
. pare che lucio sergio catilina, di nascita nobile e dalla carriera torbida, temprato nella ferocia delle guerre civili, sia approdato a questa convinzione, proclamata in una riunione segreta di suoi seguaci, quando ormai si accingeva, nell`anno 63 a.c., all`ultima, celebre, perdente battaglia contro l`oligarchia. infiltrati vi erano anche nella sua cerchia. cosi`, il servizio di spionaggio agli ordini del console a lui piu` avverso, marco tullio cicerone, prontamente divulgo` quel proclama, subito giudicato come una minaccia. fu instaurato lo `stato d`assedio` e in tale clima si svolsero le elezioni. e catilina fu battuto nelle urne: intreccio perfetto di strategia della tensione e gestione dei pentiti. cicerone era giunto al vertice del potere mettendosi agli ordini dell`oligarchia. fu percio`, come spesso i transfughi, il piu` implacabile avversario della `rivoluzione`. al culmine dello scontro non esito` a varcare i confini della legalita`, illudendosi, per un tempo non breve, di poter rimanere, grazie a tale `benemerenza`, al vertice della repubblica. non aveva capito di essere soltanto una pedina, non un capo: gli mancava un esercito. era suonata l`ora dei capi carismatici e delle loro legioni.

perche` parlare di `femminismi` al plurale? perche` l`emancipazione delle donne negli ultimi due secoli e` stato un processo che ha interessato tutte le societa`, declinandosi in ciascuna di esse secondo modalita` e obiettivi diversi. infatti, i femminismi hanno preso forma anche in opposizione a specifiche dinamiche dei patriarcati locali, spesso intrecciate ad altri tipi di oppressione. nati in un primo momento in un contesto prevalentemente occidentale, si sono poi radicati in tutti i continenti secondo modalita` specifiche e locali di lotta. l`eterogeneita` interna al movimento femminista globale e` stata sinora raramente presa in considerazione, in favore di un approccio nazionale. in questo libro florence rochefort raccoglie la sfida di una storia globale, tracciando alcune linee guida generali della storia delle idee e della mobilitazione femminista. cio` consente di cogliere le interazioni transnazionali tra i movimenti, le differenze di mezzi e di obiettivi, i contrasti e le continuita`. una visione ad alta quota, che attraversa i continenti dalla fine del settecento a oggi.

pubblicato una prima volta nel 1955 in occasione del decennale della liberazione, "uomini e citta` del resistenza" e` il testo fondatore della nostra epica resistenziale. questa edizione riproduce l`originale anche nell`immagine di copertina. la disegno` carlo levi per l`occasione, in ricordo di un episodio che piu` di qualunque altro sembrava evocare lo spirito della resistenza. un attimo prima di soccombere ai nazisti nel rogo di sant`anna di stazzema, una giovane donna, genny marsili, aveva scagliato contro gli aguzzini uno zoccolo: il simbolo, insieme, della sua fierezza e della loro abiezione. prefazione di carlo azeglio ciampi.

14 agosto 1941: a meno di due mesi dall`aggressione tedesca dell`unione sovietica, e solo due anni dopo la sottoscrizione del patto molotov-ribbentrop - che in un aveva stabilito la spartizione della polonia -, a fronte della minaccia nazista viene firmato l`accordo militare fra stalin e sikorski per la costituzione, sul territorio dell`urss, di un`armata polacca composta da soldati in precedenza fatti prigionieri dai sovietici e deportati. all`inizio di settembre jozef czapski, che ha servito come ufficiale nell`esercito polacco ed e` stato internato dapprima a starobel`sk e poi a grjazovec, viene dunque liberato insieme ai suoi compagni dopo . e l`inizio di un`odissea che portera` czapski ad attraversare l`intera unione sovietica - e gli eventi piu` estremi del secolo scorso - con l`incarico di indagare sui quindicimila prigionieri polacchi che sembrano scomparsi nel nulla (e che verranno in parte rinvenuti, nel 1943, nelle fosse comuni di katyn`). un`odissea qui raccontata in presa diretta e in ogni - spesso sconvolgente - dettaglio: dall`esodo in condizioni disumane di militari e civili alle atroci testimonianze dei reduci dai campi, dall`incontro con il capo della direzione centrale dei lager () ai contatti con le popolazioni. esperienze che, per czapski, diventano anche .

il volume raccoglie l`intero corpus delle poesie di sandro penna, le prose pubblicate in vita dall`autore e una scelta cospicua degli scritti di diario finora inediti. la curatela di roberto deidier - cui si affianca elio pecora nella preziosa e intensa cronologia - consente la lettura avvertita e partecipe di uno dei massimi poeti del novecento, e stabilisce un nuovo ordinamento delle poesie, sostenuto da un accurato lavoro critico e filologico. un efficace ritratto di "penna secondo penna", ricco di testimonianze inedite. tutta l`originalita` di un poeta che - ha detto garboli - .

la storia del novecento in europa parte da est, dai grandi imperi multietnici dove le idee di nazione rompono gli equilibri secolari, innescano le scintille di due devastanti conflitti e portano alla distruzione di tutte le potenze europee. vista cosi`, l`europa del novecento e` un continente incendiato e distrutto, ricostruito e nuovamente disseminato di rovine, poverta`, ingiustizie, massacri, odi. eppure cento anni di divisioni non hanno spento la civilta` europea, ne` interrotto il percorso per l`affermazione dei valori democratici, ne` soffocato la speranza di un futuro di giustizia e di benessere per tutti. la storia di questo secolo in europa e` anche il racconto del coraggio di donne e uomini che negli ideali di liberta` e nei diritti hanno creduto. e la storia del riscatto dalla poverta` e dall`oppressione di milioni di europei che acquistano coscienza di se`, istruzione, piena cittadinanza e pari diritti. e anche il racconto di una civilta` che cambia sulla scia di due rivoluzioni industriali e di una terza tecnologica e informatica.

che cos`e` la storia culturale? come ha cambiato il modo di fare storia e la nostra comprensione del passato? un lessico in sedici parole chiave - dalla famiglia alla guerra, dalle emozioni alla sessualita` - per capire come si puo` leggere il passato e coglierne complessita` e multidimensionalita`. ognuna delle voci proposte ricostruisce come si sviluppano nuovi interrogativi, come emergono nuove fonti e nuove piste di indagine, come si aprono sguardi capaci di offrire uno spessore storico lungo a molti problemi che attraversano le societa` attuali, dai processi di omologazione della societa` di massa alle dinamiche che normano relazioni ed esclusioni sociali. con la svolta culturale, la storiografia si e` avvicinata alla cultura di massa e ai mass media, alla cultura visuale e alla tecnoscienza, ma anche alla memoria e ai suoi usi.

a cento anni dalla nascita del pci, canfora si interroga sulla metamorfosi progressiva di quel grande partito. una metamorfosi che ha al centro il `partito nuovo` di togliatti. quella fu, nel 1944, una seconda fondazione. fu la non facile nascita di un altro e diverso partito: diverso rispetto alla formazione `rivoluzionaria` sorta vent`anni prima. la nuova nascita era una necessita` storica, nella situazione mondiale del tutto nuova determinata dalla sconfitta dei fascismi. ma le potenzialita` insite in tale nuovo inizio non furono sviluppate con la necessaria audacia da chi venne dopo: berlinguer incluso. riannodando i fili di questa storia, canfora cerca le ragioni del mancato riconoscimento dell`approdo socialdemocratico che il mutato contesto storico determinava. una timidezza che ha contribuito alla successiva debolezza progettuale e `svogliatezza` pratica. e alla progressiva perdita di contatto con i gruppi sociali il cui consenso veniva dato ottimisticamente per scontato.

il sudest asiatico custodisce numerosi siti del patrimonio artistico mondiale. questo libro, grazie alle appassionate parole che accompagnano una sapiente selezione di oggetti presenti nella collezione del british museum, offre un originale approccio a una delle aree piu` complesse e particolari del mondo. ogni oggetto racconta un frammento di storia, e tutti insieme illustrano le civilta`, le societa` e le culture locali in myanmar, thailandia, cambogia, laos, vietnam, malesia, indonesia, brunei, filippine, singapore e timor est nel corso degli ultimi 6000 anni. dall`emergere delle prime comunita` agricole e societa` stratificate all`ascesa di potenti imperi e la diffusione di buddhismo, induismo e altre credenze religiose, fino al periodo del dominio coloniale e ai processi indipendentisti, la storica dell`arte alexandra green ripercorre e approfondisce identita` e connessioni culturali. il vasto territorio viene esplorato impiegando un`ampia gamma di oggetti sacri o d`uso quotidiano: sculture delle civilta` storiche di giava, angkor, bagan e sukhothai, ceramiche, mobili, tessuti, marionette, manifesti, strumenti musicali, produzioni artistiche contemporanee... un`utile guida per inoltrarsi in quest`affascinante area geografica attraverso la sua meravigliosa cultura materiale, e un modo nuovo per conoscere quali idee ed eventi l`abbiano plasmata nel corso di migliaia di anni. con oltre 400 illustrazioni.

da decenni, sin dai primi segnali, crisi demografica e irrompere dell`immigrazione hanno fatto parte della nostra battaglia teorica e politica comunista. la "crisi demografica" si e` avvitata, in italia e non solo, esattamente come avevamo previsto quarant`anni fa: il numero di figli per donna e` da decenni sotto la soglia del "rimpiazzo", si sono ridotte le schiere femminili in eta` riproduttiva e il "vuoto" di popolazione si misura ormai nelle centinaia di migliaia che mancheranno alle leve in eta` lavorativa. si riscontra una vera e propria "legge della popolazione della maturita` imperialista". l`altra faccia del declino demografico nelle societa` mature e` il ricorso al rincalzo migratorio; del resto lo stesso sviluppo globale del capitale e` andato disgregando le campagne del mondo, riversando nelle citta` ogni anno decine di milioni di migranti. se la demagogia di tanta parte della "loro" politica e` spinta dalla logica cialtrona del parlamentarismo a inseguire e ad attizzare le paure xenofobe e securitarie, si affaccia ormai nelle vecchie metropoli dell`imperialismo un nuovo tratto della contesa, una vera e propria concorrenza per assicurarsi i flussi migratori.

