
nella ricchissima produzione culturale palestinese la storiografia svolge un ruolo fondamentale, come ben mostra questo libro, che ha il merito di ripercorrere con chiarezza le fasi salienti della questione palestinese dal periodo ottomano sino a oggi, riproponendo episodi e idee di una vicenda in parte nota ma che e degna di essere conosciuta da chi la ignora e mantenuta viva nella memoria di chi l?ha dimenticata o continua a dimenticarla. occuparsi dei palestinesi non e infatti faccenda per pochi specialisti, ma nodo centrale della storia contemporanea e punto di confluenza delle sfide globali. i due autori ci offrono un?importante "narrazione dall?interno", nella quale sono accolte, attraverso il ricco apparato bibliografico, anche molte altre voci palestinesi e arabe, oltre che occidentali.

da quando jhumpa lahiri si e trasferita a roma per imparare meglio l?italiano, nel 2012, la domanda "perche l?italiano?" le e stata rivolta con insistenza, e ancor di piu dopo che in questa lingua ha cominciato anche a scrivere. "per amore" e la prima risposta, la piu istintiva ma non meno vera. e come ogni amore, questo ha finito per trasformarla. da autrice e diventata anche traduttrice, dei propri testi e di quelli altrui. una metamorfosi personale che infonde grande lucidita e sentimento alle sue riflessioni sulle lingue e su quella preziosa attivita del pensiero che consente di passare dall?una all?altra, creando nuovi innesti e prospettive. fin da bambina, da quando le e venuto il dubbio su quale lingua usare in un biglietto per la festa della mamma - l?inglese imparato a scuola o il materno bengali? -, jhumpa lahiri si e posta problemi di traduzione. cosi, quando ha affrontato il rischio di tradurre le proprie parole e quelle degli altri, ha sperimentato quella particolare forma di riconoscimento di se che spesso chiamiamo destino. ma il destino ha i suoi snodi, e un percorso fatto di incontri fortuiti, scelte e occasioni. in questo caso, e un avvincente percorso intellettuale, una ricerca senza fine il cui racconto conferisce un andamento narrativo a questa intensa raccolta di saggi sulla traduzione e l?autotraduzione. nei tredici testi che compongono il libro, di cui quattro nati in italiano e nove in inglese, gli incontri sono fecondi e numerosi: in primis, quello con la lingua italiana, per amore della quale jhumpa lahiri ha scelto di vivere meta della sua vita a roma, e da cui tutto ha avuto inizio; poi quello con i romanzi di domenico starnone che l?autrice ha tradotto in inglese ("lacci", "scherzetto", "confidenza"), un?esperienza nuova ed emozionante; quello con le lettere dal carcere di antonio gramsci, un potente antidoto al confinamento della pandemia; e infine l?incontro di una vita, in un?altra lingua ancora, quello con il grande poema ovidiano,

"la linea che giuseppe fiori segue nel ricostruire passo per passo la biografia gramsciana consiste nel vederne le radici e le scaturizioni psicologiche e culturali nel massimo della profondita possibile, la dove biografia ed ethnos traggono alimento reciproco. e proprio per questo che si puo dire che questa e una "vita" autentica, non un casellario di idee fatte calare dall?alto." (dall?introduzione di alberto asor rosa) giuseppe fiori da avvio al ritratto di gramsci "a figura intera, con i tuffi del sangue e della carne". pubblicata per la prima volta nel 1966 e tradotta in molte lingue, questa biografia sconvolse l?ortodossia comunista, che di gramsci vedeva o voleva far vedere solo "la testa", e da allora non e mai invecchiata.

quanti di noi sanno orientarsi nel ginepraio delle questioni energetiche? chi spinge per il nucleare, chi parla di un fossile ?pulito?, chi solleva dubbi sulle rinnovabili, chi punta tutto sulle auto elettriche. creare confusione fara anche comodo a qualcuno, ma certo non a chi si preoccupa per la crisi ambientale o teme l?arrivo della bolletta. come si fa a distinguere tra vere e false soluzioni? e quali alternative ci permettono di risparmiare di piu?

la conoscenza dei meccanismi fondamentali dell?economia - oggi piu che mai - e essenziale per orientarsi in un mondo sempre piu complesso e per fare le scelte giuste, individuali e collettive. in questo libro, di assoluta chiarezza, due economiste da tempo impegnate nel diffondere i principi dell?educazione finanziaria ci aiutano a impadronirci di una materia che spesso risulta ostica e oscura. che cosa devono sapere i giovani per orientarsi nel modo migliore nel mercato del lavoro? come investire adeguatamente i propri risparmi in un mondo finanziario cosi incerto? come costruirsi una discreta sicurezza finanziaria nell?eta anziana? perche disporre di competenze economiche e prezioso piu che mai per le donne? sulla base di quali criteri condivisi si contribuisce alle risorse collettive? sono alcune delle domande a cui questo efficace libro cerca di dare risposte, ritagliate sulle esigenze di persone diverse per eta, condizione sociale, livello di istruzione.

matrescenza, in termini scientifici, indica l?effetto che interviene sul cervello, sul sistema endocrino, sulle facolta cognitive, il sistema immunitario, la psiche, il microbioma e il senso di se di una donna, dal momento in cui inizia la gravidanza fino ai primi mesi di maternita. e incredibile quanto questa rivoluzione sia stata trascurata dalla scienza, dalla medicina e dal dibattito corrente.

questa nuova edizione include un saggio inedito di furio jesi: il mito "padrone di sempre". nel 1968, incoraggiato da un lettore come italo calvino, jesi consegnava alle stampe quello che possiamo oggi definire un vero classico della letteratura saggistica. un?idea mitologica, diceva kerenyi, somiglia al bocciolo di un fiore: capace di schiudersi e svilupparsi, racchiude anche e forma in se un mondo. letteratura e mito contiene non solo i primi studi jesiani su rilke, o anticipa, nelle pagine sulla dimensione collettiva delle mitologie, il tema politico di spartakus, ma custodisce gia nel titolo l?espressione compiuta di un?inimitabile maniera compositiva. inserendo direttamente gli "elementi mitici fra il materiale letterario", jesi riunisce in un nucleo coeso e organico le figure di cesare pavese, di novalis e hoffmann, o di ezra pound, colto nel suo contegno parodico di fronte al mito; scrivendo infine il suo capolavoro, offre nel saggio sul romanzo di apuleio la cifra abbreviata e luminosa della sua stessa opera.

l`idea di considerare le strutture e i linguaggi della carta stampata come un insieme organizzato e di farne una delle grandi narrazioni dell`identita` nazionale risale al primo novecento: giuseppe prezzolini, angelo fortunato formiggini, piero gobetti interpretavano modernamente il tessuto delle case editrici come un`istituzione fondante della nuova societa` civile. quella dell`editoria e` una storia appassionante da scoprire, mentre l`integrazione europea pone visibilmente il problema delle ancora fragili e ristrette basi culturali della nostra larghissima classe media. il saggio intende tracciare la parabola ascendente e discendente del libro come medium centrale nella cultura italiana.

averroe` (1126-1198), il filosofo e scienziato arabo-spagnolo celebre in occidente soprattutto per i suoi commentari al pensiero di aristotele, fu uno degli intellettuali piu` controversi del suo tempo. rampollo di un`eminente famiglia della sua citta` natale, fu lui stesso per molti anni fedele servitore dei sovrani almohadi, che dal 1147 presero a regnare in africa e nella spagna musulmana. caduto in disgrazia, fu esiliato, le sue dottrine vennero condannate e fu vietato lo studio della sua filosofia. poco prima della morte, venne tuttavia riabilitato e accolto a corte. studioso poliedrico e versatile, ha lasciato contributi in campo non soltanto filosofico, ma anche teologico, giuridico e scientifico. massimo campanini ricostruisce la vicenda di questo importante protagonista della cultura medievale, mettendo in luce i principali aspetti del suo pensiero, analizzando i caratteri specifici di un`eredita` filosofica destinata a esercitare un`influenza decisiva sul sapere dell`occidente latino, e individuando nella natura "militante" del progetto culturale che egli elaboro` il tratto piu` moderno e perspicuo dell`intera sua opera.

il volume, finalmente fruibile in traduzione italiana con un ampio testo critico, e curato da francesca schepis, architetto e docente di composizione architettonica e urbana nell?universita di reggio calabria. e abitudine, tra gli alpinisti, utilizzare il verbo fare al posto di salire. ho fatto il monte rosa, ho fatto la cima, ho fatto dieci quattromila. nel caso di viollet-le-duc, architetto e restauratore francese ottocentesco, e della sua opera ii massiccio del monte bianco, il verbo fare assume un significato ancora piu pregnante. grande appassionato di montagna, non si limito a scalare piu volte il monte bianco ma nel corso di ben dodici anni lo disegno in oltre seicento tavole, cercando al tempo stesso di capire le strutture morfologiche e gelologiche che costituiscono la montagna piu alta d?europa. il risultato e un?opera del tutto originale e unica nel suo genere, in cui l?autore guarda alla montagna come a "un grande edificio, le cui parti hanno tutte una ragione di esistere". un edificio da restaurare, da riportare alla sua integrita e per il quale trovare una nuova forma di tutela. nonostante l?obiettivo dell?autore fosse quello di instillare nel maggior numero di persone il desiderio ardente di studiare la natura... i cui insegnamenti sono sempre i piu sani e i piu proficui per la mente", il libro e rimasto per molto tempo appannaggio di un pubblico ristretto. oggi, rileggendo le considerazioni di viollet-le-duc anche alla luce dell?emergenza ecologica, l?attualita di questo autore e particolarmente evidente. il libro e corredato da 112 disegni originali e 20 tavole a colori.

