

marachella, la piu giovane tra tutti i membri dell?eccentrica famiglia swift, e diretta a parigi insieme alla sorella fenomena e allo zio maelstrom. tra swift e martinet, il ramo francese della famiglia, non corre buon sangue, marachella pero e stata invitata all?hotel martinet per indagare sulle opere del famoso artista pierrot che, una dopo l?altra, vengono rubate da un gruppo di bizzarri ladri acrobati. il labirintico edificio sembra nascondere moltissime stranezze: scale che portano in nessun posto, finestre che non corrispondono al numero di piani... ma tra giri lungo la senna e inaugurazioni di mostre, la ragazzina si trovera alle prese con molto di piu: il tuttofare dell?albergo che sparisce all?improvviso, messaggi segreti nascosti nei posti piu impensabili e perfino un omicidio! marachella e decisa a incastrare i colpevoli, ma attenzione: forse la realta non e quella che sembra... eta di lettura: da 11 anni.

popolazioni con misteriosi poteri magici in grado di plasmare il destino di intere civilta. realta parallele nate nella notte dei tempi. astronavi in preda al fanatismo religioso. ritrovato e perduto e un viaggio attraverso mondi straordinari, dove la magia si intreccia con la scienza e l?umanita si rivela nei suoi lati piu sorprendenti. questo volume raccoglie i pluripremiati racconti lunghi (o novellas) di ursula k. le guin, molti dei quali ambientati nei celebri universi da lei creati, quello di terramare e quello dell?ecumene. ogni racconto e una finestra su una realta nuova e unica: come libellula, in cui una giovane donna, in nome del cambiamento e della liberta, sfida regole e pregiudizi tentando di entrare nella grande casa di roke, tradizionalmente riservata agli uomini; o herne, un testo lirico e malinconico che si concentra sulla memoria, le tradizioni e l?identita culturale di un popolo. o ancora paradisi perduti, una narrazione di viaggio e scoperta, dove i personaggi, diretti verso un pianeta lontano, riflettono su cio che significa trovare un luogo e chiamarlo casa. tredici piccole gemme di un?autrice considerata una delle voci narrative piu importanti del novecento, non solo all?interno del genere fantastico e fantascientifico.

i successi imprenditoriali di bill gates sono ben noti: il ragazzo che, all?eta di soli vent?anni, abbandono gli studi universitari a harvard e avvio un?azienda di software destinata a diventare un colosso del settore e trasformare radicalmente il modo in cui lavoriamo e viviamo; il multimiliardario che si e poi dedicato alla filantropia impegnandosi in cause importanti come la lotta ai cambiamenti climatici, la salute globale e l?istruzione. per questo, source code non riguarda il periodo d?oro di microsoft ne la fondazione gates o il futuro della tecnologia. e invece la storia umana e personale di come bill gates e diventato chi e oggi: la sua infanzia, i primi interessi, le prime passioni. racconta della sua famiglia, di una nonna dai ferrei principi e di due genitori ambiziosi, delle prime amicizie e della perdita improvvisa del suo migliore amico, della lotta per integrarsi e della scoperta di un mondo di computer e codici all?alba di una nuova era. ripercorre i passi di un ragazzo che, dalle fughe notturne in un vicino centro informatico quando era solo un adolescente, e arrivato a concepire, nella sua stanza al college, una rivoluzione che avrebbe cambiato il mondo per sempre. bill gates, in queste pagine, condivide per la prima volta la sua storia, con calore, saggezza e umanita. un ritratto affascinante e rivelatore.

"dovreste buttar giu su carta qualche ricordo di scuola. non abbiate paura dei dettagli piccanti, potrei forse trarne partito": cosi, attorno al 1895, henri gauthier-villars, noto come willy, invitava la giovane moglie gabrielle colette a fornirgli il materiale per dei romanzetti erotici. ne usciranno quattro, tra il 1900 e il 1903: claudine a scuola, claudine a parigi, claudine si sposa e claudine se ne va. clamorosi successi commerciali, questi romanzi-scandalo per eccellenza del novecento vedono come protagonista la selvatica claudine, fanciulla e poi giovane donna di spregiudicata sensualita, impegnata a districarsi tra amori saffici e uomini viziosi. al di la delle presunte scabrosita cui pure devono la fama, contribuirono a diffondere l?immagine di una femminilita nuova, aperta al piacere e non sottomessa al volere maschile ne alle convenzioni della societa borghese. ma soprattutto si rivelano opera di raffinata letteratura, capolavori di una scrittura dalla precisione inflessibile e dal vigore balzachiano.


come puo reagire il piu grande profiler del mondo, colui che piu di tutti sa gestire le parole e le emozioni, di fronte a un medico che gli dice: "mister want, lei ha un cancro"? quali risorse sapra mettere in campo per affrontare questa sfida? anche perche nel frattempo, incredibilmente e forse per fortuna, la vita non si ferma, e un cliente molto speciale gli chiede una consulenza dalla quale sembrano dipendere le sorti dell?umanita. e dio in persona, che gli domanda perche gli uomini, creati a sua immagine e somiglianza, si comportino tanto male. si tratta di difetti di progettazione che rendono necessario distruggere tutto e ricominciare da capo o sono errori che si possono correggere? comincia cosi il viaggio ultraterreno di leonard want, che dovra sfruttare tutte le sue abilita per indagare e trovare risposta alla domanda di dio. un viaggio all?inferno che si fa anche racconto personale, in cui emerge, potente, il tema della malattia. da cui puo nascere uno spunto per cambiare: "cosa posso imparare da tutto questo? in che modo posso rendere utile quello che mi sta capitando? in che modo posso cambiare per far si che quel che succede abbia un senso e non sia dolore inutile? cosa posso fare di diverso, ora?". in "da adesso in poi", paolo borzacchiello traccia un percorso che passo dopo passo ci aiuta a rompere con gli schemi del passato, liberandoci dai sensi di colpa. perche quello che leonard imparera dal suo viaggio all?inferno e che i nostri comportamenti non sono del tutto responsabilita nostra: semplicemente, siamo stati dotati di una tecnologia avanzata ma nessuno ci ha mai spiegato come farla funzionare al meglio. pero grazie a un uso piu consapevole delle parole ci e sempre data una seconda possibilita. non e mai troppo tardi per imparare a vivere, conta solo da adesso in poi.

il "mondo della foresta" e il pianeta athshe, abitato da una specie umanoide di "piccoli ometti verdi" che ha dato origine a una civilta pacifica, basata sulla conoscenza di se e sull?armonia dello spirito. i coloni venuti da terra lo chiamano new tahiti, ne sfruttano la popolazione, che considerano inferiore, e ne predano le risorse abbattendo indiscriminatamente gli alberi per inviare il prezioso legname sul loro lontanissimo mondo, dal quale la vegetazione e scomparsa. i miti nativi di athshe si scontreranno loro malgrado con il modo di vivere rapace dei terrestri, imparando cosa siano l?avidita, la violenza, la vendetta. sesto libro del "ciclo dell?ecumene", "il mondo della foresta" (premio hugo nel 1973 per il miglior romanzo breve) parla di sopraffazione e resistenza, della perdita dell?innocenza e del potere del sogno. in una trama fantascientifica che riecheggia gli eventi del vietnam, racchiude, con toni talora crudi, talora fiabeschi, i temi cari a le guin: l?eterna dialettica tra bene e male, l?incontro di culture, l?armonia con la natura, la pace.

orazio e il piu grande dei poeti lirici che la letteratura latina abbia prodotto, l?unico che si possa paragonare a pindaro tra i greci, come egli stesso fa piu d?una volta, naturalmente sminuendosi davanti al "cigno tebano". "un lirico greco senza musica", e stato detto di lui: ma quella musica, interiorizzata, romanizzata e portata sui colli della sabina, la senti risuonare sin dai primi versi della prima ode, maecenas, atauis edite regibus, / o et praesidium et dulce decus meum, "mecenate, che fosti generato da famiglia di re / e sei per me difesa e dolce titolo di gloria", e soprattutto negli ultimi, che proclamano: "io, per l?edera che e premio alla fronte dei sapienti, / son vicino agli dei; un fresco bosco, danze leggere / di ninfe e satiri mi tengono lontano dalla folla, / se euterpe non impedisce al flauto di suonare, / se non rifugge polimnia di trarre accordi dalla lira di lesbo. / e se tra i lirici vati tu vorrai annoverarmi, / mi sembrera di toccare il cielo con il capo". aveva ragione emilio pianezzola, iniziatore di questa edizione e squisito traduttore delle odi, a concludere la sua splendida introduzione con le parole di nietzsche nel crepuscolo degli idoli: "non ho mai provato [...] in nessun poeta, lo stesso rapimento artistico che mi dette, fin da principio, un?ode di orazio. [...] questo mosaico di parole in cui ogni parola come risonanza, come posizione, come concetto fa erompere la sua forza a destra, a sinistra e sulla totalita, questo minimum nell?estensione e nel numero dei segni, questo maximum, in tal modo realizzato, nell?energia dei segni - tutto cio e romano e, se mi si vuol credere, nobile par excellence". orazio, che fa poesia "autobiografica", che confessa le sue aspirazioni e le sue delusioni, dichiara di non esser stato colpito da argo, micene, delfi o atene, quanto "dalla dimora di albunea risonante, / dalle cascate dell?aniene, dal bosco di tiburno, / dai frutteti umidi per l?acqua viva dei ruscelli": inventa un nuovo paesaggio

da"il piu lungo giorno"- primo manoscritto inviato a papini e soffici in vista di una possibile pubblicazione e poi a lungo disperso - ai taccuini, fino ai testi contenuti in fondi divenuti col tempo irreperibili, il meridiano, a cura di gianni turchetta, offre per la prima volta a lettori, studiosi e appassionati la possibilita di leggere per intero, con un ampio apparato di commento, l?opera in versi e in prosa dell?autore dei"canti orfici. intorno a questo libro"- ricorda turchetta -"si concentra infatti l?"ossessione variantistica" di campana, non solo"attribuibile"alla vicenda biografica, ma specchio di quella "tensione verso la verita e la perfezione dello stile [...] per definizione irraggiungibile". il volume raccoglie inoltre, in ordine cronologico, tutte le lettere, comprese quelle indirizzate a sibilla aleramo, con la quale il poeta intrattenne una tormentata e"ormai celeberrima"storia d?amore.

