
Emuli dei Byrds, i Blitzen Trapper sono una band tra indie rock ed Americana sound, originaria di Portland, Oregon. Il suono chitarristico, l'approccio tra folk elettrico e rock, le canzoni stesse,danno all band una personalità che ben pochi gruppi possono vantare. D'altronde sono arrivati al nono album, che non è un punto di arrivo comune a tutti.Questo nuovo album è stato edito dalla LKC Recordings, etichetta di proprietà della band.

Duo folk rock, con una visione musicale molto personale, quasi desertica, influenzata dal suono di Laurel Canyon, con anche un tocco di psichedelia. Una band in decisa crescita, sopratutto da quando è nella scena di Los Angeles. Ballate introspettive, molto curate nella parte vocale, con una strumentazione colta e raffinata. Out of Range apre ulteriormente gli orizzonti della band, mischiando atmosfere quasi Fordiane, con l'uso immaginario dei paesaggi nella musica, a sonorità che stanno tra la tradizione Americana e intriganti richiami middle eastern. Quinto album, edito sempre dalla Paradise of Bachelors, etichetta da tenere d'occhio.

Il nuovo album di James Holden & The Anmal Spirtis, 2017

2 CD. In questo nuovo album, che alcuni dicono potrebbe essere anche l'ultimo, la rock band inglese torna alle sue origini. Al suono anni settanta. In parte perchè alla produzione c'è l'esperto Bob Ezrin, ma anche perchè i membri della band, a cominciare da Ian Gillan, sono musicisti di grande esperienza. InFInite è un disco di rock classico e di ballate, come da lungo tempo i Deep Purple non ci facevano ascoltare. Il loro disco più anni settanta, dai tempi di Perfect Stranger. Questa nuova versione unisce al disco, uno die più venduti del 2017, un CD registrato dal vivo all'Hellfest 2017. 13 brani dal vivo, tra cui Hush, Black Night, Smoke on The Water, Fireball ed altre

2 CD. Mike Love è la voce solista dei Beach Boys, dalle origini. Ma da solista ha pubblicato pochissimi dischi. Anzi, prima di questo doppio, ne ha pubblicato solo uno a suo nome, Looking Back With Love ( 1981). In questo disco Mike fa le cose per bene. Un disco nuovo di zecca, con canzoni nuove come All The Love in Paris, Crescent Moon, Daybreak Over the Ocean, Make Love not War, Cold Head, Warm Heart. Mentre il secondo CD contiene delle riletture, nuove di zecca, di classici del passato. California Girls, Do It Again. I Get Around, Helph Me Rhonda, Wild Honey, Good Vibrations, Fun Fun Fun etc. Ci sono anche brani meno noti come Brian's Back, Kiss Me Baby. Beach Boys sound !

Registrato quest'anno, tra Aprile e Maggio, a Nashville e Detroit, il nuovo disco di Bob Seger prosegue la via tracciata dal recente Ride Out. Un disco di solide ballads, potente e diretto, elettrico e pulsante, con almeno quattro canzoni di grande forza espressiva. Canzoni nuove, una parte delle quali composte negli ultimi venti anni, ma che Bob non aveva mai inciso. Lo ha fatto adesso, sull'onda del suo recente tour. Il disco contiene diverse composizioni, tra cui la ballata che dà il titolo all'opera, degne delle cose migliori del nostro (alla Against The Wind, tanto per intenderci). Inoltre ci sono due splendidi omaggi a due grandi che ci hanno lasciato di recente: Busload of Faith (Lou Reed) e Democracy (Leonard Cohen). La versione deluxe in CD contiene tre brani in più rispetto al vinile: Glenn Song (dedicata all'amico Glenn Frey), Blue Ridge e Forward Into Past. Non fatevi condizionare dalla copertina, questo è un grande disco di rock and roll. FINALMENTE DISPONIBILE.

E' stata sicuramente la buona sorte a fare incontrare, alcuni anni fa, Jay Nash e Josh Day. Due musicisti che erano fatti l'uno per l'altro. Ad unirli ulteriormente ci ha pensato l'amore per la buona musica, la devozione verso The Band e la profonda conoscenza del suono delle radici. I due si sono messi assieme, hanno inciso qualche cosa a livello indie e, finalmente, hanno pubblicato il loro primo album. Osannati dalla stampa di settore, portati in palmo di mano dal sito del suono Americana, The Contenders hanno mostrato di saperci fare. Laughing With The Reckless è un bel disco, tra sonorità roots, ballate folk rock, e canzoni influenzate dalla grande musica Americana. Tutto da scoprire.

2 CD. Nuove registrazioni, dal vivo, effettuate nel corso del tour Usa del 2016. L'attuale line up della band inglese comprende Steve Howe, Alan White, Jon Davison, Geoff Downes, Jay Schellen e Billy Sherwood.

