



poiche` l`origine della natura e della vita umana e` avvolta nel mistero, l`inconscio ha prodotto numerosi e svariati modelli di questo evento: i miti di creazione, nelle diverse culture, si caratterizzano per una certa solennita`, quasi a comunicare che le vicende narrate riguardano, piu` che in altri miti, i problemi piu` fondamentali e i significati definitivi non solo della nostra esistenza, ma dell`esistenza dell`intero cosmo. marie-louise von franz ne chiarisce il significato e ne rivela l`attualita` illustrandoli per mezzo di sogni tratti dalla sua pratica clinica. scopriamo cosi` come alcuni elementi dei miti di creazione appaiano nei sogni, soprattutto allorche` una crisi psichica o un turbamento interiore rendono necessario un rinnovamento, o un`opera creativa sta per emergere. come negli altri lavori della von franz, e` nel costante riferimento a jung che l`autrice ci presenta il proprio pensiero originale e mette in luce i legami, di natura archetipica, che esistono tra il vecchio e il nuovo.


































storia di una famiglia dall`inizio del secolo alla guerra civile spagnola, il romanzo e` gremito di personaggi: compone e scompone fatti ed esistenze in una trama fittissima e "ottocentesca" che, come uno specchio rotto, rimanda solo frammenti di vita. romanzo di grande modernita` dedicato alla nostalgia e che ha i suoi modelli dichiarati in stendhal, cecov e proust.

ekeland introduce il lettore alla complessa teoria del caso collegando la dimostrazione delle sue tesi ad alcuni episodi di un grande capolavoro: "le saghe dei re di norvegia" dell`islandese sturlassonn, vissuto tra il xii e il xiii secolo. ogni capitolo del libro e` preceduto da un episodio della saga che serve come punto di partenza per la scoperta di un aspetto della teoria matematica del caso. vengono in tal modo percorsi vasti spazi scientifici: dal classico calcolo delle probabilita` al moderno caos, dai sistemi dinamici alla teoria dell`informazione, dalla logica alla statistica.

con un grande lavoro di documentazione e ricerca, l`autrice ha ricostruito la vita e le opinioni di un ecologista ante litteram in un libro che restituisce waterton al suo giusto posto: il primo che si accorse dei pericoli dell`industrialismo, il primo ambientalista della nostra era.

e` la storia dell`itinerario dall`innocenza della fanciullezza all`esperienza adulta della giovane e povera mary. il romanzo rappresenta una delle vette piu` alte della letteratura irlandese proprio perche` riesce a fare convivere quotidianita` e fiabesco, realismo e fantasia in una moderna favola sull`ingiustizia e l`emarginazione femminile.

tormentata e` la storia del suffragio universale, ostacolato, ancora in pieno novecento, dalla discriminazione di censo, di razza, di sesso, che si e` rivelata particolarmente tenace proprio nei paesi di piu` consolidata tradizione liberale. un nuovo modello di democrazia sembra voler divenire il regime politico del nostro tempo. gli stati uniti costituiscono il privilegiato paese-laboratorio del "bonapartismo-soft" che ora si affaccia anche in italia e di cui ci parla losurdo.

planck intrattenne un`ampia corrispondenza scientifica e scrisse numerosi saggi su questioni fisiche connesse con i problemi piu` generali; questi saggi sono raccolti nel presente volume e nel loro genere costituiscono un insuperato esempio di alta divulgazione.

un italiano, quarantenne, comunista, in vacanza a cuba: l`epoca non e` precisata, ma lo sfacelo del comunismo e` gia` avvenuto. per il protagonista che narra in prima persona, si tratta di un viaggio all`insegna di un complesso crocevia di miti politici e letterari (il corsaro nero, hemingway, il miller di tropico del cancro). tra incontri e riflessioni politiche, storie d`amore e discussioni sulla realta` dell`ultimo lembo di comunismo rimasto sul pianeta, si snoda una narrazione dall`epilogo amaro e che ha come chiave di lettura e comprensione la figura di don chisciotte.

einstein conosce mileva maric nel 1897, al politecnico federale svizzero, dove entrambi studiano fisica. le lettere fra i due coprono l`arco di tempo che va dal 1897 al 1903, poco dopo il loro matrimonio. mileva contribui` in maniera determinante al successo futuro di einstein. questa corrispondenza rivela un einstein sconosciuto al grande pubblico, per una volta ottimista, fiducioso nella vita. dalle lettere emergono gli interessi scientifici, i conflitti con gli altri scienziati, le costanti preoccupazioni per la ricerca di un posto di lavoro. le difficolta` incontrate dalla coppia culmineranno con la nascita della figlia illegittima lieserl e indeboliranno progressivamente la personalita` di mileva fino al loro definitivo allontanamento.