durante la guerra dei balcani molti iugoslavi in fuga dalle violenze e dai nazionalismi raggiunsero, esuli, berlino. queste donne e questi uomini cercarono di preservare quello che restava della loro cultura e della loro identita`, entrambe messe a repentaglio dalla dissoluzione della iugoslavia e, al contempo, si trovarono a dubitare delle certezze con cui erano cresciuti dovendo fronteggiare un futuro nuovo e imprevisto. per chi, come l`autrice, era stato costretto alla fuga e alla precarieta` dell`esilio il bene piu` importante divennero i ricordi. ed e` per questo che, partendo da una serie di fotografie tenute in una borsa di pelle in fondo a un armadio, dubravka ugres?ic ricostruisce la vita della madre. mentre, parallelamente, racconta anche la sua storia, il suo presente e il suo passato, intrecciandola ad aneddoti di vita quotidiana, a suggestioni letterarie e a riflessioni sulla vita e la scrittura creando cosi` un collage fatto di frammenti nitidi come fotografie che, insieme, danno vita a un quadro piu` grande. un affresco storico del nostro continente tra gli orrori e le speranze del secolo passato e, al contempo, una riflessione sull`esilio e sulla scrittura come unica patria possibile. "attraversando i nazionalismi che portarono alla guerra e attuarono la `pulizia etnica`, alcuni scrittori dell`ex iugoslavia abbandonarono il loro paese. tra questi venne a trovarsi - `tra asilo ed esilio` - dubravka ugres?ic. non ha chiesto asilo politico a nessuno e considera da sempre l`esilio come una condizione naturale per chi scrive... dopo il crollo del muro di berlino, l`europa orientale ha visto poche opere letterarie come quelle di dubravka ugres?ic. pochi hanno avuto il coraggio di porre lo specchio davanti agli occhi della propria comunita` o nazione." (dalla prefazione di pedrag matvejevic)

la scelta di testi che qui presentiamo nella bellissima traduzione di roberto sanesi ci riporta all`origine della poesia inglese, a quel ricco corpus di poemi e composizioni in versi che, benche` poco noti al grande pubblico, rappresentano il punto di partenza di una storia millenaria. tutto comincia nel periodo in cui si chiude l`epoca romana e nell`isola imperversano iuti, angli e sassoni. in questo mondo dominato dalla guerra e dalla violenza prende piede il cristianesimo che ha fra gli altri il merito di promuovere la scrittura di testi che fino a quel momento il poeta, membro dell`e`lite e vicino al re, si limitava a declamare. beowulf, l`inno di c?dmon, i racconti delle battaglie di brunanbuhr, di finnesbuhr e di maldon, gli enigmi e gli incantesimi, scritti in una lingua diversa dall`inglese, in un periodo in cui l`unita` nazionale e quella culturale non si erano ancora costituite, .

(dall`introduzione di stefania d`agata d`ottavi)

l`olocausto e` molto studiato, molto commemorato e molto raffigurato. ma ancora ci sono aspetti importanti della sua storia che sono stati trascurati. il volume ci permette di approfondire le nostre conoscenze sull`argomento, qui trattato in tutti i suoi aspetti e su scala globale. dan stone sottolinea come l`idea di sia incompleta: molte persone vennero in realta` uccise nei luoghi in cui vivevano e nei modi piu brutali. delinea la pervasivita` del collaborazionismo in tutta europa, sostenendo con forza che dobbiamo smettere di pensare all`olocausto come a un progetto esclusivamente tedesco. considera anche la natura del trauma generato dall`olocausto e i motivi per cui la sofferenza ebraica deve ancora essere pienamente valutata. per stone, il nucleo principale da cui partire per comprendere il pensiero e l`agire dei nazisti e` l`ideologia genocida, delle cui origini fornisce un`approfondita analisi. mettendo a frutto decenni di ricerche, il saggio sovverte molto di cio` che pensiamo di sapere sull`olocausto. l`autore utilizza documenti nazisti, ma anche diari, testimonianze del dopoguerra e persino i prodotti di fiction, per esortarci, in un`epoca di crescente nazionalismo e xenofobia, a comprendere in tutta la sua portata e complessita` la vera storia di un trauma che non smette di sconvolgere le coscienze.

la clamorosa inchiesta del 7 aprile 1979 sulla sinistra extraparlamentare ha inciso profondamente su storia e memoria dell`italia repubblicana dagli anni di piombo a oggi. con questo libro trova finalmente una sua ricostruzione storica, svolta su documenti originali. il 7 aprile 1979 una serie di clamorosi arresti colpi` militanti della sinistra extraparlamentare, tra cui intellettuali che avevano fatto la storia di quel comunismo eretico espresso da gruppi sovversivi come potere operaio e autonomia operaia. firmo` gli ordini di cattura il magistrato pietro calogero della procura di padova, citta` dove imperversava la violenza autonoma e dove insegnava il principale imputato: antonio (toni) negri, pensatore politico e teorico del sabotaggio anticapitalista. partito dalla provincia veneta, il 7 aprile divento` un caso nazionale in cui i "cattivi maestri" di una cultura politica ribelle erano accusati di aver tirato i fili della lotta armata fino a dirigere il rapimento e l`omicidio di aldo moro nel 1978. loro, i sovversivi, nella stragrande maggioranza dei casi non negavano di essere tali. addebiti specifici a parte, la loro autodifesa passava essenzialmente attraverso un assunto: che l`inchiesta mirasse a criminalizzare una generazione politica. da questo duello intorno ai principi-chiave dello stato repubblicano - il dovere di difenderlo, il diritto di contestarlo - scaturisce una complessa vicenda politica e giudiziaria che ha attraversato la guerra fredda ed e` giunta fino ai giorni nostri, intrecciandosi con le urgenze securitarie dell`antiterrorismo globale.

dopo i mesi di lockdown e gli anni di pandemia globale, si temeva una recessione. invece, per il momento, e` arrivata l`inflazione. un tasso di inflazione al 10 per cento era per molti italiani un ricordo lontano, che risaliva a prima della caduta del muro di berlino. la sensazione di raddoppio dei prezzi in seguito all`introduzione dell`euro era stata, appunto, solo una sensazione: chi ha meno di cinquant`anni non ha mai vissuto da adulto in un`economia surriscaldata come quella di oggi. e se gli effetti dell`inflazione sulla vita di tutti i giorni sono chiaramente percepibili da chiunque, la faccenda si complica parecchio quando si tenta di capire davvero la natura del fenomeno, le sue cause e le sue conseguenze. gli economisti hanno diverse teorie, ma dalla crisi finanziaria del 2008 a oggi molte di queste teorie si sono rivelate assai meno aderenti alla realta` di quanto si pensava. dai politici e dai media non arrivano parole di chiarezza, ma molti allarmi, eccessi di ottimismo, polemiche, o semplice disinformazione. stefano feltri si addentra nella selva oscura dell`inflazione, per tornare con una mappa che sia comprensibile e consultabile dal risparmiatore che ha paura, dal consumatore che si dispera, dal lavoratore che vede assottigliarsi il potere d`acquisto del suo stipendio - insomma, una mappa per tutti noi. da dove viene l`inflazione? quando se ne andra`? quanto ci costera`? quali decisioni bisognera` prendere, come individui e come sistema paese, nei prossimi anni?

otto adolf eichmann, uno dei comandanti delle ss responsabili dell`organizzazione della cosiddetta "soluzione finale", fu processato nel 1961 a gerusalemme, avendo commesso crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l`umanita` e crimini di guerra sotto il regime nazista. hannah arendt assistette al processo come inviata del "new yorker" e ne nacque un libro scomodo, che pone le domande che non avremmo mai voluto porci e da` risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. il suo resoconto, spiega ezio mauro nella sua prefazione, e` "il tentativo di recuperare una misura umana di razionalita` che consenta di mandare avanti il mondo dopo auschwitz": e` un`esplorazione attenta e appassionata del contesto storico e politico, un`analisi del tempo nazista, indispensabile per capire come quella quotidianita` ordinaria e mediocre abbia potuto farsi strumento dell`orrore. questo tipo di indagine diventa necessaria poiche` "quel che si vede e quel che si sente non riescono a restituire la portata dell`accaduto che resiste al diritto, alla giustizia, alla pieta`, dunque alla comprensione". sprovvisto di qualsiasi tipo di eccezionalita`, concentrato sulla corretta esecuzione del compito assegnatogli, eichmann e` l`incarnazione "banale" del male, che per questo risulta tanto piu` terribile, perche` i suoi servitori piu` o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. i macellai del nostro tempo non hanno la "grandezza" dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano. prefazione di ezio mauro.

questo e` un grande libro sullo scenario fisico delle citta` europee, il cui carattere di persistenza nel tempo attraversa le altre vicende storiche e diventa un canale di comunicazione insostituibile tra presente e passato, ma anche di condizionamento del presente sul futuro. e la stabilita`, infatti, che da` risalto e significato al fluire delle esperienze diverse di ogni generazione, cio` che costituisce l`identita` dei luoghi in cui viviamo. da una citta` all`altra dell`europa attraverso i secoli, leonardo benevolo ravvisa una tradizione urbana europea riconoscibile. scopriamo ad esempio che i monumenti non si isolano dalla citta`, ma si affacciano sugli spazi comuni e con le loro facciate li arricchiscono, andando a fondare la nostra tradizione urbana. una tradizione basata sulla molteplicita`, sull`imperfezione, sull`aderenza ai valori della vita quotidiana.

c`e` stata una donna, durante la rivoluzione francese, che ebbe il coraggio di sollevare i gonnelloni e marciare su versailles a cavallo di un cannone. e un`altra, una deputata del parlamento inglese, che nel primo novecento pronuncio` una frase memorabile: , denunciando cosi` il sostegno che, nell`ombra, da sempre le mogli dei politici hanno dato loro. perche`, come affermo` nel 1893 helene lange: . le voci delle donne, e degli uomini, che riecheggiano in questo libro ristabiliscono un dialogo fra noi e il passato. provano a raccontarci cinque secoli di ricerca contrastata e difficile per la liberta`.

negli stessi secoli in cui entra in crisi l`unita` linguistica e politica del mondo romano, incominciano a risuonare quelle lingue che ancora oggi l`europa parla e la cultura europea rimedita l`episodio biblico della confusio linguarum, cercando di recuperare la lingua di adamo o di ricostruirla come lingua perfetta. a questo sogno si sono consacrate alcune delle personalita` piu` insigni della cultura europea e malgrado le loro utopie non si siano realizzate, ciascuna di esse ha prodotto degli effetti collaterali: se oggi conosciamo il mondo naturale attraverso classificazioni rigorose, se inventiamo linguaggi per le macchine, se siamo in grado di compiere calcoli logici, se tentiamo esperimenti di traduzione meccanica, e` perche` siamo in qualche misura debitori di quei molteplici tentativi di ritrovare la lingua di adamo.

