
a oltre settant`anni dalla morte, salvatore di giacomo (1860-1934) rimane uno scrittore ben vivo nella cultura contemporanea. e tuttavia, l`immagine piu` diffusa di questo protagonista della letteratura italiana fra otto e novecento appare, se non fuorviante, senz`altro parziale e riduttiva. cosi`, spesso si trascurano o s`ignorano, fra l`altro, le sue varie e vaste letture, i suoi numerosi e approfonditi interessi culturali, e soprattutto il suo respiro creativo autenticamente europeo. non e` un caso, d`altronde, che i versi ora teneri, ora malinconici, ora amari del suo raffinato canzoniere abbiano colpito profondamente numerose voci critiche autorevoli tra cui eugenio montale, pier paolo pasolini, gianfranco contini, benedetto croce.


il reportage di uno straordinario viaggio compiuto in antartide nel 1960, agli albori della colonizzazione scientifica del sesto continente, da luigi romersa, il giornalista italiano arrivato tra i primi al polo sud. vicende scientifiche, emozioni e suggestioni in presa diretta da uno dei grandi inviati del nostro paese.



il viaggio raccontato da gian piero brunetta e` quello dei "navigatori delle immagini" cioe` di coloro che sono riusciti a diffondere e interpretare con strumenti e apparecchi ottici forme e rappresentazioni di mondi reali e immaginari nei secoli che hanno preceduto l`invenzione del cinema. questo rito di iniziazione popolare ha origini lontane nel tempo ma, a partire dal cinquecento, si viene diffondendo in tutta europa grazie agli spettacoli ottici che favoriscono la partecipazione a una pratica di viaggio sedentario e immaginativo i cui esiti diventano ben presto sensazionali riuscendo a fondare una cultura visiva che raccoglie genti e popolazioni diverse per credo politico e religioso, lingua, cultura e appartenenza sociale. i racconti e gli spettacoli di magia luminosa iniziano infatti a modificare mentalita` e modalita` della visione e della percezione, creando, con la proliferazione anche di "luoghi delle immagini", quella cittadinanza comune e quell`habitat senza i quali certo il cinema non avrebbe potuto svilupparsi. i venditori ambulanti di stampe popolari che partivano dal trentino o i lanternisti savoiardi, i grandi illustratori degli spettacoli di panorama e diorama o i piccoli impresari di mondo nuovo o di cosmorama ci appaiono cosi` i discendenti dei narratori omerici e gli eroi di un`epopea finora mai realmente considerata, che seppe creare un forte tessuto connettivo nella storia dell`europa moderna e stabilire un ponte tra cultura alta e popolare.









una montagna produttrice di distanze e paesaggi di aspra bellezza, una costa ben preservata, a tratti ancora selvaggia, da martinsicuro a punta penna, su cui i trabocchi di pesca protendono le antenne. l`abruzzo e la guida verde hanno una lontana storia di affinita` elettive, saranno forse i ritmi compassati di questa regione "intrisa di tempo", come ebbe a dire una volta giorgio manganelli, che apprezzava entrambi. ecco le conche dense di pascoli e giogaie, gole, laghi, cascate e orizzonti boscosi, ecco i borghi accomunati da una grazia severa che spesso rimanda ai secoli medievali, penne e sulmona, vasto, pescocostanzo, scanno. e in prima fila l`aquila certo, che riconquista mattone dopo mattone la nobile eleganza dopo le ferite del destino. siamo tornati in centro a respirare l`aria frizzante di montagna, a verificare la rinnovata fiducia degli aquilani, a spiare i turisti che col sorriso hanno ripreso a popolare le vecchie contrade. in questa guida: l`aquila; il gran sasso e l`aquilano; la conca aquilana e l`altopiano di navelli; la marsica e la conca di sulmona; il parco nazionale d`abruzzo; teramo e il suo territorio; pescara, il litorale e l`entroterra; la maiella; chieti, la collina e il mare; tra le pagine: la regione metafisica, i lupi di civitella alfedena e altri racconti dello scrittore pier franco brandimarte, di origini teramane; dove (ri)comincia l`abruzzo: il nuovo volto dell`aquila e il punto sulle ricostruzioni post terremoto nei borghi della regione; passeggiate sul sentiero della liberta`, pedalate sulla greenway della costa teramana, trekking nelle gole di san martino: i viaggi lenti dei "terranauti" paolo merlini e maurizio silvestri; le spiagge d`abruzzo da alba adriatica alla riserva di punta aderci: libere e attrezzate, fra dune d`argento e trabocchi, i fondali sabbiosi che digradano con dolcezza; le scalinate di castrovalva e le architetture impossibili di escher: un connubio magico-urbanistico; viaggio nella memoria a bordo di vagoni sbuf