
collante ideologico di una nazione appena nata e bisognosa di immedesimarsi nelle patrie glorie, per generazioni il risorgimento ha costituito l`abc minimo nel bagaglio storico degli italiani. parallelamente, e` stato ed e` ancora oggi terreno di confronto politico per chi contesta l`unificazione del paese. con la lucidita` consentita a chi guarda da fuori, i due storici di cambridge offrono un`analisi del risorgimento e dell`unificazione italiana, un processo lungo che essi collocano nel piu` largo contesto della storia europea e fanno cominciare alla meta` del settecento con l`illuminismo e l`eta` delle riforme e terminare con la fine del governo della destra nel 1876.

in questo volume massimo campanini, docente di cultura araba nella facolta` di lettere e filosofia dell`universita` statale di milano, traccia un profilo del pensiero islamico contemporaneo, dalla rinascita ottocentesca allo scontro con la modernita`, all`impatto recente della dimensione politica, alle posizioni radicali piu` recenti. ne emerge un quadro assai vario nel quale, accanto alle posizioni piu` tradizionaliste che tuttora dominano la scena culturale di quei paesi, non mancano voci dissonanti e coraggiose di autori che spesso pagano con l`esilio la propria liberta` di giudizio.

l`organizzazione delle nazioni unite, uno dei progetti politici piu` ambiziosi della storia, nasceva in un mondo ancora sconvolto dalla guerra. oggi, dopo la fine della guerra fredda e dopo i drammatici avvenimenti dell`11 settembre e dell`intervento in irak, come si configura il ruolo dell`onu rispetto a quel progetto originario? quali sono le potenzialita` e i limiti messi in evidenza dal nuovo scenario internazionale? questo volume traccia un profilo e un bilancio dell`organizzazione ripercorrendone la storia e il funzionamento sino alle recenti prospettive di riforma, in particolare per quel che riguarda la composizione e i meccanismi decisionali del consiglio di sicurezza e gli interessi in gioco.

la crisi dei regimi comunisti nel 1989-91 ha cambiato radicalmente lo scenario politico mondiale, obbligando l`occidente a riconsiderare il proprio atteggiamento nei confronti dei paesi che aderivano al patto di varsavia. questo volume ricostruisce il percorso che ha portato i paesi est-europei e balcanici ad uscire dal comunismo e la loro lunga transizione alla democrazia, tuttora in corso e lontana dall`aver assicurato una stabilizzazione all`area, che oggi si affaccia alla nuova realta` dell`europa a venticinque. dopo un`introduzione che fornisce il contesto geopolitico e un bilancio delle diverse interpretazioni sulle cause del crollo, l`autore affronta la storia politica dei vari paesi negli anni settanta e ottanta, poi si concentra sull`economia e i suoi problemi, largamente ritenuti i principali responsabili della crisi; descrive quindi il triennio che segno` il tracollo dei regimi comunisti, e termina con un`analisi complessiva della transizione, nella quale emerge in particolare la tragedia della iugoslavia.

a partire dal 1978 i progressi registrati dall`economia cinese sono stati sempre piu` vistosi: il ritmo di crescita e` stato ampiamente superiore al tasso medio mondiale e la cina appartiene al ristretto gruppo di paesi in via di sviluppo che si trovano su una traiettoria di convergenza economica verso i livelli di reddito dei paesi industrializzati. sull`onda della globalizzazione la cina ha attirato sul proprio territorio le industrie dei paesi in cerca di manodopera a buon mercato, ha portato a termine con successo il proprio inserimento nell`economia globale e nel 2001 e` entrata a far parte dell`omc. questo volume ci aiuta a capire una realta`, quella dell`economia cinese, difficilmente decifrabile.

