
quando, in quale momento della sua storia, l`essere umano ha cominciato a percepire se stesso come un soggetto libero e capace di autodeterminarsi? quando ha acquisito la consapevolezza di essere l`autore delle proprie azioni? la cognizione della propria autonomia morale non e` un dato innato. per molto tempo gli esseri umani si sono sentiti in balia di forze esterne, superiori, incontrollabili e invincibili, a cominciare dalle forze della natura, spesso divinizzate. la conoscenza della propria liberta` e` infatti il risultato di una faticosa presa di coscienza, una fondamentale, lunga e difficile conquista del pensiero, che sta alla base e costituisce il presupposto di concetti etici e successivamente giuridici come "colpa" e "responsabilita`". ulisse e` uno dei personaggi la cui storia consente di seguire i passaggi di questa straordinaria "invenzione".

insieme alla "repubblica" di platone e in opposizione a essa, la "politica" di aristotele e` il testo a fondamento di tutta la tradizione politica occidentale. se nello stato platonico nessuno ha diritto a una forma di esistenza disinteressata e immune dalle preoccupazioni della vita comune, per aristotele invece "la citta` ideale e` quella nella quale ogni cittadino puo` disporre di se stesso per attivita` di cui non deve rendere conto alla citta`, e in vista delle quali egli esercita anche le virtu` etiche e da` il proprio contributo alla vita pubblica della citta`".

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio italiano del novecento. testo originale nell`edizione di karl vorlander. traduzione di francesco capra, revisione di eugenio garin, introduzione di sergio landucci, glossario a cura di vittorio mathieu.

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici. testo originale nell`edizione di robert derathe`, traduzione di maria garin e introduzione di tito magri.

la "critica della ragion pura" ebbe, vivente kant, cinque edizioni. importanti sono soprattutto le prime due, del 1781 e del 1787, per lunghi tratti diverse tra loro. alla seconda edizione si rifaceva nel 1904 l`accademia delle scienze di berlino per stabilire l`editio princeps dell`opera, e su questo testo veniva condotta nel 1909-1910 la classica traduzione di gentile e lombardo radice qui ripresentata nella revisione curata da vittorio mathieu.

una vita breve quella di fryderyk chopin, nato nel 1810 e deceduto a parigi nel 1849. educato a varsavia, considerato ben presto una gloria nazionale, chopin si sposta prima a vienna dove tenta inutilmente di farsi largo nella vita musicale internazionale, poi a parigi. saranno la borghesia e l`aristocrazia parigina a decretargli un clamoroso successo come compositore e insegnante privato. mentre le sue musiche sono pubblicate in francia, germania, inghilterra, tiene pochissimi concerti e solo un anno prima della morte, nel 1848, va in inghilterra per esibirsi in pubblico. tutta la sua vita amorosa si svolge tra un fidanzamento con una ragazza polacca e la convivenza `scandalosa`, finita in modo drammatico, con george sand. un`esistenza priva di grandi eventi quindi, ma segnata da un`evoluzione psicologica e artistica profonda e dalla creazione di musiche la cui portata storica verra` riconosciuta solo molti anni dopo la morte: chopin, considerato dai contemporanei come un esponente eccellente di un settore minore della musica, quello del pianoforte, diventera` per i posteri uno tra i maggiori creatori in assoluto. a raccontarne la storia, nella forma della finzione letteraria, sono chopin stesso e coloro che lo incontrarono.

nell`europa tra il quattrocento e il seicento, l`eta` delle grandi scoperte geografiche, le spezie erano piu` preziose dell`oro e, fra le spezie, la piu` ricercata era il seme della noce moscata. per secoli, tutta la noce moscata consumata nel mondo proveniva da un remoto e inaccessibile atollo vulcanico dell`arcipelago indonesiano, l`isola di run. il libro di milton racconta le avventure eroiche, bizzarre, ignobili, crudeli di esploratori e pirati, coltivatori e mercanti che cercarono di raggiungere e conquistare questa vera isola del tesoro.

"te la senti di accompagnarmi fino alla morte?-, aveva detto. "se ritiene che io sia la persona giusta si`, padre, anche oltre-. damiano modena partendo dall`istante in cui il cuore del cardinal martini cessa di battere, in una sorta di viaggio a ritroso don damiano modena, il suo segretario personale, racconta la lunga storia di "amicizia-lotta- di martini con il parkinson. nonostante la perdita della voce, nonostante non riesca piu` a camminare, martini non rinuncia a dispensare parole di coraggio e di speranza a tutti coloro che lo vanno a trovare. un libro straordinario, che ci fa scoprire l`ultimo, inedito volto di martini: uomo di dio sino in fondo, sino alla fine. il volume contiene anche il racconto in presa diretta degli ultimi incontri con benedetto xvi e in esclusiva il documento inedito consegnato da martini al pontefice sui mali della chiesa. introduzione di ferruccio de bortoli. presentazione di antonio sciortino. la vita del cardinal carlo maria martini, nel ricordo del segretario che lo ha accompagnato fino alla fine dei suoi giorni.

come nascono le grandi idee matematiche? cosa si nasconde dietro un`intuizione in grado di cambiare per sempre la storia della scienza e della civilta`? quale distanza separa un`illuminazione geniale dalla dimostrazione della sua effettiva correttezza? dal pensiero euclideo alla teoria del caos, dalla geometria analitica cartesiana alla "macchina universale" di turing, le grandi idee delta matematica non solo hanno rivoluzionato la disciplina ma anche contribuito a plasmare e modellare l`intero pensiero occidentale. angelo guerraggio individua quindici di queste dirompenti scoperte e, anche attraverso le vite dei grandi uomini che le hanno portate alla luce, racconta la storia della matematica come un vivacissimo puzzle di invenzioni, rivoluzioni e lampi di genio. traccia in questo modo un viaggio nel tempo all`inseguimento delle grandi idee che hanno segnato il percorso dalla proto-matematica come spurio insieme di nozioni fino alla straordinaria complessita` del pensiero matematico moderno.

un`opera diventata un punto di riferimento imprescindibile, uno dei piu` grandi critici del novecento ci accompagna all`origine della nostra letteratura: con la capacita` di analisi e lo stile unico che lo contraddistinguono, gianfranco contini esamina le fondamentali trasformazioni portate alla lingua e alla letteratura italiana dalle "tre corone" dante, petrarca e boccaccio, indaga il ruolo cruciale rivestito da scuole e autori "minori" nel diffondere un nuovo linguaggio poetico ed evidenzia le peculiarita` di opere nate in un contesto linguistico-culturale irripetibile, caratterizzato dall`incontro tra latino e volgari regionali. attraverso un`accurata scelta di testi, contini ci restituisce per intero il fascino e la grandezza di decenni ancora oggi considerati tra i piu` fulgidi nella storia poetica dell`umanita`, e mostra perche` il duecento costituisce davvero "il secolo incomparabilmente piu` importante delle nostre lettere".

il tema della casa "infestata" o "stregata", della dimora invasa dai fantasmi, e` ricorrente nella letteratura fin dall`antichita` ed e` diventato un sottogenere nel cinema horror. dell`argomento pero` - e questo e` poco noto - si interessa anche il diritto romano e moderno, per evidenti motivi economici. infatti, se un appartamento venduto e affittato presenta una simile particolarita`, il suo valore commerciale diminuisce o viene messo in dubbio. il libro offre una descrizione del tema a piu` livelli, fra cronaca e tradizione, antropologia e costume, scienza e storia delle idee: i concetti di fantasma e di spirito inquieto si manifestano e si modificano nella cultura, non solo occidentale, riflettendo le mentalita` delle diverse epoche, il rapporto con la concezione dell`aldila` e la questione dell`immortalita` dell`anima comune a molte religioni. a complicare il problema interviene, verso la meta` dell`ottocento, in piena eta` positivista, il fenomeno dello spiritismo, che coinvolgera` sorprendentemente anche filosofi e scienziati alle prese con i medium, cioe` le persone in grado di comunicare con i morti. questo libro offre un repertorio di conoscenze e di quesiti ancora aperti, basandosi su fatti storicamente accertati e scoprendo qualche caso davvero insolubile, in un excursus culturale curioso e colto.

il giornalista e il banchiere. un duello fatto di domande e risposte, di ricostruzioni incrociate, retroscena confidenziali, analisi a volte contrapposte sui personaggi, i conflitti, le congiure, i denari di trent`anni della nostra storia. dalla banca d`italia di guido carli al banco di napoli, dalla cariroma a capitalia, fino a mediobanca e alle generali, cesare geronzi e` stato un protagonista assoluto della finanza italiana. hanno fatto discutere le sue relazioni con silvio berlusconi, massimo d`alema e antonio fazio, le grandi operazioni bancarie culminate con la fusione del polo romano in unicredit suggerita da mario draghi. e ancor piu` ha suscitato reazioni la sua ascesa alla presidenza dei templi della finanza del nord. nel dialogo serrato con massimo mucchetti, l`autore di "licenziare i padroni?" e "il baco del corriere", prende corpo la "confessione" di un banchiere non pentito. sono innumerevoli gli episodi mai raccontati che restituiscono la trama dei grandi affari: un continuo gioco di specchi che rimanda le mutevoli immagini dei vincitori. indicato da ciampi in cariroma, geronzi prese poi il potere sponsorizzando la lazio come chiedeva il romanista andreotti. si senti` domandare da enrico cuccia, che nei suoi ultimi giorni voleva consolidare il suo delfino maranghi in mediobanca: "vuol sempre bene a vincenzino?". ottenne da giovanni agnelli un soave: "ma caro geronzi, se lei non vuole, non si fa" con cui liquidare l`assalto alla banca di roma.