"vorrei richiamare l`attenzione su alcuni aspetti di quella sostanza normativa della democrazia che dobbiamo oggi difendere dalle tendenze che vorrebbero trasformarla in una semplice maschera costituzionale dei meccanismi di mercato. si tratta infatti di capire che cosa noi vogliamo salvare e recuperare nella costellazione posnazionale di una societa` mondiale in via di formazione." (dalla prefazione di jurgen habermas). una delle opere principali del grande filosofo tedesco, una grande sintesi sul rapporto tra etica, morale e diritto.

: ecco in due parole - secondo bracher - la chiave di lettura piu` appropriata e la sintesi dell`intera storia del novecento. l`autore ripercorre cento anni di storia attraverso le alterne vicende e il destino delle ideologie: la crisi del liberalismo sul finire dell`ottocento, la nascita di un nuovo irrazionalismo e di nuovi nazionalismi razzisti, le origini del fascismo, i contraccolpi della rivoluzione d`ottobre, le esperienze totalitarie in italia e in germania, la ventata sessantottesca, le ricorrenti tentazioni integralistiche piu` recenti nel terzo mondo e non soltanto nel terzo mondo.

nel tormentato processo europeo irrompe la guerra d`ucraina, che polarizza il campo di forze verso l`atlantico, mette alla prova lo sforzo per un`autonomia strategica attorno all`asse renano, suscita la reazione bellicista di polacchi e baltici e scuote il sistema di alleanze tedesco. accanto alla difficolta` di centralizzare politicamente la pluralita` di stati e sovrastrutture, la contraddizione per l`imperialismo europeo risiede anche in una battaglia per il rilancio continentale costretta a ricercare il raccordo con una base di massa ripiegata nelle paure del declino atlantico. il brexit e` una manifestazione vistosa di questo ciclo politico che riflette paure piccolo-borghesi e proprietarie e l`invecchiamento demografico. l`irrompere tragico e brutale della guerra imperialista in europa conferma che l`internazionalismo e` l`unica scelta contro la barbarie. siamo con i proletari ucraini, con i proletari russi, con i proletari europei, come con quelli americani o cinesi, e ci battiamo contro l`imperialismo russo, quello europeo, americano o cinese come contro la borghesia ucraina.

il libro raccoglie un ciclo di lezioni che il professor giorgio cosmacini ha tenuto, nel corso dell`anno accademico 2021-22, all`universita` vita-salute san raffaele di milano. le dissertazioni esposte in questo volume - come precisa il sottotitolo - non costituiscono una storia della medicina come e` comunemente intesa, cioe` del procedere attraverso i secoli delle conoscenze delle malattie e della capacita` di curarle. in queste "lezioni" vengono trattate "alcune rivoluzioni succedutesi nel corso di una storia piu` che bimillenaria e che meritano di essere dette rivoluzioni filosofiche". cosmacini ci guida in una galleria di personaggi, teologi, filosofi, politici, matematici, fisici, astronomi, biologi e medici che, dalle geniali e straordinarie "intuizioni" dei greci fino alla scienza moderna, hanno interagito nel plasmare la medicina e le scienze della vita. corredate di una ricca bibliografia, sono "lezioni" da studiare. ma anche una boccata d`aria di alta montagna.

un libro che propone un giro mozzafiato del cosmo, dai pianeti alle stelle, alle galassie, ai buchi neri e ai loop temporali; una visione e una prospettiva cosmiche offerte attraverso una narrazione avvincente. come vivono e muoiono le stelle? quali sono le possibilita` di vita intelligente altrove nell`universo? come ha avuto inizio l`universo? perche` si sta espandendo e sta accelerando? e il nostro universo e` unico oppure parte di un multiverso infinito? gli autori di best-seller e famosi astrofisici neil degrasse tyson, michael a. strauss e j. richard gott guidano il lettore in un indimenticabile viaggio di esplorazione che rivela come realmente funziona il nostro universo.

ci sono una gallina gringa e un maiale colombiano. la prima propone al secondo di entrare in affari e vendere sandwich: basta che ciascuno fornisca la meta` degli ingredienti. , dice la gallina gringa. , chiede il maiale colombiano. . gira questa storiella negli ambienti intellettuali di sinistra della colombia. a juan pablo, che lavora nell`esercito come un tempo suo padre, non fa ridere. perche` sa che c`e` qualcosa di vero. la realta`, pero`, e` complessa, e quella del suo tormentato paese ancora di piu`. per lui, chi vive in mezzo alla violenza vuole una cosa sola: ordine. lisette, una giornalista americana cresciuta tra le dolci colline della pennsylvania e appena rientrata esausta dall`afghanistan, vuole invece una e va a cercarla proprio in colombia. in colombia e` andato anche mason, sottufficiale di collegamento delle special forces che ha cominciato la carriera militare in iraq e che, dopo essere diventato padre, ha capito di averne abbastanza di carri armati e ordigni esplosivi. abel, che in colombia e` nato, al contrario non ha avuto scelta. e nemmeno la sua famiglia, finita nel tritacarne delle lotte tra guerrilleros, paras e narcos che seminano sangue e terrore in ogni angolo della giungla. dopo fine missione, raccolta di racconti frutto dell`esperienza come marine in iraq, phil klay torna a parlare di guerra, ma stavolta allarga l`inquadratura includendo anche afghanistan, colombia e yemen. e una scelta letteraria, ma la globalizzazione bellica non e` fiction: le forze all`opera da una parte trafficano intanto anche da un`altra; i soldati e i mercenari un giorno utili qua il giorno dopo servono la`; e ogni bomba che cade ha dietro una sofisticatissima tecnologia messa a punto in lindi laboratori sparsi per mezzo mondo. connessi in una macchina mostruosa, i personaggi di klay, nel silenzio che segue scoppi e fanfare, si ritrovano soli di fronte al tribunale della loro coscienza

che cosa significa essere se`, ossia avere un`esperienza cosciente del mondo che ci circonda e del nostro mondo interiore? storicamente, l`umanita` ha considerato la natura della coscienza come oggetto di indagine primariamente filosofica. oggi, pero`, la ricerca scientifica sta delineando teorie e spiegazioni biologiche della coscienza e del se` estremamente affascinanti e convincenti. anil seth, neuroscienziato e autore di chiara fama, ci aiuta qui a comprendere come il cervello crei la nostra esperienza cosciente.

non c`e` dubbio: e` all`immenso potere dei libri che si deve la diffusione dell`illuminismo. ma come si spiega la loro forza di rompente in un`epoca in cui non esisteva la liberta` di stampa? nella francia dell`ancien re`gime ogni pubblicazione dipendeva infatti da un tortuoso iter, senza il quale era impossibile ottenere il privile`ge concesso dal re. per di piu` la corporazione parigina dei librai e stampatori, grazie a una complessa rete di relazioni tipica di un`oligarchia endogama, dominava in tutto il regno, paralizzando di fatto le imprese di provincia. lo scenario che darnton dischiude in questo libro, frutto di lunghe, tenaci ricerche d`archivio, e` perturbante: quasi tutte le opere che hanno trasmesso il pensiero dei philosophes furono stampate in quella che da amsterdam e bruxelles giungeva sino ad avignone (allora territorio papale) passando per la renania e la svizzera, e distribuite in maniera clandestina - erano insomma frutto di pirateria. tempestivamente informati sulle novita` da spregiudicati agenti che operavano a parigi, animati da una sete di profitto pari solo alla loro audacia, braccati dal tempo, assediati da non meno animosi concorrenti, i pirati dell`editoria potrebbero apparire come i perfetti rappresentanti di un capitalismo predatorio. eppure, ci rivela darnton, assolvevano un compito rivoluzionario: produrre a buon mercato libri per un pubblico nuovo, composto dai ceti intermedi. agendo al di fuori della legge, assecondavano dunque, paradossalmente, la battaglia dei livres philosophiques, che quella legge, fondamento dei privilegi dell`ancien re`gime, sfidavano in maniera aperta.

george leigh mallory, 1921. e l`everest: sui suoi pendii da un secolo si cimentano i migliori alpinisti del mondo, da eric shipton a reinhold messner, da edmund hillary a krzysztof wielicki, anatolij boukreev, doug scott, simone moro e alex txikon. ma anche avventurieri, topografi, sognatori, scienziati e figure eccezionali come quelle degli sherpa. un secolo fa, nella primavera del 1921, una spedizione britannica lascia le piantagioni di te` di darjeeling per dirigersi verso la base della montagna piu` alta del mondo, l`everest. a partire da quel momento il big e sara` teatro di una serie di vicende che rimarranno scolpite nella memoria storica dell`alpinismo: dalla scomparsa di george mallory e andrew irvine nel 1924 alla prima ascensione da parte di edmund hillary e tenzing norgay nel 1953. dalle imprese solitarie e senza ossigeno di reinhold messner nel 1978 e nel 1980 al fenomeno delle spedizioni commerciali dei giorni nostri, che vede centinaia di persone pagare alte cifre per raggiungere la cima, e alle esperienze dei protagonisti odierni delle scalate. stefano ardito racconta in queste pagine l`affascinante storia di cento anni di spedizioni. e una storia fatta di coraggio, intelligenza, paura, ma anche di tanti altri aspetti, dall`evoluzione tecnologica delle attrezzature alle trasformazioni geopolitiche che hanno influito sull`alpinismo.

le `stragi nere` iniziano il 12 dicembre 1969 con piazza fontana e terminano il 4 agosto 1974 con l`attentato al treno italicus. alcuni giorni dopo la bomba di milano, il settimanale britannico "the observer" parlera` di `strategia della tensione`, riferendosi non solo alle bombe ma al modo in cui sono stati strumentalizzati attentati e disordini sociali, chiamando in causa la stampa e i politici. la stagione dello stragismo, ignota ai paesi dell`europa occidentale, ha minato le istituzioni democratiche e la convivenza sociale dell`italia, con l`aggravante che in quarant`anni non sono stati condannati ne` i mandanti ne` gran parte degli esecutori. solo in sede storica si e` fatto un po` di ordine. mirco dondi ricostruisce gli episodi stragisti, soffermandosi in particolare sul loro impatto immediato.

