettico il susseguirsi degli eventi. grazie all`identificazione con il suo autore preferito, theo diviene un testimone informatissimo della storia tedesca, da federico il grande a helmut kohl. dall`accostamento di insoliti percorsi personali risulta un panorama di duecento anni di storia tedesca, con cui grass guida il lettore verso l`essenza stessa della germania.

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L'autrice propone una lunga storia al femminile, di cui sono protagoniste due sorelle non di sangue ma di cuore: Sudha e Anju, orfane di padre (o così credono), crescono nella stessa casa, in un universo di madri, zie e domestiche. Vanno a scuola, leggono, sognano e, alternandosi di capitolo in capitolo, raccontano il loro percorso dall'infanzia alla giovinezza, al primo amore, agli inevitabili matrimoni combinati, al diverso esito delle rispettive e contemporanee maternità.

un torpore inerte ha invaso il commissariato di viga`ta: un tedio strascicato. ammortisce pure il trallerallera di catarella, che adesso incespica tra rebus e cruciverba. montalbano legge un romanzo di simenon, e distratto va sfogliando una vecchia annata della "domenica del corriere": al telefono continua il dai e ridai querulo e molesto della suscettibile fidanzata, lontana sempre, lontanissima. eppure un diversivo c`era stato. due anziani bigotti, fratello e sorella, a furia di preteri`e e giaculatorie, avevano rincappellato pazzia sopra pazzia. la loro demenza era arrivata al fanatismo delle armi. e la sceriffata santa aveva lasciato sul campo uno strumento di passioni tristi e appassite: una bambola gonfiabile, disfatta dall`uso; una di quelle pupazze maritabili che (diceva gadda) tu le "basci, e ci piangi sopra, e speri icche` tu voi. e, fornito il bascio, te tu la disenfi e riforbisci e ripieghi e riponi, come una camiscia stirata". un`altra bambola gemella, ugualmente disfatta, ma data per cadavere di giovane seviziata, era stata trovata poi in un cassonetto della spazzatura, in via brancati. sembro` una stravaganza.

dall`autore di romanzo criminale un nuovo romanzo-affresco che getta una luce nera sull`epoca in cui siamo tuttora immersi. l`epoca segnata dalle stragi di mafia. sotto il segno della convenienza, persone diverse, con progetti diversi, si ritrovano a essere le pedine di un disegno folle. o forse no. si tratta di consegnare l`italia nelle mani giuste. delitti e passioni si intrecciano con bombe e affari. una donna che doveva solo tradire trova il coraggio di amare. mentre le vite e i destini si consumano, e la speranza si rifugia nel cuore stesso dell`inferno. in seguito, per quanto cercasse di frugare nella memoria, ripercorrendo passo passo i momenti di quella conversazione che non avrebbe esitato a definire "surreale", in seguito stalin rossetti non sarebbe mai riuscito a determinare con esattezza la paternita` dell`idea. era stato lui a suggerirla o il mafioso? o ci erano arrivati insieme, ragionando con diligenza matematica sui pochi elementi di valutazione dei quali disponevano? o era stata la disperazione a impossessarsi delle loro menti? sta di fatto che a un certo punto l`idea si materializzo`. aveva la forma inconfondibile della torre di pisa. il riflesso cangiante della cupola di san pietro nelle meravigliose ottobrate romane. l`eleganza composta e distaccata della loggia de` lanzi. aveva il volto desiderabile della pura bellezza. era la bellezza. la bellezza rovinata. la bellezza corrotta. era l`italia, in fondo.

una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, nei racconti delle donne di una importante e stravagante famiglia. un grande affresco che per fascino ed emozione puo` ricordare al lettore, nell`ambito della narrativa sudamericana, soltanto "cent`anni di solitudine" di garcia marquez.

che cos`e` l`andare in montagna senza la conquista della cima? un atto di non violenza, un desiderio di comprensione, un girare intorno al senso del proprio camminare. opera di narrativa che prende spunto da un viaggio realmente accaduto, taccuino di viaggio, ma anche il racconto illustrato, caldo, dettagliato, di come vacillano le certezze col mal di montagna, di come si dialoga con un cane tibetano, di come il paesaggio diventa trama del corpo e dello spirito. perche` l`himalaya non e` una terra in cui addentrarsi alla leggera: e` una montagna viva, abitata, usata, a volte subita, molto lontana dalla nostra. per affrontarla serve una vera spedizione, con guide, portatori, muli, un campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e soprattutto buoni compagni di viaggio. se e` vero che in montagna si cammina da soli anche quando si cammina con qualcuno, il senso di lontananza e di esplorazione rinsalda le amicizie. le notti infinite in tenda con nicola, l`assoluta magnificenza della montagna contemplata con remigio, il saliscendi del cammino in alta quota, l`alterita` dei luoghi e delle persone incontrate. questo e` il viaggio che paolo cognetti intraprende sul finire del suo quarantesimo anno, poco prima di superare il crinale della giovinezza.

"svegliarsi una mattina e non sapere piu` se ami ancora la donna che hai vicino, la donna con cui hai costruito una famiglia, una vita. non sai come sia potuto accadere. non e` stato un evento, una situazione, un tradimento ad allontanarvi. e successo senza esplosione, in silenzio, lentamente, con piccoli, impercettibili passi. un giorno, guardando l`uno verso l`altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. ed e` stato difficile perfino crederci". quello di marco e anna sembrava un amore in grado di mantenere le promesse. adesso marco non riesce a ricordare qual e` stata la prima sera in cui non hanno acceso la musica, in cui non hanno aperto il vino. la prima in cui per stanchezza non l`ha accarezzata. quando la complicita` si e` trasformata in competizione. forse l`amore, come le fiamme, ha bisogno di ossigeno e sotto una campana si spegne. forse, semplicemente, e` tutto molto complicato. il libro di fabio volo e` il racconto di una crisi di coppia e del viaggio, fisico e interiore, per affrontarla. un romanzo sincero, diretto, che sa fotografare le pieghe e le piccole contraddizioni dei nostri rapporti.

