
Nuovo album per la band originaria delle Ozark Mountain. Sudisti di nascita, tradizionalisti per adozione, gli Ha Ha Tonka continuano il loro viaggio a ritroso nella musica e propongono un suono rock attuale che mischia in modo egregio antico e moderno rock e blues, southern rock ed intuizioni roots. E' come se le canzoni della Carter family venissero rilette dai Whiskeytown. Vale dire un suono moderno, quasi college rock, ma che trae spunti dalla musica di un'altra generazione. Originali.

Texani, il paese dove ci sono più musicisti in assoluto, i Drugstore Cowboys arrivano all'esordio, dopo essersi finanziati il disco con il crowfunding. Sono dei fans dei Rolling Stones, di cui imitano musica ed atteggiamenti, ma hanno anche una grande passione per il southern rock, i Led Zeppelin ed il country classico. Questo debut album si divide tra brani rock, escursioni sudiste e qualche ballata country, il tutto suonato con forza, passione e carattere.

Registrato nel Luglio 2015, questo Live di Manzanera con la Sound of Blue Band, vede l'ex Roxy Music alle prese con del materiale eterogeneo. Tre brani della sua ex band, More Than This, Love is The Drug e Take A Chance with Me. Quindi Magdalena, Let's Stick Together, Out of The Blue ed altre ancora.

Il meglio della band di Raul Malo, almeno per quello che riguarda il primo periodo. 20 canzoni. Copia non sigillata.

In Mind è il quarto album dei Real Estate, a tre anni esatti dal più che convincente Atlas. Registrato a Los Angeles con il produttore Cole M.G.N. In Mind è il primo lavoro dall’uscita dal gruppo del chitarrista e membro fondatore Matt Mondanile (il quale si è messo con i Ducktails), sostituito qui da Julian Lynch.

Il nuovo disco della band di Raul Malo, il quarto ( considerando anche il Live dello scorso anno) edito dopo la reunion. Robert Reynolds non è più da tempo nella band, ma il gruppo ha raggiunto uno straordinario equilibrio. Dieci canzoni, una più bella dell'altra, tra Cuba, Messico ed il rock Americano. Il suono è splendido, mai prima d'ora così brillante, ed anche le canzoni sono decisamente belle. Rolling Along, Brand New Day, Easy As it Seems, I Wish You Well, Goodnight Waltz, tanto per citare alcuni titoli. Prezzo speciale per la prima settimana di vendita. Disponibile già da oggi !!

Il ritorno della guitar band di Bill Million e Glen Mercer. Assieme da 40 anni non hanno voglia di smettere, anzi. In Between riprende temi e suoni cari alla band del New Jersey ( l'ultimo disco risale al 2011). Una cult band, dentro al suono chitarristico americano, da sempre. Anzi, i Feelies sono depositari di un suono, unico e personale, e con questo nuovo lavoro, non solo dimostrano di essere ancora loro, ma confermano di essere in grado di continuare a fare grande musica.Un ritorno

Jam Band che proviene dal Rhode Island, con una formazione composta da sette elementi. Jamie Conroy, voce e chitarra è il leader, poi la band presenta una batteria e due percussionisti, un altra chitarra, basso e tastiere. Allman Brothers e Grateful Dead sono i punti di riferimento. Ma la band è valida anche sulla forma canzone, più che sulle jam sessions, come confermano Signpost, Rollin', Crumbling Down, Warm Winds in Blue Hawaii. Reperibilità scarsa.

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Il nuovo lavoro di Drew Holcomb & The Neighbors, dopo Medicine, uscito due anni or sono. Un disco di classica Americana, eseguito da quella che è, al momento, la migliore band in questo genere. Classiche ballate, brani venati di country, bell'uso della voce, scrittura ad alto livello. Holcomb mette sul piatto cinque / sei canzoni eccellenti e Souvenirs si candida, già da ora, tra i dischi dell'anno. Ascoltate The Morning Song, Fight Fer Love, California,Rowdy Heart,Mama's Sunshine e poi la penserete come noi. Dal classico country rock californiano al front porch folk del profondo sud, la nuova frontiera del suono Americana.

Nuovo album solista per il leader degli Hold Steady. Scritto e preparato in coda al suo lavoro più recente, Faith in The Future, We All Want The Same Things conferma la bravura di Finn, uno degli autori americani più perspicaci e preparati della attuale generazione musicale ( New York Times ), Craig Finn è un perfetto rock balladeer, elettrico, con le chitarre al posto giusto, canzoni solide e misurate, ed una qualità media alta. Come conferma questo nuovo lavoro.

Il precedente album della band, Coming Out of the Fog, uscito quattro anni fa, aveva generato molto interesse, al punto di diventare uno dei dischi più cultizzati dell'anno. Questo nuovo lavoro si è fatto attendere molto, anche se in mezzo ai due il cantante Dave Heumann ha pubblicato il suo lavoro solista ( Here in The Deep ). Songs of The Rose continua dove Coming Out of The Fog aveva lasciato. Songwriting classico, con le radici della band affondate non solo nel rock, ma anche in una rilettura molto personale del folk ancestrale. Gli Arbouretum hanno la rara capacità di fare coesistere rock, hard e folk in modo tale, che nessuno dei tre generi riesca a prendere il sopravvento.

