Nuova rilettura, con giudizio critico rivisto disco per disco, del grande musicista canadese. Riccamente illustrato, il libro è la più recente revisione storico critica dell'opera di Leonard OCohen. L'autore, Mike Evans, è considerato uno dei più approfonditi conoscitori di Cohen. Il libro è in inglese.
gli interessi in ambito architettonico sono, tra le varie e multiformi espressioni artistiche di gabriele d`annunzio, quelli piu` trascurati. mediante le preliminari, sistematiche analisi dell`architettura "descritta", dell`architettura "immaginata" e dell`impegno dimostrato da d`annunzio nella salvaguardia di testimonianze architettoniche e ambientali, questo studio propone una rilettura delle geniali soluzioni arredative che caratterizzano le dimore del poeta.
scelte da una delle collezioni piu` importanti d`europa, la ludwig nowotny di vienna, le opere di questo libro formano una raccolta inedita di tavole per ricamo, i cui soggetti raffigurano scene con animali. le tavole a piccolo punto, qui contenute, illustrano grandi scenari e piccoli particolari di animali domestici e feroci. gli schemi tecnici, alcuni dei quali di grandi dimensioni, sono stati realizzati appositamente dall`autrice e permetteranno agli appassionati di ricamo di riprodurre le tavole piu` belle.
il volume e` il catalogo della mostra di napoli (castel nuovo, sala della loggia, 29 settembre - 29 ottobre 2005). l`esposizione raccoglie cinquanta opere di carlo levi, quarantanove quadri e una scultura, del periodo della resistenza, della guerra, del primo dopoguerra.
un libro di racconti, aneddoti, incontri frammenti della vita dell`autrice che si intrecciano alle immagini, diverse per materiali e forme, ma unite dallo stesso segno e dall`ironia che ha caratterizzato da sempre il modo di comunicare della rapaccini. di ogni oggetto rappresentato ha scritto un breve racconto, o meglio, un uso di quel mobile consigliato dall`artista, per rendere la vita meno grama. alcuni titoli: "amanti scoperti dai reciproci coniugi", "donne rapite in un carretto"," signora blu molto sola". di ciascuna opera un epigramma, una storiella, due parole che illustrano la scultura e dunque la vita alle prese con maschi prepotenti, bambine cattive, animali improponibili, sogni, sogni. il libro raccoglie anche schizzi di viaggi desertici dietro la truppa di monicelli, illustrazioni per libri per bambini e per adulti.
un libro di frammenti di vita attraverso le immagini di sempe`, il grande disegnatore francese che osserva la vita con ironia, affetto e poesia. il mondo cambia, la provincia francese cambia, e l`uomo di sempe` osserva leggermente inadeguato.
conosciuto gia` in epoca romana, in tanti secoli di storia il vetro, con il suo linguaggio universale, non ha mai smesso di stimolare la creativita` degli artisti. partendo dalla preziosa collezione di vetri romani rinvenuti negli scavi delle necropoli valdostane, il volume ripercorre la storia del vetro attraverso significative testimonianze di tutte le epoche e di tutti i continenti, dalle pregevoli vetrate istoriate recentemente restaurate provenienti dalla cattedrale di aosta alle creazioni dei grandi autori del vetro come carlo scarpa, alfredo barbini, flavio poli, stanislav libensky, jaroslava brychtova, richard meitner, fulvio bianconi, napoleone martinuzzi, bertil vallien, lino tagliapietra, gaetano pesce e ettore sottsass.
il volume, uscito per la prima volta nel 1965 nella collana dei saggi einaudi compie un`originale analisi socio-antropologica della nostra civilta` spaziando dal campo artistico alle attivita` economiche, scientifiche, industriali, dai comportamenti sportivi e religiosi fino ai miti adolescenziali delle discoteche e dei clan. tali attivita` e comportamenti sono spesso correlati ad altrettanti "rituali" (quali tatuaggi, piercing, creste di capelli), fenomeni e mode giovanili che riguardano sia il vestiario sia il linguaggio e il corpo. un volume che intende offrire un vasto quadro di questi "nuovi riti" e "nuovi miti" della societa` contemporanea.
il volume, dedicato alla ceramica italiana prodotta tra il momento modernista e la stagione informale, dunque tra l`inizio del novecento e il secondo conflitto mondiale, prende in esame esclusivamente pezzi progettati e disegnati da artisti, architetti e designer che nel corso di cinquant`anni hanno rimodellato il prodotto ceramico italiano riscattandolo da un lato dalla vieta ripetizione di modelli "in stile", dall`altro recuperando una tradizione secolare di forme, modelli e decori. curato da valerio terraroli con la collaborazione di paola franceschini, il volume contempla anche l`intervento di due importanti studiose della ceramica europea: per l`area francese dominique forest del muse`e des arts de`coratifs di parigi, e per l`area boemo-austriaca andrea pauchova, direttore del museo di brno. un catalogo di circa 500 pezzi emblematici tra vasi, sculture e oggetti d`arredo (disegnati, tra gli altri, da chini, andlovitz, ponti, dolcetti, martini, tullio d`albisola, gariboldi, biancini, cambellotti, melis, fancello, nonni, melandri), un ricchissimo apparato di bio-bibliografie degli artisti e delle manifatture e un regesto dei marchi impiegati in quel torno d`anni.