"e necessario che un ricercatore della verita`, qualora s`imbatta in una affermazione insostenibile la cui insostenibilita` non e` in grado di eliminare facendo ricorso a premesse chiare, concluda che si tratta di un`affermazione falsa, anche se deve sforzarsi di individuare le ragioni per cui chi l`ha enunciata ha sostenuto che fosse vera. a tal fine si deve dedicare molto tempo e (adeguarsi) all`ordine richiesto dalla natura dell`oggetto indagato. se cio` vale in relazione a scienze diverse da quelle metafisiche vieppiu` varra` per le scienze metafisiche, le quali sono remotissime dal tipo di conoscenza che si ottiene in modo appena superficiale." (averroe`)

dopo ii meraviglioso mago di oz, baum scrisse altri tredici romanzi ambientati nello stesso mondo, con la piccola dorothy e i suoi vecchi amici, ai quali se ne aggiungono via via di nuovi non meno bizzarri e simpatici, come testadizucca, lo scarasaggio sommamente eccessivo, la gallina billina, la tigre famelica, l`automa tic-toc e tanti altri. i romanzi successivi, sebbene poco o nulla conosciuti in italia, non sono affatto inferiori al capostipite. chiara lagani ha tradotto e antologizzato i quattordici romanzi, ha scritto i collegamenti tra un episodio e l`altro e ha corredato il volume di brevi note che mettono in luce ulteriori riferimenti tra i vari racconti. in collaborazione con lei, mara cerri ha realizzato una serie di disegni a colori e in bianco e nero che accompagnano le storie di dorothy e dei suoi soci. cosi anche il pubblico italiano puo` percorrere in un solo volume, per la prima volta, l`intero ciclo dei libri di oz. una saga il cui assoluto valore sta nel non farsi costringere in nessuno schema interpretativo; la liberta` narrativa di baum, la sua continua invenzione fantastica, gli esilaranti giochi linguistici, l`ambivalenza emotiva, fra comicita`, paura e malinconia, attivano da sempre una misteriosa complicita` con i lettori di ogni eta` che appartiene ai piaceri dell`intelligenza e alla sostanza della vera letteratura.

comparso per la prima volta nel 1960, "passione e ideologia" raccoglie la produzione critica della lunga e feconda stagione degli anni cinquanta di pier paolo pasolini, recuperando in particolare l`esperienza della rivista . al centro del volume vi sono due ampie panoramiche dedicate rispettivamente alla poesia dialettale e alla poesia popolare italiana; nella seconda parte, spiccano notevolissime interpretazioni di figure di rilievo della nostra letteratura: pascoli, gadda, saba, rebora, penna, bertolucci, fino ad affrontare il problema dello sperimentalismo. in queste pagine acute e originali emerge sempre, in filigrana, il vissuto dell`autore e si direbbe, come scrive alberto asor rosa nella prefazione, che non ci sia .

scritte tra il 1955 e il luglio del 1960 e pubblicate per la prima volta nel 1961, le poesie di "la religione del mio tempo" raccontano in versi un?intera societa in fermento. usando la frusta quando lo ritiene necessario, pasolini non retrocede di fronte a nulla e utilizza ogni possibile materiale argomentativo: da quello metafisico a quello polemico, dal giornalistico al profetico, proponendo schemi e ideologie che - come spieghera sul settimanale "vie nuove" - "non sono solo opinioni politiche, ma sono, insieme, poetiche; hanno cioe subito quella trasformazione radicale di qualita che e il processo stilistico". in questa raccolta pasolini riesce cosi a mettere poeticamente in azione tutta la sua incontenibile passione civile, un?insaziabile fame di vita e un irresistibile desiderio di capire e sentire. prefazione di franco marcoaldi.

servirono veramente le bombe atomiche a porre fine alla guerra o vennero sganciate seguendo altre logiche e finalita? perche non fu sufficiente il precedente bombardamento incendiario di tokyo, quasi altrettanto distruttivo e crudele? uno dei maggiori storici militari al mondo, richard overy, ripercorre quei mesi drammatici, dalla guerra nel pacifico agli sforzi tecnologici e scientifici della corsa atomica, fino all?escalation che porto alla scelta di colpire hiroshima e nagasaki. sono mesi che gettano la loro ombra inquietante sull?oggi, in un tempo in cui insieme agli interrogativi etici minacciano di sollevarsi gli stessi venti nucleari. nei mesi conclusivi della seconda guerra mondiale centinaia di migliaia di giapponesi, per lo piu civili, morirono in un?ultima esplosione di violenza dal cielo. dopo aver devastato tokyo gli aerei americani iniziavano a non avere molti obiettivi plausibili a disposizione, e si decise allora di utilizzare due armi atomiche per chiudere definitivamente la guerra. da allora, il ruolo dei bombardamenti incendiari e delle armi nucleari nella lettura della resa giapponese e sempre stato oggetto di un acceso dibattito. richard overy ripensa a come dovremmo considerare quest?ultima fase del conflitto. il popolare racconto secondo cui i bombardamenti furono efficaci va inserito nel contesto piu ampio di quanto stava accadendo in giappone all?inizio del 1945. e la facile equazione "bombardamento uguale resa" non puo piu essere data per scontata. queste pagine ricostruiscono il processo attraverso il quale, nel corso di una guerra lunga e tremenda, la volonta di uccidere i civili e distruggere intere citta e diventata una cosa normale. e ci mostrano come le preoccupazioni morali si sono potute attenuare fino al punto in cui gli scienziati, gli aviatori e i politici hanno approvato una strategia di distruzione di massa che non avrebbero mai approvato prima. rivelandoci pero allo stesso tempo quale sia stato lo sforzo messo in campo per cer
testo integrale, traduzione cei 2008.

alle 18.05 dell?8 maggio 2025, al secondo giorno di conclave e dopo sole quattro votazioni, dal comignolo della cappella sistina si e levata la tradizionale fumata bianca che annuncia al mondo l?elezione di un nuovo pontefice. in piazza san pietro, decine di migliaia di persone si sono immediatamente radunate in attesa di sapere chi fosse stato scelto dal collegio dei cardinali. e quando l?antica formula latina annuntio vobis gaudium magnum: habemus papam! e finalmente risuonata dalla loggia esterna della basilica, in uno scroscio di applausi gioiosi, grande e stata la sorpresa di scoprire che il successore di francesco e l?americano robert francis prevost, che si e presentato al mondo, rivestito dei paramenti papali, con le parole: "pace a tutti voi". ma chi e l?uomo che con il nome di leone xiv dovra guidare la chiesa cattolica nei prossimi anni? e quali sono le tappe che lo hanno condotto fino al soglio di pietro? saverio gaeta realizza il primo ritratto a tutto tondo del ?papa della globalizzazione?, che intreccia radici culturali diverse e parla con chiarezza il linguaggio dell?attualita. ne emerge il profilo di un pastore internazionale, attento ai poveri e agli ultimi, infaticabile nel difendere i diritti umani e nel sostenere il ruolo unificatore della fede. a lui il difficile compito di raccogliere l?eredita di bergoglio e prendere in mano i tanti ?processi avviati?: da queste sfide, analizzate da gaeta con precisione e ampiezza, dipendera il futuro di una chiesa che sta affrontando un lungo cammino di rinnovamento. una missione che leone xiv ha raccolto con l?impegno di riportarla a essere "un?arca di salvezza che naviga attraverso i flutti della storia, faro che illumina le notti del mondo". "

capolavoro della letteratura tibetana del xv secolo e una delle opere piu apprezzate e amate, la "vita di milarepa" di tsang nyon heruka ci narra le straordinarie vicende del celebre yogin del paese delle nevi, il mistico che parla un linguaggio fuori dai codici normativi del monastero, che ha saputo scardinare e vanificare i giochi illusori del samsara e che e riuscito a raggiungere l?illuminazione nel corso di una sola vita. la storia tutta tibetana di un buddha che non nacque in india, ma in tibet, e che ancora oggi puo mostrarci come distinguere la verita dell?apparenza e la verita della realta. carla gianotti ce ne offre l?unica traduzione integrale in lingua italiana condotta direttamente sul testo tibetano, in una edizione completamente rivista e aggiornata sulla base delle piu recenti ricerche tibetologiche. grazie all?ampia introduzione e al ricco apparato di note critiche ed esplicative, il lettore potra agevolmente avvicinarsi al buddhismo tibetano e ai suoi meravigliosi tesori senza tempo.

che cosa significa essere taiwanese oggi? vedere il nome del luogo in cui vivi comparire in cosi tanti telegiornali, la maggior parte dei quali afferma che, se ci sara una terza guerra mondiale, e li che avra inizio? ascoltare gruppi di esperti, commentatori e politici parlare di te e dei tuoi concittadini come di un "problema"? venire salutati come una delle economie cruciali del mondo perche producete i semiconduttori piu avanzati, sui quali il resto del pianeta fa affidamento? sapere che, cio nonostante, il novanta per cento dei leader di quei paesi non riconosce il vostro come tale? e che, soprattutto, siete considerati - per un caso alla nascita - al centro della sfida geopolitica probabilmente piu seria del xxi secolo? ecco perche taiwan, pur essendo un?isola cosi piccola, conta molto piu di quello che sembra e tenerla d?occhio diventa importante. in questo senso il libro di kerry brown e sicuramente una guida indispensabile e tempestiva.

scritto tra il 1020 e il 1027, il "libro della guarigione (kita`b al-sifa``)" del medico persiano avicenna e` ancora oggi un punto di riferimento per chiunque voglia comprendere l`evoluzione del pensiero occidentale dopo platone e aristotele. questo trattato, punto d`incontro tra la filosofia greco-araba e la teologia islamica, segna infatti il culmine di tutta la tradizione precedente e, insieme, l`inizio di una nuova fase della concezione e della prassi filosofica. nell`opera, l`originario pensiero di aristotele, dopo essere stato reinterpretato secondo le indicazioni degli esegeti greci, viene coniugato con una visione del mondo di matrice monoteista: e` grazie a questa sintesi che il kita`b al-sifa`` ha goduto di grande fortuna non solo nel mondo arabo, ma anche tra i teologi e filosofi cristiani. non e` un caso che, all`interno della "divina commedia", dante faccia sedere avicenna - unico filosofo musulmano, assieme ad averroe` - nel "castello degli spiriti magni": come scrive nell`introduzione al volume amos bertolacci, avicenna e` "l`esecutore materiale del progetto di rifacimento della filosofia di aristotele che e` insito nella tradizione precedente". il "libro della guarigione" e` una pietra miliare che delimita il percorso compiuto dalla filosofia fino all`xi secolo.