pubblicato nel 1908, poco dopo le considerazioni sulla violenza, il libro affronta gli aspetti ideologici di quella che sorel considerava la subalternita` del socialismo riformista al progetto illuministico della borghesia. sorel pensava allora all`alternativa di una cultura originale, basata sulle condizioni di vita dei produttori e tutta tesa alla lotta: alternativa a suo avviso ostacolata proprio dagli intellettuali che si sforzano di mantenere il prestigio di ideologie adatte a una divisione della societa` risalente all`ancien re`gime

cancrini ha incontrato queste storie, che hanno come protagonisti bambini e adolescenti di palermo, nel contesto di un lavoro terapeutico con le famiglie di minori a rischio. freud scriveva che il lavoro di uno psicoterapeuta, per essere scientifico, deve essere scritto in forma di novella. l`affermazione freudiana era allora giustificata dalla necessita` di un repertorio di parole e di costruzioni verbali per descrivere i processi mentali. questo discorso puo` essere oggi riproposto a un altro livello "nel momento in cui si riflette sull`operare terapeutico come basato sullo sforzo di usare se stessi per restituire epicita` ed eccezionalita` al quotidiano di vite che si trascinerebbero nel buio della ripetizione e della noia".

questo secondo volume chiude il piano delle grandi opere politiche, la riproposta delle opere di machiavelli con un nuovo commento critico. i tre testi finora proposti sono quelli che hanno "fondato" la modernita` e che parlano ancora, in modo inquietante al lettore contemporaneo. i testi sono frutto di una tensione utopica ed etica che intendeva proporre una rivoluzione copernicana del pensiero politico: il rifiuto di relegare l`uomo entro i confini del fatalismo, del provvidenzialismo e del meccanicismo.

si e` spesso affermato che wackenroder sia alle origini del romanticismo tedesco in quanto sposta l`attenzione dalle forme compiute della grecita` classica all`arte medioevale tedesca e al rinascimento italiano. gli "sfoghi del cuore..." evocano appunto un clima dove arte, sentimento e devozione religiosa si confondono riuscendo a comporre in unita` la vita spirituale. la seconda opera dell`autore berlinese, "le fantasie sull`arte...", introduce in una sorta di mondo capovolto rispetto al primo: la continuita` dell`arte con la vita si e` spezzata, in questo caso e` la musica e non piu` la pittura a tenere il campo, il suo linguaggio non e` comunicabile salvo che non intenda abdicare a se stesso per farsi ostaggio dei desideri del pubblico.

esiste una sessualita` infantile anche per le bambine: le donne sperimentano il desiderio sessuale e fin dall`infanzia sono frustrate di essere prive di pene: queste concezioni di freud hanno suscitato discussioni in parte ancora vive. questo lavoro e` il primo a raccogliere tutti gli scritti di freud sull`argomento, in ordine cronologico. alcune teorie sono state conservate negli anni, altre hanno subito modifiche, di pari passo con l`evolversi della teoria psicoanalitica nel suo insieme.

come si vive tra il "non piu`" e il "non ancora"? non riconoscersi piu` come bambini e non sentirsi ancora riconosciuti come adulti pone gli adolescenti in una zona di difficile definizione, dai labili e incerti confini. confinare l`adolescenza negli angusti limiti di una categoria generazionale ha convogliato l`attenzione sugli aspetti piu` inquietanti nei confronti delle altre eta` della vita. insistendo sullo sviluppo umano come processo, gli autori intendono favorire una visione dell`adolescenza meno allarmata e allarmante, piu` attenta alla positivita` di molte sue manifestazioni di vitalita`, curiosita` e creativita`.

il libro presenta una valutazione approfondita, ma del tutto alla portata del lettore non medico, dei dati scientifici pubblicati sull`argomento. ne emerge questo messaggio: la scienza non produce certezze, ne` offre regole universali. le conoscenze specifiche sono come un puzzle che non si potra` mai completare, in cui ogni pezzo aiuta a capire qualche particolare del quadro, ma puo` anche modificare le ipotesi precedentemente formulate.