nel novembre del 1925, dopo molti rinvii, esce per la collana dei quaderni del bauhaus il numero dedicato agli scritti teorici e programmatici di piet mondrian (1872-1944). un testo fondamentale per comprendere il maturare della posizione " neoplastica " e per la scoperta di una " via astratta " nella pittura del primo novecento. mondrian dava molta importanza agli scritti qui raccolti. vi scorgeva il lento e progressivo articolarsi di un realismo piu` profondo rispetto a quello, meraviglioso e incantato, degli anni giovanili. in un certo senso, attraverso di essi, la svolta verso l`astrazione e una nuova modalita` figurativa si poneva come necessaria agli occhi di mondrian, non per fuggire in una dimensione altra rispetto alla realta`, ma per arrivare all`essenza stessa del reale, a cio` che permane oltre il cangiare delle figure. per l`appunto, una nuova plastica della realta`.
"prima di essere celebre, rodin era solo. e la celebrita`, una volta sopraggiunta, lo ha reso forse ancora piu` solo. giacche` la celebrita` e` in fondo soltanto la summa di tutti i malintesi che si addensano attorno a un nome nuovo. quelli che circondano il nome di rodin sono moltissimi; dissiparli sarebbe un compito lungo e faticoso. d`altronde non e` necessario; si assiepano attorno al nome, non attorno all`opera, che e` cresciuta a dismisura ben oltre il suono e i limiti di quel nome, fino a cancellarlo e a rendersi anonima come una pianura o un mare, abbreviato in un appellativo sulle carte, nei libri e tra gli uomini, ma in realta` fatto di spazio, moto e abisso. l`opera di cui mi accingo a parlare e` andata crescendo attraverso gli anni e cresce ogni giorno come una foresta, incessantemente. ci si aggira tra i suoi mille oggetti sopraffatti dalla ricchezza dei reperti e delle invenzioni che la compongono, e istintivamente si cercano le mani che hanno dato forma a questo mondo. ci si rammenta quanto piccole siano le mani dell`uomo, come si stanchino presto e quanto sia breve il tempo loro concesso per agire. e nasce il desiderio di vedere le due mani che hanno vissuto come cento, come un popolo di mani destatesi prima dell`alba per incamminarsi sulla lunga via che conduce a quest`opera. ci si chiede chi sia il dominatore di quelle mani. che uomo e` mai? ".
"mi si rimprovera di presentare nei miei quadri oggetti situati in posizioni in cui non li vediamo mai. si tratta nondimeno della realizzazione di un desiderio reale, se non propriamente cosciente, per la maggior parte degli uomini. in effetti gia` il pittore banale cerca, nei limiti prefissati, di modificare l`ordine in cui vede gli oggetti. si permettera` timide audacie, vaghe allusioni. in considerazione della mia volonta` di far urlare il piu` possibile gli oggetti piu` familiari, l`ordine nel quale gli oggetti solitamente si collocano doveva essere evidentemente sconvolto; le crepe che noi vediamo nelle nostre case e sul nostro volto, mi sembravano piu` eloquenti in cielo; le gambe di un tavolo in legno tornito perdevano l`innocente esistenza che si attribuisce loro se apparivano dominare d`improvviso una foresta; un corpo di donna librantesi al di sopra di una citta` sostituiva gli angeli che non mi apparvero mai; trovavo molto utile vedere il di sotto della vergine maria e la mostrai in questa nuova luce; i sonagli di ferro appesi al collo dei nostri mirabili cavalli preferivo credere che spuntassero come piante pericolose al bordo di abissi... quanto al mistero, all`enigma rappresentato dai miei quadri, diro` che era questa la prova piu` convincente della mia rottura con l`insieme delle assurde abitudini mentali che generalmente sostituiscono il sentimento autentico dell`esistenza". (rene` magritte)
"l`opera della mia vita e` stata di "vivere" l`opera d`arte, di girarla e rigirarla sul palato del mio spirito, di meditare e sognare su di essa; poi, nella speranza di meglio comprenderla, di scriverne. il regno dell`arte e` un mondo, in se` e per se`, fondato su cio` che e` attuale. ci offre, quando siamo esauriti dallo sforzo di distaccarci dalla confusione e dal ronzio dell`attuale, il riposo e il refrigerio che bramiamo prima di prendere il volo e d`innalzarci alla regione dei concetti, delle astrazioni, della matematica pura. e un regno in cui non possono trovar luogo reazioni di piacere fisico o di pena fisica, poiche` ne` quello ne` questa possono attraversarne le frontiere senza lasciare indietro ogni principio attivo. e un regno al di la` della sensazione fisica, e tuttavia e` un regno che non puo` non servire di modello e d`ispirazione a cio` che e` attuale. e il regno delle sensazioni immaginarie."
