

il volume offre una panoramica di alcuni temi della `psicologia ambientale`, un ambito di ricerca sorto circa trent`anni fa dalla collaborazione di studiosi provenienti da diversi contesti disciplinari (architetti, geografi, psicologi). il campo di studio e` molto articolato e comprende aspetti che vanno dalla percezione ambientale e dal comportamento spaziale a temi piu` propriamente psico-sociali e applicativi legati alla progettazione degli ambienti. questo libro si colloca in un orizzonte prevalentemente cognitivista. piu` in particolare, dopo la ricostruzione dei principali approcci scientifici e l`analisi delle modalita` con cui percepiamo e conosciamo un luogo, esso si sofferma sulla formazione degli schemi e delle mappe cognitivo-ambientali. all`esame degli affetti, delle emozioni e delle preferenze che connotano e animano i rapporti con gli ambienti, segue poi lo studio, in una prospettiva sia psicologica che fisiologica, dell`ansia e dello stress ambientale. il volume si conclude con una parte dedicata ai metodi di ricerca e con un capitolo sui possibili sviluppi disciplinari. le teorie riportate completano idealmente quegli aspetti sociali della psicologia ambientale - uno studio solo di recente sviluppatosi nel nostro paese - soprattutto messi in luce in un volume gia` pubblicato in questa collana dalla nuova italia scientifica (m. bonnes, g. secchiaroli, psicologia ambientale. introduzione alla psicologia sociale dell`ambiente).




la bioenergetica, il procedimento terapeutico fondato ed elaborato da alexander lowen, nasce dall`idea che i processi fisici e quelli psichici siano solo espressioni diverse dello stesso processo vitale. con i suoi esercizi e istruzioni pratiche, questo libro riesce a trasferire la concezione bioenergetica nella vita quotidiana e insegna a liberarsi dallo stress e dall`ansia, che cosi` spesso gravano sull`esistenza. l`obiettivo e` ristabilire un contatto tra movimento e sentimento, riparando a un distacco sentito o sofferto da tutti noi.
nella cultura indiana la fede nel ciclo delle nascite poggia sulla convinzione che ogni azione del presente sia determinante per l`esito della reincarnazione successiva. il buddhismo accolse questa credenza e ne fece il presupposto dell`intera dottrina: reincarnarsi e` un processo che trova il suo massimo compimento nella liberazione finale attraverso la pratica di una disciplina costante, come insegnato dal buddha che visse piu` e piu` volte prima di raggiungere il nirvana. i jataka narrano infatti le 547 vite precedenti del buddha storico, tramandate prima oralmente e poi in forma scritta fino all`ultima redazione conosciuta, che risale al v secolo d.c. in questi racconti il bodhisatta, a volte protagonista e a volte semplice personaggio secondario, assume diverse sembianze: superbo pavone o virtuoso elefante, ricco banchiere oppure ladro furtivo o, ancora, divinita` che dimora in un albero sulla sponda di un fiume. simili alle vite dei santi, i jataka costituiscono innanzitutto un testo popolare, il cui scopo era di istruire i fedeli su quali fossero le virtu` da perseguire per liberarsi dalle passioni terrene. per il ritmo della prosa e la liricita` dei suoi versi, questa raccolta rappresenta anche un tesoro della letteratura indiana, che diede in seguito vita a un vero e proprio genere letterario diffusosi ampiamente in asia, tale da garantire cosi` la fortuna dei jataka che ancora oggi alimentano l`immaginario di gran parte dell`estremo oriente.