dupront comincia con l`analizzare i due tratti fondamentali che specificano la realta` attuale dell`istituzione ecclesiastica, cioe` la liberta` conquistata nei confronti delle potenze temporali e la portata dell`opera di secolarizzazione. passa poi a esaminare tre dei "segni dei tempi" attraverso i quali si manifestano le inquietudini spirituali del presente, rispondendo alle quali la chiesa ritroverebbe la propria carica profetica: l`attesa della parola, la scoperta dell`altro e il bisogno del sacro.

il 5 settembre 1939 i tedeschi bombardano falkov, un piccolo villaggio polacco, e lo radono al suolo. per i contadini, gia` poveri, e` la fame. scopo della campagna militare in polonia e` l`appropriazione del potenziale economico polacco e il reclutamento forzato di tutta la manodopera disponibile. valerian e` uno degli oltre due milioni di polacchi deportati nel reich: 16 anni, viene mandato in una fattoria vicino a brema come bracciante agricolo. dopo pochi giorni tenta di fuggire. viene ritrovato dalla polizia e ricondotto dai suoi datori di lavoro. valerian allora escogita un piano: da` fuoco al fienile pensando che in tal modo verra` rispedito a casa per punizione. ma la punizione e` ben piu` grave: viene processato e conmdannato a morte, sebbene minorenne.

l`"europa orientale", concetto in cui mises faceva allora rientrare germania e austria, e` l`oggetto di questo libro del 1919 al quale gli avvenimenti in corso da qualche anno sembrano restituire tutto il valore di geniale anticipazione. lo schema interpretativo di mises nasce da una profonda riflessione sulla storia tedesca e austriaca che fa da sfondo a una definizione originale e ricca di conseguenze dell`europa orientale come insieme di territori plurilingui in cui s`instaurano legami particolari tra "arretratezza", nazionalita` e tipi di nazionalismo, costruzione statale e tentativi di modernizzazione.

il volume raccoglie numerosi testi finalizzati ad una migliore conoscenza delle origini della psicoanalisi e, fino al 1912, dell`intenso impegno di jung in difesa delle scoperte freudiane; altri testi documentano il pensiero degli ultimi anni di vita di jung e riguardano diversi aspetti della psicologia analitica e i temi junghiani ben noti anche al lettore colto non specialista: dalla concezione del sogno alla definizione di una nuove etica e alla saggezza orientale; dai drammi della storia presente al simbolismo religioso, all`alchimia, allo spiritismo e alla parapsicologia.

la figura di gesu`, il carattere delle piu` antiche comunita` cristiane, l`invenzione della chiesa: i primi due secoli della storia del cristianesimo sono ripercorsi attraverso le fonti neotestamentarie e gli studi piu` aggiornati. un laico, docente di filosofia, affronta questioni di eccezionale rilievo in modo semplice. il punto di partenza e` la constatazione che la conoscenza che si ha in italia dei fatti religiosi e` quasi inesistente anche tra gli stessi cattolici a cui manca tradizionalmente la consuetudine diretta con la bibbia.

rosalinda polkowski lavora in un istituto di ricerca storica nella germania dell`est; ha piu` di quarant`anni, si e` appena lasciata con il marito bruno. in una confusa inquietudine si licenzia. accetta un impiego come dattilografa presso un vecchio signore che le detta le sue memorie. ma quello che all`inizio sembra un impegno che puo` permetterle di guadagnare un po` senza per questo "vendere" la sua mente, diventa uno scontro mortale.

questo lavoro, del 1930, e` un tentativo di applicare le scoperte della psicoanalisi all`antropologia e al sociale. nell`affrontare il tema dei riti sacrificali, l`autore sceglie di limitarsi "alla questione psicologica delle motivazioni inconsce che vengono soddisfatte da un certo rito". afferma, riprendendo freud, che alcuni riti sono "la ripetizione di un parricidio", espressione di un odio inconscio dei figli per i padri. dobbiamo quindi a moneykirle la nascita di un pensiero antropologico che valorizza al massimo l`inconscio quale causa sotterranea delle manifestazioni umane piu` evidenti e piu` significative sul piano politico, storico, sociale ed economico.

perche`, se la poesia esiste ancora, e` cosi` difficile parlarne? e che cosa e` possibile dire in quella "lingua speciale" che secondo alcune teorizzazioni deve essere il linguaggio poetico? i confini di questo linguaggio si sono straordinariamente ristretti proprio per l`influenza di quelle avanguardie formalistiche che nella seconda meta` del novecento sono diventate pura accademia. il libro reinterpreta il percorso della poesia moderna, da schiller a zanzotto, da baudelaire a penna. e riconsidera anzitutto il rapporto di scambio, il dialogo fra generi letterari diversi: fra poesia e narrazione, poesia e teatro, poesia e saggistica. la nuova poesia dovra` uscire dal rifugio del formalismo e accettare la sfida della prosa.

