opera giovanile di shakespeare, preannuncia temi e situazioni sviluppati in successivi capolavori, anch`essi ambientati in italia. l`opera e` considerata il prototipo delle commedie "romantiche" che coniugano felicemente la fantasia e l`inventiva con la riflessione sulla complessita` e l`ambiguita` delle azioni umane. incentrata sulla rivalita` di due amici per ottenere i favori della stessa donna, la commedia e` ambientata tra milano e verona nelle corti principesche dell`epoca. si intrecciano tre temi: l`amore, l`amicizia e l`educazione del gentiluomo.
goethe ebbe qualche perplessita` nel definire e catalogare queste poesie, raggruppate nelle edizioni del 1800 e 1806, sotto il titolo di "balladen und romanzen, mentre nel 1815, proprio per l`ambizione di distinzione di fondo, "romanzen" cadra` definitivamente e, da allora in poi, saranno tutte comprese sotto il nome definitivo di "balladen". il termine, di origine neolatina, designava una "canzone a ballo", ma passando da provenza, italia, francia all`inghilterra, il termine ballata acquisiva il significato di poesia popolare scaturita non dall`attivita` di un autore conosciuto, spesso di contenuto epico o leggendario.
wallenstein, personaggio noto della guerra dei trent`anni, avventuriero e generale di avventura, si mette al servizio dell`imperatore ferdinando ii, salvandolo da una situazione disastrosa. il successo che gli porta gloria e denaro, l`imperatore lo abbandona perche` insospettito dalla sua sfrenata ambizione. wallenstein trama contro l`imperatore e questi si vendica facendolo uccidere.
alcuni casi non si scordano mai. sono passati quarant`anni, ma la morte della bellissima e licenziosa maria turquand, moglie di un pezzo grosso della finanza, perseguita ancora john rebus. la donna fu uccisa nella sua stanza d`albergo una notte, in circostanze mai completamente chiarite, e il suo assassino non fu mai identificato. a edimburgo, intanto, e` in corso un cambio della guardia ai vertici della criminalita` organizzata. dopo l`era di big ger cafferty, storico nemico di rebus, una giovane promessa si fa avanti: darryl christie. ma la sua ascesa viene intralciata da un`indagine su uno schema di riciclaggio di denaro da lui gestito. in molti si chiedono se l`era di cafferty sia davvero finita. e se il temuto boss stesse solo aspettando il momento opportuno per riconquistare edimburgo?
da
nel giugno 1897, pascoli licenziava il primo volume di poemetti, destinato a crescere nel corso di successive rielaborazioni: questo nucleo fondante iniziava con il ciclo della sementa, unico testo di ambientazione contadina, eterogeneo nei registri e nei materiali linguistici. il passaggio del libro alla nuova forma dei primi poemetti, pubblicati nel 1904 e poi nella edizione definitiva del 1907, approfondisce il problema linguistico trasformandolo in una celebrazione della lingua del si`, difesa da quella del dilagante yes: lingua povera di gente raminga, lingua che tuttavia, proprio nel suo registro piu` naturale, il dialetto, contiene la capacita` di serrare legami nello spazio e nel tempo con terre d`oltre mare e tra diverse generazioni.
Quando, alla fine del 1999, la rivista Time scelse la "persona del secolo" da immortalare sull'ultima copertina del Novecento, il nome di Einstein si impose su quello di giganti del calibro di Roosvelt, Churchill, Gandhi. Può sembrare strano che questo riconoscimento sia andato a "un costruttore di universi, non di imperi", come lo definì George Bernard Shaw. Eppure la scelta fu del tutto appropriata. Nessunoo ha incarnato quanto Einstein i due tratti distintivi del secolo appena trascorso: lo straordinario progresso della scienza e la battaglia contro i totalitarismi e per i diritti civili.
il poeta aulo licinio archia nel 62 a.c. dovette affrontare il processo intentatogli da un certo grazio, che lo accusava di essersi illegalmente impossessato della cittadinanza romana. cicerone assunse la difesa e vinse la causa. l`arringa occupa una piccola parte dell`orazione; la parte piu` significativa e` dedicata all`elogio delle lettere e in particolare della poesia. con "difesa di milone" (52 a.c.) cicerone non ebbe uguale fortuna; la sua lunga arringa non riusci` a persuadere i giudici. del resto l`orazione, dal punto di vista giuridico non era gran cosa. il suo pregio risiede nella grande importanza storica dell`opera, giacche` contiene uno dei ritratti piu` efficaci della societa` romana nel momento in cui la repubblica andava declinando.
l`ipocrisia e` il filo conduttore che unisce queste due commedie, oppste ma speculari, con le quali molie`re tocca il suo apice creativo. "il tartufo", che costo` all`autore le ire della corte e del clero, mette in scena una satira dissacrante e irriverente contro la bigiotteria, i falsi perbenismi e i vizi di chi si crede depositario di ogni virtu` "il misantropo" invece, irride il paladino di una male intesa verita`; la sua rigida intolleranza lo pone in lite perenne con il mondo e lo condanna infine a una sterile solitudine.
nell`estate del 1968, l`anno dopo l`uscita di "sgt pepper`s lonely hearts club band" e durante la registrazione del "white album", i beatles erano all`apice della loro fama internazionale. l`eta` dell`innocenza era ormai alle spalle. il malcontento a livello politico si andava diffondendo e i fab four erano diventati le icone di una generazione inquieta. nel luglio di quell`anno invitarono don mccullin a passare una giornata insieme per fare un nuovo servizio fotografico. mccullin era un fotografo di guerra, famoso per i suoi reportage nelle zone calde del pianeta, ed era appena tornato dal vietnam. lui stesso fu sorpreso da quella richiesta. li incontro` domenica 28 luglio negli studi del "sunday times" e scatto` foto a colori per una copertina di "life". piu` tardi, quel giorno, che verra` poi ricordato nella storia dei beatles come il "mad day out", mccullin consumo` circa quindici rullini vagabondando con loro nella capitale inglese, fra old street e limehouse, per approdare a casa di paul a st john`s wood. l`esistenza di queste foto era nota, ma fino a ora molte erano rimaste inedite e vengono pubblicate per la prima volta in questo libro. per la generazione che ha attraversato quegli anni, questi scatti sono la memoria struggente di una gioventu` perduta, per i piu` giovani raccontano una giornata che e` un pezzetto di storia. l`immagine piu` sconvolgente e` una foto, pensata da john lennon, in cui e` proprio lui a fingersi morto. (presentazione di paul mccartney)
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i testi dei quattro evangelisti canonici non cessano di sorprendere a distanza di millenni, e la materia che trattano e` ancora fonte di interesse e di sorpresa. a spiegare questo paradosso e` il valore non solo storico ma anche culturale, narrativo e letterario che i vangeli possiedono - e` il talento che marco, matteo, luca e giovanni dispiegarono nella stesura dei loro "romanzi", campionari di figure, episodi, immagini che hanno ispirato generazioni e generazioni di artisti. a questo aspetto giancarlo gaeta ha dedicato il suo commento, un commento laico che intende evidenziare le fonti storico-culturali relative sia alla tradizione ebraica, sia alla tradizione ellenistico-popolare, e distingue il letterario dal teologico.