studioso di storia tedesca, david g. williamson ha insegnato storia e politica nella highgate school di londra. in questo libro, dopo aver fatto un breve panorama dello stato degli studi, segue l`emergere del nazionalsocialismo negli anni venti, l`ascesa al potere di hitler nel 1933, l`organizzazione dello stato nazista e il consolidamento della sua presa sulla societa` tedesca, l`azione economica, la politica estera, il razzismo, da ultimo la condotta della guerra fino alla catastrofe finale del paese.

evitando di sposare una specifica teoria dell`opinione pubblica, questo volume discute tutto quello che sull`argomento e` indispensabile sapere. i temi passati in rassegna attingono a una molteplicita` di discipline: la nascita e la storia del concetto, i diversi modi di intendere i due termini che lo costituiscono, alcuni problemi classici, le dinamiche sottese alla formazione dell`opinione pubblica e gli attori che vi partecipano, le tecniche di ricerca usate per rilevarla.

il volume di betts, piu` che una cronistoria della decolonizzazione, vuole essere un`esposizione delle dinamiche generali, politiche, sociali, economiche ma anche culturali, che sono alla base della decolonizzazione e delle sue conseguenze. l`autore descrive le ripercussioni che le due guerre mondiali ebbero sul tramonto degli imperi coloniali, il mutamento negli equilibri internazionali e l`instabilita` postbellica che favorirono la decolonizzazione, insieme al crescente ruolo dell`opinione pubblica internazionale. inoltre prende in esame gli effetti dell`indipendenza sulle ex colonie e mette in luce come tuttora si perpetuino disparita` ereditate dall`eta` del colonialismo.

la guerra civile o guerra di secessione che si combatte` fra il nord e il sud degli stati uniti dal 1861 al 1865 fu un conflitto che lascio` sul terreno oltre seicentomila morti e che ebbe conseguenze enormi sulla societa` e sull`economia del paese, a partire dall`emancipazione degli schiavi neri. reid mitchell ripercorre la storia della guerra di secessione, esponendone in primo luogo l`andamento dal punto di vista militare, e poi collocandola all`interno della politica dell`unione e dei confederati. una particolare attenzione e` data agli aspetti sociali della guerra e alle differenti conseguenze che essa ebbe su uomini e donne, sulla popolazione bianca e su quella nera.

dopo aver fornito i dati biografici essenziali, il volume tratta delle ricerche e delle conoscenze che consentirono a darwin di formulare la sua originale teoria dell`evoluzione, mostrando come egli combinasse concetti gia` in circolazione, come quelli di specie, adattamento ed evoluzione. si occupa poi degli altri concetti centrali nella teoria darwiniana: la selezione naturale, la riproduzione sessuale, la variazione, l`ereditarieta`, il perfezionamento e il progresso. howard sostiene che la vera rilevanza di darwin si misura nell`ambito che gli era proprio, cioe` la biologia.

le crociate per liberare la terrasanta hanno opposto per due secoli le forze della cristianita` e dell`islam, ben oltre il medioevo hanno occupato i pensieri dei cristiani, hanno creato miti e forgiato ideologie nel mondo cristiano come in quello musulmano. pellegrinaggio o conquista, fede o fanatismo, guerra di liberazione o proto-colonialismo? ricapitolandone i molti e spesso contraddittori moventi, flori traccia un quadro delle crociate e le individua come fatto cardinale della storia.

tradizionalmente paese di emigrazione, l`italia e` divenuta di recente paese di immigrazione. inoltre, specie tra gli anni cinquanta e sessanta, e` stata interessata da un vasto movimento interno, orientato prevalentemente dal sud al nord, dalle zone povere a quelle ricche, dall`agricoltura all`industria. questo dualismo territoriale si ripropone con la nuova immigrazione, concentrata al nord, soprattutto nella sua componente piu` stabile. la vicenda dell`italia tra migrazioni interne e migrazioni internazionali e` dunque molto complessa e riflette le forti peculiarita` e le profonde trasformazioni del paese.

