
il ritmo di un treno di terza classe accompagna sebastiano, detto lune, dalla valle veddasca, dove tutto e` ancora vincolato da regole rigide e primitive, verso un futuro di grandi novita` e tragedie che percorre tutto il ventennio fascista. come un moderno antieroe, sempre in bilico tra le antiche radici e l`ansia del nuovo, l`anomalo "marinaio di montagna" compira` l`intero tragitto della guerra, per tornare infine alla stazione di partenza dove era cominciata la sua avventura. il treno e` il cuore che pompa la linfa vitale della vicenda, e` l`elemento grazie al quale le anime, spesso separate, di sebastiano e lune, dopo tante prove e forti contrasti, ritroveranno la poesia e il significato profondo della vita. quando il treno buchera` la montagna per l`ultima volta e scorreranno i titoli di coda del fi lm di una vita, sebastiano, detto lune, dopo avere mischiato la parabola del falco con il volo del gabbiano, sentira` scorrere nelle vene nuova linfa per rinvigorire le antiche radici, lasciandosi trasportare dall`istinto del gatto.

la bricolla e` "una sacca di iuta cucita grossolanamente, irrigidita dal cartone, con due bretelle per il trasporto, che puo` contenere fino a 35-40 kg di sigarette". bricolla e` anche il soprannome di piero vigano`, uno spallone che per fame, prende la via della montagna verso il confine svizzero. negli anni della guerra, dai piccoli paesi del luinese sdraiati sulla sponda del lago maggiore, attraversavano non solo contrabbandieri carichi di riso e farina da scambiare con cacao, sale, tabacco e caffe`, ma anche ladri, disertori ed ebrei. nel 1945 la guerra finisce, ma non si conclude la storia del bricolla, che vede nei soldi del contrabbando il modo piu` veloce per assicurarsi una nuova esistenza. ma a pochi mesi dall`addio alla vita di sfrosatore, succede un fatto che cambia per sempre la sua vita. il destino si presenta con un carico speciale e lo costringe a dare l`addio al futuro di barista. alla soglia dei settant`anni, piero rientra a mogliasca, nella casa ristrutturata dalla sua famiglia di origine e il passato da bricolla torna a mostrarsi nell`ufficio del sindaco. non e` solo la storia di un contrabbandiere, ma una vicenda umana intrisa di generosita` e amore.

In un banale giorno di pioggia Amanda, commessa trentenne presso l`aeroporto di Malpensa, salva un giovane dalle grinfie di due ragazzine. Lo invita a casa sua e scopre che si tratta di Matthew Grennet, attore americano idolo delle ragazzine del nuovo continente, ma anche di Anouk, figlia della vicina di casa, che in realta` vive per la maggior parte del tempo da lei. Anouk e` in gita, ma Matthew viene rapito da una foto che la ritrae e, per sdebitarsi dell`ospitalita` di Amanda, chiama la giovane per farle gli auguri di compleanno. Nasce una corrispondenza fatta di telefonate e messaggi su whatsapp, finche` lui decide di farle una sorpresa e di andare a conoscerla...

nella vita di una grande famiglia dispersa dal tempo, irrompe un fatto insolito e inaspettato: la modesta eredita` di un chiacchierato, scontroso, solitario cugino venuto a mancare prematuramente. l`evento costringe un gruppetto di parenti, tutti presunti eredi, a incontrarsi dopo tanti anni e a riallacciare rapporti interrotti, a confrontarsi, a ripercorrere la propria vita sul filo di alcuni dolorosi episodi, i cui spazi vuoti vengono riempiti e integrati dalla memoria degli altri. una storia vera in cui le vicende dolorose sono stemperate dal lieve tocco dell`umorismo. personaggi che, malgrado l`eta` matura, negli anni si sono rivelati individui buoni e semplici, dotati di quello spirito propositivo che puo` alleviare le normali pene della vita. per sapere come e perche` dobbiamo addentrarci nella vicenda.

"chi dimentica il passato non ha futuro": questo e` l`intento dichiarato dall`autrice, rosangela pagani ossola, per molti la "signora maestra", che ha formato con la sua cultura e il suo entusiasmo generazioni di lissaghesi e non. il passato rievocato in questo libro, seppure non remotissimo, sembra lontano anni luce se paragonato ai modi di vita del presente. scorrono sotto gli occhi le tradizioni della civilta` contadina sorta sulle rive e le colline del lago di varese, il lavoro dei campi, la pesca, le prime industrie, gli insediamenti abitativi "a corte" che favorivano la socializzazione e l`aiuto reciproco, in un mondo in cui i valori prioritari erano chiari e condivisi. il tempo scorreva con il ritmo delle stagioni e delle tradizioni. le feste, la cucina, gli antichi mestieri, i proverbi, le manifestazioni della pieta` popolare completano questo affresco che ci permette di guardare con occhi piu` consapevoli e forse, perche` no, con un po` di nostalgia, il territorio, ancora oggi affascinante, che ci circonda.

un delitto efferato, una relazione scandalosa, un`eredita` contesa, un diario accusatore: sono gli ingredienti di questo romanzo giallo, ispirato a un fatto di cronaca realmente avvenuto nel varesotto agli inizi del novecento. il casuale ritrovamento nella cantina di una casetta di campagna di ossa umane, accanto a un paio di scarpe rosse, riapre l`oscuro caso della scomparsa di una ricca villeggiante milanese. un alone di mistero avvolge la tragica vicenda, che si consuma nel silenzio di una quieta cittadina e che, dopo clamorose rivelazioni e incredibili colpi di scena, giunge a conclusione in un`aula del tribunale di varese. una dura prova per il giudice istruttore gagliardi che, chiamato a dare un nome all`assassino, o agli assassini, svelera` il passato e i segreti della vittima, prigioniera di una pericolosa passione amorosa, fino alle estreme conseguenze.


tutto sul castagno e sulle castagne. maurizio miozzi racconta l`importanza dell`"albero del pane" per le economie rurali del passato, le caratteristiche della pianta, le modalita` della raccolta e conservazione dei frutti che hanno determinato molti usi, costumi e feste popolari dei nostri paesi. gia` apprezzata autrice del ricettario "del maiale non si butta via niente", paola balducchi prosegue con l`esposizione di ricette che hanno alla base la castagna: dalle preparazioni tipiche, la busechi`na, il mach, le viette, agli antipasti, le minestre e i secondi fino ai dolci, dal castagnaccio al montebianco a molte altre preparazioni.