e il piu` brillante dei commissari di zurigo, matthai, anche se certo non il piu` benvoluto. e geniale, si`, ma solitario, impassibile - e maneggia l`apparato di polizia come fosse un giocattolo. ma, a differenza di quel che accade nei romanzi polizieschi, la ragione puo` far luce solo su una piccola parte del mondo, e nell`incerto chiarore che regna ai suoi confini si insedia tutto cio` che e` paradossale, casuale. con questa zona oscura, che non si puo` dominare, anche matthai dovra` fare i conti. accadra` a magendorf, mentre il fohn fa piombare sul villaggio, a grandi folate, un caldo innaturale, che eccita e incattivisce. il corpo di una bambina, gritli moser, assassinata a colpi di rasoio, viene trovato da un ambulante, von gunten. tutti i sospetti ricadono su di lui, che dopo un interrogatorio di venti ore confessa, e si impicca nella sua cella. per tutti il caso e` chiuso, ma non per matthai. gritlii ha confidato a un`amica di avere incontrato un gigante alto come una montagna, < pieno di piccoli porcospini >, e lo ha disegnato. una favola? non per matthai: altri bambini sono in pericolo e il gigante dei porcospini sta per colpire ancora, ne e` convinto. per inseguire quel fantasma rinuncera` a tutto: alla sua immagine di investigatore glaciale, alla sua implacabile logica, al suo posto di commissario. e non esitera` a trasformarsi in benzinaio, a usare come esca una bambina, a sprofondare via via in un grandioso delirio - ad attendere, inesorabile, che il caso, cui non aveva mai creduto, gli consegni l`assassino.

londra, anni trenta. il giovane gordon comstock coltiva ambizioni letterarie e, per mantenersi, fa il commesso in libreria. figlio della piccola borghesia britannica, si ribella alla morale della sua classe: il rifiuto della rispettabilita` e del mito del "buon posto" gli fa intraprendere una vera e propria discesa agli inferi. per affermare i diritti della poesia contro il mondo dominato dal denaro, vive in solitudine, poverta` e squallore, macerandosi nel vittimismo e nella frustrazione. fino a che una notizia inaspettata segna la sua "resurrezione", o forse la resa al sogno di una casa con le tendine ricamate e una pianta di aspidistra alla finestra.

. (pietro citati)

come schegge proiettate dall`esplosione di un secolo che si avvia facinorosamente alla fine sono le 42 microbiografie che compongono questo libro: gandhi e chaplin, leonid teljatnikov o jacques lusseyran, montagu norman o rathenau e perfino nuvolari.

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Uno scrittore vaga nella provincia argentina per scrivere una Guida alle passioni argentine. La fuga diventa ricerca di sé, rilettura dei rapporti con i genitori. Lungo il viaggio incappa in varie avventure e si imbatte in personaggi spassosi e inquietanti. L'ora senz'ombra del titolo (una citazione dall'Aleph di Borges) è l'ora del sole a perpendicolo, dove la luce annulla tutte le ombre e vengono a galla le verità profonde. In quell'ora qualcuno domanda al protagonista: "E lei lo sa dove sta andando?". La risposta è oscuramente illuminante: "No. Sono già stato dappertutto e non ne ho la minima idea".

il mondo e` cambiato molto piu` di quanto gli occidentali si rendano conto. il tramonto del secolo americano e la possibile transizione al secolo cinese bruciano le tappe. ci siamo distratti mentre la cina subiva una metamorfosi sconvolgente: ci ha sorpassati nelle tecnologie piu` avanzate, punta alla supremazia nell`intelligenza artificiale e nelle innovazioni digitali. e all`avanguardia nella modernita` ma rimane un regime autoritario, ancora piu` duro e nazionalista sotto xi jinping. unendo confucio e la meritocrazia, teorizza la superiorita` del suo modello politico, e la crisi delle liberaldemocrazie sembra darle ragione. l`italia e` terreno di conquista per le nuove vie della seta. in africa e` in corso un`invasione cinese di portata storica. due imperi, uno declinante e l`altro in ascesa, scivolano verso lo scontro. l`america si e` convinta che, , la cina va fermata. chi sta in mezzo, come gli europei, rimarra` stritolato? nessuno e` attrezzato ad affrontare la tempesta in arrivo. neppure i leader delle due superpotenze hanno un`idea chiara sulle prossime puntate di questa storia, sul punto di arrivo finale. mettono in moto forze che loro stessi non sapranno dominare fino in fondo. pochi anni fa le due superpotenze sembravano diventate quasi una cosa sola, tanta era la simbiosi tra la fabbrica del mondo (cinese) e il suo mercato di sbocco (americano). quell`epoca si e` chiusa e non tornera`. sta succedendo cio` che molti esperti consideravano impossibile. i dazi sono stati solo l`acceleratore di un divorzio che cambiera` le mappe del nostro futuro. trump puo` subire l`impeachment o perdere le elezioni nel 2020 ma i democratici che lo sfidano sono diventati ancora piu` intransigenti con pechino. la resa dei conti precipita a tutti i livelli. questo libro e` una guida e un manuale di sopravvivenza nel mondo nuovo che ci attende.

eugenio scalfari incontra due figure chiave che conducono acutamente la chiesa attraverso la modernita`: papa francesco e il cardinale martini. il problema di modernizzare la chiesa si presenta storicamente ogni due o tre secoli ed e` per questo che il cristianesimo ha resistito oltre duemila anni e continua a esistere. adesso vi e` la necessita` di modernizzare la chiesa adeguandola alla societa` che compone il mondo ed ha anche le sue religioni, alcune monoteistiche ma con un dio proprio, che non e` quello della bibbia e soprattutto quello dei vangeli. il papa che abbiamo oggi, preceduto nel tempo dall`azione del cardinal martini che fu suo amico all`epoca dei conclavi, afferma costantemente che il dio creatore e` unico in tutto il mondo. non puo` esistere un dio di proprieta` d`un popolo. storicamente ci sono queste situazioni in una quantita` notevole di paesi ma papa francesco dice il vero per chi crede in un dio: quel dio e` uno solo, l`epoca degli de`i e` ormai di duemila anni fa ed ha perso ogni senso. questa e` la particolarita` di papa francesco e per tale ragione pubblichiamo qui i colloqui di eugenio scalfari con lui e quelli con il cardinale martini che sono precedenti nel tempo.