la grande guerra, la cesura che da` veramente inizio al secolo ventesimo, e` stata studiata sotto svariati aspetti e la storiografia relativa, negli ultimi anni, si e` molto arricchita. nella sua sintesi l`autore raccoglie il frutto di questa rigogliosa stagione di studi. il volume si apre con una riflessione sulla concezione della guerra, per poi esporre l`andamento degli eventi bellici sui diversi fronti, il comportamento dei militari, dei politici e dei cittadini, lo sviluppo delle tecnologie e delle tattiche, l`esperienza individuale della trincea e del combattimento, gli effetti di lungo periodo del conflitto sulla societa`, sull`economia e sulla politica europea.

nelle democrazie consolidate la partecipazione politica rappresenta una funzione fondamentale, suscettibile di oscillare fra i poli dell`entusiasmo e della delusione. il volume illustra questo complesso e mutevole fenomeno. inoltre tracciate le principali e piu` recenti trasformazioni qualitative e quantitative della partecipazione, e della non partecipazione, in italia e in europa.

ogni giorno la scienza, nel tentivo di offrire risposte, pone nello stesso tempo alla societa` nuove domande, veri e propri dilemmi morali. quali sono le responsabilita` degli scienziati? e come puo` la ricerca scientifica mantenere la propria autonomia rispetto all`intreccio di esigenze sociali, vincoli politici e pressioni economiche? il volume guida il lettore alla comprensione dei rapporti tra ricerca scientifica e contesto sociale, politico ed economico. utilizzando numerosi esempi concreti, l`autore fa il punto su un dibattito che ha assunto recentemente una rilevanza prioritaria e toni fortemente polemici.

nata a cavallo tra l`ottocento e il novecento, la sociologia economica ha conosciuto una sorta di rinascita verso la meta` degli anni settanta, a partire dall`insoddisfazione per una teoria economica spesso isolata rispetto alle altre scienze sociali e da un ribaltamento di vecchi pregiudizi scientifici: i comportamenti economici non sono sempre razionali, mentre sovente lo sono le ragioni sociologiche. critica verso l`assioma di un agente economico desocializzato, onniscente e mosso alla sola ricerca del guadagno, la rinata sociologia economica insiste sull`idea di "costruzione sociale delle relazioni economiche" in grado di spiegare ad esempio, come rapporti sociali condizionano la ricerca di un lavoro.

intorno alla radio si muove un mondo vitale molto diverso da quello degli altri media a cui viene sbrigativamente accostata. la radio parla in altro modo alla nostra mente e si avventura in territori che ne` la televisione, ne` il cinema, ne` libri e giornali sanno percorrere. piu` degli altri media del novecento la radio ha saputo tagliare radici per trovare nuove funzioni. la differenza di cui la radio e` oggi portatrice attendeva di essere descritta e pensata in forma autonoma: questo libro fornisce esaurienti elementi di conoscenza e documentazione su un mondo parzialmente sommerso, interstiziale, volatile come le onde sonore.

la storia del diritto commerciale e` storia di un particolare modo di creare diritto, "lex mercatoria" non solo per la materia regolata, ma anche e soprattutto perche` diritto creato dagli stessi mercanti, e creato con i caratteri di un diritto universale dei mercati. si assiste ora al sorgere di una nuova lex mercatoria, anch`essa direttamente creata dal ceto imprenditoriale, anch`essa destinata come l`antica a reggere in modo uniforme, al di la` dei confini nazionali, l`intero mercato mondiale. il volume muove dalla considerazione che la lex mercatoria puo` costituire una delle chiavi principali di comprensione dell`attuale realta` giuridicoeconomica. la conoscenza storica si lega cosi` all`analisi del presente e alla prospettazione del futuro, in un rapporto di continuita` che e` nelle grandi tradizioni della cultura giuridica europea.