david sedaris e una figura di riferimento fondamentale per la cultura americana contemporanea. la comicita soave, crudele, disincantata, intelligente e terribile di questo eterno ragazzo offre la piu irresistibile chiave di lettura dell?assurdita del mondo di oggi. ironiche senza essere ciniche, spassose senza essere autoindulgenti o gratuite, misurate ed eccessive al tempo stesso, le storie di sedaris rappresentano i "grandi romanzi americani" del nostro tempo.

molte persone passano gran parte della vita in carcere senza aver commesso alcun crimine. quello dell`ingiustizia e` un tema centrale in tutte le opere di john grisham, che in questo libro ha deciso di raccontare dieci casi sconvolgenti insieme a jim mccloskey, da molti anni in prima linea per restituire la liberta` agli innocenti. si tratta di storie tragiche, talvolta assurde, che lasciano con l`amaro in bocca e un senso di profonda incredulita`. drammi umani che svelano aspetti crudeli e altrettanto coraggio. coloro che finiscono in questa situazione si ritrovano in trappola e sacrificano decenni della loro vita e tutto cio` che hanno di piu` caro in prigione, rischiando la pena capitale mentre i veri colpevoli restano fuori. da cosa nascono queste condanne ingiuste? razzismo, negligenza, collusione, testimonianze false e corruzione tra le forze dell`ordine e nelle aule dei tribunali rendono difficilissima la scarcerazione di persone condannate all`ergastolo o a morte senza ragione, e spesso contro ogni evidenza e ogni logica. documentato impeccabilmente e narrato in modo avvincente, "incastrati" descrive l`ingiustizia subita dalle vittime del sistema giudiziario americano e le dure battaglie per ottenere la loro assoluzione e salvare le loro vite. ne esce un interessante e inquietante spaccato dell`america profonda e la testimonianza che la liberta` puo` vincere anche quando tutto sembra perduto.

raffaello baldini e` un poeta grandissimo eppure pochi sanno chi e`, e di quei pochi pochissimi ne hanno riconosciuto la voce. perche` scrive nel bel dialetto di sant`arcangelo di romagna? ma no. paolo nori ci rammenta che e` poeta enorme anche nel bell`italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie` di pagina i suoi versi. e quante storie si trascinano appresso quei versi, quante immagini suscitano, quanti personaggi, quanto universo c`e` in quel mondo apparentemente piccolo. come sua consuetudine, paolo nori attraversa l`avventura poetica di baldini quasi come non ci fosse altro intorno, di se` facendo il filtro di una bellezza che viene su come da un fontanile e fa paura, perche` ci lascia straniti. ecco che - non diversamente da quanto e` accaduto con dostoevskji e achmatova - l`immaginazione di baldini si scioglie dentro quella di nori, fatta com`e` di caratteri e di accadimenti apparentemente minimi: i morti che "non dicono niente e sanno tutto", gli uomini che invece di calarsi gli anni se li crescono, lo stare li` di una donna davanti alla circonvallazione per guardare "che passa il mondo". fra spinte e controspinte, fra il "cominciamo pure" e il "continuiamo pure" che ricorrono a battere il ritmo, impariamo che, sempre piu`, la scrittura di nori e` la messa a fuoco progressiva di un carattere, il suo: il suo essere "coglione", il suo essere "bastiancontrario", il suo essere "matto come un russo", il suo essere innamorato di un poeta come raffaello baldini, il suo magone davanti alla casa dei nori come fosse una scatola di bottoni, il suo stare a vedere la vita come va avanti a ogni svolto imprevisto dello stare al mondo.

in viaggio verso un remoto villaggio termale tra le montagne giapponesi, shimamura, raffinato intellettuale di tokyo, cerca pace e riposo, desideroso di sfuggire alla monotonia della vita cittadina e ritrovare se stesso. e nell`idilliaco paese delle nevi incontra komako, una giovane geisha, donna passionale e vulnerabile. tra loro nasce un rapporto alimentato da non detti, incertezze e desideri dell`animo e del corpo, una storia d`amore intrisa di ambiguita` e di amara solitudine: i turbamenti interiori dei personaggi e le loro debolezze emotive si trasformano in immagini e vicende scomposte che si intrecciano al naturale e imprevedibile fluire dell`inverno. "kawabata" scrive giorgio amitrano "nel suo stile ellittico, allusivo, ci restituisce la realta` con la stessa complessita` e frammentarieta` con cui la percepiamo, non nella sua versione edulcorata e semplificata. se la sua arte mimetica non ci rassicura e non ci consola, essa raggiunge l`essenza delle cose e dei sentimenti che ci rivela fragili, impermanenti, inconoscibili." il paese delle nevi (1937), capolavoro di kawabata, e` un dipinto delicato, lirico, segnato da silenzi e pause che lasciano affiorare fratture di significato e venature di acceso erotismo. in questo mondo etereo e sospeso, la malinconia si fonde con il candore immacolato della neve, come un`impronta leggera che mostra la fugace e ambigua bellezza della vita, labile e intensa nella sua transitorieta`.

estate 1946. la guerra e appena finita e la vita, seppur lentamente, riprende il suo corso. il protagonista di questo romanzo, un giovane trentenne, solca le acque del lago maggiore per diporto. un giorno, gettata l?ancora nel porticciolo di oggebbio, conosce l?enigmatico dottor orimbelli, che lo invita a villa cleofe, dove vive con la moglie, acida e molto piu anziana di lui, e la bella cognata matilde, vedova. il giovane si sente nel contempo attratto e respinto dal mistero che si respira nelle stanze di quella casa, ma finisce con l?accettare l?ospitalita di orimbelli, ingolosito soprattutto dalla bellezza di matilde. giorno per giorno, l?amicizia tra i due uomini si consolida sempre piu, ma un tragico avvenimento viene a turbare la quiete della villa. quello che fino a quel momento e stato un fine ritratto della vita di provincia assume all?improvviso i contorni del "giallo", tingendo di suspense e mistero un romanzo sapido e intenso, uno dei capolavori della narrativa del novecento.

il meridiano, a cura e con un saggio introduttivo di gigliola nocera, raccoglie tutta la narrativa di quello che e` considerato il padre del minimalismo e uno dei grandi maestri della short story americana. le sue sette raccolte di racconti sono qui accompagnate da una scelta di saggi sullo scrivere che consente al lettore di comprendere le motivazioni di una scrittura molto controllata che, grazie a una grande attenzione ai dettagli, a un largo uso del dialogo e a un sottile senso dell`ironia e del non detto, delinea un mondo narrativo talmente peculiare da poter essere definito "carver country".

i tragici capricci della storia rendono, questo, un libro singolare. ancora una volta bruno vespa intreccia presente e passato, narrato pero` in presa diretta, come fosse attualita`. assistiamo cosi` alla lentissima costruzione di un idillio che avrebbe portato l`europa alla catastrofe e, subito dopo, osserviamo il mondo d`oggi, che segue con il fiato sospeso le due guerre in atto (ucraina e medio oriente) sperando che prevalga il buonsenso. le vite parallele di hitler e mussolini ci mostrano due uomini segnati da un`infanzia difficile e da una giovinezza tormentata, e il rapidissimo precipitare della grave crisi che porto` nel 1922 il duce al potere e - un decennio dopo - il fuhrer a munirsi delle formidabili milizie private che nel 1933 furono alla base della conquista "democratica" del reich. vespa racconta i due dittatori anche nella loro opposta intimita`. hitler, forse omosessuale, circondato da bellissime donne che spinse alla disperazione e al suicidio. mussolini, seduttore seriale, sedotto a sua volta dalla personalita` di margherita sarfatti, che non gli perdonera` l`alleanza con il fuhrer e verra` abbandonata per la giovanissima claretta petacci. tutto questo nella cornice di due nazioni che, sciaguratamente, ricorrono alla dittatura come cura salvifica. dittature diverse, in cui al gradualismo autocratico di mussolini si contrappone l`immediata ferocia totalitaria di hitler. e l`italia di oggi? invoca inutilmente, come il resto dell`occidente, ragionevolezza nell`ucraina che brucia e nel medio oriente, dove l`uccisione dei due leader del terrorismo arabo, hassan nasrallah (hezbollah) e yahya sinwar (hamas), da parte di israele non ha spento il conflitto. e guido crosetto espone i problemi dell`italia a riarmarsi dopo un lungo periodo di pace. nonostante nei primi due anni di governo il consenso di giorgia meloni sia cresciuto, nel paese e all`estero, e abbia portato raffaele fitto ai vertici europei (successo di cui si rivelano i retroscena), il premier

