
il termine eutanasia, molto usato oggi e spesso al centro di numerosi dibattiti, non significa soltanto ``buona morte``, ma indica diverse pratiche mediche spesso confuse tra loro. l`autore nei vari capitoli del volume cerca di spiegare i molteplici aspetti del termine eutanasia, cercando soprattutto di fare chiarezza su un tema assai dibattuto. accanto al tema dell`eutanasia l`autore analizza il concetto di vita, di morte, e di cosa attende l`uomo dopo la morte fisica. parlare di eutanasia e` un modo per parlare dell`uomo, delle sue paure e delle sue speranze, per provare a dare risposte a domande che la ragione pone ma di cui a volte non da` soluzioni facilmente accettate.

in questo saggio luigi negri affronta alcune delle questioni cruciali dell`esperienza cristiana: il rapporto ragione-fede; il nesso tra cristo e la chiesa; il significato e il valore della dottrina sociale della chiesa. negri dimostra che la fede non e` una appendice inutile alla vita ma un esperienza che contribuisce a rinnovarla e a cambiarla in meglio.

questo libro, pubblicato da gillo dorfles oltre mezzo secolo fa, costituisce il compendio decisivo dell`originale concezione estetico-antropologica coltivata dall`autore in un periodo in cui ben altri erano gli orientamenti degli studi italiani sulle arti. rivolgendosi agli aspetti tecnici dei singoli linguaggi artistici, dorfles assume una posizione in netto contrasto con l`idealismo crociano, ancora dominante nell`immediato dopoguerra. lontano da qualsiasi interesse per "l`ineffabile", lo studioso triestino indirizza la sua riflessione alle specificita` tecniche e linguistiche delle varie arti, sebbene propenso a situarle in una prospettiva complessa al centro della quale vi sono il concetto di formativita` e le costanti formative che ne dipendono.

il testo, suddiviso in brevi capitoli di facile consultazione, si propone di fornire un introduzione al progetto sartriano, alla sua penetrante analisi delle possibilita` dell`esistenza, della morale e della storia ed al suo sguardo sul vissuto umano. da esso il lettore puo` trarre utili indicazioni per approfondire i quadri teorici di un pensiero complesso e non riconducibile ad una sola linea interpretativa. il testo, corredato di un`ampia ed approfondita indagine critica, propone un confronto tra la filosofia e le scienze sociali, sottolinea gli aspetti piu` significativi delle opere sartriane, dalla dialettica delle liberta` e delle sue limitazioni alla proposta di una filosofia "in situazione" che anticipano metodi e problemi del quotidiano.

"non so; ma quando sento leggere cosa non bella, m`offende; quando sento cosa ben detta, mi corre un brivido per la persona". cosi` tommaseo scriveva nel suo diario nel 1827. gli scritti qui raccolti sono la testimonianza di una passione sconfinata per la lingua italiana e la sua "mirabile sapienza", ma anche e soprattutto la documentazione di una riflessione sul senso e sulla singolare natura del parlare umano. in questi articoli, saggi e allocuzioni, il grande scrittore affronta molti dei temi che diventeranno i punti cardinali della moderna linguistica e della filosofia del linguaggio: dalla questione dell`origine del linguaggio a quella della nascita della scrittura, dal senso della diversita` delle lingue al significato della grammatica.

"nonostante l`apparenza, quest`opera non e` un libro, ma una presa di posizione: una forma di vita, un modo di pensare, di guardare, di incamminarsi. il motivo conduttore che lo anima trae origine dall`incipit di un`egloga di virgilio, lentus in umbra: chi sta percorrendo la propria esperienza di scrittura e di vita, sa che le parole non sono semplicemente a sua disposizione, ma vanno scoperte "lentamente nell`ombra". poiche` solo chi dona l`ombra alla sua parola le dona anche il senso. questo nuovo libro di handke irradia una forza inafferrabile: essa racchiude tutta l`esperienza poetica che e` all`origine delle opere che ha fatto nascere, cosi` come della vita che avra` fatto pulsare con la loro lettura." (paolo perticari)

dieci studiosi del panorama culturale italiano, espongono da un punto di vista filosofico, politico e religioso i grandi temi del dibattito odierno: la guerra e la pace, la convivenza tra culture diverse, il ritorno alla ribalta delle religioni, i fondamentalismi, i nazionalismi, i localismi, l`ambiente, il mondo islamico, la cina e altro ancora. si tratta di problemi che attraversano e animano ogni giorno le cronache quotidiane, interrogativi etici difficili che nei dieci interventi qui proposti emergono nella loro drammatica concretezza.