curato da uno dei maggiori studiosi di shakespeare, giorgio melchiori, il volume "le commedie romantiche" presenta il testo critico inglese a fronte delle traduzioni eseguite da specialisti come sergio perosa, masolino d`amico, antonio calenda, antonio nediani, orazio costa giovangigli. un ricco apparato di note accompagna il volume che comprende tutte le opere appartenenti al genere, da "il mercante di venezia" a "le allegre comari di windsor".
Chelsea House Publishers, 1997, USA. "Non riesco a esprimere facilmente me stesso durante una conversazione - le parole giuste non mi vengono in mente" dichiarò Jimi Hendrix, ma l'autore Sean Piccoli riesce invece benissimo a raccontare chi fosse Jimi e come sia diventato il più grande chitarrista della storia del rock. Contiene numerose fotografie e una cronologia dettagliata di quanto accade nei 28 anni di vita dell'artista. In inglese.
e` un diario di viaggio scritto con l`acutezza del progettista e la passione del viaggiatore: da olimpia a los angeles, da parigi a milano, da nuova delhi a barcellona. un racconto pressocche` continuo, una descrizione delle problematiche antropologiche e architettoniche delle citta` contemporanee attraverso un`amorosa esperienza personale.
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l`abbazia di san gallo fu eretta nel 720 su un eremitaggio fondato dal monaco irlandese gallo nel 612. la sua storia e` raccontata in una cronaca, il "casus sancti galli", composta in epoche e da autori diversi e scritta in latino con l`ultima sezione in tedesco, che copre il periodo che va dalla fondazione dell`eremo alla prima meta` del xiii secolo. gli autori di maggior rilievo sono ratperto, che scrive la parte che giunge all`833, seguito da ekkeardo iv di san gallo che compone la parte piu` estesa fino al 1053 e da corrado di favaria con cui si giunge al terzo decennio del duecento. pur apparentemente senza pretese, il testo descrive con chiarezza i rapporti e la vita del monastero ed e` un documento di grande imporatanza per la storia della cultura.
I concetti essenziali della meccanica quantistica vengono spiegati con chiarezza in questo volume da le`onard susskind e art friedman. Si tratta di una introduzione a una disciplina notoriamente ardua. Ma sfruttando la potenza dimostrativa della matematica, i due autori danno una spiegazione esauriente del mondo delle particelle subatomiche. Diversamente da altre opere divulgative, che eludono le stranezze della fisica dei quanti, questo libro illustra tutti gli aspetti bizzarri della logica che la governa. I lettori troveranno presentazioni dettagliate dei concetti di stato, indeterminazione, dipendenza temporale, entanglement, onde e particelle, e di molto altro. ogni capitolo contiene esercizi per garantire una comprensione adeguata di ciascuna area. Basato su una fortunata serie di lezioni che susskind tiene alla stanford university, "meccanica quantistica" e` una "cassetta degli attrezzi" per gli appassionati di scienza che desiderino comprendere la fisica del nostro tempo.
scegli la parola giusta... tocca con la penna magica la stellina piu` vicina alla parola... un suono speciale ti dira` se hai indovinato o se devi riprovare! eta` lettura: da 5 anni.
un`occasione per raccogliere in un`unica edizione i monologhi del grande autore, per celebrare la sua inventiva linguistica, per rileggere i testi in cui si fondono umorismo paradossale, satira politica e comicita` clownesca. al libro si accompagna un ricco apparato illustrativo di disegni originali di dario fo. da "gli angeli non giocano a flipper" a "mistero buffo", da "morte accidentale di un anarchico a "johan padan e la descoverta de le americhe", tutti i testi hanno regalato al loro autore il premio nobel per la letteratura.
I "quaderni neri" presentano una forma che, secondo le sue caratteristiche, risulta oltremodo singolare non solo per Heidegger, bensi` in generale per la filosofia del xx secolo. Tra i generi testuali di cui solitamente si fa uso i quaderni sarebbero anzitutto da paragonare a quello del "diario filosofico". In essi gli eventi del tempo vengono sottoposti a considerazioni critiche e messi continuamente in relazione con la "storia dell`essere". Il presente testo e` il primo dei tre volumi in cui saranno pubblicate le "riflessioni". il primo quaderno di questo volume incomincia nell`autunno del 1931, l`ultimo, con le "riflessioni vi," si conclude nel giugno del 1938. le "riflessioni" non corrispondono ad "aforismi" da intendersi come "massime di saggezza". cio` che e` "decisivo non e`", "che cosa si rappresenti e che cosa venga riunito a formare una costruzione rappresentativa", "bensi` solo come si ponga la domanda e assolutamente il fatto che si domandi dell`essere".
