
la prima storia generale del teatro inteso non tanto come scrittura drammatica quanto come rappresentazione e spettacolo. l`attore e il regista, lo scrittore e la funzione delle drammaturgie, le scuole di recitazione, la danza, la scenografia, la scenotecnica, i costumi, la moda: un panorama inedito del mondo dello spettacolo nei primi decenni di questo secolo.




nel tempo dell`evaporazione del padre e dello smembramento della famiglia tradizionale, cosa puo` avere una funzione di guida per il soggetto? cosa resta del padre al di la` del suo ideale? cosa rende possibile, nell`epoca del tramonto dell`edipo, una trasmissione efficace del desiderio? cosa significa "ereditare" la facolta` di desiderare? come il desiderio e la legge possono ancora accordarsi? attraverso sigmund freud e jacques lacan e alcune figure tratte dalla letteratura (philip roth e cormac mccarthy) e dal cinema (clint eastwood), si delineano i tratti di una paternita` indebolita, ma comunque vitale, priva di ogni aura teologica e fondata sul valore etico della testimonianza singolare.
in questi saggi frege espone la sua visione dei rapporti che intercorrono fra logica, verita`, significato e conoscenza. le tematiche inaugurate da frege sono state al centro del dibattito in filosofia del linguaggio e nella logica per tutto il secolo xx, da russell, wittgenstein e carnap fino a quine, davidson, kripke, purnam e dummert.