i manoscritti medievali sono tra le piu` grandi opere della cultura europea. frutto non della composizione di caratteri mobili (o delle tecnologie piu` odierne di stampa), ma del paziente lavoro di mani e menti - un lavoro fatto di pelle, inchiostro e sublime immaginazione - questi manufatti hanno viaggiato nei secoli e sono giunti fino a noi grazie agli uomini e alle donne che li hanno preservati e ne hanno riconosciuto l`inestimabile valore. allo stesso tempo veicoli di cultura, monumenti artistici, reperti d`interesse storico-economico, geografico e letterario, i manoscritti sono pero` anche e soprattutto oggetti del desiderio. le ragioni per cui gli uomini li bramano sono spesso le piu` diverse. attraverso le storie di chi ha partecipato alla loro produzione, di chi li ha raccolti, studiati, perfezionati, salvati, custoditi, perfino di chi li ha falsificati, christopher de hamel mostra in queste pagine cosa significhi nascere con la passione del collezionista o dello studioso, o essere animati da un`autentica ossessione, che talvolta sconfina nella follia o finanche nella malvagita`. spaziando in quasi mille anni di storia, tra castelli, biblioteche e abitazioni private, tesse le storie di dodici incredibili personaggi. un monaco dell`xi secolo, un duca francese, un umanista della firenze rinascimentale, un miniaturista fiammingo, un antiquario britannico, un rabbino tedesco. e poi ancora un litigioso abate ostile all`ancien regime, un bibliotecario del british museum, un abile falsario, un premio nobel, un collezionista d`arte e la prima direttrice di uno degli istituti culturali contemporanei piu` importanti degli stati uniti. un variegato campionario di eccentrici bibliofili che l`autore evoca e riunisce in un fantomatico "circolo dei manoscritti" che parla di libri, ma anche e soprattutto di chi li ha sfogliati e di chi, in futuro, continuera` a farlo. un club immaginario che abbraccia otto secoli. un affascinante racconto che valica i confini del tempo fino

il volume ripercorre in otto sezioni l`intera produzione hrabaliana offrendo al lettore non solo le opere narrative piu` note, ma anche un consistente numero di inediti, un`interessante proposta di scritti sperimentali e giovanili, due poemetti ("la bella poldi" e "adagio lamentoso", posti rispettivamente ad apertura e chiusura dell`antologia) e una ricca sezione di interviste. i testi sono corredati da note ad opera di annalisa cosentino, docente di letteratura ceca all`universita` di udine, utili per orientarsi nella vasta produzione dell`autore e seguirne le complesse vicende editoriali, spesso condizionate dalla censura. saggio introduttivo di jiri pelan.

paese delle cupole celesti, di profeti e sfarzosi sovrani, di deserti e di lussureggianti giardini, terra di santi, carovanieri e astronomi, l`iran e` noto in occidente o per il suo passato leggendario oppure per il suo drammatico presente. echi di un mondo fiabesco da mille e una notte si sono mescolati, nell`immaginario collettivo, con scene tratte dai reportage di viaggi esotici facendo - di quella iraniana - una cultura tanto idealizzata quanto, nel profondo, poco conosciuta. tutti da scoprire, per i lettori italiani, sono sia lo speciale rapporto che lega gli iraniani alla poesia (la poesia tout court ma anche la tradizione classica di firdusi, hafez, sa`di, rumi, khayyam, `attar, per fare solo qualche nome) sia il fondamentale contributo che l`iran ha dato alla lirica del novecento - in termini ora di opposizione ora di testimonianza dei profondi mutamenti politico-culturali che hanno segnato la storia del paese. sono trascorsi poco piu` di cento anni dalla nascita della poesia nuova, il movimento poetico che nel 1921 porto` la letteratura dell`iran ad aprirsi al mondo entrando nella modernita`. un secolo che questa antologia documenta allineando i dodici poeti piu` rappresentativi, con i loro volti, le biografie, i versi. dal fondatore della poesia nuova, nima yushij, alla voce sperimentale e innovativa del poeta-profeta ahmad shamlu, il cui grido contro la corruzione e la censura ha scosso le coscienze; da ziya` movahhed, con la sua scrittura minimale, limpida ed euritmica, a garous abdolmalekian, interprete di una vibrante poesia civile. da shafiei kadkani, grande esperto di retorica classica che, sulla scia di akhavan sales e sohrab sepehri, fonde la tradizione letteraria con le piu` amare riflessioni contemporanee, a seyyed `ali salehi, fautore della poesia parlata. imprescindibile presenza e` quella della libera e personalissima testimonianza di forugh farrokhzad, la cui poetica intimista e spregiudicata da` voce alle emozioni e alla determinazione di un

dopo la ionia di talete, anassimene e anassimandro - dove il primo, fortunato volume dei presocratici ci aveva condotto a leggere in una luce nuova anche senofane, eraclito e quello straordinario daimon quasi ubiquo che fu pitagora -, i "sentieri di sapienza" di questo secondo volume ci portano verso la parte opposta del mondo greco, verso l`italia, dove sorgevano velia/elea e agrigento. emozionante, come nel primo, il percorso, che affronta tre grandi: parmenide, zenone ed empedocle. un`emozione che deve aver gia` provato platone, il quale fa dire a socrate: "parmenide mi sembra essere, come dice il verso omerico, "venerabile" e, nel contempo, "tremendo". infatti sono venuto a contatto con quest`uomo quando io ero molto giovane e lui assai vecchio e mi sembro` di una profondita` del tutto eccezionale". chi, del resto, non conosce le sue cavalle; i paradossi di zenone; le "radici", l`amore e la discordia di empedocle; la leggenda, di cui fanno poesia ancora holderlin e matthew arnold, del suo gettarsi nell`etna per provare la propria immortalita`? e di una lunghissima durata, se non dell`immortalita`, ha goduto l`opera di empedocle, letta nella sua interezza sino alla fine dell`antichita`. con la chiarezza e l`eleganza che abbiamo imparato ad apprezzare laura gemelli affronta i tre in altrettante splendide introduzioni, ne indaga i problemi e gli enigmi, e ne offre traduzioni a un tempo fedeli e godibilissime. che il paradosso di achille e la tartaruga abbia qualcosa a che fare con il passo dell`iliade nel quale al velocissimo pelide che fa strage dei troiani si presenta apollo, sotto le spoglie di agenore, precedendolo nella corsa sempre di poco senza farsi mai raggiungere? oppure con la stessa disperata fuga di ettore, che appare come un sogno nel quale chi insegue non riesce ad afferrare il fuggitivo? "i paradossi" spiega la nostra curatrice "fanno balenare possibilita`, sembrano sfidare l`intelligenza e, proprio per questo, risultano irresistibili", ma ingannano

ampiamente autobiografico, fiesta (il sole sorge ancora) narra le vicende di un gruppo cosmopolita di giovani espatriati, con le loro burrascose inquietudini esistenziali e sentimentali. tra notti insonni trascorse a discutere e sbronzarsi, nei caffe` di montparnasse o nelle arene di pamplona, i protagonisti ricercano emozioni sempre piu` forti, che li stordiscano e allontanino il senso del nulla incombente. pubblicato nel 1926, il romanzo ha consacrato il suo autore ventisettenne tra i piu` importanti scrittori americani della "generazione perduta" grazie allo stile gia` maturo, calibratissimo tra cronaca e poesia, asciutto, essenziale, con dialoghi esemplari per incisivita` ed eleganza, che riesce a mettere a nudo l`anima dei personaggi e a infondere loro la vita.

harry haller vive bloccato in una condizione di impotente infelicita` generata da un insanabile dissidio interiore tra l`"uomo" (tutto quello che ha in se` di spirituale, di sublimato o per lo meno di culturale) e il "lupo" (il lato istintivo, selvatico e caotico). chiuso in un isolamento quasi totale rispetto al mondo meschino e privo di spirito in cui vive, arriva a un passo dal suicidio. verra` "rieducato" alla vita comune da una donna incolta ma intelligente, che lo aiutera` a trovare la via per meglio comprendere le "non regole" dell`assurdo gioco della vita. pubblicato nel 1927, in un`europa in cui i regimi totalitari si vanno imponendo, il lupo della steppa e` uno dei romanzi piu` "radicali" e piu` affascinanti di hesse.