cosi`, nel 1968, joan didion presentava al lettore "verso betlemme": una raccolta di venti storie - articoli, reportage, saggi - capaci di raccontare l`america, i suoi umori e le sue culture come mai nessuno aveva fatto prima. a rendere illuminante ognuna di queste storie e coerente la raccolta nel suo insieme e` la scrittura maieutica di didion, il suo incedere curioso dal particolare a un universale mai ne` , il suo spingere la prosa giornalistica nei territori della letteratura. in queste pagine la cronaca di un processo per omicidio diventa cosi` il resoconto della fine del sogno americano, un delicato ritratto di john wayne l`affresco di un`epoca al tramonto, il racconto di una diatriba tra joan baez e il suo vicinato getta una luce impietosa sul quotidiano dell`icona del `68, il reportage del quartiere di haight-ashbury smonta pezzo dopo pezzo il mito del flower power. "verso betlemme" setaccia, filtra e racconta un cambiamento epocale, un paese dove tutto sembra andare in frantumi, dove un ordine si e` sgretolato lasciando un vuoto che sara` presto riempito da qualcosa di diverso, piu` simile al caos: . joan didion non fa che regalarci la sua ostinata curiosita`, il suo sguardo lucido e meravigliato, e il risultato e` una lezione irripetibile di giornalismo narrativo che trascende lo spazio e il tempo del proprio oggetto d`indagine.

considerato da sempre l`espressione piu` profonda del pensiero tradizionale cinese, e simbolo dell`esplosione della spiritualita` orientale in occidente a meta` del secolo scorso, l`yijing (o i king o i ching, a seconda del sistema di trascrizione utilizzato) sta vivendo una rinascita anche nella cina contemporanea. nato come manuale di divinazione basato su diagrammi a sei linee chiamati `esagrammi`, ne viene attribuita l`origine al mitico saggio fuxi, uno dei primi `eroi civilizzatori`, vissuto all`incirca nel terzo millennio a.c., nella cosiddetta `alta antichita`` cinese. ogni esagramma, concepito per rappresentare un modello o un tipo di situazione in base alla sua particolare configurazione di yin e yang, e` dotato di un nome e di un breve commento enigmatico, chiamato `sentenza` o `delucidazione sull`esagramma`. le delucidazioni sono tradizionalmente attribuite a re wen, primo re della dinastia zhou (1045-256 a.c.), e rappresentano una successiva stratificazione del testo originario. dal vi al iii secolo a.c. circa vennero aggiunti diversi altri strati che furono infine attribuiti a confucio, alcuni con valenza di veri e propri saggi filosofici che sviluppano la filosofia del mutamento alla base del sistema divinatorio. l`introduzione di adler a questo grande classico della letteratura cinese offre al lettore la narrazione approfondita delle sue origini, la storia della sua interpretazione dal primo millennio a.c. fino alla contemporaneita`, la sua funzione di testo sacro e divinatorio, il significato che assume nella storia del pensiero cinese e le sue trasformazioni moderne.

abbiamo scelto noi le specie vegetali che coltiviamo e lasciamo proliferare nel mondo o in realta` e` accaduto il contrario? siamo intervenuti sulla natura o siamo stati in qualche modo "addomesticati"? seguendo la storia naturale, politica, sociale ed economica del nostro pianeta, michael pollan indaga la strategia evolutiva messa in atto da quattro specie vegetali che da millenni dominano sul nostro pianeta: il melo, il tulipano, la cannabis e la patata. piante che si sono adattate alle esigenze dell`uomo per guadagnarsi la sopravvivenza e la diffusione dei geni. osservato per la prima volta come soggetto agente, scopriamo come l`ambiente naturale abbia trascorso gli ultimi diecimila anni a escogitare il modo migliore per nutrirci, guarirci e vestirci, inebriarci o deliziarci.

punto piu` alto della ricerca filologica e storica di ka`roly kere`nyi sulla genesi e le forme della mitologia, "gli de`i e gli eroi della grecia" narra le vicende degli de`i, dalle origini del mondo alle complesse genealogie dell`olimpo, e quelle degli eroi, figure "quasi storiche" e leggendarie, esseri umani che si incontrano e scontrano con la divinita`. in un continuo rimando alle fonti originali greche, l`ascesa al potere di zeus contro il padre crono, gli amori di afrodite e le lotte di ares, la ribellione di prometeo, le fatiche di eracle e il dramma di edipo prendono vita in una materia narrativa in continua evoluzione. l`autore, tra i piu` cari amici di carl gustav jung - a legarli fu anche una lunga e fruttuosa collaborazione -, racconta gli antichi miti in una forma astratta dal tempo storico, e in cui le intenzioni e i significati dei testi mitologici sono letti in chiave archetipica, offrendo uno strumento di decodifica per la nascita della civilta`. il saggiatore porta in libreria un classico della storia delle religioni e degli studi sull`antichita`. riproposto in un unico volume, come nella prima edizione italiana del 1963, "gli de`i e gli eroi della grecia" e` un testo indipendente e di per se` strumento di conoscenza: kere`nyi esula dai limiti della narrazione storica per offrire al lettore un apparato mitologico organico...

perche` un regime politico viene definito totalitario? quando si inizia a parlare di totalitarismo e perche`? e possibile liquidare il fenomeno totalitario come un tragico episodio del secolo scorso o e` qualcosa di piu` complesso di una semplice parentesi storica?

una storia documentata dello yoga, dagli albori a oggi. il percorso si snoda attraverso una serie di testi fondanti, che diventano lo sfondo ideale per affrontare questioni quasi percettive, per definire la natura unica di una disciplina che e` una filosofia che si lascia creare dal corpo. la seconda parte del testo affronta la questione della composizione delle tecniche come strumento per ritrovare una filologia della pratica che sia viva: d`altra parte, esercitarsi a comporre le tecniche "come se fossero lettere dell`alfabeto" era la raccomandazione dei maestri tantrici ai loro allievi. vengono riportati tre esempi di poetica compositiva di maestre di yoga del novecento nella cui pratica il tema della composizione e` evidente per motivi differenti, e in cui e` chiaro il rapporto tra composizione ed efficacia della disciplina: genevieve stebbins (1857-1934), assistente di francois delsarte, che ha dato vita a un sistema di ginnastica in cui le tecniche del corpo e del soffio si intrecciano attraverso connessioni concettuali; cajzoran ali (1903-?) rimasta quasi sconosciuta, che ha ideato una sequenza trasformativa di quarantotto posture utilizzando come guida le reazioni del suo corpo malato fin dalla nascita, e infine noelle perez christiaens (1925-2019), allieva di iyengar, che ha riorientato le tecniche in base al concetto antropologico di aplomb come risorsa terapeutica naturale, da riscoprire e riportare nel proprio corpo attraverso il contatto con le culture tradizionali e arcaiche. la terza parte del testo, infine, pone alcuni spunti concreti per iniziare a comprendere e mettere in pratica una prassi di composizione delle tecniche yogiche coerente con l`efficacia peculiare dello yoga, che vive della possibilita` di sentire in se`, ogni volta, il vuoto che precede e segue ogni forma di creazione. vengono qui, infine, portate al lettore le peculiari esperienze yogiche, preziosissime, di due compositori: giacinto scelsi e edward salim micheal.

warren buffett e` forse l`investitore di maggior successo e piu` conosciuto di tutti i tempi. il ceo e presidente di berkshire hathaway si e` infatti guadagnato l`ammirazione globale non solo per le sue imprese finanziarie, ma anche per la filosofia che ne e` alla base. questo libro fornisce nuovi e sorprendenti spunti sulla carriera di buffett, osservandola da una prospettiva inedita: quella dell`imprenditore. l`autore ripercorre le esperienze che hanno plasmato la vita di buffett, dalla vendita porta a porta di gomme da masticare durante l`infanzia alla fondazione di berkshire hathaway, fino allo sviluppo di un gruppo internazionale frutto della sua grande creativita` e immaginazione applicate agli strumenti finanziari e alla definizione di accordi. nel corso dei capitoli vengono analizzate la metodologia di investimento, la strategia di gestione e la filosofia dell`oracolo di omaha, traendo lezioni chiave dai successi ma anche dai fallimenti e imparando a superare i pregiudizi che possono influenzare e frenare gli investitori. un libro che offre un punto di vista nuovo e originale su uno dei piu` celebri colossi finanziari del mondo.

"all`improvviso, quando la mente non esiste piu`, entrerai nel cuore." "la mente non e` un fenomeno semplice, e` molto complessa, sottile, estremamente elusiva. se cercate di afferrarla, vi troverete in difficolta`. se la spingete fuori dalla porta principale, rientrera` dal retro. se la volete controllare e reprimere, la mente iniziera` a operare dall`inconscio, la qual cosa e` ancor piu` pericolosa, perche` anche in quel caso vi controllera`, ma ne sarete del tutto inconsapevoli. il nemico non e` piu` visibile, ecco tutto, ma e` presente. e quando e` invisibile, il nemico e` di gran lunga piu` potente." cosa provoca l`infelicita` e in quale modo possiamo liberarcene? grazie all`incredibile attualita` degli insegnamenti di osho, che ci accompagna sul sentiero delle parole del buddha, ci saranno svelati i trucchi che la nostra mente usa come ostacoli, impedendoci di intraprendere la via per vivere una vita serena. siamo noi stessi gli artefici di quella prigione che e` la nostra mente, la quale pone freni, dubbi, privilegiando le illusioni alla prospettiva che porta a esistere in quanto pura e semplice consapevolezza. osservare il corpo e i suoi meccanismi, la mente e il suo flusso di pensieri, le emozioni e le loro implicazioni: in questo modo si arrivera` a vedere il mondo per cio` che e`, smettendo di sovrapporgli condizionamenti, pregiudizi, aspettative. grazie alla visione di osho sara` facile comprendere quale e quanta grandezza ognuno di noi possiede senza rendersene conto.

