
"il senso ultimo della vita e la scelta di una via per la propria vocazione hanno bisogno di tempo, di preparazione e di riflessione. dobbiamo, quindi, essere capaci di sostare, di attendere, di purificare il nostro pensare e agire." eppure, oggi tutto sembra condurci nella direzione opposta. travolti dal flusso frenetico degli eventi e dal frastuono del mondo, raramente troviamo il tempo per fermarci a contemplare la grandezza dell`universo - capace di smitizzare ogni tentazione di superbia - o per ascoltare la voce della nostra coscienza, che, come insegna l`autentica sapienza, laica o religiosa, si rivela soltanto nel silenzio, nella sosta e nel distacco dalla superficie delle cose. senza questo ascolto, infatti, "si corre il rischio di non vivere umanamente, ma solo di sopravvivere fisicamente." e con questo spirito che il cardinale ravasi propone una riflessione per ciascuno dei 366 giorni dell`anno solare, a partire da citazioni di autori antichi o contemporanei (scrittori, poeti, filosofi, ma anche umoristi, cantanti, fumettisti), illustrandone e ampliandone il significato. sono testi caratterizzati dalla brevita e dalla semplicita, ma ricchi di intuizioni e di spunti sui temi piu disparati: dall`amore all`amicizia, dalla solitudine alla famiglia, dall`infanzia alla malattia, dalla bonta all`odio. proprio come le pagine di un "breviario", a cui si ispirano, richiedono di essere assaporati e meditati riga per riga, parola per parola, in una quotidiana pausa di isolamento e tranquillita perche possano davvero stimolare il pensiero e sollecitare l`agire. sul finire di un anno giubilare improntato alla speranza, custodire la luce e un sincero invito ad ascoltare e preservare la voce che risuona nel profondo della nostra interiorita, la sola che puo indicarci come diventare pienamente e autenticamente "persone umane".

mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a damasco, paolo fu "afferrato, ghermito, conquistato, impugnato" da cristo. e` questa la linea di demarcazione tra il prima e il poi, tra il persecutore e l`apostolo del cristianesimo. da quel giorno, a poca distanza dalla morte di cristo, paolo diventa il piu` appassionato missionario cristiano. l`evangelo che egli annuncia pero` non e` solo una teoria, e` anche un modo di esistere: le sue lettere sono questo intreccio tra parole e vita. per scoprire il contenuto del messaggio di paolo e la stessa trama della sua esistenza e` dunque necessario rifarsi al suo epistolario. si tratta di lettere genuine e non solo rivestite fittiziamente del carattere epistolare: la trattazione teologica e` sempre aperta alla proposta etica, pastorale, esistenziale. questo itinerario nel mondo personale e ideale dell` "apostolo per eccellenza" e` un invito a staccare paolo dalle pagine agiografiche per farlo scendere nel nostro mondo secolarizzato.

in un mondo che sembra improntato all`utilitarismo e indifferente ai principi etici, che pone al vertice dei suoi valori il successo, comunque ottenuto, ha ancora senso parlare di virtu`? la risposta e` racchiusa in una legge della storia: quando una realta` viene a mancare, si torna a sentirne la nostalgia e la necessita`. proprio di tale necessita` si fa interprete gianfranco ravasi che, sulla scorta degli innumerevoli pensatori che nei secoli hanno affrontato questo tema, ha voluto ricostruire una piccola storia della virtu` per riaffermare l`esigenza di riportarla nel cuore oltre che nei discorsi degli uomini. nell`itinerario tracciato da ravasi la storia della filosofia si incrocia con la teologia, l`etica laica con la morale religiosa, l`antropologia con la storia dell`arte, in un cammino verso una pienezza di vita che travalica i confini della fragile natura umana.


"non c`e` sentimento dell`uomo" ha detto sant`agostino " che non sia rappresentato nei "salmi" come in uno specchio. lo spirito santo ha messo qui al vivo, tutti i dolori, le tristezze, i timori, i dubbi, le speranze, le preoccupazioni, le perplessita`, fino alle piu` confuse emozioni da cui l`animo degli uomini e` agitato." se oggi riprendiamo in mano i "salmi", composti nell`arco di un millennio, ci rendiamo conto di come nessun libro ci parli con la stessa intensita` tragica della irrimediabile lontananza e assenza di dio e della vicinanza di dio, che abita insieme a noi nella stessa tenda e nella stessa casa. nessun libro ci comunica sia l`ossessione del peccato sia la serenita` e la gioia dell`anima pacificata.