muovendo dall`accezione piu` ampia del termine - orientalismo come insieme delle discipline accademiche che studiano usi, costumi, letteratura e storia dei popoli orientali - said affronta l`idea della diversita` ontologica tra oriente e occidente ispiratrice di tante pagine di autori diversi e lontani, da eschilo a victor hugo, da dante a marx, chiudendo l`indagine sul complesso di istituzioni create dall`occidente per esercitare il proprio dominio sul mondo orientale.

questo libro e` un vero e proprio viaggio all`interno di se stessi, alla ricerca delle sorgenti della propria creativita`. e` un libro sull`arte nel senso piu` profondo del termine, sul perche` facciamo arte e su che cosa apprendiamo quando la facciamo. "il gioco libero della vita" e` rivolto a tutti coloro che vogliono entrare in contatto con le fonti della propria energia spirituale e accrescere la propria creativita`. per raggiungere questi obiettivi, l`autore integra i piu` svariati materiali provenienti da molteplici campi disciplinari: arti, scienze e tradizioni spirituali dell`intera umanita`. nell`utilizzare aneddoti e storie illuminanti, ci mostra con chiarezza come la creativita` sgorghi effettivamente da noi, ma anche quanto facilmente l`ispirazione possa essere bloccata o deviata dagli inevitabili accadimenti della vita. ma questi blocchi possono essere rimossi - e questo libro ci insegna come - per finalmente creare esprimendo la nostra vera voce.

di giorgio bocca sono note la vena polemica e la mordace ironia che puntellano con forza i suoi settimanali commenti sulla situazione politica. per l`antiitaliano per eccellenza del giornalismo nostrano e` persino facile mettere alla berlina i tanti protagonisti delle vicende nazionali, quando si ha alle spalle una conoscenza storica degli eventi di prima mano, come per certi versi testimoniano i tanti libri scritti sulla resistenza o sui protagonisti del primo dopoguerra, come la sua biografia su togliatti. in questo libro-antologia e` raccolto in modo organico e sistematico il meglio della sua produzione "storica", articoli che a suo tempo hanno rivoluzionato lo stesso modo di fare inchiesta e quindi il giornalismo italiano, quando bocca si mischiava ai pendolari che al mattino presto si recavano al lavoro nel triangolo industriale o descriveva gli abbacinanti fasti del miracolo italiano. dalla caduta del fascismo alla resistenza, dall`eredita` della dittatura al boom economico degli anni sessanta, dal sessantotto al fattore k., dagli anni di piombo alla fine del fordismo, dalle mafie al leghismo e all`ascesa del berlusconismo: tutti i grandi temi storici e civili che hanno contrassegnato la storia nazionale dal secondo dopoguerra sono qui al centro di un libro straordinario, specchio di antichi mali e al contempo di caduche virtu`.

la sera del 13 ottobre 1943, sulle colline di caiazzo presso caserta, alcuni soldati della wehrmacht, guidati da un giovane sottotenente, trucidarono in modo gratuitamente efferato ventidue civili italiani, nella quasi totalita` donne e bambini. la strage scomparve dalla memoria collettiva per quasi mezzo secolo e solo nel 1988, a seguito di fortuite circostanze e dell`iniziativa di un coraggioso ricercatore italoamericano, la procura di santa maria capua vetere apri` un procedimento penale per scoprirne movente e autori. il processo si concluse nel 1994 con la condanna all`ergastolo di due dei responsabili: resta l`unica sentenza in italia da parte di una corte d`assise, e non di un tribunale militare, di condanna di criminali nazisti. a raccontare una vicenda storica e giudiziaria davvero agghiacciante e coinvolgente e` il pubblico ministero che ebbe un ruolo determinante nel processo. la sua e` una testimonianza fondamentale per il recupero della memoria dello spietato episodio, ma anche una riflessione sulla giustizia e sulle logiche della ragion di stato che portarono alleati e autorita` italiane a insabbiare la vicenda.

c`erano i pescatori, i contadini, i pastori. poi arrivo` l`industria. sradico` masserie e migliaia di ulivi sostituendoli con duecento ciminiere e con l`acciaieria piu` grande d`europa. negli anni sessanta una citta` povera del sud italiano divenne la piu` ricca di tutte grazie alla fabbrica dello stato: l`italsider. richiamo` americani e giapponesi, accolse trentamila lavoratori. fu una rivoluzione. cinquantadue anni dopo, emilio riva, l`imprenditore cui lo stato ha consegnato la fabbrica nel 1995, e` accusato dalla magistratura di disastro ambientale. lo stabilimento in cui si produce un terzo dell`acciaio italiano e` finito sotto sequestro e l`ilva - la vecchia italsider - non e` piu` un sogno: uccide. taranto e` ripiombata nella disperazione, come se una macchina del tempo l`avesse riportata indietro di mezzo secolo. ecco la storia di uno scandalo, di un fallimento, di una generazione illusa dall`eta` dell`acciaio. e di un sud occupato e sfruttato in cui centinaia di migliaia di persone hanno osservato senza muovere un dito uno stravolgimento gigantesco. eppure era tutto bellissimo. "sembra di stare ai tropici" sussurro` walter tobagi quando, per un istante, volse la schiena alle ciminiere e guardo` il mare.

"considerate se questo e` un uomo / che lavora nel fango / che non conosce pace / che lotta per mezzo pane / che muore per un si o per un no". sono i versi che aprono "se questo e` un uomo", il libro che consacra primo levi all`attenzione del mondo. ma chi e` levi, oltre che un grande protagonista della letteratura e un testimone sopravvissuto all`olocausto? e un bambino con gli occhi attenti, un appassionato di montagna, un giovane innamorato, uno scienziato rigoroso. un uomo dal corpo fragile e dallo spirito tenace. cosi tenace da sfidare la logica del campo di concentramento: privare l`uomo della propria umanita`. alla brutalita` nazista levi oppone la conoscenza, la luce della ragione. una luce che rischiara ancora il passato, e ancora illumina le minacce del futuro. eta` di lettura: da 11 anni.

cristianesimo come religione dell`amore. l`identificazione e` immediata, ma spesso rischia di trasmettere un`immagine edulcorata della fede cristiana, che invece ha a che fare, in modo speciale, anche con la violenza e il male. il priore di bose affronta a viso aperto questo tema leggendo i ?salmi imprecatori`, testi biblici di solito poco frequentati proprio perche` ricchi di immagini di violenza che disturbano la nostra sensibilita` e ci mettono a disagio. una violenza che viene portata davanti a dio come grido di dolore, invocazione di una liberazione, ma anche invettiva. perfino nella preghiera, il grido delle vittime innocenti di fronte al male dilagante e impunito arriva a mettere in questione la stessa bonta` di dio, la sua vicinanza, la sua capacita` di giustizia. l`esperienza del male appartiene ineludibilmente alla vita. la bibbia lo sa bene, e ne parla senza filtri o eufemismi, senza paura di dar voce a tutto l`uomo. e di dargli un senso e una speranza.

puo` capitare di arrivare a parigi, rue de fleurus 27, accompagnati da un misterioso romanzo di inizio novecento. o di spostarsi da castellammare di stabia a tokyo, passando per la meseta spagnola, innamorati persi di roland barthes e di un ragazzo giapponese. puo` capitare anche di dormire in un hotel di singapore, all`ultimo piano di un grattacielo e di essere svegliati da una voce lontana, che forse viene fuori da un libro, forse dalla vita. quando si sfiorano, i libri e i viaggi fanno cortocircuito; e con un romanzo in valigia, qualunque itinerario diventa singolare e sorprendente. alcuni tra i piu` noti scrittori italiani, da antonio tabucchi a dacia maraini, da andrea camilleri a melania g. mazzucco, da raffaele la capria a giuseppe culicchia, da carmen covito a emanuele trevi, raccontano i propri viaggi: fughe, avventure impreviste, pellegrinaggi e sogni da fermi, intessuti di parole e gesti in un appassionato dialogo a distanza con gli autori e i libri piu` amati. in diciannove conversazioni fitte di piogge tropicali, ballerine cambogiane, valigie colme di libri, tiri di boxe fuori tempo massimo, paolo di paolo crea una geografia del viaggio in forma di racconto o di mappa delle emozioni. con uno scritto di pietro citati

francesco la licata ricostruisce le vicende salienti della vita di giovanni falcone, palermitano autentico, magistrato protagonista del pool antimafia e del maxiprocesso di palermo, giudice a cui era stata data la delega per sconfiggere la mafia, e che dalla mafia e` stato neutralizzato mediante l`isolamento e la delegittimazione, con accuse di protagonismo, opportunismo e smania di potere, fino all`epilogo della strage di capaci, il 23 maggio 1992. con una nota di gian carlo caselli.

molti ricorderanno la celebre dedica de "il piccolo principe" a leon werth, "il miglior amico che abbia al mondo". dopo la misteriosa morte di saint-exupe`ry, leon werth raccolse i suoi ricordi e documenti legati al periodo tra il 1940 e il 1944: lettere, fotografie, disegni, appunti sparsi degli ultimi quattro anni di vita dello scrittore. la sua passione per il volo, i percorsi letterari, l`eredita` spirituale cui "tonio" stava dando nuove forme in "cittadella", ultima opera rimasta incompiuta. nacque cosi` questo volume, un viaggio a ritroso, un`immersione nel tessuto intimo della vita e dell`opera di saint-exupe`ry, con cui werth richiama all`esistenza lo scrittore francese attraverso i ricordi piu` vivi della loro amicizia, tra frammenti alla deriva che ricostruiscono la storia di un vincolo di straordinaria intensita` emotiva e intellettuale.

