
se la follia e` la negazione della ragione e la ragione e` il luogo del linguaggio, la malattia mentale dovrebbe allora colpire alla radice la competenza linguistica dei soggetti psicotici. come mai, allora, gli schizofrenici non solo sono capaci di prestazioni lessicali e sintattiche sorprendenti, ma riescono addirittura a costruire ex novo lingue intere perfettamente regolari? perche` i paranoici, all`interno della loro lucidita` delirante, riescono a fabbricare argomentazioni e simulazioni formalmente inconfutabili? questo volume intende rispondere a tali interrogativi. raffrontando sistematicamente, in una prospettiva storica, teorica ed empirica, il discorso psicotico con le strutture linguistiche delle patologie cerebrali - afasia, agnosia, autismo - o con quelle esibite dai soggetti normali, si dimostra come la follia conduca a un drastico impoverimento della complessita` dei significati: la semantica schizofrenica, anche se realizzata in forme superficiali corrette, e` sempre un universo incomunicabile del tutto "privato" il discorso paranoico e` un virtuosistico dispiegarsi di un unico contenuto delirante che eternamente ritorna. la filosofia della mente psicotica appare, cosi`, paradossalmente, un modello vivente di quello stesso riduzionismo con cui le scienze cognitive cercano di spiegare il pensiero intelligente. nel corso delle tre parti in cui si articola, il libro mette a disposizione degli studi universitari non solo il confronto fra le diverse filosofie della mente con cui si e` interpretato il linguaggio psicotico, ma soprattutto l`analisi di testi originali - lettere, biografie, trattati, poesie - conservati negli archivi di alcuni ex manicomi, o appositamente registrati in interviste tra medici e pazienti: un materiale affascinante e ricco d`interesse per linguisti, filosofi, semiotici, psicologi e operatori clinici.







dopo aver esaminato i contributi dei classici della sociologia sul tema della religione e il passaggio da una sociologia religiosa confessionalmente orientata a una sociologia delle religioni deconfessionalizzata, l`autore si concentra sull`analisi dei fenomeni religiosi recenti da parte della sociologia contemporanea. cio` consente anche di tornare su due questioni di fondo: il dibattito sulla secolarizzazione e il problema della definizione sociologica della religione.

la politica ci appare oggi in crisi perche` ad essa abbiamo attribuito col passare del tempo, un significato sempre piu` ampio, caricandola progressivamente di compiti via via piu` grandi e infine smisurati. se da sempre la politica ha costituito un aspetto fondamentale dell`attivita` umana, e` altrettanto vero che il suo senso e la sua collocazione sono mutati nel tempo. ed e` particolarmente in europa, con la societa` di massa, che nasce il mito della politica, ovvero il concetto di politica come ideale che investe l`intera esperienza umana e ha il compito di trasformazione della vita collettiva. gambino insegue una parabola di fatti e valori che si conclude con alcune riflessioni sul depotenziamento attuale della politica.

formatosi nell`ambiente bohe`mien della oslo di fine secolo, edvard munch e` stato uno dei piu` grandi artisti europei tra la fine dell`ottocento e la prima meta` del novecento. viaggiatore instancabile, in contatto con i circoli artistici e letterari di berlino e poi di parigi, si afferma come artista eversivo dopo che il suo dipinto la bambina malata suscita indignazione alla mostra d`autunno di oslo nel 1886. grande visionario, afflitto da nevrosi e da alcolismo, ma nello stesso tempo pittore frenetico, munch riesce a dare l`immagine della sua vita interiore, esprimendone gli stati emotivi piu` profondi, e insieme a raffigurare quell`umanita` viva e appassionata che lo circonda. riconosciuto come uno dei padri ideali dell`espressionismo tedesco, munch ha realizzato una delle maggiori testimonianze sull`amore, la sessualita` e la morte nell`arte del nostro tempo.

"buonanotte filo" e un cartonato dedicato ai piu piccoli: filo nel suo viaggio onirico, insieme a due compagni buffi, affronta varie avventure in un mondo a volte divertente, a volte pericoloso. un filo rosso, che attraversa le pagine del cartonato, rappresenta il legame affettivo e fantastico che percorre tutta la narrazione, creando un senso di continuita e connessione. le illustrazioni di raffaella castagna, caratterizzate da uno stile semplice e efficace, contribuiscono a creare un?atmosfera di tranquillita e sicurezza. "buonanotte filo" e quindi un?opera che va oltre la semplice narrazione e diventa un rituale di lettura, capace di creare momenti preziosi di intimita e condivisione tra adulti e bambini. eta di lettura: da 12 mesi.