3 CD. Antologia, curata dallo stesso Elton John e rimasterizzata ex novo. Contiene tutti i successi, 51 canzoni tra le quali: Your Song, Tiny Dancer, Rockert Man, Crocodile Rock, Daniel, Goodbye Yellow Brick Road, Candle in The Wind, Don't Go Breaking My Heart. Nuova versione 2019

2 CD. Brimingham, 4 Febbraio 2017: Lo show finale della più famosa band di heavy metal. Edizione limitata,

Terzo album registrato assieme a The Promise of The Real, la band di Lukas Nelson, per il canadese. The Visitor è un disco anomalo, diverso dalle ultime cose di Young. Sospeso tra la ballata e la canzone rock, non aggiunge nulla di nuovo al suono di Neil, ma mette nel fienile una manciata di canzoni solide, tra rock, ballate, country oriented tunes. Already Great, una delle più belle, è la risposta di Neil Young alla frase guida della campagna di Trump, Make America Great. Grande già nell'intenzione. E poi abbiamo Forever, Change of Heart, Carnival, Children of Destiny.

Interessante cantautrice, tra folk e rock, di provenienza albionica. Megan Henwood è al terzo disco e la sua linfa creativa è giunta al culmine, grazie ad una serie di composizioni lucide misurate ed appasionate al tempo stesso.

Jim White è un musicista molto prteicolare: infatti prima di diventare un professionista in ambito musicale, ha fatto un pò di tutto, dal tassista a New York al surfer, passando attraverso carriere diverse come cameriere ed attore. Un personaggio eclettico che ha sempre messo molta passione e molta personalità nella sua musica. E questo disco, una lezione di classico suono Americana, è sicuramente tra le cose più riuscite della sua corposa discografia.

Scoperto da John Prine alcuni anni fa, Dan Reeder è una sorta di alter ego dello stesso Prine. tra rock, folk rock e ballata d'autore, Reeder continua il suo percorso. Nobody Wants to Be You è un mini album intenso e corposo in cui l'autore mette molto del suo nelle canozni che presenta. L'etichetta è, ovviamente, la Oh Boy di Prine.

James Maddock è tornato. Dopo un paio di dischi sottotono, il rocker inglese, ma trapiantato da anni a New York, torna a fare musica come deve. Sano rock, con il piano in bella evidenza, ed una serie di ballate di indubbio spessore. Su tutte la strepitosa Nearest Thing to Hip, ma anche Kick The Can, The Mathematician, What Elephant Knows, November's Tale, The Old Rocker sanno il fatto loro. Cantautore rock, nel pure senso del termine, Maddock è merce rara. Oggi come oggi non ci sono molti musicisti che suonano questo tipo di musica. Non a questo livello.

Jim James, leader dei My Morning Jacket, sta vivendo, da un pò di tempo a questa parte, una carriera da solista molto particolare. Qiuesto tribute album, che James dedica ai suoi favoriti, è sintomatico di questo stato di cose. Si passa dai Beach Boys, resi con una grandeur sonora invidiabile, a Bob Dylan, la cui I'll Be Your Baby Tonight ha deliziose candenze country, a Willie Nelson, ripreso tramite la splendida Funny How Time Slips Away. Alcune versioni sono acustiche, o voce e piano, per brani di Elvis Presley, Sonny & Cher oppure standards della musica americna come Stars and Stripes Forever e Love is The Sweetiest Thing.

Dopo Songs of Innocence, ecco Songs of Experience. Entrambi i dischi prendono il titolo dall'omonima opera di William Blake, Songs of Innocence and Experience. CD deluxe, con 17 canzoni, 4 in più dell'edizione normale.

Band texana che proviene dalla Rio Grande Valley, depositaria di un suono elettrico, tra country e rock, con influenze mexican. Still Sane è un disco tosto e brillante, che mantiene le tradizioni musicali del Lone Star State, senza scendere a compromessi.Matt Castillo, leader della band, ed il produttore Dave Percefull, un veterano, hanno dato al gruppo suono e forza, canzoni e idee. Un disco molto interessante che conferma più che mai l'unicità delle band texane.

Gord Downie, molto noto in Canada, sia come solista che come band leader (Tragically Hip), è al suo sesto lavoro come solista. Prodotto da Kevin Drew dei Broken Social Scene, che lo ha anche aiutato a scrivere alcune canzoni, il disco presenta una serie di composizioni (ben 23!!!), a carattere personale, sociale anche politico. La vena fresca, l'andamento folk rock, il suono nitido, sono alcuni dei pregi di questo disco che, per chi ancora non lo conoscesse, conferma Gord Downie come autore e performer di indubbio valore. Questo disco è anche il suo canto del cigno, Downie ci ha lasciato lo scorso ottobre, dopo una lunga battaglia contro un perversa forma di cancro.

Super gruppo rock, che mischia ballate, easy listening, country, hip hop ed un tocco dance. Gruppo capitanato da Zac Brown, di cui fanno parte anche Ben Simonetti e Niko Moon. La band si definisce southern pop & dance groove. Chiaramente un episodio a sè nella carriera di Zac Brown.

