gli amanti dei piccoli animali da compagnia, creature da tenere accanto a se`, nella propria casa, appartengono a una tribu` molto estesa e appassionata. si circondano di pesci corallini, lucertoline arboree, chiassosi pappagalli amazzonici, sauri del deserto e tante specie rare e stravaganti. gli amanti di queste creature contemplano i loro amici, provano intense emozioni e, da tutto questo, prende vita un epistolario tanto fitto e intrigante da imprigionare nella stessa rete non soltanto il comune amore per i piccoli animali ma anche qualcosa di diverso e di piu` umano.
19 novembre 1938, viene pubblicato sulla "gazzetta ufficiale" il decreto legge n. 1728 intitolato "provvedimenti per la difesa della razza italiana". dopo pochi giorni ernesto nathan rogers, ebreo, giovane architetto razionalista e membro dello studio bbpr, comincia a scrivere "lettere di ernesto a ernesto" e vicevena, che portera` a termine nel marzo del 1939. il manoscritto, tornato finalmente alla luce, viene presentato in tutta la sua drammatica realta`. una sequenza di brevi, intense lettere che l`autore rivolge a se stesso instaurando un doloroso dialogo interiore in cui indagare la nuova condizione di anonimo tra la folla. gli scritti di rogers, che inizialmente erano una naturale reazione al trauma subito, diventano con il passare del tempo una lucida riflessione sulla condizione dell`individuo nella societa` moderna. insieme essi testimoniano di un cambiamento nella percezione di se` nel mondo che risultera` fondamentale per capire il ruolo che ernesto rogers acquisira` nel dopoguerra italiano e internazionale.
"la responsabilita` dello scrittore", il testo sinora inedito in italiano della conferenza tenuta a parigi nel 1946 in occasione della prima riunione dell`unesco, illustra, nei termini chiari e incisivi propri di una comunicazione orale, la svolta profonda compiuta da sartre nel giro di pochi anni: dalla concezione dell`esistenza come contingenza, e dunque come problema individuale, alla maturazione di una filosofia che si propone di tenere insieme il punto fermo dell`irriducibilita` di ogni singola esistenza e una incandescente tensione sociale. ricostituendo il legame con una tradizione tipicamente francese che tocca l`apice con zola, nella "responsabilita` dello scrittore" sartre delinea quella che sara` la nota teoria dell`"engagement" dell`intellettuale. sin dal momento in cui decide di mettersi davanti al foglio bianco, lo scrittore e` costretto a compiere una scelta e, in un mondo in cui la comunicazione va assumendo una dimensione planetaria, non ha piu` nemmeno l`alibi dell`ignoranza: tacere un`ingiustizia significa rendersene complici. "la responsabilita` dello scrittore" serba intatta a piu` di sessant`anni dalla stesura la propria freschezza comunicativa ed e` in grado di trasmettere ancor oggi al lettore la genuina passione culturale e sociale che animava l`autore.
cos`e` l`occidente? troviamo questa parola dappertutto, nelle notizie del giorno e nei libri di storia. ma i significati sono cosi` numerosi e cosi` diversi che spesso regna la confusione. l`occidente e` una regione del mondo? e l`europa? gli stati uniti d`america? europa e stati uniti insieme? o la totalita` dei paesi ricchi? forse l`occidente e` un tipo di societa`? un sistema economico? una morale? una religione, un modo di vivere, una mentalita`? dobbiamo rallegrarci della sua esistenza o maledirlo? ma insomma, dov`e` oggi l`occidente? in alcune parti del globo? o e` diventato un fenomeno mondiale? per farla finita con le immagini confuse e le idee vaghe, che generano odio e violenza, bisogna approfondire questi interrogativi. questo e` l`obiettivo che il libro si propone.
nel corso di dieci conversazioni assai intime, ninar esber interroga il padre, il poeta adonis, sulla sua formazione, il suo rapporto con l`islam, con la poesia, la siria natale e il libano, dove entrambi hanno vissuto fino alla guerra, e ancora sulle donne, il velo, le religioni monoteiste, il terrorismo. adonis, refrattario a ogni indottrinamento religioso e a ogni forma di fanatismo, parla di desiderio, sessualita`, matrimonio, fedelta`, amicizia e sensualita` oltre che, naturalmente, della creazione poetica. ninar, giovane donna provocatoria e sincera, e` aspramente critica nei confronti del modo in cui sono considerate le donne nei paesi musulmani. una duplice lezione di liberta`.
la straordinaria capacita` di elaborare visioni fantastiche di questo eclettico e raffinato artista si riflette anche nel segno grafico assolutamente originale e mai uguale a se stesso dei suoi "fax". il numero e la varieta` dei destinatari - che spaziano dal mondo artistico (heiner miiller, julian schnabel, susan sontag, annie leibowitz, david lachapelle, zaha hadid), musicale (patti smith, lou reed, philip glass, david bowie, yoko ono, placido domingo) a quello del cinema (sophia loren, isabella rossellini, richard gere) e della moda (giorgio armani, kenzo, yves saint laurent) - testimoniano della vivace curiosita` intellettuale di wilson e della sua internazionalita`. con una prefazione di umberto eco.
per vico il fulmine e il susseguente tuono agiscono come catalizzatori del pensiero umano: l`evento terrificante induce i "bestioni" ad alzar gli occhi al cielo, ad ingraziarsi la ignota creatura irata ma, sostanzialmente, a cominciare ad emettere ipotesi sul loro destino, quaggiu`. per walt disney il fulmine e` un delizioso giocattolo igneo lanciato, in un giorno estivo, a sconquassare una festa di centauri azzurri e far correre a gambe levate un bacco perfettamente ebbro. per il composto e compassionevole pittore sablet il fulmine che si articola in segmenti rettilinei dietro la piramide cestia e` un attrezzo scenico razionalizzante e classicamente funebre. per turner quello che si abbatte con fragore abbacinato entro il cerchio magico di stonehenge e` un chiaro segno della tragica instabilita` della storia umana. per hokusai il fulmine che si snoda dietro le spalle indifferenti del signor fuji e` un drago millenario e sostanzialmente benevolo. per paolo uccello e` un fuso di fuoco che si infila dentro un albero incenerendolo assieme al punto di fuga. per, per, per... questo "scherzo fulmineo" altro non e`, e non pretende di essere che uno "scherzo" appunto. una serie di partite a scacchi, non tutte vinte, con questa luce istantanea, elettrica o solforosa, apportatrice di morte o solo di un delizioso senso di protezione se goduto al sicuro, nel proprio letto: in attesa del prossimo scroscio di pioggia contro i vetri della finestra. e del tuono che non si fara` attendere troppo a lungo.