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negli anni novanta l`economia cinese e` in fibrillazione, ma per dare nuovo impulso alle attivita` produttive e` necessario l`arrivo di ingenti capitali dall`estero. tim clissold percorre l`immenso paese alla ricerca di realta` industriali promettenti. i partner cinesi oscillano fra l`apatia e l`aperta ribellione, il sistema burocratico e` governato da una babele di norme contraddittorie, il dialogo con gli amministratori segue rituali bizantini e inconcludenti. clissold si ritrova cosi` protagonista di un viaggio di scoperta e maturazione intellettuale: il rapporto con una storia millenaria, straordinariamente conscia di se` e resistente, lo costringe a modificare in profondita` il proprio approccio alla diversita` culturale.

le sorelle march che fanno dono della loro colazione ai poveri; la giovane patty che si dedica con amore alla famiglia che l`ha adottata, senza ricevere nulla in cambio; la piccola tilly che non ha niente eppure si prende cura di un passerotto infreddolito... sette racconti di generosita` e gentilezza nello spirito piu` nobile e autentico del natale. eta` di lettura: da 8 anni.

domenico stasi e` un anziano ex insegnante, uomo colto, sollecito, impegnato e di apparente pacatezza. quando apprende che nina, una sua antica allieva, e` indagata per partecipazione a banda armata, decide di incontrarla per essere rassicurato della sua innocenza. ma nina si proclama colpevole e affida a stasi un incarico delicato: dovra` recarsi in un appartamento abbandonato, cercare una copia della "morte di virgilio" di hermann broch, trascrivere una frase sottolineata a pagina 46 e farla avere a un non meglio precisato "contatto". con leggerezza, quasi per gioco, stasi esegue gli ordini. non si tratta affatto di un gioco. stasi viene convocato dalla polizia, che segue ogni sua mossa; il contatto non si accontenta del messaggio e gli fa recapitare una pistola con la quale dovra` sparare a un importante bersaglio... un meccanismo inesorabile si e` messo in moto. ma e` realmente cosi`? chi e`, realmente, il professor stasi? e un assassino? e una vittima? e un innocuo zimbello?

era il 1979 quando un giovane deciso a laurearsi sui movimenti autonomistici sbarco` per la prima volta in corsica. da allora vi e` tornato molte volte, in molti modi, e ogni volta si e` sentito a un tempo pago e insoddisfatto, desideroso di vedere ancora, e di capire. e l`amor di corsica, originato da quest`isola unica, dura, piantata al centro del mediterraneo in un magico cerchio di acqua, di popoli, lingue e culture, che parte dalla sicilia e va fino all`arabeggiante andalusia. l`autore percorre tutta l`isola, anche nei suoi angoli piu` segreti, e la racconta con le parole dell`innamorato fedele e corrisposto. durante il viaggio emergono, oltre a quelle forti del presente, figure e immagini antiche: seneca, napoleone, i deserti, il vino, le foreste. cosi` la corsica si rivela indipendente e orgogliosa, e ancora oggi, nella sua rocciosa immobilita`, sembra guardare impassibile i destini incerti degli uomini che la attraversano. "per me il gusto principale del viaggio non e` conoscere cose assolutamente nuove e diverse da quelle che conosco. e passione per le somiglianze piu` che per le differenze. puo` essere un nome, una scritta, un piatto, un intonaco, un panorama, qualsiasi cosa che metta in rapporto due punti diversi, e a me noti, di questa europa mediterranea di cui, alla fine, la corsica e` al centro. per chi concepisca il viaggio a questo modo, la corsica non puo` essere meta di un viaggio solo.

a cura di giovanni macchia
2 edizione aprile 1989

la produzione teatrale di jose` saramago e` animata dallo stesso intreccio di poesia, lucidita` e potenza che ha reso inconfondibile il suo profilo di narratore. il gioco continuo di due piani temporali, quello della storia e quello dell`invenzione, crea un`infrastruttura che permette ai personaggi di spaziare agilmente di secolo in secolo, di paese in paese. e tanti e diversi sono gli ambienti storici che saramago esplora con queste quattro pie`ces. "la notte" segue una redazione di giornale messa in subbuglio, nel portogallo del 1974, da quella rivoluzione dei garofani che fu centrale nella vita stessa dell`autore. "cosa ne faro` di questo libro?" ci fa fare un salto all`indietro di quattro secoli per ritrovarci nel portogallo del cinquecento e seguire le peripezie di luis vaz de cam?es, il piu` grande poeta lusitano, nel tentativo di dare alle stampe il suo capolavoro i lusiadi. "la seconda vita di francesco d`assisi" fa tornare il grande santo fra i vivi (e nel mondo contemporaneo) per mostrarcelo alle prese con grosse incomprensioni con lo stesso ordine da lui fondato. "in nomine dei" vede ancora la religione come protagonista ma si sposta nella munster del xvi secolo, dove protestanti e cattolici lavano nel sangue degli auto da fe` le loro divergenze dottrinali.

