



presentando questo lavoro, croce scrisse che si trattava dello "schizzo di una storia dell`italia dopo la conseguita unita` di stato", concepito come "tentativo di esporre gli avvenimenti nel loro nesso oggettivo e riportandoli alle loro fonti interiori". ma scoprire il nesso oggettivo in quei quarantacinque anni fra il 1871 e il 1915, significava coglierne la relazione con gli anni del risorgimento e proiettare la storia italiana sulla scena dell`europa moderna. proprio perche` coinvolge l`identita` stessa della nazione italiana, quest`opera e` forse la piu` discussa fra le grandi opere storiche del filosofo abruzzese, quella che ha esercitato la piu` vasta influenza sulla visione che generazioni di italiani si sono formati sulla propria storia.



morte dell`inquisitore (1964) occupa un luogo del tutto a parte nell`opera di leonardo sciascia. la ragione ne fu data dall`autore stesso:





"una storia semplice" e` una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. eppure mai - ed e` un vero tour de force - l`autore si trova costretto a nominare sia l`una sia l`altra parola. tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. e subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l`opportunita` di riflettere. davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l`unico personaggio che nel romanzo ricerca la verita`, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi - un tempo che puo` ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. e forse questo l`estremo azzardo concesso a chi vuole "ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilita` che forse ancora restano alla giustizia".








stephen dedalus studia, lontano dai genitori, presso i gesuiti. quando, ormai adolescente, passa a un altro collegio, vive le prime esperienze sessuali in un bordello di dublino. ma in un ritiro spirituale decide di indirizzarsi a una nuova spiritualita`. presto pero` si sente insoddisfatto e quando inizia l`universita` avverte nuove esigenze estetiche; capisce cosi` di doversi svincolare dalla famiglia e dalle istituzioni religiose e politiche. stephen dedalus si dispone, novello dedalo, a lasciare l`irlanda, il suo "labirinto".





l`ultima avventura di casanova, un feroce scontro tra amore e morte.












contemporaneo di dante, meister eckhart divise la sua vita fra la predicazione e l`insegnamento della teologia, di cui fu magister a parigi. come per dante, si puo` dire che la sua opera abbia avuto una funzione fondatrice in rapporto a una lingua. e appunto nei suoi sermoni in volgare che la lingua tedesca appare per la prima volta innervata dai termini della speculazione metafisica, che ritroveremo sino a hegel e a heidegger. si puo` dire che tutta la grande filosofia tedesca, a partire dal rinascimento, persegua un continuo e piu` o meno occulto dialogo con eckhart. ma in lui la potenza della riflessione si offre quasi come un dono della sua sovrabbondante vocazione religiosa. con una naturalezza che non finisce di stupire, eckhart illumina nei suoi sermoni le immagini elementari, quelle che appartengono all`esperienza anche del piu` umile tra i suoi ascoltatori, e insieme le collega e articola senza perdere nulla della sua tensione speculativa. e propria di eckhart, come dei piu` grandi mistici, la massima concretezza, la virtu` di seguire la vita e la crescita delle immagini con l`amorosita` di un giardiniere. ed e` propria di eckhart anche l`audacia del







































gli idoli sono le vecchie verita` cui gli uomini hanno creduto sinora. socrate, per n. ha corrotto l`anima greca col veleno della "ragionevolezza a tutti i costi". affronta poi il problema della trascendenza. riprende anche un tema favorito, la "morale come contro-natura". successivamente designa gli errori che hanno traviato gli uomini: la confusione tra causa e effetto, il concetto della causalita`, il ricorso a cause immaginarie per spiegare le azioni e infine il concetto del libero arbitrio. nelle notazioni sulla "psicologia dell`artista" n. esalta l`arte come stimolatrice della vita e vede l`"ebrezza" come condizione preliminare di ogni creazione artistica. predica infine il ritorno alla natura come "amor fati".