sei feriti in una rissa, quattro ubriachi ripescati in mare, solo tre scomparsi: un grande successo per la polizia di rimini dato che la notte rosa, il capodanno estivo della riviera che richiama in citta` migliaia di persone, nella prima sera poteva fare molti piu` danni. ma il sollievo dura poche ore, il tempo di registrare un`altra scomparsa: quella della madrina della serata di chiusura, giulia ginevra mancini, la fashion blogger piu` famosa d`italia, fidanzata del campione di moto gp malcom piccinelli, gloria locale e nazionale. come se non bastasse, poco fuori citta` vengono ritrovati un`auto crivellata di colpi di kalashnikov e tre cadaveri. i pensieri del vice questore costanza confalonieri bonnet sono piu` cupi del solito, nonostante qualche telefonata di troppo con un fascinoso capitano di peschereccio le faccia battere il cuore. e anche la sua squadra non e` di buon umore: orlando seneca appicciafuoco e` costretto a dare brutte notizie a una famiglia di nomadi siciliani, emerson balducci e` turbato da un tatuaggio cinese di dubbia interpretazione, cecilia cortellesi viene costretta a salire su una minimoto. ma soprattutto, un`indagine che sembrava nata per finta comincia a fare paura davvero.

lorenzo visconti detto il drago continua a essere un investigatore privato: non ha licenze ufficiali e nemmeno regole (tranne le sue). ex sbirro che ha avuto qualche problema con la divisa e le istituzioni, il suo ufficio e` un bar in via gluck a milano. ed e` li` che una mattina di luglio si presenta valeria zamperini chiedendogli di trovare la sorella scomparsa da cinque mesi. iniziano cosi` le indagini del drago, aiutato dal socio jamel, giovane francese mago dei computer, sulle tracce della ragazza. nel frattempo un serial killer si aggira nella bassa padana, lungo le sponde del po, dove uccide le sue vittime con un macabro rituale. a indagare sugli omicidi ci sara` una vecchia conoscenza del drago: il maresciallo barilla`, del comando carabinieri per la tutela dell`ambiente di milano. due casi in apparenza molto distanti, ma che si riveleranno intimamente collegati. con "le piume del drago" lorenzo visconti ci riporta in una milano rovente, violenta e sporca, alternando le luci della citta` ai paesaggi del grande fiume malato - depredato e sfruttato dall`uomo -e alle parole di un vecchio pescatore.

il 3 ottobre del 1996 l`accademia di svezia comunica a wis?awa szymborska che le e` stato assegnato il premio nobel. da quel momento, lei cosi` schiva, e` costantemente sollecitata: arrivano lettere, telegrammi, manoscritti, richieste e proposte spesso del tutto incongrue. il telefono squilla anche di notte. si impone il supporto di un segretario. quando micha? rusinek, neolaureato ventiquattrenne, si presenta in casa sua, la trova sgomenta. racconta . le restera` accanto per piu` di quindici anni. in questo libro - basato su ricordi di prima mano - rusinek getta un fascio di luce su aspetti della grande poetessa rimasti finora in ombra: le sue a volte stravaganti passioni (per i limerick e per il kentucky fried chicken, per vermeer e per gli oggetti kitsch, per woody allen e per - e soprattutto per le sigarette); il suo bisogno di solitudine; il modo in cui nascevano le sue poesie () e quello in cui creava i suoi collage; i suoi (complessi) rapporti con l`altro grande premio nobel polacco, czes?aw mi?osz; i rituali della scrittura e quelli che precedevano qualunque spostamento. ma inanella anche decine di aneddoti esilaranti, di battute fulminanti e di osservazioni acuminate, in cui ritroviamo l` settecentesco, la sottile ironia e la capacita` di stupirsi di una delle poetesse piu` fervidamente amate dai lettori di tutto il mondo.

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i coniugi fargo, instancabili cacciatori di tesori, vengono ingaggiati da un collega per un progetto di archeologia subacquea a guadalcanal, nelle isole salomone. un antico complesso sommerso e` stato rinvenuto al largo della costa, ma la scoperta delle rovine porta con se` piu` domande che risposte. apparentemente, in quella zona non sarebbe mai esistita alcuna civilta` evoluta. inoltre, sembra che qualcuno in passato abbia gia` scoperto il sito e trafugato diversi oggetti preziosi. una pista porterebbe alle truppe giapponesi che hanno occupato l`isola durante la seconda guerra mondiale. sam e remi iniziano a indagare sulla scomparsa dell`oro e delle gemme; le loro ricerche, pero`, sembrano infastidire un gruppo di ribelli, che tenta di porre fine ai lavori di scavo e di uccidere chiunque possa avere qualche informazione. ma ci sono anche diverse leggende secondo le quali l`area attorno alle rovine sarebbe dannata, dicerie su giganti e misteriose sparizioni di isolani...

sono passati quasi cinque secoli da quando e` apparso questo inusitato, sconcertante romanzo, eppure lo stupore che proviamo nel leggerlo e` lo stesso di allora. l`identita` del suo autore resta avvolta nel mistero, ma una cosa e` certa: nessuno prima di lui aveva mai osato tanto. nessuno aveva avuto l`audacia di demolire tutti i modelli tradizionali e di trasformare il figlio di un mugnaio, lazaro de tormes, e la sua miseranda realta` quotidiana in materia di romanzo. ed e` lazaro, per di piu`, a raccontarci in prima persona, con esplosiva verve, le indiavolate peripezie che ha passato prima di conquistare un posto nella pubblica amministrazione e l`agognato benessere. rimasto orfano di padre, apprendiamo, e` entrato al servizio di un astuto cieco, tanto abile nello spillare quattrini come guaritore quanto avaro, meschino e manesco. e a questa dura scuola che ha imparato a padroneggiare il gergo e i trucchi della malavita, e a non lasciarsi sopraffare, benche` sempre piu` smunto e sfinito, dai padroni che si sarebbero succeduti: fra i quali spiccano, indimenticabili, un chierico che pare concentrare in se` < tutta la pitoccheria del mondo >, un hidalgo che maschera dietro un`aria pomposa e soddisfatta la piu` nera miseria, e un impudente, ingegnosissimo spacciatore di indulgenze. peripezie che danno vita a un racconto ameno, pieno di grazia, < a una meraviglia di humour e di umanita`, a un torrente d`ingegno e di ironia benevola non meno che implacabile > (f. rico) : e che ci invitano ancor oggi ad abbandonarci al puro piacere della lettura. curata dal maggior studioso del siglo de oro, questa nuova edizione propone un sorvegliatissimo apparato di note, che illustra citazioni, riferimenti, usi e `realia` non ovvi per il lettore comune, e, in appendice, il testo critico spagnolo stabilito dallo stesso francisco rico.