la storia e` sempre un miscuglio di meraviglie e contraddizioni: alcune volte piu` di altre. l`india e` erede di una delle piu` antiche civilta` del mondo e vanta quattro millenni di passato affollato e tortuoso: il suo percorso e` complesso nella sua unicita`. e il gange e i lavacri dell`anima, e` l`ordine delle caste, e` il sari, e` delhi e calcutta, sono i veda, il corano e il buddismo. e la diaspora indiana, la sua peculiare economia, ma e` anche il campo di battaglia di tradizioni e conflitti. i contrasti tra regioni e tra religioni disegnano un incontro di radici che si scontra con le piaghe della poverta` e dell`emarginazione. dopo piu` di venticinque anni dalla prima pubblicazione e costanti aggiornamenti, questo libro continua a essere il testo piu` autorevole e apprezzato sulla storia di questo affascinante paese.

il catalogo caravaggio 2025, edito da marsilio arte e curato da francesca cappelletti e maria cristina terzaghi, accompagna l?omonima mostra allestita a palazzo barberini dalle gallerie nazionali d?arte antica in collaborazione con galleria borghese (7 marzo - 6 luglio 2025), un progetto tra i piu importanti e ambiziosi dedicati a michelangelo merisi detto caravaggio (1571-1610). riunendo alcune delle opere piu celebri, l?esposizione vuole offrire una nuova e approfondita riflessione sulla rivoluzione artistica e culturale di caravaggio, esplorando per la prima volta in un contesto cosi ampio l?innovazione che introdusse nel panorama culturale, religioso e sociale del suo tempo. il volume illustra gli snodi biografici e gli sviluppi dello stile dell?artista attraverso saggi redatti da studiosi che, in ambito internazionale, hanno maggiormente lavorato su questi temi. il catalogo si apre con il saggio di keith christiansen che traccia la parabola artistica del grande maestro, mentre i contributi delle due curatrici, maria cristina terzaghi e francesca cappelletti, si concentrano sull?arrivo del grande maestro a roma e sul collezionismo delle sue opere da parte delle grandi famiglie romane. giuseppe porzio ripercorre gli anni meridionali dell?artista, tra napoli, malta e la sicilia; alessandro zaccuri propone una riflessione sul legame di caravaggio con la spiritualita del suo tempo; gianni papi affronta uno degli argomenti piu dibattuti, ovvero la ritrattistica - vera o presunta - del merisi; francesca curti presenta, a partire da documenti d?epoca, le figure femminili ritratte dall?artista; claudio strinati e stefano causa affrontano un excursus storico delle mostre dedicate a caravaggio e la sua fortuna critica, a partire dalla famosa mostra di milano del 1951 che di fatto fa riscoprire l?artista dopo secoli di oblio; chiude rossella vodret con un?attenta analisi sulla tecnica esecutiva dell?artista. le opere in mostra - ventiquattro e tutte di mano del merisi - ve

la campania somiglia a un grande teatro con il vesuvio al centro della scena: napoli ai suoi piedi, il tirreno di fronte e alle spalle l`entroterra, quell`articolata cavea di cime e valli dove secoli di ruralita` contadina hanno lasciato tracce profonde. la nuova guida verde cattura la dimensione umana e naturalistica di una regione esuberante, complessa, stratificata. storia, arte, poesia, piaceri del mare e della buona cucina, ricchezze culturali e antropologiche si mescolano in un pastiche che costituisce l`essenza del mediterraneo: ecco in successione il golfo di napoli con le sue isole, la penisola sorrentina, la costiera amalfitana, il cilento, salerno, caserta e il sannio beneventano del silenzio e della luce. fino all`irpinia e ai suoi paesi dimenticati, a cui franco arminio dedica una poetica ricognizione. in questa guida: napoli e i campi flegrei, pompei, ercolano e l`area vesuviana, le isole del golfo, la penisola sorrentina, salerno e la costiera amalfitana, il cilento e il vallo di diano, caserta, la pianura e il matese, benevento e il sannio beneventano, avellino e l`irpinia.

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento. testo originale nell`edizione di john burnet. traduzione e introduzione di paolo accattino.

"non puo sorprendere che, per una vicenda tormentosa e sciagurata come quella del caravaggio, gli storiografi del seicento piu romanzevole e del piu romantico ottocento si industriassero a trasformarne ogni passo, fin dai principi, ad uso di un ritratto spiccatamente popolare (cio che per essi suonava "plebeo") e cioe adatto a spiegare la spregiudicata e, si diceva, "indecorosa" naturalezza dell?artista. fu cosi che il caravaggio, gia da ragazzo, in lombardia, si tramuto in figlio di muratore, in rimestatore di calcine e preparatore di colle per gli imbianchini milanesi. il resto della sua vita, soprattutto negli anni di roma, napoli e malta, non aveva certo bisogno di esser rinforzato nelle tinte, ma pure non si manco di farlo e persin la sua morte, per ragioni di corrispondenza simbolica, si amo fissare un anno prima del vero".

oltre alle regole sulla persona, la famiglia, il contratto, la responsabilita civile, il diritto privato assolve il compito di formazione culturale del giurista e fornisce la terminologia, i concetti e le definizioni di base del diritto in generale. nelle diverse epoche, il diritto privato si e via via arricchito di nuovi compiti, sicche solo considerando il suo svolgimento nei tempi se ne possono apprezzare il significato e le funzioni. nell?ottocento era il diritto dei proprietari e dava luogo a relazioni paritetiche, anche nel rapporto di lavoro. nel novecento e diventato il diritto del libero mercato. con l?avvento dello stato sociale disciplina i rapporti asimmetrici tra imprese e consumatori, risparmiatori e utenti. oggi tutela i diritti fondamentali della persona e gli effetti della rivoluzione tecnologica e dell?intelligenza artificiale.

un dialogo straordinario sul se, un concetto di fondamentale importanza per qualsiasi riflessione sul mondo attuale. bauman e raud si muovono lungo un asse che vede a un estremo il destino e la predeterminazione, all?altro la scelta e la liberta di tutti noi.

le fiabe popolari perpetuano stereotipi ampiamente superati o comunque da superare, sono storie sorpassate che ammanniscono lezioni comportamentali che risentono del tempo in cui sono state scritte. paola zannoner, una delle scrittrici per ragazzi piu note e apprezzate, ha scritto un libro che confuta questo semplicistico e sterile luogo comune.

alessandro de? medici fu l?uomo che pose fine alla repubblica di firenze e il primo a inaugurare due secoli di dominio della dinastia medicea sulla toscana. la sua ascesa fu imposta con le armi dal papa e dall?imperatore a una citta tenacemente decisa a difendere la propria liberta, capace di resistere per dieci mesi a un terribile assedio. per questo motivo e stato sempre rappresentato come l?uomo che diede inizio alla decadenza dell?italia. ma la leggenda nera che grava sul ?tiranno fiorentino? trova conferma nella storia o e stata un?abilissima costruzione dei suoi oppositori politici? cosa aveva fatto alessandro per meritare l?epiteto di tiranno? questo libro torna a interrogarsi sul senso profondo di un evento centrale nella storia italiana ed europea del rinascimento, il passaggio di firenze dalla repubblica al principato nel bel mezzo delle guerre d?italia, mettendo in dialogo la dimensione dello scontro ideologico con quella dell?effettiva azione politica.

in italia, i crimini di guerra commessi all?estero negli anni del fascismo costituiscono un trauma rimosso, mai affrontato. questo libro ricostruisce la vita e le storie di alcuni degli uomini che hanno ordinato, condotto o partecipato fattivamente a quelle brutali violenze. l?hanno fatto per convenienza o per scelta ideologica? erano fascisti convinti o soldati che eseguivano gli ordini? o furono, come nel caso tedesco, uomini comuni, ?buoni italiani?, che scelsero l?orrore per interesse o perche convinti di operare per il bene della patria? non tutti gli italiani sono stati ?brava gente?. anzi a migliaia - in libia, in etiopia, in grecia, in jugoslavia - furono artefici di atrocita e crimini di guerra orribili. ma chi erano ?i volenterosi carnefici di mussolini?? da dove venivano? e quali erano le loro motivazioni?

trentatre anni separano due sbarchi. nel 1991, quello che molti intellettuali pugliesi individuano, a posteriori, come l?evento spartiacque che ha acceso i riflettori sulla puglia: l?attracco al molo carboni del porto di bari della vlora, una carretta del mare stracolma di profughi albanesi. il secondo nel 2024, quando nel resort di lusso di borgo egnazia approdano i capi di stato delle grandi potenze economiche del mondo per la consacrazione definitiva del brand puglia. un trionfo planetario che rischia pero di contenere le cause stesse di una svolta in senso opposto: sovraesposizione mediatica, overtourism, la vittoria del plastico della puglia sulla regione in carne e ossa, il passaggio dall?accoglienza dei rifugiati alla hospitality per ultraricchi. i posteri potrebbero cambiare anche il giudizio sulla rivoluzione culturale e la primavera politica che ha vissuto la regione a partire dal 2005: se da un lato l?ondata di rinnovamento che ha ribaltato l?immaginario e la narrazione del territorio ha avuto indiscutibili effetti positivi, dall?altro ha acceso dibattiti sull?autenticita e riflessioni sul paradossale ribaltamento dei valori, come ad esempio nel caso dei trulli e della taranta, che da simboli di una vita contadina misera e arretrata di cui vergognarsi sono diventati motivo d?orgoglio ed elemento identitario. i riflettori hanno reso piu evidenti alcune ferite mai curate, come il feroce caporalato subito dai braccianti, il vuoto occupazionale e i veleni lasciati dall?ilva, l?ascesa della cosiddetta quarta mafia, oltre alla piaga forse piu seria di tutte, perche piu gravi sono le responsabilita della politica (in concorso di colpe con magistratura e media): la morte di oltre venti milioni di ulivi a causa di un?epidemia che doveva essere gestita invece che negata. e forse e questo il destino dei luoghi di grande luce: quando il sole cala, si formano anche grandi ombre.

un "viaggio sottopelle" verso la prima e la piu grande poetessa della letteratura occidentale e cio che di lei non muore. lei che credeva non ci fosse niente di piu bello di cio "che si ama". saffo e stata una ragazza di lesbo, una figlia e una madre. ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. ha educato alla bellezza le signorine bene nella lesbo della fine del vii secolo a. c. poi ha dichiarato di non voler piu vivere, e si e tuffata dalla rupe bianca di leucade, innamorata perdutamente del barcaiolo faone. ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. e stata omosessuale, bisessuale, persino un?icona lgbt. la sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si e nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e ha alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche.

