Le più belle canzoni del BUSCADERO suonate dal vivo dai Borderlobo:
Alex Gariazzo (chitarre), Riccardo Maccabruni (piano, fisa, organo), Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone), Paolo Ercoli (pedal steel), Michele Guaglio (basso)
special guests
RAFAEL GAYOL (batterista di Leonard Cohen) - DAVID FORD (UK) ELIJAH WALD (Usa) - RAY HEFFERNAN (Ireland) CAROLINE COTTER (Usa) - ANDY JOHN JONES (UK) - FREDDIE HALL (Usa) EDDY RAY COOPER (France) - ANDREA PARODI ZABALA
Evento GRATUITO - Posti limitati
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per la prima volta in italia viene qui riunita una cospicua scelta di testi in poesia e in prosa di octavio paz, intellettuale e diplomatico messicano insignito del premio nobel per la letteratura nel 1990. un`opera stratificata e multiforme, che abbraccia la complessita del mondo, richiamandosi al valore della tradizione con spirito innovativo. la sua vasta produzione poetica e compendiata dall`autoantologia el fuego de cada dia, di cui si legge la versione integrale, seguita da poemas 1989-1996 e da una scelta di traduzioni o rifacimenti di testi poetici indiani, cinesi e giapponesi tratti da versiones y diversiones. varia e articolata e altresi la proposta di scritti in prosa: dal celebre el laberinto de la soledad a el mono gramatico - in realta una prosa poetica, o forse, per meglio dire, un ponte che tiene unite la riflessione in versi e quella saggistica -, oltre a un`ampia messe di saggi che testimoniano la sperimentazione continua del pensiero poetante dell`autore. il progetto editoriale si deve a ernesto franco, che ha tradotto l`insieme dei testi poetici; nuove le traduzioni di gran parte degli scritti in prosa firmate da ilide carmignani e glauco felici. il saggio introduttivo e la cronologia sono di massimo rizzante, mentre l`apparato di commento e a cura di federica rocco e rocio luque.

"dev`esserci qualcosa di spettrale nell`aria a natale - qualcosa in quell`atmosfera chiusa, soffocante, che attira i fantasmi, come l`umidita delle piogge estive fa uscire le rane e le lumache." dickens e stato il primo, con il canto di natale, a unire fantasmi e buoni sentimenti. ma non il solo: da louisa may alcott a robert stevenson, da thomas hardy a j.m. barrie, molti autori vittoriani si sono cimentati con la ghost story natalizia. in questo volume, 38 dei racconti piu belli e una raccolta di carole illustrate, da leggere e cantare rigorosamente a lume di candela. per rabbrividire di paura, di freddo e d`emozione nella notte piu lunga e sorprendente dell`anno.

benedetta rossi, la food blogger piu conosciuta dagli italiani, non smette di stupire. i suoi follower sono un`enorme comunita sempre in crescita, ma nonostante cio lei riesce a dare risposte adeguate alle necessita di ognuno. fin dal suo saluto iniziale si capisce che questo libro e lo specchio della sua personalita. per lei la cucina e un luogo di creativita e di condivisione, e il pasto un momento gioioso in cui nessuno deve sentirsi a disagio. in ogni pagina si colgono la sua passione per il cibo e la capacita di creare sempre qualcosa di nuovo, appetitoso e adatto alle esigenze di tutti. ogni ricetta di questo volume, infatti, e pensata con grande attenzione anche per chi ha specifiche esigenze alimentari. benedetta non si limita a dare indicazioni sulla preparazione, ma racconta, come sempre, i suoi trucchetti per velocizzare un passaggio o soddisfare ogni sfizio; suggerisce preparazioni originali o menu che conquistano chiunque, proprio come se stesse cucinando al nostro fianco. e, come un`amica, si preoccupa di offrire soluzioni per le diverse necessita, anche per la cucina di ogni giorno. che si tratti di glutine, lattosio o uova, per quasi tutte le ricette benedetta fornisce un`alternativa, senza mai sacrificare il sapore. le istruzioni sono chiare e facili da seguire, e rendono ogni piatto alla portata anche di chi non ha molta esperienza. inoltre, nelle pagine finali e proposta una sezione di ricette base per cucinare qualsiasi preparazione. ancora una volta benedetta rossi si distingue per inventiva e concretezza, affinche chiunque si sieda a tavola possa trascorrere momenti sereni e pieni di gusto