dieci racconti dedicati alla fanciullezza e all`adolescenza che e` fiorita dopo la seconda guerra mondiale, intorno agli anni `50, nell`epopea del "miracolo economico italiano": dieci piccole storie, come i celeberrimi piccoli indiani di agatha christie, simbolo di fanciullezza e di adolescenza in ogni luogo e tempo. forni, con i suoi dieci piccoli racconti, ci porta a riflettere sulla potenza e sulla fragilita` della crescita dei bambini. quanto sono vivaci e interessati a muoversi nel mondo! altrettanto sono indifesi e ingenui. la loro fiducia nel futuro e` incrollabile: ricca di sogni, di gioiosa alacrita`, di speranze. il loro mondo affettivo si costruisce come bastione intorno a poche ma risolutive fonti: la famiglia, la scuola, gli amici. eta` di lettura: da 10 anni.

don lorenzo milani e` stato un personaggio per alcuni scomodo e sgradito, quanto per altri determinante e tenace, in grado di infondere sicurezze e garantire risultati a vantaggio dei piu` deboli, senza sottrarre nulla a nessuno. a partire dalla sua personale esperienza, la vita di don lorenzo milani - con il suo insegnamento fondato in via esclusiva sull`approccio concreto e diretto - e` stata come un lampo di luce che ha attraversato il novecento rivoluzionando il modo di educare e di formare le persone. pur non avendo la strada spianata, ha raggiunto traguardi sorprendenti e inattesi, che si possono considerare storici. avversato in continuazione per il suo pensiero spiazzante e per essere stato decisamente fuori dagli schemi, ha attratto a se` le menti piu` illuminate del suo tempo, tanto che oggi, a distanza di cinquant`anni dalla morte, ogni sua parola e` diventata un punto fermo. proprio per questo gli autori del libro - dal titolo alquanto eloquente - i paradossi di don milani - sono partiti dai suoi testi, affidandosi espressamente alle sue acutezze linguistiche e a visioni filosofiche, pedagogiche e teologiche ritenute tuttora attuali. prefazione di pietro bosello.

tom ze` e` il tropicalista dimenticato, il maledetto, lo sperimentatore che rompe le regole. protagonista del movimento che nel `68 brasiliano decreto` la prima vera rivoluzione musicale dopo la bossa nova, rimase per vent`anni nell`oblio, finche` david byrne, leader dei talking heads, lo scovo` durante uno dei suoi primi viaggi in brasile. figura misteriosa e di culto per i fan sparsi in tutto il mondo, tom ze` ha avuto una carriera oscillante, dal successo televisivo ai tour auto-organizzati nei piccoli centri della provincia. questa biografia ufficiale, frutto di anni di confronto tra l`autore e il musicista, traccia la sua rotta artistica e personale, dall`infanzia alle prime esperienze con la dodecafonia brasiliana di hans-joachim koellreutter, agli appartamenti che traboccano utopia di sa`o paulo dove nascera` il movimento tropicalista che lo vede al fianco di caetano veloso e gilberto gil, all`ostracismo, fino alla riscoperta. nella costellazione di riferimenti e figure che compaiono nella vita di tom ze` si incontrano, tra gli altri, il manifesto antropofago di oswald de an-drade, l`architettura di lina bo bardi, l`innovazione pubblicitaria di washington olivetto, glauber rocha, arto lindsay, jerzy grotowski. l`universo tom ze` e` sempre in espansione. prefazione di david byrne.

come pote` un governo democratico permettere ad adolf hitler di conquistare la germania? affermare che hitler fu regolarmente eletto e` troppo semplice. il fuhrer non avrebbe mai potuto ottenere il potere se i politici di punta non avessero risposto a un`ondata di insurrezioni populiste cercando di cooptarlo; una strategia che invece li schiaccio` in un angolo, dal quale l`unica via d`uscita fu quella di accogliere i nazisti in parlamento. benjamin carter hett mette a nudo la catastrofica sicurezza dei politici conservatori, convinti che i nazisti li avrebbero senza dubbio sostenuti, non capendo invece che i loro sforzi li stavano in realta` consegnando nelle mani di hitler, a cui affidarono di fatto gli strumenti per trasformare la germania in una feroce dittatura.

quando lo sguardo di romeo incrocia quello della dolce giulietta, e` amore a prima vista. una passione divorante e profonda, ma proibita: le loro famiglie, infatti, sono mortalmente nemiche. il destino fa di tutto per separarli, e solo l`ombra della notte permette l`incontro dei due giovani amanti. e l`incanto assolute? che li unisce in segreto su un balcone in una profumata notte veronese. un paradiso, destinato pero` a non conoscere la beatitudine dell`eternita`... l`immortale capolavoro di william shakespeare, la piu` grande e sofferta storia d`amore della letteratura di tutti i tempi. introduzione di paolo bertinetti e postfazione di harold bloom.

ricercatore appassionato e acutissimo, ma anche narratore di straordinaria efficacia, nelle "leggende degli ebrei" ginzberg e` riuscito a dar conto della vertiginosa stratificazione delle storie, delle parabole, delle divagazioni che la tradizione ebraica ha tramandato in margine al testo biblico in un racconto affascinante che dalla creazione e dal diluvio si dipana fino al ritorno dalla cattivita` babilonese e alla strabiliante avventura della regina ester, passando per le vicende dei patriarchi e delle loro molte spose, le aggrovigliate storie dei dodici figli di giacobbe, la tormentata epopea di mose`, la lunga erranza del popolo d`israele nel deserto e il suo ingresso nella terra promessa. il primo volume contiene l`intero corpus delle leggende, il secondo l`apparato critico costituito dalle note con i riferimenti e il commento dell`autore, dal repertorio bibliografico e da un glossario dei termini ebraici, cui si affiancano qui un corposo indice analitico e un indice delle fonti.

e sempre l`ultimo incarico, per philip marlowe. ma quello che gli abbiamo affidato stavolta, forse, e` il piu` delicato. si`, perche` deve prendere tutto il de`cor e tutti i ferri del suo mestiere - le palme e il vento caldo di los angeles, la penombra minacciosa di interni sfarzosi e lo sfarfallio dell`acqua nelle piscine, il crepitio delle pistole e quello ancora piu` letale dei lame` -, aggiungerci il suo fuori campo inconfondibile, e rimetterli al posto delle storie spesso ovvie raccontate da migliaia di suoi epigoni, in quell`universo narrativo opaco cui e` stato attribuito d`ufficio un nome che non gli apparteneva: il noir. si`, stavolta marlowe deve riportare le lancette all`anno in cui tutto e` cominciato, il 1939, e al luogo da cui tutto il resto ha tratto origine: questo romanzo. e per fortuna tutto fa pensare che ci riuscira` - o che fallira` magnificamente, come solo lui avrebbe potuto.