l`opera dell`economista inglese david ricardo non smette di essere oggetto di riflessione e riformulazione fra gli economisti contemporanei. a partire da un`analisi dei problemi economici del suo tempo (l`inflazione, la poverta`, gli effetti del protezionismo sulla crescita economica), ricardo giunse ad affrontare relazioni economiche piu` generali come quelle determinate dalla distribuzione del reddito fra le tre grandi classi sociali (proprietari terrieri, capitalisti, lavoratori). sullo sfondo delle intuizioni ricardiane questo profilo ricostruisce il pensiero di ricardo cosi` come si trova espresso nei "principi dell`economia politica e dell`imposta", individuando i motivi che lo accomunano ad altri pensatori del tempo e le influenze delle sue idee.

come governare un mondo di stati sovrani? quali sono le organizzazioni che influenzano sempre piu` intensamente la vita della comunita` internazionale? quali sono esattamente i compiti e le attivita` che svolgono organismi famosi come l`onu, amnesty international, medici senza frontiere o greenpaece? questo volume offre le nozioni di base per conoscere meglio la variegata galassia delle organizzazioni internazionali, delle quali delinea la storia, il ruolo e le funzioni, ripercorrendo la strada compiuta dalla comunita` internazionale verso il governo di quei problemi che vanno al di la` della dimensione e della capacita` di intervento dei singoli stati.

che cosa significa essere ebrei? nel rispondere a questa domanda il volume ricostruisce la storia del popolo ebraico, della sua religione e della sua cultura. una vicenda iniziata 2000 anni prima della nascita di cristo con l`insediamento di una tribu` semitica nella terra di canaan. l`esperienza dell`esilio, la distruzione del tempio di gerusalemme ad opera dei romani, la diaspora, l`olocausto, le sfide attuali: momenti fondamentali di un percorso che gli autori seguono con acume ed empatia, organizzando il racconto sul doppio registro degli eventi storici e delle correnti di pensiero teologico e filosofico mettendoci cosi` in contatto con una delle tradizioni culturali che piu` hanno impregnato la nostra civilta`.

spettacolo dal vivo, mercato dell`arte, libri, dischi, cinema tra pubblico e privato, vincoli di bilancio e politiche culturali. una disciplina nuova che e` uscita dall`ambito accademico ed e` arrivata all`attenzione degli amministratori che si rifanno all`economia della cultura per affrontare problemi istituzionali, gestionali, finanziari.

perche` la nostra e` stata definita societa` del rischio? che cosa rende i rischi di oggi diversi da quelli del passato? tutti concordano sul fatto che la questione dei rischi naturali e tecnologici e` essenzialmente sociopolitica. non esiste un modo `innocente`, completamente obiettivo, di guardare alla natura e alla tecnologia. le `soglie di tolleranza` di cui e` popolata la nostra vita quotidiana sono l`esito di un compromesso tra esigenze diverse. in un momento storico dominato dalla globalizzazione e dai dilemmi dello sviluppo sostenibile, questo volume affronta un interrogativo sempre piu` pressante: come garantire la compatibilita` sociale delle crescenti capacita` di manipolazione della natura?


che cosa c`e` di veramente nuovo nella comunicazione mediata dal computer? qual e` il posto delle tecnologie telematiche nella vita sociale del ventunesimo secolo? si puo` parlare di cambiamenti indotti dalla tecnologia oppure e` la stessa tecnologia che deve essere considerata un prodotto sociale, frutto del continuo mutamento della societa`? come spesso accade, ci troviamo a disporre di nuovi strumenti prima ancora di avere potuto sviluppare una riflessione sulla loro portata. questo libro propone una lettura dell`interazione umana nelle reti telematiche che ne mette in luce in uguale misura i limiti e le possibilita`.

