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"a pasqualino, perche` aveva sei anni e ogni mattina portava giu` l`immondizia, al pescatore monco, perche` ammansiva il mare, a santo strato, perche` proteggeva il palazzo e i malati": a loro ma`rai dedica il suo "romanzo napoletano", ambientato nella citta` dove visse dal `48 al `52, prima di partire per gli stati uniti. a formare il vasto coro, lacero e sgargiante, che commenta la vicenda intorno a cui e` costruito il libro sono gli uomini, le donne e i bambini della citta`, con la loro miseria, il loro lerciume, la loro fatica di vivere e il loro orgoglio ancestrale di aristocratici; e le interminabili chiacchiere, le liti che scoppiano furibonde, teatrali, ritualizzate, da una finestra all`altra, i lutti non meno teatrali e urlati, i santi arcigni e polverosi dentro le teche di vetro - con la loro umanita` piagata e ghignante. un intero popolo che, fra tutte le possibilita`, crede che "la piu` verosimile" sia il miracolo. un giorno, dalle parti di capo posillipo, vanno ad abitare due stranieri, un uomo e una donna (inglesi? polacchi?): displaced persons, cosi` li definiscono le autorita`, profughi. anche loro, almeno per un po`, crederanno che li` possa avvenire il miracolo. ma durante una violenta tromba d`aria si verifichera` un evento che avra` il senso di una delusione assoluta, di una sconfitta inappellabile, poiche` sancira` l`impossibilita` di credere che ci sia un futuro per chi, in quanto esule, ha perso la propria identita`.

un giovane irlandese alla ricerca della propria realizzazione nel mondo, dopo molteplici incontri e varie vicende decide, come si conviene, di sposare la sua fidanzata e avere da lei molti bambini. il protagonista vive le sue avventure passeggiando nei luoghi da cui flann o`brien non si allontano` mai: dublino e i suoi immediati dintorni che, come nella migliore tradizione irlandese, non sono soltanto simbolo del mondo, ma anche e soprattutto fonte inesauribile di storie nelle storie nelle storie. a giudicare dalla trama si potrebbe dunque collocare il libro fra i tipici romanzi di formazione, se non fosse che l`autore e` flann o`brien, bizzarro scrittore irlandese al quale mai sarebbe balenato di scrivere un tradizionale romanzo di formazione...

a partire dalle scoperte di freud, la psicoanalisi come teoria della mente ha attinto i suoi dati a due fonti principali: la clinica degli adulti e l`osservazione del bambino. stern parla in questo senso di "bambino osservato" e "bambino clinico" e gia` bowlby considerava essenziale per il progresso della teoria psicoanalitica una tale dialettica tra indagine "retrograda" (la clinica) e indagine "anterograda" (l`osservazione). allo stesso ambito di riflessione appartiene tutta l`opera di pine, come appare dalla struttura di questo volume, diviso in due parti: "aspetti dello sviluppo da una prospettiva clinica" e "aspetti del processo clinico da una prospettiva evolutiva".

quando, agli inizi degli anni ottanta in italia si comincia a parlare di postmoderno, il termine rivela subito un`incredibile capacita` di espansione: attraversa tutti i campi del sapere, delle tecniche e delle arti, dall`architettura alla sociologia, dalla critica letteraria alla filosofia, dalla narrativa alla pittura; se ne appropriano corsi universitari e giornali, orientando il costume e i modi di abitare. il postmoderno appare liberatorio, giocoso, amante della combinatoria di stili, epoche, metodi e storie e del virtualismo e, in un certo senso piu` democratico.

lo svolgimento della terapia psicomotoria di una bambina di sei anni che ha vissuto una drammatica situazione di abbandono nei primi mesi di vita, e` qui documentato dal racconto straordinariamente coinvolgente della terapeuta e dall`evoluzione formale e contenutistica dei disegni della piccola paziente.

se l`economia e` sempre piu` un arcipelago connesso da flussi in ogni direzione, e l`impresa una rete senza precisi confini, quali forme di governo sono ormai pensabili e realizzabili? e le forme a rete, vincenti in economia, come si coniugano con una forma di potere politico che tende ancora e sempre alla gerarchia? insoddisfatto delle risposte fornite dalle scienze sociali, l`autore ha cercato un paradigma intermedio tra l`individuo e la totalita`.