daniele e` un giovane poeta oppresso da un affanno sconosciuto. non ha piu` nemmeno la forza di scrivere, e la sua esistenza sembra priva di uno scopo. e` per i suoi genitori che daniele prova a chiedere aiuto, deve riuscire a sopravvivere, lo fara` attraverso il lavoro. il 3 marzo del 1999 firma un contratto con una cooperativa legata all`ospedale pediatrico bambino gesu` di roma. in questa "casa" speciale, abitata dai bambini segnati dalla malattia, sono molti gli sguardi che incontra e che via via lo spingeranno a porsi una domanda scomoda: perche`, se la sofferenza pare essere l`unica legge che governa il mondo, vale comunque la pena di vivere e provare a costruire qualcosa? le risposte arriveranno, al di la` di qualsiasi retorica e con deflagrante potenza. con la lingua precisa e affilata del poeta, daniele mencarelli ci offre con grazia cruda il racconto coraggioso di anni bui, e della progressiva liberazione dalla sofferenza fino alla straordinaria rinascita.

la rallegrata e l`uomo solo, terzo e quarto volume delle novelle per un anno, escono nel 1922 per bemporad. si stampa qui a testo, per la prima volta, l`edizione critica di quest`ultima lezione licenziata in vita dall`autore. si tratta di una vera novita` editoriale per le novelle pirandelliane che, oggi come allora, in un caleidoscopio tematico aperto al panorama internazionale, si offrono quali "tanti piccoli specchi" capaci di riflettere la vita stessa. simona costa, professoressa emerita di letteratura italiana contemporanea all`universita` roma tre, ha dedicato a pirandello, e specie alla sua novellistica, molteplici saggi e commenti testuali. fabrizio miliucci, gia` assegnista di ricerca all`universita` roma tre e poi presso l`universita` di torino, si occupa di poesia tradotta, dell`attivita` critica di autori del novecento, del rapporto fra storia e letteratura. marcello sabbatino e` assegnista di ricerca presso l`universita` di firenze. ha curato l`edizione critica di l`esclusa e ha pubblicato l`occhio del mondo. il matrimonio nelle novelle di pirandello.

tutta la potenza creativa di howard phillips lovecraft, un "edgar poe cosmico" che ben prima della beat generation ha offerto un radicale esempio di insofferenza per la visione conformista del reale espressa dalla societa` del suo tempo, si sprigiona da questo volume che ne raccoglie l`intera produzione. oltre a tutti i capolavori, infatti, sono qui presenti i racconti giovanili e quelli scritti in collaborazione. le traduzioni sono state capillarmente controllate sui testi dei manoscritti originali o delle prime edizioni americane, oppure su quelli confluiti nell`edizione definitiva preparata da s.t. joshi per arkham house. fiorito negli anni a cavallo tra le due guerre, tra la ruggente eta` del jazz e la depressione, lovecraft ha esercitato un`influenza duratura su scrittori come cocteau e borges e tuttora affascina i lettori grazie a quella che il suo primo antologista italiano, carlo fruttero, ha definito una "prosa densa e aristocratica". narratore di sogni e dell`inconscio, uomo posseduto dai suoi stessi incubi, piu` che a poe lovecraft e` assimilabile a kafka per il modo in cui ha saputo dare corpo con le parole alle angosce del suo tempo. viaggiando con la pura forza del pensiero attraverso le galassie, egli scopre - e svela ai lettori - quanto l`universo sia luogo di meraviglie e nello stesso tempo di totale mancanza di senso. le forze cosmiche non sono maligne, sono, leopardianamente, indifferenti.

pellegrini, alpinisti, avventurieri: da decenni l`ambiente ineguagliabile dell`himalaya attira da tutto il globo persone desiderose di salire alle vette, che siano quelle dello spirito o della geografia. l`immagine che molti hanno di questa terra unica e` quella di un deserto di ghiaccio, selvaggio e sterile. in realta`, l`himalaya copre un`area vastissima - 600.000 chilometri quadrati tra l`indo e il brahmaputra - ed e` caratterizzato da una multiforme e sorprendente varieta` di paesaggi fisici e umani, sede di variegate culture indigene, crocevia di passaggi e commerci, infine luogo di conflitto tra le superpotenze mondiali. himalaya ripercorre la storia plurimillenaria della zona a partire dalla formazione geologica, senza dimenticare genetica, botanica, arte, per approfondire poi il ruolo delle cime nella letteratura tradizionale indiana e, avvicinandosi via via ai giorni nostri, le grandi esplorazioni britanniche, l`occupazione del tibet, le discussioni sul lavoro degli sherpa e sullo sfruttamento eccessivo dell`everest per spedizioni turistiche. frutto di venticinque anni di appassionati reportage dalla regione himalayana, questo libro e` il ritratto piu` completo mai scritto del "tetto del mondo", un potente racconto di conquista, scoperta, avventura e resilienza.

c`e` una bellissima contraddizione che avvolge la storia, la musica, la personalita` di lucio battisti: essere, forse, l`artista musicale piu` celebre di sempre in italia, quello piu` conosciuto, popolare, con canzoni che sono ancora parte integrante del tessuto connettivo della cultura italiana, ma al tempo stesso essere "sconosciuto", privo di una biografia pubblica, misterioso per chiunque abbia voglia di scoprire l`uomo oltre all`artista. ed e` proprio il "mistero" battisti quello che questo libro indaga, provando a mettere insieme i pezzi di un puzzle per sua natura incompleto. partendo dal binomio battisti-mogol, i cui brani sono stati la colonna sonora assoluta di un decennio della storia d`italia, gli anni settanta. per poi passare a quel momento, alla fine degli anni settanta, in cui battisti e` diventato soltanto una voce, priva di corpo, lontana dal pubblico e dai media, cristallizzato nell`immagine del ragazzo con i capelli ricci e il foulard che non invecchia mai, come le sue canzoni. battisti elettronico e invisibile, che con pasquale panella ha disegnato i contorni di un universo visionario e ai limiti dell`avanguardia, anticipando una rivoluzione di linguaggio che ci porta dritti alla musica contemporanea. la biografia di ernesto assante racconta piu` storie, quelle di un artista e uomo multiforme, capace di essere accessibile ma concettuale, rivoluzionario ma popolare. un libro di racconti di vita e di canzoni memorabili, inevitabili ed eterne. un libro che celebra con fine sapienza il mito senza tempo di lucio battisti.

la storia russa viene spesso vista come un processo altalenante di attrazione e repulsione nei confronti prima dell`europa e poi in generale dell`occidente, in cui momenti di grande apertura si sono alternati ad altri di chiusura piu` o meno completa. la storia della russia non dovrebbe pero` essere letta come quella di una periferia europea, ma inquadrata all`interno di dinamiche autonome. se infatti la prima russia, la rus` di kiev, creata nella seconda meta` del ix secolo dalle genti scandinave, slave e ugro-finniche, era decisamente aperta agli influssi europei, il periodo successivo - a partire dal "giogo mongolo" sino alla seconda meta` del xvii secolo - e` stato caratterizzato da un parziale allontanamento dall`evoluzione storica europea. e` allora che la russia, osserva aldo ferrari, "matura in maniera definitiva la sua particolare conformazione geografica, politica e culturale, divenendo un mondo diverso rispetto all`europa, inserito in prospettive e orizzonti propri, particolari". un mondo determinato non soltanto dalla sua dimensione slava e dai contatti con i paesi europei e l`impero bizantino, ma anche dai rapporti con i popoli nomadi delle steppe e, piu` tardi, dalla competizione con gli altri imperi eurasiatici (ottomano, persiano e cinese). nel corso dell`ottocento e sino alla rivoluzione del `17, infatti, l`impero russo ha completato la sua grande espansione territoriale, con la conquista di tutta l`eurasia settentrionale. questa dimensione eurasiatica perdura fino ai giorni nostri, sotto la guida di putin, quando nel paese e` tornato a consolidarsi un sistema incentrato sullo statalismo e sull`accentramento del potere nelle mani del presidente, riprendendo in un contesto politico del tutto nuovo la tradizione autocratica risalente almeno a ivan iv, il terribile. in un accurato e appassionante volume, ferrari ricostruisce la storia della grande potenza russa attraverso gli elementi che ne hanno forgiato l`identita`, ponendo particolare attenzione al

"io la sognavo una vita cosi`. una vita in cui poter girare l`asia per mesi, per poi svegliarmi una mattina a bali e decidere su due piedi di voler tornare in europa. passare un paio di giorni a bangkok per mangiare pad thai e salutare l`oriente. andare a trovare mia nonna a torino, poi salire a bordo della mia casa su ruote e ripartire. e alla prima sera on the road, guardando le stelle, discutere con la mia anima gemella della prossima meta. oppure viaggiare e basta, senza meta, inseguendo solo ed esclusivamente le coordinate della felicita`. sognavo di poter fare della stanza di una guesthouse o della hall di un aeroporto il mio ufficio e del mondo intero la mia casa. poter lavorare in remoto da qualsiasi punto del pianeta e guadagnarmi da vivere facendo cio` che piu` amo. la sognavo una vita cosi`: libera. e vi dico la verita`, da qualche parte tra la testa e il cuore sentivo di potercela fare per davvero, fin dal primo giorno. forse e` quello che ha fatto la differenza: crederci. crederci sempre." "le coordinate della felicita`" e` la storia di gianluca gotto, ma non solo: e` anche il manifesto di un`intera generazione di anime libere, sognatori e viaggiatori intenzionati a fare della propria vita una storia unica e meravigliosa.