editi nel 1888, i "canti popolari del piemonte" sono il frutto di un`opera vigile e coscienziosa iniziata nel 1854, epoca in cui nigra comincio` a pubblicare su alcune riviste italiane e straniere - "ii cimento", "la rivista contemporanea", "romania", ecc. - una serie di canzoni popolari che non solo rivelarono un nuovo filone della poesia popolare italiana, ma impegnarono a delineare una nuova metodologia nella raccolta del materiale. i "canti popolari del piemonte" non sono soltanto un`opera di filologia, ma un saggio di storia della poesia popolare, o meglio, un quadro storico-filologico ricco di scorci che continuano a conferire all`insieme vita e calore. questa nuova edizione comprende un`introduzione del decano degli etnologi italiani: alberto cirese; un saggio dei curatori su come il repertorio del nigra e` stato studiato successivamente; e infine due cd-audio, messi a punto dagli stessi curatori, che antologizzano una serie di esecuzioni delle canzoni del nigra e delle loro varianti recuperate negli ultimi decenni dalle voce di coloro che ancora le conoscevano ed erano in grado di cantarle.
la visione pascoliana del mondo antico non e` ne` umanistica ne` decorativa, ma antropologica e archetipica, volta a ricercare nell`antico i modelli di fondo dell`umano comportamento, le radici degli interrogativi e della sofferenza dell`uomo, e insieme della poesia, che la tiene a bada. sotto questo aspetto la rappresentazione del mondo greco nei conviviali s`inserisce nella nuova lettura, "profonda" e mitica, che ne ha dato la modernita`, da nietzsche a freud e jung. proprio questa dimensione intende sottolineare giuseppe nava nelle introduzioni ai singoli poemi, mentre le note sono di carattere non solo esegetico e linguistico, ma anche antiquario e interpretativo, in modo da permettere al lettore di analizzare i modi del riuso degli autori greci e latini e di cogliere l`intertestualita` con la lingua poetica della nostra tradizione e i rimandi interni all`intero corpus della poesia pascoliana.
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in ossequio al modello culturale legato al mito di roma, petrarca pratico` quasi tutti i generi: dalla poesia, al trattato morale, all`epistolografia, alla storiografia. ed e` proprio a quest`ultimo filone che appartengono i testi raccolti in questo "millennio": il "de viris illustribus" e il "de gestis cesaris". con il "de viris", petrarca riprende apparentemente le forme della storia universale medievale, iniziando la trattazione da adamo e dai personaggi biblici. ma nello stesso tempo forza questa tradizione focalizzando i suoi personaggi illustri, per quantita` di voci e loro dimensioni, nell`ambito della storia di roma. con questa "mossa" da` il via alla storiografia umanistica. al "de viris" (in cui grande rilievo ha la vita di scipione e che documenta l`appassionato repubblicanesimo del giovane poeta) viene abbinata l`opera piu` matura del petrarca storico, il "de gestis cesaris", interamente centrata sulla vita e le imprese di giulio cesare; in essa il petrarca si muove verso un approfondimento storico-psicologico che assolve cesare dall`accusa di aver provocato, per ambizione, le guerre civili, e fa affiorare i segni di una sua "conversione" in favore della monarchia imperiale.
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l`opera completa di orazio: dalla sottile ironia delle epistole, le lettere in esametri che dedica ad amici, letterati e uomini illustri del suo tempo, all`alternanza di toni delle odi ed epodi, in cui rivisitando i modelli greci da` risalto ai suoi crucci e alle sue gioie, fino alle satire, dedicate come le epistole a mecenate e nelle quali la societa` romana del suo tempo e` osservata con spietata ironia nella sua quotidianita`. e l`epistola ai pisoni, l`ars poetica, il piu` significativo testo di teoria letteraria in lingua latina, sul modo di scrivere una poesia valida, sui generi letterari, sulla necessita` di contemperare l`ingenium con l`ars: per scrivere bene bisogna unire alla predisposizione naturale l`esperienza frutto dello studio e la solida conoscenza del genere praticato.
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dall`xi al xiv secolo si svolgono due grandi stagioni della mistica bizantina. questo volume testimonia di entrambe riportando alla luce, grazie all`assiduo lavoro di studio e di traduzione di antonio rigo, numerosi autori e testi pressoche` sconosciuti al pubblico italiano. ne risulta un quadro quanto mai variegato, in cui la lezione dei padri della chiesa e` intrecciata con la tradizione filosofica greca e con gli ideali di vita virtuosa dello stoicismo e di altre scuole. tendenze e filoni si diversificano in modo notevole: ci sono autori che privilegiano il percorso ascetico, altri che trattano come centrale l`esperienza della contemplazione; per alcuni prevale una "mistica intellettualistica", per altri la "mistica del cuore"; chi propone un`adesione a dio chiudendo progressivamente le porte dispersive dei sensi, e chi ritiene che solo attraverso la sensibilita` piu` accesa si possa vivere questo contatto. se la nozione di preghiera e` la base per tutti, le pratiche del pregare possono differire alquanto, cosi` come le tecniche psicofisiche di purificazione. l`intera storia della mistica bizantina, che si svolge prevalentemente in ambiente monastico ma non solo, e` di enorme ricchezza e ha prodotto una tradizione carsica che e` affiorata successivamente nel mondo cristiano ortodosso giungendo fino alla recente rinascita del monte athos.
la tradizione ci ha consegnato questa "legenda aurea" come una monumentale raccolta di storie di santi cui un candore di gusto antico serve a compensare una straordinaria rozzezza intellettuale, degna del medioevo (come piace ancora immaginare) che l`ha prodotta. ma le cose non stanno cosi`. l`autore (1228 ca. - 1298) era persona di qualita` intellettuali straordinarie, le cui responsabilita` che oggi diremmo istituzionali danno chiare indicazioni: vescovo di genova dal 1292, gia` priore dell`intera provincia domenicana di lombardia dal 1297, in momenti di violentissime tensioni religiose, sociali e politiche, ebbe incarichi di notevole responsabilita` in francia e in ungheria, a contatto con alcune fra le persone di massimo spicco culturale e intellettuale del momento. dalla sua "legenda aurea" non ci si puo` dunque aspettare quel tono da "fioretti" di san francesco che tradizionalmente le si attribuisce: anzi tutto il suo sforzo sta nel ricondurre a un principio unificante le disparatissime tradizioni di vite di santi secondo un gusto sistematico che e` proprio della cultura domenicana. le vite non saranno raccolte a caso, o secondo la loro importanza locale, o secondo la loro tipologia formale o culturale, ma ricondotte al circolo dell`anno liturgico, per costruire un solo grande monumento di esempi di vita, che si dispongono con naturalezza secondo le partizioni dell`anno.