dasein inteso come da-sein e`, in heidegger, il segno dell`affrancamento dalla metafisica. la parola pensa dunque in vista di un`umanita` che non sia piu` incardinata, contro la propria indole, nell`animalita` e nel mero vivere. in italia, l`ormai consolidata interpretazione del dasein mediante il conio "esserci" e` ritenuta non solo in se` consona, ma addirittura come la piu` felice fra quelle finora proposte nelle varie lingue. il presente studio - il cui costante riferimento resta la sfera d`incontro fra le lingue madri italiana e tedesca - giunge a una conclusione sorprendente: l`"esserci" non solo non permette di intendere, in italiano, il dasein, ma addirittura riporta - e nel piu` subdolo dei modi - l`intero tentativo di heidegger sul piano del vissuto, mostrando cosi` una singolare capacita` di infirmazione. l`"esserci", insomma, impedisce che un universale seme di liberta` dell`uomo, inizialmente custodito in tedesco, possa infine essere accolto anche nel terreno del pensiero italiano.

"la liberte` carte`sienne" di jean-paul sartre e` uno scritto emblematico nella storia della filosofia del novecento. pubblicato nel 1946, subito dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, ripropone il problema del libero arbitrio a ridosso di un momento storico in cui la liberta` era stata soffocata in gran parte d`europa. il saggio apparve nella collana "i classici della liberta`", fondata da un importante studioso dello "spirito borghese", bernard groethuysen. secondo il modello editoriale, cui partecipo` anche lo storico lucien febvre, il saggio introduceva a un autore che documentava con i suoi scritti la continuita` e la trasformazione dell`ideale "classico" di liberta` nella storia della coscienza europea. la nozione di liberta` che sartre delinea trae origine dal recupero del concetto di liberta`, cosi` come pensata da cartesio, caratterizzata dalla possibilita` e dall`autonomia della scelta. al di la` dei confini confessionali, il libero arbitrio e` proposto come un valore "transtorico", "secolarizzato", oggi si direbbe dell`uomo multiculturale. sartre considera cartesio come il filosofo che in un`epoca "autoritaria" pensa la liberta` dei moderni. a lui fa risalire con la dottrina del cogito, la dottrina della democrazia. questo testo sartriano, inedito in italia, viene qui presentato insieme con i brani di cartesio ai quali sartre fa riferimento. l`edizione offre cosi` una lettura comparata e quasi un dialogo tra due maestri del pensiero occidentale.

"se ho imparato qualcosa dopo tanti anni dedicati a questi temi e` che qualsiasi tentativo di costruzione teorica nel nostro ambito deve, fin dall`inizio, assumere un ruolo ausiliario, una condizione secondaria, subordinata alle opere, che sono le autentiche depositarie della conoscenza tanto in architettura quanto in qualsiasi altra attivita` artistica. questo carattere ausiliario che attribuisco alla teoria nel campo dell`arte non diminuisce per niente la sua importanza, ne` nega il suo valore decisivo. e come la ce`ntina che rende possibile la costruzione dell`arco: una volta compiuta la sua missione, scompare e non rientra nella percezione che abbiamo dell`opera finita, ma sappiamo che e` stato un passaggio obbligato e imprescindibile, un elemento necessario a erigere quello che ora vediamo e ammiriamo." (carlos marti aris)

maurice merleau-ponty (1908-1961) e` stato uno dei mai`tre a` penser che con la sua riflessione critica ha segnato il panorama della filosofia del xx secolo. fondatore con jean-paul sartre della prestigiosa rivista les temps modernes, professore alla sorbona prima e al college de france poi, merleau-ponty ha sviluppato un`originale interpretazione della fenomenologia che lo ha condotto ad approfondire il rapporto tra il pensiero filosofico e la scienza, l`arte e la letteratura, il marxismo e la psicoanalisi fino al limite di una "nuova ontologia" cui stava lavorando prima della morte prematura. la sua opera sfaccettata e aperta, in dialogo continuo con gli aspetti piu` vivi della cultura contemporanea, frammentaria eppure rigorosa e coerente - richiede di essere esplorata con uno sguardo nuovo.