tra il 1915 e il 1922, prima della marcia su roma, benito mussolini ebbe cinque duelli con suoi avversari politici: tra essi, il leader socialista claudio treves e il giornalista mario missiroli. uscendone sempre vincitore, il duce uso` queste tenzoni come una formidabile arma propagandistica contro i propri oppositori. festorazzi ricostruisce questo aspetto poco noto, e soprattutto non indagato, della biografia del capo del fascismo, attraverso le memorie segrete dell`amico medico che accompagno` mussolini nelle sfide all`arma bianca: si tratta del comasco ambrogio binda che si porto` nella tomba molti misteri su aspetti intimi della personalita` del duce, come la sifilide per la quale lo curo`. l`autore estende la sua analisi ai duelli che affronto`, per emulazione del capo, anche il ras di cremona roberto farinacci. ne esce un ritratto di un`epoca, che sconfina nel racconto leggendario di quello che puo` essere definito come il clima eroico del primo fascismo, nel quale il culto della violenza e dell`azione audace costituiva il retaggio piu` autentico dei propri miti fondativi.

la storia della chiesa parrocchiale di sant`anastasio e` la storia di persone volenterose e tenaci. don luigi villa volle la nuova chiesa con caparbia insistenza, nonostante le difficili condizioni storiche (le due guerre mondiali, il ventennio fascista, i contraccolpi europei della crisi del `29, le schermaglie politiche tra popolari, liberali e comunisti, l`analfabetismo, la debolezza cronica dell`economia rurale). nel 1930 fu benedetta la prima pietra e nel 1940 la chiesa venne consacrata. con don alessandro panzeri e la demolizione della chiesa vecchia, nacque la nuova piazza. don luigi perego ricevette il simbolico testimone e promosse molte iniziative volte a completare la struttura. e ora e` toccato a don bruno perego inserirsi nella lunga scia dei parroci che hanno guidato la comunita` cardanese: si sono appena conclusi imponenti lavori di restauro alla chiesa parrocchiale e ad alcune preziose opere d`arte in essa racchiuse, promossi in occasione dei settant`anni dalla consacrazione.

49 racconti tratti dalla storia e dalla tradizione dei territori tra i laghi maggiore, di varese e il ceresio. fino ad arrivare, con i re magi, a busto arsizio. in compagnia di fantasmi e draghi, santi e streghe. dalle leggende piu` famose, come "il cavaliere del lago", "la giobia", "la balena di brinzio" o "il giuvanin senza paura", a quelle delle principesse innamorate di melide o di monate; dal fantasma di manigunda a quello della rocca di orino, alle fate di angera.

l`industria varesina attraverso i manifesti e la pubblicita`, dal diciannovesimo secolo ad oggi, con prefazione di philippe daverio e due saggi storici. tra le sezioni piu` significative quella aeronautica, quella motociclistica e quella tessile, con artisti quali ivanhoe gambini e altri celebri futustisti. il libro spazia in tutti i settori merceologici ed equivale a una storia illustrata dello sviluppo economico e dell`industria sia lombarde, sia nazionali.




la trentatreenne giulia ha l`impressione che la sua vita si sia infilata in un vicolo cieco: non ha amici, non ha un compagno, non ha un hobby, e ha anche perso il lavoro per cui ha sacrificato gli ultimi otto anni della sua vita. a tenerle compagnia ci sono solo una serie di piccoli disturbi e la fissazione per l`igiene, che le condizionano un po` l`esistenza. in seguito a un incidente di sua madre, giulia lascia l`amata milano e si trasferisce nel suo paese d`origine, sulle rive del lago di varese, per assistere la sua famiglia, a cui e` molto legata. in paese, giulia deve trasformarsi da donna in carriera in casalinga, abituarsi a ritmi diversi e, soprattutto, affrontare dolorosi ricordi da cui, da anni, cerca di fuggire. con l`aiuto della sua famiglia e di alessio, amico d`infanzia che accompagna in un breve e sorprendente viaggio alle eolie, giulia comprende che l`unico modo per riprendere in mano la propria vita e` affrontare una volta per tutte il passato. trovera` il coraggio per farlo?

il libro e` la ricostruzione sincera ed appassionata del percorso umano e professionale del maestro francesco paolo neglia (1874-1932) e, in particolare, del suo autoesilio legnanese. direttore d`orchestra di riconosciuto talento nella germania nel primo novecento, rientrato in patria alla vigilia della grande guerra, neglia fu vittima dell`indifferenza e della diffidenza dei connazionali, condannato dagli ambienti musicali dell`epoca ad un`autentica "morte bianca" della quale non seppe capacitarsi e che non pote` accettare. nel ripercorrere l`ultima fase dell`esistenza di questo sfortunato musicista, l`autrice rievoca e documenta la ricca e multiforme attivita` da lui svolta in numerosi comuni dell`alto milanese, come direttore, compositore, didatta ed imprenditore musicale, nonche` la rete di relazioni significative da lui intessuta in un`area della lombardia allora in pieno decollo industriale.

riccardo si e costruita una reputazione di tutto rispetto nel mondo della finanza. dopo una serie di importanti incarichi prima a londra, a new york e infine a singapore, e stato chiamato a milano, la sua amata citta`, alla guida del comparto azionario che opera investimenti in societa` italiane, soprattutto in quelle emergenti, dotate di un alto potenziale di crescita. ogni giorno tratta con successo di denaro e d`investimenti, ma cio` ha un risvolto che i suoi interlocutori non sospettano. gli capita spesso di trascorrere diverso tempo con persone inizialmente conosciute per lavoro, ma che hanno un desiderio enorme di confidarsi, di parlare con qualcuno che li sa veramente ascoltare e capire. entra cosi in un mondo dove esistono sentimenti, passioni, intrighi, tradimenti ed emozioni. riccardo e diventato un "cacciatore" di storie di vita vissuta.