"tresor" nel senso di scrigno pieno d`oro e di gioielli, una raccolta di beni spirituali preziosi: la filosofia teorica, "denaro contante"; la filosofia pratica e la logica, "pietre preziose"; la retorica e la politica, "oro fino". l`opera piu` famosa di brunetto latini e` di fatto un`enciclopedia medievale scritta in forma abre`ge`e rispetto alle trattazioni latine del xiii secolo, perche` al pubblico della nuova cultura laica di mercanti, amministratori, giudici e notai (come brunetto) servivano strumenti piu` agili e compendiati. per la stessa ragione brunetto non scrive il suo trattato in latino, ma in francese, la lingua emergente di allora, non essendo ancora il toscano, prima di dante, una lingua abbastanza strutturata per potervi sostenere un`opera impegnativa in prosa. la storia universale, la medicina, le scienze naturali, la geografia, l`agricoltura, l`architettura, il bestiario di tutti gli animali conosciuti: sono materie in cui brunetto si dimostra supremo divulgatore. ma il cuore dell`opera risiede nelle parti sull`etica e sulla politica. la retorica come fondamento dell`arte di governo e` uno snodo che caratterizza le idee nuove di brunetto, mutuate dalle antiche di aristotele e cicerone. porre la cultura classica a fondamento della gestione del potere nelle societa` comunali italiane significava avviare un processo che avrebbe avuto conseguenze durature. e per questo si puo` dire che brunetto fu il capostipite di un rinnovamento della cultura che avrebbe riguardato molte generazioni.
giovanni della casa possedeva una raffinata educazione umanistica, che gli consentiva di padroneggiare le rime latine come quelle italiane, cui univa un`indiscussa perizia tecnica, il gusto di accostamenti lessicali spesso inattesi e una grande capacita` di far incontrare il senso del suo scrivere con la forma metrica prescelta. le sue "rime" sono finemente lavorate e dimostrano attenzione per la musicalita` delle singole parole e dei versi nel loro insieme. questa edizione, curata da stefano carrai, ridiscute filologicamente il testo e ne propone un commento ricco di riscontri con la lirica precedente e coeva.
andata in scena per la prima volta nel 1698, "la cantata dei pastori", nata con propositi educativi, racconta le congiure di belfagor e del suo demoniaco seguito per scongiurare la nascita del bambino, e quindi tutti i tentativi di uccidere giuseppe e maria sventati di volta in volta dall`arcangelo e da razzullo, uno scrivano partenopeo impegnato nel censimento ma smarritosi nelle campagne. la sua povera maschera attraversa l`intera cantata a stomaco vuoto e, cercando di riempirlo almeno una volta, del tutto involontariamente e` di aiuto alla santa coppia e diviene uno dei piu` degni di adorare il figlio di dio.
scritto nell`viii secolo, il muwatta` e` il piu` antico trattato di legge islamica. fin che il profeta stesso era in vita, non c`era bisogno di una legge musulmana sistematizzata, sia perche` la sua autorita` in merito era assoluta, sia perche` i confini politici del mondo musulmano non si estendevano oltre la penisola arabica, dove vigevano norme consuetudinarie omogenee. ma dopo la sua morte da un lato viene a mancare la sua autorita` carismatica e dall`altro l`islam si diffonde rapidamente in territori multi-etnici, dove le tradizioni giuridiche erano molto differenti. di qui la necessita` di raccogliere una casistica in grado di coprire un`ampia gamma di attivita` umane, molte delle quali non venivano trattate nello stesso corano. nascono cosi, fra viii e ix secolo, varie scuole giuridiche, ma il primo vero "manuale pratico" di legge islamica e` questo di malik ibn anas, che anche dal titolo (muwatta significa "cammino reso piano", "percorso agevolato") si propone come uno strumento da utilizzare per districarsi nella complessita` dei problemi, insomma, per l`appunto, un manuale. l`enorme fortuna di questo libro ha attraversato il mondo islamico e il muwatta`, qui tradotto per la prima volta in italiano, e` tuttora il testo base della legge islamica in gran parte del nord africa. un libro fondamentale per capire in profondita` la cultura islamica, affondando nelle sue piu` antiche origini, al di la` della disinformazione che spesso domina in questo campo.
e possibile ancor oggi, all`inizio del terzo millennio, l`esistenza di una poesia d`amore che non appaia anacronistica? si`, e lo dimostra questo volume, "la cenere ringrazia della brace e della favilla" di sebastiano grasso, che riunisce i suoi quattro ultimi libri, dedicati alla stessa donna, giuliana: "il tuo pube nero beffera` la morte" (2000), "sul monte di venere" (2002), "la preghiera di una vergine" (2004) e "il talco sotto le ballerine (2006)". "una straordinaria storia d`amore in versi come non si faceva da molti anni" e` stato scritto. poesia del corpo, della passione, del sangue. un vero e proprio "canzoniere moderno" che continua la tradizione dell`elegia, spesso giocata sul dialogo con l`amata. un`elegia forte, dove i valori del vivere passano attraverso l`esperienza intensa del corpo. e "il giuoco della memoria" (titolo, fra l`altro, di un libro di grasso, pubblicato nel 1973) si fa sempre piu` serrato e piu` drammatico, rendendo piu` profonda l`esperienza e la sensazione diretta, secondo una cognizione squisitamente moderna o postmoderna, dove le storie sono di continuo riproposte e decostruite e dove, pero`, si mette in gioco la nostra identita` frammentata.
con "la preghiera di una vergine" si compie la trilogia d`amore e sesso di sebastiano grasso. all`inizio, con "il tuo pube nero beffera` la morte", i versi celebrano la bellezza della donna amata con lussureggiante cromatismo. poi, fra zone d`abbandono e dolci fantasie, la "storia " si rafforza nell`assiduita` di incontri e dialoghi. e "sul monte di venere" che la figura femminile entra di prepotenza nel gioco. e lo fa col corpo prima ancora che con le parole. la "fame" erotica che si impossessa dei due amanti lancia il poeta verso frontiere estreme. con questo terzo anello della trilogia, si arriva a una svolta. nell`ossessione del sesso, l`amore rivela la sua faccia ombrosa, il desiderio si fa tirannico e apre la strada all`annientamento.