l`autore presenta l`esperienza di una comunita` per bambini e adolescenti con svariati problemi di disagio fisico e psicologico, di cui si occupa da piu` di vent`anni. la comunita` di gugliano intende fornire ai suoi piccoli ospiti quell`affetto e quell`educazione al rispetto delle regole che non hanno potuto ricevere nella famiglia d`origine. in questo senso una delle componenti piu` importanti per l`attenuazione delle loro difficolta` e` vista nell`influenza dell`ambiente, altrettanto importante dell`eredita` biologica nella formazione della personalita` individuale. mori traccia una storia della comunita` di gugliano e ne illustra i principi ispiratori, soprattutto il rifiuto della violenza in ogni sua forma.

nel libro mayda ripercorre le vicende della deportazione, sottolinea il ruolo della repubblica sociale italiana, che fu di complicita` attiva ma anche di iniziativa autonoma, sfatando la leggenda secondo cui furono i nazisti gli unici artefici della soluzione finale nel nostro paese mentre la rsi l`avrebbe subi`ta passivamente a causa della propria impotenza politico-militare. wehrmacht e ss da una parte e lo stato-fantoccio di salo` con i gerarchi dall`altra concordarono comuni progetti di deportazione degli ebrei e degli oppositori politici.

il dibattito attuale sui rapporti fra stati uniti e medio oriente si svolge nella convinzione generale della totale assenza di tradizioni democratiche nel mondo islamico. una convinzione che azzera un secolo di storia, in cui molti pensatori e intellettuali arabi, turchi e israeliani hanno manifestato un forte orientamento liberale e durante il quale la regione conobbe anche vari esperimenti costituzionali. una vera e propria rimozione della storia che e` messa a confronto con l`azione di francia e gran bretagna tra le due guerre nei paesi soggetti alla lega delle nazioni. li libro colloca la resurrezione dell`impero americano in continuita` con l`esperienza disastrosa delle potenze coloniali europee che hanno occupato il medio oriente.

pubblicato nel 1908, poco dopo le considerazioni sulla violenza, il libro affronta gli aspetti ideologici di quella che sorel considerava la subalternita` del socialismo riformista al progetto illuministico della borghesia. sorel pensava allora all`alternativa di una cultura originale, basata sulle condizioni di vita dei produttori e tutta tesa alla lotta: alternativa a suo avviso ostacolata proprio dagli intellettuali che si sforzano di mantenere il prestigio di ideologie adatte a una divisione della societa` risalente all`ancien re`gime

cancrini ha incontrato queste storie, che hanno come protagonisti bambini e adolescenti di palermo, nel contesto di un lavoro terapeutico con le famiglie di minori a rischio. freud scriveva che il lavoro di uno psicoterapeuta, per essere scientifico, deve essere scritto in forma di novella. l`affermazione freudiana era allora giustificata dalla necessita` di un repertorio di parole e di costruzioni verbali per descrivere i processi mentali. questo discorso puo` essere oggi riproposto a un altro livello "nel momento in cui si riflette sull`operare terapeutico come basato sullo sforzo di usare se stessi per restituire epicita` ed eccezionalita` al quotidiano di vite che si trascinerebbero nel buio della ripetizione e della noia".

lo slogan lanciato una quindicina di anni fa e che da` il titolo all`ultimo libro del sociologo francese, e` ormai sulla bocca di tutti anche in italia. naturalmente, la chiave di volta, dal punto di vista politico e sindacale, e` la riduzione del salario che dovrebbe accompagnare o no il passaggio alla settimana di 32 ore, o di quattro giornate lavorative. lavorare meno senza diminuire i redditi presuppone, per compensare la perdita di salario, l`invenzione di un concetto nuovo: il "secondo assegno" che ridistribuisce globalmente la produttivita` del sistema senza gravare sui costi aziendali. e soprattutto implica una strategia complessa di lotta contro la disoccupazione.

ritrovando, a distanza di quasi mezzo secolo, l`ispirazione evangelica di alcuni suoi testi giovanili, giovanni raboni ripercorre in questo poema teatrale il racconto della vita e della morte di cristo. lui, il protagonista, e` assente o, almeno, non si vede; a parlare sono gli altri, i comprimari, quelli che c`erano, ma soltanto dopo, a prodigio o delitto consumato, acquistano una consapevolezza innocentemente o colposamente frammentaria degli eventi che li hanno sfiorati, dell`evidenza e del mistero di cui sono spettatori.

george moran e` gia` stato nella repubblica dominicana, ma al tempo aveva un`uniforme dei marines e gli stavano sparando addosso. ora sono passati alcuni anni e george e` di nuovo li`, a inseguire una ragazza scomparsa nel passato, e a godersi le notti nelle braccia della magnifica mary de boya, moglie di un generale in esilio e capo di una squadriglia della morte. quando george torna a casa, il suo viaggio nostalgico nella memroria lo ha ormai incastrato: fra traffici di droga, vendette e omicidi, e soprattutto un amore cieco e letale, i suoi problemi sono diventati una cosa seria.