"ebdo`mero non e` un personaggio, ed "ebdo`mero" non e` un romanzo; il primo e` un nome consapevole, il secondo un itinerario, un deposito di immagini, un catalogo di simboli, un collage di sogni, paesaggi, interni di abitazione, appunti di disegni, accesi, tutti, da una fosforescenza che sa di memoria, di visione, di mistificazione. la favola di ebdo`mero si estende come un labirinto proliferante, un edificio capace di riprodursi, di progettare nuove ali, quartieri, aditi ed esiti; dunque sarebbe vano cercare un inizio e una conclusione, culmini privilegiati, scoperte modali: in un edificio, uno spazio, una citta` morta e compatta, un tempio accuratamente fastosamente sconsacrato, ogni punto e` nodale, inaugura e sigilla." (giorgio manganelli)
"mi si rimprovera di presentare nei miei quadri oggetti situati in posizioni in cui non li vediamo mai. si tratta nondimeno della realizzazione di un desiderio reale, se non propriamente cosciente, per la maggior parte degli uomini. in considerazione della mia volonta` di far urlare il piu` possibile gli oggetti piu` familiari, l`ordine nel quale gli oggetti solitamente si collocano doveva essere evidentemente sconvolto; le crepe che noi vediamo nelle nostre case e sul nostro volto, mi sembravano piu` eloquenti in cielo; le gambe di un tavolo in legno tornito perdevano l`innocente esistenza che si attribuisce loro se apparivano dominare d`improvviso una foresta..." un`edizione critica degli scritti sull`arte, la politica, la vita del pittore belga.
"[...] certo e` che quando uno passa il fiore del proprio tempo in un torrido studio a dipingere mettiamo un bottone, come faccio io, allora il dubbio sorge d`essere una mummia, un uomo delle caverne, alienato dal proprio tempo. ma e` solo un dubbio [...]: all`uomo d`oggi, all`uomo col quale m`intrattengo colla mia pittura, l`avventura spaziale e` ancora profondamente estranea, mentre il bottone, eh, il bottone e` cucito solidamente al tessuto dell`esperienza d`ognuno... il ruolo degli artisti poi, incluso quelli d`"avanguardia" non e` quello di indovini o di veggenti, ma quello antico di cronisti del proprio tempo, e il nostro tempo, ammettiamolo, e` ben lontano dalla luna, per lo meno al livello dell`uomo comune" (domenico gnoli).
questi "pensieri sulle arti" apparvero col titolo "pensieri di antonio canova su le belle arti", a cura dell`abate melchior missirini dietro sollecitazione di leopoldo cicognara, a milano presso niccolo` bettoni, nel 1834. in quello stesso anno usciva, dello stesso missirini, "della vita di antonio canova" a prato presso i fratelli giochetti e l`anno successivo uscira` nuovamente a milano presso niccolo` bettoni. di quest`opera i "pensieri" sono un materiale raccolto direttamente dalla voce dell`artista, morto due anni prima dell`uscita della biografia.
"massimo bontempelli (como 1878 - roma 1960) e` stato il maggior non-critico d`arte italiano del novecento. infatti, pur tenendosi accuratamente lontano dai critici autentici, come lui stesso li chiamava ironicamente, anzi rivendicando una "appassionata incompetenza" nelle cose d`arte, ha definito, attraverso la teoria del realismo magico messa a punto alla meta` degli anni venti, una poetica che rispecchia gran parte, e potremmo dire la miglior parte, della pittura e della scultura del suo tempo. tante visioni smaltate, in cui tutto e` cosi` evidente da risultare inspiegabile; tante composizioni in cui non c`e nulla da capire e dove per questo non si capisce l`essenziale; tante immagini indimenticabili, insomma, dell`arte italiana fra le due guerre trovano un titolo, una definizione, un interpretazione insuperata nel credo di bontempelli: "un realismo preciso, avvolto in un`atmosfera di stupore lucido". `realismo magico e altri scritti sull`arte` raccoglie organicamente, per la prima volta, i suoi interventi, riunendo i testi piu` significativi sul realismo magico (usciti nel 1938 col titolo di l`avventura novecentista) e su protagonisti dell`arte moderna come de chirico, carra`, severini, sironi, morandi, de pisis, cagli, arturo martini e altri." (elena pontiggia)
agli inizi degli anni trenta, a milano, un piccolo nucleo di artisti si dedica a una pittura chiara, impostata soprattutto sulla luce. i piu` vecchi di loro hanno poco piu` di trent`anni, e si raccolgono intorno al critico edoardo persico. nelle loro opere un nuovo rapporto fra arte e sentimento, fra arte e vita, subentra all`arte staccata dalla psicologia predicata dal ritorno all`ordine; un senso inquieto della brevita` del tempo sostituisce la ricerca di una dimensione di eternita`. nasce cosi` una pittura che comunica un senso di fragilita`, la cui leggerezza stessa e` l`emblema della vulnerabilita` di tutto cio` che esiste. definita inizialmente "romanticismo impressionista", questa pittura verra` chiamata da leonardo borgese, e poi da guido piovene, chiarismo.