una giovane donna tanto bella quanto casta, marta ajala, viene ingiustamente accusata di infedelta` dal marito e ripudiata. inappellabilmente considerata una fedifraga, tutti la evitano. iniziano cosi` le sue peripezie, in una ineluttabile concatenazione di eventi che condurra` la protagonista, attraverso un rocambolesco riscatto, a un finale nel quale la realta` iniziale paradossalmente si ricompone. primo romanzo di pirandello, meditato fin dal 1893 e qui presentato nella stesura definitiva del 1927, "l`esclusa" parte da una situazione tipicamente verista per svelare alla fine, attraverso i meccanismi dell`umorismo, il destino dell`essere umano, inchiodato tra gli enigmi e gli istinti vitali dell`anima da un lato e le costrizioni, le maschere della vita sociale dall`altro, in balia dei capricci della sorte.

durante la guerra di spagna, un giovane americano antifranchista, robert jordan, l`"ingles", e` incaricato di far saltare un ponte in territorio nemico. nei tre giorni che trascorre nella foresta con i partigiani della "banda di pablo", incontra maria e il grande amore, ma soprattutto raggiunge - grazie anche alle discussioni con i compagni e alle profonde riflessioni che la costante vicinanza della morte gli suggerisce - quella comprensione della vita di cui era sempre andato in cerca. trovera` cosi` il coraggio di sacrificarsi perche` al di la` di ogni errore e di ogni violenza ci siano pace e liberta` per tutti, e l`uomo non si rassegni al dolore e alla vergogna.

composti tra il 1877 e il 1899, i "drammi borghesi" costituiscono una sorta di canone all`interno della produzione teatrale di ibsen. per la prima volta i dodici testi vengono pubblicati con un`ampia appendice di abbozzi e altri documenti largamente inediti in italiano, tra i quali spicca la prima stesura completa di "una casa di bambola", uno dei drammi ibseniani piu` iconici e rappresentativi. la traduzione e il commento, a cura di franco perrelli, si basano sulla piu` recente edizione degli skrifter, mentre l`introduzione costituisce un affondo nella storia della cultura norvegese, ed europea, in cui si colloca la scrittura dell`autore. degna di nota e` inoltre la stretta relazione che gia` sussiste fra il lavoro di traduzione di perrelli e la scena: la versione di spettri fu commissionata, agli inizi degli anni novanta, da orazio costa per ileana ghione (che non ebbe occasione di rappresentarla), ma e` stata ripresa per la regia di walter pagliaro nel 2020; gabriele lavia ha invece messo in scena le colonne della societa` (col titolo i pilastri della societa`) nel 2013.

in una narrazione dialogante - tra l`autrice e la protagonista - intrisa di una profonda sensibilita` femminile, anna banti percorre un affascinante viaggio nel cuore della toscana medicea. al centro vi e` la figura di marguerite louise d`orleans: nobildonna irrequieta e ribelle, desiderosa di amore e prestigio in un`epoca di politiche matrimoniali e dinastiche implacabili. con estrema precisione di dettagli e un raffinato registro narrativo, "la camicia bruciata" e` un`opera di "interpretazione storica" volta - come sottolinea elena porciani nella postfazione - "a indagare l`intimita` esistenziale di personaggi realmente esistiti, spingendosi la` dove i biografi, piu` attenti alla trama degli eventi, generalmente non si inoltrano". chi legge viene cosi` immerso nella claustrofobica atmosfera della corte fiorentina e invitato al contempo a scoprire le emozioni piu` intime della giovane sposa di cosimo iii de` medici. insieme a lei, e con un simile sistema di dialogo, l`autrice delinea, costruendo un "ambiente narrativo di sorellanza", anche la storia di violante di baviera, la moglie del gran principe ferdinando, assai diversa da marguerite nello spirito ma a lei affine nell`esemplarita` del suo destino di malmaritata.

studente di umili origini ingenuo e inesperto, ma dalla mente brillante, john kemp arriva a oxford dal lancashire nell`autunno del 1940, mentre sull`inghilterra cadono le bombe tedesche. nel college si trova a dividere la stanza con christopher warner, rampollo di un`agiata famiglia. per rendersi interessante agli occhi del compagno, dal cui stile di vita dissoluto e` respinto e affascinato al tempo stesso, kemp si inventa una sorella immaginaria, jill. le cose si complicano quando si innamora di una ragazza vera, appartenente all`alta societa`, che porta lo stesso nome. scritto tra il 1943 e il 1944 quando l`autore era studente a oxford e pubblicato nel 1946, "jill" e` un romanzo delicatissimo e di grande potenza, che attraverso personaggi indimenticabili ci parla di differenze di classe, timidezza, perdita dell`innocenza, e della scoperta di se` e del proprio valore in un ambiente ostile. un libro "assolutamente contemporaneo, forse persino profetico" come lo ha definito joyce carol oates.

una milano, con i suoi condomini giganteschi, le piazzette, certi grovigli di vicoli, che e` insieme ritratto della metropoli in un preciso momento storico e simbolo della babele d`ogni tempo. su questo sfondo si muove il protagonista di un amore: un uomo inconsapevole di aver atteso troppo, che e` rimasto nell`intimo un giovane e crede che il sentimento possa compiere miracoli. e cosi` il professionista maturo si innamora perdutamente di una donna giovanissima, ma gia` carica della cinica spregiudicatezza e della stanchezza morale di un`epoca. unico romanzo erotico di buzzati, "un amore" sorprese al suo primo apparire i lettori abituati alle consuete tematiche dello scrittore. eppure anche queste pagine apparentemente "diverse" continuano l`indagine nelle inquietudini dell`uomo contemporaneo - e dell`uomo tout-court - esplorando la dimensione del sentimento e descrivendo la parabola di un amore vero, di esemplare limpidezza, destinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto.

"gia` nel 1976 adrienne rich aveva fatto chiarezza. e` stato nato di donna a distinguere per la prima volta tra istituzione ed esperienza, esplorando, come mai era accaduto prima, le sfere della gravidanza, del parto e della cura. quella della maternita` e` una storia di proiezioni mitiche, fatti psichici e corporei, espropri politici e intercettazioni religiose, una storia dentro cui poteva muoversi agilmente solo una donna, e non una qualsiasi, ma una poeta e saggista capace di tenere insieme la meraviglia e lo sgomento, la tenerezza e la rabbia, spinta da un illuminato desiderio di restituire al tema la sua ontologica profondita` e il suo controverso spessore. su questo bordo funambolico, adrienne rich ha scritto e noi oggi ancora leggiamo "nato di donna", il primo testo femminista sulla maternita`."

la viva voce dell`intellettuale piu` lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell`unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa. alla vigilia di una morte che l`ha vista gioiosa come una martire capace di cantare mentre avanza verso i leoni, michela murgia ha trascorso una settimana a raccontarsi a beppe cottafavi, suo editor e amico. le registrazioni di quella sua ultima estate, ancora piena di storie come lo erano state le cinquanta precedenti, danno sostanza a questo suo libro straordinario, arricchito da quattro splendidi racconti ritrovati e da altri testi perduti che l`autrice ha scelto e indicato tra un ricordo e l`altro. da un simile stagno brulicante di vita, come quello sulle cui rive e` cresciuta, affiora un arcipelago di dettagli intimi: innamoramenti e parentele queer, matriarche oristanesi che sgranano rosari di cinque colori per salvare ogni continente, madonne con la parrucca, uomini violenti e maestri sognanti, lezioni di lingua sarda e cultura coreana, di esegesi biblica e di scrittura magica, di politica attiva e di militanza culturale. franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, murgia ci rivela com`e` che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo invece, affidandosi a un`irriducibile aspirazione alla felicita`.

"festa mobile", il romanzo rimasto incompiuto alla morte di hemingway, dipinge un affresco vivido della citta` che lo scrittore amava sopra ogni altra, e che considerava il luogo perfetto per la sua attivita` creativa. ormai anziano e malato, hemingway ricorda la parigi degli anni venti, dove in piena eta` del jazz aveva vissuto "molto povero e molto felice". tra bevute, oppio, corse di cavalli e snobismo sociale, la fame si rivela per lui scuola e disciplina: "tutti i quadri erano piu` intensi e piu` chiari e piu` belli se eri a pancia vuota, con una fame da lupo". "in una via fredda e spazzata dal vento" della rive gauche, la libreria shakespeare and company e` "un posto simpatico, caldo e accogliente" per il giovane hemingway che puo` prendere in prestito tutti i libri che vuole rimandando il pagamento. intorno a sylvia beach e alla sua libreria si muovono, lavorano e discutono scrittori e intellettuali come ford madox ford, gertrude stein, ezra pound, james joyce, francis scott fitzgerald. un libro di ricordi, l`opera d`addio che celebra la vita parigina come una splendente giornata di festa, diventa cosi` molto di piu`: un inno alla liberta`, alla insopprimibile liberta` dell`uomo di pensare, agire ed esprimersi.

