perche` la gerarchia si e` innestata sulla semplice differenza dei sessi? si puo` pensare di dissolverla? a questa duplice domanda francoise he`ritier risponde in termini antropologici non meno che politici. critica i luoghi comuni sulla differenza dei sessi, esamina la possibilita` di cambiamenti e individua gli ostacoli che continuano implicitamente a impedirli. e tuttavia, questi cambiamenti non sono la promessa di una societa` in cui la differenza e l`asimmetria sarebbero il fondamento, non di una gerarchia, ma di un`autentica armonia?
new york dopo la caduta del world trade center, bagdhad dopo quella di saddam hussein, gerusalemme con il suo "muro di sicurezza": citta` panico che, piu` di ogni teoria, evidenziano il fatto che la vera catastrofe della modernita` e` la metropoli, divenuta progressivamente il luogo della guerra contemporanea. dobbiamo essere in stato di allerta permanente per un incidente sempre possibile, sempre annunciato e sempre rinviato. avremo bisogno di un ministero della paura per amministrare citta` in cui si e` concentrata la ricchezza, ma anche la fragilita` del progresso?
l`universo a luci rosse suscita curiosita` e sconcerto. liberta` sessuale e trasgressione, godimento e violenza sembrano costituire un mondo a parte, ma al tempo stesso si rivelano potente chiave di lettura dell`immaginario sociale. scandagliando il variopinto contesto dei set, delle produzioni, dei registi, dei performer, pietro adamo ricostruisce la storia dell`affermazione del porno di massa negli ultimi trent`anni, dei suoi rapporti con la cultura popolare e con le politiche di emancipazione e offre un esame di quei temi la psicologia della pornografia, la natura della liberazione, la violenza verso le donne - che maggiormente animano il dibattito contemporaneo.
il libro puo` essere considerato come il manifesto del pensiero polivalente di maria zambrano. in esso si mostra infatti la genesi delle due forme di ragione, mediatrice e poetica, che ne hanno guidato tutta l`attivita` filosofica intrecciandosi con una costante riflessione sulla storia della filosofia e della cultura europea, la sua crisi e i suoi fallimenti dei quali l`europa intera era arrivata ormai a soffrire mortalmente. la sfida vitale che il filosofare di maria zambrano assume e` dettata dalla necessita`, non solo teorica ma esistenziale e politica, del "rinnovamento di un`amicizia perduta" attraverso un sapere dell`anima.
caillois, a suo modo scienziato e filosofo, affascinato dal mondo degli insetti, ci ammalia in queste pagine contro ogni antropomorfismo: gli animali si mascherano e non lo fanno solo a fini pratici. molte farfalle, molti tipi di insetti, modificando in modo straordinario il loro corpo, si rendono invisibili e attraverso falsi occhi diventano orribili e terribili. sembra che la natura conosca il dispendio e la vertigine della maschera. il mito dello sguardo pietrificante di medusa che attraversa molte culture, trova un parallelo nelle pratiche normali e inspiegabili di molti insetti.
archimede raccontava che gli interessavano solo cose "belle e sottili". sempre di piu`, invece, la scienza ha preso la strada dell`"estetica" e sempre di piu` e` evidente che l`umanita` ha bisogno di una scienza che sia in armonia con la natura, non piu` basata su quell`assunto antiestetico, proprio della visione di cartesio e bacone, secondo il quale nella scienza contano solo quantita` e numeri e non anche qualita` e bellezza. oggi la conoscenza scientifica dei complessi meccanismi della natura non puo` piu` prescindere dall`uso dei sensi e dalle categorie estetiche che affianchino la ragione nel percorso cognitivo. in questa nuova visione scientifica il telaio che tesse la trama e` il tempo, i colori sono i fili e la tela e` la materia in evoluzione.
l`autore affronta in questo libro temi sociologici e antropologici oggi molto attuali: il dilagare dell`anoressia e dei disordini alimentari, l`angoscia della solitudine, l`invidia, e in particolare il risentimento, la necessita` umana di fondare l`ordine sociale, le apparenze culturali e religiose attraverso l`esclusione di capri espiatori. secondo l`autore, l`uomo agisce sempre desiderando di essere un altro, che e` ad un tempo modello e rivale: ecco il fuoco dell`invidia e del risentimento, ecco le prime micce della violenza e dell`esclusione. girard mette in luce lo specifico delle interazioni sociali della societa` contemporanea e ne mostra le forme perverse e spesso esasperate.
gli astri determinano davvero il nostro destino, come vole l`astrologia, oppure si tratta solo di superstizione e inganno? e` finita l`epoca della conquista umana della luna, o sara` marte il nuovo obiettivo? esiste vita intelligente nel cosmo? qual e` l`origine dell`universo, e quale sara`, se mai ci sara`, la fine? a queste e altre domande risponde uno dei nomi piu` noti della ricerca scientifica italiana: un dialogo ideale con galileo ed einstein, con lucrezio e leopardi alla ricerca dei fenomeni che regolano l`attivita` di galassie, stelle e pianeti.
il cinema puo` essere considerato un "testo" ricchissimo di temi e motivi propriamenti filosofici. lo dimostra umberto curi analizzando alcuni dei grandi film comparsi negli ultimi vent`anni, da "la messa e` finita" a "nove settimane e mezzo", da "adele h." a "eyes wide shut": a partire da temi come l`amore, la guerra, il potere, il tempo, la memoria, l`analisi filosofica mette in evidenza come il cinema riesca nell`impresa straordinaria di rendere visibile l`intellegibile, di tradurre il pensiero in immagini.
una sintesi della filosofia di uno dei migliori filosofi del nostro tempo, che tocca i temi della coscienza, del linguaggio e dei modi in cui gli uomini creano i significati e la cultura in cui vivono. searle vorrebbe insegnarci a praticare la filosofia nel mondo reale, con il quale abbiamo a che fare quotidianamente. e` il mondo dei fenomeni biologici, come la fotosintesi e la digestione, ma anche degli stati mentali come la conoscenza e l`intenzionalita`, che per searle sono reali tanto quanto lo sono i tramonti, le montagne o le spiagge bagnate dal mare.
davanti alla famiglia riunita per la cena, passano sullo schermo della tv immagini di guerra, fame, calamita`. che fare di questo fatto sociale? in un mondo dove i media occupano una posizione dominante, e` proprio la dimensione della distanza quella che determina i modi del nostro farci carico del dolore altrui. il libro affronta tale questione definendo le forme e le modalita` di gestione della pieta`, fino a mettere in questione il tipo di intervento umanitario che occupa oggi le scene della politica internazionale.