nel 1952 nabokov viene invitato a tenere a harvard la seconda parte di un corso di storia della letteratura, che doveva di necessita prendere avvio dal don chisciotte. docente ormai sperimentato, ma sempre anomalo e temerario, nabokov si premura anzitutto di spiazzare il suo uditorio: liquida in fretta, non senza guizzi beffardi, quelle coordinate storico-letterarie e geografiche che qualsiasi probo universitario riterrebbe essenziali; ridimensiona l?importanza del don chisciotte, ascrivibile ai suoi occhi solo al protagonista, che "spicca cosi magnificamente sulla linea dell?orizzonte letterario"; e, ligio al suo compito di "guida ciarliera dai piedi stanchi", pilota imperiosamente i seicento studenti-turisti verso il clou della visita. vale a dire la fabbrica del romanzo, la sua architettura, indagata attraverso gli "espedienti strutturali" - dal riuso di vecchi romances ai vividi dialoghi, dal tema cavalleresco alle novelle interpolate - che ne garantiscono la coesione. con la feroce, minuziosa passione del detective e del filologo, nabokov si spinge fino a schedare i quaranta episodi in cui don chisciotte appare nelle vesti di cavaliere errante per calcolare il numero di vittorie e di sconfitte: esercizio tutt?altro che ozioso, visto che dal risultato - venti e venti, equilibrio perfetto - affiora il "senso segreto della scrittura". nient?altro, del resto, conta nelle questioni letterarie, nient?altro il buon lettore deve cogliere, se non "il misterioso fremito dell?arte".

pubblicato per la prima volta nel 1963, "interazione del colore" fu pensato da josef albers come un manuale di supporto didattico per artisti, docenti e studenti. nelle sue pagine, attraverso esperimenti ed esempi pratici, viene illustrata la teoria del colore sviluppata dall`autore durante gli anni di insegnamento al bauhaus. lo scopo delle lezioni di josef albers e` sviluppare l`occhio per il colore, quella sensibilita` per la luce e le tonalita` che il solo studio teorico dell`ottica e dei sistemi cromatici non puo` in alcun modo affinare. il risultato e` un percorso semplice ma articolato che vuole essere uno stimolo alla formazione di un "pensare pratico" in cui l`esperimento e la scoperta accompagnano la creativita`. cinquant`anni dopo la sua prima edizione, interazione del colore e` ormai un caposaldo nello studio del colore. questa nuova edizione presenta una selezione aggiornata e ampliata delle tavole a colori che illustrano i principi espressi da albers nel corso di lezioni e dimostrazioni.

joan baez ha raccolto negli anni i suoi ricordi, in forma poetica, su quaderni e fogli sparsi, finora mai condivisi pubblicamente. in questo libro ha deciso di raccontare per la prima volta questa storia in versi, che include testi dedicati o rivolti ad artisti come bob dylan e jimi hendrix, riflessioni sull?infanzia, pensieri personali e ricordi di famiglia, tra cui il legame con la sorella minore mimi farina, cantautrice anch?essa. queste poesie sulla sua vita, sui suoi affetti, sulle sue passioni per la natura e l?arte rivelano le esperienze fondamentali che hanno plasmato un?icona, offrendo uno sguardo inedito su una grande artista. un diario intimo, attraverso le persone, i luoghi e i momenti che hanno maggiormente influenzato la sua arte, per comporre un?inedita autobiografia in versi. come parole sussurrate a tarda notte a qualcuno che amiamo, queste pagine creano un legame profondo con il cuore autentico di joan baez: una donna, una figlia, una sorella, un?artista che continua a ispirare milioni di persone.

austerity, e-book, fake news, gossip, homepage, meeting, selfie, trend...: la lista delle parole inglesi entrate a far parte del nostro vocabolario e lunghissima. per questo tra i cultori dell?idioma di dante e diffuso il timore che l?italiano possa trasformarsi in un itanglese, cioe in un italiano infarcito di anglicismi e pseudoanglicismi. attraverso una ricca serie di esempi, spesso divertenti, tratti dalla lingua quotidiana e dai giornali, il volume racconta la storia di numerose parole inglesi o angloamericane penetrate nell?italiano in diverse epoche e per vie talvolta imprevedibili. l?intento non e certo quello di deplorare l?ingresso di parole straniere nella nostra lingua o di imporre sostituti italiani, ma solo di fare luce su un fenomeno linguistico inarrestabile e aiutare il lettore a riflettere sulle risorse lessicali a sua disposizione: generalmente il parlante puo scegliere tra un anglicismo e un suo altrettanto valido corrispettivo italiano... a patto che lo conosca.

allan felix, un goffo critico cinematografico, ammiratore dei film con humphrey bogart, e ossessionato a tal punto dal suo idolo da vederlo apparire per dispensargli consigli su come avere successo con le donne. suggerimenti molto apprezzati da allan, appena divorziato, che e pero assolutamente incapace di applicarli. nutre cosi poca fiducia nelle sue capacita che ogni appuntamento galante si rivela fallimentare, finche gli appare chiaro che esiste una sola donna che possa amare: linda, la moglie del suo migliore amico. proprio come accade a rick (humphrey bogart) e ilsa (ingrid bergman) nel film casablanca... torna in libreria il capolavoro che ha rivelato il genio comico di woody allen, una commedia brillante e irriverente, con 453 repliche a broadway, da cui e stato tratto l?omonimo film cult del 1972, con woody allen e diane keaton.

la consapevolezza della caducita dell?esistenza e una caratteristica esclusivamente umana, cosi come la capacita di elaborare strategie che affranchino dal pensiero ossessivo della morte. quelle concepite sinora - la resurrezione, il paradiso, la reincarnazione -, tuttavia, oggi non ci bastano piu, ne ci basta il pensiero di continuare a vivere attraverso la nostra discendenza biologica o le opere che lasciamo dietro di noi. resta un?unica opzione, un?idea folle che si sta trasformando in un preciso disegno: la conquista dell?immortalita grazie alla scienza. solo nell?ultimo decennio sono apparsi piu di trecentomila articoli sull?invecchiamento e l?estensione della vita, e oltre settecento aziende emergenti hanno investito complessivamente decine di miliardi di dollari nell?impresa. ma quanto e realistico tale mirabolante sogno? quali sarebbero le implicazioni etiche di trattamenti o manipolazioni volti ad aumentare indefinitamente la durata della vita? e quali le conseguenze sociali, economiche e politiche? domande incalzanti, e capitali - ora che la risonanza di queste ricerche e le aspettative, spesso illusorie, da esse suscitate sono al culmine -, alle quali ramakrishnan cerca di rispondere attraverso un?analisi approfondita della fisiologia dell?invecchiamento e delle tecniche allo studio per contrastarlo, gettando luce nel contempo sulla realizzabilita della piu avveniristica delle sfide: far si che "tutti muoiano giovani - dopo molto, molto tempo".

mentre da ogni parte vengono a cadere - o per lo meno oscillano pericolosamente - i presupposti di ogni legge, il pensiero tende sempre piu a concentrarsi, in ogni ambito, sulla legge stessa. e questa una condizione al tempo stesso originaria e cronica del moderno: qualcosa che sembra sempre succedere per l?ultima volta - e invece continua a succedere ogni giorno. massimo cacciari ha posto al centro di questo libro tale situazione paradossale e sfuggente, all?interno della quale tuttora viviamo. e, all?interno del nostro secolo, ha isolato, negli ambiti piu diversi - dalla riflessione matematica (brouwer) a quella giuridica (schmitt), dalla pratica letteraria (kafka) a quella pittorica (malevic, mondrian, klee), dal pensiero artistico (florenskij sull?icona) a quello religioso (rosenzweig) -, alcuni casi esemplari di quell?ostinato cozzare contro la stessa parola: legge. ma non si tratta qui di scoprire influenze nascoste o contatti. l?ambizione e ben piu radicale: ogni volta si individuano sconcertanti isomorfismi fra gesti di pensiero che appartengono a regioni lontane. e cosi anche repliche e opposizioni trasversali. si comincera dal contrasto irriducibile fra il nomos di carl schmitt, legato a un territorio e radicato in esso, e la legge di franz rosenzweig, che impone un perpetuo esodo ed esilio da tutto cio che e ancorato a una terra. in quel contrasto si danno gia i termini che risuoneranno poi in tutto il libro. ma il centro non puo che essere kafka. e qui, sottoponendo a un?analisi serratissima i testi (e soprattutto l?impianto stesso del processo e del castello), cacciari e riuscito in un?impresa davvero improbabile: dire qualcosa di nuovo su kafka. da questo centro si irraggiano le fila di altri capitoli, tesi ogni volta a mostrare di quali ordini, di quali straordinarie decisioni sia capace una condizione, come quella nostra, sottratta a ogni presenza e affermabilita della legge. questo libro segna l?ingresso in una regione dai confini oscuri dove il pri

viviamo nell?epoca che piu di ogni altra celebra la liberta e la proclama un diritto assoluto. eppure qualcosa non torna. una nebbia sottile, silenziosa, si e insinuata nelle nostre vite: non vieta, non ordina, non punisce. seduce. e mentre promette tranquillita e benessere ci spinge verso l?omologazione, spegnendo il pensiero critico, inibendo la creativita e il coraggio di essere diversi. in questo nuovo saggio, paolo crepet mette a fuoco una delle derive piu insidiose del nostro tempo: la censura che non arriva dall?alto, ma si infiltra nel quotidiano, nei gesti, nei linguaggi, nelle scelte che non facciamo piu. e un conformismo gentile, pervasivo, invisibile, che ci invita a restare nella comfort zone: il luogo dove non si sbaglia, ma nemmeno si cresce. con la sua scrittura brillante e provocatoria, crepet ci accompagna in un viaggio controcorrente, alla riscoperta di cio che rende davvero libera un?esistenza: il dubbio, l?immaginazione, il conflitto. perche la liberta, ci ricorda, non e uno slogan, ma un esercizio faticoso e quotidiano, che richiede coraggio, lucidita, disobbedienza. un monito particolare e riservato ai piu giovani e agli educatori: basta con la ricerca ossessiva della perfezione e della felicita a ogni costo. bisogna restituire dignita all?errore, al fallimento, alla sconfitta, passaggi imprescindibili per una crescita sana ed equilibrata, perche "le tempeste riescono a essere perfino salvifiche e rischiarano l?orizzonte". tra aneddoti, riflessioni e toccanti esperienze personali, crepet ci sfida a riscoprire il coraggio dell?immaginazione e la forza dell?autenticita, consegnandoci un vero e proprio manifesto per chi rifiuta l?omologazione e vuole riscoprire la potenza, oggi rivoluzionaria, del pensiero libero.