il tema del libro e` l`enigma dell`intesa fra il pensiero, il canto e la pittura. la sua discussione e` affidata al cammino di tre coll-quianti: un logico, un aiutante e un pittore. il cammino, qui, non e` un moto dialettico a tre voci, ma, piu` semplicemente, un corso di parole, pensanti e poetiche, rinvenute e coniate, in una giornata di primavera, dal mattino al tramonto, lungo il sentiero del promontorio del mesco, fra levante e le cinque terre. i colloquianti si accorgono, fin dall`avvio, che il cammino e` il sentiero stesso su cui errano. il titolo "l`inizio e il nulla" ricorda le due dizioni grazie alle quali il colloquio trova il suo cadenzato andamento. l`"inizio", affrancato dal suo significato comune, assumera` il senso poetico dell`avvento. il "nulla", liberato dalla morsa della nullita`, indichera` quella vaghezza che, senza coartare, costringe l`uomo - il poeta, il pittore - a cantare l`inizio. sulla scorta dell`inizio e del nulla cosi` ripensati, i colloquianti giungeranno a un chiarimento delle "indoli prime" del canto e della pittura: la luce, il suono e il colore.

l`ammirazione per il poeta, il libro sul "postino", poi la frequentazione e l`amicizia con l`uomo: raccontando del suo rapporto con pablo neruda, antonio skarmeta ci offre un ritratto e un`antologia personale di uno dei piu` grandi protagonisti della scena letteraria del secolo scorso. lasciandosi guidare dai versi del "maestro", skarmeta propone un itinerario poetico e critico in cui sono le poesie stesse a suggerirgli ricordi e riflessioni, spunti che illuminano la vita e l`opera di neruda, aneddoti di un`amicizia intensa e di una grande passione civile, culminata con la morte di salvador allende e la fine di un`illusione politica.

il teatro e l`impegno politico e civile; il rapporto con milano e quello con la religione; l`interesse per la tradizione popolare italiana e quello per le arti figurative: seguendo il ritmo pacato delle domande postegli dalla giornalista del "corriere della sera" giuseppina manin, il premio nobel racconta se stesso, attraversando in molte direzioni la sua esperienza di attore e autore e offrendo a chi lo ascolta il senso di un percorso intellettuale, una sorta di bilancio ma anche una riflessione rivolta al futuro, piena di curiosita` e di emozione, di intelligenza e anticonformismo.

da una fortunata rubrica de "il sole 24ore" alle librerie italiane. massarenti ripete che la sua e` un`operazione che vorrebbe "sgonfiare" i concetti un po` tronfi (e incomprensibili) dei filosofi di professione. ecco quindi una raccolta di voci che, tratte da temi, eventi, figure dall`esperienza quotidiana piu` minuta o da singoli fatti politici e declinate in senso morale, sono in grado di comporre un ideale dizionario filosofico a partire dalla realta` quotidiana; una ridefinizione attenta di grandi idee morali e sociali (la felicita`, la liberta`, la ricchezza), che raccolte in un unico volume, e affidate alla coscienza e intelligenza del lettore, compongono un manuale per ragionare piu` lucidamente e quindi vivere un po` meglio.

da roddy doyle a john banville, da andre` brink a jonathan coe; e poi ancora bernard maclaverty, julian barnes, william trevor, margaret atwood, irvine welsh e altri ancora. settanta poeti e narratori, noti o addirittura notissimi, che hanno accettato di raccontare, in brevissimi e spassosi aneddoti, tutte le figuracce, le umiliazioni ricevute in pubblico, tutti i momenti e le occasioni in cui essere uno scrittore famoso si e` rivelata un`esperienza vergognosa e grottesca, a volte al limite del drammatico, e sempre comunque un`esperienza da affrontare con le guance stravolte dal rossore. una serie di quadretti sapidi e divertenti, raccontati con leggerezza autoironica.