gli episodi di violenza di genere che occupano le cronache non sono fatti isolati, ma l`espressione estrema di un sistema radicato. sono il volto piu visibile di una subcultura che affonda le radici nelle logiche del patriarcato: un potere antico e pervasivo, che si insinua nei linguaggi, nelle abitudini, nei rapporti quotidiani e perfino nelle aule dei tribunali. ilaria ramoni e fabio roia mettono in luce un parallelismo scomodo ma necessario: quello tra la subcultura patriarcale e quella mafiosa. entrambe si reggono sul silenzio, sulla complicita, sull`idea che le donne non siano soggetti, ma oggetti da possedere o scambiare. gli autori ricostruiscono le radici storiche e culturali di questo sistema, mostrando come si rinnovi nelle pratiche sociali e giuridiche, e smascherando i meccanismi attraverso cui il patriarcato continua a riprodursi. negli ultimi anni non sono mancati progressi, dalle reti dei centri antiviolenza alle normative nazionali e internazionali. ma resta ancora molto da fare: smontare stereotipi radicati, contrastare la vittimizzazione secondaria, raggiungere comunita che hanno scarso accesso a strumenti di difesa. soprattutto, serve una nuova cultura del rispetto, capace di insegnare alle giovani generazioni a riconoscere i segni del patriarcato silenzioso e a spegnerne sul nascere ogni rigurgito. non e soltanto un atto d`accusa, ma un invito a un cambiamento necessario: superare l`eredita della sopraffazione, per restituire alle donne piena autonomia e dignita. perche il futuro non puo che essere fondato sul rispetto e sull`autodeterminazione. un futuro in cui nessuna donna debba piu sentirsi dire: "sei cosa mia".

leggere le quaranta passiones che michael lapidge ha scelto per i tre volumi dei "martiri di roma" (in questo secondo volume sono quindici) comporta un?esperienza molteplice e affascinante: seguire passo passo la costruzione di leggende agiografiche dai tratti romanzeschi; entrare, grazie alle introduzioni a ogni singola passio e al commento, nella storia effettuale dei primi secoli cristiani a roma, capitale di un impero che si estende su buona parte dell?europa e del mediterraneo; risalire, in molti casi, alle fonti che tali vicende hanno determinato, e quindi fare esperienza di letteratura e filologia insieme; e, infine, girare con occhi pieni di stupore per la citta di roma, le sue straordinarie basiliche, i mosaici risplendenti, le catacombe buie e misteriose, il silenzio nel quale sono immerse. perche quelle leggende, a roma, sono divenute edifici reali, in alcuni casi complessi di costruzioni a piu strati o uno accanto all?altro. santa agnese, in origine la piu grande basilica di roma, alla quale fa ancora capo una serie di cunicoli catacombali, e affiancata dal rotondo mausoleo di santa costanza. santa pudenziana possiede un mosaico absidale stupefacente, e santa prassede, a lei accoppiata nella passio contenuta in questo volume, un?abside e un arco di trionfo dalla decorazione musiva altrettanto stupenda: per di piu, attraverso la navata destra, si accede al sacello di san zenone, dove i mosaici bizantini trasportano il visitatore a ravenna, in una sorta di mausoleo di galla placidia. cosa, poi, non sono capaci di inventare gli agiografi, e piu tardi i costruttori e pittori di chiese, nelle storie che narrano. i tratti salienti della passio di santa susanna riecheggiano di proposito l?episodio di susanna e i vecchioni nel libro di daniele: e infatti nella chiesa cinquecentesca con facciata del maderno - edificata sui resti di una casa romana del iii secolo e poi su una basilica di epoca carolingia - le decorazioni pittoriche narrano da un lato la storia del