che cos`e` il limbo? una cosa che ci insegnavano a scuola, un`esperienza possibile qui e ora ma descritta come appartenente al mondo dell`aldila`? il grande psicoanalista francese pontalis ci descrive attraverso mille sfaccettature un modo intermedio, uno stato d`animo, una condizione psichica. e, insieme, ci descrive il modo in cui egli ha pensato quest`esperienza. un libro sul limbo come modo per evitare il fuoco dell`inferno e la monotonia del paradiso, e che culmina in un profondo richiamo alla vita, anche quando e` impersonata da altri che non ci attirano. e che pure sono la vita.
forse, l`unico "scandalo" della condizione umana e` che questo mondo risulti conoscibile da quel piccolo abitatore che e` l`uomo. la` dove non arriva il senso comune, che si lascia appagare dalle apparenze, comincia l`impresa scientifica che pretende di svelare le strutture soggiacenti al mondo dei fenomeni. dove la speculazione della scienza ci lascia insoddisfatti, interviene la tecnica con le sue enormi capacita` di manipolazione. carlo sini valuta questi tre momenti (senso comune, scienza e tecnica) che costituiscono l`avventura che chiamiamo conoscenza.
krauss racconta come l`odierna cosmologia si trovi alle soglie di una rivoluzione concettuale: quella "massa mancante" che spiegherebbe perche` l`universo e` sostanzialmente "piatto" potrebbe rivelare proprieta` sorprendenti. pare infatti che la materia e l`energia presenti nell`universo non esercitino quell`azione di freno sull`espansione che sarebbe stato lecito attendersi secondo la relativita` generale di einstein, ma anche secondo la teoria di newton. partendo da questa nuova prospettiva krauss ci fornisce una guida aggiornata a uno dei misteri piu` profondi dell`universo.
il libro presenta un`analisi dei significati che gli animali hanno avuto nelle varie culture di ogni epoca e fino ai giorni nostri. viene trattato il tema della convivenza dell`uomo con gli animali a partire dal mondo preistorico, le principali concezioni scientifiche, le credenze e le simbologie costruite intorno al regno animale. un bestiario illustrato esamina ad uno ad uno i principali animali sui quali le varie civilta` hanno costruito mitologie e racconti fantastici, spesso a partire da un`accurata osservazione della realta`. attenzione e` dedicata anche alle creature ibride e mitologiche quali il drago, la fenice e il licantropo, dei quali vengono svelati i significati simbolici.
"la vicenda umana di sostakovic restera` sempre esemplare nella storia della sociologia musicale. un artista desideroso di originalita` e indipendenza si scontro` con un potere che diceva di considerare inutili le opere d`arte inaccessibili al grande pubblico, ma di fatto voleva usare rozzamente gli artisti come dei creativi pubblicitari, come dei curatori della propria immagine. e nella vastita` del mondo musicale di sostakovic c`e` un aspetto unico e irripetibile: la ribellione di un artista aristocratico che si fa beffe dello stile retorico, del mondo della musica popolare, del consenso massificato, e afferma con rabbia l`indipendenza del proprio talento inventivo, umiliato e offeso." (franco pulcini)
negli anni novanta l`economia cinese e` in fibrillazione, ma per dare nuovo impulso alle attivita` produttive e` necessario l`arrivo di ingenti capitali dall`estero. tim clissold percorre l`immenso paese alla ricerca di realta` industriali promettenti. i partner cinesi oscillano fra l`apatia e l`aperta ribellione, il sistema burocratico e` governato da una babele di norme contraddittorie, il dialogo con gli amministratori segue rituali bizantini e inconcludenti. clissold si ritrova cosi` protagonista di un viaggio di scoperta e maturazione intellettuale: il rapporto con una storia millenaria, straordinariamente conscia di se` e resistente, lo costringe a modificare in profondita` il proprio approccio alla diversita` culturale.
un libro su hans werner henze non vuol dire soltanto rendere omaggio a una delle personalita` di maggior spicco del mondo musicale contemporaneo, ma mettere a fuoco, e in alcuni casi scoprire, aspetti fondamentali della vita musicale degli anni recenti, dissolvendo equivoci e dissipando luoghi comuni. questo libro - realizzato su iniziativa dell`assessorato per la cultura della citta` di torino in occasione delle giornate di musica contemporanea di settembre musica 1986 - e` un`opera collettiva nella quale i vari contributi, scritti con la massima liberta`, hanno finito per costituire nel loro insieme una sorta di pacata e approfondita confutazione di quei luoghi comuni: vi si avverte una specie di impulso oggettivo che coincide con la visione culturale degli anni ottanta, una visione che e` stata capace di misurare le distanze riequilibrando e scoprendo le proprie prospettive. i saggi qui pubblicati rispecchiano infine, nell`internazionalita` della loro provenienza (vi compaiono, a parte una certa scontata preponderanza tedesca, autori italiani, svizzeri, francesi, costaricani e americani), l`amplissimo raggio di influenza esercitato dalla musica di henze.
il bambino sicuro di se`, capace di far valere i suoi diritti e di rispettare quelli degli altri, capace di convivere in armonia, e` stato educato a seguire semplici, ragionevoli regole di vita. regole che i genitori non impongono con la forza o con il ricatto, ma che stabiliscono esercitando il buon senso, l`osservazione attenta delle esigenze del bambino, e che si impegnano loro stessi a rispettare. con esempi concreti, tratti dalla vita di ogni giorno, questo manuale aiuta i genitori a formulare alcune basilari regole di convivenza.
"memorie del teatro" non e` un libro che spinge verso una direzione "museale" del teatro, ma e` un libro che, al contrario, cerca di sprigionare i valori polemici del ricorso alla memoria in un occidente che, soprattutto a teatro, di quella memoria e` stato un cosi` cattivo custode. memorie che da stanislavskij, meyerhold o artaud a grotowski, brook o barba, hanno formulato l`auspicio di rinnovare il teatro con un lungo lavoro d`esplorazione delle sue risorse iniziali, risorse che sono andate perdute, quando non sono state ignorate. di questo sforzo di attualizzazione della memoria, attualizzazione pratica, d`intervento, questo libro segue l`evoluzione.
philippe lacoue-labarthe ci pone di fronte a nove autoritratti fotografici di urs luthi per interrogare l`arte: e nell`interrogazione mostrare che, in verita`, non si possono rivolgere domande all`arte, tanto piu` se filosofiche, perche` e` l`arte stessa - nella forma sua singolarissima di riguardarci - a interrogarci, silenziosamente, facendo vacillare le nostre certezze, cancellando le nostre risposte, e facendoci esperire, proprio cosi`, inermi e come davanti alla morte o alla nascita ammutoliti, il nostro non-sapere.