il volume illustra, in modo chiaro e accessibile, come il passaggio dalla posizione di origine a una nuova destinazione sociale sia "regolato" da una serie di nuovi meccanismi che, lungi dall`essere neutri, esprimono e producono disuguaglianza. dall`analisi sociologica sulla mobilita` risulta infatti che le disuguaglianze fra le classi in termini di risorse disponibili si traducono quasi sempre in disuguaglianze di classi in termini di opportunita` di accedere - nel corso della vita adulta - alle diverse destinazioni sociali possibili.

in passato oggetto di aspre critiche, i test riscuotono oggi un crescente successo; non vi e` infatti rivista che non proponga piu` o meno seriamente un test, e diverse sono le opere che sostengono di svelarne i segreti. questo volume, nell`intento di presentare il tema da un punto di vista scientifico, analizza i test di intelligenza nei diversi aspetti: dalla nascita del concetto di intelligenza e dai primi tentativi di misurarla, alla definizione di test e delle sue proprieta`, alla descrizione dei reattivi di intelligenza piu` diffusi, fino all`applicazione dei test di intelligenza nei diversi ambiti, clinico, educativo e lavorativo. una guida introduttiva di grande utilita` per tutti coloro che a diverso titolo sono interessati alla definizione di intelligenza e alla sua misurazione.

viene ripresentato in edizione aggiornata questo profilo della filosofia antica. l`autore esamina in successione tutto lo svolgersi della filosofia greca, dai primi filosofi ionici ai sofisti e alla grande triade di socrate, platone e aristotele, per arrivare alla filosofia ellenistica e, con plotino e sant`agostino, alla prima filosofia cristiana. un`attenzione particolare e` dedicata a rintracciare i legami che collegano i primi filosofi cristiani al pensiero pagano, legami che saldano in una tradizione ininterrotta i filosofi antichi all`eta` moderna.

cartagine, citta` di origini fenicie, non e` stata soltanto la grande antagonista di roma; anche se il suo ricordo e` legato fondamentalmente alle guerre puniche che portarono alla sua distruzione, la sua rilevanza va molto al di la` del semplice ambito militare. cartagine era una fiorente metropoli commerciale, aveva una economia sviluppata, un`organizzazione statale ordinata ed efficiente, una ricca produzione letteraria e artistica, una religione articolata e complessa. su questa civilta` scomparsa fa il punto, basandosi sulle piu` recenti acquisizioni della ricerca storica, il succinto profilo di huss.


questo volume presenta una panoramica di una stagione del teatro italiano per molti versi sottovalutata, ovvero ridotta ai suoi massimi protagonisti: il mezzo secolo che va da d`annunzio alla fine del fascismo. bottoni dedica al teatro un`attenzione centrata piu` sui testi che sulla macchina spettacolare: copioni, trame dunque, ma anche vicende e prese di posizione di autori, attori, critici che contribuiscono a definire un capitolo di storia del teatro fervido e avventuroso.

a partire dall`viii secolo a.c. dominarono gran parte dell`italia, intrattennero rapporti commerciali ad ampio raggio con fenici e greci, civilizzarono la prima roma per poi, alla fine, soccombere al suo potere. ma chi era questo popolo rimasto a lungo tra gli enigmi della storia? cosa sappiamo noi oggi delle loro condizioni di vita, delle molteplici produzioni artistiche, dei monumenti funerari con le loro pitture parietali, dei costumi, della lingua e delle concezioni religiose, che sembrarono tanto strani e meravigliosi ai contemporanei? basato su nuove conoscenze archeologiche, questo libro fa il punto su storia, religione e arte di uno dei popoli piu` interessanti dell`antichita`.


il volume intende mettere a fuoco il fenomeno del potere nelle sue diverse forme, illustrandone i rapporti reciproci. poggi parte dalla tradizionale tripartizione che distingue tra potere politico, potere economico e potere ideologico. di ciascuno viene presentato l`ambito sociale in cui si esplica (la politica, l`economia, la cultura), le risorse cui attinge e attorno alle quali si organizza il conflitto (il comando, la ricchezza, l`onore), gli attori sociali protagonisti di tale conflitto (partiti, classi, ceti). infine, viene illustrato quel "gioco dei poteri" che da` il titolo al libro, cioe` la dinamica dei rapporti tra le diverse forme di potere.