una rete invisibile avvolge il pianeta. lungo i suoi fili scorrono tonnellate di cocaina e inimmaginabili quantita di denaro. dalle coltivazioni sterminate del sudamerica, la droga raggiunge ormai ogni angolo del mondo - stati uniti, olanda, australia, italia - alimentando un`economia criminale globale. nicola gratteri e antonio nicaso hanno seguito queste rotte sul campo, partendo dai luoghi in cui tutto comincia: colombia, peru e bolivia, i tre principali produttori mondiali. li hanno incontrato i cocaleros che raccolgono le foglie, visto le cocinas dove le foglie diventano pasta di coca e poi, nelle sedi delle unita antidroga, raccolto le voci di chi il narcotraffico lo combatte ogni giorno. il quadro che emerge e impietoso: mentre i cartelli sudamericani accumulano guadagni colossali, interi territori sprofondano nella miseria, soffocati dalla corruzione e dalla violenza, privati della forza delle istituzioni. eppure la droga non si ferma, attraversa confini porosi, viaggia nascosta nei container, arriva nei maggiori porti europei persino a bordo di sommergibili artigianali. l`italia e parte integrante di questo sistema: la `ndrangheta, con la sua straordinaria capacita di penetrazione, e oggi uno dei partner piu affidabili dei cartelli sudamericani. dalle banchine di gioia tauro milioni di dosi invadono le piazze dello spaccio, trasformandosi in denaro che viene ripulito con metodi sempre piu sofisticati, fino a intrecciarsi con l`economia legale. il nuovo saggio di gratteri e nicaso e un viaggio lucido e sconvolgente nelle pieghe del narcotraffico internazionale. un libro che dimostra come, per debellare davvero questa piaga, la cooperazione tra paesi e strutture antimafia sia condizione necessaria, ma non sufficiente. occorre liberare i territori dai bisogni e dalla paura, restituendo dignita e fiducia alle comunita; solo cosi si potra togliere terreno fertile alle mafie e permettere ai giovani di crescere in un ambiente fondato sulla legalita, sulla responsa

figura di rilievo nella poesia tra secondo novecento e nuovo millennio, alda merini non solo e stata esuberante nella produzione di testi, ma ha anche avuto una forte esposizione mediatica che nel farne un fenomeno pop ha inficiato il giudizio critico, al punto che il personaggio ha preso il sopravvento sulla poesia e ogni interpretazione si e concentrata sulla sua eccentricita, specie in relazione alla malattia mentale e alla tormentata vicenda umana. ecco allora la necessita di questo volume che della sua vasta opera recupera, con la garanzia di due grandissimi nomi della critica e della filologia, i momenti di piu intensa unicita: testamento, un?antologia poetica con un paio di inediti uscita nel 1988 a cura di giovanni raboni, e la terra santa, il libro dell?internamento in manicomio, della cui costruzione si fece garante maria corti nel 1984. testi in cui risplendono l?interna tensione e l?autenticita, spesso drammatica, della sua poesia, caratteristiche che avevano fin dagli inizi suscitato l?interesse dei lettori piu esigenti, come pasolini, spagnoletti e manganelli, i quali gia avevano potuto cogliere nei versi della "ragazzetta dei navigli" quella limpida vena che lega la melodia del canto a una solo apparente semplicita. nel percorso di alda merini confluiscono infatti, con tratti popolari, figure dantesche o michelangiolesche, racconti biblici, personaggi del mito classico (da orfeo a proserpina) accanto a un formulario di immagini e stili pienamente novecenteschi. piu che mai necessario, dunque, rileggerne l?opera nei suoi piu originali e intensi tratti, in cio che raboni definisce "quelle crepe istantanee e terrificanti, quei bagliori davvero dell?altro (di un altro) mondo", cogliendoli "nella concretezza delle formazioni e deformazioni, degli intoppi e dirottamenti, degli sdoppiamenti e raddoppi verbali in cui essi si sciolgono e perdurano". e possiamo farlo mettendone nuovamente in evidenza, con maria corti, gli aspetti essenziali: "un impianto decisa

