
attraverso una accurata selezione di testi classici, introdotti e discussi, la ricostruzione di un tema che corre lungo tutto l`arco della riflessione in filosofia, politica e morale.


















l`autore riconosce apertamente la crisi che aleggia sull`unificazione europea. c`e` un abisso tra i discorsi burocratici della cee e il disinteresse (se non addirittura l`avversione) nell`opinione pubblica del vecchio continente. eppure egli vuole trovare il modo di trarne comunque frutto, proponendo obiettivi concreti per rilanciare le potenzialita` ancora latenti nel progetto generale. cosi` pone sotto il riflettore della sua analisi temi della massima rilevanza per tutti: disoccupazione, competitivita` economica, riforma dello stato sociale, le questioni della giustizia e dell`ordine sociale, la disaffezione dai partiti e dalla politica tradizionale, nonche` il clima di paura e/o disagio creatosi dopo i mutamenti della situazione internazionale.


secondo fabbrini l`italia post-bellica ha generato un sistema oligarchico sia nella politica sia nell`economia. gli stessi gruppi hanno gestito il potere fuori da controlli e senza competizione e dunque in maniera sempre piu` inefficiente. le riforme che il nuovo parlamento dovra` discutere devono andare in direzione opposta sia nel sistema elettorale, sia nel parlamento, sia nel governo, sia nelle cariche istituzionali, a partire dal presidente della repubblica.

diviso tra professione e missione, a partire dal 1870 il clero italiano (ora inneggiante al nuovo stato nazionale, ora condannandolo; ora compensato anche venalmente dai governi, ora colpito nei suoi tradizionali privilegi) ha comunque contribuito come pochi altri protagonisti della societa` italiana alle trasformazioni storiche di questi cento anni.


nell`aprile del 1992 gabriele de rosa viene eletto al senato nelle liste della democrazia cristiana. nel marzo del `93 viene eletto capogruppo dei senatori democristiani. in quanto tale e` testimone diretto dei passaggi cruciali di quegli anni, dallo scioglimento della dc alla fondazione del partito popolare, dalla vittoria elettorale del polo, alla formazione del governo ciampi sino alle ultime vicende del governo dini. raccoglie le confidenze dei personaggi piu` diversi, da martinazzoli a spadolini, discute con scalfaro, ciampi, andreotti e tanti altri protagonisti. questo libro e` il diario di quest`esperienza, ora che si e` conclusa, con il ritorno di de rosa agli studi.



edizione arricchita dalle ricerche testuali di godel e di engler e corredata del puntuale "commento" di tullio de mauro, diventato ormai parte integrante del testo anche nell`edizione francese e nelle versioni in altra lingua. ferdinand de saussure (ginevra, 1857-1913) non completo` mai il "cours" al quale aveva atteso a partire dai suoi vent`anni. nella forma attuale esso e` la ricostruzione dei corsi ginevrini tenuti fra il 1906 e il 1911.



ogni volume di questa collana costituisce un ampio capitolo di storia della filosofia, dedicato a un autore o a una corrente di pensiero. le singole "introduzioni" offrono gli strumenti critici essenziali per intendere l`opera dei filosofi alla luce delle piu` recenti prospettive storiografiche.

l`attore, l`uomo che, senza perdere se stesso, deve creare il personaggio, e` il protagonista di questo celebre diario. le vie interiori di questa creazione, i modi della sua realizzazione psicologica, gestuale, sonora, scenica: queste le fasi del "metodo stanislavskij", la grammatica elementare di tutto il teatro del novecento. attore, regista e teorico dell`espressione scenica, konstantin s. stanislavskij (mosca 1863-1938) fu costretto, durante la rivoluzione d`ottobre, a lasciare la russia per una tourne`e in america dal 1922 al 1924. in realta` fu proprio questa fortunatissima tourne`e a far conoscere al mondo il suo "metodo".