"non serve vivere per loro, morire per loro. dicono: e` un ebreo". questo scriveva, nella prima meta` del xx secolo, jakob wassermann, uno dei piu` affermati scrittori di lingua tedesca, nel saggio autobiografico "mein weg als deutscher und jude. era tedesco, era ebreo, "l`una cosa in modo intenso e completo come l`altra, l`una inscindibile dall`altra". ma nel mondo in cui viveva essere l`uno e l`altro insieme gli era interdetto. "e come se solo presso i morti si potesse trovare giustizia dai vivi. perche` cio` che questi fanno e` assolutamente intollerabile". un libro di accusa radicale, pubblicato per la prima volta nel 1921, dodici anni prima che in germania i nazisti prendessero il potere e con cio` iniziasse lo sterminio degli ebrei d`europa.
qualora questo libro fosse davvero venuto a capo del problema fondamentale che esso si pone, s`intitolerebbe ermeneutica e morfologia. s`intitola invece morfologie del moderno a indicare la preoccupazione teorica principale che impegna questi saggi che vanno dal romanticismo a nietzsche per venire ad alcuni momenti dell`estetica contemporanea. la tesi centrale e` che l`ermeneutica, la moderna teoria filosofica dell`interpretazione sia sorta dalla fine traumatica della teleologia della natura, di una finalita` ad essa intrinseca che si proponga anche come complessivo senso dell`essere. in questa prospettiva l`ermeneutica e` volta alla costruzione del senso dopo che la sua evidenza e` venuta meno.
"il teatro, di per se`, consente di vivere nuove identita` e se l`identita` e` anche la forma che il mondo ci da`, il teatro consente di togliere una pelle e indossarne un`altra. consente, anche alla persona disabile, di avere una propria "altra" vita magari piu` semplice da accettare e da manifestare di quella che realmente gli appartiene. permette di prendersi un innocua vacanza, anche se per poco e all`interno del gioco della recita, da quel penoso sentimento del limite personale che, seppure reso un po` piu` consapevole dall`ineludibile lavoro di elaborazione del lutto, e` pur sempre troppo difficile da tollerare ".
nietzsche fu veramente il filosofo ateo e nichilista che una certa vulgata dipinge? venturelli procede alla decostruzione di questo stereotipo ripercorrendo le vie molteplici del pensiero nietzschiano, guidato da due fili armoniosamente intrecciati: la musica e la religione. sullo sfondo del nulla, quale inaggirabile tema del pensiero nietzschiano, venturelli tenta di ricostruire la "filosofia di nietzsche" dando largo spazio al tema di una religiosita` che, sebbene sofferta, resta pur sempre cifra del suo pensiero tragico nel senso proprio della parola, indissolubilmente legato allo spirito della tragedia e alla sua musica.
questo libro raccoglie sei scritti di valentine de saint-point, figura femminile di inizio secolo, legata agli ambienti del futurismo e protagonista di autentiche battaglie culturali negli anni immediatamente precedenti lo scoppio della prima guerra mondiale. il primo testo, "manifesto della donna futurista", e` un proclama sfrontatamente bellicista e antifemminista che, aggirando la misoginia di marinetti, cerca di assicurare alla donna un ruolo adeguato nel movimento futurista. la postfazione di jean-paul morel e la cronologia biografica sono utili per ricostruire il ritratto di una donna che fu particolarmente attratta dalla liberta`.
"non stiamo parlando dell`urgenza di inventare una prassi politica tale da nutrire un
"tra le maggiori dell`epoca contemporanea", come l`ha definita paul virilio, l`opera di giovannelli ha destato in francia grande attenzione tra critici e filosofi per la capacita` di coniugare le differenti istanze che si muovono nel panorama dell`arte contemporanea (land art, virtual art, installazioni, ecc.) ed elementi di riflessione filosofica e psicoanalitica (da baudrillard a lacan). e a questa singolare iunctura di arte e filosofia che thenot dedica il suo saggio focalizzando la sua attenzione sul tema dell`essere quale nota fondamentale della partitura artistica di giovannelli: un essere inteso non come concetto astratto e generalissimo ma come materialita`, e piu` precisamente come gli elementi naturali che formano il cosmo: acqua, aria, fuoco, terra.
di nobile nascita, di bell`aspetto, precoce e brillante avvocato, gradito alla regina maria antonietta, he`rault de se`chelles poteva nutrire per se` qualsiasi progetto. ma la sua folgorante traiettoria fu interrotta da un vizio pericoloso, il gusto dell`irrisione, che nei complicati anni della rivoluzione non gli fu perdonato e fini` per costargli la vita. giunto al vertice della convenzione nel partito di danton, venne ben presto accusato di tradimento e ghigliottinato.
un esperto di heidegger si confronta con il piu` spinoso dei temi che attraversa, in filigrana, l`intera opera del filosofo di messkirch: la liberta`; e riesce, cosi`, a offrire al lettore un profilo del pensiero heideggeriano in cui la tematica dell`essere non esaurisce le risorse della speculazione, ma assume il suo preciso ruolo di questione fondamentale in relazione allo spazio dell`esistenza umana quale spazio costitutivamente libero.
da qualche tempo a questa parte, nel gergo giornalistico e televisivo di molti "intellettuali mediatici", laici e cattolici, del nostro paese, la parola eutanasia e` diventata una parola impronunciabile: quasi che colui che osa pronunciarla commetta un peccato mortale, un crimine e sia destinato, in ogni caso, alle fiamme dell`inferno. eppure, per oltre duemila anni, ha conservato l`originario significato che ben conoscono quanti hanno ancora una qualche familiarita` con il greco antico: morte felice, serena, dolce e, in ogni caso, nobile e razionale, in quanto morte a cui si espone il saggio "per la patria e per gli amici e nel caso in cui sia vittima di dolori acuti o di menomazioni o di malattie incurabili" (diogene laerzio, vite dei filosofi, vii, 130).
la profonda sensibilita` degli artisti cinesi nella rappresentazione del paesaggio e` ben conosciuta. il loro pennello riesce ad estrarne la sottile vitalita`: montagne, pini, fiumi e vento sono tutti pervasi da un soffio di poesia. questo approccio puramente cinese all`arte come comunione con la natura e` soprattutto noto attraverso le opere pittoriche. meno noto e` che esso abbia contribuito alla nascita di mirabili testi in prosa e in poesia. i "paesaggi in prosa" contenuti in questa piccola antologia di autori che vanno dal quinto al diciannovesimo secolo, sono la descrizione di viaggi, escursioni, gite in luoghi che stimolano il sentimento e l`immaginazione del viaggiatore per l`asprezza selvaggia, o per il loro aspetto inquietante e minaccioso, o per la loro sublimita` e inaccessibilita`, o per la loro leggiadria e gaiezza; sempre, comunque, per il loro potere di manifestare la multiforme bellezza della natura e la singolare felicita` che essa offre all`uomo. le forme del vento ci svelano un cammino percorso da piu` di un millennio, quello di un`intima comunione con l`universo vivente. francois cheng
lou andreas-salome` (1861-1937), affascinante figura di intellettuale, tedesca di origine russa, frequento` intensamente le avanguardie culturali del suo tempo, stabilendo legami profondi con nietsche, rilke e freud, del quale divenne una fervente seguace. la sua produzione poetica, letteraria e scientifica consta di venti volumi e piu` di cento tra articoli e saggi.