Dori Freeman, appuntatevi questo nome. Dori viene dalla Virginia, è al suo esordio, e questo album è prodotto da Teddy Thompson ( figlio di Richard ). Una manciata di canzoni tra folk, musica d'autore e radici, per la bella voce della Freeman, supportata da turnisti di nome, gente che ha suonato con Norah Jones, Shooter Jennings, Sarah Jarosz, Laura Cantrell etc. Per capire di cosa stiamo parlando, Dori ha una bella voce ed il suo stile si può tranquillamente avvicinare a carte cose di Emmylou Harris, quando è meno country, o di Nanci Griffith.

Dopo il recentissimo SoLow, in cui appariva da solo, l'ex leader dei Georgia Satellites Dan Baird torna con la sua band attuale, The Homemade Sins. Un band di maledetto rock an roll che coniuga gli stelemi classici con forza e vigore. Con la chitarra di Warner Hodge ( già con Jason and the Scorchers ) A picchiare duro, gli Homemade Sins sono una band tosta.di classico American rock, con influenze hard blues e deviazioni southern.

Ristampa rimsterizzata, da tempo fuori ctalogo.

2 CD. Incredibile tributo a Bruce Langhorne, misconosciuto chitarrista, autore della colonna sonora di The Hired Hand, il film western di Peter Fonda. Compagno di Dylan nelle sessions di Pat Garrett & Billy The Kid. Al disco partecipano: John Fahey, Steve Gunn, Lee Ranaldo, Nathan Bowles, Greg Anton, Daniel Bachman, Eugene Chadbourne, Dylan Golden Aycock e molti altri. Di nuovo disponibile.

La musica dei Jethro Tull, riarrangiata per quartetto d'archi ed incisa, live in studio, nella cripta della Cattedrale di Worcester e nella chiesa St. Kenelm a Sapperton, nel Gloucestershire. Il Carducci Quartet, sotto la direzione di John O'Hara, con la partecipazione di Ian Anderson, flauto ed anche voce in buona parte delle canzoni, sono i responsabili di questa originale rilettura. 12 brani, tra cui: Ring Out These Bells, Farm The Fourway, Aquafugue, Only The Giving, Songs and Horses, Bungle ed altre.

3 CD. Dopo due dischi dedicati al repertorio di Frank Sinatra, Shadows In The Night e Fallen Angels, Bob Dylan ha inciso un triplo album (è la prima volta nella sua carriera), dove interpreta ancora brani legati a The Voice, ma anche a Billie Holiday o Bing Crosby, tanto per citare altre influenze.Tre dischi a tema, ognuno con un titolo: Til The Sun Goes Down, Devil Dolls, Comin' Home Late. Trenta canzoni, che arrivano dagli anni trenta e quaranta, Ci sono titoli famosissimi come Stardust, Stormy Weather, As Times Goes By (tema del film Casablanca), How Deep is The Ocean, These Foolish Things etc. Inciso negli studi di Los Angeles della Capitol, dove Sinatra era solito registrare negli anni cinquanta, con la sua road band e prodotto dallo stesso Dylan, sotto lo pseudonimo di Jack Frost. Triplo CD, stampa Usa.

Con alle spalle dischi di un certo peso quali Country Mile e A Larum, Johnny Flynn stava facendosi aspettare da troppo tempo. La parallela carriera di attore e la recente paternità lo avevano parzialmente allontanato dalla sua vita musicale.
Ma Sillion lo riconcilia con il mondo delle note. Un disco che non si stacca dal suo modo di fare musica, mettendo in luce composizioni rarefatte, abbastanza folk, ma anche brani più introspettivi, in cui ritroviamo dei musicisti che gli hanno dato una mano sostanziosa: David Beauchamp (drums), Adam Beach (bass), Joe Zeitlin (cello),r Lillie Flynn & Holly Holden (vocals), e come ospiti Cosmo Sheldrake e Dave Tattersall.

Il primo lavoro da solista di Ellie Holcomb, la moglie di Drew Holcomb.

Pur avendo già collaborato in passato Dave Davies ( padre) e Russ Davies ( figlio) si trovano assieme, titolari di un disco, per la prima volta. In attesa che Ray Davies ( Mr Kinks), ci dia la sua versione di Americana, i due Davies sfornano un disco rock abbastanza classico, con una patina moderna nel suono, data dalla presenza di Russ, ma con canzoni firmate da Dave, nel più classico suono pop rock, alla Kinks, tanto per intenderci.

Sono passati, più o meno, 17 anni, ma i Boss Hog di Jon Spencer e Cristina Martinez mostrano di essere ancora vivi. Il loro suono, abbastanza unico, mischia blues e psichedelia, con influenze punk. Oltre a loro, nella band abbiamo Jens Jurgensen (basso), Hollis Queens (batteria ) e Mickey Finn (tastiere). I Boss Hog riprendono le gesta di gruppi storici come Stooges e New York Dolls, o di band ancora meno note, apparse nella storica antologia Nuggets. Musica selvaggia, tesa come una lama, che rievoca un periodo storico indimenticabile.

Storyteller, in ambito Americana, di indubbio spessore, con alcuni dischi di buon valore alle spalle, sopratutto 12 Songs e Mutt, Branan continua la sua strada.