in una bella domenica di agosto un uomo viene ucciso, con un`iniezione, durante la messa nella chiesa di seefeld. il cadavere viene mandato per gli accertamenti all`obitorio di innsbruck, ma durante il trasporto il corpo viene sostituito con quello di un altro assassinato. la polizia locale non riesce a comprendere quanto successo ed invita a collaborare l`interpol italiana che riconosce nel cadavere custodito all`obitorio un chimico romano che lavora nel giro della droga. quando vengono ritrovate, in grave stato di decomposizione, le spoglie dell`uomo avvelenato, gli ispettori scoprono la perfetta somiglianza con un boss della malavita romana che governa gran parte del traffico di cocaina nella capitale. le indagini si intensificano, ma appaiono da subito forti dubbi sull`identita` del morto.

ancora oggi si trovano notizie contrastanti sul comandante dionigi superti: da una parte si legge che fu legionario dannunziano, dall`altra no; oppure che fu decorato con quattro medaglie al valor militare, mentre negli elenchi ufficiali dei decorati non risulta mai il suo nome. a questi contrasti non sfugge neppure il giudizio sulla sua opera di combattente per la liberta` e di comandante partigiano che tuttavia fu di eccezionale rilievo. un contributo innovativo ci giunge con questo ampio volume di leonardo malatesta che si basa su fonti inedite, come i documenti conservati presso l`istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in italia, l`istituto per la storia della resistenza e dell`eta` contemporanea nel biellese, nel vercellese e in valsesia, l`istituto storico della resistenza in provincia di novara, la fondazione isec e il fondo casella, presente nell`archivio cantonale bellinzona, archivio corpo truppe ticinesi. di notevole interesse e` la narrazione di cio` che successe dal novembre 1944 fino all`aprile 1945 nella svizzera tedesca, a rohrbach, dove furono internati la maggior parte degli uomini della divisione partigiana valdossola.

"tesori d`insubria", guida per itinerari, costituisce un attento viaggio a ritroso volto a delineare uno scenario ampio e variegato, al di la` dei soliti cliche`; un excursus nello spazio e nel tempo, entro i confini di un`area geografica e culturale solo apparentemente nota: la nostra terra, rivisitata a partire dall`interno e oltre i limiti scolastici e di campanile. megaliti e palafitte, tracce romane e tesori barbarici, borghi antichi e pitture segnano i luoghi dell`anima, come tracce che ci indicano la via per comprendere, fin dove e` possibile, e ritrovare le testimonianze di uomini e donne di epoche perdute. e cosi` che, sullo sfondo dei laghi e delle montagne, fino alla pianura, i tesori della lombardia occidentale, del piemonte orientale e del canton ticino, riuniti in questo lavoro sotto un`unica storia proprio come accadde in passato, ci svelano tutte le loro bellezze: dalla preistoria al medioevo.

il centesimo anniversario della guerra italo-turca, piu` comunemente conosciuta come guerra di libia, ha suscitato un interesse tutto sommato moderato sia tra gli studiosi, sia nell`opinione pubblica, poiche` nel 2011 la scena e` stata occupata anzitutto dalle celebrazioni per il 150? anniversario dell`unita` d`italia e a ridosso dagli impegni di studio ed editoriali in vista del centenario della grande guerra. tuttavia nello stesso anno sono stati organizzati quattro convegni: tre in ottobre, da parte del centro studi giolitti; dell`universita` di tor vergata con la societa` geografica, la societa` pesarese di studi storici e l`associazione di storia contemporanea; e nel mese successivo dalla luiss. sull`argomento si ricordano inoltre i numeri monografici de i sentieri della ricerca, organo del centro studi ginocchi di crodo e degli annali della fondazione ugo la malfa. e, presso il museo della guerra di rovereto, una mostra sulle cartoline della guerra di libia e un`altra sul periodo 1911-1931.

il chronicon novaliciense e` una fonte storica, quasi misteriosa, di origine medievale: una "cronaca" che ricostruisce la storia dei primi secoli di vita della abbazia benedettina della novalesa in piemonte. la storia si dipana come una matassa dalla fondazione del cenobio nel 726 fino al 1029, anno in cui il monaco vittore da cannobio decide di metter mano ad un proprio racconto, "nihil sub sole novum", che all`inizio segue la falsariga dell`originario chronicon, ma ben presto ne diventa un`ideale prosecuzione. tante sono le storie, i miracoli, le visioni, le allegorie e le leggende che si susseguono pagina dopo pagina; tanti i personaggi che animano il racconto, veri e verosimili, alcuni addirittura ispirati alla recente esperienza in monastero fatta dall`autore. la narrazione segue i tempi di una giornata monastica tipo, scandita dagli uffici divini, dallo studio e dal lavoro, "ora, lege et labora", e moltissimi nel contempo sono i richiami alla storia e alla spiritualita` benedettina.



un gruppo di vedanesi, animati da forte passione per il proprio paese e per la sua storia. questo e` il punto di partenza (e di arrivo) del percorso che ha portato alla pubblicazione del presente libro, ulteriore tassello di approfondimento sul passato della nostra comunita`. frammenti di vite, istituzioni, luoghi e ricordi si sono avvicendati nella memoria e nella meticolosa ricerca storica delle persone che, incontrandosi nel corso del tempo, hanno - infine - dato forma scritta a molti contributi.

e un vero piacere ridare alle stampe questa ottocentesca "guida per il viaggiatore" da milano ai tre laghi maggiore, di lugano e di como, ed e` solo parzialmente una riproduzione anastatica, in quanto e` arricchita da immagini delle localita` e da carte geografiche dell`epoca che facilitano la visualizzazione degli itinerari. quest`opera dello "scienziato, enciclopedista e poligrafo" carlo amoretti ebbe ben sette edizioni, dal 1794 al 1826, corposamente aggiornate. anche solo da cio`, si puo` comprendere il grande successo del libro.

dino lenza, traduttore di romanzi gialli, e` alle prese con l`ultimo lavoro dello scrittore francese jean baptiste monnais, dal titolo "la morte di uno sconosciuto". il protagonista e` il giovane ernest, che e` stato vittima da bambino di ripetute violenze sessuali da parte dello zio. lenza resta scosso da quelle descrizioni, rivivendo le angosce del personaggio, immedesimandosi nei suoi stati d`animo. trova anche nei tratti somatici del protagonista una certa somiglianza coi suoi. viene colto da un moto intimo di rabbia, come non si era mai manifestato prima. elimina completamente dalla traduzione le pagine scritte dell`autore francese e inizia la scrittura del suo giallo. i toni si fanno aspri e cruenti, il cinismo e la follia omicida non lasciano piu` uno spiraglio per il perdono. il commissario incaricato delle indagini, pur nutrendo forti sospetti su tutti quegli omicidi, non riesce a trovare una spiegazione efficace per evitarli. prefazione di michela zanarella.