scritto con un linguaggio semplice ed evocativo, "la guida all`i ching" introduce appassionati e praticanti di medicina tradizionale cinese al libro dei mutamenti, proponendolo non solo nella sua veste di oracolo ma portando i lettori a riflettere sul significato profondo di ogni esagramma, il linguaggio dell`energia. carol k. anthony ha trasposto per noi "`i ching" in linguaggio moderno, consentendoci di applicare la sua saggezza alle diverse situazioni che incontriamo nella vita quotidiana. vengono decodificate parole come " l`uomo superiore" e "inferiore", e gli "inferiori", che si riferiscono rispettivamente al vero se`, all`ego e al se` corporeo. espressioni come "attraversare la grande acqua" e "vedere il grande uomo" mirano a indurre a lasciarsi alle spalle il pericolo di rinunciare a se stessi e ricordano il potenziale buono contenuto in ciascuno di noi. comprendere queste parole e frasi ci aiuta e incoraggia a seguire e approfondire i nostri sentimenti piu` intimi: cio` che ci permette di sentirci in armonia con l`amorevole cosmo e i suoi poteri protettivi.

albe steiner (1913-1974), di cui ricorre quest`anno il centenario della nascita, e` stato senza dubbio uno dei maggiori grafici italiani ed internazionali del novecento. questo libro rappresenta una "particolare" storia dell`editoria italiana tra il 1945 e il 1965, proprio perche`, attraverso la figura e la professione di steiner, alcuni momenti di quella storia, fatta di riviste, periodici, case editrici, vengono analizzati non dal punto di vista dell`editore, del direttore o della redazione, dunque non attraverso il lavoro di chi pensava e produceva i contenuti, ma dal punto di vista di chi progettava e realizzava la comunicazione visiva di quei contenuti, dando loro forme, colori, spazi: una estetica visiva insomma. quanto alla figura specifica di steiner, non la si e` voluta ripercorre in un ambito esclusivamente grafico. di albe questa ricerca intende restituire, oltre al suo lavoro editoriale, la sua storia, le sue amicizie, la sua attivita` sindacale e di insegnante sino al fondamentale rapporto con il partito comunista.

molti osservatori sostengono che l`industria italiana e` insufficientemente aperta all`innovazione e poco orientata ai mercati internazionali, oltre che ripiegata su dimensioni di impresa medio-piccole a bassa intensita` tecnologica. il confronto con la realta` sembra restituire un quadro ben diverso. una vasta indagine sul campo condotta dal centro studi confindustria fornisce molti elementi di riflessione che vanno in tutt`altra direzione. gli esiti di tale indagine ci dicono che per interpretare la logica del cambiamento in atto nel sistema industriale italiano occorre abbandonare l`idea che esso costituisca un`entita` omogenea, e che, piuttosto, si debba inquadrarne le tendenze alla luce di una emergente forma di dualismo che scaturisce dall`affermarsi di un doppio percorso evolutivo: quello intrapreso da un gruppo molto dinamico di imprese che hanno adottato strategie di marcata differenziazione rispetto al passato, da un lato; e, dall`altro, quello dentro cui sembrano tuttora prigioniere le imprese che faticano a tenere il passo. l`analisi svolta in queste pagine si occupa delle prime, e ne ricava che esse non rappresentano casi straordinari di eccellenza, ma un segmento significativo di imprese che hanno evitato soluzioni competitive incentrate su fattori di costo e sulle economie di scala, e hanno attribuito al controllo della tecnologia e alla qualita` del capitale umano il ruolo di cardini su cui fondare le loro decisioni strategiche.

la padronanza nell`uso della consonante doppia e dell`accento finale nella lingua scritta viene difficilmente acquisita dai bambini con disortografia o dislessia. il metodo qui presentato e` pensato in relazione a teorie scientifiche e si basa sull`utilizzo da parte del bambino della memoria visiva quale via non deficitaria per stimolare sinergicamente abilita` fonologiche (isolamento, fusione e manipolazione) e abilita` metacognitive elementari. le schede per disortografia e dislessia sono ordinate in modo da costituire un itinerario progressivo per uno specifico apprendimento in bambini che abbiano gia` acquisito una sufficiente capacita` di conversione fonema-grafema. nel libro sono state elaborate inoltre una serie di prove che stimolano la generalizzazione degli apprendimenti specifici. daniele mugnaini, psicologo scolastico, e` esperto in disturbi dell`apprendimento e dell`intelligenza. ha collaborato con il centro per lo studio dei disturbi dell`apprendimento della asl di firenze e con l`istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca nell`educazione. attualmente collabora con l`azienda ospedaliera meyer di firenze.

"sono una rompiballe, lo so. sai che dicevano gli astronauti americani? un modo sicuro di tornare dalla luna e` quello di portare con noi l`oriana..." il famoso cattivo carattere di oriana fallaci oscura troppo spesso il talento e la determinazione che l`hanno fatta diventare quello che era: la giornalista e scrittrice italiana piu` celebre del novecento. nata povera in una famiglia di antifascisti, cresciuta in fretta nella resistenza, si e` presentata in una redazione appena uscita dal liceo e in pochi anni si e` imposta in un lavoro allora dominato dagli uomini. ha scoperto l`america negli anni `50, diventando amica dei divi di hollywood e degli astronauti della nasa. si e` trasferita a new york negli anni `60, per essere al centro dell`impero della comunicazione globale. e andata in vietnam nel 1967, unica giornalista italiana a farlo, per avere finalmente il diritto di scrivere di politica come voleva lei. ha affrontato l`uomo piu` potente dell`epoca, kissinger, conquistandosi la fama planetaria che sara` poi il trampolino per la stagione dei grandi romanzi della maturita`. e nella vita privata ha rivendicato fino all`ultimo il diritto di vivere senza tabu`, come un uomo, con "un ventre e dei desideri". grazie alle carte inedite e alle testimonianze di chi l`ha conosciuta, cristina de stefano ricostruisce una figura di donna modernissima, coraggiosa e sempre libera in ogni sua scelta.

"mi chiamo lior suchard e sono un mentalista. intrattengo le persone mostrando il potere sbalorditivo della mente. mi piace vedere i loro occhi spalancarsi per la sorpresa quando dico loro cosa stanno pensando o, meglio ancora, quando le induco a pensare quello che stanno pensando. amo l`energia positiva che si sprigiona in tutti i miei spettacoli, negli incontri grandi e piccoli per le strade di tel aviv, in una trasmissione televisiva in giappone o davanti a ottocento persone a las vegas. gli spettatori, chiunque siano, tornano di nuovo bambini quando sperimentano quel senso di meraviglia. e per questo che lo faccio. se la mia missione e` regalare alle persone sorrisi e stupore con l`aiuto di un cucchiaio rotto, una manciata di chiodi d`argento, un taccuino e una matita, allora a me va bene."

serpeggia nell`aria un`insoddisfazione diffusa. a mancare sono le relazioni con gli altri, sacrificate sull`altare del benessere materiale, che conosce due soli imperativi; lavoro e consumo. siamo piu` ricchi di beni ma sempre piu` poveri di relazioni. ecco perche` siamo sempre piu` infelici. ma davvero per divenire piu` ricchi dobbiamo per forza essere poveri di relazioni interpersonali, di benessere, di tempo, di ambiente naturale? davvero non esiste altra strada? parte da queste domande l`analisi e la proposta di un economista che da anni studia il tema della felicita` nelle societa` avanzate. il cuore del problema e` che lo sviluppo economico si e` accompagnato a un progressivo impoverimento delle nostre relazioni affettive e sociali. ecco dunque perche` il nostro sistema economico e molti aspetti della nostra esperienza sia individuale che collettiva - la famiglia, il lavoro, i media, la vita urbana, la scuola, la sanita` - hanno bisogno di una profonda trasformazione culturale e organizzativa. noi tutti abbiamo la possibilita` e la necessita` di riprogettare il nostro mondo: coniugare prosperita` economica e felicita` e` possibile. cambiare la scuola. cambiare le citta`. cambiare lo spazio urbano. ridurre il traffico. ridurre la pubblicita`. sono alcune delle proposte concrete che compongono questo vero e proprio manifesto per la felicita`.

siamo, nella narrazione sinuosa di ovidio, alla generazione immediatamente precedente quella della guerra di troia. dominati dal canto di orfeo che ha perso euridice, i libri x-xii raccontano alcune tra le storie piu` belle di tutta l`opera, nella quale si fondono ora epica e storia mitica del mondo. e orfeo stesso che si presenta agli inferi reclamando la sposa uccisa dal morso di un serpente e che poi la perde per essersi voltato a guardarla mentre la conduce fuori dall`averno. fugge allora in luoghi remoti consolandosi col canto e narrando la storia di ganimede. da questa nasce quella di giacinto, e poi quella di pigmalione, che a sua volta fa emergere quella di venere e adone. e quando orfeo viene fatto a pezzi dalle baccanti, subito viene evocato mida, e poi esione, e quindi peleo e teti, i genitori di achille. allora prende il via la fondazione di troia, e il racconto dell`immane guerra. in mezzo, ecco pero` la storia delicata e dolente di ceice e alcione: dell`uomo che, per consultare l`oracolo, s`imbarca, incontra una furibonda tempesta, annega; e della sposa che - avvisata da morfeo nelle vesti del marito - vuole raggiungere il corpo di lui nel mare e si getta saltando dal molo.