"il fascino di una bella persona o di un bel posto e` diretto, immediato... tuttavia il concetto in se` di bellezza e` elusivo. e difficile dire che cos`e` la bellezza o perche` per noi e` importante. qual e` il suo mistero? qual e` il suo potere?". a partire da tali interrogativi john armstrong ci guida in un viaggio fra i maggiori artisti di ogni tempo che, con le loro opere e le loro riflessioni, hanno cercato di trovare delle risposte. sulla base di esempi concreti, quali una villa palladiana, un brano musicale, un dipinto o uno scrittoio in stile, l`autore si collega alle idee di bello disposte su un amplissimo arco cronologico che da plotino arriva a kant, winckelmann, heine, ruskin, fino a barthes. in quest`analisi lucida e, a tratti, quasi lirica john armstrong mira a farci raggiungere un atteggiamento piu` consapevole nei confronti della bellezza e della felicita`: l`essere in grado di riconoscere e comprendere il bello nella realta` in cui siamo immersi quotidianamente, sostiene l`autore, rende migliore e piu` profondo il godimento della nostra esistenza.

elegante come un dandy, con l`eterna sigaretta tra le labbra, jacques pre`vert attraversa la cultura e la storia francese del novecento e lascia il segno. voce nuova nel mondo delle lettere, difficile da codificare: conversatore instancabile, ispiratore del surrealismo, poeta, autore di canzoni, testi teatrali, sceneggiatore. un uomo contro: anticapitalista, anticlericale, anti-istituzionalista. e un artista che non si ferma: anche quando finalmente non ha piu` preoccupazioni economiche ed e` amato dal pubblico, continua a inventare, fonda locali, smuove il sottobosco intellettuale. in questa biografia courrie`re, intende restituire tutta la ricchezza e la complessita` del personaggio.


con questa antologia, i piu` famosi scrittori della giustizia italiana magistrati e agenti delle forze dell`ordine - mettono alla prova la costituzione italiana, a sessant`anni dalla sua nascita: prendendo spunto dai suoi singoli articoli, raccontano un paese in cui nulla e` scontato, nemmeno l`applicazione dei principi stessi che sono alla sua base. un viaggio a tinte noir per scoprire un`italia in cui le ombre non si annidano solo fra il malcostume e la criminalita`, ma soprattutto nell`oblio della costituzione stessa. un percorso tra le storture del sistema e l`assenza di democrazia, laddove, secondo gli autori, vengono continuamente sovvertiti gli articoli previsti dal nostro massimo statuto: le liberta` personali sono violate (art. 13), la stampa e` censurata (art 21), i cittadini non hanno pari dignita` ne` uguaglianza di fronte alla legge (art. 3), il lavoro non e` piu` un fondamento della repubblica (art. 1) ma motivo di discriminazione. omicidi efferati, misteriosi ritrovamenti di cadaveri, ricatti, corruzione e indagini deviate all`ombra del vessillo del belpaese.

la nuova edizione, integralmente aggiornata e arricchita di nuovi capitoli, e` stata ampliata di 40 pagine con la guida "come salvare i propri soldi". il libro denuncia i danni procurati a oltre 10 milioni di italiani da fondi comuni e pensione, gestioni, polizze vita ecc. colpa anche del giornalismo economico, come documentano 370 esempi di strafalcioni, apprezzamenti immotivati e gravi omissioni. la salvezza e` nel fai-da-te, praticabile anche da chi non ha particolari competenze ne` tanto tempo da dedicarvi. le principali soluzioni sono spiegate nella guida, suddivisa in tre parti: 1. la massima sicurezza, 2. diversificare gli investimenti, 3. le scelte previdenziali.

qui tutto nasce dalla linea dell`orizzonte e poi, nel pieno rispetto dell`ambiente, si forma un bellissimo fiume: un segno azzurro e sinuoso che rivela subito un`amicizia con altre due linee. con questo kit siamo invitati a esporre un nostro racconto ambientandolo nello spazio con l`aiuto del teatrino a zig-zag. come un palcoscenico con la sua scenografia vive con le parole che lo attraversano, anche noi possiamo inventare una storia insieme a una scena. eta` di lettura: da 5 anni.