"dell `antologia palatina, immensa miniera di epigrammi, si propone qui l`essenza: trentasei poesie dove si intrecciano il tema amoroso, quello conviviale e quello funerario. e dove risplende, nell`identico metro elegiaco, l`ossessione che ha percorso un millennio di civilta` greca: ci rimane un dito di tempo, il vino e l`amore sono un breve incontro prima della lunghissima notte. e la donna che piange muta sulle spalle di paolo silenziario sembra accogliere nelle sue lacrime la rivelazione e la vertigine della nostra fragilita`." (milo de angelis)
il bagliore degli astri e del cielo, il buio piu` segreto della terra e la sua notte, costituiscono i due termini di un unico percorso nel quale rene` char ci introduce con questo suo libro. nel presentimento della morte, nella veglia senza paradiso della vecchiaia, il viaggio estremo, tra memoria del passato e lucido sguardo su un presente sempre piu` spento e demente, si compie attraverso ineliminabili presenze in cui forte continua a pulsare "materia indubitabile" la vita. luoghi familiari e nomi familiari di animali, spazi siderali e spazio domestico, tutti racchiudono con la stessa intensita` un`unica passione: il "rosso degli uomini", fuoco e luce che conobbero anche georges de la tour e vincent van gogh
cosi` scrive cesare segre nella premessa: "chi conosce le precedenti raccolte di poesie di bortoluzzi non si stupira` se anche questa nasce sotto la bandiera dell`understatement. ma ci si rende subito conto che questa scelta dei toni sommessi vuole mettere al riparo dalla pomposita` argomenti tutt`altro che minimali, proprio per arrivare subito alla sostanza. entro questo orizzonte linguistico, in molte poesie si coglie un`impressione, un palpito, una luce... punto di arrivo e` spesso una saggezza smagata, che mette la sordina alle nostalgie e ai rammarichi e che colpisce con precise allusioni conflitti della vita civile".
"si seguono quasi vorrei dire con il fiato sospeso, i giorni e le ore della viva, dolce e discreta "saison en paradis" di quest`autrice: un diario appuntato, si`, con incanto sulle meraviglie d`amore, e meraviglia e` allora tutto quanto, niente e` piu` indifferente, neppure il casuale e il provvisorio e il fugace, ma tenuto sul sobrio e serio, persino un po` brusco. dunque una grazia avvertita e consapevole accende questi versi, registra e accompagna l`antica e sempre nuova e trepida avventura, tesa come un filo d`oro fra il prodigio e il dubbio fascinoso di inesistenza." (mario luzi)
eta` di lettura: da 5 anni.
Helter Skelter Publishing, 1999, UK. Il primo libro ad esaminare il tipo di canzoni che Bob Dylan chiamava "il mio dizionario e il mio libro di preghiere" cercando di spiegare come sia nato il suono selvaggio e mercuriale a partire dalla reinterpretazione del 1961 di The House Carpenter. in inglese.
Da questo romanzo è stato tratto il film di Tom Ford "Animali notturni" con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Isa Fisher e Aron Taylor-Johnson.
Plexus Press, 1995, UK. Iconoclasta rock, poeta di strada, critico della società, icona pop, la duratura influenza di Bob Dylan sulla cultura americana non ha eguali: l'autore stilla per la prima volta un accurato commento disco per disco di una delle figure più influenti della musica popolare e una cronaca del suo percorso da sconosciuto musicista folk a leggenda del rock. In inglese.
Gammalibri, 1992, IT. Biografia in italiano sulla prima parte di carriera dei R.E.M..
Da Capo Press, 2004, USA. "Un sacco di persone mi dicono che a loro piace quell'album. E' difficile farmene una ragione...la gente che apprezza una tale sofferenza..." dichiarava Bob Dylan riguardo uno dei suoi capolavori Blood On The Tracks. Andy Gill & Kevin Odegard prendono in esame la realizzazione del disco e il particolare periodo che l'ha visto nascere. In Inglese.
in inglese "v.", cioe` versus, significa "contro", e presuppone una battaglia sportiva, ma allude anche a un tipo di poesia che fa scontrare senza paura il drammatico e il comico, l`aulico e il plebeo, temi e stili assai diversi tra loro. il tentativo di dare un senso alla nostra epoca rappresentando le sue contraddizioni piu` vistose ha fatto di questo poemetto, apparso nel 1985, un punto di riferimento per le generazioni della cultura postmoderna.
elvis come il re del rock and roll, costello in omaggio alla nonna di origine italiana, mentre il look rimanda a quello di buddy holly, con le sue giacche anni cinquanta, i capelli corti, gli occhialoni, e la fender jazzmaster a tracolla. si capisce subito che declan macmanus, "macca" per gli amici, c`entra poco o nulla con i new wavers suoi contemporanei, se non per l`insolenza e il piglio rabbioso che caratterizzano le sue prime uscite pubbliche. dietro gli occhiali neri con la montatura spessa si nascondeva un ragazzo inquieto, elettrico, grintoso. un tipo con un`aria poco conciliante e l`indole sviluppata sulle strade meno comode della vita. quella rabbia furente di fragilissimo, insicuro giovanotto che pretendeva che il mondo pagasse alla svelta dazio al suo talento, costello l`ha saputa sublimare in questa rutilante autobiografia, nella quale racconta la sua carriera di artista fra i piu` dotati, coraggiosi e prodighi di sempre. perche` alla fine, per quanto "macca" abbia seminato in quasi tutte le sconfinate praterie della musica di consumo (beat, punk, rock, reggae, soul, pop, ma persino sinfonica e da camera), la sua era e resta una dimensione in cui il rock e` certo questione stilistica ma, soprattutto, una disposizione d`animo, una vera e propria concezione del mondo.