i souvenirs di elisabeth vige`e le brun (1755-1842) sono, innanzi tutto, l`autobiografia di un`artista, la storia della vocazione, del suo percorso creativo, della sua committenza. dietro la pretesa ingenuita` e la maschera della modestia femminile, dietro la civetteria di una donna consapevole della sua bellezza e dei suoi successi, avvertiamo una passione totalizzante, sorretta da una grande ambizione e da un`implacabile energia. questa passione e` la pittura. madame vige`e le brun non si azzarda mai ad avventurarsi sul terreno della riflessione teorica e le brevi annotazioni di carattere tecnico sono annegate nel flusso dci ricordi. l`artista non e` un intellettuale e manca, comunque, della cultura necessaria per imbastire un discorso critico. dipingere e` per lei un dato istintivo, che assorbe nutrimento direttamente dalla vita e, alla fine di queste memorie, sorge il sospetto che sia, in realta`, la vita stessa a essere vissuta in funzione della pittura. con ottimismo incrollabile, con curiosita` entusiasta, madame vige`e le brun attraversa le prove piu` difficili della sua avventurosa esistenza. ha l`edonismo della bellezza e il suo occhio instancabile registra con uguale avidita` un quadro di raffaello, un paesaggio, anfiteatro romano, un viso di donna. non e` solo la vista a lavorare per lei: tutti i suoi sensi sono impegnati a selezionare, ad assorbire le emozioni che le giungono dal mondo esterno e che ci restituira` come gioia di vivere attraverso la sua pittura.
"fra gli ultimi anni dell`ottocento e la fine della prima decade del novecento gli interessi di roger fry (1866-1934) si concentrarono principalmente sull`arte italiana, e gli scritti su mantegna qui tradotti sono da ascrivere al periodo che precedette la scoperta del postimpressionismo. rivelano le qualita` di fry come critico, conoscitore e storico dell`arte: l`abilita` sia nella generalizzazione sia nell`acuta osservazione del dettaglio, la ricerca indefessa delle qualita` estetiche essenziali, l`attenzione alla tecnica, e al suo significato, derivata dalla convinzione che "l`eccellenza nella tecnica consiste sempre nella sua capacita` di adattarsi perfettamente all`espressione dell`idea". va ricordato che fry era anche restauratore di quadri, conosceva per esperienza personale le possibilita` e i limiti del mezzo, e sapeva parlarne in termini appropriati. e proprio questa capacita` di giudicare il quadro da un duplice punto di vista - come pittore, affrontando problemi attuali di colore e di composizione, e come spettatore, con atteggiamento estetico, poetico e filosofico - a conferire profondita` e allo stesso tempo freschezza ai suoi scritti." (dallo scritto di caroline elam)
questa raccolta di lettere dei macchiaioli non e` solo un documento artistico, ma e` anche e soprattutto uno spaccato della societa` e della storia dell`italia del secondo ottocento. le guerre d`indipendenza e l`orgoglio nazionale fanno da sfondo al vernacolare racconto di una delle prime avanguardie artistiche italiane. i giovani che si ritrovano attorno ai tavoli del caffe` michelangelo di firenze sono studenti appena usciti dalle accademie, sono letterati, musicisti, scrittori, sono uomini pieni di entusiasmo, di idee e di passioni. "l`arte e` un sentimento non un mestiere", afferma fattori. e bastano queste poche parole per esprimere lo stato d`animo di un`epoca, per riassumere la ricerca di una pittura che vuole essere espressione del sentire piu` che del fare e che, anche se sembra guardare ai vicini d`oltralpe, in verita` non puo` dimenticare i secoli che l`hanno preceduta. la "macchia", dunque, non vuole accontentare l`occhio ma il cuore, non vuole cogliere una fugace impressione, ma essere un fedele resoconto della piccola quotidianita`. non ci sono eroi, ma uomini; non ci sono battaglie, ma retrovie, non ci sono prodezze, ma il semplice e commuovente cammino di tutti i giorni: e` li` che si manifestano l`epicita` e le ansie del mondo.
"prima di ogni altra cosa va detto che queste immagini sono indimenticabili al piu` alto livello dell`arte fotografica. e non e` difficile comprendere perche` il ritrovamento delle lastre fotografiche di colui che era stato sino a quel momento un ignoto fotografo operante a new orleans nei primi anni del secolo costituisca una stupefacente scoperta e un arricchimento della inesauribile storia della fotografia. ottantanove lastre fotografiche in differenti stadi di corrosione, di deterioramento e di disfacimento furono il tesoro che lee friedlander scopri` nella new orleans dei tardi anni cinquanta, e che in seguito acquisto`. quando, nel 1970, una selezione di superbe riproduzioni di quelle lastre, ingegnosamente sviluppate da friedlander, fu pubblicata dal museum of modern art, il libro divenne immediatamente, e legittimamente, un classico. molto, in queste immagini, testimonia il gusto dell`epoca: un`aura da bassifondi; la provenienza pressoche` mitica (storyville); l`aspetto informale, antiartistico, che si accorda con l`anonimia virtuale del fotografo e quella reale delle sue modelle; il loro status di objets trouve`s, come un dono del passato." (dall`introduzione di susan sontag)
in "cahier" ogni aforisma ha forza e significato soprattutto in virtu` della magia del disegno. le parole attraversano le forme, e le forme esaltano la risonanza delle parole.
principale esponente di un nobile classicismo, andrea palladio affronta in questo trattato temi banali con disinvoltura: dalle zanzare alla bollitura dei legumi, dal tipo di piante che crescono lungo i corsi d`acqua al problema del puzzo dei letami. cosi` facendo dimostra la sua grande concretezza, il senso pratico che lo guido` in ogni fase di progettazione e realizzazione delle ville venete che tuttora possiamo ammirare.
quest`opera di jean-august-dominique ingres (1780-1867) raccoglie i suoi pensieri sull`arte. henri delaborde, allievo di ingres, raccolse, nel 1870, i pensieri lasciati dal maestro. da fonti diverse nasce una riflessione sull`arte che ha in egual misura il senso dell`eternita` e il sentimento della vita, l`eco del linguaggio confidenziale e la vocazione all`assoluto.