asakusa, negli anni venti del novecento, e per tokyo quello che montmartre e per parigi, alexanderplatz per berlino, times square per new york: il quartiere dei teatri e dei cinema, dei ristoranti e dei banchi dei pegni, popolato di artisti, mendicanti, ballerine e prostitute. e lo sfondo febbrile e sensuale sul quale si muove il narratore di questo romanzo, un flaneur che posa lo sguardo sui vicoli, il giardino del tempio, le botteghe, le case di geisha. ad accompagnarlo, una banda di teppisti e soprattutto lei, yumiko, giovane schietta e inquieta, nascosta dietro mille travestimenti mentre insegue una personale vendetta. opera degli anni giovanili, la banda di asakusa (1929) mostra un kawabata influenzato dal modernismo europeo e molto lontano dai ritmi lenti e dalle atmosfere rarefatte dei libri successivi, sostituite in queste pagine da un vortice di sensazioni e idee. la stessa frenesia vitale si ritrova nel racconto lungo diario di asakusa, qui pubblicato in coda, narrato in prima persona da una street girl anonima che si aggira per il quartiere in cerca di clienti.

sono cresciuto a dispetto di tutto, di me stesso, contro me stesso, creandomi un doppio che ha bisogno di sfidare il mondo. sempre. e quasi sempre viene sconfitto. prende botte. dal mondo. ma la lotta piu temuta e quella contro noi stessi, in cui viviamo accompagnati dai nostri fantasmi, danziamo con le nostre debolezze che fingiamo di non vedere. ma perche lo sto raccontando in un libro? c`e chi sosterra che e per i soldi, forse e vero, non m`importa, ma ha senso se anche solo una persona dopo averlo letto si sentira meno sbagliata, imperfetta, fallita soltanto perche il mondo intorno urla che lo e: un fallito, un coglione, un nulla. io non sono un buon esempio, forse sono il peggiore che esista, ma proprio per questo posso diventare il migliore degli esempi possibili. esiste un momento in cui comprendiamo che il coraggio piu grande non e la fuga, ma il guardarsi negli occhi. smettere di ignorare quel vuoto assordante che smania per essere ascoltato perche e l`unico modo di esistere davvero. non possiamo controllare cio che accade intorno a noi, ma possiamo decidere come reagire a tutto questo. e la caduta, e il crollo, a costringerci a cercare un senso. a interrogarci, a cercare risposte, a ricostruire. cadiamo per imparare a rialzarci. cadiamo perche la vita non smettera di riproporci la stessa lezione, finche non la faremo nostra.

"chi potra mai spiegare, descrivere o comprendere napoleone?" si chiedeva honore de balzac. chi riuscira a decifrare, al di la dell`iconografia sontuosa, il mistero del giovane generale corso capace di persuadere milioni di francesi che fosse proprio lui l`uomo che stavano aspettando? l`uomo che nell`arco di vent`anni ha dominato l`europa alla testa di un`armata invincibile, ha donato al mondo il primo codice civile moderno, ha conquistato ed esercitato un potere assoluto, ha causato milioni di vittime e ha trascorso i suoi ultimi giorni confinato su un`isola sperduta dell`atlantico, dove, con le sue memorie, ha saputo reinventare se stesso consegnandosi al mito? bart van loo, saggista e storico fiammingo, trova una possibile risposta a queste domande negli anni affascinanti e turbolenti della rivoluzione francese. anni che decretarono la fine del sistema feudale e l`abolizione dei privilegi della nobilta e del clero, celebrarono i diritti dell`uomo e con il terrore giacobino finirono per soffocare il paese nel sangue. in quel caos di odio e anarchia, napoleone mosse i primi passi come soldato dell`ancien regime, sfrutto abilmente occasioni e incontri con politici potenti, piego le circostanze alla propria hybris e al proprio sconfinato arrivismo. fu, letteralmente, l`erede della rivoluzione, all`ombra della quale si svolse ogni sua azione, dalla trionfale campagna d`italia al drammatico epilogo di waterloo. la rivoluzione fu lo sfondo in cui l`eroe leggendario di arcole e l`essere umano in carne e ossa - con i suoi errori, i crimini e i successi, i dubbi, gli amori, le malattie e i periodi di depressione - si sovrapposero, spesso confondendosi tra loro e confondendo i contemporanei, che del provinciale arrivato a guidare un impero seguirono ciecamente ogni impresa o detestarono la smisurata fame di gloria e di potere. con uno stile vivido e coinvolgente, van loo restituisce non solo il ritratto di una figura monumentale, capace ancora oggi di suscitare fascino e in