eduard limonov non e` mai stato un bravo ragazzo: scrittore di culto, guerrafondaio ribelle, dissidente sdegnato, fondatore del partito nazionalbolscevico, piu` volte arrestato. visceralmente avverso a ogni pregiudizio, radica le sue azioni e i suoi pensieri in una personalissima visione del mondo e del destino dell`umanita`. in questo libro, l`autore racconta i mesi trascorsi all`interno della colonia penale n? 13 nelle steppe della regione di saratov. al lager limonov era arrivato all`inizio del maggio 2003 dopo due anni di prigione. il libro pullula dei personaggi piu` disparati: i duri passati per le carceri e i campi di rieducazione per giudizi spesso iniqui e affrettati, i criminali incalliti, ma anche gli innocenti ingiustamente condannati. tutti riforgiati in qualche modo dall`esperienza dolorosa della prigionia, non necessariamente abbrutiti, ma quasi sempre colti dallo sguardo pungente e imperturbabile dello scrittore nella loro insopprimibile ma castrata umanita`. limonov si inserisce nella grande tradizione letteraria russa: quella che, scontrandosi tragicamente con la realta` del carcere e del gulag, ha trasformato la prigionia in una metafora della societa` e della condizione umana. introduzione di maria candida ghidini.

e nel dissenso che l`avventura, l`interesse, la sfida della vita intellettuale vanno cercati. e se e` vero che gli mancano regole stabilite alle quali ispirarsi per sapere cosa dire o fare, e` altrettanto certo che l`intellettuale che non voglia tradire la sua missione non ha ne` cariche da difendere, ne` territori da consolidare o custodire: e` un esiliato e un emarginato, un dilettante che possiede la capacita` di sfruttare appieno le rare opportunita` di discorso concesse, sa conquistare l`attenzione del pubblico, e` pronto alla battuta e al dibattito piu` dei suoi avversari. e soprattutto, autore/attore di un linguaggio che dice la verita` al potere.

la collaborazione e` una qualita` innata dell`uomo, che fin da neonato e` in grado di cooperare con la madre. la collaborazione e` essenzialmente un`arte, un`abilita` sociale, e richiede un suo rituale, che va dal semplice dire grazie alle piu` sofisticate forme di diplomazia. e necessaria per operare con persone che non ci somigliano, non conosciamo, magari non ci piacciono e possono avere interessi in conflitto con i nostri. e quindi un`abilita` fondamentale per affrontare la piu` urgente delle sfide dell`oggi, ossia vivere con gente differente nel mondo globalizzato. nonostante cio` e` poco considerata nella societa` occidentale che le preferisce il modello della competizione individualistica o quello della chiusura di tipo tribale. richard sennett discute del perche` cio` accada e che cosa si possa fare per porvi rimedio, visto che per prosperare le societa` hanno bisogno di quello scambio da cui si puo` trarre beneficio reciproco e mutuo soccorso. in un`indagine di ampio respiro, insieme antropologica, sociologica, storica e politica, mostra che cosa si intenda per collaborazione, spaziando dalle gilde medioevali al social networking; quali fattori ne abbiano determinato la crisi, nell`educazione e sul lavoro, con le conseguenti ricadute sul piano psicologico; in che modo la si possa ristabilire, a partire dalla pratica, dall`abilita` di fare e riparare le cose, e dalle motivazioni che spingono l`uomo a cooperare con i propri simili, traendone soddisfazione e piacere.

una mappa critica del nuovo design italiano, dal duemila a oggi, "un evviva alle persone nate intorno agli anni ottanta" (alessandro mendini). in una panoramica assolutamente inedita, troveremo i fatti cardine che hanno segnato l`affermazione del design attuale all`interno di una tradizione storica consolidata, i luoghi ovvero le imprese emergenti, le scuole, gli spazi della comunicazione e il loro rapporto con il luogo per eccellenza contemporaneo, cioe` la rete. e ancora, i modi nuovi e alternativi di progettazione, produzione e autoproduzione e, soprattutto, i nomi di questa giovane storia italiana: piu` di 200 designer, per la maggior parte under 30.


il popolo e gli dei si sono allontanati irrimediabilmente. la grande crisi ha separato con un abisso i diversi gironi della societa` e si e` spezzata la catena di connessioni tra il popolo e l`e`lite. abbiamo ceduto sovranita` a sfere sovranazionali e a oscuri poteri finanziari, coperti dall`impunita` e inquinati dai conflitti di interesse. siamo diventati sudditi di regni lontani. la politica e gli italiani non hanno piu` molto da dirsi. il rapporto si e` deteriorato e si e` spento nella reciproca separatezza. siamo un popolo vitale, dobbiamo pero` riprendere la strada dello sviluppo e recuperare sovranita`. e soprattutto dobbiamo ridurre le distanze tra sempre piu` ricchi e sempre piu` poveri. non si riaccende la fiamma dei desideri senza interpretarli, senza individuare un orizzonte condiviso, senza riscoprire il fascino di un sogno collettivo.

il pentimento non e` il semplice rifiuto di cio` che si e` stati, ma e` la volonta` determinata ad essere diversi, a individuare la profondita` delle proprie colpe e a liberarsi da esse per rinascere a nuova vita. nelle pagine di questo libro, pubblicate nel 1921 all`interno della sua opera "l`eterno nell`uomo", il filosofo max scheler analizza lo spontaneo emergere del senso di colpa che segue gli effetti negativi delle azioni di cui siamo praticamente e moralmente responsabili. pentirsi significa riconoscere la colpa come propria e, cosi` facendo, elevarsi al di sopra dell`errore compiuto e predisporsi a futuri comportamenti virtuosi. l`autentico pentimento si rivela allora una delle vie piu` complesse, e spesso dolorose, che mettono in relazione la finitezza della nostra persona umana con l`infinita misericordia divina. nonostante il riferimento dichiarato alla dottrina cattolica, la riflessione di scheler supera l`orizzonte confessionale e afferma la possibilita`, non potendo eliminare il male, di superarlo volta per volta attraverso l`incessante lavoro su noi stessi. introduzione di angela ales bello.

"possiamo domandarci perche` necaev mentisse, ricattasse, uccidesse. lo faceva perche` la "causa" ne aveva bisogno? o soltanto perche` era un assassino e un bugiardo? non e` facile rispondere a questa domanda: la voce di necaev non ci e` giunta, o ci e` giunta camuffata e mascherata. probabilmente necaev agiva cosi` per spirito di sistema. mentiva, scherniva, ricattava, uccideva perche` credeva che la diffusione generale della turpitudine spingesse la societa` verso l`abisso, dove voleva farla cadere. bakunin era troppo ingenuo per comprendere se stesso e il suo allievo. egli fu affascinato da necaev perche` avvertiva in lui questa mescolanza tremenda di `purezza` rivoluzionaria, di spirito distruttivo e di turpitudine. purtroppo, non c`e` attrazione alla quale l`uomo sia piu` sensibile." (pietro citati)

di lei credevamo di sapere tutto: dalla nascita a kiev nel 1903 alla morte ad auschwitz nel 1942, dall`avventura del manoscritto di "david golder", inviato anonimo nel 1929 all`editore grasset, al manoscritto salvato di "suite francese", apparso nel 2004 e tradotto ormai in trenta lingue. sbagliavamo: philipponnat e lienhardt ce lo dimostrano in questa biografia. per tre anni, costantemente affiancati dalla figlia di ire`ne, denise epstein, gli autori hanno consultato le carte inedite della scrittrice: la corrispondenza con gli editori come gli appunti presi a margine dei manoscritti, i diari come i taccuini di lavoro. un`opera che non solo fa risorgere dall`oblio con una vividezza sorprendente le diverse fasi dell`esistenza di ire`ne (l`infanzia nella russia prima imperiale e poi rivoluzionaria, la fuga prima in finlandia e poi in svezia, la giovinezza dorata in francia, i rapporti con la societa` letteraria degli anni trenta, gli sconvolgimenti della guerra, gli ultimi mesi di vita nel paesino dell`ise`re dove si e` rifugiata con la famiglia), ma coglie e restituisce tutte le sfaccettature di una personalita` complessa, affrontandone senza remore di alcun tipo anche gli aspetti piu` discussi e contraddittori.

perche` l`italia e` precipitata nella crisi peggiore degli ultimi trent`anni? la colpa e` della germania, dell`austerity imposta dall`europa, della moneta unica? o della mediocrita` della classe dirigente? esiste una via d`uscita, una ricetta per rifare il paese? per rispondere a queste domande, alan friedman, forse il giornalista straniero che conosce meglio la realta` italiana, parte da quegli anni ottanta in cui l`italia era la "quinta potenza economica del mondo" e pareva avviata verso una vera modernizzazione per arrivare fino alle drammatiche vicende degli ultimi anni. attraverso conversazioni con i protagonisti dell`economia e della politica, da cinque ex presidenti del consiglio (giuliano amato, romano prodi, silvio berlusconi, massimo d`alema, mario monti) a matteo renzi, friedman fa luce su retroscena che nessuno ha finora raccontato. il racconto delle vicende politiche degli ultimi anni assume una nuova luce, rivelando cio` che spesso e` stato omesso o taciuto. e si combina con un ambizioso e sorprendente programma in dieci punti per rimettere il paese sul binario della crescita e dell`occupazione. il tempo delle mezze misure e` finito, e friedman, in questo libro coraggioso, offre una ricetta di riforme di vasta portata.