Stando a quanto scrivono le riviste di settore in Usa, da Pitchfork ad American Songwriter, Andrew Combs, texano ma residente a Nashville, potrebbe essere the next big thing. Elucubrazioni critiche a parte, Combs è un cantautore con la maiuscola e questo suo secondo lavoro va sentito e risentito, per assaporare a fondo la sua bravura e la bellezza delle sue canzoni. Tessuto acustico, buona voce, chitarra in evidenza. Le canzoni di Combs riguardano la vita di tutti i giorni, l'amore, i viaggi, i rapporti interpersonali.

Chi avrebbe mai scommesso su Father John Misty? Batterista nei Fleet Foxes con il suo vero nome, Josh Tillman, si è poi inventato una carriera come solista, sotto lo pseudonimo di Father John Misty.E, nel giro di qualche anno ed un paio di dischi a suo nome, si è conquistato prima un solido culto, quindi un altrettanto solido mercato, diventando una figura di primo piano.Tillman / Misty è diventato un autore seguito, ma anche bravo, con quel timbro west coastiano nella sua musica, il suo amore per Harry Nilsson e la capacità non comune di scrivere vere canzoni.Pure Comedy è un meditazione, toccante e complessa, sulla follia dell'umanità attuale: una visione personale, tra l'ironico ed il tragico, del mondo che ci circonda. Il disco è prodotto dallo stesso Father John Misty con Jonathan Wilson, che si occupa anche degli arrangiamenti, assieme a Gavin Bryars, noto per avere lavorato con Brian Eno.

Samantha Crain è una singer songwriter da tenere d'occhio. Molto lodata sopratutto dalla stampa inglese, la Crain ha uno stile personale, tra rock e radici, che non ha punti in comune con altri musicisti. La sua rilettura della musica delle radici, mischiata al folk albionico ed a elementi americani, è tutto tranne che risaputa. Questo nuovo lavoro, il quinto della sua carriera, arriva dopo il celebrato Under Branch & Thorn & Tree che, sopratutto in Inghilterra, ha ricevuto lodi sperticate. Memorizzate il suo nome.

Derden Smith è un cantautore con una carriera più che trentennale alle spalle. Da vari anni vive ad Autsin, Texas, dove continua a comporre musica ed incidere canzoni. E' il suo lavoro e lo fa bene, con passione, oltre che con consumato mestiere. In questo nuovo disco, Darden è accompagnato da turnisti di lusso come Roscoe Beck, JJ Johnson, Charlie Sexton, Michael Ramos e David Mansfield, mentre alle voci abbiamo James House, Kelly Willis, Bonnie Bishop. Il resto lo fanno le canzoni, ballate classiche, tra rock e radici, con influenze irish e qualche brano influenzato dal folk più classico.

K. Phillips, texano, è un rocker vero. Nella sua musica ci sono anche delle tracce country, che dipendono dalla sua passione per la musica e dalle sue origini. Phillips è un bar room rocker, abituato a frequentare i locali più oscuri, fumosi, dove si respira aria di musica vera e vissuta. E, di conseguenza, il suo disco è rock and roll vero, tutto chitarre, whiskey e sudore. Registrato al 12th Street Sound in Texas, mentre alcune canzoni sono state messe su nastro a casa di Adam Duritz.Dirty Wonder è prodotto da Gordy Quist (Band of Heathens) e Beau Bedford, mentre Adam Duritz appare anche come produttore esecutivo.

Peter Mulvey è un cantautore che sta sulla scene da almeno venti anni. Ha inciso molti dischi, più di quindici, ma non ha mai sfondato. Vive grazie al culto maniacale di un gruppo di appassionati ma, proprio con questo disco, potrebbe avere fatto la mossa giusta, per uscire maggiormente allo scoperto. E' andato a New Orleans ed ha inciso il disco per la Righteous Babe, l'etichetta di Ani DiFranco. Con lei e la sua band in studio, Mulvey ha dato più forza e carattere alle sue canzoni, misurando le parole, costruendo le melodie, arricchendo le sue canzoni.

Il primo disco di John Mellencamp per la Columbia, 1998, dopo quasi un ventennio con Polygram. Il disco non fu un successo, anche se non era niente male. Qualche soluzione modernista ma, nel complesso, una serie di canzoni decise, in cui riaffiorava lo smalto del coguaro. Fruit Trader, Your Life is Now, Miss Missy e Days of Farewell.C'è chi lo paragonava The Lonesome Jubilee. Non siamo a quei livelli, ma poco ci manca. Edizione rimasterizzata con due brani dal vivo aggiunti: Your Life is Now e Eden is Burning.

22.80 €Aggiungi al carrello
2 CD. Nel 1987 Dog Sahm era abbastanza popolare in Europa, ma era sotto contartto in Usa sia con il suo nome che con i Texas Tornados, così, quando la New Rose gli chiese di fare un disco per loro, Doug assieme a Miller Speedy Sparks( il suo bassista) decisero di farlo sotto un altro nome. Nasce così The Texas Mavericks, una band in cui i musicisti, sopratutto Sahm, sono mascherati. Il disco esce nel 1987, Who Are Those Masked Men ?, e c'è un conseguente tour con diverse date, sopratutto in Germania. Questo doppio CD raccoglie il disco di studio del 1987 ed un album dal vivo, inedito, dove i ragazzi si divertono un sacco e rifanno classici a go-go. Rave On, That I'll Be The Day, Not Fade Away, Brown Eyed Girl, She's About a Mover, Mendocino, La Bamba, Johnny B Goode.