nato nel 1845 in una famiglia di convinti abolizionisti nello stato di new york, liberty fish si ritrova a sedici anni con la giubba blu dell`esercito dell`unione. sua madre roxana lo ha educato ai nuovi ideali liberali dopo che lei stessa, ragazza del profondo sud, era scappata da una famiglia ostinatamente chiusa nella difesa dei propri valori. liberty attraversa l`immenso paese a piedi, in un viaggio epico tra fiumi canali campi e pianure, lungo le terre devastate del sud fino all`antica piantagione di famiglia, dove il nonno di liberty, schiavista convinto, compie empi esperimenti di eugenetica per cancellare i negri dalla faccia della terra. e il ragazzo sara` costretto a confrontarsi con la stessa maniacale grettezza che qualche decennio prima aveva messo in fuga sua madre.

in "metallo urlante" ogni capitolo e` un passo verso un orrore sempre piu` gelido. accanto a perverse mutazioni della carne in metallo, sotto il tallone di oppressioni spaventose, negli scenari esotici dove eserciti non piu` umani si scontrano, una mente sottile e malata tiene le fila del racconto, oltre ogni dimensione di spazio e di tempo: e` nicolas eymerich, il crudele inquisitore medievale le cui vicende sono raccontate nel ciclo pubblicato da mondadori. introduzione perfetta a eymerich e complemento indispensabile del ciclo, ma anche libro di avventure autonome (tra le quali la prima apparizione del pistolero stregone messicano pantera, protagonista di "black flag"), "metallo urlante" - che rende omaggio nel nome a una celebre rivista francese di fumetti, madre ideale di alien - e` oggi considerato da intenditori di ogni genere come uno dei capisaldi della nuova narrativa fantastica. anche per la capacita` dimostrata da evangelisti di cogliere nelle patologie del presente l`incubazione possibile di un futuro di devastante ferocia, di desolante inumanita`.

in un futuro molto vicino, il gioco globale ha soppiantato hollywood. non e` matrix, e` peggio. nuovi idoli sono acclamati da un pubblico globale. non piu` calciatori, attori o rockstar. sono ragazzini esasperatamente "cool", videogiocatori professionisti. skin, il campione dei campioni, possiede lo skill, l`abilita`. sara` lui, riuscendo a visualizzare le sfaccettature della realta` che il gioco nasconde, a svelare la verita` passando attraverso una quantita` di dolore e di violenza che non avrebbe mai immaginato.

si tratta del primo reportage sul campo di prigionia di guantanamo dove sono reclusi oltre seicento uomini di quarantadue paesi, ritenuti affiliati di al qaeda catturati nella guerra al terrore. bonini, giornalista di "repubblica", ha qui ripreso i reportages pubblicati sul quotidiano integrandoli con un`ampia narrazione inedita. ne risulta un quadro contraddittorio e vivissimo, dove nulla appare scontato e tutto e` da scoprire, dal dettaglio sulla confezione del cibo alle confessioni dei carcerieri. ogni capitolo contiene un`appendice documentale spesso inedita. "guantanamo e` il non-luogo dove l`america ha imprigionato l`incubo di un nemico inafferrabile, dandogli un volto. non e` terra di redenzione, ma laboratorio di punizione senza speranza."

una bibliotecaria distrutta dal dolore per la morte del padre decide di far sesso con chiunque metta piede in biblioteca. una donna che partorisce la propria madre, morta qualche mese prima. una moglie costretta a domandarsi se riuscira` ancora ad amare un marito tornato dalla guerra senza labbra. corpi deformi e deformati, sottoposti alla violenza di una realta` che ne ha trasformato l`integrita` fisica, oltre che morale ed umana. uomini e donne con esistenze forgiate dal potere delle passioni, siano esse erotiche, mondane, amorose, sono i protagonisti di questi racconti di aimee bender.

i fortunati sketch televisivi di troisi, arena e de caro che hanno inaugurato una nuova stagione della comicita` napoletana.