come funziona la nostra memoria? come nascono i sogni? cosa sono i neuroni specchio? in cosa differiscono i cervelli di uomini e donne? a che punto e` l`intelligenza artificiale? le neuroscienze hanno fatto in questi anni progressi straordinari e per comprenderli occorre una guida speciale, un grande neurochirurgo che ci accompagni in un viaggio attraverso i misteri della mente. in queste pagine giulio maira spiega in modo appassionante quanto sia complesso e prezioso il funzionamento del cervello e perche` tutto cio` con cui entriamo in contatto ogni giorno - dal cellulare al computer, dai ricordi alle emozioni, dalla tv al senso del bello - non potrebbe esistere senza quella macchina perfetta che abbiamo in testa: una massa di atomi forgiati miliardi di anni fa nel cuore di stelle lontane che ci fa affermare che siamo tutti letteralmente . attraverso metafore lampanti, citazioni e storie vere scopriamo la struttura e le funzioni dell`organo piu` articolato e importante dell`universo imparando come curarlo e mantenerlo nel corso del tempo e mettendoci di fatto di fronte allo specchio della nostra anima. perche` e` dai suoi meandri che scaturiscono la dolcezza della vita e la complessita` del nostro destino.

in una sonnolenta cittadina del profondo sud degli stati uniti l`avvocato atticus finch e` incaricato della difesa d`ufficio di un afroamericano accusato di aver stuprato una ragazza bianca. riuscira` a dimostrarne l`innocenza, ma l`uomo sara` ugualmente condannato a morte. questo, in poche righe, l`episodio centrale di un romanzo che da quando e` stato pubblicato, oltre cinquant`anni fa, non ha piu` smesso di appassionare non soltanto i lettori degli stati uniti, ma quelli di tutti i paesi del mondo dove e` stato tradotto. non si esagera dicendo che non c`e` americano che non l`abbia letto da bambino o da adolescente e che non l`abbia consigliato a figli e nipoti. eppure non e` un libro per ragazzi, ma un affresco colorito e divertente della vita nel sud ai tempi delle grandi piantagioni di cotone, dei braccianti neri che le coltivavano, delle cuoche di colore che allevavano i figli dei discendenti delle grandi famiglie dell`ottocento, della white trash, i "bianchi poveri" abbrutiti e alcolizzati; e anche, purtroppo, delle sentenze sommarie di giurie razziste e degli ultimi linciaggi americani della storia. quale il segreto della forza di questo libro? la sua voce narrante, che e` quella della piccola scout, la figlia di atticus, una huckleberry finn in salopette (dire "in gonnella" sarebbe inesatto, perche` scout e` una maschiaccia impertinente e odia vestirsi da donna) che, ora sola ora in compagnia del fratello maggiore e del loro amico piu` caro (ispirato all`autrice dal suo amico d`infanzia truman capote), ci racconta la storia di maycomb, alabama, della propria famiglia, delle pettegole signore della buona societa` che vorrebbero farla diventare una di loro, di bianchi e neri per lei tutti uguali, e della vana battaglia paterna per salvare la vita di un innocente.

per molti un luogo del cuore, all`alpe devero alberto paleari ha dedicato il romanzo "la casa della contessa" e mirella tenderini il memoir "gli anni del devero". "la casa della contessa" di alberto paleari, originariamente pubblicato nel 1993, e` ambientato tra le case, le cime, gli alpeggi, la magia delle foreste di larici dell`alpe devero, un angolo di piemonte che incanta chiunque lo visiti. in un`atmosfera sospesa tra sogno e realta` si snoda la vicenda fantastica dei protagonisti, oreste e maria, accompagnati da personaggi che di questo lembo di alpi hanno scritto la storia. tra questi mirella tenderini, il cui memoir racconta "gli anni del devero". dal 1963 al 1968 infatti, gesti` insieme al marito, la guida luciano tenderini, il rifugio del cai, allora situato nella casa della contessa. i suoi ricordi ci regalano uno spaccato dell`alpe negli anni `60 e aprono una finestra sulle vite delle persone che allora lo frequentavano. "l`alpe devero fra sogni e ricordi" offre cosi` un viaggio nelle atmosfere e nei panorami del devero, in cui il lettore passa dalla dimensione onirica del romanzo a quella storica e autobiografica del racconto che lo segue.

hai mai pensato di trasformare un hamburger in un viaggio nel gusto? italian burger ti insegna a preparare a casa l`hamburger perfetto, dal pane fino alle salse, passando attraverso una scelta attentissima della materia prima, con i segreti dello chef per selezionare, preparare e assemblare al meglio tutti gli ingredienti (carne, verdure, pesce, crostacei, formaggi...). perche` il vero hamburger italiano e` quello che permette di viaggiare attraverso le nostre prelibatezze regionali, dove la stracciatella di andria si abbina alla pancetta croccante, il caciocavallo di agnone con le cipolle essiccate nel mosto, lo speck d`oca del friuli con il tartufo nero di gubbio. le tecniche vengono illustrate passo a passo: cosi` potrai preparare il pane bun a regola d`arte ma anche la fonduta di pecorino romano, la riduzione di lamponi e delle chips assolutamente perfette!

violette toussaint e` guardiana di un cimitero di una cittadina della borgogna. ricorda un po` rene`e, la protagonista dell`eleganza del riccio, perche` come lei nasconde dietro un`apparenza sciatta una grande personalita` e una vita piena di misteri. durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, e` sempre pronta a offrire un caffe` caldo o un cordiale. un giorno un poliziotto arrivato da marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volonta` di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime, che parevano nere, si rivelano luminose. attraverso incontri, racconti, flashback, diari e corrispondenze, la storia personale di violette si intreccia con mille altre storie personali in un caleidoscopio di esistenze che vanno dal drammatico al comico, dall`ordinario all`eccentrico, dal grigio a tutti i colori dell`arcobaleno. la vita di violette non e` certo stata una passeggiata, e` stata anzi un percorso irto di difficolta` e contrassegnato da tragedie, eppure nel suo modo di approcciare le cose quel che prevale sempre e` l`ottimismo e la meraviglia che si prova guardando un fiore o una semplice goccia di rugiada su un filo d`erba.un romanzo avvincente, commovente e ironico la cui lezione universale e` la bellezza della semplicita` e l`eterna giovinezza in cui ci mantiene il sogno.

il riso si sposa magnificamente con la carne, il pesce, i formaggi, le verdure, e riesce a dare un tocco particolare a un pranzo veloce e disinvolto cosi` come a una cena ricercata. tante ricette per preparare un risotto a regola d`arte o sperimentare nuove varianti.

in insalata, mantecato, saltato il riso e` uno dei grandi protagonisti della cucina italiana. provatelo nelle sue mille varianti: non c`e` che l`imbarazzo della scelta!