"la consolazione della filosofia" e` un`opera in prosa e in versi composta dal filosofo severino boezio durante la prigionia, fra il 523 e il 525. la filosofia appare all`autore e lo invita a riflettere sulla vera felicita`, senza farsi ingannare dai rovesci della fortuna. l`opera e` una sintesi di temi della filosofia antica, riprende platone e aristotele, ma anche il pensiero degli stoici e i neoplatonici, e li armonizza con la riflessione di agostino e con suggestivi richiami biblici. la filosofia dimostra che gli uomini cattivi sono in realta` dei perdenti rispetto a chi segue la virtu`: il male e` assenza di bene e non-essere, e il saggio si assimila alla divinita`, partecipando alla natura del bene. l`eternita` divina e` , in cui tutti gli eventi contingenti, previsti in un`unica , non sono predeterminati da dio. quest`affascinante riflessione di un condannato a morte, capace di trascendere il contingente e di tenere fisso lo sguardo sull`eterno, avra` un grande successo nel medioevo e influenzera` profondamente dante. il presente volume propone una nuova traduzione condotta sull`edizione critica del 2005.

quando crollo` il cosiddetto `socialismo reale`, gabriel garcia marquez lancio` un allarme. pavento` lo sprigionarsi di un `fondamentalismo democratico`, fondato sul presupposto che cio` che non e` come noi e` `il male`. gli effetti di tale svolta, impressa al pianeta, sono sotto i nostri occhi. ma il fenomeno viene da molto lontano: si tratta dell`esito deludente della grande speranza, durata secoli, di portare le societa` umane ad inverare la democrazia. questo libro racconta questa storia.

la formazione della civilta` europea deve molto a un comune `linguaggio` alimentare. infatti, le molte facce - economiche, sociali, politiche, culturali - della nostra civilta` hanno sempre avuto un rapporto diretto e privilegiato con i problemi dell`alimentazione. una storia molto risalente che vede il suo inizio a partire dal iii-iv secolo, via via che lo scontro fra mondo `romano` e mondo `barbarico` - vale a dire, fra la civilta` del pane e la civilta` della carne - si trasformo` in un processo di reciproca assimilazione, favorito dal diffondersi della religione cristiana. infatti, l`opposizione pane/carne si sarebbe mantenuta nei secoli, ma con un significato diverso: non piu`, o non solo, etnico e culturale, ma sociale ed economico. il mondo della poverta` e dell`umilta` contro il mondo della ricchezza e del potere; la fame contro l`abbondanza. attraverso le vicende del cibo, dense di aspetti simbolici, questo libro ripercorre le tappe essenziali della storia europea, fino alla rivoluzione che, alle soglie dell`oggi, ha scardinato modelli millenari di produzione e di consumo. essi tuttavia continuano, fra molte contraddizioni, a condizionare i nostri comportamenti quotidiani.

la nuova astronomia, le osservazioni compiute con il cannocchiale e il microscopio, il principio di inerzia, gli esperimenti sul vuoto, la circolazione del sangue, le grandi conquiste del calcolo. e insieme le grandi idee e i grandi temi che furono centrali nel corso della rivoluzione scientifica: il rifiuto della concezione sacerdotale o ermetica del sapere, la nuova valutazione della tecnica, il carattere ipotetico o realistico della nostra conoscenza del mondo, i tentativi di impiegare i modelli della filosofia meccanica, la nuova immagine di dio come ingegnere o orologiaio, l`introduzione della dimensione del tempo nella considerazione dei fatti naturali. questa materia immensa, questa nuova immagine del mondo, e` affrontata con facilita`, trasparenza, precisione e rara passione da paolo rossi, storico della filosofia e della scienza. .

jurgen habermas, uno dei maggiori filosofi contemporanei, riflette sulla divisione dell`occidente a partire dalla frattura dell`11 settembre 2001. riflessioni tanto piu` attuali se si considera il suo giudizio sull`unilateralismo della `dottrina bush` a cui - sostiene - si puo` e si deve contrapporre un progetto cosmopolitico, che riattualizzi l`idea kantiana di `pace perpetua` e presti la dovuta attenzione al tema cruciale dei diritti umani.

"l`amore. cominciamo da qui, parliamo d`amore. ma per farlo dobbiamo ricordare che anche i sentimenti hanno una storia. tutto cambia nel tempo, persino questo sentimento che una retorica tanto facile quanto ingannevole ci spinge a considerare immutabile. dimentichiamo allora la concezione romantica e cerchiamo di capire che cos`era l`amore per i greci, cerchiamo, addentrandoci in un mondo lontano, di cogliere i diversi volti di quell`amore. innanzitutto, per i greci l`amore era un dio di nome eros. un dio armato, che con il proprio arco scoccava frecce spesso mortali. chi ne veniva colpito non aveva scampo: si innamorava. ma eros non era solo sentimento, era anche desiderio sessuale...".

che ci racconti di un ragazzo che in casa decide di non dire piu` una parola, mentre intrattiene una fitta corrispondenza con i carcerati, oppure di un adolescente che, alla morte del suo cane, si convince che nelle formule dell`algebra si annida il segreto della felicita`, oppure ancora di una coppia di ragazzi gay in visita presso una nonna eccentrica e molto amata, cameron sembra non aver mai fatto altro che scrivere storie per noi. storie di giovinezza, di inquietudine e nostalgia, di amori e famiglie e vita quotidiana, affidate alla sua voce fresca e generosa - storie che, come accade con i suoi ammiratissimi romanzi, non dimenticheremo facilmente.

la meditazione e` diventata una pratica molto diffusa, il rimedio per risolvere qualunque problema, dal sovrappeso alle relazioni di coppia al successo nel lavoro. gli studi piu` recenti hanno ormai dimostrato la plasticita` del cervello, cioe` la sua capacita` di modificarsi in base alle emozioni e agli stati mentali, e hanno aperto la strada a tutta una serie di metodi di "training mentale" che si propongono di migliorare la vita emotiva e intellettuale. in questo libro, goleman e davidson raccontano il loro interesse piu` che trentennale per la meditazione e le loro ricerche, spiegando la verita` medica su cio` che essa puo` fare per noi e come trarne il massimo beneficio. sgombrando il campo dalle distorsioni pseudoscientifiche e dai miti, dimostrano che al di la` del benessere mentale la meditazione puo` portare in primo piano l`altruismo, l`empatia e la compassione, e indicano nuovi percorsi da seguire per sviluppare un addestramento mentale piu` efficace e duraturo, a beneficio di tutta la societa`.

il libro colloca l`opera di wagner fra un`arte tradizionale - basata sull`idea di totalita` e di un senso assoluto - e un`arte moderna - basata sulla frammentarieta` e su un senso mai raggiunto. di qui la rilevanza dei temi dell`attesa, che non trova un compimento finale, e della redenzione, intesa come apertura a un bisogno mai soddisfatto all`interno di un cristianesimo senza trascendenza. grazie a questa guida filosofica, la modernita` di wagner appare al lettore in tutto il suo rilievo.

nel 1982, michel foucault dedica il suo corso al colle`ge de france alla "cura di se`". in senso stretto per foucault si tratta di passare in rassegna le grandi scuole filosofiche dell`antichita`, mettendo in luce l`importanza che il pensiero greco prima, e latino poi, assegnavano al principio di "avere cura di se stessi", di occuparsi attivamente della propria crescita spirituale e di "allenarsi" ad affrontare gli eventi futuri senza lasciarsi intimorire e senza lasciarsi trascinare dalle emozioni che tali eventi avrebbero potuto suscitare. ma l`intento di foucault non e` circoscritto alla ricostruzione storico filosofica: cio` che gli preme mettere in luce e` la precarieta` dei modi attraverso cui avviene, all`opposto, la formazione dell`uomo moderno.

un`esposizione critica del pensiero di wittgenstein puo` difficilmente essere organizzata `per libri`. egli pubblico` un solo libro e la produzione successiva al 1929 e` un unico grande work in progress. ma non e` facile nemmeno organizzarla `per temi`, dato che non abbiamo a che fare con un pensatore sistematico o comunque orientato a disporre i suoi pensieri secondo partizioni tradizionali - logica, metafisica, etica, filosofia di questo e di quello. l`articolazione che si e` scelta ha lo scopo di dare autonomia e unita` ai singoli contributi, illuminando al tempo stesso la maggior parte degli argomenti della riflessione di wittgenstein.

"del governo dei viventi" costituisce un passaggio cruciale nella storia dei regimi di verita` che michel foucault sviluppa nell`insieme dei corsi al colle`ge de france. dopo aver esplorato il campo giuridico e giudiziario e quello politico si rivolge qui alle pratiche e alle tecniche del se`, al campo dell`etica che d`ora in avanti non lascera` piu`. si domanda: "come accade che, nella cultura occidentale cristiana, il governo degli uomini richiede a coloro che sono diretti, oltre ad atti di obbedienza e di sottomissione, anche `atti di verita`` che hanno di particolare il fatto che al soggetto non solo si richiede di dire il vero, ma di dire il vero riguardo a se stesso, alle sue colpe, ai suoi desideri, allo stato della sua anima ecc.?". la questione lo conduce da una rilettura dell`edipo re di sofocle all`analisi degli "atti di verita`" del cristianesimo primitivo, attraverso le pratiche del battesimo, della penitenza e della direzione di coscienza. foucault si interessa agli atti tramite i quali il credente e` chiamato a manifestare la verita` a proposito di se`, in quanto essere indefinitamente fallibile. dall`espressione in pubblico della propria condizione di peccatore, nel rituale della penitenza, alla verbalizzazione minuziosa dei propri pensieri piu` intimi, nell`esame di coscienza, si vede disegnarsi l`organizzazione di un`economia pastorale centrata sulla confessione. questa e` la prima delle indagini che foucault condurra` in seguito nel campo dell`etica.

"l`uso dei piaceri" e` il secondo volume di quella "storia della sessualita`" di cui michel foucault aveva esposto ne "la volonta` di sapere" il progetto iniziale: comprendere come, nelle societa` occidentali moderne, si era costituito qualcosa di simile a una "esperienza" della "sessualita`", nozione familiare e tuttavia apparsa solamente all`inizio del diciannovesimo secolo. parlare di sessualita` come di un`esperienza storicamente singolare ha richiesto di ricostruire i percorsi del "soggetto desiderante", risalendo dall`epoca moderna fino all`antichita` classica. "l`uso dei piaceri", appunto, entra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella citta` greca, e da` cosi` concreto avvio a un`opera storiografica dall`ambizione assolutamente unica: non piu` indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualita`, essa presenta globalmente la genealogia dell`esperienza piu` ignota, anche quando piu` esibita, della nostra cultura e della nostra storia, offrendoci al contempo una sorta di specchio delle radici piu` remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.

sotto la direzione di ewald e fontana, una e`quipe composta da bertani, gros, lagrange, marchetti e senellart sta procedendo alla trascrizione dei tredici corsi tenuti da foucault al colle`ge de france. queste lezioni rappresentano una sorta di laboratorio in cui foucault sperimentava idee e ipotesi di ricerca, solo parzialmente riprese nei libri. in questo corso, in particolare, foucault esamina in che modo la guerra, nei suoi diversi aspetti, sia stata utilizzata come uno strumento di analisi della storia e dei rapporti sociali, individuando nella guerra delle razze e nell`emergere del razzismo di stato uno schema d`intelligibilta` della nostra modernita` storico-politica.