"questo libro non ha certo la pretesa di essere un trattato di astrofisica. pero` vi spieghera` tutto (o quasi) quello che avete sempre voluto sapere sulle nane bianche, sulle giganti rosse, sulle supernove e le pulsar, sulle differenti forme di spazio, sulle galassie e i buchi neri... vogliamo invitare il lettore a un vagabondaggio poetico e filosofico, a una libera passeggiata (forse un po` iconoclasta) nel giardino delle stelle."
leon pinsker (1821-1891) e` stato il fondatore del sionismo politico. la sua opera edita nel 1882, molti anni prima de "lo stato ebraico" di theodor herzl (1896), ha contribuito a porre fra gli ebrei dell`europa orientale, vittime designate di un`ondata di pogrom zaristi, il problema della loro identita` culturale e politica. la sua proposta, come risulta dal titolo stesso del pamphlet, intende contrapporre al processo di assimilazione individuale che si veniva compiendo nelle societa` dell`occidente, un processo di emancipazione collettiva, di cui dovevano essere protagoniste le comunita` che vivevano nei ghetti e negli shtetl dell`impero russo, avente come fine la creazione di uno stato indipendente di ebrei, per gli ebrei e governato dagli ebrei.
"domani era bel tempo" di michel cyprien e` un vaporoso e spumeggiante saggio sul tema della meteorologia. con le sue doti di brillante conversatore l`autore conduce un divertente discorso sul "meteo", costellato di citazioni e riferimenti dotti che vanno da lucrezio a giulio cesare e a plinio il giovane, dalla mitologia hittita alla bibbia, da fritz lang a fred astaire, da vivaldi a debussy e cosi` via fino alla "soluzione di montreal" e al prevedibile avvento (ormai in atto) di un cesarismo tecnologico universale. una conclusione che dimostra come per cyprien, per dirla un po` alla wilde, non c`e` discorso piu` serio di quello fatto con leggerezza.
i saggi raccolti nel volume esaminano il progetto cosmopolitico di kant e affrontano il problema della praticabilita` del suo modello giuridico, politico ed etico in riferimento sia alla situazione e alle prospettive del processo di unificazione europea sia alle attuali discussioni sui problemi della democrazia, della cooperazione e delle relazioni internazionali.
nella seconda meta` del settecento l`apprendistato alla vita e` di scena in quella variante del romanzo europeo a cui e` stato dato il nome di "romanzo di formazione". l`esplorazione della vita quotidiana, l`attenzione al dettaglio, sono occasioni per ricercare, se esiste, il filo nascosto che tiene unite le diverse esperienze di un protagonista sempre esposto al rischio di vedere fallire il suo progetto di affermazione nel mondo. il romanzo diventa allora la modalita` letteraria che consente di rappresentare, come dira` novalis, "una vita in forma di libro". questo saggio si propone di identificare alcuni punti di svolta dell`idea di formazione, con un`attenzione particolare agli aspetti antropologici e filosofici che sottendono le nuove scritture romanzesche.
il testo qui presentato e` la rielaborazione e la sintesi di 24 interviste televisive, di circa 20 minuti ciascuna, rilasciate da edoardo sanguineti a giuliano galletta a partire dall`ottobre 2001 e fino all`aprile 2002 e andate in onda, con cadenza settimanale, sull`emittente genovese telecitta`.
registrate per radio france tra il 1952 ed il 1954, le causeries rappresentano una preziosa fonte tanto per il cultore quanto per il neofita di bachelard. consacrate a acqua, aria, terra e fuoco, mano e forgia, dormeurs eveille`s, queste "chiacchierate" radiofoniche suggellano la felice stagione degli elementi, attestandosi come piccolo corpus di passaggio tra la tetralogia poetica e le re`veries della vecchiaia e testimoniando del potere d`immaginazione delle sostanze materiali su sognatori lucidi e poeti.
il filosofo alessandro di licopoli, vissuto tra la fine del iii secolo e l`inizio del iv secolo dopo cristo, appartenne alla scuola neoplatonica di alessandria d`egitto. l`unica sua opera pervenutaci, il trattato "contro i manichei", costituisce il primo tentativo di critica sistematica al manicheismo, la grande religione tardoantica che proprio in quei secoli si stava diffondendo in tutto il vicino oriente, grazie a una intensa attivita` missionaria. venuto a contatto con i diretti discepoli di mani, alessandro ripercorre con lucidita` le vicende del mito manicheo, che abbraccia l`intera storia universale, annunciando ad ogni uomo il proprio messaggio di salvezza attraverso la conoscenza.
... questi "sopralluoghi" hanno permesso di individuare una complessa fenomenologia di forme, le quali, sottraendosi al "controllo" dell`evidenza, tendono di continuo a inventare nuovi rapporti di senso, nell`orizzonte di quella filosofia di cui parla merleau-ponty, che non cerca "un immediato abolito per confondersi in esso: quello che essa vuole e` trasportarsi [...] sul cerchio di fuoco del visibile, del nominabile, del pensabile, dove il vedere, il parlare, il pensare attuali riannodano il legame con tutte le visioni, tutte le parole, tutti i pensieri". (dalla premessa)
"nietzsche ci invita, anzi ci impone o meglio pone come condizione del seguirlo il seguire noi stessi; nessuno che, seguendo altri, si trattasse pure di nietzsche, non segua se stesso, puo` sostenere di seguire nietzsche, chi segue "fedelmente" se stesso incontra nietzsche sul proprio cammino." (dall`introduzione dell`autore)
il libro si propone di offrire uno strumento di conoscenza e di approfondimento a coloro che si affacciano per la prima volta su un universo poetico ancora sconosciuto. essa non si accontenta di ripercorrere le tappe di un viaggio attraverso quattro secoli di letteratura, ma fa il punto sull`argomento. la letteratura brasiliana si presenta oggi molto diversa da quella di pochi decenni orsono. diverso ne appare il significato. e seppellito per sempre il problema di una lingua "brasiliana", totalmente svincolata dal modello portoghese, la lingua di un brasile di centottanta milioni di parlanti di fronte ai dieci milioni della madrepatria, un brasile fiero che non ha piu` bisogno di cantare "minha lingua e` brasileira, ja` passou de portugue`s".