la fine della repubblica romana e una storia che e stata raccontata tante volte da apparire pressoche scontata. eppure, abbiamo sempre ascoltato soltanto un punto di vista, quello degli storici greci e romani, che hanno fornito una versione parziale della realta politica e militare. se ci allontaniamo da roma e dall?italia e allarghiamo lo sguardo all?insieme dell?imperium romanum, ai territori delle province e dei regni alleati, senza trascurare i nemici esterni di roma, scopriremo i veri comprimari di questo racconto storico. i 14 anni che segnarono la fine della repubblica romana furono caratterizzati da una lotta epica e senza quartiere tra uomini che volevano imporre la propria egemonia. ma le cose sono andate davvero cosi o si e trattato piuttosto di una vera e propria guerra mondiale ante litteram, capace di coinvolgere e travolgere tutti i popoli allora conosciuti?

il medioevo fu un periodo primitivo, pericoloso e soprattutto arretrato? oppure una delle sue caratteristiche fu proprio quella di saper ripensare i modelli che provenivano dal passato? e il caso, per esempio, delle citta e delle campagne italiane: fra x e xiv secolo, in una fase di intensa crescita in ogni ambito, gran parte delle strutture cittadine e dell?organizzazione del paesaggio venne decisamente riplasmata. se poi volgiamo lo sguardo al mondo economico, scopriamo che molti degli strumenti finanziari che adoperiamo quotidianamente furono immaginati allora, assieme alle forme di organizzazione del lavoro e aziendale che ci sono familiari. lo stesso possiamo dire di alcuni fenomeni culturali: da una certa idea della figura femminile ai racconti dei viaggi nell?aldila o delle inventiones, i prodigiosi rinvenimenti dei corpi di santi martiri. il medioevo dei secoli qui considerati, dunque, fu soprattutto un?eta creativa, caratterizzata da innovazioni, sperimentazioni e invenzioni a tutto campo e questo libro ne restituisce un?immagine per molti aspetti diversa e sorprendente. lo fa grazie all?apporto dei maggiori esponenti della medievistica italiana e internazionale, in un?opera di grande impatto e originalita.

tutti pensiamo di conoscere, almeno a grandi linee, la storia degli stati uniti dalla guerra d?indipendenza all?affermazione del ?sogno americano? e dell?american way of life. ma siamo pronti a guardare questa storia con occhi nuovi? a guidarci saranno 18 quadri che ci porteranno dentro una realta diversa rispetto al nostro immaginario e ci sveleranno cio che resta nascosto nella storia ufficiale.

i grandi progressi scientifici e le grandi conquiste dell?umanita, gia dalla prima meta dell?ottocento, lasciavano pensare a un futuro completamente diverso rispetto al presente. viaggi interstellari e nel tempo, robot, incontri ravvicinati con extraterrestri: tutto sembrava possibile e a portata di mano. queste visioni del futuro non sono soltanto il prodotto del tempo in cui sono state pensate, ma hanno condizionato il processo storico, con effetti sorprendenti che si riverberano fino a oggi.

la storia degli ebrei in italia e antichissima: nessuna comunita in occidente ha una presenza cosi costante, dalla roma antica fino a oggi.

parlare di sessualita` come di un`esperienza storicamente singolare ha richiesto di ricostruire i percorsi del `soggetto desiderante`, risalendo dall`epoca moderna fino all`antichita` classica. "l`uso dei piaceri", entra nel vivo della rappresentazione delle pratiche e delle teorie sessuali nella citta` greca, e da` cosi` concreto avvio a un`opera storiografica dall`ambizione assolutamente unica: non piu` indagine parziale o settoriale sui problemi della sessualita`, essa presenta globalmente la genealogia dell`esperienza piu` ignota, anche quando piu` esibita, della nostra cultura e della nostra storia, offrendoci al contempo una sorta di specchio delle radici piu` remote e cancellate della logica degli odierni comportamenti sessuali.

nella pluralita` di sovrastrutture deputate a dare voce politica alla pluralita` degli interessi economici, gli "imperi dei mass media" rivestono un ruolo insieme fondamentale e particolare, essendo essi stessi nel novero dei colossi in competizione. nel primo degli articoli qui raccolti si ricorda l`affermazione di marx ed engels per cui "la classe che dispone dei mezzi della produzione materiale dispone con cio`, in pari tempo, dei mezzi di produzione intellettuale" cio` spiega l`assunto per cui "le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti". il capitalismo poi trasforma anche i mezzi della produzione intellettuale in strumenti di accumulazione di plusvalore. e proprio a partire da questa considerazione che in apertura del volume si sottolinea come i mass media "prima di essere un fenomeno culturale e politico sono una parte rilevante dell`economia capitalistica" solo analizzandoli in questa chiave e` possibile "comprendere tutta la loro reale incidenza nella vita sociale, senza scadere nel semplicismo delle politologie di moda o nel banale schematismo di sociologie ricche di presunzioni teoriche ma povere di concreti risultati".

al suo giuramento, trump ha decretato la fine del "declino" americano e l?inizio di una "nuova eta dell?oro", alludendo alla "gilded age" che negli ultimi decenni dell?ottocento vide il tumultuoso sviluppo del capitalismo americano, sino alla sua irruzione imperialista. e davvero un segno dei tempi che dalla presidenza americana si immagini di poter fronteggiare il "declino" degli stati uniti resuscitandone le politiche e i modelli della sua "ascesa" imperialista, quasi a mimare l?alba per sfuggire all?imbrunire. qualunque posizione contingente possa assumere l?amministrazione trump, la tendenza generale della contesa globale e definita, e comunque non sara invertita la nuova corsa al riarmo. ma il nuovo "nazionalismo americano" puo fare la differenza tanto nel "rallentamento" quanto nella "accelerazione" del disfacimento delle vecchie relazioni, e lo stesso vale per le controreazioni in cina, in europa, in giappone e nelle altre potenze. sopravvivera l?ordine multilaterale? tra crisi e tensioni che un giorno potranno essere la proverbiale "goccia che fa traboccare il vaso", il "vaso di gocce" sotto la presidenza trump si riempira piu o meno velocemente?

vent?anni fa, l?ingresso di pechino nel wto, la svolta dell?euro in europa e le guerre del declino americano erano i "fatti politici" che avviavano una "nuova fase strategica" perche la cina, una potenza emersa dalle aree arretrate, spartite e sviluppate dall?imperialismo, arrivava a sfidare l?ordine postbellico e a chiedere una nuova spartizione del mondo. il passaggio chiedeva un?attenzione specifica per le varianti e le sfumature della politica estera cinese, per il pluralismo delle scuole di pensiero, per gli adeguamenti e le variazioni nel tempo dei loro orientamenti. in assenza di un lavoro sistematico serio tra le fonti occidentali, abbiamo recensito alcune delle filiere principali dalla vasta pubblicistica in cinese. per la prima volta un rivolgimento mondiale di enormi proporzioni scaturisce dalla "collisione imperialista" della potenza cinese. solo il marxismo poteva prevedere con larghissimo anticipo una tale dialettica della "collisione storica" e mantenere l?attenzione, per due secoli, sul "curioso spettacolo [...] della cina che esporta disordine nel mondo occidentale". sara una collisione mai vista prima nell?ordine delle classi dominanti.

pechino, shanghai e canton, i centri di chengdu e chongqing nell?ovest, wuhan e xi?an all?interno e ancora dalian, qingdao e xiamen sulla costa rappresentavano i "cinque laghi e quattro mari" cinesi, ossia le aree chiave che - secondo la nota formula di deng xiaoping - devono essere presenti nella sintesi politica della linea generale borghese in cina, pena aprire una crisi nella citta proibita. nell?accezione moderna i laghi e i mari descrivevano le province dell?entroterra e della costa, a loro volta raccolte nell?immagine della cina gialla e della cina blu. il pluralismo mandarino di marca pcc si proponeva di centralizzare le volonta della classe dominante e delle sue frazioni in perenne concorrenza come i regni rivali. con un partito-stato collaudato da cinquant?anni di scontri feroci, la cina irrompeva nel secondo secolo dell?imperialismo portandosi dietro tutta la sua pluralita di capitali. karl marx ha insegnato che la formazione dell?interesse generale di classe dei borghesi puo risultare solo da lotte incessanti che investono la sfera politica, da un processo di sintesi contraddittorio.

tratteggiata sullo sfondo di una storia millenaria, la radiografia statistica della cina di angus maddison illustra la formidabile accelerazione di crescita dello scheletro economico del gigante. nel quarto di secolo tra il 1952 e il 1978, anno di avvio delle riforme di deng xiaoping, il pil cinese (in dollari "internazionali" del 1990) si e` moltiplicato per tre volte e il pil pro capite per quasi due. nel quarto di secolo successivo, dal 1978 al 2003, i due valori si sono moltiplicati rispettivamente per sei e per quattro volte e mezza. l`autore prevede che la cina, anche rallentando la sua andatura, raggiungera` il pil degli stati uniti dopo il 2015 e lo superera` di un quarto entro il 2030, pur rimanendo un paese "relativamente povero", con un pil pro capite pari ad un quinto di quello americano nel 2015 e a circa un terzo nel 2030. milioni di produttori, ogni anno, vengono separati dalla produzione dei mezzi di sussistenza: la massa dei salariati e dell`esercito industriale di riserva si dilata.

il libro prende in considerazione la storia del mondo islamico del novecento come fase specifica dell`epoca moderna mondiale. a differenza di altri studi, non si limita all`esame del vicino oriente, ma fornisce un`analisi anche delle "zone periferiche" - indonesia, pakistan, repubbliche ex sovietiche, somalia, sudan - ricostruendone gli avvenimenti politici, sociali e culturali e approfondendone le modalita` di interazione con l`occidente. lungi dal vederli come separati e opposti, schulze ritiene che proprio nella continua comunicazione e nello scambio di idee tra i due mondi sia da rintracciare uno dei fili conduttori del processo di modernizzazione laica entro la quale sono spiegabili gli avvenimenti della storia moderna del mondo musulmano.