Non e un libro di montagna, anche se si parla di zaini e di scarponi, di dislivelli e di ore di cammino, di carte topografiche e di pronto soccorso. E neppure un testo di spiritualità, né di meditazioni, anche se vi sono preghiere, citazioni bibliche, strade che portano a luoghi di culto. Si tratta più che altro di una raccolta di esperienze, rivolte anzitutto a chi non ha mai fatto un cammino di alcuni giorni, in pianura o in montagna, da solo o in compagnia. A questa categoria di persone l'autore propone un modo di vedere il Mondo, forse diverso dagli schemi televisivi e consumistici: strada e montagna come impegno di vita, come educazione all'essenzialità, alla fraternità.

il primo decennio del novecento fu un periodo di straordinario fervore, in italia come nel resto d`europa: la fiducia incondizionata nel progresso e la vittoria di "luce e civilta` sull`oscurantismo", continuavano ad alimentare un ottimismo diffuso, che si basava sulla convinzione che nulla avrebbe interrotto la marcia trionfale della scienza e dell`umanita` verso luminosi destini. varese e la sua provincia furono tra i piu` concreti assertori di questa filosofia, grazie a uno sviluppo industriale impetuoso e generalizzato, ma anche grazie a cospicui investimenti verso quanto di nuovo e originale veniva manifestandosi nelle scienze, nella tecnologia, nella cultura, nell`arte, nello sport, nel turismo. basti pensare al successo dell`architettura liberty, alla creazione di una rete di grandi alberghi e di una capillare rete di tramvie e funicolari, al sostegno dato al melodramma lirico, al turismo internazionale che prediligeva i laghi e le valli. l`expo internazionale di milano del 1906 fu tra le cause scatenanti di questo fervore di iniziative.

un attimo e la favola colora l`orizzonte... i bambini desiderano ascoltare le favole. alcuni, diventati adulti, vivono tutto come una favola. don piergiorgio e` tra questi. l`autore non si colloca fuori dalla realta`, gli piace ombreggiarla con tinte forti per evidenziare l`acquarello dai colori pastello. la favola e` desiderata, meraviglia, stupisce, vibra nell`attesa, porta con se un ancora, inventa nuovi linguaggi, evidenzia paesaggi e personaggi, indugia sui particolari, non dimentica lo scopo, coinvolge, conforta e consola cioe` rende solari.


la "chronik", il diario della guardia di frontiera tedesca, con tutto il suo originale apparato fotografico, e` un eccezionale documento, unico nel suo genere, che ci racconta giorno per giorno le azioni e lo scenario di guerra del varesotto tra il settembre 1943 e il febbraio 1944. in questo volume la chronik viene pubblicata integralmente in tedesco e in italiano, con una ricostruzione delle vicende, dei luoghi e dei protagonisti. centinaia di scatti vecchi e sfocati, che ci permettono di guardare in faccia le vittime e i carnefici di quella che fu la prima vera battaglia della resistenza nell`italia settentrionale, combattuta sul monte san martino in valcuvia. sono anche le sole immagini esistenti relative all`arresto e alla deportazione di ebrei in italia. riemergono dal passato e ci interrogano gli sguardi di chi ha lottato ed e` morto per la liberta` e la democrazia.

nella cucina varesin permangono piatti millenari quali: a cazeula e a minestra d`orz. i bruscit sono presenti sulla nostra tavola almeno dal 1500. la supa da verdura da stagion rappresentava la quotidiana risorsa di una popolazione agricola assai parca che, di sabato, portava i suoi prodotti agricoli migliori in vendita sul mercato. ci si consolava ironizzando: quand la cambia l`e sempar supa - quando cambia e sempre la solita zuppa, anche se in inverno si variava con le foglie di verza, con le rape e aumentava la quantita` di patate, ma se non si voleva diminuire la scorta di pom da tera, si compensava la mancanza di verdure aggiungendo pasta a mezzogiorno e riso la sera. l`umid - i less - ul grand buji e ul rost cioe` l`umido, il bollito, l`arrosto preparati con carni di pollame o vaccine, sono riservati alle occasioni importanti. il santo patrono, la madonna del carmine, il natale, un matrimonio, ma anche la veglia funebre prevedono una risottata.

il caso di una donna brutalmente aggredita e uccisa in una notte di luna piena scuote la quieta varese alla vigilia della grande guerra. l`assassino delle donne - come tutti lo chiamano - e tornato? sara` il giudice gagliardi a dare la caccia al colpevole con l`aiuto della misteriosa voce del quartiere belforte, che lo condurra` ad inquietanti scoperte. tra indiscrezioni e lettere anonime, la vicenda assume contorni drammatici e sconcertanti, sullo sfondo di un`italia in bilico tra neutralisti e interventisti, nel mare in tempesta dell`europa belligerante.


la salvezza ha il cuore di femmina: e uno dei vecchi motti del nonno basilico a scuotere mentuccia e a farle accettare il ruolo di condottiera della piccola banda di eroi che si e` data per missione la salvaguardia del proprio mondo. la giovane folletta, timida e sognatrice, si trova al centro di eventi drammatici e decisivi: riuscira` a conservare integra l`essenza vitale della sua anima o finira` per essere contagiata dall`odio e si trasformera` in una combattente spietata? la stessa metamorfosi minaccia tutto il suo popolo: quanta parte dell`infantile innocenza dei folletti e destinata a sopravvivere dopo che l`invasione degli orchi avra` minacciato la loro esistenza e li avra` obbligati ad un conflitto senza rivincita? l`ombra di una guerra senza pieta` incombe sul mondo quando mentuccia inizia la sua avventura, armata soprattutto del suo grande cuore di ragazza.