quale situazione prefigura e cosa definisce propriamente il sublime? lo si puo` ritenere una categoria puramente estetica? o esso suppone una particolare determinazione dell`uomo, la sua dignita` e destinazione? mossa da queste domande, la ricerca analizza le due versioni del sublime (matematico e dinamico), individuando in esse non solo alcuni passaggi essenziali che segnano la rapida evoluzione dal criticismo all`idealismo, ma due filoni di pensiero caratterizzati dal rilievo che assume l`infinita` del compito morale o la compassione suscitata dall`arte tragica.
pubblicato per la prima volta nel 1960 in occasione del centenario dell`unita`, le mille e una italia e` un racconto fantastico dedicato al nostro paese, alla sua storia, alle sue tradizioni e ai suoi eroi. riccio tumarrano, un ragazzo siciliano, parte per raggiungere il padre, minatore al traforo del monte bianco. nel suo viaggio da sud a nord, lungo un percorso in cui gli spazi geografici si intrecciano con i tempi della storia, riccio incontra figure e uomini illustri di ogni epoca (da annibale a garibaldi, da savonarola a machiavelli, a galileo, da cavour a mussolini, ai fratelli cervi e al beato cottolengo), che lo aiutano a comprendere i tratti, spesso irrisolti e contraddittori, della nostra nazione. "ma e` un`italia diversa da quella dei libri di scuola - scrive arpino in una nota al testo - un`italia imprevedibile e piena di speranza." la felicita` di un`invenzione che si rinnova a ogni pagina, la leggerezza poetica e lo stile chiaro, sciolto e disinvolto, fanno di le mille e una italia un libro per tutti, godibilissimo e di grande attualita`. con due interviste di giovanni de luna e mariarosa masoero.
negli ultimi anni la mappa degli equilibri geopolitici mondiali e` vistosamente mutata. il "momento unipolare" e` finito. emergono nuove potenze che obbligano gli stati uniti ad aggiornare le proprie strategie di politica estera. ed e` proprio quello che sta cercando di fare il presidente barack obama, gravato pero` da una pesante eredita`. con l`invasione dell`iraq, infatti, l`immagine e la legittimita` degli stati uniti sulla scena internazionale si sono incrinate. la devastante crisi finanziaria del 2008, d`altra parte, ha scatenato la peggiore crisi economica dai tempi della grande depressione e ha offuscato il modello di capitalismo che negli anni del boom gli americani hanno cercato di imporre al mondo intero. di fatto, gli stati uniti si trovano a un bivio e c`e` perfino chi si chiede se in questa epoca di cambiamenti rivoluzionari, caratterizzata soprattutto dall`ascesa della cina e, in modo diverso, dell`india, l`america potra` ancora essere considerata la "nazione indispensabile", come una volta e` stata definita da madeleine albright. ripercorrendo la storia della politica estera americana da george washington a barack obama, diego gilardoni analizza questi temi sullo sfondo di un`ampia prospettiva temporale e si spinge fino a delineare alcune ipotesi sul futuro di un paese che, a suo giudizio, e` comunque destinato ad assumersi ancora per un bel pezzo le responsabilita` proprie della sua posizione storica di leader mondiale.
l`arte, la mitologia, la letteratura, il pensiero filosofico, l`organizzazione del lavoro e della societa`, la globalizzazione del mercato, l`urbanistica e l`architettura degli spazi, la vita nelle citta`, con tutti questi elementi, anche con quelli in apparenza piu` lontani e inaspettati, la siesta intrattiene un rapporto, complice la mediazione onnipresente del "tempo". e proprio sul tempo, un tempo che oggi tende sempre piu` a essere lineare, si concentra la trattazione ironica, colta e divertita di paquot. poiche`, a ben vedere, la siesta appare come un tempo autenticamente libero, un momento in cui si e` presenti a se stessi attraverso la propria momentanea assenza dal mondo.
un grande poeta e saggista contemporaneo si misura con il piu` noto e amato dei musicisti italiani di cui cade quest`anno il centenario della morte. cosa hanno significato per il nostro paese i melodrammi di verdi? edoardo sanguineti chiama in causa tanto le sofisticate opinioni di poeti e letterati, quanto l`amore viscerale dell`italia melomane contadina e operaia, per inscrivere giuseppe verdi nella grande tradizione del realismo occidentale.
come vivere felici? che cosa e` la felicita`? come vivere una vita dedita alla bonta` e alla bellezza? la filosofia greca ha cercato di rispondere a queste domande. la risposta e` un invito a vivere in sintonia con se stessi e con la natura. oggi, ha ancora un senso questa preziosa indicazione? e` ancora possibile, per l`uomo contemporaneo, raggiungere la saggezza cui aspiravano i filosofi greci? e` ancora possibile, oggi, coltivare il piacere dell`amicizia e l`arte della conversazione come virtu` supreme dello spirito umano? a tutte queste questioni ha cercato di dare una risposta l`autore intrattenendosi ora con epicuro, ora con epitteto, marco aurelio e con i loro seguaci ed amici.
"la natura petrigna, con cui si staglia nell`arte del quattrocento il personaggio di mantegna, coinvolge tanto le opere figurative quanto la leggenda biografica. e proprio il fatto che essa si caratterizzi per ampie lacune consente all`interpretazione di saramago di cercar di colmare gli intervalli della cronaca con l`immaginazione propria del romanziere." (luciana stegagno picchio).
jacques derrida si interroga su una certa internazionalizzazione in corso della filosofia, del suo insegnamento come delle sue pratiche, ricerche o esperienze. quali sono a questo riguardo le responsabilita` di ogni filosofo, attraverso la sua lingua, la sua tradizione, la sua nazionalita`? appare indispensabile una riflessione sulla filosofia, e in particolar modo sulla filosofia del diritto che fonda istituzioni quali l`onu, l`unesco, etc. derrida inscrive le sue riflessioni preliminari sotto il segno di un testo celebre e singolarmente "attuale" di kant (idea per una storia universale dal punto di vista cosmopolitico, 1784), che richiede al contempo il rispetto, la rilettura e alcune domande.
