
alessio medrano da bambino costruiva tabelline con i sassi e controllava, da un anno all`altro, che dall`elenco del telefono non fosse scomparso nessuno. oggi che ha trentacinque anni, della matematica ha fatto un mestiere e sta creando un fondo finanziario molto conveniente: compra, per poi rivendere, le polizze di clienti che non vogliono piu` pagare la propria assicurazione sulla vita. o non possono. e un investimento sicuro: "le persone si fidano di me perche` dico una cosa che gia` sanno, e cioe` che tutti muoiono". ma piu` che di morte, alessio preferisce parlare del tempo che rimane. solo che le vite non sono tutte uguali e non tutti i rischi possono essere previsti. quando si trova a contrattare la polizza di elena invitti, nell`equazione compare l`incognita per eccellenza, l`amore. ma "il tempo e` fatto solo di tempo, lo spazio solo di spazio, l`amore solo di amore. grandezze omogenee".

il caotico mondo della scuola visto attraverso lo sguardo di un`insegnante precaria, una don chisciotte che non si fa abbattere da burocrazie arrugginite e colleghi demotivati ma prova a cambiare prospettiva per denunciare e allo stesso tempo difendere un`istituzione bistrattata e abbandonata a se` stessa. ad alessandra faggi, professoressa precaria di matematica, sezioni b e l, non piace affatto la fredda burocrazia scolastica. e per questo, dopo aver scritto dettagliatamente l`incipit dei verbali dei suoi consigli di classe, passa a raccontare di se`, la storia della sua prima macchina, la sua prima sigaretta sulla spiaggia, o . lo fa per divertirsi, ma anche per rendere piu` umane e migliori le ore in classe. e alcuni professori, inaspettatamente, parteggiano per lei e per la scuola che vorrebbe. cinque di loro, smarriti e spavaldi, si fanno addirittura coinvolgere in un gruppo di ascolto notturno, con tanto di candele a dare un tocco satanico. per discutere, sfogarsi, sopravvivere, ingaggiando una lotta, silenziosa ma non troppo, alle montagne di scartoffie, alle supplenze indesiderate, ai genitori aggressivi, ai collegi dei docenti interminabili, alle comunicazioni del preside. con una scrittura divertita e divertente, chiara valerio ha scritto un romanzo sovversivo e spietato, che ci consegna un ordine ideale raggiungibile solo con un patto: .

fine novembre a scauri, tra roma e napoli. la spiaggia e quasi deserta, vuoti gli stabilimenti. da qualche settimana le vongole lasciate nei secchi a spurgare sul bagnasciuga spariscono nel nulla. e non e colpa del mare. tre anni prima e morta vittoria, una donna che e entrata nella memoria del paese e delle persone, e ha cambiato per sempre la vita dell?avvocato lea russo, due figlie e un marito, molti impegni e molte inquietudini. vittoria e forse arrivata troppo tardi nei pensieri di lea, ma e riuscita a mettere in moto un?energia improvvisa, uno squarcio di vita nuova, un?ossessione. l?ultimo lunedi del mese, quando lea compie quarantatre anni, arriva una brutta notizia. e morta una bambina, e morta ammazzata, e nessuno sembra avere dubbi su chi l?abbia uccisa. eppure si stagliano ombre profonde, a scauri tutti sanno tutto, ci si conosce da sempre, non si e mai davvero sorpresi da quanto accade. ma poi c?e una bambina assassinata, mentre la madre prepara la zuppa di pesce. lea russo ama il marito, le figlie, il suo lavoro, ha tutto per essere felice, eppure e piena di dubbi. l?assenza di vittoria, la sua luce che agita i sogni, ha svelato in lei un?altra felicita, un?eccitazione che va cercata altrove. lea sente il bisogno di mettersi in discussione, di dover difendere la madre assassina, e di tornare a scavare nelle proprie fantasie, negli enigmi degli altri, nella scura e attraente materia che vittoria le ha lasciato dentro. la storia di lea e come un romanzo d?amore poliziesco, in cui il crimine da risolvere e quello di un desiderio nascosto, che sempre piu travolge e conquista la mente della protagonista. a partire dal precedente "chi dice e chi tace", chiara valerio ha inventato un mondo letterario che sembra racchiuso, circoscritto, e che invece non smette di estendersi e diventare ricco e complesso sotto i nostri occhi. la scrittrice conosce cosi bene i suoi personaggi che alla fine risultano familiari anche per noi. ma come tutto cio che e familiare, que

ma come si fa a esser riformisti e rivoluzionari? realisti e intransigenti? attraverso le parole di giacomo matteotti, che cosi` sintetizzo` la sua visione del socialismo ("fin dal congresso del 1902, ci proclamammo riformisti perche` rivoluzionari"), questo piccolo libro ha l`ambizione di proporsi al lettore come un pamphlet politico. non si tratta, arbitrariamente o banalmente, di tirare fuori gli scritti e i discorsi di matteotti dal contesto che ha contribuito a generarli. allo stesso tempo, con queste pagine non si vuole solo rendere omaggio - doveroso ma riduttivo - al martire antifascista. per restituire a matteotti la profondita` tipica dei classici, questo libro ne raccoglie l`eredita` intellettuale e politica attraverso alcuni nodi fondamentali: la radicale lotta contro le disuguaglianze; un`interpretazione profonda della societa` attraverso la lente di classe - oggi per lo piu` estranea al dibattito pubblico -; un convinto e argomentato antimilitarismo; una visione illuminata della scuola e piu` in generale dell`istruzione come condizioni per un riscatto sociale altrimenti impossibile; l`importanza di una politica fiscale in cui la garanzia dell`interesse privato non oscuri la centralita` del benessere collettivo. sullo sfondo di questi temi, un`idea di politica come professione, costruita necessariamente sulla competenza. un punto che marca drammaticamente la distanza dal nostro presente e tuttavia ci invita, cento anni dopo la morte di matteotti, a ritornare a una lezione ancora estremamente viva e fertile. questo libro raccoglie la testimonianza del parlamentare socialista matteotti dal 1906 (quando aveva appena ventidue anni) al suo omicidio, a quarant`anni. molto piu` giovane di ogni politico di oggi, eppure di un peso e di una statura neppure confrontabili.