"ebdo`mero non e` un personaggio, ed "ebdo`mero" non e` un romanzo; il primo e` un nome consapevole, il secondo un itinerario, un deposito di immagini, un catalogo di simboli, un collage di sogni, paesaggi, interni di abitazione, appunti di disegni, accesi, tutti, da una fosforescenza che sa di memoria, di visione, di mistificazione. la favola di ebdo`mero si estende come un labirinto proliferante, un edificio capace di riprodursi, di progettare nuove ali, quartieri, aditi ed esiti; dunque sarebbe vano cercare un inizio e una conclusione, culmini privilegiati, scoperte modali: in un edificio, uno spazio, una citta` morta e compatta, un tempio accuratamente fastosamente sconsacrato, ogni punto e` nodale, inaugura e sigilla." (giorgio manganelli)
pittore neoclassico, deputato giacobino, poi propagandista di napoleone, jacques-luois david e` stato regista piu` che testimone del proprio tempo. il ruolo dell`immagine era determinante nel periodo in cui visse, periodo in cui le masse, per la maggior parte ancora analfabete, fecero irruzione nella vita politica. david - sostiene the`vos in questo saggio - ha inaugurato i modi di diffusione su larga scala che preannunciano la cultura di massa.
a come aquila, b come bottone, c come cavalieri, d come... un abbecedario un po` speciale, un`introduzione all`arte, un piccolo museo. eta` di lettura: da 6 anni.
il "ponte" di kirchner e pechstein; il "cavaliere azzurro" di kandinskij; la "nuova oggettivita`" di grosz e dix. e poi il sugggestivo isolamento di nolde, i colori appassionati di franz marc, lo stile raffinato di jawlenskij, il controllo di paul klee. all`inizio del xx secolo, mentre la germania e l`europa si avviano verso la tragedia della guerra mondiale, l`arte tedesca vive la stagione dell`espressionismo, una fase creativa di formidabile intensita` che dalla pittura dilaga anche nel teatro, nel cinema, nella musica, per diventare una delle radici piu` profonde della modernita`.
nel 1925, quando per la sua attivita` propriamente architettonica aveva gia` adottato lo pseudonimo di le corbusier, che sarebbe ben presto diventato famoso in tutto il mondo, lo svizzero charles-edouard jeanneret (1887-1965) pubblico`, insieme al suo amico e collega pittore ame`de`e ozenfant, un libro intitolato "la peinture moderne". malgrado il titolo indichi la pittura moderna quale suo tema, lo sguardo dei due autori e` molto piu` ampio e definisce il carattere di un`intera cultura visiva novecentesca, che e` cultura eminentemente metropolitana ed esprime i valori dell`epoca della meccanizzazione. questo libro, dedicato da le corbusier e ozenfant alla pittura, ha il suo punto nodale in un`analisi critica del cubismo.
pubblicato per la prima volta nel 1960 e tradotto in italiano nel 1970, il volume affronta il cruciale nodo del movimento moderno con la volonta` di rileggerne le vicende nei suoi complessi e contraddittori sviluppi, al riparo dalle mitologie pionieristiche o eroicizzanti proposte da altri interpreti. l`intento di banham e` quello di valutare gli apporti che a diverso titolo partendo dai teorici accademici degli ultimi decenni dell`ottocento per giungere infine a futurismo, espressionismo e de stijl - hanno contribuito a dar vita all`architettura modema. riletti in questa prospettiva le corbusier, mies van der rohe o il bauhaus risultano cosi` piu` ricchi e problematici di quanto non fossero apparsi prima alla storiografia architettonica.
il pop, sostiene warhol, e` il mondo in cui viviamo. il tutto e subito e` pop, la fama a prescindere dal merito e` pop, la ricerca ossessiva della visibilita` e` pop. e questo libro non e` un trattato, e` un fluire di aneddoti punteggiato di intuizioni, e` la storia di una scalata al successo e di una rivoluzione artistica e di costume, soprattutto e` il ritratto di dieci anni di scatenata vita newyorkese. i personaggi di questo libro, siano divi come bob dylan e mick jagger o eccentrici sconosciuti ormai dimenticati, vivono vite irreali, in cui non esistono il peso del quotidiano e la fatica del dovere, ma solo il sacro e folle compito di scoprire il proprio limite attraverso lo scientifico de`re`glement di tutti i sensi.