2 CD / DVD. Alex Chilton è scomparso nel 2010. Qualche anno dopo, nell'Aprile del 2016, si sono riuniti, attorno a Jody Stephens ( unico membro originale dei Big Star rimasto in vita ) nel teatro Alex di Los Angeles, una bella serie di fans, amici e non della band, per tributare questo omaggio. Hanno partecipato alla serata, interpretando i brani più noti della band e sopratutto del mitico album Third, una bella serie di music lovers. Jeff Tweedy e Pat Sansone ( Wilco), Ken Stringfellow e Jon Auer ( Posies), Mike Mills ( REM), Chris Stamey ( DB's) Mitch Easter ( Let's Active), Robyn Hitchcock, Ira Kaplan ( Yo La Tengo), Benmont Tench ( Tom Petty & The Heartbreakers), Dan Wilson ( Semisonic ), Jessica Pratt, Brett Harris, Django Haskins,e molti altri. Una serata epica !

I Bodeans, la band guidata da Kurt Neuman e Sam Llanas, esistono dal 1983 e, stando al titolo, sono al tredicesimo album. Una band dal suono classico, una volta si chiamava Heartland rock, che non ha mai tradito le sue origini e che non è mai scesa sotto il livello di guardia. Hanno avuto alti e bassi, è vero, ma hanno spesso prodotto buona musica, anche ottima musica e non hanno mai mollato. Come dimostra Thirteen, un disco solido e sano, di classico rock, con le chitarre al posto giusto ed una serie di canzoni decisamente godibili.

Americana è l'atteso nuovo lavoro di Raymond Douglas Davies, leader e master mind dei Kinks. Un disco bello, deciso, molto americano, che Ray ha registrato con l'aiuto dei Jayhawks. Si tratta del primo disco con canzoni nuove da dieci anni a questa parte e l'album ha volutamente un suono Americano, sia per l'uso dei Jayhawks come backing band, che per il fatto che Ray vuole descrivere quanto è stata importante, per il suo modo di scrivere, la musuca Americana. La produzione, di Guy Massey e John Jackson, lavora a stretto contatto con le idee del leader. Tra le cose migliori mai fatte da Ray Davies.

Dopo The Man Upstairs ( 2014), molte ben accolto dalla critica, Robyn Hitchcock ha spostato la sua residenza americana a Nashville, dove ha inciso questo disco, facendosi aiutare da Brendan Benson, per la produzione ma anche per assemblare i musicisti. Ed il disco in questione ha un piccolo cast di all stars coinvolte nelle sedute di registrazione, gente del calibro di Gillian Welch, Emma Swift, Pat Sansone (Wilco, The Autumn Defense),e Grant-Lee Phillips. L'album mischia la dolce psichedelia dei Soft Boys con influenze rock e radici, tipiche del luogo in cui è stato registrato questo album.

Nuiovo lavoro, targato 2017, per la band di Ben Shanty. Questa volta il suo ruolo diventa meno solitario, grazie all'mpiego di varie voci (Alex Nielsen, Haley Fohr e Damon and Naomi), alla batteria di Chris Corsano, ad un duetto di chitarra con Ryley Walker, all'uso delle tastiere ed al missaggio, nelle mani di Cooper Crain. La musica si apre, si fa meno ermetica e, qui e là, sbocciano anche interessanti melodie.

Canadese, Leeroy Stagger, ha già inciso parecchio. Questo è il suo undicesmo album, il primo per la True North ed un punto d'onore, visto che è arrivato a mettere la sua musica nella più celebrata etichetta canadese. E' stato il presidente (Geoff Kulawick ) a volerlo a tutti i costi, in quanto considera Stagger un musicista assolutamente geniale, in grado di mischiare pop e radici, classic rock e intuizioni country. Un musicista atipico, bravo nello scrivere che, per questo disco, ha assemblato una dream band: Pete Thomas (Elvis Costello), Paul Rigby (Neko Case), Geoff Hilhorst ( Deep Dark Woods), Tyson Maiko ( l'unico che è sempre stato al suo fianco).

On Fillmore è la band di Glen Kotche dei Wilco. In questo nuovo lavoro, tra rock, jazz e musica anche sprimentale, Kotche,assieme a Darin Gray ( Tweedy), va in Brasile a registrare, coinvolgendo musicisti locali.Il risultato è un disco diverso, quasi jazz, ma con spunti rock, che mantiene il suono in un ambito decisamente originale ed innovativo.

Singer Songwriter irlandese, al quinto album. Al suo esordio, alcuni anni fa, ha ricevuto critiche molto positive e paragoni ingombranti ( Dylan, Nick Drake, Joni Mitchell). Ora, dopo qualche anno di silenzio, si ripresenta. Non c'è più il fragore degli inizi, ma la musica rimane concreta. Un folk rock gentile, interiore, basato su melodie colte e liriche studiate, quasi letterarie.Fionn Regan si conferma un cantautore vero.