dopo un incidente stradale, con la madre ricoverata in ospedale, tom intuisce l`esistenza di una strana relazione tra il padre e la sorella jessie, una ragazza fredda e amorale che non sembra conoscere limiti alla sua smania di piacere e trasgressione. dalle odiate scenografie del devon a una londra piena di esalazioni tossiche, tom racconta l`inesorabile disfacimento del proprio universo psichico e famigliare e la voglia di un mondo dove sopravvivano pochi elementari valori: l`incesto cui ha assistito, e che stuart racconta in modo nudo e violento con la voce stessa di tom, non e` la trasgressione di un mondo borghese, ma la sua metafora estrema, la rappresentazione di una realta` sociale sull`orlo del collasso.

in questo saggio todorov riflette sulle forme della conoscenza umana interrogandosi sul rapporto tra fatti e valori, verita` e finzioni, interpretazione ed eloquenza, nonche` esaminando il ruolo dell`intellettuale contemporaneo. ma quella di todorov e` anche una proposta di scienza morale e politica; i suoi interrogativi sono infatti: come vivere la liberta` all`interno della societa`? come praticare l`uguaglianza tra societa` diverse? per dare risposte credibili egli si appella alla storia e ai suoi personaggi: gli aztechi, socrate e i sofisti, montaigne e montesquieu, spinoza e locke, bonald e constant, le`o strauss e raymond aron.

autore di studi sull`arte e la cultura artistica del rinascimento e del barocco, rudolf wittkower (1901-1971) condivide con i nomi piu` celebri della sua generazione - erwin panofsky, ernst gombrich, nikolaus pevsner - lo status di vero e proprio classico della storia dell`arte. diretto erede dei padri fondatori della kunstwissenschaft tedesca, wittkower si afferma in ambito anglosassone (dapprima al warburg institute di londra, piu` tardi alla columbia university), operando al crocevia tra alcune delle principali tendenze della ricerca e del pensiero del xx secolo. in questo agile profilo introduttivo, unico nel suo genere, alina payne si dedica a una decifrazione chirurgica di quel percorso, portando alla luce le stratificazioni complesse di un`opera che possiamo ormai leggere al secondo grado. a partire dal testo piu` celebre e influente di wittkower, principi architettonici nell`eta` dell`umanesimo (1949), vengono qui messe in risalto le molteplici radici e le diverse ispirazioni di una sintesi che influenza ancora oggi il nostro sguardo: dalla storiografia architettonica tedesca tra ottocento e novecento all`estetica essenziale del "modem movement", dalla linea warburg-cassirer alle prese di posizione di siegfried giedion e le corbusier. una lettura che ci aiuta a confrontarci criticamente con l`eredita` di un maestro della storia dell`arte e a orientarci nelle sfide e nel gusto del nostro tempo.

"piu` ancora che nei romanzi, keller si rivelo` artista di prima grandezza nei racconti, che ora hanno visto la luce in italia in una splendida e completa raccolta pubblicata dalla casa editrice adelphi. novelle ricche di humour, di invenzione fantastica, di grazia fiabesca e di acutezza realistica ... in queste novelle palpita la dimensione piu` alta, piu` aperta della narrativa tedesca di quegli anni." (claudio magris)

casa di riposo villa delle betulle. agile e` un vecchiaccio con un odio viscerale per tutto, tranne che per i suoi compari: guttalax, cosi` chiamato perche` "piu` stitico di un bambolotto", sempre pronto ad assecondare chiunque; rubirosa, dal nome dell`ex playboy porfirio rubirosa, i capelli tinti di nero e una smaniosa attrazione per qualsiasi donna gli capiti a tiro, purche` over 60; e brio, il braccio armato del gruppo, che in tasca nasconde una fionda con la quale, nonostante il parkinson, e` un cecchino. i quattro devono vedersela ogni giorno con capitan findus, ex ammiraglio della marina in pensione, e i suoi due scagnozzi per il controllo della casa di riposo. quando le "miserabili monache" dell`ordine di santa lavinia d`oriente organizzano una gita a roma per la beatificazione di giovanni paolo ii, brio propone agli amici un piano segreto: scappare, occupare la sede di rete maria, annientare padre anselmo da procida con la sua insopportabile zeppola, e recitare in diretta il rosario delle diciotto, finalmente come dio comanda. agile coglie la palla al balzo: a roma vive flaminia, la donna che cinquanta anni fa gli ha spezzato il cuore, e lui deve ritrovarla. un`avventura scatenata e scorrettissima, che racconta l`ultimo, disperato, tragicomico guizzo di liberta` di quattro vecchi amici prima del tramonto.