Parker McCollum è un texas singer- rockwriter, già attivo da qualche tempo. Si è fatto notare qualche anno fa con il suo primo lavoro, The Limestone Kid, quindi è tornato on the road per raccontare le sue canzoni. Probably Wrong, che vede il grande LLoyd Maines dietro a McCollum ed alla sua band, è un lavoro solido ed onesto. McCollum mischia rock, country e radici, usando una logica musicale classica, ma mettendo sul piatto dieci canzoni ben costruite, radicate nel suono texano. Un nome nuovo su cui fare affidamento, nato e cresciuto nella Ol' Texas Tradition.

Thom Chacon ha esordito, a livello internazionale, nel 2012 con l'album omonimo. Sono passati cinque anni da quel disco e c'era una certa aspettativa. E Blood in The Usa mantiene tutte le promesse e va anche oltre. Un piccolo grande disco da parte di un cantautore che è cresciuto in modo inaspettato. Blood in the Usa è un disco puro, dylaniano, con le radici giuste ed una manciata di canzoni superbe, canzoni che crescono ascolto dopo ascolto. Le radici di Thom sono classiche ( oltre a Dylan, Prine, Cash, Kristofferson, Lucinda Williams ) e le canzoni belle, di una bellezza adamantina. E poi Thom ha anche una bella voce, profonda, espressiva, intensa. Versione con il testo a fronte: inglese e italiano. Da scoprire assolutamente.

IL chitarrista di Captain Beefheart, Gary Lucas, e la creativa singer di colore Nona Hendryx si sono messi assieme per rileggere il songbook del leggendario Capitano. Ci sono alcuni dei suoi brani più noti, ripresi in modo personale, con una robusta dose di blues a fare da fondo ad ogni canzone.Il blues era nel DNA compositivo di Beefheart. Qualche titolo: Safe As Milk, The Smithsonian Institute Blues, Too Much Time, Sugar and Spices, Tropical Hot Dog Night, Sun Zoom Spark, I'm Glad, Suction Prints, When Big Joan Sets Up etc.Originale.

Tra le jam band sulla scena da più di venti anni, gli Umphrey's McGee sono una di quelle di maggiore successo e con più continuità, a livello di pubblicazioni. It's Not Us è un nuovo album, registrato in studio, ma che riesce a combnare la forza e la potenza delle esibizioni dal vivo con la pulizia ed il suono cristallino delle registrazioni in studio. Ci sono diversi brani con un minutaggio superiore ai 6 / 7 minuti, cominciando dall'affascinante Speak Up, con Joshua Redman, e proseguendo con Remind Me, Maybe Someday, per arrivare all'acustica You and You Alone ed all'elettrica e devastante Dark Brush, sei minuti di grande rock improvvisato.

Gia' leader dei Port O'Brien ed ora dei Waters, Van William si è creato un nome ed una spazio nell'ambito del rinnovamento della scena folk e roots in Usa. Countries segna il suo debutto come solista: un disco di calde ballate, permeate di classico folk rock e suonate in punta di dita. Con l'aiuto delle First Aid Kit a livello vocale ed un arragngiametente soffice, permeato di suoni anche ovattati ma ben distribuiti, Countries è un disco che si ascolta da cima a fondo e che riesce a creare sensazioni intriganti, anche per via delle canzoni stesse, di qualità medio alta.

Il nuovo lavoro, 2018, della bizzarra formazione Usa.

Ben Miller e la sua band ( Scott Leeper, Doug Dicharry e, da questo disco, Smilin' Bob e Rachel Ammonds), sono un gruppo emergente che mischia in modo abile rock, blues e radici. Usano le armonie vocali per rendere più ricca la propria musica ( che presenta una strumentazione varia: banjo, chitarre, washboard, percussioni, armonica, mandolino ). Il risultato è una musica contaminata, che non è nè country nè blues, ma mischia elemnti vari rendendo il suono originale, anzi decisamente personale. E poi ci sono anche il folk degli Ozarks e la tradizione antica della propria terra. Da sentire, molto interessanti.

Eclettico e creativo, anche molto produttivo, Ty Segall si è fatto strada nel mondo della musica a suon di....... dischi. Ne ha pubblicati parecchi e, mai, sotto la sufficienza. Ma questo nuovo lavoro, a detta di gran parte della stampa specializzata mondiale, è considerato come il suo capolavoro. Un disco di rock, chitarristico, anche garage, che mischie le sue influenze e dà libero sfogo alla creatività dell'autore. Ty Segall non si ferma, non gli interessa. Fa musica per il piacere di farla, anche grande musica, ed in questo disco ci mette di tutto: dal rock classico, alle chitarre elettriche in gran copia, al blues psichedelico ( i dodici minuti di And Goodnigh ) e moltissime altre cose. Creativo.

Joe Perry è il chitarrista degli Aerosmith, uno dei chitarristi più famosi e considerati nell'ambito della musica rock internazionale. Questo suo lavoro da solista, molto ambizioso, vedei coinvolti anche Robin Zander ( Cheap Trick ), David Johansen ( New York Dolls), Terry Reid. C'è anche Johnny Depp, l'attore, che suona la batteria in Eve of Destruction. Un disco di classico ( hard) rock, come si usava una volta.