intuizioni che prendono corpo dopo la prima guerra mondiale e che restano anche per l`opera piu` matura, attraversata dal gelo della normalizzazione staliniana, nel clima di vigilia di un secondo tragico conflitto mondiale, un polo di riferimento per la vocazione civile e pacifista mandel`stamiana: compito della poesia e` la colonizzazione umanistica della storia, l`ammansimento delle sue spinte violente, una resistenza che contrasti la furia dei fuochi antifilologici capaci di scomporre ancora e ancora i popoli in un infinito di sofferenti egoismi, di polverizzare societa`, desertificare civilta` intere.

la biografia dell`ultimo capo dei capi letta attraverso le sue alleanze politiche ed economiche, che attraverso documenti e testimonianze cerca di ricostruire la ragnatela di rapporti che ha permesso a provenzano di restare libero per quarantatre` anni.


un manuale che ci insegna a conoscere, a sviluppare e a controllare l`intuizione, un`importante facolta` della nostra mente, spesso fattore chiave del successo in tutti i campi della vita. oltre che su enunciazioni teoriche chiare e sintetiche, il testo si basa soprattutto sulla descrizione di esercizi semplici e potenti che consentono di: sviluppare entrambi gli emisferi cerebrali, in particolare il destro, sede dell`intuizione; aumentare il livello di autostima e la capacita` di prendere decisioni; diminuire sensibilmente i livelli di stress e potenziare la memoria; esercitare le capacita` di osservazione attraverso ognuno dei cinque sensi, per arrivare a sviluppare il cosiddetto sesto senso.




chi ha ucciso mussolini? dove sono finiti l`oro di dongo e il carteggio tra il duce e churchill? che nesso vi e` tra questi fatti e la sparizione dei partigiani "neri" e "gianna"? a queste e a molte altre domande cerca di rispondere il libro-inchiesta di roberto festorazzi, che esamina le zone d`ombra dei drammatici eventi accaduti intorno all`epilogo di mussolini.

giorgina arian levi e` nata a torino nel 1910 dove tuttora vive. saggista e storica delle fonti orali, per sfuggire alle persecuzioni razziali emigro` nel 1939 in bolivia, dove rimase fino al 1946. al suo rientro in italia, ha svolto un`intensa attivita` politica nelle file del partito comunista italiano, prima come consigliere comunale a torino, poi come deputato al parlamento. in questo libro riunisce memorie di infanzia e di vecchiaia, momenti fondamentali nella lunga vita dell`autrice, un osservatorio per uno sguardo distaccato, ma mai lontano dalla realta`. un punto di vista ebraico di una figura esemplare di donna impegnata tutta la sua vita tra storia e politica.

una raccolta di interviste e testimonianze inedite di (e su) francois truffaut l`indimenticabile regista di "i quattrocento colpi" e "jules e jim". l`autore e` riuscito a "rubare" aneddoti, spunti polemici, osservazioni e valutazioni sorprendenti tra i piu` stretti collaboratori del cineasta, senza dimenticare il ricordo degli amici, le figlie e la moglie che ci fanno scoprire un truffaut inedito: acerrimo individualista ma squisitamente umano, profondamente sensibile, affascinato dai libri e dalla trasmissione della conoscenza piu` ancora che dalla "magia" delle donne. completano il volume un saggio introduttivo di paola malanga e un`accurata filmografia commentata.

cinquanta secoli di storia e di cultura, di ironia ed erotismo, si concentrano magicamente all`interno di un simbolico calice che restituisce al lettore valori profondi e comuni con la rara capacita` di avvicinare culture lontane attraverso il linguaggio universale della poesia.

orson welles fece il suo ingresso a hollywood nel 1939, l`anno successivo inizio` a lavorare a "quarto potere". questo libro ne ripercorre le fasi di lavorazione, dalla stesura della sceneggiatura alle riprese, dalla fotografia alla scenografia, dall`uscita in sala alla fortuna critica. dal racconto emergono, accanto a welles, tutti coloro che con lui collaborarono alla riuscita dell`operazione e il cui apporto risulto` fondamentale se non imprescindibile, componendo un imponente affresco di uno dei capitoli piu` interessanti della storia del cinema.