il saggio introduttivo affronta tre momenti particolarmente significativi della vita e dell`azione spinelliana: la genesi del manifesto di ventotene; il contributo al negoziato della comunita` europea di difesa e della comunita` politica; il trattato-costituzione approvato dal parlamento europeo del 1984. attraverso il filo rosso dell`opera e dell`azione spinelliana, il libro esamina e illustra le tre scuole del pensiero europeo: quella federalista di spinelli, quella funzionalista di monnet e quella interrogativa di de gaulle. dal loro confronto emerge il complesso percorso dell`integrazione europea, un percorso che procede per squilibri dinamici e in cui le tre forme, al tempo stesso, si combattono e si contaminano. prefazione di tommaso padoa-schioppa.
che cosa vuoi dire comprendere? che cosa vuol dire comprendere se`, che cosa vuoi dire comprendere l`altro? che cosa vuoi dire non comprendere e non essere compresi? la domanda viene discussa in questo libro alla luce dei dibattito tra l`ermeneutica di gadamer e la decostruzione di derrida. ma la tesi di una utopia del comprendere, che donatella di cesare sostiene, si delinea sullo sfondo della tradizione filosofica ebraica, in un dialogo serrato con paul celan, con la sua riflessione sulla poesia e sul linguaggio. la domanda diventa allora: che cosa vuoi dire comprendere dopo auschwitz? e a partire da qui che, attraverso un ripensamento filosofico e politico di concetti come promessa, futuro, avvenire, puo` essere attribuito un nuovo valore all`utopia.
ne "l`arte e la morte" il genio visionario di artaud si autorappresenta in una sorta di affresco gotico, un racconto per scene visto come la partitura di un dramma interiore, una sorta di rappresentazione tra il sacro e il profano che nel rapporto sessuale e nelle sue implicazioni riflette le movenze di uno psicodramma interiore.
un`acuta rilettura dell`estetica di kant, che vede nella "critica della facolta` di giudizio" la piu` attuale tra le sue opere. tale attualita` riguarda il modo con cui kant affronta l`"immenso abisso" che divide l`ambito teoretico-conoscitivo della filosofia da quello etico-pratico. come superare l`impasse? come non rimanere paralizzati dalla fascinosa potenza di tale immagine? come non rassegnarsi ad una scissione tra l`agire e il conoscere, tra l`essere cittadini del mondo e investigatori del cosmo? la mossa kantiana sta, per l`autore, nel convertire l`immagine dell`abisso nel problema di attraversare comunque il confine che separa i due ambiti. alla liberta` e alla contingenza del giudicare riflettente spetta l`attraversamento del confine.
se si toglie alla critica il vanto di essere un`obiettivazione calibrata e la si considera un`attivita` creativa e se, al tempo stesso, si riflette sul nucleo intraducibile che permane in ogni poesia, cadono le sicurezze degli interpreti e la gerarchia dei saperi. con questo sguardo radicale viviani visita luoghi e autori della poesia degli ultimi decenni. dalla questione sull`essenza del testo poetico ai tentativi di interpretarlo, dall`analisi di una societa` e di una cultura che allontanano dalla scrittura letteraria fino alle insicurezze dei poeti e ai pericoli per la sopravvivenza della poesia: questi saggi formano un libro teorico e di poetica, ricco di intuizioni e anche indicazioni per chi vuole leggere o scrivere versi.
con senso della misura, ma non senza ambizione, simon critchley prova a rispondere a parecchi interrogativi poco esplorati che riguardano la natura dello humour: perche` usiamo il riso per farci beffe della morte? perche` molti comici tendono ad essere depressi? lo humour e` sovversivo o rafforza lo status quo? che cosa c`e` dietro le battute sessiste e razziste? l`umorismo e` una faccenda privata o ha una natura condivisa, sociale? l`autore tiene particolarmente all`idea che l`aspetto umano dello humour consiste nel ridere di se`, nel trovare se stessi ridicoli; ma sinceramente, non per ipocrita opportunismo. allora lo humour diventa un potente antidepressivo, grazie al quale, invece di fuggire la realta`, possiamo farle fronte.
il contenuto veritativo delle proposizioni filosofiche non e` indipendente dal linguaggio che si usa per esprimerle. venuta a crollare la convinzione di un possibile uso strumentale del linguaggio, la filosofia ha trovato nella narrazione artistica, ma soprattutto nella parola poetica, un elemento concorrenziale per il raggiungimento dei suoi stessi fini. con particolare cura teoretica l`autore ricostruisce l`itinerario filosofico di holderlin e il suo problematico rapporto con l`amico hegel. la scelta di campo che progressivamente separa l`universo di riferimento estetico dell`uno dal mondo della pura concettualita` dell`altro, rappresentano un paradigma di grande attualita`.
"queste osservazioni sull`arte, sullo spazio, sul gioco di rapporti che li coinvolge entrambi, anche se espresse in forma affermativa, sono e restano problemi. esse si limitano all`arte figurativa e, per l`esattezza, tra le varie forme in cui quest`ultima si manifesta, alla scultura".
la seguente pubblicazione riproduce il testo della conferenza che martin heidegger tenne il 3 ottobre 1964 nella galleria `im erker` di st. gallen in occazione del vernissage di un`esposizione delle opere di bernhard heiliger. il manoscritto di trova pressi il deutschen literaturarchiv di marbach.
l`autore ripercorre attraverso 26 agili medaglioni, le istanze libertarie che da oltre un secolo hanno contraddistinto l`america latina e che hanno spesso acceso gli animi dei rivoluzionari europei. personaggi come zapata, pancho villa, fidel castro e che guevara sono diventati, pur in epoche diverse, il simbolo del desiderio di riscatto a volte degli strati umili della popolazione, a volte di intere nazioni. c`e` anche spazio per peppino garibaldi, nipote del famoso eroe dei due mondi, che fu un protagonista della rivoluzione messicana agli inizi del novecento. mauro della porta raffo, pur restando nei confini della storia, ci svela retroscena, episodi curiosi e particolari inediti.
la morte di un potente industriale e un colpo di pistola in bocca a un giornalista. rosario ciulla pagano` d`alcamo, questore di milano, tanto affascinante quanto pigro e gattopardesco, indaga. il caso e` infittito da altre morti cruente e misteriose ma tutte legate da un filo sottile che non sfugge alla vera protagonista dell`inchiesta: pamela, bellissima business woman internazionale con un master in criminologia. politica, massoneria e poteri forti, traffico d`armi, di eroina e di tesori d`arte. dalla turchia al venezuela, dall`europa all`iraq, dalla brianza a montecarlo. e dal passato una nuova storia d`amore. tanti i personaggi di questo plot imperniato su un mondo, quello del giornalismo, cosi` potente da condizionare l`attualita` politica ed economica italiana. situazioni inimmaginabili in ambienti dorati dove corruzione, avidita`, vendetta e torbidi retroscena sovrastano la societa` europea nel primo decennio del ventunesimo secolo.
