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una sera, incontrandola a una festa, truman capote l`ha accolta dicendole: "holly, tu sei il volto degli anni settanta!" e in effetti e` difficile trovare una figura in grado di impersonare tutto il glamour, la frenesia creativa, la follia e lo spirito underground del decennio meglio di holly woodlawn. drag queen, marchetta, regina dei salotti artistici, spogliarellista, attrice in film d`avanguardia, tossicodipendente, cantante, musa ispiratrice di fotografi e musicisti: la woodlawn e` stata tutto questo, e molto altro ancora. oggi holly ha deciso di raccontare la sua vicenda umana e artistica in un libro che e` al contempo spregiudicato ed esilarante. dall`infanzia come ragazzino malinconico a portorico fino alla conquista dei palcoscenici in abiti femminili, passando per l`officina del padre della pop art, le memorie di holly woodlawn sono lo stupefacente ritratto di un`esistenza vissuta col piede costantemente premuto sull`acceleratore. sempre senza rimpianti e con piglio da vero combattente.

"mi rendevo conto che c`era un demone in. me che gioiva nel vedere le persone per quello che erano, e sempre di piu`, sempre di piu`". cosi` fleur talbot rievoca per noi gli albori del suo talento letterario negli anni del dopoguerra londinese, quando, giovane e "piena di gaudio", scriveva il suo primo libro, warrender chase. insieme a lei partecipiamo alle riunioni dell`associazione autobiografica, dove lavora come stenografa alle dipendenze dell`anziano e altezzoso sir quentin. i soci leggono al gruppo le proprie memorie, che fleur, al momento della battitura, arricchira` di dettagli scabrosi. dal canto suo sir quentin si premura di conservare i fascicoli sottochiave per ignoti, forse sordidi, usi futuri. ma com`e` possibile che intanto sir quentin vada somigliando sempre piu` a warrender chase"? o e` warrender chase a precorrere misteriosamente, tappa per tappa, quel che accade a sir quentin?

oltre che scrittore raffinatissimo, tomasi di lampedusa, e` stato anche uno straordinario conoscitore e divulgatore della letteratura inglese, cosa che appare evidente in questo volume: un corso di lezioni che ripercorre la storia e illustra i principali capolavori della lingua inglese dalle origini al settecento.

"i vecchi sono numeri. numeri che ci fanno paura, come quell`uno su tre che riguarda la percentuale di anziani che abiteranno il nostro paese di qui ai prossimi anni. i vecchi non si vedono: nei piccoli paesi capita ancora di incontrarli al braccio di una badante dalle braccia larghe. nelle citta`, qualora si avventurassero fuori di casa, vengono superati in corsa, con una scrollata di spalle e uno sbuffo di insofferenza. i vecchi non esistono: appaiono di rado in televisione, specie se di sesso femminile. o meglio, si vedono a volte quelle rare e preziose donne impossibili da ignorare, come rita levi montalcini o margherita hack. quanto alle altre, a volte si mimetizzano fra ospiti e comparse sotto i cinquantacinque anni (la soglia di apparizione televisiva per le donne) fingendo di esserne coetanee, o accettando di recitare l`antico ruolo della megera. i vecchi non vendono, non piacciono, non hanno appeal: su quotidiani e telegiornali appaiono soltanto quando sono vittime di una truffa o di un colpo di calore. o quando, se donne, osano innamorarsi di un uomo piu` giovane. se concepiscono dopo i sessant`anni, sono la vergogna del loro sesso. dura, comunque, poco: una copertina, un articolo nelle pagine interne la settimana successiva, un trafiletto, e tutto e` dimenticato. i vecchi danno fastidio. e sempre stato cosi`: ma adesso, e soprattutto nel nostro paese, avviene qualcosa di diverso. c`e` una sola generazione. quella dei cinquanta-sessantenni." (dall`introduzione)

