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il "bestiario" e` la rubrica tenuta da giampaolo pansa sull`espresso. questo volume raccoglie, in ordine cronologico, il meglio dei suoi interventi apparsi tra il 1994 e gli inizi del 2004. lucido e disincantato, polemico e graffiante e` un libro che fotografa l`italia e i suoi protagonisti in un periodo che si e` rivelato cruciale per le sue sorti e per il suo futuro. il lettore trovera` gli eventi e le figure dominanti di un decennio che ha cambiato il volto della nostra vita politica. dalla discesa in campo di siivio berlusconi alla sua prima effimera vittoria, dal quinquennio dominato dall`ulivo di romano prodi sino al nuovo successo berlusconiano e alla travagliata fase d`avvio del governo di centrodestra.

evitando di sposare una specifica teoria dell`opinione pubblica, questo volume discute tutto quello che sull`argomento e` indispensabile sapere. i temi passati in rassegna attingono a una molteplicita` di discipline: la nascita e la storia del concetto, i diversi modi di intendere i due termini che lo costituiscono, alcuni problemi classici, le dinamiche sottese alla formazione dell`opinione pubblica e gli attori che vi partecipano, le tecniche di ricerca usate per rilevarla.

in alcuni paesi europei, tra cui l`italia, la spesa pubblica pensionistica arriva a sfiorare il 15% dell`intera ricchezza prodotta annualmente. cio` basta a designare la previdenza come tassello fondamentale dei rapporti tra stato, mercato, societa` civile, famiglia e individuo. ma, piu` direttamente, per ciascuno le pensioni sono una voce decisiva nel bilancio di un`intera vita di lavoro. le riforme previdenziali non producono mai risultati omogenei: c`e` sempre qualcuno chiamato a sopportarne maggiormente i costi, mentre altri ne ricavano soprattutto vantaggi. chi sono questi "contribuenti netti" e "beneficiari netti" delle riforme che stanno cambiando il volto dei sistemi pensionistici in italia e in europa? quali categorie sociali si nascondono dietro le asettiche definizioni degli studiosi? come districarsi nel ginepraio di pilastri e porzioni, importi forfettari e compensativi, prestazioni contributive e retributive, sistemi a ripartizione e a capitalizzazione, tfr e super bonus? un libro per capire gli interessi in gioco e le mosse dei protagonisti, siano essi partiti, sindacati, gruppi di pressione; una guida per orientarsi nella selva oscura delle nuove pensioni.

la novella italiana a partire da boccaccio e` stato uno dei generi letterari piu` letto, apprezzato e imitato in europa, e rappresenta una delle migliori stagioni letterarie italiane. ma se boccaccio e` rimasto un autore molto noto, meno conosciuti sono quelli che hanno scritto dopo di lui e sulle sue orme. in questo libro elisabetta menetti ha scelto le novelle piu` rappresentative, sorprendenti, conturbanti e fantastiche di autori del quattrocento e cinquecento italiano: sacchetti, sercambi, il piovano arlotto, straparola, masuccio salernitano, bandello, molza, morlini, arienti, gherardi da prato, manetti, grazzini, doni, fortini, ser giovanni fiorentino. l`italiano dell`epoca non e` facile per tutti da leggere; per questo le novelle sono state riscritte nell`italiano d`oggi da alcuni stimati autori e traduttori, in modo da riavere quella freschezza e quella comicita` immediata che le caratterizzava. le trascrizioni sono di dino baldi, daniele benati, nicola bonazzi, ermanno cavazzoni, gianni celati, ugo cornia, ivan levrini, giovanni maccari, simona mambrini, nunzia palmieri, giovanni previdi e jean talon.

l`autore, studioso di immaginario fantastico e noir, analizza in questo libro la presenza dei mostri che, apparentemente cacciati dalla realta`, sono tornati prepotentemente in ogni film di fantascienza o di horror-thriller che si rispetti.

quali erano nell`antica grecia le forme della convivenza umana, quale il sistema su cui si reggeva l`ordinamento della societa`? sull`arco che va dal periodo miceneo all`ascesa al trono di alessandro magno nel 336 a.c, il volume illustra sia le istituzioni di volta in volta operanti nella societa` sia le pacifiche trasformazioni evolutive o le violente rotture cui esse vennero sottoposte. avvalendosi anche dell`apporto della storia economica, cosi` come della storia delle idee e della storia politico-istituzionale, l`autore mette a fuoco la questione centrale dell`ineguaglianza tra gli uomini. una ineguaglianza non presupposta come "naturale", ma determinata dall`ordinamento sociale che stabilisce le regole della convivenza umana ed e` fondamento di qualsiasi comunita` storica, e il significato storico delle stratificazioni e delle differenziazioni sociali che gschnitzer individua qui in tutte le sue implicazioni, senza mai perdere di vista la totalita` del corpo sociale, dagli strati superiori alla massa dei diseredati e degli schiavi.

dopo aver esaminato i contributi dei classici della sociologia sul tema della religione e il passaggio da una sociologia religiosa confessionalmente orientata a una sociologia delle religioni deconfessionalizzata, l`autore si concentra sull`analisi dei fenomeni religiosi recenti da parte della sociologia contemporanea. cio` consente anche di tornare su due questioni di fondo: il dibattito sulla secolarizzazione e il problema della definizione sociologica della religione.

la politica ci appare oggi in crisi perche` ad essa abbiamo attribuito col passare del tempo, un significato sempre piu` ampio, caricandola progressivamente di compiti via via piu` grandi e infine smisurati. se da sempre la politica ha costituito un aspetto fondamentale dell`attivita` umana, e` altrettanto vero che il suo senso e la sua collocazione sono mutati nel tempo. ed e` particolarmente in europa, con la societa` di massa, che nasce il mito della politica, ovvero il concetto di politica come ideale che investe l`intera esperienza umana e ha il compito di trasformazione della vita collettiva. gambino insegue una parabola di fatti e valori che si conclude con alcune riflessioni sul depotenziamento attuale della politica.

si e` discusso a lungo, e ancora si discute, su chi sia l`autore di questi commentari che completano "la guerra gallica" e "la guerra civile" di cesare. attribuiti a due personaggi vicini, irzio e oppio, costituiscono un grande giallo storico, ma probabilmente sono il frutto di un`elaborazione delle carte segrete del grande uomo politico romano. un approfondito commento di luigi loreto ci permette di entrare all`interno della intensa e complessa guerra politica che si svolse negli ultimi anni della repubblica romana prima del principato.

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