in parte saggio, in parte romanzo, in parte guida, in parte diario o ancora autobiografia, "morte nel pomeriggio" contiene tra l`altro fondamentali riflessioni sulla letteratura e la scrittura. tutto ruota intorno all`affascinante mondo della corrida che ha da sempre stregato hemingway perche` "la corrida e` una tragedia, non e` uno sport" come sottolinea fernanda pivano. "il torero e` l`uomo che vive in stretta intimita` con la morte, e reca sul viso le tracce di questa intimita`. a hemingway interessa vedere l`uomo unito al toro in un solo corpo nell`istante che decide la morte di uno dei due rivali. il libro e` un crescendo lento e sottile; il crescendo, in fondo, che hemingway stesso denuncia come suo "metodo": non "descrivere" un`emozione ma "suscitarla" descrivendo i momenti, le tensioni, i fatti che l`uno dietro l`altro l`hanno provocata. "morte nel pomeriggio", con tutto il suo glossario, non e` un baedecker della corrida piu` di quanto moby dick sia un baedecker della caccia alla balena".

un misterioso viaggiatore dai capelli biondi arriva a sikri, sede della corte mogol, e chiede udienza al sovrano jalalluddin muhammed akbar, detto akbar il grande. lo straniero afferma di venire da una sconosciuta, remotissima citta` di nome firenze e di avere una storia tanto meravigliosa quanto veritiera da raccontare: una storia che lega i destini della misteriosa capitale d`occidente a quelli della discendenza del monarca indiano. inizia cosi` un racconto che, unendo una pirotecnica inventiva a una minuziosissima documentazione, si snoda tra figure storiche gigantesche, una fra tutte machiavelli, e indaga con sapienza i mille, inesplorati legami che uniscono una delle massime stagioni storiche europee, il rinascimento fiorentino, a una delle corti piu` splendide d`asia, immortalata all`apice della sua fioritura.

nati sotto stelle diverse, il protestante mungo hamilton e il cattolico james jamieson vivono in un mondo iper-mascolinizzato nella glasgow dei primi anni novanta. per essere considerati veri uomini, i due ragazzi dovrebbero essere nemici giurati, eppure diventano prima migliori amici e poi si innamorano, si aggrappano l`uno all`altro scoprendo la tenerezza e sognano di fuggire da quella citta` grigia e inospitale. con un devastante atto di tradimento, pero`, la madre di mungo lo manda negli altipiani della scozia occidentale per fare di lui "un uomo". perso nell`entroterra e sotto il controllo di due strani individui dietro i cui scherzi da ubriachi si nascondono violenza e ambiguita`, mungo affronta un`esperienza che non potra` mai dimenticare e deve fare appello a tutta la sua forza interiore e al suo coraggio per riuscire a tornare in un luogo dove lui e james possano ancora avere un futuro. arricchendo di lirismo la vita quotidiana dei suoi personaggi, douglas stuart disegna un ritratto di figli senza padre, racconta il miracolo del primo amore in una storia avvincente e rivelatrice sul significato della mascolinita`, sulla violenza che tocca molte persone queer e sui pericoli dell`amare qualcuno.

capitolo decisivo della poesia del novecento, ossi di seppia e` un`opera sempre aperta, capace di rinnovare nel tempo, in modo sorprendente, l`originalita` e lo spessore delle sue proposte, di pensiero e di soluzioni espressive. a quasi un secolo dall`uscita, avvenuta nel 1925 presso l`editore gobetti, l`aggiornamento dell`imprescindibile e ormai classica edizione commentata da pietro cataldi e floriana d`amely offre una nuova occasione per rileggere la raccolta d`esordio di montale. la introduce uno storico e fondamentale saggio di pier vincenzo mengaldo, che ne analizza temi e stile osservando che la presenza, cosi` importante, del mare



mai era accaduto prima nella storia di roma che due giovani dell`aristocrazia si amassero in modo cosi` incondizionato. dal momento in cui, giovanissimi, si riconosceranno come spiriti affini, germanico e agrippina non si separeranno piu`. il vincolo che li unisce, del resto, e` il coronamento di una grande passione, non certo un impegno formale determinato da convenienze politiche. quando il giovane comandante e` chiamato a guidare le otto legioni stanziate lungo il fiume reno per riscattare il nome dell`impero dopo la disfatta di teutoburgo, agrippina decide di seguirlo in germania. nonostante sia incinta, partecipa da protagonista alla vita dell`accampamento, rivelando presto un ascendente sui soldati superiore persino a quello del marito. fieri, impavidi, volitivi, entrambi sembrano dei predestinati: se germanico, figlio del valoroso comandante druso, e` l`uomo piu` indicato a succedere al vecchio imperatore augusto, di cui e` il pupillo, agrippina, figlia di marco vipsanio agrippa, l`eroe di azio, ma soprattutto nipote di augusto, rappresenta l`esempio piu` fulgido della matrona romana. eppure, alla morte di augusto per loro le cose si mettono male. nel testamento l`imperatore ha designato il figliastro tiberio come suo successore. livia, sua madre - avversaria di agrippina -, che ha sempre agito perche` il marito favorisse il figlio tiberio, detiene adesso un potere illimitato. amati dalla gente e dai soldati cosi` come temuti dal potere, germanico e agrippina accetteranno con spavalda consapevolezza il loro destino. anni dopo la loro morte, sara` il centurione quinto sergio sabino - un leale servitore dello stato che ha avuto la ventura di essere testimone delle loro gesta - a raccontare nelle sue memorie chi furono l`imperatore mancato e la sua sposa guerriera, e in che modo tiberio e livia si accanirono su di loro. con il rigore dello storico e la capacita` affabulatoria del grande narratore, valerio massimo manfredi fa ritorno ai luoghi di teutoburgo, reg


il volume dei meridiani raccoglie l`intera opera poetica di sylvia plath, con testo a fronte, secondo l`edizione definitiva dei "collected poems" curata da hughes nel 1981. sono inoltre inclusi nel volume il romanzo autobiografico "la campana di vetro" e un`ampia selezione di racconti e di pagine tratte dai "diari". la raccolta, curata da anna ravano, contiene un`introduzione firmata da nadia fusini.

dalla lapide spezzata di una antica tomba nel convento delle clarisse di cartagena emerge una lunghissima chioma rossa. da questo evento cui il giovane garcia marquez, allora cronista alle prime armi, si trovo` ad assistere, scaturisce "dell`amore e di altri demoni". al centro della vicenda, ambientata in una cartagena de indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, sospeso tra il possibile e il misterioso, c`e` una passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d`amore. unendo la logica di calderon de la barca e l`ironia di cervantes, garcia marquez da` vita a pagine di struggente poesia e di emozionato pudore: una prosa insolitamente scarna ed essenziale, una scrittura decantata e limpida che avvincono il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di travolgere i sensi e i sentimenti. tutto cio` in nome di una passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita.

nelle pagine ironiche e avventurose del diavolo al pontelungo, riccardo bacchelli rievoca volti e personaggi (il gigante baku`nin, il pallido cafiero, lo spavaldo andrea costa) e racconta sogni e utopie che guidarono il fallito tentativo di una donchisciottesca insurrezione anarchico-socialista che si sarebbe dovuta tenere a bologna l`8 agosto del 1874. restituisce cosi` ai lettori, tra la baronata di locarno e la citta` dello studio, una vicenda dimenticata e coinvolgente, una rivoluzione mancata ma feconda di frutti. questa edizione accosta al romanzo una serie di appendici storiche e documentarie, e lo inserisce nel tempo in cui fu scritto, dalla prima edizione del 1927 a quella definitiva del 1939, e nella biografia dell`autore; nell`intreccio fra queste diverse prospettive critiche, fornisce una lettura rinnovata di uno dei piu` straordinari romanzi del nostro novecento, capace ancora di interpellare, divertendoci e appassionandoci, la nostra sete di giustizia.

keith rudy e hugh malco provengono entrambi da famiglie di immigrati croati e sono cresciuti insieme a biloxi, nel mississippi. negli anni cinquanta e sessanta hanno frequentato le stesse scuole e condiviso la passione per lo sport. la loro citta`, affacciata sul mare, era storicamente nota per la sua fiorente industria ittica e per le spiagge e i resort turistici. ma al tempo stesso presentava un lato oscuro: la corruzione e il vizio - dal gioco d`azzardo alla prostituzione, al contrabbando di alcol e traffico di stupefacenti - dilagavano sotto il controllo di una cricca di criminali, molti dei quali si diceva fossero membri della dixie mafia. crescendo, i due amici d`infanzia prendono strade diverse. il padre di keith, divenuto con grandi sacrifici procuratore distrettuale, e` determinato a ripulire biloxi e tutta la costa dalla malavita e suo figlio decide di seguire le sue orme. il padre di hugh, invece, diventa in breve tempo il boss incontrastato della criminalita` locale e hugh, attratto dalla bella vita e dai locali notturni, sceglie di lavorare per lui. inevitabilmente le due famiglie sono destinate a uno scontro finale nelle aule del tribunale.

giunge a compimento con questo volume un progetto editoriale senza pari che raccoglie, in oltre cinquemila pagine, i testi piu` importanti della tradizione mistica cristiana dalle origini fino ai nostri giorni, scelti introdotti e commentati da illustri studiosi italiani e stranieri, coordinati da francesco zambon. questo meridiano comprende, in particolare, una scelta molto rappresentativa di testi e autori di area iberica, anglosassone e americana, svedese e russa.

