





2 LP. Terri Riley ed il figlio Gyan. Nuovo album assieme, prima edizione in vinile. Stampa Eu, 180 grammi.



i movimenti contro l`?ideologia del gender` ritraggono il genere come un monolite, il cui potere e la cui portata sarebbero devastanti. in russia il gender e` stato definito una minaccia alla sicurezza nazionale. il vaticano ritiene sia un rischio per l`intera civilta` e per `l`uomo` stesso. per i conservatori di tutto il mondo vuole distruggere la famiglia tradizionale e proibire l`uso di termini come `madre` e `padre`. negli stati uniti c`e` chi dice che educa i minori all`omosessualita`. la lista e` ancora lunga. dipinto come una minaccia totalitaria, il gender e` oggi un fantasma su cui si proiettano una miriade di ansie e paure. e` uno spauracchio creato ad arte da chi vuole il ripristino di un ordine sociale autoritario, reazionario, patriarcale. a piu` di trent`anni da "questione di genere", non serve allora una nuova teoria del genere, ne` smontare una a una le falsita` in circolazione. molto piu` urgente, secondo judith butler, e` interrogarsi sulla struttura di questo fantasma, per capire da quali scopi e` animato e come combatterlo. spetta a noi produrre un immaginario alternativo, che tuteli i diritti e le liberta` conquistati in decenni di lotte. perche` nulla e` in grado di sconfiggere questo fantasma piu` dell`affermazione del desiderio di amare e di esistere nel mondo, respirando, muovendoci e vivendo liberamente. perche` mai non si dovrebbe volere che chiunque possa godere di queste liberta` fondamentali?

chi l`ha detto che le donne del rinascimento erano destinate unicamente a indossare splendidi abiti come monna lisa? o a passare la vita tra seduzione, inganni e trame come lucrezia borgia? in realta` in italia e` esistita una tradizione importante di donne dedite all`arte della guerra: feudatarie, capitane di ventura, donne cavaliere e anche popolane. se matilde di canossa e` la prima, e forse la piu` conosciuta, altre sono state all`epoca capaci di suscitare sconcerto e terrore per l`audacia delle proprie imprese: da caterina sforza a cia ordelaffi, da orsina visconti a bona lombardi - la giovanna d`arco italiana. donne al comando di eserciti in difesa dei propri castelli, e` il caso di donella rossi, e battaglioni interamente femminili, come quelli che combatterono a protezione di siena e della sua indipendenza durante l`assedio dei fiorentini nel 1555. quello che emerge da queste storie avventurose e che oggi appaiono quasi leggendarie, e` un tema trascurato dagli storici: quello di una vera e propria educazione militare impartita alle donne dai padri e piu` spesso dalle madri o dalle nonne, che hanno dato vita a una via femminile alla guerra. per secoli e` stato facile idealizzare queste donne combattenti, imbalsamandole nel ruolo di figure eccezionali e irripetibili, quasi letterarie, addomesticandone la portata rivoluzionaria. oggi, finalmente, possiamo provare a restituire a queste donne la loro verita` di soggetti attivi, anche nella violenza estrema della guerra.