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michel foucault puo` ritenersi, a ragione, l`ultimo grande interprete del pensiero occidentale. le sue posizioni spregiudicate, la straordinaria raffinatezza di un`indagine che forza i limiti della nostra "cultura", ne fanno un punto di arrivo per chiunque aspiri a una lettura intelligente del nostro tempo. nel 1978, quando la sua filosofia andava ormai descrivendosi come una "radicale pratica dello smascheramento", foucault rilascia questa lunga intervista. in essa, il maestro si misura con i grandi temi-chiave della sua ricerca: l`archeologia del sapere, la "morte dell`uomo" negli apparati di potere, la nascita delle societa` repressive, la crisi delle ideologie.

nel suo diario grise`lidis, attivissima all`interno dei movimenti delle prostitute lionesi e parigine nella meta` degli anni settanta, racconta con profili a volte affettuosi, a volte scioccanti, tutti gli uomini che sono stati suoi clienti abituali, accompagnando il testo con alcune pagine di riflessione sul suo lavoro. grise`lidis, diventata prostituta agli inizi degli anni sessanta per necessita` economica, in seguito e` diventata scrittrice e antropologa, con studi e contributi sulla sua stessa professione.

in occasione del centoventesimo compleanno di groucho marx (1890-1977), icona cinematografica senza tempo, e dell`ottantesimo anniversario del film-capolavoro "animal crackers" (1930), "groucho e i suoi fratelli" offre ai lettori italiani una monografia integralmente dedicata agli indimenticabili marx bros. dai primi, timidi passi sul palchi del vaudeville fino agli esordi nel cinema sonoro senza trascurare gli anni del declino e la resurrezione televisiva, groucho e i suoi fratelli e` un`opera completa: un libro per chiunque abbia amato questo formidabile gruppo di attori e, incuriosito dalla loro figura, voglia scoprirne passioni e segreti.

il suo carattere forte, tipico di chi sa cosa vuole e come fare per ottenerlo, ha fatto arricciare il naso a piu` di un benpensante. ma ogni volta che zlatan ibrahimovic e` stato chiamato a esprimersi su un campo di calcio, chiunque tifoso o meno - conosca questo sport, e` stato costretto a mettere da parte ogni sospetto per apprezzare il talento di un autentico campione, un fuoriclasse potente fisicamente, abile con entrambi i piedi, dotato di tecnica e di una straordinaria visione di gioco. qualcuno ha ricordato la sua cintura nera di tae kwon do e ha paragonato il suo modo di trattare il pallone alle tecniche tipiche delle arti marziali. dietro il calciatore, in realta`, c`e` un personaggio tutto da scoprire: un padre affettuoso e un ragazzo che ha imparato a vivere sulle strade di rosengaard, il sobborgo di malmo densamente popolato da immigrati. "un fenomeno di nome ibra" racconta la storia dell`uomo e del calciatore e, dagli esordi nelle formazioni giovanili dell`fbk balkan fino alla recente consacrazione della maglietta rossonera del milan, passando per le performance ottenute militando nelle file di malmo ff, ajax, juventus, inter e barcellona, svela i segreti di un protagonista del mondo del calcio.

la nativita` di filippo lippi (firenze, 1406 - spoleto, 1469) e` l`opera scelta per la settima edizione di "un capolavoro per milano", iniziativa ospitata al museo diocesano della citta`. l`opera, proveniente dal museo civico di prato, e` una delle piu` interessanti della bottega di filippo lippi, e fu realizzata presumibilmente attorno al 1456. la tavola rappresenta la sacra famiglia con san giorgio e san vincenzo ferrer e, in secondo piano, figure di angeli, pastori e musici, inseriti in uno sfondo naturalistico finemente descritto. l`opera rivela l`interesse dell`artista per un tema su cui ritorna piu` volte, dando particolare risalto, in quest`occasione, all`adorazione del bambino. in cio` si coglie il rapporto con il testo tardo trecentesco delle rivelazioni di santa brigida di svezia: la vegine e` inginocchiata davanti al bambino, avvolto in fasce e adagiato direttamente sul manto della madre, il cui delicato volto riprende le sembianze di lucrezia buti, la bellissima monaca amata da fra` filippo lippi. la presenza di san giuseppe, assorto e concentrato in preghiera, e delle eleganti figure di san giorgio e di san vincenzo ferrer, pare avvalorare una concezione nuova nell`iconografia della nativita`, in connessione anche con la predicazione domenicana dell`epoca. il volume accoglie saggi storico artistici, note biografiche e una bibliografia essenziale.