"il creato si disfa sotto la piu` schiacciante alluvione. da allora sussiste il secondo mondo. dio ha annullato la sua prima stesura della vita. la seconda volta non e` migliore della prima, e` pero` passata attraverso la distruzione, dunque ha il valore aggiunto della restituzione. dio, dice la scrittura, e` `eha`d`, uno. il mondo invece si sostiene sulla potenza generatrice del numero due, sulla coppia che fabbrica la vita, trasmette discendenza. dio e` uno, la vita no. la salvezza delle specie viventi a bordo della scialuppa di no`ah/noe` e` abbinata alla coppia maschio-femmina. a no`ah/noe` e` affidata un`impresa solitaria e colossale, la fede gli imponeva di credere all`annuncio del diluvio e di fabbricare l`assurdo cantiere navale lontano dal mare."

il tema della casa "infestata" o "stregata", della dimora invasa dai fantasmi, e` ricorrente nella letteratura fin dall`antichita` ed e` diventato un sottogenere nel cinema horror. dell`argomento pero` - e questo e` poco noto - si interessa anche il diritto romano e moderno, per evidenti motivi economici. infatti, se un appartamento venduto e affittato presenta una simile particolarita`, il suo valore commerciale diminuisce o viene messo in dubbio. il libro offre una descrizione del tema a piu` livelli, fra cronaca e tradizione, antropologia e costume, scienza e storia delle idee: i concetti di fantasma e di spirito inquieto si manifestano e si modificano nella cultura, non solo occidentale, riflettendo le mentalita` delle diverse epoche, il rapporto con la concezione dell`aldila` e la questione dell`immortalita` dell`anima comune a molte religioni. a complicare il problema interviene, verso la meta` dell`ottocento, in piena eta` positivista, il fenomeno dello spiritismo, che coinvolgera` sorprendentemente anche filosofi e scienziati alle prese con i medium, cioe` le persone in grado di comunicare con i morti. questo libro offre un repertorio di conoscenze e di quesiti ancora aperti, basandosi su fatti storicamente accertati e scoprendo qualche caso davvero insolubile, in un excursus culturale curioso e colto.

il giornalista e il banchiere. un duello fatto di domande e risposte, di ricostruzioni incrociate, retroscena confidenziali, analisi a volte contrapposte sui personaggi, i conflitti, le congiure, i denari di trent`anni della nostra storia. dalla banca d`italia di guido carli al banco di napoli, dalla cariroma a capitalia, fino a mediobanca e alle generali, cesare geronzi e` stato un protagonista assoluto della finanza italiana. hanno fatto discutere le sue relazioni con silvio berlusconi, massimo d`alema e antonio fazio, le grandi operazioni bancarie culminate con la fusione del polo romano in unicredit suggerita da mario draghi. e ancor piu` ha suscitato reazioni la sua ascesa alla presidenza dei templi della finanza del nord. nel dialogo serrato con massimo mucchetti, l`autore di "licenziare i padroni?" e "il baco del corriere", prende corpo la "confessione" di un banchiere non pentito. sono innumerevoli gli episodi mai raccontati che restituiscono la trama dei grandi affari: un continuo gioco di specchi che rimanda le mutevoli immagini dei vincitori. indicato da ciampi in cariroma, geronzi prese poi il potere sponsorizzando la lazio come chiedeva il romanista andreotti. si senti` domandare da enrico cuccia, che nei suoi ultimi giorni voleva consolidare il suo delfino maranghi in mediobanca: "vuol sempre bene a vincenzino?". ottenne da giovanni agnelli un soave: "ma caro geronzi, se lei non vuole, non si fa" con cui liquidare l`assalto alla banca di roma.

e nel dissenso che l`avventura, l`interesse, la sfida della vita intellettuale vanno cercati. e se e` vero che gli mancano regole stabilite alle quali ispirarsi per sapere cosa dire o fare, e` altrettanto certo che l`intellettuale che non voglia tradire la sua missione non ha ne` cariche da difendere, ne` territori da consolidare o custodire: e` un esiliato e un emarginato, un dilettante che possiede la capacita` di sfruttare appieno le rare opportunita` di discorso concesse, sa conquistare l`attenzione del pubblico, e` pronto alla battuta e al dibattito piu` dei suoi avversari. e soprattutto, autore/attore di un linguaggio che dice la verita` al potere.

bob dylan e` un nome in cui si incarna un`intera nazione di artisti: il moralista misantropo, il rivoluzionario conservatore, lo gnostico innamorato della creazione, il profeta di mutamenti e il talmudista di sventure. la prima edizione di questo libro, uscita nel 2001, ha fornito per la prima volta al lettore italiano una geografia completa e criticamente profonda della sua opera. negli ultimi dieci anni dylan non ha perso nulla della sua autorevolezza, anzi con i suoi ultimi album si e` trovato piu` di una volta al primo posto nelle classifiche mondiali. la nuova edizione di questo libro, aggiornata e ampliata con una nuova introduzione e due nuovi capitoli, conferma l`importanza di bob dylan nel panorama culturale dei secoli xx e xxi, e insieme testimonia una fedelta` critica e di pensiero, una costante riflessione su cio` che lega dylan alla sua terra e alla sua cultura. soprattutto, questo libro e` il ritratto di dylan come servitore della sua inimitabile voce, magnetica e incandescente, mitica e metamorfica, che per tanti e in tutto il mondo e` stata una porta aperta sull`america, le sue strade e i suoi popoli, i suoi delitti e i suoi amori, cantati e attraversati in tutte le forme e tutti gli stili.

carl dahlhaus combina magistralmente la lettura e l`interpretazione dei piu` importanti capolavori di beethoven con le escursioni nell`estetica musicale dell`ottocento, il secolo che porto` al centro dell`indagine filosofica la riflessione sul bello e sull`arte. l`obiettivo che il grande musicologo si prefigge e` la ricostruzione del "pensiero musicale" di beethoven attraverso l`analisi delle opere e l`osservazione del contesto in cui sono nate, allontanandosi decisamente da quella prevalenza del biografico e dell`aneddotico che caratterizza da sempre gli studi dedicati a questo compositore. completano il volume una ricca cronologia, che accosta l`opera beethoveniana ai maggiori eventi culturali dell`epoca e una bibliografia ragionata.

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