si chiama energia di punto zero, ed e` una nuova fonte di energia illimitata che potrebbe sostituire il petrolio e il carbone e risolvere ogni problema di approvvigionamento energetico mondiale... o crearne di peggiori. perche` l`energia di punto zero ha un effetto collaterale devastante: il rischio di scatenare spostamenti incontrollati delle placche tettoniche e conseguenti terremoti di portata apocalittica. se poi si considera che le macchine per produrre questa rivoluzionaria e pericolosissima nuova forma di energia sono nelle mani di uno scienziato geniale, convinto di aver subito un grosso torto dall`establishment scientifico americano e decisissimo a vendicarsi, la situazione si fa - letteralmente - esplosiva. e come ogni volta in questi casi, solo gli eroici e spregiudicati uomini della numa possono intervenire... cosi` una tranquilla e un po` noiosa serata all`opera house di sydney segna per kurt austin l`inizio di un`adrenalinica avventura, in cui la posta in gioco e` altissima e i nemici difficili da individuare. per fortuna lo affianca, oltre all`inseparabile joe zavala, un`affascinante, originale e preparatissima scienziata, che conosce molto bene il nemico da combattere. la corsa contro il tempo e` iniziata, e la posta non potrebbe essere piu` alta.

"bisogna abusare". e` questo l`imperativo che spinge manu e nadine a unirsi: la prima e` bassa e graziosa, la seconda alta e bruttina, una e` vitale e chiacchierona mentre l`altra e` lenta e silenziosa, ma entrambe hanno una vita difficile, in cui l`unica per andare avanti e` ottundersi i sensi bevendo birra o tappandosi le orecchie con un walkman a tutto volume. finche` resistere non diventa impossibile. parte cosi` una sfrenata corsa per le citta` francesi, gia` consapevoli entrambe che finira` male, ma decise a perseguire l`unico scopo che si sono imposte: consegnare un misterioso involucro, rispettando la volonta` di un amico che e` morto. una versione hardcore di thelma e louise, ma anche un noir spregiudicato.

lettore accanito e onnivoro, manganelli comincia assai presto a scrivere di libri, nel 1946, e nel giro di qualche anno la recensione si trasforma nelle sue mani in un vero e proprio genere letterario che esige uno scrittore, capace non tanto di giudizio - compito - quanto di un . i presupposti di tale nuovo genere li ritroveremo tutti in questa raccolta, dove manganelli rivela una capacita` di aprire i suoi pezzi con un `presentimento di racconto` (); di cogliere le peculiarita` di un autore come si infilza una farfalla in una bacheca (l`iguana e` un libro che ); di dare sfogo a una che lo trascina da omero a chaucer, all`amato seicento, a vincenzo monti, keats, ivy compton-burnett sino a oliver sacks e anna maria ortese; di brandire irresistibilmente ironia e sarcasmo (); di officiare fastose cerimonie stilistiche e verbali; ma soprattutto di farci intravedere, dietro lo che pone fra se` e cio` che scrive, quella passione della letteratura che .

"voglio trattare della scoperta che l`io fa dell`altro". nel secolo che segue il primo viaggio di cristoforo colombo, le regioni dei caraibi e del messico sono lo scenario di avvenimenti fra i piu` sconvolgenti della storia degli uomini. tzvetan todorov ripercorre quelle vicende, leggendole attraverso le piu` famose cronache e relazioni di corte`s, las casas, dura`n, sahagu`n, non tanto quanto incontro-scontro fra due civilta`, quanto come scoperta e impatto.

ci sono autori che, da soli, riassumono un`epoca. e altri che, se messi a confronto, la rivelano ancora meglio. pasolini e calvino reagirono in maniera antitetica ai nuovi scenari della tarda modernita`, e le loro opposte soluzioni ci mostrano in azione i dilemmi che ancora ci coinvolgono. qual e` la forza della parola poetica nell`epoca della comunicazione mediatica? l`ironia o la parola diretta? o ? a partire dagli anni sessanta, sia pasolini che calvino attraversano una crisi produttiva che li spinge a una metamorfosi radicale. non e` solo calvino a mutare stile da un`opera all`altra, con i suoi proverbiali . anche pasolini passa attraverso una sperimentazione incessante, disseminata di : cerca una via d`uscita dalla logica imprigionante dell`arte moderna, di cui, come calvino, sente acutamente l`estenuazione. questo saggio del 1998, ora ripresentato con una nuova prefazione dell`autrice, ha segnato una svolta negli studi letterari italiani. le possibilita` per la letteratura non erano solo quelle incarnate dal tardo calvino, e diventate egemoni in quegli anni. c`erano anche quelle paradossali, performative, e ancora poco comprese di pasolini, intrise di un`urgenza sentimentale e di un senso tragico della storia, tuttora all`altezza del drammatico nostro tempo.

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