la metafora della liquidita`, da quando bauman l`ha coniata, ha marcato i nostri anni ed e` entrata nel linguaggio comune per descrivere la modernita` nella quale viviamo. individualizzata, privatizzata, incerta, flessibile, vulnerabile, nella quale a una liberta` senza precedenti fanno da contraltare una gioia ambigua e un desiderio impossibile da saziare.

trascrizione di una conferenza tenuta nel 1997, quel che il signore disse ad abramo e` un saggio agile ma profondo che s`interroga, in maniera spregiudicata, sugli effetti della riproduzione delle immagini e delle parole nell`esperienza religiosa contemporanea. quando dio convoca abramo per ordinargli il sacrificio del figlio isacco, la sua consegna e` chiara: la relazione tra l`uomo e dio deve restare segreta, inaccessibile. "soprattutto niente giornalisti!", sintetizza derrida con provocatoria ironia. eppure oggi, in spregio all`obbedienza di abramo, il "ritorno del religioso" avviene proprio tramite la sua diffusione mediatica e, in particolare, di quella televisiva. a partire da questo paradosso, il filosofo francese riflette sul ruolo, decisivo ma profondamente equivoco, che i mezzi di comunicazione di massa esercitano nella diffusione e nel consolidamento della fede, in particolare del monoteismo cristiano. derrida individua infatti nell`incarnazione, che trasforma l`evento impronunciabile in una (buona) notizia, la causa teologica della capacita` mediatica del cristianesimo. piu` in generale, e smentendo l`ipotesi illuminista di un`irriducibile opposizione tra fede e sapere scientifico, le religioni del presente sembrano perfettamente predisposte per allearsi con la tecnologia.

il livello di disuguaglianza del reddito in america raggiunge oggi picchi mai visti da prima della grande depressione. negli anni del boom, precedenti alla crisi finanziaria del 2008, l`1 per cento dei cittadini si e` impadronito di piu` del 65 per cento dei guadagni del reddito nazionale totale. e tuttavia, mentre il pil cresceva, la maggior parte dei cittadini vedeva erodere il proprio tenore di vita. nel 2010, mentre la nazione lottava per superare una profonda recessione, l`1 per cento guadagnava il 93 per cento del reddito aggiuntivo creato nella cosiddetta "ripresa". mentre coloro che sono in alto continuano a godere della migliore assistenza sanitaria, della migliore educazione e dei benefici della ricchezza, essi spesso non riescono a comprendere che, come sottolinea l`autore, "il loro destino e` collegato a quello dell`altro 99 per cento". in questo volume stiglitz unisce la sua formidabile visione economica a un appassionato richiamo affinche` l`america torni agli ideali economici e politici che l`hanno resa grande. la disuguaglianza infatti non nasce nel vuoto. e il risultato dell`interazione di forze di mercato e di manovre della politica. grazie a essa l`america e` sempre meno la terra delle grandi opportunita` e sempre meno e` in grado di rispondere alle aspirazioni e ai bisogni dei suoi cittadini. ma non deve necessariamente essere cosi.

"bisogna uscire dall`euro. subito. da quando e` entrata in vigore, la moneta unica non ha fatto che disastri: ci ha resi tutti piu` poveri, ha accresciuto le differenze tra i paesi e ha trascinato nel suo fallimento il sogno europeo dei nostri padri. oggi l`europa e` soltanto un mostro burocratico e antidemocratico, sempre piu` lontano dai cittadini e dai loro bisogni, che ci opprime con la sua tirannia fiscale e con una quantita` di normative astruse. e l`europa dei diktat e delle troike, che impone agli altri severita` e concede a se` ogni beneficio, l`europa che taglia le pensioni ai cittadini e le aumenta ai suoi burocrati, che chiede sacrifici a tutti, ma poi fa vivere i suoi 766 parlamentari nel lusso, spendendo 2 milioni e mezzo di euro in rinfreschi e 4 milioni per rinnovare il centro fitness interno al parlamento di bruxelles. e l`europa che non riesce a risolvere l`annoso problema della seconda sede di strasburgo: un palazzo da 500 milioni che resta chiuso 317 giorni l`anno e che moltiplica i costi di funzionamento, costringendo ogni mese i deputati a gigantesche transumanze con un`enorme massa di documenti al seguito. e l`europa che mantiene 139 sedi sparse in tutto il mondo e 5366 addetti, di cui 33 alle isole figi, 37 alle mauritius e 44 ai caraibi, dove l`attivita` piu` impegnativa e` una corsa di macchinine elettriche. costo totale, 524 milioni di euro..."

da oltre duemila anni, atene rappresenta molto piu` che una citta` nell`immaginario occidentale. il secolo compreso tra le riforme di distene (508) e la morte di socrate (399) e` diventato modello universale, insieme politico e culturale. politico perche` si ritiene che ad atene sia stata inventata la democrazia, cioe` il regime istituzionale e di governo oggi piu` diffuso nel mondo. culturale perche` ad atene fiorirono filosofia, storia, teatro, letteratura, arte e architettura che ancora oggi consideriamo riferimenti obbligati. "il mondo di atene" riporta la citta` alla sua storia, incrinando la sua immagine idealizzata e restituendocela cosi` come emerge dalla ricchezza delle fonti contemporanee. luciano canfora smonta la macchina retorica su atene, dimostrando che i critici piu` radicali del sistema furono proprio gli intellettuali ateniesi. eventi centrali dell`intera narrazione sono la parabola dell`impero marittimo ateniese sconfitto da sparta, la lacerazione che esso determino` nel mondo greco fino a coinvolgere il regno di persia, la rinascita dell`impero nella medesima area geopolitica, la sua crisi e l`esito inedito, rappresentato dal trionfo dell`ideale monarchico realizzato dall`egemonia macedone.

anche per chi abbia familiarita` col suo universo visivo - disseminato di figure, paesaggi, oggetti, e disegni dentro disegni dentro disegni - lo sguardo di tullio pericoli non e` facile da ricostruire. almeno fino a quando non si coglie un dato essenziale e singolarissimo, e cioe` che a guidare quello sguardo non e` soltanto l`occhio, ma un organo piu` irrequieto e nervoso, che si lascia dirigere solo fino a un certo punto, e da li` in poi asseconda, prima di tutto, i propri imprevedibili talenti: la mano. in questa conversazione con domenico rosa, pericoli ne parla per la prima volta apertamente, con il gusto e spesso la sorpresa di scoprire via via, insieme a chi ascolta e poi a chi legge, i meccanismi e gli incantesimi del proprio lavoro: sciogliendone vari enigmi, e avvicinandoci, nel modo piu` attraente, a quella singolare "sapienza" che e` nella mano.

le beffe mediatiche sono in molti casi una vera e propria forma d`arte. questo libro e` un`analisi impietosa del sistema dei media visto nella sua natura di "fabbrica di falsi e manipolazioni". si parte dalla bufala rifilata agli americani da orson welles, che annuncio` lo "storico" sbarco dei marziani sulla terra. passando per i "falsi di regime" dello stalinismo e del fascismo, fino alla mitica burla italiana delle false "teste di modigliani", che mise in ridicolo l`intera critica accademica. ma davvero siamo capaci di credere fino in fondo a chicchessia o a un suo qualsiasi prodotto? la risposta di questo libro e` definitivamente si`. ma le beffe mediatiche tendono a farsi scoprire. e proprio per questo sono meno dannose dell`informazione veramente disonesta.

"si puo` leggere di primo acchito, senza pause, o comunque indifferenti alle interruzioni; poiche` da qualsiasi punto si ricominci la lettura, e` come riprendere la storia da un punto fermo, senza nessi da ricordare con quanto precede. ogni pagina e` un inizio: per l`episodio che segue, per il personaggio che viene introdotto, per la situazione in cui alice si trova. [...] l`invito al lettore e` di seguire alice nel suo viaggio fantasioso cosi` come le piccole liddell l`hanno seguito in barca, lungo il tamigi, il 4 luglio del 1865. rinunciare a cercare troppo astrusi significati ha un grande effetto liberatorio; alla luce di quello che ancora una volta il saggio re di quadri sentenzia nell`ultimo capitolo: `se non c`e` nessun significato... questo, sapete, ci risparmia un mondo di guai, perche` non abbiamo piu` bisogno di cercarne uno`." (dalla prefazione di luigi lunari)

durer era un visual designer come steve jobs? perche` eva longoria, di desperate housewives, apprezza photoshop come regalo di natale? scopo del catalogo ikea e` informare o incantare? walter benjamin ha sbagliato previsioni? e il visual designer e` un pericoloso rivoluzionario, un puro esperto di grafica o un progettista di futuro? mentre scrive la nuova guida a un mestiere che ha cinquecento anni alle spalle, e tutto il futuro davanti, falcinelli mette ogni lettore di fronte ai due nodi fondamentali di oggi: la consapevolezza e la responsabilita`. un manuale per chi non vuole limitarsi a riconoscere e usare le forme, ma capire chi davvero sta parlando. quasi cinquant`anni dopo "il medium e` il massaggio" di mcluhan e fiore, un racconto che aggiorna la mappa di un mondo sempre piu` governato dalle immagini.