Il nuovo album della band Americana, 2017

Eric Pulido ( Midlake ), Fran Healy ( Travis ), Alex Kapranos ( Franz Ferdinand ), Jason Lytle (Grandaddy ) e Ben Bridwell ( leader dei Band Of Horses ) sono l'ossatura del (super) gruppo BNQT,, al suo debutto con un disco, la cui lavorazione si è protratta per un periodo molto lungo, si dice almeno quattro anni. I cinque musicisti hanno lavorato separatamente, hanno scritto due canzoni a testa e le hanno mandate a Denton, Texas, nello studio dei Midlake, dove gli altri membri della band ( McKenzie Smith, Joey McClellan e Jesse Chandler ) hanno messo su nastro la parte strumentale. Il disco mischia brani rock ad altri in cui giocano un ruolo le armonie vocali. Un disco interessante che mischia classico e moderno e che dà una nuova dimensione alla figura del supergruppo.

2 CD. Terzo voluime che raccoglie le registrazioni dal vivo della band di Chris Robinson, curate dalla grande Betty Cantor- Jackson, famosa per avere curato le registrazioni dei Dead negli anni d'oro. Inciso nel corso del tour dello scorso anno, nel Sud degli Usa ( Atlanta, Raleigh e Charleston), il doppio propone alcuni classici della band di Robinson come Clear Blue Sky, Roan County Banjo ed Oak Apple Day. Ma focalizza sopratutto la sua attenzione su alcune covers, decisamente particolari, come She Belongs to Me ( Bob Dylan ), Get out My Life Woman ( Allen Toussaint e Lee Dorsey), Im Hog For You ( un clssico di Leiber & Stoller), The Music is Hot ( una rarità di Slim Harpo).

Puntuale come un orologio svizzero, Robin Trower pubblica un disco all'anno, più o meno, malgrado non sia un giovincello. Non ha perso il tocco, suona ancora alla grande e mantiene la voglia di scrivere e cantare le sua canzoni. Come conferma questo album, teso e diretto, che propone una serie di composizioni tra blues e rock. Tra i musicisti old school, Trower è uno dei più continui e prolifici e non scende mai sotto il livello di guardia.

Quarto albuum da solista dell'acclamato singer songwriter dell'Oklahoma. Moreland scrive ballate in sintonia con la grande tradizione del suono americana, tra melodia e tradizione. Le sue canzoni, solide e ben costruite, sono racconti, storie di confine, ballate sulla frontiera, racconti sulle terre che si allargano a perdita d'occhio. Mixato da Tchad Blake (The Black Keys, Tom Waits, Sheryl Crow). Big bad Luv conferma la forza e la grande onestà di un autore profondamente legato alla sua terra.

Registrato nel corso delle sessions occorse per incidere il recente Signs of Light, questo mini album contiene 8 canzoni inedite. Pubblicato in vinile per il Record Store Day 2017, viene ora messo sul mercato anche in CD. 8 canzoni, tra le quali In The Summertime, Bluebird, Rhythm & Blues, Colors e City of Angels.

Supergruppo con musicisti fuori dall'ordinario, ognuno un leader nel proprtio settore: Mike Watt dei Minutemen al basso, Nels Cline (Wilco, ma anche pubblicazioni per varie etichette jazz, quanto parentesi alt-country con Carla Bozulich ) alla chitarra, Greg Saunier dei Deerhoof alla batteria e Nick Reinhart dei Tera Melos alla chitarra e voce. Toni Maimone ( Pere Ubu ) è l'ingegnere del suono, mentre la copertina è opera di Raymond Pettibon (fratello di Greg Ginn e storico illustratore della SST). Il disco, molto interessante, mischia avventuroso post punk, aperture liriche in stile pop rock e momenti di rierca. Fuori da ogni catalogazione.

Band originaria di Los Angeles con un solo album al suo attivo ( We're Not Lost, 2013 ). Ma è con questo secondo lavoro che fanno il salto di qualità. Il suono, tra rock e radici, discende dalle idee degli Old Crow Medicine Show e la band di L.A. mette a frutto una non indifferente capacità a mischiare suoni e stili, idee e riferimenti. E lo fa con grinta, proprio come la band di Ketch Secor.

Nuovo lavoro, inciso per l'occasione, per Todd Rundgren, veterano della scena rock Usa. Questa volta Todd fa le cose in grande e presenta un disco che contiene 15 canzoni nuove. In ogni brano, o quasi, c'è un ospiter. E sono tutti musicisti importanti: Joe Walsh, Trent Reznor & Atticus Ross, Donald Fagen, Daryl Hall, Joe Satriani, Robyn, Max Berg etc.

Il seguito dell'ottimo City Sun Eater In The River of Light, pubblicato lo scorso anno. Una ulteriore immersione nella psichedelia rurale, già esternata nel disco precedente, con riferimenti a musica etnica e tratti esotici.Un gruppo che mischia il classico folk rock con intuizioni lisergiche, influenze etniche. Originali, abbastanza unici.

Eclettici, bizzarri, fuori da ogni catalogazione, Los Straijackets sono una storia a parte nell'ambito della musica Americana. Legati agli anni sessanta, al rock and roll, alla musica di cinquanta e più anni fa. hanno poi invece un tocco moderno, una idea di musica innovativa che ha ben poco a che fare con le loro idee originarie. Sembra un controsenso, ma è la pura realtà, come dimostra questo disco in cui rileggono le canzoni di Nick Lowe ( anche la copertina rammenta il primo disco del rocker inglese ). Peace Love and Understanding, in tutti i sensi. E poi c'è Nick Lowe ospite. Instrumental madness !!!