l`"opera-mondo" di thomas mann - tradotta in italia prima nel 1932 da bice giachetti-sorteni e poi nel 1965 da ervino pocar con il titolo la montagna incantata - e` offerta in una nuova traduzione corredata, per la prima volta, di un vasto commento analitico, indispensabile viatico per penetrarne la straordinaria complessita` filosofica. la magistrale traduzione di renata colorni, grazie all`attenzione tutta nuova verso i suoi caratteri linguistici distintivi, restituisce al dettato manniano la sua caleidoscopica unicita`. al romanzo e` affiancato il testo de la morte a venezia, offrendo al lettore la possibilita` di un immediato confronto con la novella del 1912 della quale, in origine, der zauberberg doveva rappresentare un semplice

ha scritto di se` il grande poeta triestino di origine ebraica:

tutto comincia nel 1906 a casa di una ricca famiglia a new rochelle, nello stato di new york, quando il celeberrimo artista della fuga harry houdini si schianta con la sua automobile contro un palo proprio davanti all`abitazione dove vivono il bambino, il padre, la madre, il nonno e il fratello minore della madre. da quel momento, magicamente, la linea che separa realta` e immaginazione sembra sparire. sono gli anni in cui henry ford costruisce automobili facendo diventare macchine gli uomini; j.p. morgan domina il mondo della finanza e colleziona reperti impagabili; emma goldman infiamma le folle con i suoi discorsi e il milionario thaw uccide l`architetto stanford white, amante della giovanissima moglie, l`ex ballerina evelyn nesbit. tutti loro, assieme a sigmund freud, emiliano zapata e tanti altri personaggi storici entrano ed escono dal racconto, incrociandosi con i membri della famiglia del bambino, ma anche con quella di un geniale immigrato ebreo dell`est europeo e di un elegante pianista nero, animato da un`inesauribile sete di giustizia. intorno c`e` la new york d`inizio secolo con i suoi mille volti, la ricchezza e la poverta`, il razzismo, il progresso e i ghetti, una citta` che soffre ma che ha voglia di futuro, e si muove all`indiavolato ritmo del ragtime. "ragtime" e` il libro con cui doctorow ha cambiato il concetto stesso di romanzo, l`opera di uno scrittore che ha affrontato con coraggio le ambiguita` della storia del suo paese, continuando peraltro a essere affascinato dalla bellezza e dal genio dell`esperimento americano.

il 7 ottobre 2023 un`operazione del movimento della resistenza islamica, meglio conosciuto con il suo acronimo arabo


un brivido di fascinazione e di aspettativa, e insieme di enigma e di mistero, colpisce chiunque in occidente abbia qualche dimestichezza col pensiero e con la grecia arcaica appena sente nominare i presocratici. i fondatori della filosofia! gli iniziatori della scienza! i primi che hanno dato voce a quella meraviglia che, secondo platone e aristotele, determina l`

nonostante le sue opere siano considerate tra i caposaldi della letteratura novecentesca, questo volume - curato e tradotto integralmente da gabriele frasca - costituisce la prima edizione commentata delle opere di samuel beckett. con la sola eccezione delle poesie, sono qui raccolti i principali testi narrativi e quasi tutte le pie`ce teatrali, oltre agli scritti per la radio e televisione, testimoni della continua attenzione dell`autore verso le nuove istanze della modernita` e della sua inesausta sperimentazione. una scelta ragionata, dunque, che permette di riscoprire questo autore, per certi versi divenuto un`icona pop, sotto molteplici punti di vista, non ultima la questione del suo equiliguismo che connota la vicenda compositiva e la vita stessa di molti suoi scritti.

nella primavera 1944 anna banti ha quasi ultimato il suo racconto biografico dedicato all`artista seicentesca artemisia gentileschi, ma in agosto il manoscritto va distrutto nei bombardamenti tedeschi su firenze. con

ventidue anni fa quincy miller, un giovane di colore, e` stato accusato di aver ucciso l`avvocato keith russo, di cui era stato cliente. condannato frettolosamente all`ergastolo sulla base di testimonianze e prove poco attendibili e di un movente poco credibile, quincy si e` sempre professato innocente senza venire mai ascoltato da nessuno. la sua unica speranza sono i guardian ministries, i "padri guardiani", una fondazione no profit che si occupa di dimostrare l`innocenza dei suoi assistiti salvandoli dalla pena di morte. a capo di questa piccola e agguerrita organizzazione c`e` cullen post, ex avvocato pieno di ideali che, dopo essere rimasto fortemente deluso dal sistema giudiziario, e` diventato pastore episcopale e si e` dedicato a combattere le condanne ingiuste. accettando di dimostrare l`innocenza di quincy, cullen deve partire alla ricerca dei vecchi testimoni e smontare le false prove che erano state prodotte, mettendo a rischio la sua vita. perche` il suo cliente e` stato incastrato da criminali senza scrupoli che non vogliono certo che lui esca vivo dalla prigione. hanno gia` ucciso un avvocato ventidue anni fa e possono benissimo eliminarne un altro senza pensarci due volte.

clanton, mississippi. 1990. quando l`avvocato jake brigance viene nominato suo malgrado difensore di drew gamble, accusato a soli sedici anni di aver ucciso stuart kofer, vicesceriffo della ford county, capisce di trovarsi di fronte al caso piu` difficile della sua carriera. perche` drew e` soltanto un ragazzo timido e spaventato che non dimostra la sua eta`, e questo rende il suo crimine ancora piu` incredibile e agghiacciante. ma sua madre e sua sorella, che insieme a lui vivevano a casa di stuart, sanno cosa lo ha spinto a commettere questo terribile gesto. conoscono fin troppo bene la doppia vita della vittima. il ragazzo ha poche chance di sfuggire alla pena di morte e jake e` l`unico che puo` salvarlo, in un processo controverso che dividera` l`opinione pubblica, mettendo a rischio anche la sua vita e quella della sua famiglia.

tra i simpatici abitanti di chi-non-so ce n`e` uno decisamente strano che il natale proprio non lo sopporta: e` il grinch. del natale odia tutto: gli alberi addobbati, le luci sfavillanti, i regali e il pranzo trionfale, ma soprattutto non tollera la felicita` delle persone. e cosi` quest`anno al grinch e` venuta in mente un`idea splendidamente orrenda: ha deciso di rubare il natale! eta` di lettura: da 4 anni.

prefazione di eugenio colorni e presentazione di tommaso padoa schioppa. con un saggio di lucio levi.

la storia dei movimenti femministi e` tutt`ora in corso: generazione dopo generazione, nei diversi momenti storici e nelle differenti situazioni sociali, politiche e culturali, le donne hanno piu` volte ridefinito i loro obiettivi nella lotta per la parita` di genere. attingendo a un`enorme quantita` di fatti, lucy delap mostra i molteplici volti del femminismo, raccontando come, dal giappone alla russia, dall`egitto alla germania, le rivendicazioni femministe non abbiano riguardato solo una minoranza di donne bianche e colte dal novecento in poi, ma siano un fenomeno globale. "femminismi" offre uno sguardo nuovo su un movimento che parla ancora al nostro presente. e al futuro che vogliamo costruire.

il meridiano offre al lettore un ampio numero di testi, allargando la scelta a tutti i campi in cui si e` mossa la ricerca baudelairiana: poesia, prosa, critica. tutte le traduzioni sono nuove, accomunate dal proposito di restare il piu` possibile fedeli ai toni e ai registri fondamentali della scrittura di baudelaire. le singole sezioni sono precedute da brevi introduzioni.

provocatore, intrigante, trasgressivo, un meridiano di estrema leggibilita` consacra a classico truman capote, un autore che deve la sua fama alla duplice figura di enfant terrible della letteratura prima e di grande eccentrico poi. si trovano qui raccolte la produzione narrativa piu` importante e significativa di capote, che permette al lettore di coglierne le qualita` migliori (l`abilita` nel costruire intrecci narrativi sempre avvincenti, la maestria stilistica, l`inesauribile capacita` di sorprendere), e un`ampia scelta della sua produzione giornalistica (ritratti e reportages di viaggio precedentemente mai tradotti in italiano).

questa volta ray carney sta rigando dritto. dopo quattro anni, il suo passato da ricettatore e` quasi un ricordo e il suo negozio di mobili in 125th street macina affari onesti. il contesto tuttavia non aiuta; e` il 1971 ed e` new york: la spazzatura si accumula per le strade e infuriano incendi dolosi, il livello di criminalita` e` ai massimi storici, la citta` scivola verso la bancarotta ed e` guerra aperta tra la polizia e il black liberation army. cosi`, quando carney non riesce a trovare i biglietti del concerto dei jackson 5 per sua figlia may, non ci pensa due volte a rispolverare un vecchio contatto in polizia, il detective munson, una sorta di garante del malaffare nelle sue piu` svariate espressioni. e nello spazio di una telefonata, ray carney rientra nel giro. dentro o fuori, ci sono delle costanti nella vita: una di queste e` pepper, ex partner nel crimine e sorta di "zio" acquisito dei figli di ray, che carney richiama per un lavoretto di security in una produzione cinematografica made in harlem scaraventandolo in un mondo fatto di capricciose star hollywoodiane, spacciatori, gangster e sicari. sara` ancora a pepper che tornera` a rivolgersi il venditore di mobili nel 1975 quando, sullo sfondo di una harlem che brucia isolato per isolato, decide di mettersi sulle tracce di folli piromani manovrati da politici locali per losche speculazioni. con "manifesto criminale" colson whitehead prosegue il suo inno a harlem - ritratta in tutta la sua gloria e il suo squallore - e a una citta` che si regge sulla corruzione, le minacce, l`ambizione, l`incompetenza e, a volte, solo sull`orgoglio.