. andrea camilleri offre una versione di caino lontana da quella consueta. e forse un caino inventore della scelta, che va oltre il pentimento prendendo consapevolezza che . come il precedente "conversazione su tiresia" anche questo monologo avrebbe dovuto essere interpretato da camilleri a teatro. l`appuntamento era per il 15 luglio 2019 alle terme di caracalla. ma il grande scrittore e` uscito di scena troppo presto.

una grande storia sulla possibilita` di cambiare il proprio destino. una riflessione sull`equilibrio difficile fra il presente, il passato e il futuro, una denuncia dello sfruttamento minorile e dell`analfabetismo. ma soprattutto, quella che rivive adesso nelle nuove parole di beatrice masini, e` una favola delle piu` commoventi che siano mai state scritte. protagonista e` il vecchio e avido finanziere ebenezer scrooge, che nella notte di natale viene visitato da tre spettri i quali lo indurranno a un cambiamento radicale, una conversione che fara` di lui uno dei piu` grandi personaggi letterari di tutti i tempi.
un romanzo maestoso, di straordinaria intensita`, che racconta la storia di sethe, indomabile donna di colore che, negli anni precedenti alla guerra civile americana, si ribella al proprio destino e fugge al nord, verso la liberta`. un percorso drammatico attraverso l`orrore della schiavitu`, la forza dell`amore materno e il peso di` un indicibile segreto. con un saggio di alessandro portelli.


capita a tutti gli uomini di ingegno di produrre ogni tanto un gustoso aforisma. ma uno ogni tanto. a produrli in serie, si finisce sulle carte dei cioccolatini, l`aforisma e` una creatura delicata, vive solo in condizioni di eccezionalita`. stanislaw jerzy lec e` un prodigio della natura perche` distilla un pensiero al giorno. i giorni passano, i pensieri riempiono le pagine e vengono tradotti in tutte le lingue, capolavori di originalita`, arguzia, cattiveria, spietata e profondissima intelligenza. lec e` un umorista nel senso in cui lo furono i grandi saggi, la cui arguzia non e` mai puro gioco intellettuale ma, in un modo o nell`altro, illuminazione. riuniti in forma integrale con le illustrazioni di roland topor, i "pensieri spettinati" sono un distillato di ironia che crea dipendenza. come ha scritto umberto eco, "si incomincia a leggere un pensiero o due, poi non si resiste, si cerca un amico, un sodale, una vittima, e gli si leggono tutti gli altri".

"flaneur" come baudelaire per le vie di parigi, illuminista paradossale e lieve, flaiano passeggia per roma, e la guarda corrompersi stupidamente: luoghi comuni, accademismi, velleita`, mode e vezzi di una cultura che, sul finire degli anni sessanta, si parla e sparla addosso sono l`oggetto e il bersaglio di questo libro postumo. miscellanea di racconti, aneddoti, ricordi, graffianti definizioni e struggenti o disilluse passioni.

edipo, figlio di laio, ha attraversato i secoli dell`immaginario occidentale, presenza ingombrante e scomoda che la psicoanalisi freudiana ha contribuito a rafforzare con straordinaria potenza. di questa lunga storia letteraria sono stati scelti, per accompagnare in questa "variazione" la tragedia fondante di sofocle, i testi di seneca, quello di dryden e lee, scritto nel 1678 e qui tradotto per la prima volta in lingua italiana, e infine quello di cocteau. la dura, incalzante indagine sofoclea consegna alla cultura occidentale l`archetipo del soggetto che si interroga su se stesso e che, accecandosi, punisce l`organo della conoscenza che tante imprese gli ha consentito, ma non quella di vedersi davvero e di conoscere la propria storia. in seneca il racconto si trasforma in un`acuta interpretazione psicologica. tutto quel passato che l`edipo di sofocle sembrava aver rimosso e` presente invece fin dall`inizio e corrode l`animo del re al punto che la verita`, pur atroce, giunge a lui come una liberazione dalla cupa angoscia che lo opprime. con dryden il rapporto tra edipo e giocasta, da sempre sottinteso nei suoi risvolti privati, viene alla luce sotto il segno dell`eros che spinge madre e figlio l`uno verso l`altra, irresistibilmente, in un movimento alterno di attrazione e ripulsa. e giocasta domina anche nella pie`ce di cocteau, giocasta che supera la morte e che si affianca ad antigone per accompagnare e proteggere edipo sulla via dell`esilio.

in un`aula dell`universita` di ginevra echeggiano i versi d`amore di petrarca: davanti ai suoi studenti, un italianista legge e commenta, interpreta, e mentre la poesia risuona tra le pareti, nella memoria del professore a poco a poco riaffiora una lontana storia d`amore, che va a intrecciarsi in modo inaspettato e imprevedibile con la sua vita presente. ancora adolescente, nella pianura emiliana in cui e` nato, si era innamorato di una ragazza della borghesia locale, ricca, bellissima, e naturalmente irraggiungibile come le donne delle poesie. era stato un amore forte, intenso, pieno di passione e di ideali, ma anche un amore infelice, senza speranza, un incanto che forse solo i versi del poeta possono risvegliare.

il suo nome era sayuri. aveva una sola ricchezza: il suo fascino. e divenne la geisha piu` famosa del giappone. le sue memorie sono un manifesto all`arte della seduzione.

la storia di un ragazzo di ventidue anni, dave, che nell`arco di cinque settimane si trova a perdere per tumore entrambi i genitori e quindi a dover badare al fratellino toph di soli otto anni. con una decisione coraggiosa e sorprendente, dave vende la casa di famiglia, sale in macchina e, sempre con il fratellino al fianco, si muove alla scoperta di una nuova vita. insieme...

