
l`arte, la mitologia, la letteratura, il pensiero filosofico, l`organizzazione del lavoro e della societa`, la globalizzazione del mercato, l`urbanistica e l`architettura degli spazi, la vita nelle citta`, con tutti questi elementi, anche con quelli in apparenza piu` lontani e inaspettati, la siesta intrattiene un rapporto, complice la mediazione onnipresente del "tempo". e proprio sul tempo, un tempo che oggi tende sempre piu` a essere lineare, si concentra la trattazione ironica, colta e divertita di paquot. poiche`, a ben vedere, la siesta appare come un tempo autenticamente libero, un momento in cui si e` presenti a se stessi attraverso la propria momentanea assenza dal mondo.

piera e` una leggenda e ha scritto la storia del teatro italiano. soprattutto, e` ostinata e ribelle, non ama i potenti, e sa bene quant`e` sottile la differenza tra il palco e la vita. del resto, nello spettacolo della commedia umana si mente, si tradisce, si recita a soggetto. e puo` anche capitare di uccidere. adesso piera ha deciso di sfidare shakespeare e allestire la prima rappresentazione al femminile del riccardo iii. lei e` fatta cosi`. intanto roma soffoca nell`afa di luglio. il delitto, pero`, non va mai in vacanza. e una notte, da una finestra del suo appartamento vicino piazza navona, l`attrice nota una sagoma disfarsi di un grosso sacco nel pozzo del cortile. la visione fortuita innesca la girandola degli eventi, mentre sullo stabile cala l`ombra del sospetto. tra il viavai dei clienti del b&b al primo piano e la scaciata movida che affolla le vie del centro, piera dovra` risolvere il mistero dell`omicidio di una ragazza, nonostante lo scetticismo della collaboratrice dolores e l`indolenza della citta`. ad affiancarla nell`indagine, che si trasforma presto in un duello psicologico con l`assassino, c`e` l`ispettore grossmeier, un poliziotto altoatesino trasferitosi nella capitale, a cui l`abbraccio di mamma roma non da` conforto. calcando la ribalta della scena del crimine e rispolverando atmosfere alla hitchcock, piera degli esposti e giampaolo simi compongono una detective comedy capace di rappresentare con ironia pensosa e nerissima quel gioco di maschere e menzogne, di nevrosi e pulsioni che e` il segreto della condizione umana.




figlio di un modesto impiegato universitario e di un`affascinante maestra di canto originaria di parigi, piet barol si muove con dimestichezza nella amsterdam della belle e`poque. il suo, tuttavia, e` sempre un ruolo da comprimario, perche` pur essendo esperto conoscitore del piacere fisico e intellettuale in ogni sua forma, deve fare i conti con gli scarsi mezzi economici a sua disposizione. questo non gli impedisce di sognare in grande, di desiderare una vita agiata in luoghi esotici e, finalmente, l`abbandono ai piaceri che sa di potersi procurare grazie al fascino e all`astuzia di cui e` provvisto. per soddisfare le proprie ambizioni, piet decide di mettersi al servizio dei vermeulen-sickerts - una delle famiglie piu` ricche e influenti di amsterdam - in qualita` di tutore del loro figlio piu` picco-lo. oltre a conoscere diverse lingue straniere, piet e` anche un discreto pianista, e sara` proprio grazie a questo talento che riuscira` a comunicare con il giovane egbert, affetto da una gravissima forma di agorafobia che lo reclude in casa da anni. il ragazzo e` solo uno dei membri della famiglia e della servitu` di casa vermeulen-sickerts che in un modo o nell`altro si riveleranno sensibili al fascino di piet. una galleria di personaggi - dalle giovani figlie constance e louisa al domestico didier, dal padrone di casa maarten alla sua insoddisfatta moglie jacobina - tutti vividi in se` ma in orbita costante intorno alla figura magnetica dell`edonista piet.



il volume indaga sulle stragi compiute dai crociati a danno delle comunita` ebraiche in germania nel 1096 e a gerusalemme in occasione della conquista della citta` nel 1099: episodi di feroce antisemitismo che costituiscono quasi un preludio delle persecuzioni che gli ebrei hanno subito in eta` medievale e moderna.