indice del volume: introduzione. cos`e` l`antico testamento? il significato dell`antico testamento. e` successo davvero? il contributo dell`archeologia. la societa` di israele. la concezione dell`uomo. l`antico testamento come liberazione. la letteratura di israele. la religione di israele. conclusioni. e` possibile una teologia dell`antico testamento? bibliografia.

un volume che esplora, in forma divulgativa e rivolgendosi a un pubblico molto vasto, una crisi lunga vent`anni, la storia dell`"entre deux guerres", e le ragioni politiche, sociali, economiche della sua instabilita`.

tra i maestri indiscussi del pensiero sociologico, durkheim ha esercitato una profonda influenza anche su molte altre discipline, dall`antropologia alla storia, dall`economia politica alla linguistica. l`autore fornisce le chiavi di accesso all`opera e al pensiero di durkheim, collocandoli nel loro contesto storico, passandone in rassegna le tappe principali, dipanandone il filo conduttore, discutendone criticamente gli esiti.

questo breve volume e` un ritratto d`autore, tagliato sulla questione essenziale posta dalla vicenda galileiana: il conflitto tra scienza e religione. in questa prospettiva drake riesamina le tappe significative della vita e dell`attivita` scientifica di galileo giungendo a un`originale conclusione che sposta l`accento sull`opposizione incontrata dalle teorie galileiane nell`ambiente filosofico piuttosto che nella chiesa e sottolinea in maniera del tutto nuova lo zelo religioso di galileo.

un`area di studi d`avanguardia che viene qui presentata in un`introduzione di sicuro interesse.

il maggior contributo della cultura americana alla filosofia contemporanea in un`originale ricostruzione che dalle origini arriva fino agli ultimi sviluppi di davidson e rorty.

e possibile designare con una formula sintetica il carattere specifico della musica - in altri termini: che cos`e` la musica? e che cos`e` l`extramusicale? i quesiti di fondo legati alla definizione concettuale della musica, e al variare di questa concezione nella tradizione culturale dell`occidente dall`antichita` ai nostri giorni, vengono discussi qui in una trattazione che assume volta per volta la forma del contraddittorio o della riflessione monografica. se l`antichita` (da pitagora in poi) associo` la musica ai rapporti numerici in cui si manifestava l`armonia dell`universo, se s. agostino parla di "scientia bene modulandi", la pratica musicale che emerge all`inizio dell`eta` moderna rimanda alla "teoria degli affetti" e alla sfera delle emozioni; tra razionalismo settecentesco e irrazionalismo romantico si arriva poi alla rivendicazione, da un lato, dell`"asemanticita`" dell`espressione musicale, e dall`altro alla concezione della musica come "linguaggio" che da` forma a "pensieri musicali" (webern).


quali erano nell`antica grecia le forme della convivenza umana, quale il sistema su cui si reggeva l`ordinamento della societa`? sull`arco che va dal periodo miceneo all`ascesa al trono di alessandro magno nel 336 a.c, il volume illustra sia le istituzioni di volta in volta operanti nella societa` sia le pacifiche trasformazioni evolutive o le violente rotture cui esse vennero sottoposte. avvalendosi anche dell`apporto della storia economica, cosi` come della storia delle idee e della storia politico-istituzionale, l`autore mette a fuoco la questione centrale dell`ineguaglianza tra gli uomini. una ineguaglianza non presupposta come "naturale", ma determinata dall`ordinamento sociale che stabilisce le regole della convivenza umana ed e` fondamento di qualsiasi comunita` storica, e il significato storico delle stratificazioni e delle differenziazioni sociali che gschnitzer individua qui in tutte le sue implicazioni, senza mai perdere di vista la totalita` del corpo sociale, dagli strati superiori alla massa dei diseredati e degli schiavi.