boris pasternak nacque nel 1890 a mosca. il suo ingresso nella vita intellettuale russa coincise con la moda del cubofuturismo e con le piu` accese esperienze di rinnovamento letterario. ma per quanto animato da un ansioso bisogno di ricerca, egli non dimentico` mai la piu` genuina tradizione della sua terra, come testimoniano l`opera poetica e, ancor meglio e di piu`, il romanzo. la sua poesia, cosi` improduttiva ai fini della propaganda, non lo mise mai in buona luce presso le autorita`; egli stesso - non per una ben individuata ragione di ordine politico, ma per un preciso bisogno di salvare la liberta` dell`arte e del pensiero - sin dal 1930 visse in disparte nella sua dacia di peredelkino presso mosca, dove mori` nel 1960. fu in questa volontaria solitudine che maturo` e fu scritto ii dottor zivago. il premio nobel per la letteratura, conferitogli nel 1958, e l`eco enorme e l`impressione profonda suscitate in tutto il mondo dal romanzo non valsero a toglierlo dall`isolamento ne` ad attenuare il gelo ufficiale della politica e della letteratura sovietiche. unanime, la critica di tutto il mondo riconosce che ii dottor zivago si inserisce - per dirla con le parole di eugenio montale -"per l`ampiezza del quadro e per la primordialita` delle passioni nella tradizione tolstoiana" e tuttavia, come scrisse edmund wilson, esso "non e` affatto un romanzo d`antico stampo ... e` un romanzo poetico moderno, il cui autore ha letto joyce, proust, e kafka e ... s`e` allontanato dai suoi predecessori per inventare, in questo campo, un genere suo proprio ... l`intero libro e` una grandiosa, enorme espressione simbolica della visione della vita dell`autore".

(d.p.)

una bimba solitaria si innamora dell`amante della madre e, nelle torride sieste della pensione in cui vive, inventa misteriose cerimonie che conducono entrambi sull`orlo di un profondo abisso. da un sotterraneo abbandonato viene liberata una vecchia rimasta prigioniera per mezzo secolo, vittima di un caudillo geloso. quando si ritrova all`aperto, nuda, i lunghi capelli bianchi che sfiorano terra, gli occhi ciechi per il buio di decenni, non ricorda neppure il proprio nome. sono questi alcuni degli straordinari personaggi narrati da eva luna, accanto ai quali incontriamo rolf carle`, il fotografo segnato dagli orrori della guerra, riad halabi`, l`arabo dal cuore compassionevole, la maestra ines, il benefattore e altri che i lettori di "eva luna" gia` conoscono. un sottile filo narrativo unisce queste storie d`amore e di violenza, dal tono sempre contenuto, quasi dimesso, in contrasto con la ricchezza delle immagini, l`esuberanza degli scenari e la stravaganza delle passioni che determinano i destini di una stralunata umanita`. ventitre` racconti, storie di passione e violenza, popolati da personaggi a tinte forti, in cui corre un filo sottile e misterioso.

la direzione del pendolo della mentalita` e degli atteggiamenti pubblici e` cambiata: le speranze di miglioramento, che erano state riposte in un futuro incerto e palesemente inaffidabile, sono state nuovamente reimpiegate nel vago ricordo di un passato apprezzato per la sua presunta stabilita` e affidabilita`. con un simile dietrofront il futuro, da habitat naturale di speranze e aspettative legittime, si trasforma in sede di incubi: dal terrore di perdere il lavoro e lo status sociale a quello di vedersi riprendere le cose di una vita, di rimanere impotenti a guardare mentre i propri figli scivolano giu` per il pendio del binomio benessere-prestigio, di ritrovarsi con abilita` che, sebbene faticosamente apprese e assimilate, hanno perso qualsiasi valore di mercato. la via del futuro somiglia stranamente a un percorso di corruzione e degenerazione. il cammino a ritroso, verso il passato, potrebbe trasformarsi in un itinerario di purificazione dai danni che il futuro ha prodotto ogni qual volta si e` fatto presente.

nel 1947, dopo dieci anni di lavoro e rifiuti editoriali, di sbornie furiose e disavventure assortite (compreso un incendio dove il manoscritto rischio` di andare perduto), usciva sul mercato anglosassone il secondo libro di uno scrittore inglese poco noto. l`autore era malcolm lowry e il romanzo s`intitolava "sotto il vulcano". venne subito acclamato come un capolavoro e, nel giro di poco tempo, divento` prima un classico moderno e poi un film di john huston. raccontava la storia maledetta di un ex console britannico di stanza in una citta` immaginaria del messico e delle sue ultime ore di vita - nel giorno dei morti del 1938 - insieme a una moglie, innamorata ma infedele, e a un fratellastro, idealista ma sleale. ma soprattutto, con uno stile epico e modernista insieme, raccontava una vita in compagnia dei demoni dell`alcol e dei fantasmi del passato, all`ombra di un minaccioso vulcano e del fatalismo messicano.

una donna in viaggio ascolta un estraneo seduto di fianco a lei mentre parla del suo lavoro, della famiglia e dell`angosciosa notte precedente, trascorsa a seppellire il cane. faye, scrittrice e io narrante, sta raggiungendo il continente europeo per partecipare a un convegno. nel caldo afoso, tra pause caffe` ed eterne attese di navette che fanno la spola dal ristorante alla sede dei meeting, incontrera` colleghi, giornalisti, organizzatori culturali. da quelle sue conversazioni emergera` un quadro meraviglioso e terribile di un`umanita` confusa, scissa tra cio` che teme di essere e cio` che sceglie di mostrare. dopo "resoconto" e "transiti", l`ultimo atto della trilogia.


le quattro sorelle march - la giudiziosa meg, la ribelle jo, la dolce beth, la vanitosa amy - si preparano a diventare grandi, inseguendo speranze e ambizioni sullo sfondo di un`america scossa dalla guerra di secessione. e sufficiente la prima pagina di "piccole donne" per immergersi nella calda atmosfera della loro casa: il chiacchiericcio complice, i litigi, gli abbracci, le risate. e allora entriamo in casa march, sediamoci accanto a meg, jo, beth, amy e ascoltiamo le loro voci. pagina dopo pagina i loro capricci, le loro vittorie, le loro amicizie, le loro difficolta`, i loro sogni saranno anche i nostri.

