"woody guthrie. american radical" delinea il profilo politico di uno dei maggiori autori di ballate che l`america abbia mai prodotto. sebbene oggi sia considerato un eroe nazionale e il suo volto campeggi sui francobolli degli stati uniti, e nonostante la sua "this land is your land" sia percepita come una sorta di secondo inno nazionale americano, woody guthrie dedico` la sua (r)esistenza alla lotta politica radicale. in questo saggio, will kaufman segue il pensiero e l`attivismo di guthrie lungo gli anni della grande depressione, della seconda guerra mondiale, della guerra fredda, della guerra di corea, delle battaglie per i diritti civili, dei veleni del maccartismo. esaminandone il ruolo nello sviluppo di una coscienza proletaria nel contesto di un radicalismo guidato dal partito comunista americano, dal fronte popolare e dal congresso delle organizzazioni industriali, kaufman dimostra l`importanza di guthrie nel perpetuare gli obiettivi del fronte culturale nell`era della new left e ancora oltre, sottolineando la sua influenza sui movimenti di protesta americani e internazionali. attraverso una prosa chiara ed efficace, e una miniera di materiali d`archivio prima inediti, lettere, testi di canzoni, saggi, appunti personali, manoscritti vari, "american radical" ci consegna un woody guthrie finora sconosciuto, l`astuto stratega, il filosofo irregolare e l`attivista culturale, aspetti troppo spesso oscurati dalla romantica celebrazione del "dust bowl troubadour".
"in the court of the crimson king" segna una forte discontinuita` con la psichedelia e il blues revival, e le varie forme miste, popolari in inghilterra verso la fine degli anni sessanta. supera cliche` estetici e filosofici ormai in crisi e inaugura una nuova era del rock non solo per mezzo di strumenti mai utilizzati prima come il mellotron, ma anche con sonorita` e stilemi del tutto originali come quelli della chitarra elettrica di fripp o del sax di mcdonald. i king crimson decidono di non abbeverarsi piu` al pozzo della musica americana, ma di attingere alla musica colta europea, al jazz e al folk con tutte le sue suggestioni medievali. in questa monografia dedicata a "in the court of the crimson king". staiti ripercorre anno dopo anno, aneddoto dopo aneddoto, le vicende umane e artistiche dei cinque componenti originari della band fino alla nascita dei king crimson, alla registrazione del disco e al tour americano che provoca lo scioglimento di quella incredibile band dopo soli nove mesi. tuttavia, soprattutto grazie a robert fripp, i king crimson - pur con diversi cambi di organico e di direzione musicale - hanno continuato fino ai nostri giorni a influenzare la scena internazionale. nel libro anche un`intervista esclusiva rilasciata da jakko jakszyk - secondo chitarrista e cantate degli attuali king crimson - e il racconto dell`ottava incarnazione della band che ripropone i brani dal primo album mai piu` suonati in concerto fin dal 1969.
claudio giunta alessandro pagnini sul finire del medioevo, nei balcani e nei territori sempre piu` martoriati del morente impero bizantino si diffondeva il timore dei morti irrequieti che uscivano dai sepolcri per perseguitare i viventi. sulla scorta di un`approfondita ricerca originale, tommaso braccini documenta lo sviluppo delle credenze vampiriche cercandone i primordi nell`antichita` inoltrandosi per contrade e superstizioni d`europa e seguendone le tracce, che si intrecciano con quelle dell`eresia e della storia della chiesa, fino all`epoca moderna. l`analisi delle testimonianze antiche rivela lati sorprendenti del mito del vampiro e permette di risalire alle origini di credenze e angosce, fino a scoprire come talora la realta` possa essere piu` romanzesca della fantasia narrativa.