la riproposizione dell`ampia autoantologia disegnata dal grande poeta irlandese, premio nobel per la letteratura nel 1995, appositamente per il proprio meridiano (uscito postumo nel 2016) ci da` modo di tornare a uno dei percorsi poetici di maggiore risalto e autenticita`, in campo internazionale, tra novecento e nuovo millennio. in questi testi, composti nell`ampio arco temporale di quasi cinquant`anni, seamus heaney ha saputo esplorare a fondo la natura umana, come scrive marco sonzogni,

quando eugenio e michelangelo si incontrano nei vicoli del quartiere universitario di napoli sono nel pieno dei loro vent`anni, hanno un piede nella vita adulta e uno ancora impigliato nell`adolescenza e non sanno che quegli sguardi scambiati con leggerezza sono l`inizio della loro prima, vera storia d`amore. trascorrono una stagione di pura felicita`, in cui scoprono di essere molto diversi e di completarsi alla perfezione: eugenio, fresco di laurea in medicina, e` ambizioso e razionale, abituato a non stare mai fermo, michelangelo invece "somiglia a un animale in letargo", goffo e contemplativo, passa le giornate a rifinire la sua tesi in filologia e si crogiola nel sogno della scrittura. le famiglie, gli amici e la citta` li accolgono con naturalezza, e insieme si sentono talmente invincibili da poter superare ogni ostacolo, anche la partenza di eugenio per la specializzazione in inghilterra.

montag fa il pompiere in un mondo dove gli incendi, anziche` essere spenti, vengono appiccati. armati di lunghi lanciafiamme, i militi irrompono nelle case dei sovversivi che conservano libri, e li bruciano: cosi` vuole la legge. montag pero` non e` felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi e slogan, con una moglie indifferente e passiva e un lavoro che svolge per pura e semplice routine. finche` un giorno, dall`incontro con una donna sconosciuta, nasce un sentimento impensabile, e per montag, il pompiere, inizia la scoperta di un mondo diverso, un universo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante societa` tecnologica.

nel mondo contemporaneo, dominato dalla tecnologia e dal progresso scientifico, diventa sempre piu` necessario interpretare la realta` in termini logici e matematici. una situazione cultura che e` frutto di un processo di ricerca e di scoperta in continuo sviluppo, iniziato con la storia stessa dell`uomo. ma come si e` giunti alle straordinarie conquiste della mente cui assistiamo oggi? anche le scienze, e in particolare la matematica, per essere comprese appieno, vanno inserite nella loro dimensione storica. e quello che fa carl boyer in questo volume ormai celebre, vera tappa miliare della storiografia scientifica. come scrive nella prefazione il matematico lucio lombardo radice:

scialle nero e la vita nuda, primo e secondo volume delle novelle per un anno, escono nel 1922 per bemporad. si stampa qui a testo, per la prima volta, l`edizione critica di quest`ultima lezione licenziata in vita dall`autore. si tratta di una vera novita` editoriale per le novelle pirandelliane che, oggi come allora, in un caleidoscopio tematico aperto al panorama internazionale, si offrono quali

paolo crepet analizza senza pregiudizi la condizione dell`individuo e dei rapporti interpersonali nel mondo digitale e interconnesso, soprattutto guardando alle giovani generazioni. come sara`, da adulto, un bambino che ha comunicato sempre e soltanto attraverso un device? quali cambiamenti interverranno nel suo modo di vivere i sentimenti e le relazioni sociali, nella sua capacita` empatica?

parigi, 1972. e nella notte che segna il passaggio dall`inverno alla primavera, tra il crepuscolo del 20 e l`alba del 21 marzo, che si snoda il lungo continuum narrativo che costituisce "nel buio della notte". il testo registra i pensieri, le conversazioni, i movimenti di una miriade di personaggi, una moltitudine brulicante che si muove tra piccoli appartamenti del quartiere latino e feste mondane, reparti psichiatrici e gallerie della metropolitana, bistrot e tassi`. con una pluralita` di registri stilistici e linguistici, alba de ce`spedes incastra una vicenda all`altra in una lunga carrellata quasi cinematografica che mette in scena medici e giornalisti, avvocati e immigrati, giovani impegnati politicamente e sbandati dediti alle droghe, ragazze sole in cerca di se` e donne immerse nel loro ruolo di madri e mogli, uomini liberi e detenuti, poveri e ricchi... pubblicato da mondadori nel 1976, "nel buio della notte" e` l`autotraduzione a lungo meditata, ampliata, adattata, di "sans autre lieu que la nuit", uscito in francia tre anni prima; si tratta del libro piu` ardito e sperimentale dell`autrice, un grande romanzo corale che rappresenta l`intreccio di pulsioni e destini di una grande metropoli, l`alienazione della vita urbana, il profondo bisogno di rinnovamento. un canto d`amore per la dimensione notturna dell`esistere che diventa poema della solitudine.

Questo volume raccoglie una selezione assai rappresentativa dei suoi scritti, descrivendo per intero l’arco evolutivo della sua riflessione intellettuale e privata. La curatela generale è di Giovanni Agosti, che firma anche l’Introduzione; la Cronologia di Giuseppe Frangi; le Notizie sui testi di Giovanni Battista Boccardo.

ogni essere umano avverte dentro di se` in modo istintivo e insopprimibile l`assoluta necessita` dell`amore. eppure, in molti casi, si ignora il vero significato di questo complesso e totalizzante aspetto della vita. per lo piu` l`amore viene scambiato con il bisogno di essere amati. in questo modo un atto creativo, dinamico e stimolante si trasforma in un tentativo egoistico di piacere. ma il vero amore e` un sentimento molto piu` profondo, che richiede sforzo e saggezza, umilta` e coraggio. e, soprattutto, e` qualcosa che si puo` imparare. da un grande e insuperato maestro della psicologia del novecento, un saggio da leggere tutto d`un fiato, un invito a vivere il vero amore che ognuno puo` fare proprio.

come tutti i clown, hans schnier si serve di una maschera per svelare la verita`, e cosi` facendo le sue pantomime diventano una critica, sarcastica e feroce, al miracolo economico della germania, che con il nuovo benessere liquida troppo sbrigativamente, insieme al passato, le proprie responsabilita` storiche. anche nell`ipotesi di dover rinunciare a tutto, persino alla professione, hans conserva il gusto della denuncia, dello smascheramento e le sue "opinioni" saranno accuse sempre piu` pungenti rivolte alla societa` opulenta e ipocrita in cui vive, un mondo che ha smarrito ogni autentico valore. incapace di accettare avvilenti compromessi, finira` a mendicare sui gradini della stazione di bonn; pur segnato dalla disperazione, il suo rimarra` l`unico vero volto fra le tante maschere. capolavoro della narrativa tedesca del secondo novecento, "opinioni di un clown" desto` vivaci reazioni, divenendo un caso politico oltre che letterario:

figura centrale della nostra poesia novecentesca, in ogni sua opera vittorio sereni ha saputo scriverne un capitolo particolare. il volume che si ripropone, apparso per la prima volta postumo nel 1986, ripercorre - identificando anche le edizioni di riferimento - i momenti essenziali della sua vicenda poetica, scanditi dai suoi quattro libri con l`importante aggiunta del quaderno di traduzioni, dove si trova concreta traccia delle sue predilezioni letterarie per poeti come - tra gli altri - apollinaire, char, williams. si inizia con le delicate trasparenze liriche della raccolta d`esordio, frontiera (1941), seguita dal diario d`algeria (1947), in cui la tragica vicenda storica della seconda guerra mondiale, vissuta dall`autore e subita in prima persona con la prigionia, trova decisiva testimonianza. si tratta di un testo classico in cui le lacerazioni del conflitto e il dramma personale toccano la piu` alta dimensione espressiva nella fermezza antiretorica e nella impeccabile pronuncia di sereni. un poeta che, nella coerente fedelta` a se stesso e nella strenua attenzione alla realta`, riesce a rinnovare ogni volta la fisionomia della propria scrittura e perviene cosi`, con gli strumenti umani (1965), a una tensione viva e potente del linguaggio, a un`assunzione del dato esperienziale nel corpo del testo, passando dalla castita` formale degli esordi a un dire felicemente abbassato con inserti prosastici, rompendo

nell`immaginario di generazioni di lettori, daisy miller e` il prototipo della ragazza americana in vacanza all`estero. romantica, ingenua, incerta tra due spasimanti, un americano concreto e affidabile e un italiano fascinoso e ambiguo, daisy si espone con candida curiosita` alle dolcezze, alle tentazioni e alle trappole del vecchio continente. il confronto, l`incontro non facile fra i due mondi, l`europa e l`america di fine ottocento, e` al centro di questo popolarissimo romanzo breve: pagine magistrali, che vibrano gia` della forza dell`henry james stilisticamente piu` maturo, la cui scrittura sviscera l`animo umano, esplorandone gli abissi e le tortuosita`. introduzione di jean gooder. con uno scritto di italo calvino.
