








in bucovina, provincia orientale dell`ex impero austro-ungarico, nacque nel 1920 paul celan, poeta ebreo di lingua tedesca, considerato uno dei massimi lirici del xx secolo. a czernowitz, capitale della bucovina, divenuta romena nel 1919, trascorse l`infanzia e gran parte della giovinezza. durante l`occupazione nazista subi` l`internamento in un ghetto e in un campo di lavoro, ma la ferita insanabile fu la deportazione e l`assassinio dei genitori. con la fine del conflitto mondiale e l`annessione della bucovina settentrionale all`ucraina le condizioni di vita degli ebrei sotto il regime comunista s`inasprirono nuovamente. trasferitosi nel 1945 a bucarest, vi rimase due anni, tra i piu` felici e fecondi della sua turbolenta esistenza. giunto clandestinamente in austria, soggiorno` alcuni mesi a vienna. nel luglio del 1948 emigro` a parigi, dove mori` suicida nel 1970. sulla base di un lavoro di ricerca e di documentazione durato vari anni, israel chalfen ripercorre con rigore e fedelta` la prima meta` della vita di celan, la sua dolorosa vicenda umana e intellettuale, risalendo alle radici culturali che ispirarono e permearono la sua densa produzione lirica.

oltre 280 fotografie illustrano con spiegazioni passo passo, i movimenti del corpo nel suo insieme, evidenziando inoltre le posture sbagliate e come evitarle.



















intelligente, volitiva, anticonformista: questa era elisabetta, imperatrice d`austria e ungheria, passata alla storia come sissi. qualita` poco apprezzate in una donna a quei tempi; qualita` che le costarono la felicita`.






















l`aids mette in crisi il nostro consueto modo di pensare i rapporti sociali, il corpo, la sessualita`, le tossicodipendenze e le strategie repressive. forte e` quindi la richiesta di intervento attivo al lettore, che deve collegare la proposta del libro con i suoi presupposti e l`esperienza gia` acquisita. la riflessione e` limitata ai tossicodipendenti per circostanziare il discorso, rispettando le specificita` e diversita` in cui l`aids si manifesta, evitando facili generalizzazioni, rispettando quindi la specificita` della sofferenza di ognuno. anche in questo caso, forte e` l`appello al lettore perche` stabilisca paragoni e differenze.





























nel corso della sua esposizione, l`autrice presenta i vari tipi di carattere che si possono sviluppare in risposta alle condizioni dell`ambiente infantile, con i relativi compor- tamenti e le rispettive tipologie fisiche, in modo che il lettore possa riconoscere il proprio carattere e l`effetto che questo esercita sulla sua vita. solo attraversando e dissolvendo i vari strati del proprio carattere e` possibile guarire le vecchie ferite e ritrovare in se` stessi il nucleo del proprio essere.