"ho passato tanti anni a chiedermi perche` non ho mai smesso di scrivere questi quaderni. adesso lo so: perche` amo la mia vita e non voglio rischiare di dimenticarlo mai." si conclude cosi` il lungo diario che nel 2010 tiziano ferro sceglie di aprire ai fan, trovando una difficile misura tra sincerita` e pudore, malinconia e spensieratezza, entusiasmo e disincanto. era il 20 febbraio, la vigilia dei suoi trent`anni e di una nuova stagione della vita da affrontare finalmente a viso aperto. questo nuovo diario riprende la cronaca dei giorni proprio li` dove si era interrotta per raccontare dal di dentro l`esperienza catartica della scrittura, la nascita di un disco e la sofferta ricerca - su una strada non sempre lineare - dell`equilibrio interiore. ma soprattutto, la conquista di una nuova, esaltante, decisiva consapevolezza: l`amore e` una cosa semplice.

salutato come il gorkij dei balcani, panait istrati e` il poeta del mondo degli irregolari, descritti con toni favolistici e struggenti. protagonista del romanzo e` stavro, il primo gay proletario della storia letteraria, alla ricerca itinerante della sorella kyra kyralina, ragazza di fulgida bellezza. adrian, alter ego dell`autore, abbandona giovanissimo la madre e la citta` natale per seguire stavro, venditore ambulante di limonate. le turbinose avventure di stavro danno vita a un racconto nel racconto, che moltiplica quasi all`infinito le strade dell`assiduo vagabondare - per scelta o per forza - lungo le vie del romanzo e del mondo. pagina dopo pagina emerge la figura magica, sensuale, imperiosa della bellissima kyra, sorella perduta e splendente miraggio di giovinezza e di piacere, che stavro ricerca senza sosta, dalla romania a istanbul, dalla turchia alla siria e al libano, in un susseguirsi di colpi di scena mirabolanti, alternati a struggenti squarci di poesia. classico contemporaneo di stralunata e feroce bellezza, "kyra kyralina" e` scavato come una pozza d`acqua trascolorante e limpida nella vita inquieta di panait istrati, insieme romeno e autentico cosmopolita. prefazione di goffredo fofi, nota introduttiva di gino lupi.

otto racconti fantastici in cui le categorie di spazio e di tempo travalicano i confini del reale per condurci nel regno del perturbante e nella dimensione della sincronicita` junghiana.

composti nel 387, i "soliloqui" attuano, come gia` "a se stesso" di marco aurelio, uno sdoppiamento dell`io e si configurano come dialoghi tra agostino e la ragione, ponendo il primo in umile ascolto della seconda. dalle "discussioni" sulla possibilita` di conoscere dio e l`anima, il vero e il falso, agostino giunge a provare l`immortalita` dell`anima attraverso l`immortalita` della verita`.

Robert_Szidon_Piano_Debut_Rachmaninoff%2C_Scriabin%2C_Prokofiev-Vari
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VariFormato: LP19.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

Deutsche Grammophon 1969 (642104). Szidon interpreta Rachmaninoff Sonata 2 op. 36; Scriabin Sonata 4 op. 30; Prokofiev Sonata 6 op. 82.

questo libro nasce dall`esigenza di favorire l`ingresso della poesia nella vita di ogni giorno, come una sorta di vademecum o vangelo quotidiano, suggerendo riflessioni e risvegliando ricordi, nella convinzione che la bellezza debba sempre restare un faro che illumina, o almeno una luce che offre conforto e compagnia nel cammino quotidiano. in quest`opera di "illuminazione", silvio raffo si avvale del prezioso supporto della sua madrina emily dickinson, che presiede con versi immortali l`incipit di ogni mese.

il libro prende in considerazione la storia del mondo islamico del novecento come fase specifica dell`epoca moderna mondiale. a differenza di altri studi, non si limita all`esame del vicino oriente, ma fornisce un`analisi anche delle "zone periferiche" - indonesia, pakistan, repubbliche ex sovietiche, somalia, sudan - ricostruendone gli avvenimenti politici, sociali e culturali e approfondendone le modalita` di interazione con l`occidente. lungi dal vederli come separati e opposti, schulze ritiene che proprio nella continua comunicazione e nello scambio di idee tra i due mondi sia da rintracciare uno dei fili conduttori del processo di modernizzazione laica entro la quale sono spiegabili gli avvenimenti della storia moderna del mondo musulmano.

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