Arcana, 1990, IT. Come in una favola underground, i R.E.M. sono passati in diecie anni dall'anonimato al più grande successo rock. Da un remoto angolo d'America come Athens Georgia, Michael Stipe, Peter Buck, Mike Mills e Bill Berry sono riusciti a parlare con accenti originali e grande energia alla nuova generazione di appassionati rock, coniugando visioni psichedeliche, buona cultura sixties e sensibilità dei tempi nuovi. Questo libro di Tony Fletcher, giornalista britannico famoso per aver fondato la rivista Jamming! e scritto una bella biografia di Echo & The Bunnymen, è la prima attendibile storia dei R.E.M. mai apparsa, frutto di anni di ricerca e della collaborazione deglii stessi membri del complesso. Dai giorni difficili di Chronic Town ai trionfi di Documment e Green, è un racconto travolgente, con il tocco in più di 100 fotografie a colori e in bianconero e una straordinaria discografia illustrata.
Omnibus Press, 2003, UK. Una raccolta di osservazioni senza peli sulla lingua dei e riguardo i Rolling Stones dissotterrate e riassemblate in un vivido documentario verbale. negli anni '60, prima che diventassero un'istituzione come "la più grande rock'n'roll band al mondo" e prima che Mick Jagger venisse nominato cavaliere, gli Stones minacciarono la stabilità della società britannica con i loro comportamenti oltraggiosi e i loro commenti salaci. Paytress ricostruisce i primi 40 anni di carriera con un ritratto illuminante dei Rolling Stones nei loroo giorni più gloriosi.
Giunti, 1996, IT. Con un'introduzione di Massimo Cotto, il libro contiene tutti i testi di Tom Waita con traduzione a fronte da Closing Time firno a The Black Rider incluse le 2 raccolte The Early Years vol. 1 e 2.
Victor Gollancz,1994, UK. Un'illuminante biografia che l'autore ha scritto attingendo da interviste direttamente con Mick Jagger, con amici e persone a lui prossime e in particolare con il manager Tom Keylock. Tra le rivelazioni ci sono i dettagli dei turbolenti rapporti tra il cantante e gli altri membri della band e i pettegolezzi riguardo le sue tante relazioni amorose incluse quelle con Tina Turner, Brigitte Bardot, Marianne Faithful e Jerry Hall.
"All`alba la pizia si recava a fare il bagno nella sorgente castalia, vicino al santuario. Una volta purificata, tornava al santuario, probabilmente accompagnata dal suo seguito, ed entrava nel tempio, dove bruciava ad apollo un`offerta di foglie di alloro e farina d`orzo. Piu` o meno contemporaneamente, i sacerdoti del tempio dovevano verificare che potessero aver luogo le consultazioni. La procedura consisteva nell`aspergere di acqua fredda una capra, forse nel focolare sacro all`interno del tempio. Se la capra rabbrividiva, voleva dire che apollo era lieto di essere interpellato." A Delfi arrivavano da ogni parte del mediterraneo re, autorità cittadine e singoli individui, per consultare la pizia, per erigere monumenti agli dei, per partecipare alle competizioni atletiche e musicali. La città, per lungo tempo, fu un concentrato di religione, arte, manovre politiche e ricchezze. Michael Scott racconta il piu` celebre oracolo dell`antichità e come una cittadina alle pendici del parnaso sia diventata l`ombelico del mondo.
tra i grandi libri di munari, questo e` quello che forse maggiormente rende felici i lettori per la leggerezza incantata con cui li porta a scoprire che saper progettare non e` dote esclusiva e innata di pochi. c`e` in ognuno di noi una creativita` che munari in queste pagine aiuta a sviluppare e a mettere in luce. bruno munari (milano, 1907-1998), pittore, designer e sperimentatore di nuove forme d`arte, ha segnato una svolta fondamentale nella storia del design in italia e nel mondo.
Hyperion, 1995, USA. Compendio di articoli, interviste, recensioni, fatti e opinioni riguardo i R.E.M. apparsi su Rolling Stone nel corso degli anni. Curata dagli stessi editori della rivista. in inglese.
nel 1845 john ruskin si reco` in italia per la prima volta da solo, e qui scopri` la grande architettura romanico-gotica. incantato dal paesaggio e dall`architettura della penisola, scrisse al padre lettere ricche di notazioni non solo sull`arte, ma anche sulla natura, sulla societa`, sul costume italiani.
le "lettere" di platone sono uno dei misteri piu` affascinanti della letteratura greca. non sappiamo chi le ha scritte: se platone, o uno o piu` contraffattori. sicuramente autentica e` la settima, una riflessione sui complessi rapporti che intercorrono tra potere e filosofia. comunque sia, queste tredici lettere sono la testimonianza di un esperimento che parve concretizzare il sogno di platone: portare al potere dei filosofi o dei governanti-filosofi, che traducessero le sue dottrine relative alla legislazione e al governo dello stato. questo tentativo, consumatosi a piu` riprese alla corte di dioniso ii tiranno di siracusa, falli` miseramente.
buenos aires, la nostalgia, i coltelli, le donne e l`amore in una traduzione dei testi piu` famosi del tango. da "caminito" a "la morocha", da "mi noche triste" a "uno", la scelta di piu` di 90 classici del tango. tango e nostalgia, tango e donne, tango e amore, sudore, albe, penombre, fiori alle finestre e nuvole di fumo, sesso e tenerezze, lacrime e volgarita`.
se nel suo studio precedente sofsky avvalorava la tesi secondo cui la violenza e` connaturata all`uomo e l`ordine civile, lungi dall`eliminarla, ne modificava semplicemente la forma, ora prende in considerazione fatti di straordinaria violenza cui la cronaca ci ha abituato. simili avvenimenti sono riconducibili a un ventaglio di cause a tal punto ampio da indicare soltanto che la violenza cieca non e` legata ad alcun motivo particolare. piuttosto essa e` "un processo di trasformazione sociale", dove la concatenazione degli eventi supera l`orizzonte dei protagonisti.