le beffe mediatiche sono in molti casi una vera e propria forma d`arte. questo libro e` un`analisi impietosa del sistema dei media visto nella sua natura di "fabbrica di falsi e manipolazioni". si parte dalla bufala rifilata agli americani da orson welles, che annuncio` lo "storico" sbarco dei marziani sulla terra. passando per i "falsi di regime" dello stalinismo e del fascismo, fino alla mitica burla italiana delle false "teste di modigliani", che mise in ridicolo l`intera critica accademica. ma davvero siamo capaci di credere fino in fondo a chicchessia o a un suo qualsiasi prodotto? la risposta di questo libro e` definitivamente si`. ma le beffe mediatiche tendono a farsi scoprire. e proprio per questo sono meno dannose dell`informazione veramente disonesta.

progressivamente ridimensionate dalla societa` patriarcale e dal cristianesimo, le divinita` femminili hanno rivestito un ruolo fondamentale nella mitologia classica e in molti culti pagani, come sintesi di cio` che doveva essere nelle donne in carne e ossa, come forme archetipiche di realta` naturali, tessiture primigenie che oggi giacciono, sopite o soppresse dall`attualita` sociale e culturale, nello spirito di ogni donna. questo libro e` una rilettura in chiave junghiana delle qualita` divine che appartengono ad ogni donna. ciascuna ha la sua dea, ciascuna ha di fronte a se` il percorso per scoprire la divinita` d`appartenenza: atena, figlia di zeus, dea della saggezza, della sapienza, della lotta; afrodite, dea dell`amore, della bellezza, della sensualita`; era, sovrana dell`olimpo, dea del matrimonio e del parto; demetra, sorella di zeus, dea nutrice del grano e della gioventu`; artemide, divinita` lunare, dea della caccia; persefone, sposa di ade, dea degli inferi e regina dell`oltretomba. sulla base di dieci anni di studi nel campo della psicoanalisi, "la dea sulla terra" delinea la strada per la conoscenza di se`, per evitare aspettative inadeguate, per affrontare i punti di svolta della vita imparando a riconoscere la divinita` verso cui si e` maggiormente inclini, senza pero` trascurare il bisogno di dialogo tra le dee, perche` permettere a una di loro di dominare la propria personalita` significa rendere impossibile la polifonica ricchezza che un equilibrio "divino" ci puo` dare.

si puo` sfuggire alla rigida dicotomia di genere imposta dalla cultura dominante? come concepire nuove soggettivita` politiche a partire da identita` sessuali non unitarie, dinamiche, complesse: in una parola, nomadi? sulla scia di gilles deleuze e luce irigaray, rosi braidotti riscrive la teoria femminista intrecciando racconto autobiografico e riflessione filosofica. in questo libro, gia` da tempo considerato un classico del pensiero contemporaneo e qui presentato in un`edizione completamente rivista e ampliata, la filosofa si interroga sulla possibilita` di una politica nomade materialista, contraria a ogni forma di esclusione e ingiustizia, e rivendica lo statuto della corporeita` e della sessualita` nelle nostre societa` ibride, in costante divenire.

charkiv, ucraina, centro industriale e culturale del paese, anni novanta. a un passo dall`epocale caduta del regime sovietico, in un mondo in disfacimento, gli adolescenti avanzano in massa oltre la loro linea d`ombra; parte di una terra e di un popolo che si scopre libero e disorientato, muovono i primi passi tra le rovine del passato, tra vodka, disordini, violenza, poverta`, spaccio di droga e cameratismo. stazioni e vagoni notturni, vecchi impianti industriali, campi nomadi, appartamenti fatiscenti e palazzi del potere sopravvissuto: in questo scenario l`americanismo avanza, l`infiltrazione e` in atto. puo` darsi che la radio ascoltata dai giovani protagonisti dica la verita`, che i depeche mode in realta` siano irlandesi, e gore una donna. e che in ucraina vada tutto bene. ancora non sanno che contro la noia c`e` di meglio che leggere istruzioni per preparare esplosivi, bere alcol puro, rubare - e che bisogna difendersi, perche` non tutti riusciranno a sopravvivere.

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