"questo volume apre una serie di studi che non pretendono di essere continui, ne` esaustivi; si trattera` di qualche sondaggio in un territorio complesso. il sogno sarebbe un lavoro di lungo respiro, capace di correggersi a mano a mano che si sviluppa, aperto alle reazioni che suscita, alle congiunture che gli tocchera` d`incontrare, e forse a ipotesi nuove. i lettori che si aspettassero di apprendere in che modo per secoli la gente ha fatto l`amore, o come e` stato vietato di farlo - problema serio, importante, difficile -, rischiano di restare delusi. non ho voluto fare una storia dei comportamenti sessuali nelle societa` occidentali, ma trattare un problema molto piu` austero e circoscritto: in che modi questi comportamenti sono diventati oggetti di sapere? come, cioe` per quali vie e per quali ragioni, si e` organizzato questo campo di conoscenza che, con una parola recente, chiamiamo la sessualita`? quel che i lettori troveranno qui e` la genesi di un sapere - un sapere che vorrei riafferrare alla radice, nelle istituzioni religiose, nelle forme pedagogiche, nelle pratiche mediche, nelle strutture familiari, la` dove si e` formato, ma anche negli effetti di coercizione che ha potuto avere sugli individui, una volta che li aveva persuasi del compito di scoprire in se stessi la forza segreta e pericolosa di una sessualita`." (dalla prefazione dell`autore all`edizione italiana)

partita da una scrittura preziosa e dotta, maria luisa spaziani, si e` avvicinata nel corso della sua storia ad una quotidianita` sempre piu` illuminata dai bagliori della rivelazione.

nel mondo contemporaneo i nomi di tristano e isotta devono sicuramente parte della loro fama all`opera musicale di wagner, ma la loro vicenda affonda in una sorta di "trama narrativa" che ha preso forma in piu` opere letterarie di epoca medievale. quella di thomas - databile intorno al 1170 - e` chiamata "versione cortese", perche` alle sofferenze degli amanti e` dato un significato, un carattere, che discende appunto dalle concezioni dell`"amor cortese". questo mito dell`amore fatale e` sopravvissuto al mondo medievale grazie anche alle molte rivisitazioni romantiche e non ha ancora cessato di avvincere e affascinare.

la storia, ampia e variegata, del rinascimento in europa, nella prosa brillante di uno degli storici piu` autorevoli sul tema. peter burke analizza in dettaglio i fenomeni di ricezione culturale e imitazione creativa che, interagendo con le diverse forme politiche e sociali dei singoli paesi, indussero la circolazione delle idee rinascimentali non solo nelle arti ma anche nella vita quotidiana del continente, contribuendo cosi` a `europeizzare` l`europa. un libro, ormai un classico, giudicato prezioso da jacques le goff, per rispondere alle grandi domande sulle radici e sul futuro dell`europa.

20 ottobre 2011, il colonnello gheddafi cade in un`imboscata nei pressi di sirte e viene ucciso dopo uno spietato linciaggio. l`immagine del suo volto ferito fa il giro del mondo. si conclude cosi` la sua parabola di piu` di quarant`anni ininterrotti di potere. il suo sogno autoritario di leader dei leader arabi, re dei re dell`africa e imam dei musulmani, come amava definirsi, si e` infranto quando migliaia di giovani arabi hanno dato vita a una rivolta civile alimentata da forze esterne e supportata da forze aeree della coalizione patrocinata dalla nato. una fine violenta per un regime autocratico. ma una fine che, sotto la bandiera del ripristino della democrazia e dei diritti umani, nasconde in realta` gli interessi dell`occidente per una nuova spartizione delle ingenti risorse del paese. angelo del boca accoglie la sfida di una biografia a tutto tondo e racconta le molte facce del leader libico: lo statista, l`agitatore, il politico, il dittatore...

"in quest`opera sulla letteratura latina dell`eta` augustea le persone degli autori sono al centro della trattazione. al centro, pero`, non significa in un divino isolamento: e` ovvio che ogni opera nasce in un periodo storico determinato; e` ovvio che ogni opera nasce in una cultura, con le sue tradizioni letterarie (generi, luoghi comuni, maniere stilistiche), artistiche, religiose; ma nasce attraverso l`esperienza di una persona determinata, in una societa` che ha le sue strutture, i suoi costumi, i suoi valori; ed e` attraverso il crogiuolo di una persona determinata che tutte le esperienze arrivano all`espressione letteraria e artistica"; virgilio, orazio, cornelio gallo, tibullo, properzio, sallustio, asinio pollione, livio, sono i protagonisti di queste pagine di letteratura latina raccontata da un maestro degli studi antichi come la penna. il periodo preso in esame e` quello che segue alla uccisione di cesare con la costituzione del secondo triumvirato, un organismo costituzionale istituito per legge, che segna un`altra grave frattura nella storia di roma. nonostante sia un`epoca di grandi cambiamenti e` possibile pero` rintracciare nella cultura e nella letteratura i fili di continuita` col ventennio precedente e l`attesa per eventi straordinari e` di un eroe salvatore, che poi sara` identificato con augusto, sul quale riversare le speranze per il futuro.

all`inizio, internet era un luogo senza legge, popolato da geni della truffa che rendevano l`acquisto o la vendita di qualsiasi cosa online un affare rischioso. poi amazon, ebay, upwork e apple crearono piattaforme digitali sicure per la vendita di beni fisici, la ricerca di un lavoro e il download di app. in seguito, pero`, questi giganti della tecnologia hanno continuato a governare internet come autocrati. come e` potuto accadere? in che modo utenti e lavoratori sono diventati gli sfortunati sudditi degli imperi economici online? internet non doveva liberarci dal potere delle istituzioni? l`esperto di economia digitale vili lehdonvirta ci racconta il rapporto tra tecnologie digitali e societa` prendendo di volta in volta spunto dalla storia di un personaggio influente o di una piattaforma significativa tra quelli che hanno contribuito a plasmare l`odierna economia digitale, da nomi familiari come jeff bezos di amazon a eroi misconosciuti come kristy milland di turker nation. lehdonvirta esplora l`ascesa dell`economia delle piattaforme verso il dominio completo delle nostre vite e propone una via alternativa da seguire. perche` solo se comprendiamo le piattaforme digitali per quello che sono - istituzioni potenti come stati - possiamo avviare una vera fase di democratizzazione.

gli esseri umani sono animali sociali e interagiscono continuamente attraverso conversazioni, comunicazioni scritte, simboli e altre forme d`espressione. questo libro e` un`introduzione chiara e coinvolgente all`analisi di tali interazioni e delle molteplici forme e significati che queste assumono. il libro utilizza una serie di esempi tratti da letteratura, politica, pubblicita` e stampa periodica per affrontare questioni fondamentali relative al discorso, alla sua natura e al suo significato sociale. perche` esistono approcci diversi alla comprensione del discorso? in che modo le interazioni individuali sono connesse ai discorsi piu` ampi che fanno da cornice al nostro modo di pensare e di comportarci? come puo` essere indagato e analizzato il discorso? una guida accessibile e autorevole a cos`e` e a come funziona un , di particolare utilita` per gli studenti che si occupano di linguaggio, comunicazione, scienze sociali e psicologia, e per tutti noi.


la storia di una delle piu` instabili regioni del mondo, dal dominio della dinastia moghul del xvi secolo fino alla rinascita talebana di oggi. le lotte per il potere e la natura mutevole dell`autorita` politica di un paese dai caratteri unici e tragicamente tornato d`attualita` internazionale. una lettura imprescindibile per capire come una terra conquistata e governata dagli stranieri per piu` di mille anni pote` diventare per inglesi, sovietici e americani la . questa storia dell`afghanistan intreccia geografia, politica, economia e cultura per descrivere le dinamiche interne e le relazioni col mondo esterno di una nazione estremamente complessa. dopo aver illustrato la sconcertante diversita` dei gruppi tribali ed etnici afghani - spiegando cosa li unisce nonostante le differenze regionali, culturali e politiche che li dividono - thomas barfield dimostra quanto per secoli sia stato relativamente facile governare tutti questi popoli quando il potere era concentrato in una piccola e`lite dinastica, e come questo fragile ordine politico sia poi crollato nel xix e xx secolo, quando i governanti dell`afghanistan mobilitarono le milizie rurali per espellere prima gli inglesi e poi i sovietici. l`insurrezione armata sbaraglio` gli occupanti, ma mino` l`autorita` del governo afghano e rese il paese sempre piu` ingovernabile. le fazioni armate interne innescarono una guerra civile, dando origine al governo clericale dei talebani e all`isolamento dell`afghanistan dal mondo. barfield esamina infine i motivi per cui l`invasione americana, sulla scia dell`11 settembre, riusci` a rovesciare rapidamente i talebani e perche` quella facile vittoria fece credere agli stati uniti che fosse altrettanto facile costruire un nuovo stato.