Sembra quasi impossibile che il John Oates di Arkansas sia lo stesso che, in coppia con Daryl Hall, ci ha regalato una bella serie di dischi di soul levigato ed elegante, talvolta di buon valore, altre meno. Musica commerciale comunque, ben lontana da questo disco. Arkansas è un album di Americana sound dove John Oates dà libero sfogo al suo amore per Mississippi John Hurt, ma anche per il folk e la musica delle radici. E' un altro John Oates ed Arkansas è un signor disco, suonato da una band splendida, Good Road Band ( Sam Bush, Guthrie Trapp, Steve Mackey Josh Day, Ross Pahl). Suono classicamente Americana e John Oates che canta molto bene un repertorio molto interessante: Miss The Mississippi and Me ( Jimmie Rodgers), My Creole Belle ( Mississppi John Hurt), Stack O Lee, Pallett Soft and Low, Sprike Driver Blues, Lord Send Me ed altre. Blues, folk, country e gospel. Un disco che non ti aspetti, ma decisamente bello. Una vera sorpresa,sicuramente tra i dischi dell'anno. Copia non sigillata.

Ogni nuovo disco dei Calexico, e The Thread That Keeps Us non fa eccezione, è a suo modo una rivelazione, un nuovo viaggio affascinante nell'ottica di Joey Burns e John Convertino. Infatti, in questo lavoro la band, pur mantenendo la sua visione pacificante e coinvolgente, a livello di melodie, si è fatta più introversa e oscura, sul versante delle liriche. Ne risulta un disco, per certi versi, differente rispetto al passato, con liriche dure, critiche, che descrivono la difficile situazione americana dominata da una presidenza decisamente negativa. Mentre le canzoni mantengono quella particolare aura che, da sempre, ha dato il sigillo dell'originalità alla band dell'Arizona, con melodie legate alle radici, influenze messicane, un tocco folk ed altre peculiarità del genere.

Sono al sesto disco i Wood Brothers, trio acoustic blues, jazz e roots al tempo stesso. Una band anomala, coi due fratelli Wood (Oliver e Chris, già nei Medeski Martin & Wood, quest'ultimo) più Jano Rix. Il suono è ad ampio spettro, tra brani in stile classico e ballate, blues acustici e cose anche più ricercate. Non hanno uno stile definito e questa è un pò anche la loro forza. Creativi, aperti, innovativi, i Wood Brothers sono una band originale, in grado di suonare qualunque cosa e di passare da un genere all'altro. Ma sempre in modo pulito e diretto.

Gli indizi che Sleepwalkers, il nuovo lavoro di Brian Fallon, già leader dei Gaslight Anthem ed ora degli Horrible Crows, fosse un bel disco c'erano già da tempo. Qualche canzone di peso fatta ascoltare nelle sue date recenti e, sopratutto, il ritorno in sala di registrazione assieme a Ted Hutt, produttore dei dischi coi Gaslight Anthem ( The '59 Sound e American Slang ), nonchè la trasferta a New Orleans, dove è stato registrato il disco. Solide pop songs, sostenute da altrettanto solide chitarre, un tocco di British invasion, molto power pop made in Usa e, quello che conta, una manciata di canzoni di indubbio spessore. Bentornato Brian.

C'era molta attesa attorno al nuovo disco di Brandi Carlile, una delle cantautrici più amate della attuale scena Americana. E Brandi non delude. Il suo nuovo album mette sul piatto dieci canzoni, tutte decisamente interessanti. Dall'iniziale Everytime I Hear That Song a The Joke, da Fulton County Jane Doe a Sugartooth. Quello che rende ancora più interessante il disco è la produzione dell'ormai onnipresente Dave Cobb, qui rafforzata da Shooter Jennings. Il resto lo fa la Carlile, bella voce, autrice forte ed integra, sostenuta da una band in cui ci sono ancora i due fratelli Phil e Tim Hanseroth, più vari ospiti, tra cui lo scomparso Paul Buckmaster.

2 CD. Will Toledo non è molto conosciuto dalla nostre parti, ma è uno che ha lavorato duro e che ha inciso parecchio. Sette dischi come Car Seat Headrest e ben undici a suo nome, tutti registrati a casa, sul suo portatile. Eppure, almeno in Usa, ha un seguito notevole tanto che ha dovuto registrare ex novo, con una band di sette elementi, questo Twin Fantasy, da molti considerato il suo disco più bello, almeno per quanto riguarda la sua carriera solista. 10 canzoni, un suono molto cantautorale, scarno e una serie di ballate introspettive, forti e profonde. Ci sono anche la chilometrica ( 18 minuti) Famous Prophets ( Stars) e l'altrettanto lunga ( più di 13 minuti ) Beach Life in Death. Da scoprire. Il secondo CD contiene il disco originale del 2011.

Neozelandese, Marlon Williams aveva sorpreso mezzo mondo con il suo disco d'esordio, uscito un paio di anni fa. Ora si è spostato in California, ha una band al suo seguito e non fa più tanto il verso a Jeff Buckley ed al country retrò. Make Way For Love è un disco più rock, meno enfatico ed anche meno profondo. Un disco diverso ma, anche per questo, un album comunque interessante che propone musica quasi all'opposto di quanto aveva fatto in passato. C'è il rock, anche il senso del pop, ci sono delle canzoni abbastanza normali, ma la voce è quella ed il senso della musica non ha certamente abbandonato il suo autore.