"come fare per non diventare fascista anche quando (soprattutto quando) si crede di essere un militante rivoluzionario? come sbarazzare del fascismo il nostro discorso e i nostri atti, i nostri cuori e i nostri piaceri? come rimuovere il fascismo che si e incrostato nel nostro comportamento?". in poche epoche come nella nostra si e fatto un cosi gran parlare di fascismo. ovunque, nuovi movimenti dichiarano con fierezza la loro identita neofascista, mentre le sinistre usano quella stessa etichetta per accusare le destre. ma nel mulinare di parole, si corre il rischio di perdere la percezione della vera natura di questa presenza ingombrante del nostro passato. perche il fascismo e un?ideologia sorprendentemente tenace, e le sue modalita di pensiero le abbiamo attaccate sotto le suole delle scarpe, anche quando ci proclamiamo antifascisti. ma allora come si fa a vivere una vita davvero non fascista? in queste brevi lezioni, michel foucault prova a dare una risposta con riflessioni che aprono squarci sul nostro modo di intendere la politica e la societa. esaminando i meccanismi che ci fanno cadere nelle trappole fasciste, foucault ci offre alcune linee guida per evitarle - prima regola: mai innamorarsi del potere.

la costituzione della repubblica italiana aggiornata alle piu recenti modifiche e commentata per offrire una guida semplice agli studenti delle scuole superiori, dell?universita e a tutti coloro che si preparano per superare dei concorsi pubblici.

questo libro ripercorre in sequenza cronologica gli straordinari esiti figurativi dei primi cinquant?anni del quattrocento italiano, proponendosi di restituire l?incalzante avvicendarsi di opere e artisti in precise interazioni e conseguenze. l?obiettivo e quello di far maturare la consapevolezza che una precisa griglia cronologica e geografica non e questione meramente nozionistica, ma modello di una struttura cognitiva globale e condizione preliminare di qualsiasi tentativo di interpretazione. il racconto non si focalizza solo sui fatti maggiori, ma tenta anche di documentare, almeno per scorci improvvisi, l?infinita varieta di realta minori, eppure dotate di una loro fisionomia. le velocita di acculturazione dell?epoca erano assai disuguali a seconda dei luoghi e dei contesti, cosi come nella stessa firenze, in relazione ad ambiti diversi di committenza. l?apprezzamento di valori divergenti non e pero in contraddizione con l?enfasi posta sulle cesure innovative. cosi come ci si avvicina ai grandi cominciando a studiarne i riflessi nei minori, anche dalle resistenze e dalle dissonanze si arriva a comprendere la portata delle sperimentazioni piu radicali.

in oltre vent`anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, giulio betti ha visto crescere, insieme alla temperatura globale, anche la platea di persone interessate, in forme diverse, al cambiamento climatico. domande, riflessioni e dubbi assolutamente leciti convivono con teorie bislacche, provocazioni, fake news e mezze verita` che molto spesso nascono e si amplificano sui social media ma poi, purtroppo, finiscono sui principali mezzi d`informazione senza essere contestualizzate a dovere. nonostante la climatologia sia una materia scientifica multidisciplinare tutt`altro che semplice, ultimamente e` diventata il "naso di cyrano" sul quale chiunque si sente autorizzato a dire la sua. ma perche` cosi` tanta attenzione? la risposta e` semplice: le oscillazioni del clima influenzano le nostre abitudini e la nostra vita, lo fanno da sempre, mettendo l`umanita` nelle condizioni di prosperare o regredire. il caldo in estate o il freddo in inverno, la neve in montagna o la pioggia in autunno: fanno parte di noi, ci fanno sentire al sicuro. l`attuale trasformazione impatta proprio sulla quotidianita`, minacciando lo stile di vita e quindi il nostro benessere. tocca sia la sfera intima e personale che i grandi interessi economici e politici. ha sempre fatto caldo! mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e molto spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico. una guida che aiutera` i non esperti a orientarsi tra le leggende piu` diffuse - annibale che valica le alpi con gli elefanti, erik il rosso che approda in groenlandia, il ruolo dell`attivita` solare e della co nell`aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l`innalzamento dei mari -, veri e propri "classici" della disinformazione, ma sapra` anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tan

il polo si sta inesorabilmente sciogliendo. e un fatto col quale dobbiamo confrontarci. lo scioglimento dei ghiacci e` andato aumentando drammaticamente negli ultimi trent`anni. e i ghiacci del polo sono la cartina al tornasole dello stato di salute del clima del pianeta e tanto piu` diminuiscono, tanto meno calore viene riflesso verso lo spazio dal loro candore, peggiorando ulteriormente la situazione in un circolo vizioso. l`accelerazione del fenomeno e` impressionante, ma le autorita` politiche non sembrano aver ancora realizzato l`enorme pericolo che cio` comporta, ovvero che il destino dell`artico e` la miccia che potrebbe innescare una spirale che finirebbe col coinvolgere il mondo intero. addio ai ghiacci, uscito per la prima volta nel 2017 e ora aggiornato agli ultimissimi dati, contiene tutti i fatti incontrovertibili dell`evidenza scientifica, minuziosamente raccolti, spiegati e argomentati in maniera estremamente comprensibile per chiunque: non da` scampo. e un appello accorato e competente che non deve cadere nel vuoto.

"ma un teatro-laboratorio che cosa e`? chi ne sa qualcosa? perche` `teatro-laboratorio`?" e la domanda rivolta - dopo quarant`anni di attivita` da eugenio barba, fondatore dell`odin teatret, a se stesso e a chi ha condiviso con lui un`avventura teatrale diversa, che non si e` mai lasciata classificare nei tempi e nei modi della normale produzione dello spettacolo. questo libro e` il racconto del dibattito seguito a quella domanda, un dibattito durato quattro anni e che si e` snodato geograficamente da scilla, nella punta dello stivale italiano, ad arhus, nel nord della danimarca. i teatri-laboratorio sono un argomento appassionante, perche` costituiscono un problema teatrale profondo e al tempo stesso quasi sconosciuto, diffusissimo, poliforme e insieme, spesso, invisibile. sono, infatti, un ossimoro incarnato: "laboratorio", a teatro, sono le attivita` preparatorie non direttamente finalizzate a uno spettacolo, dunque una contraddizione in termini.

una guida ai luoghi dove osservare uccelli in italia, scritta dagli appassionati di birdwatching. le schede di questa guida sono state scritte da oltre 110 autori appartenenti all`associazione nazionale per la promozione del birdwatching ebn italia.

"non sapevo che, di un indumento, si puo considerare anche l?armonia tra il suo colore e quello del cielo." con la fine della guerra, kazuko e costretta a trasferirsi in campagna. senza piu un padre, senza un marito, la giovane rimane sola con una madre anziana e malata, memore di un?antica eleganza, ed e costretta a lavorare la terra per guadagnarsi da vivere. attraverso la storia della rovina della sua famiglia, kazuko racconta il tramonto dell?aristocrazia nipponica con l?emergere di abitudini piu occidentali, in un paese che la guerra ha lasciato vinto e umiliato di fronte a una civilta industriale priva di ideali. con il sole si spegne, pubblicato nel 1947, un anno prima di annegarsi nel canale tamagawa, dazai osamu consegnava un messaggio di disperata rivolta in cui si identifico un?intera generazione - quella che visse il disordine e lo smarrimento del dopoguerra. d?altra parte, il successo del romanzo e il richiamo straordinario che esercito sul costume oltre che sulla vicenda letteraria giapponese non si spiegherebbero senza la potente contaminazione che fa di questa opera di dazai il riflesso e la cassa di risonanza della sua vita lacerata. un?opera che, attraverso la nuova traduzione dal giapponese, riacquista tutta la sua forza, e arriva a noi lettori di oggi come il capolavoro che e.

i quattro volumi della storia della filosofia antica offrono il quadro critico piu completo e aggiornato del pensiero filosofico e scientifico greco-romano oggi disponibile in lingua italiana. grazie a essi e possibile apprezzare il ricco giacimento di razionalita critica, opzioni etico-politiche e prospettive teoriche che quel pensiero ha elaborato con una potenza argomentativa e una liberta intellettuale che hanno pochi paralleli nella storia della filosofia occidentale. i numerosi pensatori che siamo soliti chiamare filosofi presocratici si distinguono per una curiosita quasi inesauribile, che li conduce a indagare la realta in tutti i suoi piu disparati aspetti. si assiste cosi a una prima riflessione sulla natura e sul suo rapporto con gli dei; sull?uomo e sulla politica; sul linguaggio e sull?arte dei ragionamenti. temi che s?intersecano e con cui anche i filosofi successivi dovranno confrontarsi.

si discute sempre piu del ritorno della lotta di classe. ma siamo davvero sicuri che fosse scomparsa? la lotta di classe non e soltanto il conflitto tra classi proprietarie e lavoro dipendente. e anche "sfruttamento di una nazione da parte di un?altra", come denunciava marx, e l?oppressione "del sesso femminile da parte di quello maschile", come scriveva engels. siamo dunque in presenza di tre diverse forme di lotta di classe, chiamate a modificare radicalmente la divisione del lavoro e i rapporti di sfruttamento e di oppressione che sussistono a livello internazionale, in un singolo paese e nell?ambito della famiglia. a fronte dei colossali sconvolgimenti che hanno contrassegnato il passaggio dal xx al xxi secolo, la teoria della lotta di classe si rivela oggi piu vitale che mai, a condizione che non diventi facile populismo che tutto riduce allo scontro tra ?umili? e ?potenti?, ignorando proprio la molteplicita delle forme del conflitto sociale. una originale rilettura della teoria di marx ed engels e della storia mondiale che prende le mosse dal "manifesto del partito comunista".

l?italia e stabilmente tra i 10 paesi con l?economia piu sviluppata al mondo ma, al tempo stesso, il meridione e l?area arretrata piu estesa d?europa. com?e possibile che oltre 160 anni dopo l?unificazione ancora esista questa differenza? questa storia dell?italia meridionale ce lo racconta in sette snodi cruciali. un libro per conoscere e comprendere le cause dei problemi contemporanei oltre gli stereotipi e i pregiudizi.

quanto odiate il "manca poco" che tutti, prima o poi, abbiamo sentito mentre siamo allo stremo delle forze? cosa dareste per non aprire una mappa dei sentieri che sembra piu complicata di quella del tesoro? avete sobbalzato anche voi per quel fruscio nel prato, proprio li, a due passi? questa e la guida per tutti noi che arranchiamo sulle salite, non siamo ?veri montanari?, ma non rinunceremo mai al raggio verde che solo le montagne sanno darci.