cosa accade se gli artisti si occupano di moda? e se i registi dipingono con le inquadrature? una copertina di un cd puo` diventare un quadro? e il magazine un catalogo d`arte? a questo e ad altro "melting pop" cerca di dare un ordine. il "melting pop" e` qui un connubio di arti e di linguaggi che si fondono in un`affascinante miscela che fonde esperienze del passato, sintetizza il presente e capta le soluzioni del futuro. il libro di gianluca marziani e` insieme un prontuario di eventi e formule, ma anche una visione teorica e, soprattutto, una dichiarazione del potere degli artisti: grafici, designer, videomaker, pubblicitari e stilisti sono i veri protagonsiti dell`arte contemporanea.
un`indagine sulle origini del design italiano attraverso quei prototipi artigianali degli anni trenta e quaranta che prefigurano una futura produzione di serie, anche se sono ancora lontani dal delineare un modello di produzione di oggetti di qualita` per un`utenza il piu` possibile vasta e per un effettivo consumo di massa.
l`arte e` un percorso "che non ha direzione... la consapevolezza risiede nel sapere dove non andra`, ma non dove finira`, perche` e` infinita". per gilberto zorio (andorno micca, biella 1944) fare arte e` un atto di magia, e` una scintilla dalla quale scaturisce un percorso in continuo movimento, dal quale si realizzano i sogni. non e` un artista-poeta, ma uno sciamano. esponente di punta dell`arte povera, gilberto zorio, attraverso le stelle, gli alambicchi e le installazioni, si interroga, si analizza, ed evolve costantemente il suo percorso artistico, partendo da "l`urgenza di creare cio` che prima non c`era, come necessita` animale, antropologica".
rosalind krauss e` oggi una figura importante nella riflessione critica sull`arte moderna: le sue ricerche sulla fotografia e sulla scultura cosi` come le sue proposte teoriche (dalla teoria dell`"informe" alla "reinvenzione del medium") hanno influenzato il modo in cui si osserva e si giudicano i fenomeni artistici. questo libro fornisce al lettore i testi fondamentali per comprendere la "svolta" metodologica dell`autrice e testimonia della vastita` dei suoi interessi. i saggi passano da riletture di artisti celebri come rodin, picasso, duchamp o giacometti, a una fondamentale reintepretazione del surrealismo a partire dalla fotografia di man ray, brassai e bellmer, per giungere a una riflessione sui caratteri del postmoderno. di ogni artista la krauss evidenzia cio` che lo porta al di la` del modernismo, reintegrando aspetti fondamentali trascurati o rimossi dalle interpretazioni precedenti. al centro del libro c`e` poi la discussione dei "miti" del modernismo, l`individuazione dei cambiamenti e la proposta di nuovi strumenti per interpretarli, di due nuovi dispositivi divenuti concetti critici imprescindibili: la griglia e l`indice, argomento dei due saggi centrali del volume.
in questa vetrina di stili diversi sono riprodotte piu` di duecento immagini in bianco e nero tratte dai ricchi archivi di national geographic, fino ai meravigliosi ritratti a colori scattati da fotografi contemporanei. nativi dell`alaska immortalati ai primi del novecento in costumi da lupo per una danza cerimoniale, curiose istantanee di moda da spiaggia appartenenti ad un`epoca lontana dal bikini e una galleria di immagini da tutto il mondo illustrano l`universale interesse per la moda. una serie di testi analizzano la storia e la funzione dell`abbigliamento, dalle culture piu` "primitive" all`olimpo dell`alta moda, e riferiscono i giudizi e le intuizioni di quanti, stilisti, antropologi e scienziati, hanno dato una definizione della moda.
questi libri esaminano i differenti approcci di due artisti diversi che affrontano il medesimo soggetto. la composizione, la gamma dei valori tonali e la qualita` del tratto sono solo alcuni dei fattori che incidono sul risultato finale e sull`atmosfera di un disegno/dipinto. viene inoltre mostrato come, modificando questi fattori, si possa alterare efficacemente l`aspetto finale dell`opera. esaminando i disegni inclusi e` possibile scoprire metodi e tecniche piu` congeniali. all`interno del libro, vi sono varie dimostrazioni per le quali vengono messi due artisti a confronto.
novello non e` stato nella vita italiana soltanto un personaggio del costume, ma la parabola intellettuale che c`e` stata nella sua vita conferma il contrario e dimostra la sua capacita` di vedere lontano piu` che da vicino, avanti piu` che nel passato. novello stesso e` sempre stato il primo bersaglio della sua ironia, della sua satira, come affermano del resto anche queste cartoline, dove novello al mare e ai monti viene ironizzato senza pieta`. in queste cartoline-lametta infatti, cancellando qua e la` con una lametta da barba che teneva sempre nel taschino, novello si inserisce nel paesaggio con una poesia sottile e scherzosa e con un inconfondibile spirito ironico. prefazione di alberto cavallari.
in questo volume studiosi di arte e di letteratura si alternano ai quadri di durrenmatt per dare al lettore una piu` completa visione dell`ampia personalita` letteraria e pittorica dello scrittore svizzero. a questi si aggiungono tre scritti inediti dello stesso durrenmatt, che con la sua solita ironia parla del rapporto con la pittura o con i suoi amici pittori, con un`attenzione particolare per varlin e la descrizione di un incontro con l`editore feltrinelli.