"essere e tempo" di heidegger e` all`origine di alcuni dei piu` significativi sviluppi della cultura del novecento. e non solo di quella filosofica, poiche` quest`opera ha lasciato tracce profonde nella teologia, nella letteratura, nella psichiatria. di per se`, tuttavia, "essere e tempo" si presenta come un`elaborazione originale e innovativa di una delle domande filosofiche fondamentali, la domanda sul senso di cio` che diciamo "essere". a tale interrogativo heidegger risponde, in esplicita polemica con la tradizione filosofica precedente, mettendo in evidenza quella costitutiva temporalita` che e` propria dell`essere in generale e individuando il terreno privilegiato dell`indagine in un ente particolare: in noi stessi.
il volume contiene una serie di opere dello scrittore siciliano con saggio introduttivo, cronologia e note ai testi di claude ambroise. le opere riportate sono: il contesto; todo modo; la scomparsa di majorana; i pugnalatori; candido; l`affaire moro; nero su nero; dalle parti degli infedeli; il teatro della memoria; cruciverba.
ultimo regista maledetto, debord si propose sempre di non far nulla di cio` che si faceva nel cinema, e di fare tutto cio` che non si faceva. lungo un arco di venticinque anni creo` una serie di film concepiti come provocazioni dirette all`essenza del cinema, inteso come fantasma di un`arte assassinata dall`industria culturale e ormai defunta come tutte le altre. emblematico di quel "gusto per la negazione generalizzata" e` il suo lungometraggio d`esordio "hurlements en faveur de sade". completa l`opera una serie di riflessioni teoriche sul cinema, sulla televisione e sulla societa` dello spettacolo.
ida borletti raccoglie, in questo suo libro di memorie, il racconto della sua vita. la storia di ida traccia il percorso della vita di una persona e, nel contempo, gli echi delle esperienze di una collettivita` in crisi. questo libro e` una storia d`amore, una storia di privilegi, di fortuna e di sfortuna, di allegria e di tristezza, di narcisismo e di generosita`.
"`l`italia del novecento` e` la descrizione dell`italia e degli italiani attraverso lo sguardo delle istituzioni e dei partiti, quello dei fotografi professionisti o delle agenzie e quello stesso degli italiani che si sono autorappresentati attraverso la fotografia di famiglia. dall`incrocio di questi sguardi emerge una storia italiana in cui la complementarita` tra locale, regionale e nazionale rappresenta la soluzione adottata, autonomamente dal basso, per sopperire alle carenze dell`"artificialismo" statuale; queste identita` locali sono infatti sopravvissute con spontanea vitalita`, non ponendosi in alternativa alo stato unitario ma semmai sottolineando i limiti nella capacita` di attivare un efficace processo di integrazione." (g. de luna)
a oltre settant`anni dalla morte, salvatore di giacomo (1860-1934) rimane uno scrittore ben vivo nella cultura contemporanea. e tuttavia, l`immagine piu` diffusa di questo protagonista della letteratura italiana fra otto e novecento appare, se non fuorviante, senz`altro parziale e riduttiva. cosi`, spesso si trascurano o s`ignorano, fra l`altro, le sue varie e vaste letture, i suoi numerosi e approfonditi interessi culturali, e soprattutto il suo respiro creativo autenticamente europeo. non e` un caso, d`altronde, che i versi ora teneri, ora malinconici, ora amari del suo raffinato canzoniere abbiano colpito profondamente numerose voci critiche autorevoli tra cui eugenio montale, pier paolo pasolini, gianfranco contini, benedetto croce.
i primi anni del nuovo secolo hanno dato una scossa violenta anche a filosofi e filosofia. relativismo e post-modernismo sono finiti sotto tiro come sospetti responsabili del gran disordine sotto il cielo. ad accusarli: l`ortodossia di varie chiese, le ideologie patriottiche e "neocon" e anche i sostenitori di un universalismo etico. ma la modernita` non e` revocabile e la crisi delle certezze metafisiche e` irreversibile. e poi c`e` davvero un rapporto tra la filosofia e gli eventi del nostro tempo o ha ragione chi, come richard rorty risponde di no? ne discutono, insieme a lui, alcune tra le voci piu` interessanti nel panorama filosofico italiano e americano.
l`amore per emily dickinson e` la grande legge interna, indifferente alle vicissitudini minori, capace di capovolgerne il significato. le poesie d`amore formano un gruppo cospicuo dell`intera opera dickinsoniana, e massimo bacigalupo, studioso e curatore dell`opera della grande poetessa americana, raccoglie in questo volume il meglio della sua produzione.
un uomo e una donna camminano lungo la stessa strada; vanno a prendere, nello stesso asilo, i loro bambini. lei, pauline, giovanissima, e` felicemente sposata. lui, gilles, cinquantenne, e` in attesa di divorzio. in uno sguardo, inaspettatamente, irrompe il desiderio, mascherato da semplice vanita` di piacere, da pura curiosita` di conoscersi. attraverso conversazioni di sguardi e parole, i due si osservano, osservano i malintesi dell`amore, si fanno complici, tessono i segreti di un`amicizia clandestina, tramano le bugie che preparano all`adulterio. fino a quando il pudore cede il passo alla passione, e la passione alla paura.
"ruben e` una parte del mio carattere che, con la saggezza degli anni, ho imparato a mascherare abbastanza bene ma che e` sempre presente, che mi fa sempre scendere dalla parte sbagliata e imboccare con sicurezza le porte dei gabinetti, convinta che siano l`uscita sulle scale e conversare amabilmente, nelle cene importanti, con la cameriera convinta che sia la padrona di casa." (susanna tamaro). il libro contiene in appendice un brano inedito "la dormeuse e`lectronique".
come zeus, sotto forma di toro bianco, rapi` la principessa europa; come teseo abbandono` arianna; come dioniso violo` aura; come apollo fu servo di admeto, per amore; come il simulacro di elena si ritrovo`, insieme a quello di achille, nell`isola di leuke`; come erigone si impicco`; come coronis, incinta di apollo, lo tradi` con un mortale; come le danaidi tagliarono la testa ai loro sposi; come achille uccise pentesilea e si congiunse con lei; come oreste lotto` con la follia; come demetra vago` alla ricerca della figlia core; come core guardo` ade e si vide riflessa negli occhi di lui; come giasone mori`, colpito da una trave della nave argo; come fedra smanio` invano per ippolito; come gli olimpi scesero a tebe per partecipare alle nozze di cadmo e armonia...