Ha esordito nel 2015 con Dolls of Highland, sempre per la Sub Pop, e si è conquistato una bella serie di fans. Ora, con questo secondo lavoro, il cantautore dimostra il suo valore, mischiando rock, reminiscenze dylaniane, sfumature country, ballate glam. Un pout pourri di suoni, cantato con forza e suonato in modo appassionato. Kyle Craft mette molta carne al fuoco ma scrive canzoni, vere canzoni, ed il suo disco non passa inosservato. Potente, brioso, anche sopra le righe, ma indubbiamente bravo.

Cantautore decisamente interessante, dotato di una voce molto particolare, una voce baritonale, che ricorda quella di Greg Brown. Prodotto d Ken Coomer (Wilco), il disco apre a Peter Oren una vasta gamma di possibilità, che va ben oltre la scarna fomula del normale songwriter. Oren è un autore e, grazie anche alla voce, crea una particolare atmosfera.

Il nuovo, atteso, album di Belle and Sebastian. Il disco raccoglie i 3 EP usciti tra Dicembre e Gennaio. 15 canzoni nuove che confermano la bravura e l'originlità dell'ensemble scozzese. Rarefatti e sofisticati, ma sempre originali.

Session di studio tra Greg Koch (chitarra), Dylan Koch (batteria) e Toby Lee Marshall (Hammond ). I tre, molto bene amalgamati mischiano rock, funk, jazz, country, blues e gospel. Ritmo, energia, forza esecutiva e valenza compositiva, sono tra gli elementi guida di questo inatteso trio. Le composizioni, tutte di Greg Koch, sono decisamente ben strutturate e la forza del trio evidenzia i vari stili in modo lucido e diretto.

Michael Landau, uno dei migliori chitarristi elettrici in azione, si è fatto un nome più che altro come session man: infatti la sua chitarra è apparsa al servizio di musicisti di ogni genere, da Pink Floyd a Joni Mitchell, Zucchero, James Taylor, Michael Jackson, Richard Marx, Wilson Phillips e moltissimni altri. Ma questa volta ha deciso di fare un disco rock tutto suo, anche cantato, in cui suona accompgnato da un trio composto da David Landau ( suo figlio), David Frazee ( voce ) e Alan Hertz.

Era dal 2013, da About Farewell, che Alela Diane non faceva un disco nuovo. Cusp, scritto ed inciso dopo la maternità, è un disco intenso, pianistico e profondo. Alela non ha mai usato tanto il pianoforte, nè esposto la sua figura di donna e di madre in modo così presente. Un disco personale, ma anche un lavoro che scava all'interno della persona ed espone un quadro completamente diverso dell'autrice.

Darling West sono un trio di stile Americana, ma originari di Oslo, Norvegia. Si sono fatti però le ossa in America, dove hanno da poco pubblicato questo nuovo album, il terzo della loro carriera. Un disco americano a tutti gli effetti che mischia country, folk, bluegrass ed anche un pizzico di Old Time Music. Imbevuti di sonorità roots oriented, i Darling West usano in modo notevole le armonie vocali, risuscendo a costruire canzoni di stile classico che sembrano forgiate nella tradizione.
Mari Sandvær Kreken, Tor Egil Kreken e Kjetil Steensnæs sono decisi a diventare Americani, a tutti gli effetti.

Nuova formazione per i Matthews Southern Comfort di Iain Matthews. Dietro al leader ci sono tre giovani musicisti olandesi, ma quello che più importa è il suono, quel cocktail di folk e rock che ha dato il nome alla band ed al suo leader prima che iniziasse la sua chilometrica carriera come solista. Iain recupera il suono, ma anche le canzoni. Infatti ripropone un piccolo classico come Darcy Farrow, quindi rilegge brani di Carole King e James Taylor, e ci mette del suo con Phoenix Rising, Like a radio, Been Down So Long.

Six String Drag sono stati una delle prime band alternative country, sin dai primi anni novanta. La band, originaria del South Carolina, è sempre stata sotto la leadership di Kenny Roby, che ha alternato dischi come solista ad album con la sua band. 6 String Drag hanno proseguito per tutti questi anni, fermandosi talvolta anche per periodi abbastanza lunghi, ma non hanno mai mollato il colpo. In questo nuovo lavoro, oltre al suono Americana, omaggiano il British Beat, il pub rock ed anche il classico rock anni settanta. UNa band che sa stare nella scena attuale, con un suono diretto ed elettrico e che, tra i tanti meriti, ha quello di essere ancora viva e vitale.

S. Carey, cioè Sean Carey, batterista e seconda voce nella band di Bon Iver, è un musicista molto interessante. Ha già alcuni dischi al suo attivo ed il suo sound, folk rock, si ispira a Brian Wilson, Fleet Foxes, Iron & Wine e Sufjan Stevens. Non ci sono comunque termini di paragone con altri musicisti, in quanto le liriche di Carey si ispirano alla natura ed i suoi dischi sono piena di carica positiva. Hundred Acres è il suo terzo lavoro solista in otto anni di carriera.

