

truo`ispari`s (sentieri scomparsi) e` un viaggio in valcellina (alta provincia di pordenone), terra di montagna, di acque, di poeti e scrittori da cui franco giordani trae ispirazione per raccontare piccole cose, personaggi piu` o meno sconosciuti ed eroici o fatti sconvolgenti come la tragedia del vajont. un percorso originale e potente intrecciato grazie a una lingua straordinariamente "sonora", con forti varianti fra il friulano occidentale, l`arcaico bellunese e il cadorino. il cd vede fra gli altri la partecipazione straordinaria di massimo gatti, jens kruger e claudio sanfilippo. il booklet contiene testi, traduzioni, foto d`epoca ed odierne, oltre a un racconto inedito di mauro corona.


dal medioevo, generazioni di bambini sono stati spaventati dall`orco, questo essere fantastico che rapiva i piu` piccoli per portarli nella sua tana e divorarli. ne parlano boccaccio, ariosto, il "pentamerone" di basile e soprattutto la grande tradizione delle fiabe regionali. e ne parlano le celebri favole di perrault, che hanno segnato la fortuna globale di questa figura, destinata a popolare tanto i mondi fantastici di tolkien, quanto i film d`animazione dgli ultimi anni. ma da dove viene l`orco? al termine di una serrata indagine tra fiaba, folklore e letteratura, e` orcus che si svela: una vorace, rapace e inesorabile divinita` romana degli inferi. il divoratore di bambini, seppure spesso reinterpretato in chiave farsesca, conserva di quella sua origine infernale qualcosa di profondamente oscuro.
in questo libro due maestri, e le loro idee, sono a colloquio. la tesi junghiana dell`inconscio collettivo dialoga con le pagine piu` vive sulla mitologia che kerenyi abbia mai scritto. la creazione mitica non e` che la rappresentazione degli archetipi, e come tale rivela una sfera importante della psiche. il testo di kerenyi si riferisce ai fanciulli e alle fanciulle divine, mentre quello di jung ne e` il naturale commento psicologico. si tratta pero` di sezioni autonome, che si possono leggere anche in ordine invertito. per jung il tema onirico della "fanciullezza" rappresenta la parte "giovane" della psiche collettiva e come tale cela sempre un valore positivo. prefazione di mario trevi.