e impossibile immaginare la storia del femminismo senza carla lonzi: grazie alla sua visione e al suo pensiero, e` riuscita a cambiare il linguaggio con cui le donne parlano di loro stesse, della loro sessualita` e dei loro desideri. prendendo la parola per se` stessa, carla lonzi ha saputo darla alle donne che aveva attorno e che sono venute a contatto con i suoi scritti, in italia e nel mondo: la pubblicazione di sputiamo su hegel nel 1970, insieme al collettivo femminista di rivolta femminile, e` stata una vera e propria bomba nella societa` italiana reduce dalla contestazione culturale del sessantotto ma ancora profondamente patriarcale. insoddisfatta dalla cultura marxista che lasciava poco spazio all`autocoscienza femminile, carla lonzi ha deciso di dare spazio alla vita vissuta dalle donne nel quotidiano, nei rapporti con gli altri, in ogni ambito dell`esistenza, e lo ha fatto con un rigore e un`attenzione pieni di ferocia ma anche di amore. i riverberi di quell`esplosione si sentono ancora oggi: carla lonzi continua a essere amata, letta e discussa, e a generare nuovi filoni di pensiero. questo la rende una delle pensatrici piu` radicali e vive che abbiamo la fortuna di leggere, al di la` di qualsiasi geografia e ordine di tempo. sputiamo su hegel e altri scritti inaugura la ripubblicazione di tutta l`opera di carla lonzi, per valorizzare l`ampiezza del suo pensiero critico, che spazia dalla storia dell`arte al pensiero della differenza. come scrive la curatrice annarosa buttarelli,

come rendere davvero italiani i territori di cultura tedesca, croata e slovena conquistati dopo il primo conflitto mondiale? quali furono i piani di `conquista del suolo` elaborati da ambienti nazionalisti e irredentisti prima e dal fascismo poi? la risposta fu nel tentativo di sottrarre almeno una parte delle proprieta` terriere agli `allogeni` delle nuove province per impiantarvi famiglie coloniche italianissime. simili piani videro il coinvolgimento di enti operanti anche nel resto d`italia e nelle colonie in attivita` di bonifica e colonizzazione. l`esito finale sarebbe stato piuttosto deludente. limiti di bilancio e considerazioni di politica estera frenarono i propositi piu` ambiziosi. in alto adige influi` anche il giudizio tutt`altro che negativo che il fascismo aveva dei sudtirolesi, considerati conservatori, cattolicissimi e legati alla terra, quasi un esempio per i rurali delle altre regioni del regno. la ricostruzione dei propositi fascisti di `conquista del suolo` e del loro sostanziale fallimento consente di cogliere le oscillazioni e le incoerenze della politica del regime verso le minoranze linguistiche, gli elementi di continuita` con il nazionalismo prebellico e con quello successivo al 1945, ma anche il modo tutt`altro che lineare attraverso cui il fascismo defini` l`identita` italiana.

il 20 settembre 1870 non e` soltanto una giornata fondamentale per l`italia che completa la sua unita` con la conquista di roma. e anche un evento memorabile della storia mondiale perche` decreta la fine del millenario potere temporale dei papi e segna l`inizio di una diversa presenza della chiesa cattolica in italia e nel mondo. gli italiani si muovono dopo le sconfitte francesi nella guerra contro la prussia. dopo il crollo dell`impero di napoleone iii, infatti, la francia non intende intervenire piu` a difesa del papa. a questo punto, ci sono le condizioni per la conquista di roma, obiettivo finale del risorgimento. fino all`ultimo si cerca una soluzione pacifica. ma pio ix respinge le profferte italiane e acconsente alla difesa armata chiesta dai suoi soldati, pronti a battersi come nuovi crociati. il libro ricostruisce in dettaglio l`avvicinarsi delle truppe italiane a roma, l`organizzazione delle difese pontificie e l`assalto alla citta`. segue poi gli sviluppi successivi, dai festeggiamenti al plebiscito di annessione, all`avvio di una nuova politica nel quadro del sistema costituzionale rappresentativo italiano. a 150 anni da una data chiave della storia nazionale, una ricostruzione affascinante di 24 ore che hanno cambiato per sempre il corso degli eventi.

e il 1969 e al cardellino di castiglioncello, sul litorale livornese, una nada appena giunta in vetta alle classifiche sorride circondata da un gruppo di ragazzi. fra questi c`e` renato prunetti, un operaio che al cardellino lavora stagionalmente come cameriere, ma che la grandissima parte della sua vita la trascorrera` dentro le fabbriche di tutta italia, come saldatore trasfertista. da piombino a novara, da casale monferrato a taranto, da mantova all`entroterra ligure, non si contano gli stabilimenti industriali in cui l`operaio prunetti e` impiegato. il lavoro e` duro, ma per fortuna nella vita c`e` anche altro: le gite in campagna, il calcio, le uscite al bar con amici e colleghi, i figli da crescere. e renato sa approfittare dei piccoli piaceri dell`esistenza cosi` come sa lavorare a regola d`arte quando si trova in fabbrica. lo spirito irriverente e la battuta fulminante lo accompagnano ovunque e fanno pensare che quest`uomo sapra` godersi la pensione. ma in fabbrica renato ha respirato di tutto: zinco, piombo e buona parte della tavola degli elementi di mendeleev, fino a quando una fibra d`amianto trova la strada verso il torace. e cosi` che il destino dell`operaio prunetti si compie prima del tempo, per una malattia mortale che si sarebbe potuta evitare se i padroni avessero investito nella salute dei lavoratori, e non solo negli utili immediati. a ricostruire la vicenda di renato e` suo figlio alberto che, mescolando affetto e rabbia, risate e dolore, ci restituisce il ritratto di un uomo e di una classe lavoratrice che non rinunciano alla propria storia.

"una ragazza dovrebbe avere una stanza tutta per se` e una rendita di 500 sterline l`anno." con questa frase politicamente rivoluzionaria e di cui purtroppo la memoria collettiva ha conservato solo la prima parte, virginia woolf lega strettamente il discorso sull`emancipazione femminile ai soldi, presentati come la premessa stessa della liberta`. il denaro e` il vero tabu` da violare quando si parla di donne perche` e` il potere piu` grande, quindi per definizione e` stato per anni solo degli uomini. ma allora perche` tutti continuano a consigliare alle donne, oggi come allora, di sposarsi con un uomo ricco? perche` in molte famiglie si insiste a non insegnare alle ragazze a gestire il denaro, facendo loro credere che farsi procurare da qualcun altro la sicurezza materiale sia un traguardo di vita? in queste pagine troverete imprenditrici scaltre e un po` corsare, artiste carismatiche, politiche, mistiche, campionesse sportive, intellettuali. sono donne alle quali la liberta` e` spesso costata cara, ma che non hanno mai smesso di pensare di potersela permettere. in ciascuna delle loro vite risuona forte la frase fulminante e sovversiva di cher che, quando sua madre le consigliava di smettere di cantare e trovarsi un uomo ricco, ebbe l`ironia di rispondere: "mamma, l`uomo ricco sono io".

organizzato come un percorso in quattordici tappe, "introduzione alla storia del cinema" parte dalle origini del racconto cinematografico e si snoda attraverso la grande stagione del muto in europa e in america, fino alle piu` recenti tendenze del cinema contemporaneo. dalla nascita di hollywood all`espressionismo tedesco, dal cinema classico al realismo poetico francese, dai grandi autori alla ricerca indipendente e sperimentale, sino all`ultimo cinema segnato fortemente dalle nuove tecnologie, il libro ripercorre l`avventura della storia del cinema e dei film con una pluralita` di approcci interpretativi che, intrecciandosi armonicamente, arricchiscono la visione d`insieme. accanto a un discorso di carattere generale sugli autori e le tendenze principali di ogni periodo o corrente, vi sono anche finestre di approfondimento, dedicate a problemi di natura tecnica ed estetica. il libro curato da paolo bertetto si avvale dei contributi di studiosi come lino micciche`, giorgio tinazzi, giulia carluccio, giaime alonge, silvio alovisio, dario tomasi, federica villa e andrea minuz, coniugando le specificita` metodologiche degli autori in una visione d`insieme ricca e articolata.

in che misura i testi antichi greci e latini che noi leggiamo in copie confezionate almeno un millennio dopo che quelle opere erano state scritte, le rispecchiano fedelmente e quali modifiche hanno subi`to? e una questione storica, che ne comporta una piu` operativa: quando si tenta l`edizione di una di quelle opere, quali procedure ci consentono di muoverci in direzione degli originali? e di questo che si occupa la filologia classica, una disciplina coltivata gia` nell`antichita`, fin dal tempo della grande biblioteca di alessandria nel iii e ii secolo a.c., e poi affinatasi principalmente come studio della tradizione. in questo volume luciano canfora si propone di familiarizzare i lettori con i concetti fondamentali di questa disciplina (variante, archetipo, stemma e soprattutto errore), grazie anche al ricorso ad esempi concreti. se nei manoscritti a noi giunti non ci fossero errori, i filologi sarebbero disoccupati. per fortuna ci sono, e percio` gli studiosi da secoli si affannano al fine di ricostruire gli : e prendono spunto proprio dalle difettose copie che abbiamo tra mano. questo libro tenta di raccontare successi e sconfitte, delusioni e delizie, di tale incessante lavoro.

nel mondo contemporaneo, dominato dalla tecnologia e dal progresso scientifico, diventa sempre piu` necessario interpretare la realta` in termini logici e matematici. una situazione cultura che e` frutto di un processo di ricerca e di scoperta in continuo sviluppo, iniziato con la storia stessa dell`uomo. ma come si e` giunti alle straordinarie conquiste della mente cui assistiamo oggi? anche le scienze, e in particolare la matematica, per essere comprese appieno, vanno inserite nella loro dimensione storica. e quello che fa carl boyer in questo volume ormai celebre, vera tappa miliare della storiografia scientifica. come scrive nella prefazione il matematico lucio lombardo radice: . prefazione di lucio lombardo radice.

nel 2018 la giornalista sally hayden inizia a ricevere via facebook richieste d`aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in libia, migranti che avevano tentato di attraversare il mediterraneo per scappare da guerre e dittature. a quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. hayden decide cosi` di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali. l`estenuante percorso migratorio dall`africa al mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l`onu e dell`impotenza delle ong. ma, soprattutto, l`autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell`unione europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani. questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacita` di far emergere le spaventose contraddizioni di un occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilita` collettive e individuali, restituendo voce a chi se l`e` vista negare.

sei storie esemplari di donne del medioevo e del loro rapporto con la maternita`. c`e` l`esperienza di dhuoda (vissuta nel ix secolo), il cui figlio guglielmo fu consegnato come ostaggio a carlo il calvo; c`e` - due secoli dopo - la vicenda di matilde di canossa, donna potentissima ma delusa nelle sue aspettative di maternita`. c`e` l`esempio di caterina da siena, che pur non avendo figli agisce e scrive da `grande madre` italiana. c`e` christine de pizan, impegnata nell`ultimo scorcio di medioevo a destreggiarsi tra i figli e la carriera. ancora, c`e` margherita datini, che cresce come fosse sua figlia una bambina che il marito ha avuto da una schiava; c`e` infine alessandra macinghi strozzi, vedova di un esule, che fa da madre e padre ai suoi 5 figli. pagina dopo pagina, si rovescia cio` che crediamo di sapere sulle donne del passato: scopriamo figure di madri oltre la retorica che le relega a un ruolo angusto, incontriamo autentiche madri anche oltre l`effettiva esperienza biologica, osserviamo donne in azione oltre la sfera domestica, protagoniste oltre i limiti imposti dal tempo in cui vissero al loro genere. insomma, madri e donne che vanno ben al di la` delle nostre (spesso ristrette) concezioni del medioevo.