"ho deciso di scrivere questo libro per presentare la cabbala come una fonte di saggezza, che ha dimostrato la propria validita` nel corso di migliaia di anni. in effetti, come guida spirituale e pratica alla vita, la cabbala e`, oggi, piu` attuale che mai. questo libro racconta la vera storia della cabbala: come e` nata, come si e` evoluta e come puo` rappresentare, oggi, una guida per tutti noi, aiutandoci a vivere in modo sereno e prospero, pur nelle incertezze del mondo di oggi. racconta anche il viaggio personale che state per intraprendere alla scoperta del significato della vita e della nostra collocazione nell`universo. ho raccontato la storia della cabbala in modo chiaro e semplice, perche` desidero che la lettura di questo libro sia gradevole quanto e` stata la sua scrittura. se poi `la cabbala rivelata` dovesse riuscire a donare sicurezza e serenita` alla vostra vita e un`occhiata all`eternita`, questa sara` la mia ricompensa." (michael laitman)

"la sera del 9 novembre 1860 una colonna di soldati in lacere uniformi turchine, disarmati e sotto scorta, marciava lungo la tortuosa strada alpina che risale la val chisone, nelle montagne piemontesi, verso la fortezza di fenestrelle...". chi erano quegli uomini? cosa accadde davvero ai prigionieri napoletani trasportati al nord nel 1860, e in genere agli ex-soldati borbonici caduti nelle mani delle autorita` vittoriose negli anni che portarono all`unita` d`italia? erano migliaia? quanti sopravvissero e quanti morirono di stenti, di fame e di freddo? chi navighi nella rete alla ricerca di informazioni o di opinioni su fenestrelle e sulla deportazione dei prigionieri di guerra meridionali al nord e` subito colpito dall`estrema violenza del linguaggio e dal ricorrere di termini di confronto novecenteschi impiegati senza alcuna prudenza: campi di concentramento, lager, auschwitz, sterminio. intorno al destino di quei soldati e` stata sollevata negli ultimi anni una cortina di interrogativi fumosi e di sospetti gratuiti, che puo` essere smantellata solo attraverso un`aderenza scrupolosa ai fatti dimostrati. alessandro barbero racconta la vera storia di fenestrelle ma anche la storia di come quegli avvenimenti, gia` di per se` abbastanza drammatici, siano diventati nell`italia del duemila materia di un`invenzione storiografica e mediatica.


il noir non e` solamente un "genere" cinematografico, e` anche e soprattutto uno stile, una dimensione psicologica, un modo di sentire la vita (oltre che il cinema): e` il trionfo del chiaroscuro, dell`ambiguita`, la percezione di un destino tanto crudele quanto ineluttabile. silvio raffo, cultore del giallo e del fantastico-visionario, propone in questo singolare libro una cronistoria "affettiva" ed estetica dell`universo noir, senza perdere mai di vista i riferimenti letterari e di costume, nella convinzione squisitamente "antimoderna" che un certo gusto e una certa bellezza abbiano davvero e definitivamente lasciato l`olimpo.

professore ordinario di grammatica italiana nella facolta` di lettere e filosofia dell`universita` di torino, accademica della crusca, bice mortara garavelli offre con questo volume un manuale di consultazione, una risposta ai dubbi e alle domande che affligono ognuno di noi sul modo di usare i segni di punteggiatura, nonche` riflessioni sul ruolo della punteggiatura nella costruzione del testo, scaturite dall`analisi di una serie di esempi.

"questo libro racconta di una battaglia che ha cambiato la storia del mondo ma non e` famosa come waterloo o stalingrado: anzi, molti non l`hanno mai sentita nominare. eppure secondo qualcuno segno` addirittura la fine dell`antichita` e l`inizio del medioevo, perche` mise in moto la catena di eventi che piu` di un secolo dopo avrebbe portato alla caduta dell`impero romano d`occidente. parleremo di antichita` e medioevo, di romani e barbari, di un mondo multietnico e di un impero in trasformazione e di molte altre cose ancora. ma il cuore del nostro racconto sara` quel che accadde li`, ad adrianopoli, nei balcani, in un lungo pomeriggio d`estate."

"non appena in occidente si sparse la voce della prossima uscita della flotta turca, papa pio v decise che quella era l`occasione buona per realizzare un progetto che sognava da tempo: l`unione delle potenze cristiane per affrontare gli infedeli in mare con forze schiaccianti, e mettere fine una volta per tutte alla minaccia che gravava sulla cristianita`. quando divenne sempre piu` evidente che la tempesta era destinata a scaricarsi su cipro, il vecchio inquisitore divenuto pontefice, persecutore accanito di ebrei ed eretici, volle affrettare i tempi." e la primavera del 1570. un anno e mezzo dopo, il 7 ottobre 1571, l`europa cristiana infligge ai turchi una sconfitta catastrofica. ma la vera vittoria cattolica non si celebra sul campo di battaglia ne` si misura in terre conquistate. l`importanza di lepanto e` nel suo enorme impatto emotivo quando, in un profluvio di instant books, relazioni, memorie, orazioni, poesie e incisioni, la sua fama travolge ogni angolo d`europa. questo libro non e` l`ennesima storia di quella giornata. e un arazzo dell`anno e mezzo che la precedette. la sua trama e` fatta degli umori, gli intrecci diplomatici, le canzoni cantate dagli eserciti, i pregiudizi che alimentavano entrambi i fronti, la tecnologia della guerra, di cosa pensavano i turchi dei cristiani e viceversa.

uscito nel 1979, il libro di lyotard si e` imposto fin da subito, e non solo nel dibattito filosofico, come un testo di riferimento. in questo libro l`autore, con radicalita`, chiude i conti con la tradizione storico-filosofica del pensiero classico. una tradizione che aveva segnato con forza, nel bene e nel male, la storia del novecento. non piu` quindi sistemi filosofici e grandi narrazioni basate sull`eredita` dell`illuminismo e sui grandi sistemi emancipativi, in primo luogo l`hegelismo e il marxismo, ma comprensione piena e accettazione di un nuovo modello di pensiero che identifica una nuova idea di modernita`, basata essenzialmente sulla rottura netta con il passato: il "postmodernismo" per l`appunto. questa espressione del filosofo francese fu immediatamente usatissima in tutto il dibattito culturale. nel cambiamento epocale di paradigma lyotard identifica un fattore centrale di trasformazione: il sorgere e il mutare di senso dell`apparato di pensiero tecnoscientifico, e con esso l`avanzare impetuoso delle nuove tecnologie, in grado di diventare vere e proprie protesi di linguaggio, cioe` modi del pensiero dalla struttura innovativa. lyotard non intendeva solo valorizzare la tecnoscienza, ma anche, e soprattutto, dare pari dignita` a tutti i linguaggi, senza piu` porre una modalita` di pensiero come "superiore" alle altre.

quando si decide di volere di piu` dalla vita, si e` disponibili a sperimentare tante strade diverse, e magari, seguendo i suggerimenti letti nei molti libri di self-help, si tenta di compensare le carenze con "pensieri positivi" e visualizzazioni che dovrebbero realizzare una sorta di magia. molto spesso questo non accade e presto ci si trova sovrastati da un mare di insicurezze. le ragioni di questi insuccessi sono tante e costituiscono il nucleo di partenza di questo libro. la maggior parte di noi non si conosce abbastanza da poter davvero attrarre cio` che vuole. spesso ci si sforza inconsciamente di cercare cio` che la famiglia, la societa`, gli altri si aspettano, incontrando inevitabili fallimenti. inoltre molti non sanno di avere talenti e punti di forza nascosti che costituiscono le risorse cui attingere per ottenere cio` che si desidera. questo libro da` innanzitutto le risposte ai tanti "perche`" che nascono quando non si riesce a dare alla propria vita l`indirizzo desiderato. la prima parte offre infatti una descrizione accurata dei principi che regolano il funzionamento dell`interiorita` di ciascuno, le leggi interiori dell`attrazione, e di come esse influiscano sulla nostra vita esteriore e materiale. il libro suggerisce poi un metodo facile e pratico per far si` che la "magia" accada davvero. cosi`, nella seconda parte, indica gli strumenti attraverso i quali operare: cinque chiavi facili e intuitive che guideranno ciascuno alla realizzazione dei propri sogni.

"l`invenzione dei soldi" ci racconta in maniera approfondita e divertente, con tanti aneddoti e curiosita`, la storia di un`italia all`avanguardia nel momento in cui per la prima volta la moneta si trasforma in merce e il mercante puo` cosi` diventare banchiere. e infatti proprio tra genova, la toscana (lucca, siena, firenze) e venezia dopo il mille che nascono le prime societa` multinazionali ed e` da qui che i mercanti partono per costruire colonie commerciali in tutto il mediterraneo. e in italia che nascono le banche e le societa` di assicurazione, che vengono inventati gli assegni e le prime obbligazioni e qui, di conseguenza, avvengono anche i primi reati finanziari, dai rocamboleschi furti con scasso ai danni dei forzieri di prestigiose banche fino alla creazione di vere e proprie zecche clandestine per falsificare monete. e la moneta italiana, con il genovino, il fiorino e il ducato, a dominare per secoli i commerci di tutto il mondo grazie alla fiducia che riscuote e al suo pregio artistico. "l`invenzione dei soldi" e` inoltre un viaggio ricco di personaggi geniali e intraprendenti, capaci di incidere profondamente nella storia moderna, da fibonacci, che per primo introduce in occidente lo zero, a luca pacioli, che diffonde gli strumenti della contabilita` utilizzati ancora ai nostri giorni, fino a john law, lo scozzese che da` vita alla prima bolla finanziaria della storia, quella della compagnia del mississippi, e che finisce la sua vita a venezia.