"il mondo come volonta` e rappresentazione resta ancora oggi la testimonianza appassionante e illuminante di una crisi intellettuale e morale che e` ben lontana dall`essere risolta; e chi lo legge con occhio storico puo` ben riconoscervi uno dei documenti essenziali per comprendere l`origine e il significato di talune idee che sono ancora operanti nella filosofia contemporanea, pronte, comunque, a riemergere ogni volta che la storia sembra deludere o sconfiggere". (dall`introduzione di cesare vasoli)



insieme alla "repubblica" di platone e in opposizione a essa, la "politica" di aristotele e` il testo a fondamento di tutta la tradizione politica occidentale. se nello stato platonico nessuno ha diritto a una forma di esistenza disinteressata e immune dalle preoccupazioni della vita comune, per aristotele invece "la citta` ideale e` quella nella quale ogni cittadino puo` disporre di se stesso per attivita` di cui non deve rendere conto alla citta`, e in vista delle quali egli esercita anche le virtu` etiche e da` il proprio contributo alla vita pubblica della citta`".


nell`italia del cinquecento, divisa tra lo splendore delle corti e delle arti e la tragedia delle guerre e delle pestilenze, nuove dottrine religiose diffondono gli umori inquietanti del dubbio e della ribellione, insieme con le speranze di un profondo rinnovamento. il fervore del dissenso e della libera critica percorre strati sociali d`ogni condizione, tocca il vertice e la base ecclesiale della cattolicita`, investendo tanto le dottrine teologiche quanto le pratiche religiose quotidiane.


la prima storia generale del teatro inteso non tanto come scrittura drammatica quanto come rappresentazione e spettacolo. nel medioevo sulle piazze delle citta` montano i loro spettacoli giullari, buffoni, mimi: una giocosita` profana si diffonde per le strade delle grandi e piccole citta`. se i padri della chiesa condannano il teatro, e` proprio all`interno delle chiese che nasce un`altra forma di spettacolo: il dramma sacro.

la prima storia generale del teatro inteso non tanto come scrittura drammatica quanto come rappresentazione e spettacolo. l`attore e il regista, lo scrittore e la funzione delle drammaturgie, le scuole di recitazione, la danza, la scenografia, la scenotecnica, i costumi, la moda: un panorama inedito del mondo dello spettacolo nei primi decenni di questo secolo.

il monaco, il cavaliere, il contadino, l`intellettuale, l`artista, il mercante, la donna, il santo, l`emarginato: l`affascinante mondo medievale attraverso le sue figure piu` significative.

alla fine del 1847 imponenti manifestazioni popolari segnarono a cagliari la fine del vecchio "regnum sardiniae" e sancirono la "fusione perfetta" con il piemonte. la sardegna fu cosi` la prima regione italiana a sperimentare il "buongoverno" piemontese. il volume racconta le vicende politiche, economiche e sociali determinate da questa unificazione. cagliari, perduto il ruolo di capitale, ricostruisce faticosamente la propria leadership sulle altre aree dell`isola fino a riacquistarla a distanza di un secolo, nel 1948, con la istituzione della regione autonoma a statuto speciale.


il moto nel progetto architettonico moderno, come definizione dello spazio nel tempo. un volume che si rivolge a studiosi e progettisti dell`architettura, dell`ingegneria, del design, ma si propone anche a tutti coloro che sono interessati all`esperienza estetica contemporanea.

nelle ottanta e piu` voci vengono affrontate le dimensioni politica, sociale, economica e culturale. le voci mantengono in genere un andamento espositivo, fornendo tutte le informazioni necessarie a un primo approccio, ma non rinunciando a un taglio critico che tenga presente i risultati del dibattito storiografico. l`opera e` corredata da una cronologia e da un`appendice statistica.

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento. testo originale nell`edizione di karl vorlander. traduzione di pantaleo carabellese. revisione della traduzione di rosario assunto. introduzione di hansmichael hohenegger. per questa edizione, revisione della traduzione di hansmichael hohenegger.

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento. testo originale nell`edizione di john burnet. traduzione, introduzione e note di francesco adorno.

le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento. testo originale nell`edizione di john burnet.



il metodo sperimentale e` considerato da epistemologi e storici della scienza come il piu` potente strumento intellettuale per l`indagine dei fenomeni naturali, al quale dobbiamo la gran parte delle scoperte scientifiche. ma nell`antichita` un alone di meraviglia e un sospetto di magia circondavano il lavoro e le persone degli sperimentatori: chi osava manipolare le viscere e obbligava la natura a deviare il suo corso racchiudeva inevitabilemnte in se` un che di diabolico. attraverso il ricorso alle fonti scritte e lasciando spesso la parola agli stessi protagonisti, l`autore ripercorre il cammino dei naturalisti presocratici, le esperienze descritte nel corpus ippocratico, il trionfo del razionalismo di platone e aristotele, la vivisezione di galeno.