i modi in cui e` stata considerata, nelle varie epoche storiche, la bellezza naturale; l`atteggiamento delle attuali tendenze ambientaliste e delle filosofie a esse ispirate nei confronti della bellezza naturale; la nozione di paesaggio e, infine, il rapporto tra natura e arte nelle tendenze artistiche piu` recenti. questo e` il campo largo in cui si muovono le riflessioni del filosofo paolo d`angelo. tematiche che stanno ricevendo tanta piu` attenzione grazie alla presa di coscienza ecologica, alla nascita dei movimenti ambientalisti e alla diffusione del pensiero `verde`, che hanno prodotto una riconsiderazione del problema della bellezza naturale.

oggi in europa viviamo in societa` sempre piu` disomogenee. le tensioni e i conflitti etnici, religiosi e culturali che attraversano centri e periferie impongono la ricerca di nuove forme di convivenza. secondo cinzia sciuto, la strada da percorrere per una societa` capace di tenere insieme disomogeneita` culturale e diritti delle persone e` quella di una visione etica e politica radicalmente laica. ma che cosa significa essere laici? la laicita` e` l`insieme delle condizioni che permettono alle diverse espressioni religiose, e piu` in generale alle diverse visioni del mondo, di coesistere in una societa` pluralistica. condizioni che garantiscono la liberta` di religione ma allo stesso tempo stabiliscono princi`pi ai quali non si puo` derogare in nome di nessun dio. la laicita` dunque non e` il polo di una simmetria, ma la condizione prepolitica della convivenza civile in una societa` disomogenea. un saggio che smaschera le pretese velleitarie del multiculturalismo: nel reclamare riconoscimento e rispetto delle identita` delle diverse componenti etniche, religiose e culturali di una societa`, il rischio e` perdere di vista che il soggetto titolare di diritti e` solo ed esclusivamente il singolo individuo e non i gruppi. sciuto capovolge l`ordine di priorita`: e` l`individuo a essere portatore di identita` e appartenenze, non e` l`appartenenza a definire l`individuo.

, : termini appartenenti alla vecchia logica di inclusione che governava sia i paesi comunisti, sia quelli capitalisti dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale. dovremmo invece parlare oggi di , termine che meglio corrisponde a quel processo dell`economia politica globale che spinge forzosamente lavoratori, piccole e medie imprese, agricoltori al di la` dei confini del sistema, rendendoli invisibili e consegnandoci indicatori economici piu` favorevoli ma svianti. ogni misura di austerita` ridefinisce e riduce lo spazio economico, e i programmi di risanamento del debito - argomenta il libro - altro non sarebbero che finalizzati non a massimizzare l`occupazione e la produzione, ma a rafforzare la nuova economia, quella delle .

l`innovativa ricostruzione di uno degli imperi piu` celebri della storia, per secoli modello ineguagliato di fusione etnica e contaminazione culturale, tolleranza religiosa e plurilinguismo, snodo fondamentale delle relazioni e dei conflitti tra europa e oriente. l`impero ottomano (xiii-xx secolo) e` stato a lungo descritto come l`antitesi islamico-asiatica all`occidente cristiano-europeo. ma la realta` e` nettamente diversa: il dominio multietnico, multilingue e multireligioso degli ottomani durato oltre sei secoli arrivo` a toccare il cuore dell`europa. e infatti i governanti ottomani si consideravano i nuovi romani. marc david baer racconta la straordinaria ascesa degli ottomani da principato di frontiera a impero mondiale; sottolinea la filiazione turca, mongola, islamica e bizantina; l`utilizzo della tolleranza religiosa e della conversione per integrare i popoli conquistati; e ricostruisce come, solo dal xix secolo, a seguito dei colpi di stato, delle rivoluzioni, controrivoluzioni e guerre, la tolleranza fu tragicamente sostituita dalla pulizia etnica e dal genocidio, con la conseguenza ultima della fine della dinastia. il ritratto magistrale di un potere dinastico che, capovolgendo i concetti fondamentali quali rinascimento, eta` delle scoperte, riforma e rivoluzione scientifica, sfida al contempo i nostri luoghi comuni su temi come millenarismo e messianismo, sessualita` e piacere, assolutismo e governo limitato, schiavitu` e orientalismo, nonche` guerra mondiale. un libro scritto con uno stile avvincente e ricco di prospettive originali, e che per primo riesce a rappresentare davvero l`incrociarsi di oriente e occidente.

la storia lunga mezzo secolo di una rivoluzione scientifica e tecnologica che ha mutato per sempre la nostra visione della vita. un saggio che illustra il sorprendente potenziale di cambiamento del mondo offerto dall`ingegneria genetica ma anche le inquietanti minacce di cui e` portatrice. negli ultimi cinquant`anni, una rivoluzione scientifica e tecnologica ha trasformato il nostro mondo, permettendoci di guarire da alcune malattie e mettendo piu` cibo sulle nostre tavole. da quando la scienza puo` manipolare con estrema precisione i geni di praticamente qualsiasi organismo, l`umanita` ha guadagnato un grado di controllo sulla vita che nemmeno la fantascienza si era mai sognata. "l`eta` genetica" e` la storia di questa rivoluzione, degli entusiasmi ma anche dei pericoli e delle proteste che ha provocato, di come ha modellato la nostra cultura, trasformando la nostra visione della vita stessa. nei momenti chiave della storia della genetica (dalla scoperta della doppia elica all`avvento delle colture ogm), alle promesse di una nuova fonte di cibo o di cure decisive di alcune gravi patologie hanno fatto seguito timori di pestilenze, di esseri umani geneticamente manipolati o di guerre biologiche. paure che non si sono mai materializzate, ma che ciclicamente ritornano. matthew cobb esamina le fantasie e la realta`, i benefici e i pericoli, per dare evidenza a tutte le potenzialita` dell`eta` genetica. con gli ultimi sviluppi dell`editing con il crispr, la manipolazione genetica in funzione ecologica e la modificazione di virus letali siamo ancora una volta di fronte a un momento cruciale di un futuro che e` quasi impossibile immaginare, un futuro troppo importante per essere lasciato in mano ai soli scienziati.

questa edizione comprende contenuti inediti, dedicati al centenario della prima guerra mondiale. la prima guerra mondiale, combattuta fra il 1914 e il 1918, ha rappresentato un conflitto su larga scala e ha tracciato un marchio indelebile nella memoria collettiva di intere nazioni. quest`opera, sbalorditiva dal punto di vista dei testi e delle immagini, narra il corso della grande guerra in vividi dettagli, ricreando gli antefatti e l`atmosfera di battaglie epiche come gallipoli, la somme, verdun. un libro fondamentale per ricordare e per capire davvero gli scontri, le strategie e i personaggi che hanno cambiato radicalmente il corso della storia.

il novecento e` un secolo di contraddizioni: testimone di immani sciagure, ma anche di incredibile sviluppo e di trasformazioni tanto rapide quanto epocali. secolo in cui l`italia, stravolta piu` volte dalle difficolta` di inizio secolo e dalle devastazioni delle due guerre mondiali, sceglie il sistema repubblicano e arriva al boom economico degli anni cinquanta. mentre la guerra fredda divide il mondo, il bel paese vive il problema da sempre latente della disparita` tra nord e sud, che rallenta lo sviluppo economico e la crescita dell`identita` nazionale. ripercorriamo poi gli anni di piombo, che sono anche gli anni della crisi petrolifera, della fine dei sogni di crescita illimitata e del sorgere di nuove consapevolezze sociali. si arriva quindi ai primi anni novanta, segnati alle inchieste di tangentopoli e dalla nascita della seconda repubblica, e poi oltre fino agli avvenimenti dei nostri giorni.

il modo in cui i cristiani consideravano il destino dell`anima nell`aldila` subi` una radicale e rivoluzionaria mutazione tra la fine del mondo antico e l`inizio del medioevo. peter brown descrive come questo cambiamento abbia trasformato il rapporto istituzionale della chiesa con il denaro e posto le basi al suo dominio della societa` medievale d`occidente. secondo la dottrina cristiana delle origini i vivi e i morti erano ugualmente peccatori, bisognosi gli uni degli altri per ottenere . le intercessioni devote dei vivi potevano dunque determinare il diverso destino, tra paradiso o inferno, delle anime dei defunti. nel iii secolo, il denaro comincio` dunque a giocare un ruolo decisivo: i cristiani benestanti iniziarono a far uso di pratiche devozionali sempre piu raffinate per mettere in salvo la propria anima e quella dei loro cari: assicurandosi sepolture in luoghi privilegiati e facendo ricche donazioni alla chiesa. a partire dal vii secolo, in europa cominciarono a proliferare sontuosi monasteri e cappelle funerarie che attraverso lo splendore dei marmi rendevano visibile le qualita` cristiane dei morti piu` facoltosi. in relazione alla crescente influenza del denaro, la dottrina della chiesa sulla vita dopo la morte da argomento speculativo si trasformo` in qualcosa di molto piu` concreto. l`uso della ricchezza personale per cercare di raggiungere la salvezza dell`anima, oltre ad alimentare sbalorditive dimostrazioni di generosita`, scateno` accesi dibattiti, destinati a protrarsi per secoli, sul significato e l`uso appropriato della ricchezza come anello di congiunzione tra cielo e terra, vivi e morti.

in fuga da guerre o poverta`, in cerca di una vita migliore, i migranti sono sempre stati al centro degli eventi dell`europa contemporanea. questo libro raccoglie in un`unica prospettiva le mille migrazioni che hanno caratterizzato la storia dell`europa contemporanea. le narra in modo avvincente racchiudendole tra due periodi da incubo: le grandi convulsioni seguite alla caduta del terzo reich e i recenti tentativi di massa dei migranti di attraversare il mediterraneo per giungere in europa. l`autore considera sia i movimenti di milioni di persone (come le epiche ondate della migrazione tedesca, dei turchi e degli italiani), sia quelli di gruppi molto piu` esigui, come i careliani, gli armeni, i molucchesi o gli . un saggio che fa rivivere i numerosi e incredibili viaggi intrapresi da tantissime persone alla ricerca di lavoro, sicurezza e dignita`, in ogni tempo.