e` la storia di enzo, un ragazzo della provincia di trapani. impara ben presto che la diffidenza, l`omerta`, l`astuzia, la capacita` di intimidire e di imporsi con la forza sono essenziali per farsi strada nel suo mondo. si mette in luce presso la famiglia mafiosa del luogo e diventa un "soldato" ai suoi ordini. alla fine, arrestato un`ultima volta, e gia` condannato a morte dall`organizzazione, decide di fermarsi e cercare una via d`uscita nella scelta del pentimento, dell`"infamita`", che si realizza nell`incontro con un magistrato: paolo borsellino.

nella primavera e nell`estate del 1900 lou andreas salome` compie un lungo viaggio in russia con rainer maria rilke. molte volte era tornata a pietroburgo - dove era nata e cresciuta - a far visita alla famiglia. ma ora il viaggio la porta nel cuore di quello sconfinato paese dove la tradizione secolare non e` ancora stata toccata dall`occidentalizzazione, anche se si avvertono i segni di un profondo cambiamento. lou ritrova la sua patria, le sue radici, ma soprattutto riscopre se stessa. questa donna di trentanove anni, affermata, vede il proprio passato decifrarsi sotto i suoi occhi. dal viaggio in russia lou salome` esce rigenerata e un sentimento di riconoscenza verso il proprio destino trabocca in queste pagine. il diario in russia e` un documento letterario di grande importanza, non solo per le notazioni storiche e di ambiente, ma anche perche` offre una prima chiave d`interpretazione dello sviluppo intellettuale successivo della salome`. scrivera` nell`autobiografia: "due impronte tra loro opposte, che la vita ha scavato dentro di me, mi hanno preparato a ricevere la psicologia freudiana del profondo: aver visto e vissuto da vicino lo straordinario e raro destino di un`anima individuale ed essere cresciuta in mezzo a un popolo la cui interiorita` eccezionale si comunica senza complicazioni".

nel 1779 samuel horsley, curatore dell`opera omnia di newton, si imbatte` nei manoscritti religiosi del grande inglese, e ne fu talmente scandalizzato che ne impedi` la pubblicazione. in seguito le carte finirono alla university library di gerusalemme. gli scritti, di cui si da` qui la prima edizione, databili tra il 1670 e il 1680, riguardano l`interpretazione delle profezie e segnatamente dell`apocalisse. lo "scandalo" sta nel fatto che newton assegna alle scritture, a cui non esita ad applicare lo stesso metodo assiomatico deduttivo dei principia, un valore conoscitivo non dissimile da quello scientifico.


nel 1943, mentre lavorava sui codici segreti militari nel famoso laboratorio di bletchley park, alan turing confesso` a un collaboratore la sua ambizione di voler . la storia del sogno di turing - che non costrui` un cervello, ma riusci` ad avviare il progetto del primo calcolatore elettronico inglese - e` la storia stessa della nascita dell`informatica e dello sviluppo delle idee sull`intelligenza artificiale: gli scritti qui proposti, elaborati da turing in rapida successione tra il 1945 e il 1950, ne sono una parte fondamentale. i primi due articoli sono di carattere essenzialmente pratico, e mostrano la preoccupazione di turing - che non era certo un teorico visionario - di fornire solide basi ingegneristiche alle sue teorie. seguono poi due famosi scritti ( macchine intelligenti e macchine calcolatrici e intelligenza ) in cui turing comincia davvero a parlare di , introducendo tra l`altro il suo famoso test (che lui pero` considera un semplice ). nasce cosi`, settanta anni fa, l`intelligenza artificiale.


ebraismo, cristianesimo e islam affermano di avere in abramo lo stesso padre: ma i miliardi di loro seguaci in genere lo ignorano. questo volume si propone di ricordarlo affiancando passi della bibbia ebraica, del nuovo testamento e del corano, alla ricerca di quanto le tre religioni dicono sugli stessi temi nel loro testo di fondazione, cioe` nel loro momento iniziale, prima che teologi e chiese ne trasformassero lo spirito originario. il libro non da` giudizi e non intende rispondere alla domanda che sembra implicita in un confronto di tal genere: quale sia la religione migliore, la piu` giusta, la piu` profonda.