una delle particolarita` che rendono affascinante il "cratilo" e` la difficolta` di individuare in modo univoco ed esclusivo l`argomento del dialogo. due questioni, appartenenti per noi a due ambiti distinti, sono inserite da platone in un`unica argomentazione: e` il caso della discussione sulla possibilia` di dire il vero e il falso - che e` per noi un problema logico e linguistico - accostata alla considerazione del relativismo conoscitivo, che e` un problema gnoseologico. di fatto, insistendo ora su una ora sull`altra coordinata teorica, si puo` riconoscere l`oggetto del "cratilo" nell`analisi del valore conoscitivo del linguaggio, oppure nello studio del rapporto fra nome e cosa nominata o, ancora, nell`indagine sull`origine del linguaggio.

il giubileo del novecento sembrava aprire un futuro difficile per il cattolicesimo. infatti l`eta` contemporanea e` per la chiesa una vicenda di emarginazione progressiva in una societa` che si secolarizza, fino a rendere legittima la domanda: il cattolicesimo sta per morire? gli avvenimenti del secolo hanno dimostrato il contrario. ad andare in tilt e scomparire sono stati in realta` il comunismo nell`est e la fede nel progresso laico in occidente. nonostante la propria intransigenza, o forse proprio per essa, la chiesa cattolica si e` adattata ad una situazione di crisi fino a sopravvivere, affermare la sua forza e, con l`89, a vincere nell`est europeo.

prati fioriti, melodie soavi, eterna primavera, luce, gioia; intorno a questi elementi e pochi altri tutte le culture umane hanno costruito l`immagine di un tempo oltre la morte che riscattasse il dolore e il male di vivere, uno spazio dove le rotture dell`esistenza si componessero in una nuova, duratura armonia. il saggio di russell ripercorre un segmento di questo processo, quello che dal tramonto del mondo antico giunge, con dante, a fissare l`idea di paradiso che il cristianesimo ha trasmesso alla moderna cultura occidentale.

nella prima parte vengono illustrate alcune delle posizioni che animarono il dibattito su questo tema. da luciano cafagna a giorgio mori, a luigi de rosa, le piu` autorevoli voci che si schierarono sulle due opposte posizioni rappresentate da romeo e da gerschenkron, rispettivamente assertore e oppositore della tesi secondo cui vi e` stretta complementarieta` fra agricoltura e industria. nella seconda parte si cerca di portare un contributo alla migliore conoscenza dell`agricoltura italiana nei due-tre decenni precedenti la crisi agraria, con particolare riferimento agli studi sulle campagne toscane compiuti nei primi anni ottanta.












uno dei problemi piu` dibattuti, nell`ambito della tipologia delle professioni, e` quello della nascita, dell`affermazione, del consolidamento e dell`eventuale declino di questa o quella figura professionale. questo libro, attraverso una galleria di personaggi, descrive come si sono configurati via via, dal settecento al novecento, in italia, il patologo e il clinico, il medico alternativo e il medico di famiglia, il medico di laboratorio e il radiologo, l`ostetrico-ginecologo e il neuropsichiatra, il ricercatore-scienziato e il grande chirurgo. piu` in generale, delinea i `caratteri originali` del medico d`oggi. inoltre, attraverso l`analisi storica dei nessi tra professione e societa`, contribuisce a chiarire gli antefatti della questione sanitaria odierna.









nel dibattito che all`inizio del secolo opponeva i fautori della filosofia come `concezione del mondo` a quanti volevano farne una `scienza rigorosa`, simmel interviene sostenendo che i sistemi di pensiero non sono altro che reazioni tipiche, e in qualche modo inconfutabili, di soggettivita` diverse di fronte alla totalita` dell`esistente. l`unica verita` possibile risulta proprio dalla varieta` delle molteplici prospettive individuali. georg simmel (berlino, 1858-strasburgo, 1918) e` uno dei maggiori esponenti del pensiero sociologico e filosofico dei primi del `900. docente a berlino e strasburgo, si formo` in ambito neokantiano, avvicinandosi poi alla `filosofia dei valori` e alla fenomenologia.



"...laddove anche la piu` attenta storiografia ci ha abituato soprattutto a percorrere gallerie di ritratti affollate di pensatori "grandi" (e meno grandi) ... in questo libro, pur emergendo, come era fatale, taluni (pochi) grandi nomi (a cui sono dedicati capitoli interi), l`attenzione e` richiamata soprattutto su strutture organizzative, su centri di potere, su strumenti di lavoro, su libri e biblioteche, sulla circolazione dei codici e le ondate di traduzioni, e tutto questo in genere in felice connessione con precise e molteplici determinazioni teoriche". (eugenio garin)