il volume e` il catalogo della mostra di gallarate (civica galleria d`arte moderna, 6 marzo - 5 giugno 2005). la galleria comunale d`arte moderna e contemporanea di roma raccoglie nelle sue collezioni opere del periodo che va dalla fine dell`ottocento ai giorni nostri. per la mostra di gallarate, dagli oltre 4000 pezzi della collezione sono stati selezionati dalle direttrici dei due musei - giovanna bonasegale della galleria comunale di roma ed emma zanella della civica galleria di gallarate - 94 capolavori che offrono una preziosa ricostruzione dei movimenti che si sono avvicendati nei primi decenni del novecento.
il volume ripercorre, attraverso un ricco apparato iconografico dove non mancano anche importanti opere inedite, un periodo particolarmente fecondo per l`arte lombarda tra la fine del settecento e il ventennio successivo all`unita`, quando il primato di milano, da maggior laboratorio italiano della cultura illuminista al mito della cosiddetta "capitale morale", si e` imposto a livello internazionale. il continuo e serrato dialogo tra pittura e scultura, architettura e decorazione, identificate nei diversi contesti, ha consentito di indagare con uno sguardo davvero nuovo un secolo per tanti versi ancora da conoscere.
ideato per festeggiare i quarantacinque anni del salone del mobile, il libro raccoglie alcune delle piu` importanti mostre collaterali organizzate negli anni a fianco degli eventi fieristici. il volume si presenta come un viaggio per immagini nel lavoro di alcuni tra i piu` importanti progettisti, registi e artisti contemporanei che negli anni hanno collaborato con cosmit: dall`installazione wash & travel di peter greenaway per "stanze e segreti" alla stanza d`albergo di toyo ito per "grandhotelsalone"; dalle barche rovesciate di fabrizio plessi nella loggia dei mercanti per "immaginando prometeo" all`intervento di massimo iarussi e paola urbano in via dei cavalieri del santo sepolcro per "a cielo aperto, (s)punti di luce a milano".
dal mart, il museo d`arte moderna e contemporanea di trento e rovereto, al castello di rivoli museo d`arte contemporanea, dal centro per l`arte contemporanea luigi pecci di prato alla galleria d`arte moderna e contemporanea di torino, dal palazzo delle papesse a siena alla galleria nazionale d`arte moderna a roma al palazzo delle arti napoli: il libro e` una guida dedicata ai musei dell`associazione musei d`arte contemporanea italiani. questo volume si propone di presentare le diverse realta` di un panorama museale complesso e variegato, che costituisce una nuova ricchezza del patrimonio artistico di un paese come il nostro, che ha imparato a promuovere l`arte del presente con coraggio e consapevolezza.
CD + LIBRO. Stampa Alternativa, 2007, IT. Scritto dal critico Massimiliano Bucchi, il volume comprende la storia, le interviste e la discografia degli inglesi XTC. In alllegato un CD con rare incisioni degli Star Park, la formazione pre XTC. Le registrazioni risalgono al 1972, ben sei anni prima che gli XTC debuttassero e sebbene ancora in parte embrionali, già lasciano intravedere la meraviglia che verrà.
in "dottrina dell`estremo principiante" mario luzi riesce a conciliare gli opposti. la liberta` formale si associa al rigore del pensiero. una lingua preziosamente distillata, molata con cura paziente, sgorga limpida, con felice naturalezza. la lezione dei grandi maestri della tradizione, a cominciare da dante e petrarca, si innerva di inquietudini affatto moderne. il sentimento della materia, la rivelazione della bellezza delle creature, assecondando il respiro delle stagioni, si fanno meditazione sulla realta` profonda delle cose e sulla santita` del creato. una saggezza che e` frutto dell`esperienza erompe con freschezza tutta giovanile.
il libro e` diviso in due parti. la prima e` un vero e proprio romanzo breve che racconta il segmento italiano della vita dei tre poeti; la seconda e` un`antologia che ripercorre i motivi che hanno ispirato la scelta italiana: la luce, l`acqua, l`aria, quel volare alto e leggero che sembra attraversare come un tema comune l`opera dei tre autori.
Un milionario accusato di operazioni illecite ai danni del governo americano affida la sua difesa all'avvocato Elisabeth Scorsese. Il loro incontro è già un enigma: cosa nasconde quell'uomo così ambiguo, che muore poche ore dopo, per mano di una inafferrabile killer? La omicidi di NY, però, è senza il suo uomo migliore Peter Makarov, costretto a difendersi da una vecchia accusa di omicidio. Così Elisabeth deve affrontare da sola un'indagine che la porterà a Londra, a scoprire un potere occulto, mentre suo padre, numero due dell'Intelligence americana, è sulle tracce della moglie, una spia scomparsa in Messico. Come potranno fermare insieme la minaccia alla democrazia e alla libertà?