varese si scopre terra da vino. finalmente! la rinascita delle antiche tradizioni vitivinicole e il riconoscimento della igt ronchi varesini, arrivato nel 2005, rilanciano la citta` prealpina nel vigneto italia. nascono nuove cantine, aprono agriturismi che producono vino, i ristoranti studiano gli abbinamenti con i piatti tipici, le piccole golosita` agroalimentari si ritagliano una nicchia di mercato, crescono l`impatto sul turismo e la tutela dell`ambiente. siamo sulla buona strada. anche se il peso dell`agricoltura e` quasi impercettibile, appena duemila occupati sui 377 mila del sistema economico provinciale. il fascino della storia e il profumo del vino si sposano felicemente sui colli della nostra bella italia fra torri, castelli e filari di vite.

una singolare caratteristica degli ormai numerosissimi studi sulle origini e le cause della grande guerra e` quella di trattare gli avvenimenti in modo settoriale. si e finito col trascurare quella visione d`insieme che serve a spiegare perche`, nonostante facessero parte entrambe della triplice alleanza, italia ed austria-ungheria abbiano continuato a militarizzare in reciproca opposizione i rispettivi confini. e soprattutto perche`, dopo mesi di sofferta neutralita`, l`italia abbia scelto di combattere assieme alle nazioni dell`intesa. in realta`, come dimostra questo documentato lavoro di leonardo malatesta, il nemico e` stato sempre quello, ovvero sin dal 1861 si snoda un coerente e mai interrotto fil rouge che, al di la delle cortine fumogene innalzate dalla politica, ha avuto al centro unicamente la pianificazione bellica verso la frontiera con l`austria ungheria e la svizzera.

sulla vita del beato angelico, al secolo guido trosini, poi divenuto fra` giovanni, sono rimasti molti dubbi e misteri, dalla data di nascita alla cronologia delle sue opere, alla profondita` delle sue amicizie. sul suo lavoro di pittore non si trovano riscontri precisi nei documenti dei monasteri domenicani nei quali visse e gia` questo e` assai insolito. persino nel monastero di san marco a firenze, da lui mirabilmente dipinto, il priore frate antonino pierozzi non scrisse alcunche` di lui. luisa angela amati ci narra la vicenda umana dell`artista superando l`incertezza storica con la creazione di un contesto assai veritiero. l`arte di guido, divenuto poi il beato angelico, celebro` mirabilmente il messaggio cristiano; rimase fedele alla cultura domenicana e cateriniana ma fu soprattutto arte nuova che dialoga con la vita concreta della sua citta`, firenze.

un lontano omicidio sulle montagne dell`alto luinese, camuffato da incidente stradale, per neutralizzare una grave minaccia internazionale. anni dopo, caduto il muro di berlino, la minaccia si ripresenta in uno scenario geopolitico profondamente cambiato. sulla scena politica e` comparso un leader carismatico che miete consensi crescenti nel nord del paese e le cui parole d`ordine alimentano i sogni piu` folli. attorno a lui si muovono come in un puzzle indecifrabile un ambizioso procuratore della repubblica, un mercante d`armi, il rampollo di una potente famiglia, un principe che coltiva un disegno di restaurazione preunitaria, una misteriosa donna che vive in un eremo sperduto tra i monti, capace di condizionare lo svolgersi degli avvenimenti. il compito di neutralizzare la minaccia e` affidato a carli, capo di una struttura operativa segreta che impiega tutti i mezzi di cui dispone legali e illegali.

pochi giorni prima della marcia su roma, ottobre 1922, nasce la cooperativa agricola di olonia. ne e` promotore e direttore l`aurelio piantanida. la gente affida i propri risparmi alla societa`, come fosse una banca, le attivita` prosperano e olonia sembra avviata a diventare il paese della cuccagna. ma, indifferente a tante ragazze che vogliono conquistare lo scapolo d`oro che piace tanto alle loro mamme, l`aurelio non e` felice perche` non riesce a far breccia nel cuore della lulu`, l`amata ballerina di cancan. tra pressanti impegni di lavoro, avventure galanti, successi e rimpianti, corrono gli anni. quale sara` l`approdo di una vita tanto intensa?

storia di un delitto avvenuto a menzago nel 1931, nel quale la vittima e una giovane maestra. il suo destino, in un tardo pomeriggio di maggio, si fa buio e lei vi entra da sola, lungo il tragitto che percorre ogni giorno, dopo aver terminato il lavoro di insegnante elementare nel vicino paese di albizzate. i sospetti cadono su un introvabile ciclista, alla cui ricerca e rivolto l`operato degli inquirenti, col solerte contributo della popolazione. da un certo istante in poi sulla vicenda cala il silenzio e la verita` sembra farsi strada in modo spontaneo, portata dalla voce della gente che pone sull`evento quel sigillo di autenticita` e di giustizia che non sono mai state rese note ufficialmente.

in questo libro il sapore buono dell`"amarcord", del "meregordi" bottinelliano emerge in tutta la sua forza e diventa un atto d`amore verso il suo paese e la sua gente. quella che e` stata, per ricordare, quella che e`, per non dimenticare, e quella che sara` per conoscere, imparare, sapere da dove arriva e cos`era la vita a vergia`a al tempo che l`autore descrive.


ethan si avvicino` a justin. lo bacio` e lui capi` tutto. era un bacio d`addio. non avrebbero piu` passeggiato per central park tenendosi per mano, non sarebbero piu` andati al cinema per baciarsi a luci spente. era finita. la vita era dolore e lui non le apparteneva piu`. con leggerezza poggio` la soluzione dei suoi problemi sulla tempia. ma qualcuno interviene: e` tod, la misteriosa e affascinante suonatrice di viola dal volto colore dell`ebano. un assolo per ogni uomo, solo per lui, al momento giusto. sara` lei a prendere per mano justin e a guidarlo nei meandri della notte newyorkese. incontri, avvenimenti, scoperte. un viaggio metaforico, un percorso di iniziazione alla ricerca della propria individualita` e dell`essenza dei sentimenti. tutto in una notte. i suoi occhi non saranno piu` gli stessi.

una storia d`amore al di la` dei confini del tempo, al di la` delle barriere tra i mondi. al centro un luogo magico e leggendario: il complesso megalitico di stonehenge, dove passato e presente si incontrano e i confini della realta` si fanno cosi` sottili da spezzarsi. visioni, reminiscenze, bagliori...non sara` una vacanza-studio qualsiasi quella di lisa in inghilterra. l`incontro con ewan le rivelera` l`essenza della sua anima e la sua vita non potra` piu` essere la stessa.

settembre, ottobre, novembre... un anno scolastico di ordinaria follia. cronistoria semiseria della vita di una mamma qualunque alle prese con la gestione dei figli, oltre naturalmente a quella dell`ufficio e ... si`, anche a quella del marito. tra compiti, scout, ricorrenze, festicciole, catechismo, nuoto... e tutto cio` che ne deriva e che le mamme sanno.


intrappolato nell`universo inflazionario, matteo dovra` intraprendere un lungo percorso di autoconsapevolezza e una strenua lotta contro hygodread, il signore del male. sara` aiutato dai suoi quattro "io": hermes, arianna, mariangela e il maialino, che il signore della psiche gli aveva dato perche` crescesse sano e forte.