"alessandro, il sommo dei re, adorato da menfi, invidiando il segreto del nilo mando agli estremi confini dell?etiopia uomini scelti; ma li arresto la zona rovente del torrido clima; videro il nilo ribollire". con queste parole, secondo il poeta lucano, un sacerdote egizio avrebbe dissuaso giulio cesare dal ricercare le sorgenti del nilo. se il grande alessandro aveva fallito, era dissennato che altri tentassero. ma il buonsenso non si addiceva alla tempra dei grandi uomini, soprattutto se si trattava di despoti che esibivano il proprio eroismo nell?impresa tentata, non necessariamente riuscita. andrea giardina.

fare una storia del mare vuol dire si parlare della nostra storia e delle nostre avventure, ma vuole anche ricordarci che siamo solo una specie tra altre specie. e che lo spazio blu che abitiamo e che sfruttiamo ci appartiene profondamente. siamo parte del mare ed e questa forse la cosa che piu conta in questa storia millenaria. una storia del mare che racconta la geologia, gli uomini delle coste, le scoperte, le navi, le guerre, i miti. ma anche e soprattutto i pesci e gli altri esseri marini. un viaggio che restituisce un po? dello stupore che il mare da sempre genera.

dal medioevo, generazioni di bambini sono stati spaventati dall`orco, questo essere fantastico che rapiva i piu` piccoli per portarli nella sua tana e divorarli. ne parlano boccaccio, ariosto, il "pentamerone" di basile e soprattutto la grande tradizione delle fiabe regionali. e ne parlano le celebri favole di perrault, che hanno segnato la fortuna globale di questa figura, destinata a popolare tanto i mondi fantastici di tolkien, quanto i film d`animazione dgli ultimi anni. ma da dove viene l`orco? al termine di una serrata indagine tra fiaba, folklore e letteratura, e` orcus che si svela: una vorace, rapace e inesorabile divinita` romana degli inferi. il divoratore di bambini, seppure spesso reinterpretato in chiave farsesca, conserva di quella sua origine infernale qualcosa di profondamente oscuro.

claudio giunta alessandro pagnini sul finire del medioevo, nei balcani e nei territori sempre piu` martoriati del morente impero bizantino si diffondeva il timore dei morti irrequieti che uscivano dai sepolcri per perseguitare i viventi. sulla scorta di un`approfondita ricerca originale, tommaso braccini documenta lo sviluppo delle credenze vampiriche cercandone i primordi nell`antichita` inoltrandosi per contrade e superstizioni d`europa e seguendone le tracce, che si intrecciano con quelle dell`eresia e della storia della chiesa, fino all`epoca moderna. l`analisi delle testimonianze antiche rivela lati sorprendenti del mito del vampiro e permette di risalire alle origini di credenze e angosce, fino a scoprire come talora la realta` possa essere piu` romanzesca della fantasia narrativa.

viviamo in un?epoca in cui duecento milioni di fotografie vengono realizzate ogni ora. la maggior parte poi viene caricata online, modificata, condivisa, archiviata nella marea infinita del visibile e del registrato insieme a miliardi di immagini generate da intelligenze artificiali addestrate sullo stesso repertorio del gia visto. nel 1840, un anno dopo l?invenzione della fotografia, il pittore paul delaroche esclamo: "d?ora in poi, la pittura e morta". la fotografia era piu veloce, economica e realistica: la sua invenzione emancipo i pittori dalla realta, aprendo la strada a tutte le forme dell?arte futura. oggi i fotografi si trovano di fronte alla stessa prova affrontata dai pittori quasi due secoli fa. possono essere altrettanto radicali? possono fare in modo che la fotografia continui a essere un testimone credibile del reale? l?immagine fotografica puo trasformarsi in qualcosa di prima impensabile? fred ritchin scrive un?analisi lucida e documentata sul destino della fotografia nell?epoca dell?intelligenza artificiale. l?occhio sintetico e uno strumento imprescindibile per interpretare criticamente il nuovo contesto visivo contemporaneo.

un manuale di tai chi spiegato in modo divertente, accessibile a tutti, con lezioni teoriche ed esercizi pratici in compagnia del maestro shifu, che si intrufola tra un capitolo e l`altro. si ritiene che il tai chi rafforzi il corpo e la mente, aumenti la vitalita`, combatta lo stress, rafforzi l`autostima, stimoli la creativita` e migliori il sistema immunitario. questo e` quindi lo scopo del libro: non solo un semplice manuale di sport, ma ritrovare il benessere interiore, divertendosi e senza mai perdere di vista l`autorevolezza della disciplina. il volume e` organizzato in due parti: mondo yin (la parte teorico-filosofico e spirituale) e, ruotando il libro e` possibile immergersi nel mondo yang (lezioni pratiche e di combattimento). le lezioni pratiche prevedono 5 blocchi di esercizi (tutti illustrati): le 10 posizioni base del tai chi (con qr-code che rimandano a video-lezioni collegate al libro), le 8 tecniche, gli 8 esercizi fondamentali o gli 8 pezzi di broccato, il gioco dei 5 animali, la forma 24, famosa in tutto il mondo e nel libro illustrata e spiegata passo passo. kung fu song, realizzata appositamente per accompagnare tutte le video-lezioni e semplificare l`apprendimento della terminologia e delle posizioni.

la bustina di minerva e` una rubrica iniziata da umberto eco sull`ultima pagina di "l`espresso" nel marzo del 1985. questo volume ne offre una selezione del decennio 1990-2000, che spazia dalle riflessioni sul mondo contemporaneo, alla societa` italiana, alla stampa, al destino del libro nell`era di internet, sino ad alcune caute previsioni sul futuro, e a una serie di divertissement o raccontini. la collezione restituisce il senso della rubrica che, come vuole il titolo, intendeva raccogliere quegli appunti occasionali e spesso extravaganti che alle volte si annotano nella parte interna di quelle bustine di fiammiferi che si chiamano appunto minerva. incisive nella loro brevita`, con un registro assai vario che spazia dal comico al tragico, queste bustine raccontano dieci anni della nostra storia.

i lupi stanno tornando. negli ultimi anni la loro popolazione in tutta europa e` aumentata in modo esponenziale. in italia e` piu` che decuplicata superando i duemila esemplari. sempre piu` spesso vengono avvistati intorno ai centri abitati, nei pascoli, al limitare del bosco. insieme alle tracce riemergono paure antiche, mai placate del tutto. nemico da perseguitare, incarnazione del male, pericolo per raccolti e greggi: man mano che avanzava l`urbanizzazione e le foreste lasciavano spazio ai campi, i lupi sono stati cacciati, dagli eserciti o dagli stessi contadini, spesso dietro compenso delle istituzioni pubbliche. si conta che solo in francia nel 1797 furono uccisi oltre cinquemila lupi. massacri simili furono perpetrati in germania, inghilterra, italia... una strage alimentata da un timore ancestrale che dal medioevo giunge fino al presente. dalla donna delle asturie capace di comandare branchi di lupi nel seicento, al ragazzo tedesco allevato dai lupi nel trecento, fino alla celebre storia della bambina con il cappuccetto rosso che attorno all`anno mille viene ghermita da un lupo e condotta nel cuore della foresta, riccardo rao ci guida attraverso documenti storici e leggende fino ai giorni nostri, ai macabri ritrovamenti di lupi impiccati nei boschi italiani. in un percorso fra storia, letteratura, psicologia e biologia, rao ricostruisce come la superstizione popolare, la cultura dotta degli uomini di chiesa, ma anche le grandi trasformazioni dell`ambiente abbiano creato il mito del lupo europeo. un mito mai cosi` attuale.

dopo augusto non c`e` stato imperatore romano che abbia regnato piu` a lungo di costantino il grande (306-337 d.c.) o che abbia fatto scelte di maggiore portata rivoluzionaria. arnaldo marcone traccia il ritratto a tutto tondo di un imperatore della cui azione forse non si sono ancora colti a pieno tutti gli aspetti di novita`: fu costantino infatti a dare all`impero una nuova religione, una nuova capitale, una nuova organizzazione dell`esercito. non in tutti i campi gli arrise il successo; in particolare, disastroso fu il fallimento del suo disegno di fondare una dinastia personale con i suoi figli, ne` duratura si rivelo` l`organizzazione da lui disegnata per il potere imperiale.

chi abbia letto anche solo una pagina, o una poesia, di ingeborg bachmann non puo che essere rimasto colpito dalla sua audacia nell?affrontare la violenza e il dolore - giacche a farci aprire gli occhi e proprio "quello stato lucido e straziante in cui il dolore diventa fecondo" - e nell?assecondare con tenacia la tensione che ci spinge "verso l?assoluto, l?impossibile, l?irraggiungibile". ne avra ora conferma negli scritti qui radunati: che ci parli degli autori che venerava (musil, kafka, plath, bernhard), di roma che le ha insegnato "ad andare d?accordo con gli altri", di maria callas, del tractatus di wittgenstein o del destino della poesia, bachmann non viene mai meno al compito che si e assegnata: fare della letteratura uno strumento di conoscenza - al punto da incarnarla dolorosamente: "io esisto soltanto quando scrivo, quando non scrivo non sono niente" -, incoraggiare alla verita e pretenderla da se. solo cosi sara possibile annientare le frasi fatte e conquistare "l?unico, l?irripetibile": quelle parole cristalline che affiorano di quando in quando in una pagina di prosa o di poesia. una postura ardita, inflessibile, di cui troviamo la piu precisa definizione nel ritratto di gombrowicz che e anche un ritratto di se stessa: "se devo pensare a qualcuno che abbia un cuore, mi verra sempre in mente g. ... era una persona che apertamente incuteva timore; non lo e mai stato per me, perche io non voglio che l?orgoglio e un certo modo di atteggiarsi scompaiano dal mondo".

