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"era il 20 luglio 1966. a londra si svolgevano i campionati del mondo di calcio ed io stavo per sposarmi. l`atmosfera era plumbea, pioveva a dirotto, il vento soffiava gelido, i passanti, avvolti in mantelli scuri e impermeabili, si avviavano rapidi in mezzo al traffico congestionato. era piena estate, ma se non fosse stato per il verde degli alberi tutto faceva pensare ad un freddo pomeriggio autunnale, cosi` diverso da quella torrida giornata di luglio del 1958, a new york, quando il destino mi aveva fatto incontrare rino giori. questo era il paesaggio che si scopriva dalle grandi finestre dell`albergo carlton in grosvenor square, dove aspettavo il piu` bel giorno della mia vita." e l`inizio delle memorie trasgressive di una donna che ha attraversato il novecento al fianco di personaggi che hanno fatto la storia politica, culturale ed economica del secolo scorso. non si tratta di pettegolezzi su personaggi famosi, ma di squarci del secolo passato: gli anni quaranta del cinema italiano a fianco di dino de laurentiis, poi il sogno americano dei kennedy, quindi la gran bretagna dei beatles. anni vissuti dalla ribalta di una grande famiglia aristocratica, senza mai smettere di amare la vita e di percorrerla con spirito d`avventura, vivacita` d`ingegno e senso dell`umorismo.

"non solo forma di autodifesa, non solo sport agonistico, ma strumento e via per una migliore integrazione del se` nell`esistenza, il karate puo` essere capito, valutato e sfruttato a fondo solo se lo si ricollega al piu` generale fenomeno delle arti marziali e alla cultura orientale da cui, in forma tecnica diversa ma spiritualmente identica a quella attuale, ebbe origine quindici secoli fa. riscoprendo queste origini e ripercorrendo le tappe della lunga maturazione delle arti marziali attraverso la citazione diretta degli scritti dei grandi maestri di sciabola dell`epoca dei samurai fino ai giorni nostri, questo libro ci fornisce un`affascinante teoria del "combattimento a mani nude" e del suo legame con la filosofia zen. "perche` ho preferito il karate alle altre arti marziali? ho avuto la sensazione che, di fronte al dato reale della violenza esistente in seno alla societa`, la pratica delle arti marziali (sciabola, tiro con l`arco ecc.) avesse qualcosa di anacronistico. il karate mi e` sembrato piu` vicino alla violenza del tempo presente. tuttavia non considero il karate come una forma di violenza destinata a servirmi... io vedo nel karate un modo per mettere in causa il nostro rapporto con i nostri stessi gesti e in senso lato con il nostro corpo". (dalla introduzione).

il terrore attraverso l`elettroshock, come nessuno ha mai osato raccontarlo. un classico dimenticato della narrativa nera.

un sodalizio artistico, spesso un`alleanza, talvolta una complicita`, forse mai una vera amicizia: per oltre vent`anni hugo von hofmannsthal e richard strauss lavorarono insieme, quasi sempre restando lontani, l`uno in austria, l`altro in germania. nelle loro lettere il poeta viennese e il compositore bavarese si scambiano idee e progetti, ma anche gioie e malumori, incoraggiamenti e rimproveri, disegnando ciascuno un autoritratto segreto e dando uno sfondo ideale alle opere nate dalla loro collaborazione, interrotta nell`estate del 1929 dalla morte improvvisa di hofmannsthal, che stava lavorando al libretto di arabella.

uno studente di medicina di ventitre` anni e` in analisi e parla a voce bassa di se`. ma perche` alex ha deciso di rivolgersi a uno psicologo analista? quali sono le sue aspettative, le sue richieste? il titolo del libro allude a un sogno del paziente, rivelatosi essenziale per lo svolgimento dell`analisi. il libro e` strutturato in parte come un diario dell`analisi, e in parte in forma di capitoli organizzati per problemi.

in occasione del centenario della fondazione della maggior industria automobilistica italiana, la fiat, verso la quale ha finito per confluire praticamente tutta la variegata realta` aziendale del settore, il volume ricostruisce un secolo di storia non solo dell`industria ma anche della societa` italiana. l`industria automobilistica e` infatti per eccellenza, nella sua versione fordista, lo strumento e il luogo di penetrazione di una modernita` che si e` andata imponendo nel corso di un secolo. e poiche` il fordismo non e` solo organizzazione tecnica del lavoro ma anche un modo per riplasmare, attraverso la produzione di massa e i consumi, l`intera vita sociale, largo posto occupa anche la storia sociale dell`automobile.

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