Cantautore e rocker newyorkese. Prodotto da Andy Plaisted

A Colin Meloy ed ai suoi Decemberists piace cambiare.Lo hanno fatto con The Hazard of Love, The King is Dead e con il recente What a Terrible World, What A Beautiful World.Qui c’è addirittura il cambio di produttore, John Congleton invece di Tucker Martine e un radicale cambio nel suono. Apparentemente, perché poi le melodie di Meloy sono abbastanza classiche.C’è qualche synth in più (Severed), ma poi il disco ci regala una serie di classiche composizioni di Colin Meloy. Con canzoni di grande qualità come Cutting Stone, I'll Be Your Girl, Once in My Life, Tripping Along. Ed il disco risulta decisamente bello.

Album d'esordio per una band alternative folk-rock di provenienza Usa. Sono in giro già da un pò di tempo, ma è con questo esordio, targato Dualtone, che Matt Quinn ed i suoi ragazzi cominciano a fare sul serio. Hanno girato gli Usa, aprendo per band simili a loro, band come The Head and The Heart, Shins e, sopratutto, The Lone Bellow. L'album presenta un serie di canzoni, in stile roots folk rock, di cui si dice un gran bene: I'm Your Wreck, Silver Lining, Dirty Love, Younger Days e Mt. Joy.

Duo garage blues che proviene dall'Irlanda, con radici nel suono dei primi Black Keys o dei White Stripes, formato da Andrew McGibbon Jr, Vox and guitar, e Chris McMullan, drums. Suono ruvido, secco, diretto. Chitarra vibrante, batteria incombente. La band, che sta avendo un ottimo seguito in Europa, è pronta al grande salto, gli Stati Uniti, sopratutto con questo secondo lavoro, Dirty Phographs, dal suono incendiario, dove irish folk, primitive rock and roll e blues ruvido si mischiano benissimo.

Nuovo album, 2018.

Jim Cuddy, membro dei Blue Rodeo, è uno dei rockers di matrice classica più considerati in Canada. La sua musica, in bilico tra rock e radici, prende ispirazione dalle tradizioni della sua terra, mischiando idee e sonorità più moderne. Constellation è il suo quarto sforzo come solista e, stando a quanto hanno scritto i giornali di settore, è il suo lavoro migliore, più convinto e più convincente.

Il nuovo album della super formazione roots, composta da Tom Gillam, Ben Arnold, Scott Bricklin e Matt Muir. Al quinto disco gli US Rails danno un saggio del loro suono, proponendo materiale nuovo, ma anche covers di Jackson Browne, Lindsey Buckingham, la splendida Love in Vain di Robert Johnson ( resa celebre dagli Stones ), Warren Zevon ( una strepitosa Poor Poor Pitiful Me ), Beatles e Rolling Stones.

2 CD. Days Of Future Passed, che ha compiuto 50 anni lo scorso novembre (ed è stato ripubblicato in versione rimasterizzata ), è uno dei dischi più importanti dei Moody Blues. Justin Hayward, John Lodge e Graeme Edge, membri originali della band, hanno deciso di celebrare l'evento incidendo ex novo il disco dal vivo a Toronto, con l'accompagnamento di una orchestra sinfonica e di versi musicisti aggiunti ( mentre la voce che sentiamo nei due brani recitati è dell'attore Jeremy Irons ). Il doppio CD in questione riproduce l'intera serata dove i Moody Blues, nel primo CD, interpretano una serie di classici del proprio repertorio mentre nel secondo rileggono per filo e per segno Days of Future Passed. Una serata da ricordare.

Sono una delle band storiche, nate dalla rivoluzione degli anni novanta. Si sono separati e riuniti più di una volta. Ma ora, sembra, il ritorno sia stabile, visto che Bill Janowitz, leader da sempre della band, ha riportato nel gruppo Chris Colbourn e Tom Maginnis. Fanno del rock abbastanza classico, niente di strano e, finalmente, hanno fatto un disco ben al di sopra della media. La critica li ha osannati, anche dalle nostre parti, ora vediamo il responso del pubblico.

Interessante band, al suo esordio discografico. Costruita attorno alla voce magnetica di Emily Cross. Fuzz bass, chitarre evocative, suoni desertici, atmosfere interiori, rilassate, notturne. Loma è una band nata per caso ma anche per amore della musica, di creare qualche cosa di personale, di nuovo. Tra Cowboy Junkies, Silver Apples, Richard & Linda Thompson, sonorità sospese nello spazio, tra folk e rock. C'è già una parte della critica americana che li ha definiti senza tempo.

Sono passati diversi anni dall'ultimo disco registrato da Don Mc Lean. Ma per questo nuovo lavoro, il 19° della sua carriera, il cantautore torna a lavorare su stilemi a lui più congeniali. Ballate sospese tra folk e Americana sound, con influenze colte e liriche legate a fatti reali o personali.
Don McLean ritrova l'ispirazione ed il disco presenta diversi brani di un certo spessore, come Botanical Gardens, A Total Eclipse of The Sun, The King of Fools, Last Night When We Were Young.