la disoccupazione ha oggi carattere strutturale, ha origine nelle nuove forme di cambiamento tecnologico ed e` tendenzialmente irreversibile. nella economia e nelle societa` di oggi ci sono disoccupati che una eventuale crescita della produzione di merci non riassorbira`, mentre contraddittoriamente ci sono bisogni sociali insoddisfatti. c`e` a un tempo spreco e penuria. secondo l`autore, constatata l`insufficienza delle politiche keynesiane, la soluzione del problema "troppe merci, poco lavoro" va cercata anche al di fuori della parte mercantile dell`economia e della societa`. in particolare bisogna che lo stato, facendosi carico di quello che i privati non fanno, metta in moto lavori concreti che producano valori d`uso e producano servizi di cui c`e` bisogno.

la natura e l`evoluzione ci danno un insegnamento morale? ha senso parlare di "diritti naturali"? e` possibile un`etica biologica? contro l`"individualismo fanatico" e la "barbarie ragionata" di coloro che vogliono applicare alla societa` la dottrina darwiniana della lotta per l`esistenza, huxley sostiene che l`essenza del "processo etico" consiste non nell`imitare il "processo cosmico" ma nel combatterlo. alla conferenza tenuta all`universita` di oxford nel 1893 e qui pubblicata, sono aggiunti altri quattro saggi di huxley, scritti tra il 1888 e il 1894, in cui l`autore spazia dalle riflessioni sul destino dell`uomo alle considerazioni biologiche sui meccanismi dell`evoluzione, all`esame di progetti di riforma sociale e politica.

prendendo a prestito il titolo di un libro precedente dell`autrice, si potrebbe dire che nei "padri lontani" (rievocazione autobiografica) si avverte "un leggero accento straniero" che sottrae il racconto a ogni concessione emotiva per restituirlo oggettivato nella precisione della distanza, del controllo prospettico. sono dunque "lontani", ma per qualita` di stile, la lettonia dove la scrittrice e` nata, il padre ebreo bello e misterioso "come un principe arabo", la madre colta ed elegante, severa con se` e con gli altri, e ancora la sorella, la nonna piemontese e la nuova famiglia che la jarre si costruisce in italia.

non e` solo l`autobiografia di un matematico geniale, e` anche la testimonianza lucida e viva di un intellettuale polacco con profonde radici nella cultura mitteleuropea, di uno scienziato ebreo che ha respirato gli umori e i veleni, ristagnanti sul vecchio continente alla vigilia dell`olocausto. cosi` la storia della vita di kac esemplifica assai bene le vicende di tanti uomini di cultura costretti all`esilio, che cercarono nel nuovo mondo una speranza e un`alternativa. su questo sfondo la matematica appare come una costante ragion di vita: non un`ideale di asettica purezza, ma uno strumento vitale per indagare i misteri della natura.

una donna di mezza eta`, emigrata a parigi dopo la rivoluzione, vive quasi in miseria e in assoluta solitudine in uno squallido appartamento. non ama il marito, ne` e` riamata dalla figlia. scritto in forma di monologo interiore, questo breve romanzo e` una severa autoanalisi di una donna. ne viene fuori una spietata e cruda riflessione sulla condizione della donna che utilizza anche le allora recenti teorie freudiane sulla sessualita`. ma cio` che colpisce il lettore di oggi e` la solitudine disperata della protagonista.

un giovane del volontariato si accosta a un universo di estranei al suo mondo. scopre che i nuovi compagni affrontano eta` della vita drammatiche: da una maturita` ormai sconvolta all`incombente dissolvimento, dagli anni estremi all`ignoto. il protagonista scopre in se stesso anticipi di percorsi inattesi, ritrova negli estremi paure, umori, domande. esplodono improvvise solidarieta` e insormontabili repulsioni. gli amori coetanei del protagonista sono messi a confronto con un quasi-amore, con la forte presenza di una lei fuori eta`, la cui intelligenza sensibile supera la condizione della vecchiaia e attinge all`eterno. la morte viene a far parte dell`esperienza ravvicinata del protatagonista, rivelandosi una parte della vita.

la psicoanalisi attuale ha ridimensionato il ruolo della pulsione e valorizzato quello della relazione, partendo da un isomorfismo, anche se imperfetto, tra la relazione madre-bambino e quella paziente-analista. questa raccolta di scritti e` il risultato di una lettura critica e seminariale di alcuni libri recenti che tracciano il percorso del pensiero psicoanalitico contemporaneo. i capitoli toccano praticamente tutti gli aspetti del lavoro psicoanalitico, dal transfert al contro transfert, dal sogno agli agiti, dalle resistenze alle difese, dalle identificazioni proiettive a quelle adesive e intrusive, agli apporti interdisciplinari, allo sviluppo del linguaggio.