il volume raccoglie l`intera produzione poetica di elio pagliarani, dalle prime raccolte degli anni cinquanta a una serie di inediti degli ultimi anni. per la prima volta e` possibile seguire il percorso di uno scrittore che ha saputo costantemente reinventarsi nel corso degli anni. da un lato una fedelta` quasi fotografica al reale, e al mondo della piccola gente, dal sottoproletariato a impiegati come "la ragazza carla", protagonista di uno dei suoi testi piu` famosi; dall`altro l`uso di una serie di procedimenti tecnico-formali tipici delle avanguardie, una capacita` inusuale di giocare con la lingua e i suoi ritmi.
parlare di moda in termini appropriati richiede di partire da una fondamentale distinzione: l`abbigliamento e` un prodotto materiale, la moda un prodotto culturale. insistere su questo scarto significa sfatare il mito dello stilista come genio creativo, mostrare l`importanza e il funzionamento dei sistema istituzionale (produttori, giornalisti, sfilate, pubblicita`) che governa il mondo della moda, svelare i meccanismi che al suo interno decretano il successo e l`insuccesso, esplicitare il valore delle moda per coloro che la consumano. la moda, ribadisce l`autrice, e` una questione di significati, non di abiti.
ordinato cronologicamente e suddiviso secondo le tipologie operative entro l`ampissima attivita` creativa di lucio fontana (rosario de santa fe`, 1899 varese, 1968), il catalogo ragionato generale di sculture, dipinti, ambientazioni propone, in un rigoroso profilo storico-critico, l`intero corpus di opere dell`artista "dei due mondi", considerato fra i massimi protagonisti dell`avanguardia artistica mondiale del xx secolo per l`alto livello d`intensita` della ricerca e la straordinaria qualita` di risultati. esponente significativo, come scultore, di una nuova generazione espressionista europea che si opponeva negli anni trenta al "novecento", fontana fra gli anni quaranta e cinquanta fu scultore, ma soprattutto pittore e autore di "opere ambiente", protagonista dello spazialismo in ambito "informale" e poi, negli anni sessanta, punto di riferimento di nuove ricerche pittoriche e plastiche. frutto del monumentale lavoro di archiviazione e di documentazione d`autenticita` svolto dalla fondazione lucio fontana, il catalogo ragionato generale ripercorre oltre quattro decenni di attivita` creativa caratterizzata dall`intuizione dell`intrinseco dinamismo dell`immagine della vita contemporanea, fra materia, luce, spazio.
questo scritto, scoperto soltanto nel 1937, e` il piano di lavoro, lo schema di un`opera fondamentale della storia del pensiero economico, le "ricerche sopra la natura e la causa della ricchezza delle nazioni" (1776). abbozzo di una grandiosa costruzione teorica, della quale contiene gia` i tratti fondamentali, il breve testo di smith offre il quadro essenziale e incisivo della prima indagine sistematica sulla natura e le conseguenze della divisione capitalistica del lavoro.
poetessa del novecento nata nel 1892 a mosca, la cvetaeva pubblica gia` nei 1909 la prima raccolta di versi. nel `12 sposa sergej efron, che dopo la rivoluzione di ottobre seguira` in occidente, con alterne fasi di relativa prosperita` e di assoluta indigenza. la tragedia si abbatte sulla famiglia quando si scopre che il marito, coinvolto in un clamoroso affaire politico, e` un agente sovietico, e la figlia arianna ne condivide entusiasticamente le idee. la cvetaeva, ormai scrittrice affermata, e` cosi` costretta a rientrare in urss nel `39 per ricongiungersi al marito e alla figlia, ma i due sono arrestati subito dopo l`arrivo di lei a mosca; ex emigrata, moglie e madre di condannati politici, nella "patria ritrovata" la donna conduce una tremenda vita da paria (senza un tetto, senza denaro, sfuggita da tutti) nell`orrore della guerra e dello sfollamento, fino al suicidio, nell`agosto del 1941.
un uomo stanco che per salvare la figlia si piega al ricatto di un nemico implacabile. un sanguinoso complotto che dalle dolci colline di assisi arriva al porto di hong kong. due fratelli votati a strani rituali, guerrieri telematici al servizio dei nuovi barbari. una poliziotta molto sveglia, in coda di cavallo e jeans firmati. magistrati buoni e meno buoni, trafficanti balcanici, killer fuori ordinanza, servitori dello stato fedeli e altri meno. e una incantevole sedicenne che e` la chiave di tutto, e sembra destinata a essere vittima sacrificale, in una trappola gigantesca dove tutto appare troppo ben congegnato per non nascondere qualcosa di ancor piu` mostruoso.
il primo volume della trilogia autobiografica di bob dylan, dedicato agli anni della formazione e a quelli degli incontri decisivi, ricco di episodi inediti. non costretto da gabbie cronologiche, il libro spazia dall`epoca del greenwich village alla fine degli anni sessanta, fino agli ottanta. il tono dominante e` la gratitudine per chi ha reso possibile che bob dylan fosse bob dylan: verso il poeta archibald macleish, che indirettamente lo guida alla realizzazione di "new morning", o verso daniel lanois, musicista e produttore che direttamente lo aiuta a creare "oh mercy". woodstock, san francisco, new orleans, citta` dell`anima con pochi tratti scuri, completano la geografia interiore di un`america invisibile ma mai davvero scomparsa.
il motto di hahne: "riportare dio nella politica!", un invito di scottante attualita` con una forte carica dirompente. il moderatore televisivo peter hahne ritiene che il dramma dell`attacco terroristico alle torri gemelle di new york abbia provocato un solco profondo nella storia del mondo e nello spirito del nostro tempo. non c`e` dubbio che l`11 settembre ha sancito la fine della societa` del divertimento e l`inizio di una nuova ricerca di valori. ma quali sono oggi i valori portanti che vale davvero la pena di difendere? peter hahne ci offre un`analisi del contemporaneo e, al tempo stesso, ci incita al ritorno a quei valori immutabili che ci consentiranno di rinnovare la nostra societa` malata. se non ricorriamo alle nostre origini non ci sara` un futuro. solo una societa` fatta di speranze fondate ha una chance di sopravvivenza. a tale fine ci servono modelli ed esempi molto piu` che non prescrizioni, e valori che non siano semplicemente tali ma siano condivisi.