dopo l`unita d`italia, il mezzogiorno precipita in una sanguinosa guerra civile. da un lato, i ribelli si oppongono alle nuove istituzioni con violenza: teste mozzate esposte come trofei, stupri, soldati evirati. dall`altro, lo stato risponde con rastrellamenti, incendi di villaggi e fucilazioni sommarie. ma etichettare tutti i ribelli come "briganti" e definire questa contrapposizione una "lotta al brigantaggio" e un errore, che produce una grave lacuna nella storiografia ufficiale. per comprendere questo delicato momento della storia del nostro paese bisogna andare oltre le interpretazioni tradizionali e coglierne il carattere multiforme. alla base c`e la questione della terra, che muove plebi impoverite, le quali vedono nel nuovo stato non un`opportunita ma un ulteriore peso - a partire dalla coscrizione obbligatoria - e mettono in piedi rivolte che non hanno programma ne direzione. su questa instabilita sociale si innestano bande criminali, che talvolta si ammantano di valenze politiche ma che in realta agiscono per il proprio tornaconto. infine, agenti borbonici, papalini e reazionari locali non esitano a fomentare il caos per destabilizzare il neonato stato italiano. la classe dirigente liberale, formatasi al nord, ignora i problemi sociali del mezzogiorno e, nell`ansia di legittimarsi agli occhi dell`europa, risponde alle rivolte con la potenza del regio esercito. ne consegue un conflitto sproporzionato, in cui vengono mobilitati due terzi delle forze armate e si contano piu vittime che nelle tre guerre di indipendenza messe insieme. in questa ricostruzione storica, rigorosa e appassionante, gianni oliva ripercorre quella che fu la prima, drammatica guerra civile italiana. e lo fa senza indulgere nella retorica neoborbonica ne dar credito ai silenzi autoassolutori della storiografia ufficiale. il risultato e un ritratto essenziale della nascita del nostro paese, fondamentale per comprendere le radici delle divisioni che lo attraversano ancora oggi.

all`inizio degli anni sessanta, a veules-les-roses, un piccolo villaggio della normandia, comincia a circolare una notizia che ha dello straordinario: le lettere indirizzate a babbo natale non solo arrivano veramente a destinazione, ma ricevono anche risposta! dietro questa tenera trovata c`e magdeleine morin, responsabile dell`ufficio postale del paese, che, in barba alla regola che le imporrebbe di gettar via le letterine dei bambini, decide invece di aprirle e di fare tutto il possibile per realizzare i sogni che contengono. ma, all`interno di quelle piccole buste, magdeleine non trova soltanto richieste di nuovi giocattoli o altri regali: molti bambini scrivono a babbo natale per confidargli segreti e ingiustizie, o per chiedergli aiuto per affrontare paure, problemi in famiglia e dubbi che non sanno a chi affidare. anche se sa di mettere a rischio il suo posto di lavoro, magdeleine non puo fare a meno di seguire il cuore, e cosi decide di rispondere, nel tentativo di aggiustare le cose e salvare la magia del natale. ispirato alla storia vera di magdeleine homo e della nascita della segreteria di babbo natale - servizio ufficiale delle poste francesi, istituito nel 1962 e attivo ancora oggi -, "la signora che rispondeva alle lettere" e molto piu di un racconto natalizio: e una storia di emancipazione femminile e solidarieta, che celebra l`importanza dell`ascolto e la possibilita di fare la differenza, anche nei gesti piu semplici.