"verita` dell`immagine" intende porre, seguendo due prospettive di ricerca, alcune domande essenziali sulla "verita`" del mondo e delle sue immagini. la prima si affida alla retorica, e osserva gli argomenti attraverso i quali il verosimile si trasforma in discorso. la seconda conduce invece sull`orizzonte della filosofia, perche` soltanto in esso e nelle esperienze che descrive e` possibile offrire alle argomentazioni linguistiche una fondazione di verita`. generalizzando: la filosofia ha una funzione "scientifica"? il suo approccio alla verita` delle rappresentazioni e` fondativo per il nostro sapere? come la filosofia si rapporta alla retorica e come si differenzia dalla chiacchiera?





un vagabondaggio in cui l`autore conduce il lettore, con una prosa ironica e vagamente malinconica, alla scoperta dei segreti di manhattan.

edith piaf, per il pubblico francese, e in genere per quello europeo, e` piu` di una grande cantante: e` l`incarnazione del momento in cui nella cultura moderna le canzoni e la vita si sono saldate e una donna qualsiasi come lei ha avuto la possibilita`, grazie alla sua voce e alle sue intransigenti scelte di vita, di diventare un simbolo per diverse generazioni. questa e` la storia di edith, dalla miseria di belleville alla gloria della carnegie hall a new york. una diva che aveva bisogno del palcoscenico ma che viveva per l`amore e alle cui vicende si e` appassionata morbosamente una nazione.

"l`alleanza di dio con i poveri e gli umili e` in contraddizione con l`arroganza di ogni potere che condanna e elimina l`innocente scomodo. questo libro e` un`eco raccolta nel deserto, un colombo libero con un messaggio nella zampa, una bottiglia in mare con dentro un ammonimento... se dio investe qualcuno del carisma di denunciare le rilassatezze, gli agi, i raggiri, gli intrallazzi, gli ozi, i privilegi di una certa classe clericale, da costoro, ammantati di mistico zelo per apparire i difensori della santita` della chiesa, lui, il denunciante, deve attendersi una reazione altrettanto feroce."

questo terzo libro dedicato ai "manoscritti di geenom" svela la parte piu` intima e profonda delle esperienze del gruppo aztlan, che da venti anni riceve e raccoglie le comunicazioni inviate da "entita` "extraterrestri. i messaggi, che arrivano a tutti i componenti del gruppo tramite telepatia diretta, sono gli insegnamenti che costituiscono il substrato filosofico sul quale si basano le informazioni di tipo tecnico e scientifico. l`opera non e` stata scritta per essere letta pagina dopo pagina. al contrario la sua lettura va piuttosto affidata al caso, quando sentiamo il bisogno di una risposta o di un orientamento che ci aiuti a superare le situazioni critiche che spesso incontriamo nella vita.

nell`epoca in cui stiamo vivendo, come il geologo ed esoterista americano gregg brade ha ben spiegato nella sua opera, la terra sta compiendo un salto vibrazionale che ha delle spiegazioni scientifiche, ma di cui si parla anche in tutte le antiche profezie e nei testi biblici. li` nostro pianeta si sta assestando su una vibrazione piu` elevata, meno densa e materiale, e quello che ci viene chiesto, in quanto esseri umani, e` di facilitare questo processo, migliorando la qualita` dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. in questo salto dimensionale gli angeli e tutti gli esseri di luce ci stanno aiutando per mantenere alte le nostre vibrazioni. essi non sono mai stati cosi` vicini a noi, cosi` che si puo` dire che al momento attuale si sta verificando un vero e proprio avvento degli angeli. in particolare il nostro angelo guida ha il compito di proteggerci in questa e in altre dimensioni, e di guidarci nella nostra evoluzione.

scoprire la realta` divina che permea l`uomo e l`intero creato e` quanto di piu` emozionante e travolgente possa accadere all`essere umano. partendo dagli insegnamenti dei piu` grandi maestri illuminati, questo libro ci guida nella meravigliosa ed entusiasmante scoperta della magia dell`anima e della sua infinita forza realizzativa. in questo cammino di crescita, gradualmente, viene rivelato il divino potere del cuore che, come una magica alchimia, istantaneamente ci unisce alla nostra essenza creatrice, facendoci conoscere noi stessi e il potere di realizzare ogni desiderio. svelare la magia del cuore significa scoprire il segreto della creazione, riportando alla luce quel processo naturale e spontaneo che unisce l`uomo alla sua realta` spirituale, rendendolo artefice e creatore della propria vita.