La band folk rock di Christopher Porterfield, originaria del Milwaukee, è molto considerata dalla cririca d'oltre oceano. Dopo Field Report e Marigolden, la band pubblica un disco più semplice, diretto, che dà l'idea di una musica disimpegnata, ma pur sempre di indubbia qualità. Il disco, edito dalla prestigiosa Verve Forecast, etichetta storica per quanto riguarda la canzone d'autore negli anni sessanta ( Tim Hardin, il primo Laura Nyro, John Lee Hooker, Richie Havens, tra gli altri ), è sicuramente disco da prendere in considerazione.

Lincoln Durham, al quinto album, è un autore decisamente particolare. Dalla voce al suono, Durham non è uno facile da etichettare: infatti le sue canzoni, che hanno il marchio di un bluesman cavernoso ( alla Tom Waits ), ma legato a sonorità blues - gothic - southern, sono decisamente originali e fuori dal coro. Se John Lee Hooker e Sleepy John Estes sono la fonte di ispirazione e Tom Waits la meta da raggiungere, Durham ci mette del suo per diventare sè stesso proprio attraverso le sue canzoni, che rileggono la storia del Sud degli Usa in modo personalissimo, filtrando le melodie tra un suono quasi Americana e geniali intromissioni gospel blues e rock. Un originale.

Kim si è riunita con Brad Jones ed è andata a registrare nel suo studio, Alex the Great Recording Studio, peroprio a Nashville.Edgeland è un bel disco di canzoni roots oriented, cantate e suonate molto bene, che si avvalgono anche di ospiti di nome come Chuck Prophet, Robyn Hitchcock e Pat Sansone, tra gli altri.

Myles Kennedy è il cantante degli Alter Bridge, popolare band di hard & heavy Usa. Ma, in questo suo primo lavoro come solista, Kennedy cambia completamente registro e mette la sua voce potente al servizio di una serie di canzoni che si posizionano tra blues e folk. Un disco inatteso da parte di un musicista dedito a fare tutt'altro. Blues elettrico ma anche musica acustica, con Kennedy che fa il polistrumentista suonando, oltre alla elettrica, anche banjo, mandolino, lap steel e basso.

Paul Thorn, indomito rocker statunitense, cambia completamente registro. In questo nuovo album Thorn infatti interpreta brani soul, lasciando comunque forti venature rock. Don't Let the Devil Ride mette assieme una serie di canzoni soul, incise originariamente da gruppi di colore gospel e blues.E, tra gli ospiti coinvolti, abbiamo Blind Boys of Alabama, le McCrary Sisters, the Preservation Hall Jazz Horns e Bonnie Bishop. Il disco è stato registrato nei Three Temples of Sound, lo studio di registrazione di Sam C. Phillips, il boss della Sun. Ed anche negli studios Fame, a Muscle Shoals, dove Thorn ha lavorato come autore al servizio di Rick Hall, l'uomo che fondato i mitici studios. E, per finire, alla Preservation Hall a New Orleans. Un disco decisamente diverso.

Quinto album per la band alternativa del New Jersey. Titus Andronicus mischiano rock, punk, jazz, pop, anni sessanta, in un cocktail originale e decisamente creativo. Il nuovo lavoro non fa che confermare tutto quello che è stato scritto in precedenza su di loro.

Albert Hammond Jr è Francis Trouble. Ex The Strokes., 2018

Le canzoni di Elton John e Bernie Taupln, re interpretate in versione pop commerciale. Tra gli interpreti: Mary J. Blige, Alessia Cara, Coldplay, Miley Cyrus, Florence And The Machine, Lady Gaga, The Killers, Mumford and Sons, P!nk and Logic, Q-Tip ft. Demi Lovato, Queens of the Stone Age, Ed Sheeran e Sam Smith

Il nuovo disco di John Prine, composto da dieci canzoni nuove di zecca, è il primo album ( con canzoni composte per l'occasione ) dopo lo splendido Fair and Square del 2005. Prine, in gran forma ( a livello vocale e come autore), con la produzione di Dave Cobb, ci regala un disco di assoluta qualità. Grande musica, canzoni piene di forza espressiva e di ironia, bozzetti d'autore, piccole storie di provincia. In queste dieci canzoni c'è il John Prine migliore, quello che amiamo di più, quello che, da un mucchio di anni a questa parte, è in grado di fare sempre grande musica. La semplicità della sue composzioni, la forza delle melodie, l'ironia di certe canzoni sono solo alcuni dei punti di forza di questo musicista che molte testate d'oltre oceano hanno definito America's Greatest Living Songwriter. Imperdibile.