Nuovo album per la cantautrice del midwest, questa volta prodotto da Joe Henry. E già questo è sinonimo di qualità.

Il nuovo album, 2017

Sestetto che arriva da Orlando, Florida, e che fa del sano southern rock, venato di blues, ma solido ed elettrico. Anche poderoso in alcune canzoni. Non sono al primo disco, ma è con questo album, distribuito dalla specializzata Provogue, che fanno la differenza. Vuoi per la produzione, più agile, vuoi per le canzoni, decisamente meglio che in passato. Poi Wynn ha anche dei nobili ascendenti in quanto suo padre era uno dei Cowboy, storica formazione southern rock. Se vi piace il rock, quello vero, tipo Simo e JJ Grey and Mofro, con dentro un pò di blues, fanno al caso vostro.

La crescita da Sam Amidon, da figura di contorno a musicista di pirmo piano, è stata costante e continua. Già con il disco precedente, Lily-O, si era fatto notare a livello mondiale ed ora conferma tutto quanto di buono è stato scritto su di lui, con questo nuovo lavoro.Anzi va anche oltre. Infatti con l'aiuto del produttore Leo Abrahams (Brian Eno, Regina Spektor) e del suo frequente collaboratore, Shahzad Ismaily, Sam Amidon dà una svolta alla sua musica. Una serie di canzoni nuove, musicisti diversi in studio ( tra cui lo storico batterista jazz Milford Graves ) ed un approccio diverso. Infatti, a detta dello stesso Amidon, in questo disco mostra il suo amore per la musica degli appalachi, unito ad accelerazioni jazz alla Don Cherry.

1996. Uno dei dischi migliori di John Cale, con David Byrne, Maureen Tucker, Dave Soldier e BJ Cole. Da tempo fuori catalogo.

1975. Non sigillato.

2000. CD 1: tratto dagli archivi di Tony Conrad.

Ormai da tempo residente a New Orleans, l'ex Riot grrrl Ani Di Franco non ha certo perso la voglia di fare musica, nè di dire la sua. Binary è un disco interessante e complesso in cui, oltre ai soliti musicisti che la circondano ( Todd Sickafoose e Terence Higgins ) la brava cantautrice viene aiutata da Jenny Steinman ( violno), Ivan Neville ( keyborads), Maceo Parker, Bon Iver e Gail Ann Dorsey. Il disco è poi mixato da Tchad Blake, uno specialista. Pur avendo preparato il disco prima delle tragiche elezioni presidenziali Usa, ascoltando le canzoni si percepisce che l'autrice già aveva capito che le cose non si stavano mettendo per il meglio.Combattiva, estroversa, decisionale, la Di Franco non lascia certo la parola agli altri e dice la sua. Ma la musica è ricca, le canzoni forti e decise ed il disco ne guadagna senza mezzi termini.

2 CD / DVD. Il ritorno degli Who a Wight, dopo il mitico concerto del 1970. La formazione della band di Pete Townshend e Roger Daltrey è completata da Pino Palladino, Zak Starkey, John Rabbit Bundrick e Simon Townshend. Questa le canzoni eseguite nella serata, ripresa intelgramente sui due CD e sul DVD: (CD 1) I Can't Explain, Substitute, Anyway, Anyhow, Anywhere, Who Are You, Behind Blue Eyes, Bargain, Baba O'Riley, The Punk And The Godfather, 5:15, Love, Reign O'er Me, Eminence Front, Drowned. (CD 2) Naked Eye, Real Good Looking Boy, You Better You Bet, My Generation, Old Red Wine, Won't Get Fooled Again, Medley: Pinball Wizard / Amazing Journey / Sparks, Medley: See Me, Feel Me / Listening To You. Magic Bus.

2 CD. Nel 2016, dietro grande richiesta Ritchie Blackmore ha riformato i Rainbow, ed ha tenuto tre concerti: due in Germania ed uno in Inghilterra, a Birmingham. I concerti tedeschi sono apparsi sul CD/ DVd Memories in Rock, Live in Germany, pubblicato alla fine dello scorso anno. Questo doppio CD contiene invece il concerto inglese, dalla prima all'ultima canzone. 15 brani, tra cui Highway Star, Since You've Been Gone, Difficult To Cure, Child in Time, Black Night, Burn e Smoke on The Water.

Già leader dei Woods, la jam band neworkese che si è fatta un solido nome nel nuovo millennio, che Kevin Morby ha lasciato qualche anno fa per dedicarsi alla sua carriera da solista. E lo ha fatto a ragion veduta in quanto la sua musica, più introspettiva e cantautorale, non si adattava più al suono della sua ex band. City Music è il quarto disco a suo nome dopo che, con il precedente Singing Saw, si era già fatto notare ampiamente. Un disco molto bello, intenso, profondo, che mischia rock e folk e dà una nuova dimensione al suono di Morby.

