

dopo 20 anni di assenza, nel 1904, l`americano europeizzato henry james torna nel suo paese. il suo stato d`animo e` un misto di nostalgia, di gioia per il paese ritrovato e di consapevolezza di una distanza incolmabile da un paese in cui non si riconosce. una riscoperta che prende forma in questo libro-reportage e che nonostante tutto resta un`appassionata dichiarazione d`amore nei confronti di un paese straordinario, dei suoi spazi sterminati, dei suoi corsi d`acqua immensi, accanto a una critica serrata all`evoluzione sociale degli ultimi tempi, all`avidita`, al potere dei soldi.

"per piu` di un anno ho frequantato ospedali e sale d`attesa, case dove vivono malati, istituti d`ogni sorta. ho indossato un camice da volontaria e sono entrata in silenzio nel mondo della malattia: leucemie, traumi cranici, rianimazione, dialisi, pronto soccorso... e stata un`esperienza forte e dolce al tempo stesso, in cui puntualmente, parlando con i malati, ascoltandoli o anche soltanto lanciando un`occhiata nelle stanze d`ospedale, a un certo punto scattava un processo d`immedesimazione potente e inevitabile: ho davanti un malato, ma anche me stessa. e cosi`, per me si e` a poco a poco dissolto quel confine invisibile ma nettissimo che separa il mondo "normale" e benestante da quello di chi convive con la malattia. la nostra modernita` fatta di benessere ha del resto rimosso la malattia da dentro di se`, l`ha "isolata" in quell`altro mondo che sembra non esistere, finche` non lo si incontra. "la vita e` una prova d`orchestra" racconta alcuni luoghi e alcune storie di questo mondo, attraverso l`invenzione ma a stretto contatto con la realta`."

"la sua figura ci perseguita: donna e mostro, attraente e repellente, medusa attira lo sguardo e paralizza gli uomini. un segreto legame unisce la bellezza al tremendo. la sua ambigua presenza la troviamo nelle opere di grandi artisti come caravaggio, rubens, fussli, klimt, van gogh, fino a giacometti, de chirico, magritte, pollock. in origine, verso l`viii secolo a.c, medusa incarna l`orrore. dopo tre secoli si trasforma in creatura seducente e come gli angeli partecipa a due ordini e a due sessi. simbolo del potere mortifero dello sguardo, medusa, secondo jean clair, e` un emblema della modernita`, mostra l`altra faccia dell`era delle immagini, ci conduce dietro l`apparenza dove il mondo diventa immondo. l`approccio iconologico e psicoanalitico dell`autore attraversa il tema dell`orrido e del sublime nell`arte, fino a unire in accostamenti inediti i bestiari medioevali e d`annunzio, il sesso delle statue greche e i parrucchieri della rivoluzione francese, freud e mantegna, bataille e l`invenzione della prospettiva, l`estetica contemporanea e il gesto dell`artista oggi." (giancarlo ricci)


tracey e la narratrice di questa storia sono simili, ma anche diverse. tracey ha riccioli seducenti raccolti con nastri di raso, minigonne e un sorriso vivace. ha un talento luminoso per la danza. la narratrice ha intelligenza e un naso severo, una tendenza alla malinconia. ha i piedi piatti ma un intuito anticipatore per la musica. amiche, complici, rivali. malgrado le diversita`, l`amicizia tra le due ragazzine cresce, strettissima, alimentata da una competizione sotterranea. poi di colpo finisce. sono diventate grandi, ognuna deve fare i conti con il proprio talento... zadie smith torna a raccontare l`amicizia assoluta e inquieta tra adolescenti, il mondo dei sobborghi multiculturali, l`attrazione perturbante per coloro che sono animati da un talento e nascondono un segreto. la danza in queste pagine diventa la scrittura stessa di zadie smith, che ha grazia naturale, non perde mai il ritmo e sa raccontare con affilata precisione le ambizioni e le ingiustizie sociali, i desideri degli adolescenti e i sogni della nostra epoca.