iraq, 2003. l`occupazione e` appena cominciata, il paese e` allo sbando, in preda alla confusione e all`incertezza politica. rory stewart, trent`anni, di ritorno da un lungo viaggio in asia durato venti mesi, viene nominato dal ministero degli esteri inglese coordinatore provvisorio per il governatorato della provincia di maysan. linea del fronte nel conflitto iran-iraq, la provincia di maysan e` una zona paludosa, in pieno caos istituzionale e alla merce` di decine di tribu`, clan e sottoclan. la caduta di saddam hussein ha semplicemente portato allo scoperto le fazioni che prima si combattevano nell`ombra, tenute a freno solo dallo strapotere del dittatore iracheno. ora la situazione e` esplosiva. tutti pretendono un pezzo della torta e in pochi sono disposti a concertare una soluzione. queste pagine costituiscono il diario in prima persona del vicegovernatore stewart, che, in un resoconto scevro da qualsiasi intento propagandistico, sincero fino al paradosso, non si nasconde dietro i successi, ma ci parla delle contraddizioni dell`occupazione e dei suoi fallimenti. e ci offre un punto di vista unico e privilegiato, quello dei rapporti umani con le diverse realta` irachene germinate dalla fine del regime. perche` la vera partita si gioca proprio sul campo, tra le persone, tra i sospetti, tra le incomprensioni e sui punti d`incontro che solo una politica pacifica e condivisa puo` raggiungere.

ecco otto scrittori eccellenti, tanto giovani da non aver visto la nazionale di bearzot vincere il mondiale, con otto storie politiche perche` intimissime. otto scrittori che si prendono la responsabilita` di raccontare l`italia in cui si trovano a crescere, l`italia piena di luci e di colori che continua a promettere quello che non puo` piu` mantenere e alla fine sembra consegnare ai giovani soltanto solitudine. sono scrittori feroci e dolci, narratori che non perdono lucidita` e restituiscono tutte le sfumature e gli umori del nostro paese in questi anni difficili vissuti mentre stanno arrancando per diventare grandi. nel desolato paesaggio dell`italia contemporanea la nostra vile situazione viene cosi` radiografata da questi giovani che combattono ogni giorno col precariato e la disillusione politica, che cercano di non affogare nella pozza della guerra tra le generazioni e lo spaesamento individualista di chi vorrebbe tutto ma non sa come ottenerlo. insomma otto scrittori che prendono la parola in rappresentanza della generazione-non generazione che galleggia nel vuoto. esiste una linea d`ombra ben precisa nell`italia di oggi: ecco la mappa per trovarla.


questo libro e` una sintesi di uno dei periodi piu` tragici della storia d`italia. vi si ritrova il racconto degli eventi storici, dei drammi e delle follie che segnarono la vita degli italiani dal `43 al `45, cioe` dalla caduta di mussolini fino alla guerra partigiana e alla liberazione. lamb, che partecipo` alla campagna d`italia come ufficiale della vii armata, ha ricostruito le fasi di quella "odissea nazionale": l`8 settembre, gli eccidi tedeschi in italia, il massacro delle divisioni a creta, il dramma delle formazioni abbandonate nei balcani, la caccia agli ebrei, la resistenza, il ruolo della chiesa.



il road movie affonda le sue radici nel genere americano per eccellenza, il western, di cui rappresenta una sorta di sviluppo e moderna rielaborazione. attraverso la sophisticated comedy degli anni trenta e quaranta, il cinema noir, il biker-movie, l`interpretazione del viaggio e dello spazio conosce un profondo cambiamento, fino ad assumere quella valenza simbolica peculiare del road movie vero e proprio, il cui atto di nascita coincide probabilmente con l`uscita, nel 1969, di "easy rider". giampiero frasca racconta lo sviluppo di un genere cinematografico che e` un po` l`epitome di tutti gli altri, e traccia una sorta di affresco della societa` americana che lo ha prodotto.



