
nell`italia del cinquecento, divisa tra lo splendore delle corti e delle arti e la tragedia delle guerre e delle pestilenze, nuove dottrine religiose diffondono gli umori inquietanti del dubbio e della ribellione, insieme con le speranze di un profondo rinnovamento. il fervore del dissenso e della libera critica percorre strati sociali d`ogni condizione, tocca il vertice e la base ecclesiale della cattolicita`, investendo tanto le dottrine teologiche quanto le pratiche religiose quotidiane.



l`autore ha inteso raccontare quell`anno facendone un bilancio. l`attenzione non e` pero` solo centrata sulla crisi comunista; con la crisi di suez infatti, nel 1956 entra in gioco anche la decolonizzazione. e` insomma un generale riassetto degli equilibri internazionali, che sancisce la definitiva perdita di ruolo e di potere dell`europa dinanzi alle due superpotenze. flores poi non manca di ricordare le ripercussioni che la crisi del mondo comunista (xx congresso, autunno polacco, rivoluzione ungherese) ebbe in italia, e di tracciare un quadro del nostro paese, che sentiva le prime avvisaglie del boom economico che di li` a poco l`avrebbe radicalmente trasformato.



la svolta istituzionale e politica del 1946 rinnovo` profondamente l`italia, nel costume, nella cultura e nel linguaggio. le citta` erano piene di cumuli di macerie, ma nella pace ritrovata le speranze prevalevano. in quel bisogno di esprimersi, la lingua comune fu chiamata a rispondere a una pluralita` di impieghi e registri prima sconosciuta, e cosi` accadde anche ai dialetti. parte da questa volonta` di nuovo la "storia linguistica dell`italia repubblicana", che si propone di continuare fino all`oggi la "storia linguistica dell`italia unita" dedicata agli anni dal 186l al secondo dopoguerra. il libro racconta il quadro delle condizioni linguistiche e culturali del paese a meta` novecento: un paese contadino segnato da bassa scolarita`, analfabetismo, predominio dei dialetti. individua poi i mutamenti di natura economica, sociale, politica e le luci e le ombre di quel che e` avvenuto nel linguaggio: largo uso dell`italiano nel parlare, ma continua disaffezione alla lettura, nuovo ruolo dei dialetti, scarsa consuetudine con le scienze, mediocri livelli di competenza della popolazione adulta, difficolta` della scuola. l`ultimo capitolo, infine, mostra come tutto cio` incida sui modi di adoperare la nostra lingua: sul vocabolario e la grammatica che usiamo, parlando in privato o in pubblico, o scrivendo testi giornalistici, amministrativi e burocratici, letterari o scientifici.








timmy e lucy non hanno molto. la loro unica ricchezza sono i libri, ne hanno tantissimi. un giorno dovranno separarsene... il vuoto creato sara incolmabile. eta` di lettura: da 4 anni.
La Casa Usher, 1986, IT. Il nuovo cinema austriaco: generi, autori, film a cura di Annamaria Percavassi e Leonardo Quaresima.