21 itinerari tra i più famosi ed importanti gruppi dolomitici: Catinaccio, Marmolada, pale di San Martino. L`escursionismo con le ciaspole permette, con i ritmi lenti della camminata, di conoscere e ammirare, nella loro veste invernale, luoghi noti ed angoli nascosti di questi spettacolari gruppi montuosi. I percorsi descritti si svolgono lungo sentieri segnati e tracce battute anche d`inverno e sono, per la stragrande maggioranza, effettuabili unicamente con ciaspole e bastonicini, mentre i percorsi che potrebbero comportare l`utilizzo dei ramponi sono espressamente indicati.

eva e` una sognatrice, frequenta vari ragazzi: gio` e` l`ottavo, didi e` il primo. ogni volta spera che sia l`uomo giusto, il vero amore, ma forse... il suo cuore non appartiene a nessuno. cosi` pensa finche` nathan entra nella sua vita e sconvolge tutto.parallele scorrono le vicende d`amore della sua unica grande amica e confidente, ally. un sogno d`amore paradigmatico dei desideri dei giovani d`oggi. si realizzera`?

l`autore ripercorre attraverso 26 agili medaglioni, le istanze libertarie che da oltre un secolo hanno contraddistinto l`america latina e che hanno spesso acceso gli animi dei rivoluzionari europei. personaggi come zapata, pancho villa, fidel castro e che guevara sono diventati, pur in epoche diverse, il simbolo del desiderio di riscatto a volte degli strati umili della popolazione, a volte di intere nazioni. c`e` anche spazio per peppino garibaldi, nipote del famoso eroe dei due mondi, che fu un protagonista della rivoluzione messicana agli inizi del novecento. mauro della porta raffo, pur restando nei confini della storia, ci svela retroscena, episodi curiosi e particolari inediti.

quest`opera si inserisce in un progetto molto ampio che vede coinvolte la cooperativa dei pescatori in tutti i ruoli attivi. obiettivi sono lo studio e la realizzazione di un modello per il rilancio dell`economia del lago di varese. ernesto giorgetti e` pescatore sul lago di varese da una vita. curioso osservatore delle cose della natura e delle scienze, ha spesso interpretato, anche in anticipo sui tempi, gli equilibri di evoluzione del lago e dei suoi abitanti. tra le sue opere: fonte fuoco fumo, dialoghi fra un contadino e un lupo, confesso che ho pescato, come io vedo il lago, osteria della rosa, mara e charlie.

le 14 donne intervistate hanno partecipato in maniera diversa alle tragiche vicende del periodo 1940-1945. le interviste attestano che la resistenza ha avuto un`ampiezza e uno spessore molto maggiori di quanto appare se si fa riferimento al solo aspetto militare o all`attivita` organizzativa dei partiti. soprattutto testimoniano il ruolo decisivo delle donne che al tempo lavoravano in fabbrica e che hanno sostenuto con determinazione il movimento insurrezionale.


un ragazzo di buona famiglia, una babysitter tedesca e una moto guzzi del 1953 sono gli ingredienti di una storia che si svolge in toscana nell`estate del 1977. e una storia breve e intensa che dura solo due giorni, due giorni perfetti. completano il volume una serie di racconti in cui l`autore esplora i motivi i`ella sua ispirazione e sperimenta varie forme di scrittura.


il battaglione alpini "intra" ha rappresentato una realta` ben conosciuta dalle popolazioni locali e il suo era un nome familiare nei territori dell`alto novarese, ma anche sulle sponde piemontesi e lombarde del verbano e nelle valli dell`ossola, dove attingeva gran parte dei suoi effettivi e in cui svolgeva parte della propria attivita` addestrativa. il volume racconta le vicende che hanno contraddistinto la storia del battaglione nel corso dell`ultimo conflitto mondiale. diari di guerra ritrovati e materiale fotografico inedito, hanno permesso di ricostruire la quotidianita` della vita di trincea, fatta di piccoli gesti quotidiani ma anche di eventi drammatici, quali rappresaglie e fucilazioni.

un cadavere, un biglietto, un nome. parte da qui un`indagine che diventa l`occasione per ripercorrere alcuni spaccati della storia lombarda a comincire dalla prima industrializzazione, passando attraverso il fascismo e la resistenza, per concludersi con le nuove poverta` e l`anelito alla giustizia. un romanzo denuncia per la ricerca delle radici piu` profonde della lombardia odierna.


la ricerca riguarda gli antichi monasteri di ganna, voltorre di gavirate, caronno pertusella e castiglione olona. a ganna e` conservato un prezioso antifonale monastico con brani di liturgia cantata secondo il rito ambrosiano. il volume comprende la ricerca storica, una ricca iconografia e un cd con l`esecuzione dell`antifonale a cura del gruppo vocale antiqua laus.


il libro racconta la storia di tre atleti formidabili che hanno lasciato una traccia profonda nel costume dello sport nazionale. il pallone e` il protagonista assoluto. adoperato con i piedi o con le mani, entrambi fatati, dalla genia degli ossola, figli di orafi, nati a varese. palloni diversi in epoche fra loro lontane. quello di cuoio robusto con valvola per l`aria e la cucitura a stringa aveva stregato fin da ragazzino franco, il primogenito, classe 1921, attaccante biancorosso, ingaggiato sul finire degli anni `30dal torino, lo squadrone granata dei sette scudetti, scomparso nel cielo di superga il 4maggio 1949. a luigi, "il cicci", il secondogenito, classe 1938, toccarono in sorte ben due palloni nell`arco di una ventina d`anni in cui e` racchiusa la sua carriera. per primo, quello della pallacanestro, con la maglia della robur et fides e poi della prealpi. un decennio dopo quello del calcio, vestendo i colori della vestes, del varese, della roma, del mantova. il pallone di aldo "l`aldino", il terzogenito (1945), era quello vellutato come una piuma del moderno basket di cui divento`, partendo dalla stessa robur et fides del "cicci", un asso insuperabile.