599 e` il numero che identifica l`ultimo, esclusivo modello di ferrari. una formula, un codice per amanti, adepti, appassionati di velocita`, motori, design e perfezione delle forme. fleischer, artista e fotografo francese, oltre che narratore, ha realizzato un originale gioco fotografico e letterario intorno alla 599 cercando di trovarne la "forma" originaria e primigenia. ha fotografato le matrici, i calchi del motore della 599, cercando il cuore della ferrari e ha composto su questo suo amore artistico per le forme e la perfezione dell`automobile, un racconto appassionato e appassionante. cosi` i modelli di carrozzeria o di blocchi-motore, modellano le forme in un altro mezzo d`espressioe, per un altro uso, un`altra percezione. ogni storia breve - aforisma o racconto - avra` all`origine la forma originalmente registrata per la fotografia che ne sara` l`impronta letteraria, la traduzione sul tema narrativo, una sorta di memoria.
e uno di quei fotografi che non cerca la fama, il successo commerciale, nonostante la grande e accorta attenzione per l`immagine. nato a pittsburgh, abbandona presto gli studi per trasferirsi, a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta, a new york. citta` dall`intensa creativita`, qui si incrociano e sperimentano ricerche europee e americane. leiter conosce rothko e gli espressionisti astratti, faurer e smith. scopre la street photography e il lavoro di henri cartier-bresson. ma le sue immagini di strada sono d`estrema originalita` e non riflettono alcuna influenza diretta. impone il suo dominio sul colore nelle non convenzionali vedute cittadine in cui i riflessi, le trasparenze, la complessita` delle inquadrature, gli effetti a specchio si coniugano con una tecnica particolarissima nell`uso delle emulsioni e realizzando, in questo modo un unicum nel panorama fotografico. una colorata, insolita e vibrante pastorale urbana.
fonti storiche ci informano che pietro del morrone - il futuro celestino v quando si reco` a lione nel 1274, in occasione del concilio indetto da gregorio x, fu ospitato dai templari nella magione poi divenuta suo convento. di ritorno, l`eremita si fermo` a collemaggio, alle porte della citta` dell`aquila, e la vergine in sogno gli disse di realizzare una chiesa in suo onore in un luogo gia` sacro. in questa stessa chiesa, nel 1310 si svolse il processo aquilano ai templari. potrebbero allora i templari aver affidato il loro tesoro a pietro del morrone che lo ha custodito in quel prezioso scrigno che e` santa maria di collemaggio, costruita dall`eremita proprio con il loro aiuto? puo` la fantasia creare la realta`? puo` la realta` confondersi con la dimensione del sogno dove tutto e` possibile? al sogno e all`invenzione immaginifica e` dedicata la prima parte di questo libro di maria grazia lopardi, un breve romanzo in cui realta`, intuizione e fantasia vanno a braccetto. ad essa si contrappone la seconda parte dell`opera, nella quale, invece, dati storici e riscontri sul campo portano all`attenzione del lettore le scoperte dell`autric sull`affascinante santa maria di collemaggio e una cronaca di eventi personali lascia intravedere che quelle che normalmente chiamiamo "coincidenze" tali non sono.
dean martin e jerry lewis. semplicemente la coppia comica piu` famosa di sempre. la loro e` stata una storia d`amore a tutti gli effetti, e come ogni love story che si rispetti non e` rimasta estranea a sentimenti quali odio e gelosia. jerry lewis rompe gli indugi e si racconta per la prima volta, regalando al pubblico la testimonianza scritta di uno dei momenti topici della comicita` internazionale. tutto inizia con un incontro casuale fra un italiano dell`ohio (martin) e un ebreo del new jersey (lewis). prima di conoscersi, l`uno (di dieci anni piu` anziano del secondo) sembrava gia` destinato a una mediocre carriera da cantante di nightclub; il secondo mimava dischi agghindato come carmen miranda. le pagine di "dean & me" raccontano in maniera affettuosa e divertente i retroscena del leggendario sodalizio: la tumultuosa ascesa, la passione per alcol, donne e spinelli, le amicizie mafiose, le scorribande con frank sinatra, i litigi sui set degli studios e la lenta, triste erosione del divertimento seguita da una vera e propria battaglia mediatica fra i due. due personalita` diverse e a tratti discordanti ora ritratte in maniera sorprendentemente onesta da jerry lewis: da una parte la travolgente comicita` del picchiatello, la cui ambizione e` superare il genio di charlie chaplin, dall`altra il talento piu` sfuggente del crooner italoamericano, showman per vocazione.
la storia della musica raccontata come un romanzo. questo libro rivela cio` che i manuali non dicono: simboli, intrecci tra le arti, sottintesi spirituali e allusioni cifrate. sotteso a tutto questo, un approccio rivoluzionario basato su tre prospettive parallele: tre portali da cui accedere all`avventura del linguaggio piu` misterioso mai elaborato dalla civilta` umana. che cosa dice la musica? come se ne decifra il senso piu` riposto? come puo`, il genio, rendere universale la propria esperienza di uomo? e soprattutto: perche`, ad un certo punto, cio` che era nato per descrivere l`armonia del mondo, si e` allontanato dalla natura? la morte della musica nell`e`ra moderna, e` il "basso continuo" sulle cui funebri sequenze si sviluppa questo gigantesco teatro dei suoni. al centro della vicenda, beethoven, con la sua smania di assoluto. la musica elevata a rito, officio di un umanesimo che aveva nel proprio slancio ideale i germi della sua progressiva corruzione. le "voci interiori" dei romantici, e la visionaria utopia wagneriana di fare dell`opera d`arte totale la redenzione dell`anima alla sua patria d`origine. oggi che tutto cio` e` memoria, e stele funebre, questo libro cerca la chiave per riportare una civilta` ormai morente alla linfa che un giorno diede ali al suo volo di luce. il tutto, in una forma tanto piu` didattica quanto meno e` sistematica. nella convinzione che solo il contrappunto delle idee, sia vera "storia".