delle precedenti raccolte della poetessa romana "aria alle stanze" conserva, con la musicalita` e i toni mozartiani, la capacita` di riprodurre quello stordimento interiore, quel passo falso dell`anima che lascia in chi lo prova piu` perplessita` che dolore. ma la nuova raccolta inserisce note gravi nella melodia. c`e` nel libro un`ombra che si allarga e tocca luoghi, cose e pensieri. gabriella leto e` nata e vive a roma. i suoi libri di poesia sono "nostalgia dell`acqua" del 1990 e "l`ora insonne" del 1997, entrambi pubblicati nella collana einaudi "collezione di poesia".
benjamin ha scritto poesie soprattutto in due fasi della sua vita. negli anni giovanili fu influenzato dalla figura di christoph heinle, un compagno di universita` morto suicida alla vigilia della prima guerra mondiale. la serie di sonetti che costituisce la parte preponderante di questo libro fu scritta proprio per emulare e onorare il giovane poeta amico. la seconda fase importante della sua attivita` poetica riguarda i primi anni trenta, quando benjamin compose poesie su vari argomenti. qui, dal punto di vista qualitativo, spiccano soprattutto le poesie d`amore per jula cohn. questa raccolta completa mette in evidenza come per benjamin la poesia fosse uno snodo molto importante, sul versante pratico della scrittura, del rapporto tra forma, concetti e immaginazione che sta alla base di molte sue riflessioni teoriche. e non e` un caso che, come il "suo" baudelaire, benjamin adotti prevalentemente un metro chiuso, con rime regolari, dando vita a una dialettica tra uno schema fisso, una gabbia formale, e un contenuto poetico aperto, tendente al superamento di ogni limite e confine. un benjamin solo apparentemente inaspettato, ma in realta` coerente con i percorsi intellettuali e sentimentali di altri suoi libri piu` importanti.
Sanctuary Publishing, 2002, UK. Emersa dalla sordida povertà e dall'intolleranza razziale della St. Louis di inizio ventesimo secolo, l'attrice ha ammaliato il pubblico di tutta l'America con le sue danze e i suoi spettacoli divertenti, prima di scandalizzare Parigi con la sua sensualità e la sua franchezza. Recitò in molti cabaret a Berlino e Parigi incluso l'infausto Folies Bergere, guadagnandosi una reputazione come simbolo di libertà e al contempo di licenziosità. Il volume racconta l'intera storia di questo grande personaggio.
allieva di claude le`vi-strauss, sulla cui cattedra e` salita succedendogli al colle`ge de france, francois he`ritier ripercorre in questo libro le tracce della differenza, dello scarto identico/diverso nelle strutture profonde psicologiche e sociali delle popolazioni tanto della nuova guinea e dell`alaska quando dell`europa occidentale e dell`america. per arrivare alla societa` contemporanea, di cui la he`ritier indaga fenomeni molto attuali quali la scelta intransigente del celibato o le tecniche di riproduzione artificiale.
tutti i fatti, i personaggi, le istituzioni e le dottrine politiche; cronologia delle date da ricordare; spiegazioni chiare, essenziali e strutturate per punti; box con etimologia e significato dei termini specialistici; test di verifica alla fine di ogni capitolo.
Giunti, 1996, IT. Libro in formato Compact Disc che contiene la storia fondamentale del complesso; un'analisi del fenomeno grunge, della rivalità con i Nirvana, del trionfo di Vitalogy e della collaborazione con Neil Young. Annovera inoltre la recensione di tutti i dischi fino a No Code e diverse interviste in cui i musicisti raccontano la loro straordinaria esperienza.
Chrome Dreams ed. 2003, UK. 101 miti riguardanti i Beatles sfatati: gli autori Alan Clayton e Spencer Leigh mettono in discussione i più significativi fraintendimenti riguardo il quartetto di Liverpool, sfatando ad esempio la leggende secondo cui McCartney e Lennon non avrebbero più registrato insieme dopo il 1971, che Yesterday sia stata scritta esclusivamente da McCartney o che i Beatles fumarono marijuana a Buckingham Palace.
Scritto nel 1963, racconta il viaggio intrapreso da Cesare Brandi lungo uno dei fiumi più celebri della Storia: il Nilo. Un fiume che attraversa sette paesi africani, contende il titolo di fiume più lungo del mondo, con i suoi 6.671 chilometri, al Rio delle Amazzoni, e che ha segnato il corso di un’intera civiltà, scandendo il tempo dei riti e della vita, fino al punto da creare un’identità tra la portata dell’acqua e il fluire di un popolo. “L’Egitto è un fiume” scrive Cesare Brandi, mentre vede e riporta ogni dettaglio fisico, storico e culturale che incontra, con la sua prosa raffinata da grande saggista e viaggiatore. Numerose furono le opere di Brandi dedicate ai suoi viaggi, topografie ricche e affascinanti tali da risultare sempre attuali.
la nuova unita` statale, nata nel 1860, mancava di un sistema di infrastrutture capace di investire anche le aree piu` appartate; il mondo commerciale aveva operatori che differivano da una zona all`altra. i gruppi imprenditoriali mantenevano ancora i profili degli antichi stati in cui erano cresciuti. perfino la burocrazia conservava procedure, linguaggi e organizzazioni assai diversi da un`area all`altra. il libro ripercorre alcuni passaggi significativi della storia degli italiani, ricostruisce come l`italia, immaginata dai padri della patria, divenne tra incertezze e delusioni, un paese reale.