dopo l`armistizio, dino, gianni e luigi abbandonano l`esercito e tornano a cadrezzate, il "paese dei tetti rossi" sulle rive del lago di monate. con loro un amico, paul. altri nemici li attendono. "morte ai disertori" e` la parola d`ordine delle camicie nere e delle ss che presidiano il territorio. i ragazzi trovano rifugio in alcuni capanni nei boschi. ma i fascisti hanno occhi vigili e orecchie lunghe. chi tra loro riuscira` a salvarsi?

la morte di un potente industriale e un colpo di pistola in bocca a un giornalista. rosario ciulla pagano` d`alcamo, questore di milano, tanto affascinante quanto pigro e gattopardesco, indaga. il caso e` infittito da altre morti cruente e misteriose ma tutte legate da un filo sottile che non sfugge alla vera protagonista dell`inchiesta: pamela, bellissima business woman internazionale con un master in criminologia. politica, massoneria e poteri forti, traffico d`armi, di eroina e di tesori d`arte. dalla turchia al venezuela, dall`europa all`iraq, dalla brianza a montecarlo. e dal passato una nuova storia d`amore. tanti i personaggi di questo plot imperniato su un mondo, quello del giornalismo, cosi` potente da condizionare l`attualita` politica ed economica italiana. situazioni inimmaginabili in ambienti dorati dove corruzione, avidita`, vendetta e torbidi retroscena sovrastano la societa` europea nel primo decennio del ventunesimo secolo.


a soli due mesi dall`armistizio, tra il 13 e il 15 novembre 1943 si combatte` sul monte san martino, in valcuvia (varese) la prima battaglia della resistenza italiana. i partigiani del gruppo cinque giornate, agli ordini del colonnello carlo croce, il comandante giustizia, difesero strenuamente le postazioni in cui si erano asserragliati sfruttando le fortificazioni della linea cadorna. ma nulla poterono contro l`attacco sferrato delle truppe naziste. oggi che l`indagine storica ha fatto il suo corso, che gli eventi sono stati ricostruiti, che libri e memorie sono dati alle stampe, viene alla luce un romanzo. che irrompe nella storia con tutto il fascino e la freschezza che solo la narrativa puo` dare e restituisce voce e vita ai protagonisti di allora, oggi quasi tutti scomparsi. rivivono l`eroismo del colonnello giustizia, il capitano campodonico, i tenenti bodo e capellaro, i fratelli colamonico, don mario limonta, de tomasi, manciagli e tutti gli altri protagonisti della battaglia, molti non ancora ventenni. rivivono le loro paure, le loro speranze, la loro tenacia. il coraggio di uomini decisi a dare la vita per un grande ideale: la liberta`.

il volume raccoglie una selezione dei testi delle vincitrici della prima edizione del premio chiara per una raccolta di racconti inediti, aperto ad autori di eta` non inferiore ai 25 anni residenti in italia e nella svizzera italiana.

sentinelle di pietra sono le antiche torri di avvistamento che i romani hanno costruito nel periodo della loro dominazione lungo le sponde del verbano e del ceresio. una volta esaurita la funzione militare, esse sono state trasformate in svettanti campanili di chiese romaniche. si tratta di punti di avvistamento molto scenografici, poiche` dall`alto dei colli e dei monti spaziano su panorami dal paesaggio affascinante. a causa del graduale spostamento delle popolazioni di montagna verso le pianure industrializzate, negli ultimi decenni hanno subito un certo abbandono ma ora vengono riscoperte a fini turistici, come motivazione per qualche bella escursione lungo i sentieri dell`insubria

cittavola e` uno dei tanti paesi che guardano dall`alto il lago maggiore. la campana del monastero di sant`agostino scandisce le attivita` degli abitanti. niente sembra scalfirne la quotidianita` sonnolenta, fino all`apertura del testamento di fidelma liparotti, la prima maestra del paese, davanti alla cui cattedra sono sfilate ben tre generazioni di cittavolesi. la maestra lascia centinaia di migliaia di euro, divisi tra la parrocchia, dedicata a maria bambina, e il monastero, nel quale e` cresciuta. al comune lascia la sua casa perche` ne faccia la nuova biblioteca. soldi in contanti andranno alla donna di servizio, alla fioraia e alla custode del cimitero. il tutto a una condizione. ed e` questa che suscita curiosita`, scetticismo e sgomento. "si dice... sembra che... forse... qualcuno pensa che...". pettegolezzi. crisi di coscienza. una decisione difficile per il sindaco, il parroco e l`abate. il ritratto di un paese normale davanti a un evento inaspettato.


tra gli scenari montani nei quali i walser hanno fatto di volta in volta la propria casa, se ne riscontrano alcuni che piu` pienamente appaiono interpretare la scelta elettiva che i walser fecero di montagne piu` convenientemente colonizzabili, cosi` che alcune valli sembrano meritare piu` di altre il nome ad esse rimasto impresso di "walsertal". cosi` tra i molti volti che si incontrano nei diversi villaggi walser lungo il cammino della loro epica migrazione dal vallese fino al voralberg, sempre in alto, liberi, nella loro fatica incessante di abitare presso le vette, ve ne sono alcuni che in lievi tratti, una sfumatura degli occhi, un`essenza delle chiome, un intaglio del volto o delle labbra, ma soprattutto il portamento del passo nel salire i monti o l`affinamento di un gesto, come il taglio della segale, meglio rivelano l`essenza di uomini che vengono da molto lontano e che perpetuano in alta montagna la loro identita`.

un papa, un concilio, un evento. in un antico scrigno viene ritrovato un manoscritto che per mille anni e` rimasto occultato all`interno della citta` santa, gerusalemme, e che narra cio` che e` avvenuto veramente prima, durante e dopo la i crociata. una storia ricca di azione e di colpi di scena, vissuta in prima persona dall`estensore del manoscritto, in cui si intrecciano le vicende di un ragazzo proveniente da clermont e quelle della perla di esh sham. il gioiello piu` prezioso dell`oriente e` uno pseudonimo sotto cui si cela l`altro protagonista di questa vicenda epica e intrisa di mistero. un romanzo che cela nel suo intimo un forte desiderio di redenzione e pace tra i popoli, nonostante l`impervia guerra alimentata dal profondo odio tra cristiani e musulmani.