luigi xiv e` il simbolo stesso dell`ancien re`gime, dell`assolutismo al suo stadio piu` alto e fulgido. deprecato da voltaire come tiranno, studiato nell`ottocento come artefice dello stato centralizzato, il re sole ha catalizzato l`attenzione degli storici che a lungo pero` hanno ripetuto un`interpretazione troppo centrata sulla persona del re.

l`autrice introduce l`oggetto del libro richiamando brevemente la fortuna del medievo nell`interpretazione della storiografia, e facendo l`appello dei vari tipi di fonte che ci consentono di studiare l`epoca. poi affronta partitamente i tre periodi classici in cui l`eta` di mezzo e` stata suddivisa: alto, pieno e basso medievo, illustrando di ognuno gli aspetti salienti. per l`alto medioevo i regni barbarici, la cristianizzazione, la rinascita carolingia; per il pieno medioevo, la formazione del sistema feudale, lo sviluppo delle citta` e dei commerci, il radicamento del cristianesimo, la fioritura artistica, l`espansione dei regni, le crociate; per il basso medioevo, la grande crisi della peste, la formazione degli stati moderni, i mutamenti religiosi.

dopo aver esaminato i contributi dei classici della sociologia sul tema della religione e il passaggio da una sociologia religiosa confessionalmente orientata a una sociologia delle religioni deconfessionalizzata, l`autore si concentra sull`analisi dei fenomeni religiosi recenti da parte della sociologia contemporanea. cio` consente anche di tornare su due questioni di fondo: il dibattito sulla secolarizzazione e il problema della definizione sociologica della religione.

il volume si apre con un capitolo che inserisce la vita e l`attivita` di galileo nel quadro della situazione storica del suo tempo, in particolare nel clima politico e intellettuale del granducato di toscana e in quello di padova dove fu chiamato a insegnare, e infine nel contesto piu` generale della scienza europea all`alba del seicento. un secondo capitolo tratta il problema della religione di galileo, concludendo che erano in realta` gli avversari della teoria eliocentrica e di galileo i veri miscredenti e che nella lotta galileiana per la verita` scientifica non c`erano risvolti di controversie religiose. con il terzo e il quarto capitolo spini affronta la questione del processo, sottolineando l`importanza delle gerarchie ecclesiastiche e di urbano viii.

il libro inizia presentando i dati essenziali sulla distribuzione della popolazione mondiale e le principali tesi, neomalthusiane e antimalthusiane, che oggi si contendono il campo. seguono analisi specifiche dedicate ad altre variabili, quali istruzione, occupazione, risorse alimentari, salute, urbanizzazione, migrazioni internazionali, ambiente. senza sottovalutare le difficolta` che nascono da un incremento demografico troppo rapido, secondo l`autore non e` corretto fare della popolazione l`unico capro espiatorio del sottosviluppo: l`organizzazione del lavoro, i modi di consumo, la natura degli scambi internazionali sono altrettanto importanti. si impone invece una nuova nozione di sviluppo, non solo economico, ma anche sociale, umano e sostenibile.

benche` in passato i rapporti tra storici e scienziati non siano sempre stati idilliaci, oggi lo scambio tra le due aree si e` fatto sempre piu` intenso e proficuo: la pratica della ricerca storica e` cosi` influenzata da concetti, modelli e metodi propri delle discipline sociali, cosi` come queste ultime si sono aperte all`approccio storico. l`autore e` stato uno dei protagonisti di questa convergenza. ora in questo nuovo volume, che testimonia del cammino percorso in questa direzione, burke allarga la sua visuale al contributo dell`intero campo delle scienze sociali.

