
"la domanda cui cerchero` di rispondere e` la seguente: perche` gli uomini invece di stare fermi se ne vanno da un posto all`altro?" (bruce chatwin a tom maschler, 1969).

all`inizio di questo libro, il terzo della sua autobiografia, canetti ci appare circondato dai relitti fumanti del rogo in cui sono stati distrutti i libri di kien, il protagonista di "auto da fe`". attorno a se`, vede il deserto e un`incombente rovina. poi, a poco a poco, la scena ricomincia a popolarsi, e le figure che vi si mostrano sono memorabili. innanzitutto hermann broch, che ci viene incontro come . poi hermann scherchen, l`infaticabile direttore d`orchestra . poi anna mahler, figlia del compositore, con la quale canetti intreccia un complesso rapporto amoroso. poi lo scultore fritz wotruba, irruento e selvaggio, come . infine musil, , nel suo totale isolamento; e alban berg, che si espone al mondo nella sua totale gentilezza d`animo, mentre un lieve cenno di ironia gli sfiora la bocca. e, ogni volta, in questi ritratti in movimento, avvertiamo lo straordinario dono fisiognomico di canetti. un gesto, un modo di respirare, un accento, una reticenza, tutto diventa cifra di una figura, emblema di un qualcosa di unico, che pero` svela un tratto della natura di cui siamo fatti. dietro a quel dono riconosciamo una fonte inesauribile dello scrittore canetti: la sua . a mano a mano che si delineano i profili delle figure, risalta anche, come una presenza palpabile, lo sfondo: vienna. di questa citta`, vista nei suoi ultimi anni di grandezza, nessuno ha saputo tracciare un ritratto altrettanto preciso e affascinante. come la vienna dell`"uomo senza qualita`", sull`orlo della prima guerra mondiale, questa di canetti, negli anni che precedono l`annessione nazista, e` un sistema di orbite planetarie, dove conducono esistenze parallele alcune forme pure ed estreme del vero e del falso. per canetti, il vero erano sei o sette persone che



un uomo di una cinquantina d`anni viene fermato sui grands boulevards mentre si aggira in preda al panico fra autobus e macchine. non ha documenti e dai suoi abiti sono state strappate le etichette. non riesce a parlare. qualche mese prima una pallottola gli ha spaccato il cranio, trasformandolo in una figura senza identita` e senza memoria. in compagnia di questa muta silhouette, il commissario maigret si immergera` nelle nebbie silenziose di ouistreham, per sciogliere un enigma che ha la stessa cangiante apparenza del brumoso paesaggio normanno: "alcuni istanti prima tutto sembrava morto, deserto. e adesso maigret, che cammina lungo la chiusa, si accorge che la nebbia pullula di forme umane... piu` avanza e piu` quell`universo di nebbia si popola."

"il primo capitolo di moby dick comincia con una dichiarazione non umana, ma angelica. call me ishmael: chiamatemi ismaele, non gia` mi chiamo ismaele. non ha importanza il nome del protagonista narratore, ma cio` che egli simboleggia. ismaele e` l`uomo che si sa dotato di una superiorita` non riconosciuta dal mondo: il primogenito di abramo e` un bastardo cacciato nel deserto, fra altri reietti; la` impara a sopravvivere a questa morte, in perfetta solitudine, indurito contro le avversita`." (ele`mire zolla) questa edizione presenta la traduzione di cesare pavese.

al centro della foresta della notte dorme la bella schizofrenica, in un letto dell`hotel re`camier. t. s. eliot, accompagnando questo libro alla sua uscita, scrisse che vi trovava "una qualita` di orrore e di fato strettamente imparentata con quella della tragedia elisabettiana".

"i racconti di tre sentieri per il lago... sono una delle grandi raccolte narrative del nostro secolo. senza saperlo e volerlo, la bachmann si allontano` un poco da se stessa: cancello` o sfumo` l`ossessione in cui aveva vissuto; e l`ultimo racconto, che da` il titolo alla raccolta italiana, e` in qualche modo una riconciliazione con la figura paterna e con l`austria materna, sebbene l`incontro e l`addio siano cosi` dolorosi" (pietro citati).

un epos della profanita`, dove una folla di dame insolenti nella lussuria fa corona a un immenso letto.

"la rovina di kasch tratta di due argomenti: il primo e` talleyrand, il secondo e` tutto il resto" (italo calvino). l`eta` delle rivoluzioni racconta il suo naufragio.




la presente edizione propone, con testo a fronte, tutta l`opera di holderlin, comprese le "liriche della follia". la traduzione di mandruzzato vuole essere una vera versione poetica, leggibile di per se` come poesia. un suo lungo saggio accompagna le traduzioni. le liriche sono annotate e il testo tedesco, pur fondato sulla canonica edizione beissner, tiene presenti anche gli ultimi dibattiti filologici holderliniani.





















l`ultima avventura di casanova, un feroce scontro tra amore e morte. (alfredo giuliani)



stephen dedalus studia, lontano dai genitori, presso i gesuiti. quando, ormai adolescente, passa a un altro collegio, vive le prime esperienze sessuali in un bordello di dublino. ma in un ritiro spirituale decide di indirizzarsi a una nuova spiritualita`. presto pero` si sente insoddisfatto e quando inizia l`universita` avverte nuove esigenze estetiche; capisce cosi` di doversi svincolare dalla famiglia e dalle istituzioni religiose e politiche. stephen dedalus si dispone, novello dedalo, a lasciare l`irlanda, il suo "labirinto".




. (mario praz)

"il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. forse solo la vivacita` e la mobilita` dell`intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualita` con cui e` scritto il romanzo, che appartengono a un altro universo da quello del vivere" (italo calvino). "chi e` pesante non puo` fare a meno di innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell`aria, tra il fantastico e il possibile: mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla "compassione" verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza. cosi` accade nel romanzo: tomas ama tereza, tereza ama tomas: franz ama sabina, sabina (almeno per qualche mese) ama franz; quasi come nelle affinita` elettive si forma il perfetto quadrato delle affinita` amorose". (pietro citati).

