eutanasia, trapianti, le varie forme di fecondazione assistita, donazione e sperimentazione genetica: una presentazione chiara e leggibile dei piu` attuali temi della bioetica, che tiene conto sia degli aspetti medici e scientifici, sia delle analisi della filosofia morale e dell`etica teorica contemporanea. la nuova edizione aggiorna, corregge e rende piu` chiare alcune analisi presenti nel volume precedente. una presentazione aggiornata dei piu` attuali temi della bioetica, che tiene conto degli aspetti medici e scientificiti, delle analisi della filosofia morale e dell`etica contemporanea oltre che delle leggi sulla bioetica italiane e internazionali.
il volume di betts, piu` che una cronistoria della decolonizzazione, vuole essere un`esposizione delle dinamiche generali, politiche, sociali, economiche ma anche culturali, che sono alla base della decolonizzazione e delle sue conseguenze. l`autore descrive le ripercussioni che le due guerre mondiali ebbero sul tramonto degli imperi coloniali, il mutamento negli equilibri internazionali e l`instabilita` postbellica che favorirono la decolonizzazione, insieme al crescente ruolo dell`opinione pubblica internazionale. inoltre prende in esame gli effetti dell`indipendenza sulle ex colonie e mette in luce come tuttora si perpetuino disparita` ereditate dall`eta` del colonialismo.
l`adolescenza e` sinonimo di tutte le contrapposizioni, le contraddizioni, le conflittualita` che caratterizzano un momento di incompiutezza e transizione verso una specifica identita`. gli autori presentano una modalita` di approccio finalizzata all`analisi dei processi di separazione-individuazione. il volume e` il risultato di un lavoro di ricerca e di riflessione, guidato dal quadro teorico individuato da senise, su materiale clinico raccolto in molti anni di attivita` terapeutica con gli adolescenti. il libro costituisce un valido strumento per comprendere gli interrogativi che l`adolescente si pone e offre un ricco materiale sul quale riflettere per impostare con lui una comunicazione fondata sul rispetto della sua liberta`.
dopo l`unita d`italia, il mezzogiorno precipita in una sanguinosa guerra civile. da un lato, i ribelli si oppongono alle nuove istituzioni con violenza: teste mozzate esposte come trofei, stupri, soldati evirati. dall`altro, lo stato risponde con rastrellamenti, incendi di villaggi e fucilazioni sommarie. ma etichettare tutti i ribelli come "briganti" e definire questa contrapposizione una "lotta al brigantaggio" e un errore, che produce una grave lacuna nella storiografia ufficiale. per comprendere questo delicato momento della storia del nostro paese bisogna andare oltre le interpretazioni tradizionali e coglierne il carattere multiforme. alla base c`e la questione della terra, che muove plebi impoverite, le quali vedono nel nuovo stato non un`opportunita ma un ulteriore peso - a partire dalla coscrizione obbligatoria - e mettono in piedi rivolte che non hanno programma ne direzione. su questa instabilita sociale si innestano bande criminali, che talvolta si ammantano di valenze politiche ma che in realta agiscono per il proprio tornaconto. infine, agenti borbonici, papalini e reazionari locali non esitano a fomentare il caos per destabilizzare il neonato stato italiano. la classe dirigente liberale, formatasi al nord, ignora i problemi sociali del mezzogiorno e, nell`ansia di legittimarsi agli occhi dell`europa, risponde alle rivolte con la potenza del regio esercito. ne consegue un conflitto sproporzionato, in cui vengono mobilitati due terzi delle forze armate e si contano piu vittime che nelle tre guerre di indipendenza messe insieme. in questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, gianni oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. e lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica ne dar credito ai silenzi autoassolutori della storiografia ufficiale. il risultato e un ritratto essenziale della nascita del nostro paese, fondamentale per comprendere le radici delle divisioni che lo attraversano ancora oggi.