Raro album, edito dalla Appleseed Usa, 1999

Glenn Alexander è un uomo di musica. In questo nuovo lavoro il chitarrista e cantante newyorkese si fa aiutare da Southside Johnny e parte degli Asbury Jukes per creare un sound corposo, denso di blues, soul e ballate che ha dei punti in comune con la band del New Jersey. La solidità delle canzoni, Common Ground, Blues For Me and You, Big Boss Man, Come Back Baby, tanto per citarne alcune, fa il resto.Un disco inatteso che entra di diritto tra le cose più interessanti del momento.

ll titolo arriva da una novella di Francis Scott Fitzgerald, la musica è una somma di idee, riearca, intuizione e costruzione armonica, più unica che rara. Al terzo disco, e dopo sei anni di silenzio, i Fleet Foxes costruiscono un album splendido. Indubbiamente si tratta di un disco non facile, che va ascoltato a fondo ma che poi esce allo scoperto con una manciata di canzoni affascinanti, coinvolgenti, intriganti. Musica vera, senza filtri, costruita con amore, distillata nota dopo nota. Robin Pecknold e la sua band sono un gruppo unico, non assomigliano a nessuno, anche per questo meritano, come minimo, attenzione.

Il nuovo album, 2017, dopo una pausa di molti anni. Band ancora con una zoccolo duro di fans, i Ride non faranno fatica a ritrovare il proprio pubblico.

Secondo lavoro per David Corley, musicista amato da molti e criticato da altri. Cantautore Americano, ha esordito in tarda età, 53 anni, ed in questo secondo lavoro si ispira alla tragica esperienza avuta poco tempo fa, quando ha rischiato di morire di infarto, mentre era sul palco. Un disco triste, interiore, anche tragico, in tema con la sua vita e con il mondo che la circonda.

Sammy Brue, 15 anni appena compiuti, è al suo debutto. Giovane, ma già con almeno cinque anni di composizioni alle spalle ed un carattere niente male. Il suo esordio, targato New West ( mica una etichetta qualunque ), è prodotto da John Paul White ( Civil Wars ) e Ben Tanner ( Alabama Shakes ), ed anche questo depone a suo favore. Certamente resterete sorpresi ascoltando questo ragazzo che ha tutte le qualità per diventare qualcuno.

Gli Algiers sono una band molto personale. In tempi confusi come quelli attuali, trovare un gruppo che abbia un suono suo non è certo facile. I Fleet Foxes hanno un suono loro, per esempio, ma sono tra i pochi nella scena attuale. Ed anche gli Algiers escono dalla mischia proponendo una miscela molto avanzata che mette in pentola il soul ed il funk del leader, il nero Franklin James Fisher, mischiato al rock del resto della band, bianca, dove trovano posto sonorità post industrial, scabolate rumoriste, clangori elettronici, deviazioni rock 'n roll. Un disco diverso.

Clarance Buscaro è sulla scena da vari anni. Non ha mai sfondato, pur facendo sempre della musica di qualità. Il problema sta anche nel fatto che di musicisti bravi, ma che non riescono ad emergere, ce ne sono veramente tanti. E Bucaro è uno di questi, bravo, ma non bravissimo. Per cui, ad un certo punto, i suoi dischi passano in seconda linea, come è ovvio che debba succedere.E Tableau è sulla linea delle opere precedenti.

Una delle band più importanti nell'ambito new grass, il movimento in cui primeggiano gruppi come String Cheese Incident, Yonder Mountain String Band sono una band in decisa evoluzione. Infatti il nuovo disco propone il gruppo in una forma musicale più aderente al rock improvvisato, pur mantenendo le radici bluegrass. Un pò quello che fanno gruppi come Trampled By Turtles oppure Old Crow Medicine Show. Idee, energia e tradizione. Una ricetta che non fallisce mai. Sono on the road da oltre 20 anni, il che depone solo a loro favore. Il suono grass rock, deciso e vibrante, è un'altra delle loro peculiarità.

Un personaggio decisamente interessante, Rod Melancon. Arriva dalla Lousiana, ma le sue radici sono in parte lontane dalle paludi dello swamp country. La sua musica infatti è una miscela di rock, country ed anche psichedelia. Una cosa diversa che Melancon unisce a dei testi legati alle storie che si raccontano lungo la State Highway 14,storie legate a misteri successi nel corso del tempo, ma anche ad una certa attualità, che non appare certamente sui giornali.

Interessante band al suo debutto. Un suono in classico stile Americana con le radici affondate nelle canzoni di Simon & Garfunkel, ma anche i primi Wilco e certe ballate dei Jamestown Revival. Un suono moderno, piacevole, ben strutturato. La band è diretta da Rob Benedict & Jason Mann, mentre il gruppo è completato da Billy Moran alla chitarra, Cooper Appelt al basso e da Rob Humphreys alla batteria. Tra le canzoni, segnaliamo Slightest Thing, Gone, The Rest, Old Neighborhood e Hallelujah ( di Leonard Cohen ). Reperibilità difficoltosa.

2 CD. Ritorno in grande stile per la cantautrice di Boston. Questa volta Susan, oltre che proporre ben due CD di canzoni nuove (18 in totale), si fa anche aiutare da ospiti di nome. Eccola quindi duettare con musicisti di indubbio spessore come Bill Kirchen, Dennis Brennan, The Bottle Rockets, Mark Erelli, THe Boxcar Lillies, Jennifer Kimball, Amy Fairchild & Todd Thibaud, Davy Knowles, Jenee Halstead ed altri ancora. Doppio CD in versione digipack, con ricco libretto illustrato. Copia non sigillata.