CD / DVD. Dopo anni nell'oblio Beth Hart, da sola e con l'aiuto di Joe Bonamassa, ha saputo tornare al centro dell'attenzione popolare, conquistandosi un solido fan base, come non aveva mai avuto in passato. Dotata di una gran voce, Beth si mantiene tra rock, blues e soul scegliendo in modo accurato il suo repertorio e lascia andare la sua notevole voce in modo diretto, assolutamente coinvolgente. Come conferma questo concerto, registrato a New York e passato per televsione nel programma Front and Center della Public Television ( Il DVD contiene però brani che non sono apparsi nella trasmissione televisiva). Tra le canzoni eseguite, rammentiamo: Let's Get Together, Baddest Blues, Jazz Man, Leave the Light On, Can't Let Go.

Mipso, band originaria di Chapel Hill, North Carolina, è ormai già al quinto album. Poco conosciuti al di fuori dei confini della propria regione, proprio con questo disco stanno cercando di attirare l'attenzione del pubblico Americano. Edges Run presenta un suono decisamente originale che, in parte influenzato dal rock contemporaneo di matrice locale, si mischia con le radici rurali che circondano le zone periferiche della Carolina del Nord. Un cocktail affascinante di rock e radici.

Randy Bachman, già leader dei Guess Who e membro fondatore dei Bachman Turner Overdrive, da vari anni è impegnato nella sua carriera come solista. E questa volta ha voluto omaggiare uno dei suoi miti, George Harrison. Infatti By George By Bachamn è composto da 12 canzoni, cioè 12 composizioni di George Harrison a cui Randy Bachamn fornisce una rilettura decisamente personale. Here Comes The Sun, Taxman, Between The Mountain, If I Needed Someone, Something, While My Guitar Gently Weeps sono alcune delle riletture proposte.

Al suo decimo lavoro, Laura Veirs, cantautrice e folksinger raffinata ed introspettiva, punta l'indice contro l'attuale dififcile situazione Americana, dominata da un presidente molto discusso. Non è un atto d'accusa nei confronti della presidenza americana, quanto una pacata e profonda riflessione sull'incertezza dei tempi che stiamo vivendo ( ed anche noi non siamo certo molto distanti, visto quello che sta accadendo nella nostra penisola ). La Veirs, per rendere più importante il suo lavoro, si fa produrre da Tucker Martine e si circonda di musicisti di un certo valore, coem Sufjan Stevens, Karl Blau, Jim James e John Hyde. Un disco da assaporare lentamente.

Dungeness è il settimo album in studio degli scozzesi Trembling Bells, protagonisti della attuale scena folk. Alex Neilson, Lavinia Blackwell, Mike Hasting, Simon Shaw e Alasdair C. Mitchell sono i membri dell’attuale formazione. Una band che si rifà alle tradizioni del folk inglese elettrico dei primi anni settanta, dove elementi psichedelici si mischiavano direttamente alle tradizioni della terra d'Albione. I Trembling Bells, seguendo l'esempio dei Fairport Convention inizio anni settanta e dei Trees, continuano a proporre una musica accattivante ed innovativa al tempo stesso.

2 CD. Formidabile tributo alla musica e all'arte di Townes Van Zandt. Ideato da Andrea Parodi, il doppio CD contiene 32 canzoni, 32 versioni di brani scritti dal grande texano. Sono della partita musicisti straordinari come Joe Ely, Terry Allen, James Maddock, Thom Chacon, Slaid Cleaves, The Orphan Brigade, Sam Baker, Malcolm Holcolmbe, Gurf Morlix, Tim Grimm, Michael McDermott. Ma anche Jack Trooper ( figlio di Greg Trooper), Luke Bulla, Jaime Michaels, Ben Bedford, David Corley, Session Americana, Kimmie Rhodes, David Olney, Jono Manson, Bocephus King, Jeff Talmadge, Richard Lindgren ed sltri. Ogni interprete mette il suo sigillo ad un brano di Townes. Un tributo eccellente. La copertina è stata disegnata da Sam Baker.

Nel disco precedente, Best Troubadour, pubblicato nel 2017, Bonnie "Prince" Billy omaggiava il grande Merle Haggard. Anche questo nuovo album è un disco di cover: ma la scelta è molto particolare. Bonnie " Prince " Billy rielabora Sonata Mix Dwarf Cosmos, disco decisamente sconsciuto, edito dalla cantautrice norvegese Susanna (& The Magical Orchestra). Una scelta personale, anche coraggiosa, che vede, da parte del cantautore Usa, la voltontà di mischiare musica ed attualità.

Colonna sonora del film omonimo, diretto da Daryl Hannah ed interpretato dalla stesso Young e da The Promise of The Real. Si tratta di un nuovo album, registrato in parte dal vivo ( bellissima Cowgirl Jam, che si fonda su Cowgirl In The sand e dura più di dieci minuti ), Pocahontas ( voce e organo), Peace Trail. Quindi Tumbleweed, Baby What You Want Me To Do, Happy Together, Many Moons Ago In The Future, Show Me, Hey e molte altre. C'è anche Angel Flying Too Close to The Ground, cantata però da Willie Nelson con Young ed Promise of the Real come backing band. Reprise Usa.

Collaborazione tra la stella del pop inglese Sting e il cantante giamacano Shaggy.