ha fatto volare non solo aerei, ma anche sogni. la figura di gianni caproni, il piu` geniale protagonista dell`epopea regina del xx secolo, la conquista dei cieli, e` finora rimasta quasi nascosta dal fascino dei suoi straordinari velivoli, che ancora detengono imbattuti record e primati tecnologici. questo libro riporta in primo piano l`umanita` di una figura poliedrica, di un artista prima che un ingegnere, di un pacifista costretto a creare armi micidiali, di un innamorato della natura dedito al progresso dell`industria, di un patriota idealista che voleva abbattere i confini del mondo. una vicenda immersa nella storia del `900, a diretto contatto con i suoi attori, da mussolini a churchill, da d`annunzio a eisenhower.

quella fra cristianesimo e natura e` stata nei secoli una relazione tormentata ma, nello stesso tempo, fondamentale nella formazione della civilta` occidentale. ed e` il tema al centro di questo volume che raccoglie 365 immagini affiancate da altrettante citazioni: una foto e una frase al giorno. dai versi poetici ai passi biblici, dalla prosa dei saggi alle regole ortodosse degli ordini monastici, il tema di dio e del creato viene articolato sotto molti riflessi e punti di vista.

i lettori italiani sanno fare i loro conti, e conoscono bene la quantita` di risate che alan bennett riesce a scatenare quando maneggia uno spunto anche elementare (la sgradita visita di topi d`appartamento, ad esempio), o ritrae personaggi familiari in situazioni incongrue (un`anziana regnante cui capita in mano, per la prima volta o quasi, un libro). per calcolare quanto rideranno qui, bastera` dunque fare la somma fra un compito apparentemente banale (correggere un libretto d`opera) e i due eccentrici, litigiosi e, com`e` ovvio, spiritosissimi mostri sacri chiamati a svolgerlo, nel corso di un lungo battibecco immaginario ma tremendamente verosimile: w.h. auden, nientemeno, e benjamin britten.

dopo la pluriennale immersione nella poesia virgiliana che ha dato come esito la recente, apprezzatissima traduzione dell`eneide, alessandro fo torna con questo libro a proporsi come poeta in proprio. la poesia di questa raccolta e` estremamente contigua, per forma e ispirazione, ai meccanismi della preghiera. dunque una sequenza di tentativi di accostarsi al divino, ma nello stesso tempo un acuto scrutare nell`esistenza di cose e persone; una inesausta ricerca delle particelle infinitesimali di quella sostanza angelica che abita nelle contingenze terrene e umane meno canoniche. le poesie di questo libro sono trame, filamenti che in modi anche eccentrici collegano punti disposti chissa` dove, oltre la nostra percezione, e giorni e luoghi scolpiti nelle nostre reali esistenze, senza trascurare le musiche: da chopin alle comuni battute rubate ai dialoghi quotidiani. e se di questi fili possiamo osservare solo uno dei capi, il piu` vicino, l`altro puo` forse essere intuito, riconosciuto in alcune tracce disseminate fra le pieghe dell`esperienza di ogni giorno.

qual era la situazione, reale e immaginaria, dell`italia nel 1945? quale paese usciva da vent`anni di fascismo, da una guerra devastante, da una terribile occupazione nazista e da una resistenza che e` stata anche guerra civile? in questo volume guido crainz descrive i momenti principali del passaggio cruciale dal regime fascista alla nascente democrazia italiana. letteratura e giornalismo d`epoca, memorie e documenti d`archivio testimoniano il segno profondo lasciato dalla guerra in un paese oscillante tra speranze e paure, tra desiderio di trasformazione e bisogno di normalita`. ci trasmettono la necessita` di un esame di coscienza collettivo volto a capire le ragioni del dramma alle spalle, che pero` si interrompera` troppo presto. ci ripropongono, infine, le condizioni concrete in cui avviene la costruzione della "democrazia dei partiti", con le sue contraddizioni e i suoi limiti. in questo quadro, anche le violenze successive al 25 aprile trovano una precisa collocazione storica, perche` situano concretamente i drammi vissuti da milioni di donne e di uomini negli anni precedenti. e soprattutto mostrano quanto ancora fosse lunga l`ombra della guerra, in grado di alterare i piu` elementari codici di comportamento e ridisegnare un`antropologia della violenza e dell`illegalita` che ci lascia sconcertati e ci rimanda a un`italia molto lontana da noi.

quella di martin luther king e` una vita che bisogna continuare a raccontare. torna cosi` una delle figure nodali del nostro secolo, con la sua eredita` morale e politica, ancora intatta per le generazioni future. dall`infanzia privilegiata fra i neri benestanti di atlanta alla lotta di cui e` stato saldissima guida spirituale, dalle contraddizioni in seno al movimento dei diritti civili dei neri al nobel per la pace, sino al proiettile che, nel 1968, lo colpi` a morte, emerge il carattere dell`uomo, la sua esemplarita`. zitelmann mette a fuoco il personaggio e la scena nazionale e internazionale in cui si e` mosso, scena che ha visto destarsi quell`"i have a dream", quel sogno che mai nessuno pieghera`.

"`gli imprevisti della riforma` e` destinato a tutti coloro che vogliono capire come l`europa e il nord america di oggi sono diventati quello che sono": ecco, nelle parole dell`autore, l`ambizioso programma di questo libro, che in versione originale ha dato vita a un acceso dibattito ed e` destinato a diventare punto di riferimento per un pensiero critico della cultura occidentale contemporanea. storico statunitense dalla scrittura insieme elegante ed erudita, brad gregory ricostruisce il farsi della modernita` come effetto a lungo termine di alcune svolte accadute nel lontano passato. il punto di cesura si verifica con la riforma protestante che, negli intenti dei suoi padri, avrebbe dovuto sanare le derive della cristianita` medievale e riportarla al cuore del messaggio evangelico. ma una serie di eventi e di problemi complessi, primi fra tutti i conflitti e i disaccordi dottrinali sorti fin da subito non solo con la chiesa di roma ma anche all`interno della stessa compagine protestante, ha portato a effetti imprevisti, non intenzionali e a volte addirittura contrari alla visione di partenza, che hanno contribuito alla costruzione dell`occidente moderno...

ralf dahrendorf e` stato uno degli studiosi piu` originali delle trasformazioni della societa` contemporanea, un punto di riferimento teorico, per il pensiero politico del novecento, alternativo sia al liberalismo classico che al marxismo. e considerato uno dei pochi teorici sociali ad avere continuato nel solco della tradizione classica che mira a "catturare la propria epoca nel pensiero". al centro della sua analisi sono le chances di vita e la liberta` attiva al fine di cogliere la direzione e la qualita` dei processi di cambiamento sociale. affrontando i temi del conflitto sociale nella modernita`, delle disuguaglianze e delle classi, del rapporto tra democrazia e capitalismo, tra mercato, societa` civile e stato, ralf dahrendorf solleva anzitempo una delle questioni principali che si pongono alle societa` europee del xxi secolo: la difficolta` di conciliare crescita economica, coesione sociale e liberta` politica.

l`italia e` un paese dove i giovani dipendono dai vecchi, dove "e` anchise a portare sulle spalle enea mentre la citta` brucia. non il contrario, come sarebbe naturale". e "dove nessun futuro e` stato pensato per ascanio, il nipote". partendo da questa constatazione, giuseppe "pippo" civati, uno dei politici piu` noti della sinistra italiana, ci racconta la sua versione dei fatti. ci dice quali sono gli attori che si contendono la scena. quali sono gli ostacoli a un cambiamento che non puo` piu` essere rimandato. perche` se oggi e` il momento di fare, e di fare in fretta, non possiamo pero` ripetere l`errore che segna da sempre la vita del nostro paese, quello di agire senza riflettere, senza pensare alle ripercussioni delle nostre scelte sulle prossime generazioni.

chi e` stato in realta` enrico berlinguer, il segretario piu` amato (ma anche contestato e travisato) del pci? a trent`anni dalla sua morte drammatica e in un mondo radicalmente cambiato, chiara valentini ne ricostruisce la storia politica e umana. dall`infanzia ferita da un dramma familiare a un`adolescenza ribelle, all`incontro con i comunisti e con togliatti, si snodano la vita e la carriera di questo politico diverso. la sua e` la vicenda di un uomo che ha voluto sfidare le rigidita` di un mondo diviso in blocchi con la passione del rischio con cui affrontava le tempeste di mare nella sua sardegna. dopo il colpo di stato polacco, aveva tagliato i ponti con l`urss in modo definitivo. aveva osato progettare il comunismo nella democrazia, un`ipotesi intollerabile sia a mosca sia a washington. aveva cercato di cambiare l`italia con il compromesso storico, e forse ci sarebbe riuscito senza il rapimento e l`assassinio di aldo moro. aveva dimostrato di avere la vista lunga indicando nella questione morale e nella degenerazione dei partiti "ridotti a macchine di potere e di clientela" il problema piu` drammatico dell`italia. se lo "strano comunista", come lo definiva la stampa usa, non fosse morto troppo presto, forse anche la storia della sinistra e dell`italia sarebbe stata diversa. postfazione di paolo spriano.


in ogni epoca c`e` sempre stato qualche eroe che per preservare le sorti dell`umanita`, ha dovuto fronteggiare pericoli irrazionali. da omero a sofocle, da tucidide a shakespeare fino a philip k. dick, storia e letteratura hanno narrato le gesta di uomini che si ergevano ad unici baluardi di catastrofi imminenti. nell`anno 2058, la fluttuazione temporale e` disarmonica: presente e futuro diventano incognite di una disequazione chiamata radioattivita` residua; il pianeta terra sta implodendo di un`entropia diversa da quella dell`universo; non e` caos fisico, instabilita` che sottende ad una nuova vita ma solo brama di potere, inerzia, bieca speculazione. la solitudine del capitano teseus e` cosmica e senza soluzione; egli e` prigioniero di una missione le cui fondamenta sono virtuali, perche` inesistente e` l`oggetto della sua ricerca: la redenzione del genere umano. non e` nel prodigioso minerale denominato xeryon, che e` riposta la salvezza del pianeta terra, ne` nelle leggi della relativita` ristretta, ma in un mostro cui gli uomini danno il nome di compassione.