fino a due anni birger e` un bambino normale. all`improvviso tronca ogni contatto col mondo esterno. per quindici anni birger e i suoi genitori vivono questa tragedia, fino a che la madre sperimenta sul figlio un metodo americano detto facilitated communication, basato sull`impiego della macchina da scrivere. da tre anni birger scrive, ha ripreso a comunicare, e i messaggi che lancia dal video del suo computer aprono uno squarcio su quel mondo oscuro e inquietante. da queste pagine si capisce anche che in tutti questi anni di "buio" birger non solo capiva, ma leggeva e imparava avidamente.


"martin heidegger ha lasciato la terra il 26 maggio 1976. alcuni giorni dopo la sua morte, ho incominciato a scrivere l`oblio dell`aria. volevo, dovevo rendere omaggio al filosofo per la luce che mi ha trasmesso senza nessun obbligo, tranne quello del pensare. salvaguardare un cammino richiede proseguirne l`apertura, non ripeterne l`apertura verso una fine gia` raggiunta. meditando sull`essere, ho scoperto che la sua custodia esige uno sdoppiamento. l`uomo, solo, non puo` essere il guardiano dell`essere, in quanto la sua vigilanza suppone un certo dominio della natura e del linguaggio che paralizza il lasciar-vivere. inoltre l`essere viene allora pensato come memoria e cultura della vita che hanno gia` nientificato la sua linfa, la sua crescita."

il libro vuole essere un bilancio problematico di quanto la storiografia (soprattutto tedesca e inglese) ha prodotto sul nazismo, e una discussione delle tesi interpretative che nello stesso tempo fornisce gli elementi di conocenza fattuali. un libro di sintesi e di orientamento che procede in modo tematico piuttosto che cronologico (capitoli sull`economia, sull`olocausto, sulla politica estera, sulla figura di hitler...) dopo aver esaminato nei primi due capitoli il problema della spiegazione e della definizione del nazismo nella storiografia e prima di concludere con altri due capitoli dedicati alle controversie suscitate dalle interpretazioni "revisioniste" del passato nazista dell`ultimo decennio.

il libro risponde alla tesi della negazione dell`esistenza dei campi di sterminio descrivendo sobriamente i fatti prima e discutendo puntualmente la tesi "revisionistica" poi. la prima parte e` dunque dedicata a una breve storia della "soluzione finale", seguita dalla descrizione del sistema dei campi di concentramento e di sterminio nazista e di quello di auschwitz in particolare (con foto e cartine). nella seconda parte, dopo aver richiamato rapidamente le fonti e il processo di auschwitz, l`autore analizza la letteratura "revisionistica" soffermandosi in particolare sul "rapporto lauchter" del 1988: una perizia "scientifica" negazionista sulla quale interviene anche giorgio nebbia nella postfazione aggiunta all`edizione italiana.

sylvia e` una ragazza dal carattere inquieto, vittima consapevole dell`alternarsi dei suoi buoni e cattivi umori, che cerca di sviluppare una personalita` alternativa ai canoni tradizionali. ma l`amore e il successivo matrimonio glielo impediscono. nel matrimonio, in cui l`eroina dei romanzi ottocenteschi trova la sua forza, sylvia trova invece il suo indebolimento e annullamento progressivo. il libro preannuncia i temi cari all`autrice di piccole donne (la crescita, l`educazione, i rapporti con i familiari, l`amore) per trattarli pero` in modo conflittuale e non consolatorio come avviene nella successiva serie per ragazzi. con una nota di henry james.

un libro che si rivolge a quanti, piu` che all`opera dello scienziato, sono interessati alla figura di einstein uomo, a capire chi fosse in realta`, al di la` del mito. il risultato e` un ritratto per certi versi imprevedibile, molto piu` sfaccettato e complesso di quanto una certa agiografia lascerebbe supporre. oltre a particolari inediti della vita familiare, il libro illustra il credo filosofico di einstein e le sue prese di posizione sui grandi temi della politica, della pace e della guerra, e analizza le ragioni del mito di einstein, soffermandosi sul ruolo avuto dai grandi mezzi di informazione e fornendo esempi che testimoniano il clima di isteria collettiva che si creo` intorno allo scienziato dopo il trionfo delle sue teorie.