

in questo piccolo capolavoro di prosa filosofica alla maniera dei "lumi", diderot interviene lavorando sulle recenti acquisizioni delle scienze della vita per sottolineare la complessita` dei fenomeni e la difficolta` della loro comprensione, il ridimensionamento della parte dell`uomo e della sua mente rispetto alla infinita vicenda delle cose.


il volume illustra, in modo chiaro e accessibile, come il passaggio dalla posizione di origine a una nuova destinazione sociale sia "regolato" da una serie di nuovi meccanismi che, lungi dall`essere neutri, esprimono e producono disuguaglianza. dall`analisi sociologica sulla mobilita` risulta infatti che le disuguaglianze fra le classi in termini di risorse disponibili si traducono quasi sempre in disuguaglianze di classi in termini di opportunita` di accedere - nel corso della vita adulta - alle diverse destinazioni sociali possibili.

che cosa c`e` di veramente nuovo nella comunicazione mediata dal computer? qual e` il posto delle tecnologie telematiche nella vita sociale del ventunesimo secolo? si puo` parlare di cambiamenti indotti dalla tecnologia oppure e` la stessa tecnologia che deve essere considerata un prodotto sociale, frutto del continuo mutamento della societa`? come spesso accade, ci troviamo a disporre di nuovi strumenti prima ancora di avere potuto sviluppare una riflessione sulla loro portata. questo libro propone una lettura dell`interazione umana nelle reti telematiche che ne mette in luce in uguale misura i limiti e le possibilita`.


Gremese Ed., 1991, IT. Una Berlino dove il muro non è ancora caduto, poi Parigi: due città inebrianti e maledette. La cronistoria sentimentale di uno spettacolo, Tre Sorelle di Cecov, visto dalla parte di Verscinin, Tuzenbach e Solenyj. Un gruppo di terroristi, operai, attori, un "grande attore" (un Memo Benassi sposato di centro?), tutti irretiti in una vorticosa e tragica partita erotica. Ancora una volta, Tornabuoni scrive un romanzo dove la componente omosessuale è primaria e dirompente, e ancora una volta sembra che il cuore del suo racconto sia una ben simulata contemplazione dell'eros attraverso cui si cerca di sorprendere qualcosa che sempre fugge e sempre viene alluso: unn'idea di belleza, anche di innocenza.

Il Castoro, 1978, IT. Monografia dedicata alla coppia di comici più famosa al mondo Stan Laurel & Oliver Hardy, innovatori nel campo della risata con una comicità demenziale e una gestualità esilarante. Dopo una selezione di citazioni da interviste, Marco Giusti ricostruisce la biografia e analizza l'imponente filmografia.

come gli altri protagonisti dei racconti o dei romanzi di dagerman, anche quello di "bambino bruciato" e` un ragazzo, ventenne, bengt, caparbiamente chiuso in un suo mondo `in crescita`, intransigente piu` verso gli altri che verso se stesso, per natura rivolto alla ricerca e all`affermazione di una purezza, che sente come base inequivocabile di ogni rapporto. come negli altri racconti anche bengt e` figura speculare dello stesso stig dagerman, autobiografica per affinita` caratteriali e per molti eventi della vita.