, sentenziava il grande hercule poirot. nei racconti di gabriele pedulla` una coincidenza e` appena un`avvisaglia, due sono l`annuncio che qualcosa di inatteso sta per accadere, ma tre coincidenze non si dovrebbero augurare neanche al proprio peggior nemico. o forse neppure esistono piu` le coincidenze, per le donne e gli uomini seduti al tavolo da gioco di pedulla`. e nella curiosita` che li spinge ad alzare ogni volta la posta - rimettendo in discussione verita` e certezze - conviene riconoscere piuttosto l`opera di un genio maligno in vena di buffonerie. giacomo avrebbe solo voglia di dormire; l`ingegner luigi bassetti cerca di fare carriera con la cucina cinese; olindo ha nostalgia della nebbia; eliana e g. rievocano la giovinezza leggendaria del loro amico vale... a fare da innesco a queste storie c`e` sempre un viaggio - sospirato, temuto, ricordato - che puntualmente si rovescia in smarrimento. perche`, come una foschia, un alito oscuro soffia in queste pagine dove nulla e` prevedibile, e quando alla fine il pericolo si manifesta apertamente il primo a pagarne le conseguenze e` proprio chi credeva di esserne al riparo. a cominciare dal lettore.

"la violenza, la vera violenza, non si puo` fuggire, o almeno non possiamo farlo noi, nati in america latina negli anni cinquanta, noi che avevamo una ventina d`anni quando mori` salvador allende": fin dalla soglia del primo di questi tredici racconti, bola?o mette le carte sul tavolo. in tutti si manifesta infatti una qualche forma di violenza, alla quale nessuno (che sia vittima o carnefice) potra` sottrarsi: ne` il nerboruto giovanotto che paghera` caro l`aver seguito una donna per concupiscenza o vanita`; ne` il fotografo che cerca di salvare due bambini indiani rinchiusi in un bordello per omosessuali; ne` il padre di b. (trasparente controfigura dell`autore) che durante una vacanza ad acapulco si siede a giocare a carte con la gente sbagliata; ne` quel lalo cura (lo ritroveremo in "2666") che da bambino viene portato dalla madre sui set dei film a luci rosse da lei interpretati; ne` il fantasma dell`uomo che assiste alla vendita del proprio cadavere a un necrofilo - ne` il narratore stesso, costretto alla crudele erranza dell`esilio. giocando, come sempre, sui registri piu` vari - dal malinconico al grottesco, dal pornografico al fantastico, dall`ossessivo al comico -, bola?o ci offre qui una sorta di sintesi della sua opera, trasformando ognuno di noi lettori (come ha scritto "the observer") in "un voyeur, avido di vite travagliate e di fantasmi".

"altri libertini" ha avuto fin dagli inizi una vita avventurosa: pubblicato nel 1980, sequestrato per oscenita` e poi assolto dal tribunale ("con formula ampia"), e` stato contemporaneamente giudicato dalla critica una delle opere migliori degli ultimi anni e ha imposto tondelli tra i nuovi autori italiani piu` letti anche all`estero. i sei episodi, storie di gruppi piu` che di individui, legittimano l`adozione di una vera e propria soggettivita` plurale, di un noi narrativo che fa del romanzo un ritratto generazionale.

ambientato in una torino malefica e metafisica, "la donna della domenica" e` da molti considerato il capostipite del "giallo italiano". la trama si snoda tra i vizi, l`ipocrisia, le comiche velleita` e gli esilaranti chiacchericci che animano la vita della borghesia piemontese.

questo romanzo-confessione, pubblicato per la prima volta nel 1963 dopo quattordici anni di silenzio narrativo, e` la cronaca di un confronto con i luoghi e i personaggi-spettri (le furie, appunto) del proprio passato, e insieme un affondo nelle inquietudini, nelle illusioni e disillusioni, nelle passioni e nei tradimenti degli intellettuali italiani. sullo sfondo di una vicenza amata e rinnegata guido piovene ha costruito una spietata analisi dei fantasmi esistenziali e ideologici propri e dei coetanei, condannando un mondo in decadenza, fatto di vizi passati per virtu`, ferocia parossistica mascherata nella piu` totale carita`, fede che diventa feticismo, libido assurta a santita`, vigliaccheria e vuota integrita`.

prigioniero in germania nell`ultima fase della seconda guerra mondiale, vittima in prigionia di tubercolosi polmonare e tormentato fin dall`infanzia dalla inguaribile malattia della solitudine, quando viene assunto da una grande fabbrica del nord, albino saluggia si illude di poter cambiare vita e finalmente di guarire da tutti i suoi mali. ma l`ingresso nel mondo del lavoro si rivela per lui ben presto un guaio peggiore della disoccupazione e da questo momento l`esistenza di saluggia si complica diventando un nodo di inestricabile follia. "memoriale" (1962) e` il capolavoro che sbaraglio` le discussioni degli anni sessanta sui rapporti tra letteratura e industria. la storia dell`operaio saluggia si sottrae a qualsiasi modello ideologico e diventa, a distanza di anni, un capitolo della nostra storia.

una terribile peste dilaga a napoli dal giorno in cui, nell`ottobre del 1943, gli eserciti alleati vi sono entrati come liberatori: una peste che corrompe non il corpo ma l`anima, spingendo le donne a vendersi e gli uomini a calpestare il rispetto di se`. trasformata in un inferno di abiezione, la citta` offre visioni di un osceno, straziante orrore: la peste - e` questa l`indicibile verita` - e` nella mano pietosa e fraterna dei liberatori, nella loro incapacita` di scorgere le forze misteriose e oscure che a napoli governano gli uomini e i fatti della vita, nella loro convinzione che un popolo vinto non possa che essere un popolo di colpevoli. null`altro rimane allora se non la lotta per salvare la pelle: non l`anima, come un tempo, o l`onore, la liberta`, la giustizia, ma la "schifosa pelle". come ha scritto milan kundera, nella "pelle" malaparte "con le sue parole fa male a se stesso e agli altri; chi parla e` un uomo che soffre. non uno scrittore impegnato. un poeta".

terra 1900 - narnia anno 1. quando polly e il suo nuovo amico digory decidono di esplorare la soffitta di zio andrew, non sospettano certo che lui sia un mago. soprattutto non sanno che, grazie al potere di un anello, quella stanza scomparira` e si ritroveranno nel silenzio ovattato e nella luce verde che filtra dai rami fitti della foresta di mezzo. e il meraviglioso regno di narnia ai suoi albori, molti anni prima che lucy tocchi la maniglia dell`armadio magico... eta` di lettura: da 11 anni.