"per sfuggire all`ignoto, l`uomo ha inventato delle cosmogonie, delle teologie, delle mitologie, e poi delle teorie, delle concatenazioni di cause ed effetti. e se qualcosa resta irriducibilmente enigmatico, ci si sforza di attribuirgli nonostante tutto un senso, in un modo o nell`altro. si inventano quindi parole diverse per dissimulare questa impossibilita` di spiegare le cose. si parla di destino, dio, caso: questa e` in primo luogo la funzione del religioso, poi quella della scienza, in ogni caso quella del potere". partendo da questa riflessione, jacques attali confronta il suo punto di vista con quello di alcuni importanti intellettuali del nostro tempo e si concentra sulle mille sfaccettature del vivere quotidiano: dalla condizione della donna a quella del consumatore in rapporto al mercato, dalle trasformazioni nel campo della famiglia a quelle nel lavoro o nelle arti, dalle nuove sfide del diritto a quelle della politica.
vi piace strapparvi i capelli e spremervi le meningi? non immaginate passatempo piu` divertente del risolvere indovinelli e giochi di parole "resistenti" alle normali abilita` enigmistiche? questo libro e` fatto apposta per voi! dovrete infatti dare prova di buon senso, astuzia e perspicacia, oltre che di una considerevole dose di pazienza, per venire a capo di questa raccolta di indovinelli, rompicapo e rebus.
"chi e` giovane non aspetti a far filosofia, chi e` vecchio non se ne stanchi. difatti nessuno e` immaturo o superato rispetto alla salute dell`anima."
la consapevolezza del poderoso tentativo hegeliano di pensare la vita e insieme la valutazione critica delle sue difficolta` e irrisolte contraddizioni hanno contrassegnato la penetrante "interpretazione di hegel" di enrico de negri, avviata con le sue ricerche sulla nascita della dialettica e la formazione del sistema. dalla profonda prospettiva ermeneutica nutrita da una ricca conoscenza delle fonti teologiche, filosofiche, letterarie; dall`aver saputo compiere il circolo dalla periferia al centro avvicinandosi il piu` possibile al cuore sia dell`intenzione speculativa sia della soggettivita` di hegel, nasce la grandezza, unicita` e ineguagliabilita` della sua traduzione della fenomenologia dello spirito, di cui ha saputo restituire, assieme alla potenza del pensiero, lo stile fluente, sovrabbondante, ma anche pieno di salti, della scrittura, per cui ha adoperato la bella immagine di "una selvaggia fontana di pensiero". una traduzione che e` di per se` un significativo documento della cultura filosofica italiana del novecento e ha costituito e continuera` a costituire la via regia per avvicinarsi alla filosofia hegeliana e quindi tout court alla filosofia.
sigmund freud si laureo` in medicina a vienna nel 1881 e ottenne, poco dopo, la libera docenza in neuropatologia. gia` durante questi suoi primi passi nella clinica universitaria il giovane freud si era reso conto dell`esistenza di molte malattie mentali non riconosciute o giudicate, allora, incurabili dalle scuole tradizionali. discepolo di charcot a parigi e della scuola ipnotica di bernheim a nancy, sigmund freud sviluppo` molto presto i presupposti dottrinali della disciplina che poi fondo` e rese universalmente riconosciuta, formandosi la convinzione che l`origine dei comportamenti anormali di tipo isterico andasse ricercata nell`"inconscio" dell`uomo e fatta risalire ad eventi psichicamente traumatici e dimenticati. ne segui` la decisione di dedicarsi totalmente all`analisi della mente umana, delle sue passioni, dei suoi complessi, dei suoi tabu`, mettendo a punto un metodo sperimentale empirico basato su numerosissime sedute con il paziente alla ricerca degli eventi condizionanti della sua esistenza e sull`interpretazione dei sogni ricorrenti: nasceva la psicanalisi. la teoria freudiana, secondo cui dall`evolversi della sessualita` dipende largamente l`equilibrio della personalita`, suscito` immediatamente enorme scandalo, ma al tempo stesso forni` la corretta chiave interpretativa di parecchie turbe psichiche. in questo romanzo irving stone sa cogliere con semplicita`, rigore e ricchezza di dettagli l`avventura della vita di una delle personalita` piu` complesse del novecento.
rolling vietnam narra dell`unica volta in cui la musica non si e` solo limitata a raccontare fatti storici, ma ne ha definito gli eventi, contribuendo a scriverne l`epilogo. narra di patriottismo e dissenso, di eroi mancati come bob dylan e miti in esilio come elvis presley. racconta delle speranze di ho chi minh, dell`ostinazione di lyndon johnson e dei trucchi di richard nixon, di my lai e hambuger hill contemporaneamente al festival di woodstock. attraverso due trasmissioni della radio locale vengono commentate le notizie provenienti dall`asia, due mondi - quello favorevole all`intervento e quello che contesta le scelte del governo - che si scontrano a suon di canzoni in una guerra mediatica senza esclusione di colpi. rolling vietnam e` un romanzo e insieme un saggio, un jukebox scritto e una lettura da ascoltare.
"profanare significa restituire all`uso comune cio` che e` stato separato nella sfera del sacro". questa definizione e` il filo d`arianna che orienta il lettore nel suo viaggio attraverso le nove prose brevi, a meta` fra la scrittura filosofica e la letteratura, in cui agamben ha raccolto in una sorta di compendio ultimo i motivi piu` urgenti e attuali del suo pensiero. dalla teoria del soggetto, riformulata come rapporto intimo fra genio e lo al problema del tempo messianico, esibito in figure ed esperienze concrete; dalla parodia come modello della letteratura alla magia come canone dell`etica. fino al testo piu` lungo, che da` il titolo alla raccolta, in cui la profanazione si rivela come il compito politico del nostro tempo.
dalle frecce di pietra appuntita ai fucili mitragliatori, dalle palizzate al sistema antimissile, il progresso della civilizzazione passa attraverso la continua ricerca di armi offensive e difensive. storia delle armi costituisce il primo tentativo di raccogliere e organizzare con rigore scientifico l`enorme quantita` di materiale esistente sull`avvincente argomento. il suo testo riccamente illustrato, oltre a fornire una panoramica completa e divulgativa al lettore non esperto, potra` essere apprezzato tanto dallo storico per l`approfondimento sulla produzione bellica di tutti i tempi, quanto dal collezionista per le splendide illustrazioni corredate da dati tecnici. com`erano le armi degli antichi greci? quali assicurarono la vittoria nelle battaglie di maratona, cre`cy e bannockburn? come venivano utilizzati gli elefanti sul campo? le risposte a queste e tante altre domande sono date in questo eccezionale compendio, frutto di oltre vent`anni di studio. non solo una storia di armi da guerra e da caccia, di grandi battaglie, castelli e fortificazioni, ma anche un insieme di illuminanti riflessioni dell`autore su carattere e psicologia dei protagonisti coinvolti. un vero e proprio studio sull`insieme di cause che hanno dato origine ad armi e armature che, a loro volta, hanno determinato il corso della storia.