"la nostra mente e brillante. peccato che a volte usi la sua brillantezza per crearci problemi. al cervello non interessa molto che voi stiate bene o male, lui fa quello che e abituato a fare o quello che gli e piu comodo fare, senza tenere conto degli effetti che ha su di voi. so che sembra un paradosso, ma e esattamente cosi: non fidiamoci mai del fatto che il cervello faccia quello che e meglio per noi. fa quello che `crede` essere il meglio per noi sulla base delle sue esperienze passate, delle sue convinzioni, dei suoi comodi (ove per `comodi` intendiamo sinapsi nervose abituate a svolgere determinati compiti e a percorrere determinati e sempre uguali percorsi). usare (bene) il cervello significa conoscere questi meccanismi e provvedere di conseguenza." nel suo nuovo libro, paolo borzacchiello ci accompagna in un viaggio sorprendente nel mondo del cervello, da quando ci svegliamo al mattino a quando andiamo a letto la sera. ogni piccola o grande sfida quotidiana diventa l`occasione per osservare come le diverse parti del nostro cervello e le sostanze chimiche che regolano le nostre reazioni si attivano e interagiscono tra di loro. attraverso brevi dialoghi immaginari vedremo in azione la corteccia prefrontale (la regista razionale sempre pronta a pianificare), l`amigdala (la sentinella emotiva perennemente all`erta) o il nucleus accumbens (l`amante del piacere), ma anche ormoni e neurotrasmettitori come dopamina (il motivatore da palco), cortisolo (il project manager ansioso), serotonina (a.k.a. la "queen") e ossitocina (l`abbracciatrice professionista). solo imparando a riconoscere quali dinamiche mentali entrano in gioco in ogni momento della giornata potremo disattivare il pilota automatico e riprendere il controllo di percezioni, emozioni e comportamenti. con esercizi ed esempi pratici, questo libro ci aiutera a "usare il cervello" e a farlo funzionare al meglio, evitando trappole mentali e attivando la parte piu lucida e creativa della nostra mente.

geulwoll e una parola coreana che significa "lettera". ed e anche il nome di un piccolo negozio molto speciale, al terzo piano di un edificio malandato nel cuore di seul, dove e possibile acquistare tutto l?occorrente per dedicarsi a un?attivita ormai lontana dalla frenesia quotidiana: scrivere lettere ai propri cari o a persone sconosciute, grazie a un servizio di "amici di penna" ideato da mun juhee, la direttrice che nel 2019 ha dato vita un po? per caso a questo luogo unico. geulwoll e diventato una fonte di ispirazione, un rifugio dal mondo esterno dove raccogliere idee e sentimenti e lasciar correre la propria immaginazione, e ha radunato in breve tempo una clientela fedele e affezionata: osservandola e collezionando con cura le sue storie, mun juhee ha stilato un piccolo manuale con consigli preziosi e suggerimenti per dedicarsi al meglio a quest?arte antica. dalla scelta della carta, del luogo e del momento in cui scrivere, fino all?atto della spedizione, offre supporto, incoraggiamento ed empatia a chi cerca un antidoto alla solitudine o, semplicemente, uno strumento per esprimere i propri sentimenti, positivi o negativi che siano. per scrivere una lettera non ci sono regole precise o risposte giuste: si tratta di accogliere quello che accade quando si sceglie di sedersi e ritagliarsi il tempo per farlo, con cura e attenzione. accompagnato da esempi di illustri scrittori che hanno reso la corrispondenza epistolare una vera e propria arte, mun juhee ci invita a riflettere su un?attivita che, oggi piu che mai, puo aiutarci a migliorare le nostre relazioni con gli altri e a promuovere una cultura fatta di riflessione, empatia e ascolto.

eta di lettura: da 3 anni.