l`otto gennaio 1944 inizio a verona il processo che tre giorni dopo avrebbe portato alla fucilazione di galeazzo ciano, emilio de bono, luciano gottardi, giovanni marinelli e carlo pareschi. tra i giudici c`era anche il generale renzomontagna che non faceva mistero dei dubbi che turbavano la sua coscienza: "ma perche` devo proprio esserci io, in questa tragedia? se il partito (fascista)vuol uccidere, perche` non lo fa coi propri mezzi? ed i tedeschi, se vogliono colpire qualcuno, hanno proprio bisogno di un nostro tribunale e di un nostro processo?" durante il processo il generale si adopero in tutti i modi affinche` i vari imputati non fossero condannati a morte. fu tutto vano e dopo questa amara sconfitta montagna non rimase a verona per assistere alla fucilazione. il memoriale e` completato da vari contributi scientifici. leonardo malatesta traccia un ampio profilo biografico del generale, arricchendolo con un`inedita sequenza fotografica. francesco mazzoli analizza, avvalendosi di nuovi strumenti di indagine, i momenti salienti della fucilazione dei condannati.

le fortificazioni ebbero un ruolo determinante nelle vicende belliche, dal 1915 al 1918, nell`intero territorio di confine fra italia ed austria ungheria. attraverso l`analisi di fonti archivistiche e memorialistiche inedite, il libro narra i vari episodi che si svolsero nelle fortificazioni e nelle zone limitrofe. si inizia con il fronte principale della cosiddetta guerra dei forti, l`altipiano dei 7 comuni e quelli cimbri di folgaria, lavarone e luserna, con gli episodi del tentativo di resa ai forti busa verle e luserna, il dramma del forte verena, il disarmo dei forti italiani e la loro occupazione durante l`offensiva del maggio-giugno 1916. il paragrafo successivo racconta cio` che successe nelle altre zone del confine dove le opere italiane eda ustriache per lo piu` rimasero inoperose, all`infuori che nella zona carinziana e nel tonale. si passa poi a parlare della ritirata di caporetto e della storia dei forti cima campo e cima lan in valsugana e il forte di monte festa che riuscirono a rallentare l`avanzata delle forze austrotedesche.

un suggestivo viaggio nella storia del comunismo italiano in compagnia della famiglia pajetta, con ricordi e fotografie di un periodo che ha cambiato la vita dell`italia e delle classi subalterne: negli ultimi anni tutto il mio mondo si era modificato. "molte cose erano sparite del tutto e molte avevano cambiato posto o dimensione. mio padre giuliano pajetta era morto nel 1988. il muro di berlino, smantellato nell`anno successivo, era diventato un monumento alla germania unificata. il partito comunista italiano, dove avevo abitato da sempre, aveva cambiato nome e ora avrebbe dovuto cambiare forma. mi rendevo conto, certo, che da vent`anni le crepe nei muri di `casa mia` erano diventate sempre piu` visibili. la mia famiglia, `i pajetta`, ora non era piu` quella che, come in un disegno infantile mi ero tenuta dentro per tanto tempo: mia nonna elvira e i suoi tre figli, giancarlo, giuliano e gaspare, `comunisti`."

la storia di paolina e angelo, vissuti nella prima meta` del `900 nel lecchese, in una cornice naturale che sara` per loro quotidiano conforto, si intreccia con le drammatiche vicende delle guerre e della dittatura fascista. angelo, affascinato dal messaggio di pace e giustizia del partito popolare di don luigi sturzo, diviene sindaco del paese di calolzio e successivamente antifascista. la sua scelta avra` un alto prezzo. nel divenire dei giorni emerge l`esperienza dell`amicizia tra uomini e donne diversi e l`incontro con sofferenze diversamente vissute. paolina e le altre figure femminili della vicenda non si sottomettono a condizionamenti sociali e costrizioni proposte dai tempi, ma superano ardui passaggi necessari a resistere alla vita, per continuare ad amarla.

le storie di "hotel brughiera" si snodano tra visione e realta` sentimento e ironia. memoria e attualita` s`intrecciano in vicende diverse che hanno come sfondo comune quel tratto della vallata del ticino che va dalla malpensa al lago maggiore. un luogo che non e` solo geografico, ma "scelta di vita". la brughiera, narrata come fosse un`entita` e` il leitmotiv che percorre tutti i racconti. disegna un mondo dove tradizione e modernita` trovano un punto di equilibrio che si risolve in una commedia umana, a volte originalmente strampalata, alla quale partecipano non solo gli animali domestici, cani e cavalli soprattutto, ma anche gli abitatori, spesso invisibili e sconosciuti, del bosco e del fiume e travalica i confini dell`ambientazione letteraria per farsi rappresentazione di sentimenti universalmente condivisi. hotel brughiera narra con le parole, ma anche con le immagini e le due forme espressive sono imprescindibili e intimamente legate in uno scambio, e un`aggiunta continua e vicendevole, di significati e di sfumature. non a caso, a volte l`immagine dipinta ha ispirato il racconto, a volte invece si e` verificato l`esatto contrario.

a che punto siamo nell`evoluzione? siamo sulla terra da milioni di anni ma non sappiamo ancora bene chi siamo. siamo consapevoli soltanto del nostro corpo, delle sue esigenze e delle sue vicende. pochi si pongono le domande fondamentali: perche` siamo sulla terra? per andare dove? cosa significa esistere? come possiamo vivere meglio? dobbiamo considerare l`uomo nella sua proiezione eterna, non nei pochi anni della sua esistenza sulla terra. per essere all`altezza dell`universo che lo ospita, l`uomo deve esistere nell`eternita`. altrimenti siamo degli esseri di scarso significato. vittima del grande imbroglio, l`umanita` e` stata sfruttata da tutti coloro che hanno avuto potere e che ci hanno detto di tutto per trascinarci in tante orribili guerre. l`uomo futuro emergera` dopo che avremo fatto "la terza rivoluzione" quella che ci portera` a scoprire e vivere la nostra parte energetica e spirituale gia` sulla terra.