il volume offre una lettura del significato ideologico del teatro spagnolo nell`eta` della grande fioritura barocca. maravall non si occupa qui tanto delle peculiarita` estetiche dell`espressione teatrale o letteraria ma, da storico, sviscera la funzione ideologica di questi testi e li utilizza per fornire un quadro d`insieme della societa` spagnola. ne` la commedia, ne` in generale la letteratura spagnola del barocco possono intendersi come un ritratto fedele della societa`. in particolare il teatro appare come una sorta di grande campagna di propaganda destinata a diffondere e rafforzare l`ideologia di alcuni gruppi dominanti.


in questo volume l`autore presenta una sua convinta interpretazione del funzionamento del mercato del lavoro. la sua tesi e` che il mercato del lavoro e`, piu` di altri mercati, un`istituzione sociale, per cui il suo funzionamento dipende da quanto viene ritenuto mutualmente accettabile nel comportamento delle parti in causa. il comportamento della domanda e dell`offerta nel mercato del lavoro non risponde quindi a regole fisse e generalizzabili, ma puo` diversificarsi a seconda dei diversi contesti socio-culturali oltre che economici. solow propone cosi` un nuovo modello in grado di conciliare la varieta` del fenomeno con le teorie del salario e dell`occupazione, lo vaglia sul piano empirico e ne prospetta le conseguenze di politica economica.



l`autore ci propone un profilo sull`eredita` del pensiero galileiano, quale fu sviluppato dai suoi seguaci e recepito nella toscana della seconda meta` del seicento. questo libro e` allo stesso tempo il ritratto di un mito (quello di galileo) e la storia del declino di una generazione di scienziati in una societa` impreparata ad accettare una rivoluzione concettuale di quella portata.

il volume traccia un profilo dell`opera italiana nell`arco dei suoi quattro secoli e analizza lo sviluppo della produzione operistica e i suoi protagonisti (musicisti, scrittori, cantanti) in parallelo con l`evoluzione della societa` italiana. la frammentazione sociale e politica del paese favorisce la proliferazione di una moltitudine di "centri periferici", da cui nasce quel regime di concorrenza che, a sua volta, influisce sulla ricchezza e varieta` della produzione. proprio queste differenze e spinte centrifughe sono all`origine di quell`eccezionale e ininterrotta produzione e della sostanziale uniformita` stilistica che contraddistingue l`opera italiana.


la politica ci appare oggi in crisi perche` ad essa abbiamo attribuito col passare del tempo, un significato sempre piu` ampio, caricandola progressivamente di compiti via via piu` grandi e infine smisurati. se da sempre la politica ha costituito un aspetto fondamentale dell`attivita` umana, e` altrettanto vero che il suo senso e la sua collocazione sono mutati nel tempo. ed e` particolarmente in europa, con la societa` di massa, che nasce il mito della politica, ovvero il concetto di politica come ideale che investe l`intera esperienza umana e ha il compito di trasformazione della vita collettiva. gambino insegue una parabola di fatti e valori che si conclude con alcune riflessioni sul depotenziamento attuale della politica.



riti, miti, magie e tutte quelle espressioni devianti del sentimento religioso che chiamiamo "superstizioni" sono il tema di questo excursus che tiene conto dell`europa, delle colonie americane e delle principali comunita` religiose. si assiste ad una straordinaria persistenza e all`ubiquita`, fra il 1500 e il 1750, dell`intolleranza religiosa, e si riscontrano forme di contaminazione insospettate tra religiosita` popolare e religione ufficiale. grazie alla sua documentata analisi, monter ci costringe a rivedere molti luoghi comuni; per esempio, maghi, streghe ed eretici furono perseguitati con minore accanimento dall`inquisizione che non dai tribunali laici. e ancora: l`idea di tolleranza - da erasmo a spinoza a pierre bayle - evolve in modo contrastato prima di diffondersi nella pratica corrente. sorprendentemente, il xvii secolo, molto piu` del medioevo e a dispetto del razionalismo trionfante, e` il vero teatro europeo della persecuzione religiosa.



