quando alla fine della seconda guerra mondiale john von neumann concepisce il maniac - un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, "afferrare la scienza alla gola scatenando un potere di calcolo illimitato" -, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre. perche quel congegno rivoluzionario - parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e "inesorabilmente logica" - non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell?informatica e dell?intelligenza artificiale, ma lo conduce sull?orlo dell?estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare. che "nell?anima della fisica" si fosse annidato un demone lo aveva del resto gia intuito paul ehrenfest, sin dalla scoperta della realta quantistica e delle nuove leggi che governavano l?atomo, prima di darsi tragicamente la morte. sono sogni grandiosi e insieme incubi tremendi, quelli scaturiti dal genio di von neumann, dentro i quali labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci: delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa. ci ritroveremo a los alamos, nel quartier generale di oppenheimer, fra i "marziani ungheresi" che costruirono la prima bomba atomica; e ancora a princeton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita. infine, assisteremo ipnotizzati alla sconfitta del campione mondiale di go, lee sedol, che soccombe di fronte allo strapotere della nuova divinita di google, alphago. una divinita ancora ibrida e capricciosa, che sbaglia, delira, agisce per pura ispirazione - a cui altre seguiranno, sempre piu potenti, sempre piu terrificanti. con questo nuovo libro, che prosegue idealmente "quando abbiamo smesso di capire il mondo", labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della scienza moderna, lasciandogli

l`agente dell`fbi aloysius pendergast ha sempre fatto di tutto per tenere lontano dai guai la collega constance greene. ma stavolta potrebbe essere molto difficile proteggere quella donna straordinaria ed enigmatica. durante l`ultimo caso, a savannah, il trio pendergast, coldmoon e greene ha trovato una macchina che consente di viaggiare nel tempo e greene l`ha usata per catapultarsi nella new york di fine ottocento, a five points, il peggiore dei bassifondi di tutta la citta` dove lei stessa, quasi un secolo e mezzo prima, ancora bambina, si aggirava infreddolita e vestita di stracci. le sue intenzioni sono tanto chiare quanto pericolose: impedire al dottor enoch leng, lo scienziato psicotico che le ha somministrato l`elisir di lunga vita condannandola a un`infinita giovinezza, di torturare e uccidere centinaia di bambini, tra cui la sua sorellina mary, e cambiare cosi` anche il suo destino. e` una missione senza ritorno: dopo aver viaggiato indietro di oltre un secolo, greene ha lasciato un biglietto a pendergast chiedendogli di non cercarla. mentre lei si aggira per le strade della vecchia manhattan sotto falsa identita`, nell`america dei giorni nostri il bureau indaga su due omicidi commessi a poca distanza l`uno dall`altro: il curatore del museo di storia naturale di new york trovato morto nella cella frigorifera dell`istituto e un eminente artista lakota giustiziato con un proiettile nella schiena in una riserva indiana. l`ipotesi di un collegamento tra i due casi prende via via piu` forza, allargando il raggio dell`indagine, ma pendergast non puo` permettersi distrazioni: deve innanzitutto ricongiungersi a greene, e in fretta, per impedire che il passato la inghiotta per sempre.

il racconto epico di un luogo quasi ultraterreno, dove il sole resta alto nel cielo per sei mesi all?anno e si eclissa nella distesa di ghiaccio per altri sei. per chiunque, guardando l?orizzonte, si sia chiesto che cosa succede se si continua a camminare verso nord. pochi luoghi sulla terra suscitano da sempre l?inquietudine e il fascino esercitati dal polo nord. per millenni, da erodoto in avanti, viaggiatori, cartografi, scienziati si sono interrogati sul punto piu settentrionale del pianeta. e fu soltanto con le prime, leggendarie spedizioni guidate da fridtjof nansen e robert peary all?inizio del novecento che molti misteri vennero svelati. erling kagge, che al polo nord ci e arrivato a piedi nella primavera del 1990, ricostruisce le principali esplorazioni tra i ghiacci e restituisce la suggestione del silenzio, il bagliore, l?incanto di un luogo mitico. "polo nord. storia di un?ossessione" e un libro su quel manipolo di visionari che ha inseguito un sogno magnifico e su un universo magico ma fragilissimo che sta mutando forse per sempre.

il secondo libro delle storie di erodoto - commentato da alan b. lloyd e tradotto con intelligente eleganza da augusto fraschetti - e dedicato all?egitto. erodoto fu sulle rive del nilo tra il 449 e il 430 a.c.: visito pelusio, bubastis, sais, eliopoli, chemmis, tebe, menfi, elefantina; come informatori, ebbe sia discendenti degli egiziani che avevano appreso il greco dagli ioni, sia sacerdoti d?alto rango. da un lato, la civilta egizia e, per lui, quella piu antica, religiosa e saggia: la civilta che ha fondato il tempo e nominato gli dei; dall?altro, e quella piu strana - dove tutte le cose sono capovolte rispetto al mondo greco. con la sua infinita amabilita e la sua scrupolosa competenza, erodoto parla di tutto: gli oracoli, i sacrifici, i gatti, i coccodrilli, la fenice, i serpenti alati, le profezie, la medicina, l?imbalsamazione, i pesci, le zanzare, i labirinti, il nilo, gli dei, le inondazioni, i santuari, i sacerdoti, i prodigi, elena di sparta, sesostri, le piramidi, micerino, gli etiopi, gli abiti, psammetico, amasi. nel primo libro, erodoto ci aveva mostrato le sue qualita di complicato e variegato narratore. qui trionfa il suo talento di etnologo: l?egitto e il piu bel testo di etnologia che sia mai stato scritto. ma erodoto non sarebbe erodoto se si dimenticasse di raccontare. la storia di elena, quella di micerino e quella dei ladri di rampsinito sono tra le sue novelle piu straordinarie: intrecciate con arte raffinatissima al corpus etnologico, evocano un delizioso sapore d?oriente. il moralista, infine, si affida alla storia di amasi. secondo il modello del faraone amasi, che la mattina curava gli affari politici e poi si divertiva, il nostro arco psicologico-morale non deve essere mai troppo teso: altrimenti, cadiamo preda delle furie. cio che conta, nella vita come nella letteratura, e soprattutto l?arte della variazione.

con questo nuovo grande commento alle storie di erodoto, al quale hanno partecipato studiosi inglesi, israeliani e italiani, la fondazione lorenzo valla vuole rendere omaggio al padre della storiografia europea: all?uomo che simboleggia la passione dell?occidente per tutto cio che non gli appartiene. quante cose aveva contemplato erodoto! mentre leggiamo le storie, lo vediamo ancora, animato da una curiosita insaziabile verso la totalita dell?esistenza, entrare nei templi e "osservare, conversare, porre domande, ascoltare, riflettere, paragonare, sollevare problemi, ragionare, talvolta concludere". egli considera con attenzione e rispetto tutto cio che fa l?uomo - tutte le nostre imprese gli sembrano degne di interesse o memorabili. e, insieme, sparge un?onnipresente ironia sugli orgogli, le vanita, le pretese, le follie, la hybris dell?uomo. "nulla e sicuro tra le cose umane." "tutto nell?uomo e caso e circostanza." nella nostra vita si fondono l?iridescente imprevedibilita del caso, la ferrea necessita del destino, la strana partecipazione degli dei - verso i quali egli prova un?ellenica mescolanza di venerazione e diffidenza. prima o dopo di lui, nessuno ha mai saputo orchestrare cosi perfettamente una storia totale: i fatti politici, economici, militari, i costumi, le leggende, le favole, il folclore, la geografia, i monumenti si equilibrano in quest?opera che respira l?immensita e la liberta degli spazi aperti. la mente di erodoto e complessa, molteplice, intrecciata, polimorfa. quando egli insinua un tema dentro l?altro, e poi ancora un altro, e poi un altro ancora, quando procede a inserti e parentesi successive e scatole cinesi, come a mimare "l?infinito labirinto di concatenazioni" nel quale consiste l?universo, - noi pensiamo ai lontanissimi intarsi, alle ramificazioni di henry james. ma poi, se egli vuole, riesce a sembrarci semplicissimo: candido come un barbaro o un bambino. molto spesso fatichiamo a capire cosa pensi e quale sia il suo punto di vista.

"i miei racconti sono un omaggio postumo ad alcuni autori che ho amato nell?adolescenza e dopo: verne, wells, lo swift di "gulliver", butler e altri..." "vizio di forma" e la seconda raccolta di racconti fanta-tecnologici e fanta-biologici di primo levi. uscita nel 1971, a cinque anni dalle "storie naturali", e un?opera non solo ecologica ma ecosistemica. chimico dagli interessi enciclopedici, levi esplora le infinite possibilita combinatorie che la materia consente, ma non dimentica di cogliere le anomalie, le sfasature, i "vizi di forma" in cui si annida il germe di catastrofi piccole e grandi. la sua vena di narratore non e tuttavia apocalittica o disperata: al contrario, e mossa da una divertita curiosita per l?uomo. le invenzioni della scienza e della tecnica aprono all?eterno gioco della commedia umana possibilita paradossali, assurde o esilaranti, che levi narra con ironia e con fermezza di giudizio morale. un libro che e l?ennesima conferma di quanto primo levi, oltre che un imprescindibile testimone, sia anche un grande scrittore.

con il contributo di noel gallagher. "ogni band ha uno stile diverso. non ho mai pensato che gli oasis avessero un look. altre persone lo credevano, ed e figo, ma io mettero sempre la musica prima delle scarpe. le scarpe durano sei mesi. le melodie vivono per sempre." (noel gallagher) come nasce una band? quali sono le innumerevoli forze che ne plasmano il suono, l?aspetto e l?identita? nel 1993 gli oasis firmavano con la creation records e si apprestavano a registrare il loro primo album. l?anno successivo inizio con un piano ben preciso: la creazione degli oasis. al centro di questo progetto c?era il celebre fotografo kevin cummins, coinvolto per aiutare la band a trovare un?immagine che si adattasse al loro suono. in oasis: the masterplan, seguiamo cummins mentre fotografa la band nel momento in cui i fratelli gallagher definiscono la loro identita. i pensieri di noel gallagher su calcio, moda e musica e i suoi ricordi di quell?anno formativo si affiancano a quelli dello stesso cummins. pagina dopo pagina, vediamo come gli oasis abbiano sperimentato con la moda e imparato a posare e presentarsi al pubblico, avvicinandosi all?estate del lancio del loro primo album, definitely maybe. da quel momento in poi, la storia e ben nota. questo libro svela quanto sia stato efficace il piano per portarli a quel punto.