le acque mediterranee, da millenni teatro di storie e avventure, continuano a regalare grandi emozioni, quelle del nuoto, del remo e della vela. passioni antiche che l`autore ogni giorno rinnova, ascoltando la voce delle onde e dei marinai, di ieri e di oggi. nuotare e navigare riflettono un amore unico e ancestrale per il mare, che e` il punto di partenza di questo portolano sentimentale. nelle sue pagine i piaceri e le gioie che il mediterraneo offre quotidianamente si intrecciano con la storia, la geografia, il mito, le scienze e le arti, dando vita a un racconto intenso e vitale. una rotta che porta dalle fondamenta di venezia alle banchine di genova, dalle bocche di bonifacio allo stretto di messina, dalle verdi acque adriatiche a quelle blu tirreniche, restituendo un significato concreto alla mediterraneita`, che e` fatto storico-culturale e appassionata pratica del mare.

la raccolta di componimenti in versi e in prosa di piero jahier nasce dall`esperienza dell`autore come tenente istruttore di un reparto di alpini durante il primo conflitto mondiale. e un diario di guerra scritto al fronte, tra il marzo del 1916 e il luglio del 1917, ma e` anche un diario di vita e di valori indelebili e un unicum dal punto di vista letterario, che alterna squarci lirici e poetici a momenti narrativi. e un racconto di incontri e complicita` fra reclute, di fratellanza tra quegli alpini in cui jahier ritrova i valori in cui si rispecchia: la vita degli umili, la ricerca di purezza e verita`, l`amore per la montagna. per questo chi legge il suo diario di guerra e` con lui e con gli alpini.

l`autrice ripercorre centocinquant`anni di storia della societa` italiana attraverso i galatei. i trattati di buone maniere sono testi che dettando regole e divieti, svelano le mentalita`, gli usi prevalenti e i mutamenti del costume. i galatei raccontano molte storie: quella dell`immagine che una collettivita` ha o vorrebbe avere di se`; quella dei criteri di normalita`, correttezza e signorilita`; quella delle elaborazioni dei modelli di comportamento che nascono da processi di contrattazione e di accordo tra i diversi ceti. all`indomani dell`unita` ai manuali di buone maniere fu assegnato il compito di rafforzare l`identita` nazionale, sotto il fascismo furono usati per imporre i modelli della nuova donna e del nuovo uomo fascisti, mentre nel secondo dopoguerra e durante il boom si sforzarono di pacificare i conflitti latenti e di arginare il caos di una modernizzazione che sconvolgeva certezze da lungo tempo acquisite. con il sessantotto, quando pareva che spontaneita` e informalita` valessero piu` delle regole, si ripresentarono le norme di comportamento in veri e propri controgalatei con cui si passa dall`arte di saper vivere ai manuali di sopravvivenza. dagli anni ottanta fino a oggi, in una cultura di massa sempre piu` frammentata e narcisistica, i galatei si trasformano in prontuari di rapida consultazione per apprendere velocemente quanto serve per il successo e la carriera. in piu` di un secolo, la storia dei tentativi di educazione e autoeducazione della borghesia italiana.

ogni volume di questa collana costituisce un ampio capitolo di storia della filosofia, dedicato a un autore o a una corrente di pensiero. le singole "introduzioni" offrono gli strumenti critici essenziali per intendere l`opera dei filosofi alla luce delle piu` recenti prospettive storiografiche.

a vent`anni dalla precedente versione, da lungo tempo esaurita, la nuova traduzione del seminario tiene conto degli aggiornamenti apportati dagli studi piu` recenti e mette nuovamente a disposizione del lettore italiano un testo classico, che da un lato fornisce un`autentica `introduzione` al pensiero di heidegger e fink, e dall`altro illumina la figura piu` suggestiva, ma anche piu` enigmatica, della filosofia greca: eraclito di efeso (535 a.c.-475 a.c.). decisiva e influente come poche altre per il pensiero moderno - basti citare hegel e nietzsche, che la conoscevano a memoria - l`opera di eraclito e` giunta a noi soltanto in forma di frammenti e aforismi, dei quali non e` agevole ricostruire l`ordine. nei tredici incontri che scandiscono il seminario, heidegger e fink si cimentano in un`interpretazione serrata e rigorosa, fornendo un ritratto vivo di eraclito che va ben al di la` di ogni piatta ricostruzione storica o filologica. quello che viene messo davanti agli occhi del lettore e` un vero e proprio esercizio di filosofia, un dialogo attualizzante con eraclito e con l`intera tradizione occidentale da lui discesa, che ci fornisce a sua volta un ritratto altrettanto prezioso di due grandi filosofi contemporanei, colti per cosi dire `dal vivo`, in una discussione vivace e appassionata.

l`espressionismo costituisce la variante tedesca dell`avanguardia storica europea. le radici piu` immediate dell`espressionismo, infatti, affondano da un lato in quel singolare amalgama in fermentazione che e` il fenomeno della finis austritte, dall`altro soprattutto nel terreno della germania guglielmina, nata dal compromesso fra i nuovi ricchi prodotti della impetuosa espansione capitalistica e la vecchia classe, agraria e feudale, degli junker. e impossibile rispondere alla domanda circa il concreto svolgimento dell`espressionismo se non si prende contemporaneamente coscienza del fatto che da un lato esso esibisce ricerche ed esperienze artistiche in piena sintonia con l`avanguardia europea di quegli anni, ma dall`altro presenta aspetti che sono specificamente suoi. nietzsche, husserl e bergson nella sfera filosofica, baudelaire, rimbaud, verlaine, jammes, verhaeren, dostoevskij, walt whitman (accanto alla riscoperta di kleist e holderlin) in quella delle suggestioni letterarie, costituiscono la cornice culturale entro cui si sviluppa e prende a poco a poco forma l`intreccio complesso delle poetiche espressioniste. oggi preme soprattutto mettere a nudo quella che vorremmo chiamare l`architettura storica della vicenda espressionista, le prospettive reali entro cui si e` venuta a poco a poco configurando, i contorni ragionevoli e dimostrabili che la differenziano da altre analoghe o divergenti, infine l`esito in cui quella vicenda si e` consumata e conclusa.

la storia della cina si svolge tutta nella tensione tra unita` e molteplicita`. a un`infinita diversita` di forme di vita, alle divergenze tra visioni del mondo inconciliabili e all`aspro contrasto fra ricchezza e miseria, si sente continuamente contrapporre l`orgogliosa affermazione: "noi siamo una cosa sola. una sola e` la nostra tradizione, la nostra cultura, la nostra storia". l`attenzione di questa storia millenaria della cina si rivolge, invece, proprio a queste tensioni, a questi conflitti. descrive la dura vita dei cinesi, le sue peculiarita` e la straordinaria ricchezza delle creazioni culturali, e al tempo stesso segue tutti i tentativi di domare questa irrefrenabile molteplicita`: dall`invenzione della tradizione confuciana alla creazione dell`impero unitario, fino agli spaventosi eccessi del totalitarismo e al nazionalismo dell`era presente. solo chi conosca la molteplicita` che si agita dietro alla facciata unitaria puo` intendere la cina nella sua storia e nella sua realta` attuale.

ideata autonomamente, nel 1869, da dmitrij mendeleev e julius lothar meyer, la "tavola periodica degli elementi" continua a restare per lo piu` congelata nell`inerzia dei ricordi scolastici. con il libro di sam kean dietro ogni simbolo e ogni numero atomico si spalancano sequenze inimmaginabili in tutti gli ambiti dell`esperienza e della conoscenza umana. come quelle arcaico-antropologiche sull`antimonio, elemento che troviamo nel giallo del palazzo di nabucodonosor e nel mascara delle donne egizie, usato sia per sedurre che per incutere terrore. o, ancora, quelle medico-sanitarie sulla tossicita` del nitrato d`argento contrapposta alle qualita` terapeutiche dello zolfo, alla base del "prontosil rosso", sulfaminide e primo chemioterapico antibatterico. o, infine, quelle fisico-cosmologiche: tutti gli elementi della tavola, infatti, condividono la stessa genesi stellare (l`esplosione di una supernova) in una fase di contrazione della materia che ha scremato la terra e gli altri pianeti, oltre quattro miliardi e mezzo di anni fa. punteggiato di sorprendenti aneddoti (come quello, evocato nel titolo, del cucchiaino di gallio che si scioglie al contatto del te`, permettendo trucchi alla houdini) e digressioni narrative, il libro di kean e` un`introduzione alla conoscenza di cio` che costituisce il nostro pianeta.

la figura di anna, madre di maria e nonna di gesu`, e` al centro di un enigma: onorata da tutte le chiese e venerata nei secoli da tutte le popolazioni di fede cristiana, in ogni parte del mondo, non compare in alcuno dei testi canonici. analizzando con puntualita` le fonti, i documenti letterari, i monumenti e le immagini che la riguardano, questo libro offre alcune risposte al mistero di anna e indica in un passato remotissimo l`origine di tanta importanza, cultuale e simbolica. si delinea cosi` una trinita` che si fonda sulla fecondita` della genealogia femminile, non sulla logica, di fatto subordinativa e inclusiva, del rapporto tra padre, figlio e spirito santo, tutto declinato al maschile, nel segno di una universalistica omologazione.