Dopo una serie di dischi autogestiti ( e senza la barba ), Aaron Burdett pubblica il suo disco più importante. Singer songwriter classico, con influenze roots, Burdett mostra di sapere scrivere e di districarsi benissimo nei meandri di un suono folk rock,elettrico, con influenze classiche, intuizioni in stile Americana e quant'altro. Bella la voce, limpido il suono, solide le canzoni. Qualche titolo: Pennies on The Tracks, It's A Living, Looking For Light, Poor Man, Another Nail in The Coffin.

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Con il classico orgoglio che definisce le band del Sud, questo quartetto mischia con forza e dosato ardore radici southern, blues, soul e persino influenze punk, il che rende il loro suono teso e diretto. Ballate evocative, riff secchi e decisi ed un tocco rollingstoniano, che fa molto Exile on Main Street. La produzione di Tim Kerr dà ulteriore forza al disco, che è stato registrato dal vivo in studio, con il classico buona la prima. Lee Bains III e la sua band, ormai al terzo disco, si confermano una realtà, dopo Jason Isbell ed i Shakes, l'Alabama comincia a diventare qualche cosa di più che una semplice zona sulla carta geografica.

Mark Heard, cantautore sconosciuto ai più (almeno in Europa) è scomparso da alcuni anni, ma non è stato dimenticato (almeno in Usa), Questo è il secondo tributo dedicato a lui, dopo Srong Hand of Love (2009). E, anche questa volta, sono state fatte le cose in grande. Heard è un autore classico con parecchie belle canzoni nel suo songbook e questa volta si sono dati da fare in molti per ricordarlo adeguatamente. Tra le 18 canzoni interpretate, abbiamo dei nomi di grande qualità a rileggerle: Rodney Crowell, Drew Holcomb, Over The Rhine, Buddy Miller, North Mississippi All Stars, Sierra Hull, Amy Helm, Amy Speace, Willie Sugarcapps, Sean Rowe, Matt Haeck, Levi Parham ed altri. Da scoprire assolutamente.

Dopo avere pubblicato un doppio dal vivo, registrato al Peach Festival nel 2016, la Trongone Band, arrivano dalla Virginia, debutta con il primo disco in studio. Un cocktail di southern rock, Grateful Dead e Phish, a detta della stessa band. Un suono maschio, vibrante, basato sulle chitarre dei fratelli Trongone (Andrew e John), con una forte attitudine all'improvvisazione ed i classici suoni southern dentro alle chitarre. Un quartetto che si sta facendo strada molto rapidamente.

Randall Bramblett è un musicista esperto, anche poli strumentista, che è sulla breccia da qualche decennio. Non ha mai sfondato, ma ha suonato più o meno con tutti ( Gregg Allman, Steve Winwood, Bonnie Raitt, Bonnie Bramlett, Elvin Bishop, Roger Glover, Robbie Robertson, Widespread Panic, solo per citarne alcuni ) ed è uno dei musicisti più esperti nella scena attuale. Questo album è un omaggio ai Juke Joint, locali in cui la gente va a sentire musica ma anche a partecipare al concerto, a cantare, a urlare, a muoverisi, anche ben oltre il ballo. Tra rock e blues, con elementi southern, Randall Bramblett mostra di sapere, e anche molto, sulla musica che esegue, sera dopo sera.

Broken Social Scene sono una band canadese, ma anche un collettivo. Il gruppo formato all'inizio del nuovo millennio da Kevin Drew e Brendan Canning, passa da sei anche a 19 elementi, diventando quindi un collettivo o una large band (alla Lyle Lovett). La musica dei Broken Social Scene è un insieme di generi e di suoni, una sorta di pop barocco che però contiene elementi soul, folk, rock, post rock, indie rock, per arrivare anche a cose sperimentali. Una band dal suono più o meno a 360 gradi che coinvolge suoni e stili in modo molto aperto.

Questa antologia contiene ogni canzone che i Beach House, cioè Alex Scally e Victoria Legrand, hanno inciso ma che non appare sugli altri albums. Canzoni che fanno parte del loro repertorio e che è anche ingiusto chiamare b-sides. Infatti i Beach House hanno sempre fatto musica ai massimi livelli, non commerciale, quindi anche le canzoni meno note, meno famose, sono degne di avere la medesima esposizione di quelle più famose, anche perchè ci sono 2 canzoni nuove. Anche per questo questa compilation rischia quasi di passare come un disco nuovo, a tutti gli effetti.

Heath Green & The Makeshifters appartengono, assieme a Lee Bains III & The Glory Fires, Banditos, Waves of Fury, a quella serie di band che rappresentano l'America più disperata ed incompresa. L'America dei furgoni scassati, della provincia più estrema, dei bevitori di birra e Jim Beam, l'America dei poveri, di chi magari non ha nemmeno una casa. Rock duro, ombre di punk, energia allo stato puro, ma anche canzoni solide, velate di radici, di spruzzate country e blues. Musica vera insomma. Senza guardare in faccia a nessuno.