amos oz e`, probabilmente, lo scrittore israeliano piu celebre all`estero. ama la quiete del deserto, ma non e` un uomo che ha scelto di vivere ai margini del mondo. matteo bellinelli, che ha raccolto questa intervista, ha realizzato numerosi documentari per la televisione svizzera in europa, negli stati uniti, in asia e in medio oriente. ha intervistato numerosi protagonisti della letteratura contemporanea.

l`autore passa in rassegna, seguendone lo sviluppo, le diverse teorie della razza, da quella del naturalista inglese john ray fino a blumenbach e kant e, anticipando alcune ricerche dell`epoca in ambito genetico, chiarisce che la diversita` di razza non implica una diversita` di specie. con la progressiva definizione dei concetti di corpo, di organismo e di persona emerge una nuova immagine del pensiero: quella dell`individuo come unita` di corpo e mente, che culminera` nella teoria di carl gustav carus, l`ideologo della razza. questo saggio di voegelin costitui` un atto d`accusa verso il mito nazista della razza, ma per le questioni trattate in merito alla manipolazione biologica dell`uomo risulta ancora di stringente attualita`.

i saggi e gli articoli raccolti in questo volume, composti in larga parte tra il 1890 e il 1909, mettono in luce un tratto importante del cammino che ha condotto marcel proust a diventare scrittore. nelle pagine dedicate a pittori, romanzieri e poeti, ma anche alla moda, ai salotti e alle feste di alcuni tra i piu` noti protagonisti della societa` parigina, si delineano uno stile e un`idea della vita, dell`arte e della letteratura animati dalla passione per il dettaglio in quanto segno e rivelazione di un intero mondo, dall`istintiva negazione di qualsiasi gerarchia del bello, dalla convinzione che la verita` di uno scrittore (e in generale di un artista) affiori nel suo stile. esercizi di apprendistato, questi scritti consentono al lettore di ripercorrere la maturazione di un nuovo sguardo sul mondo, di una nuova forma del mondo, capace di turbare abitudini e certezze.

per descrivere una societa` giusta, che preveda il pluralismo dei valori, il confronto e la diversita`, non servono molte parole. salvatore veca ne ha scelte dodici, sufficienti a delimitarne i confini e a stabilirne i punti fermi. termini - quali liberta` e giustizia, democrazia e laicita`, tolleranza e rispetto - che denotano anche principi fondamentali, ai quali si ispirano le nostre scelte politiche oltre che morali. oggi siamo sollecitati da questioni finora sconosciute o rimaste in ombra, che mettono in discussione i nostri tradizionali quadri di riferimento, suscitando a volte scontri e polemiche: i problemi del multiculturalismo; i dubbi, sorti come effetti del progresso scientifico, riguardanti il nascere, il morire e l`applicazione di tecniche nuove nei processi della vita; l`esigenza di ripensare regole, diritti e istituzioni stabilite localmente, nell`ambito delle nazioni. nei momenti critici, quando i criteri del giudizio sul giusto e sull`ingiusto risultano incerti, quando i concetti appaiono confusi il richiamo a definizioni rigorose e ad analisi coerenti e` un buon punto di partenza per rinforzare la nostra consapevolezza di cittadini. queste riflessioni, che si muovono sul piano della filosofia per interpretare e discutere i nodi politici della convivenza, costituiscono un esercizio irrinunciabile per chi e` convinto che la democrazia richieda una costante opera di manutenzione e che la riflessione filosofica debba individuare i tratti di un mondo piu` degno di essere abitato.

donna dalla tempra d`acciaio, dalla volonta` inflessibile, dalla sensualita` tanto ambigua quanto "disincantata", marlene dietrich sapeva gestire impeccabilmente il proprio personaggio in una meticolosa ricerca della perfezione, in uno sconfinato culto della sua immagine, in un egoismo che non risparmio` nemmeno i legami piu` profondi, come quello con l`adorata figlia maria. che in questo libro offre il ritratto a tutto tondo della diva, accendendo contemporaneamente i riflettori sul mondo dello spettacolo degli anni trenta. maria riva, nata a berlino nel 1924, e` diventata in seguito cittadina statunitense. come la madre, attrice, ha recitato in germania e in italia, diventando una star di broadway e delle televisione americana.

leggendo il libro di giacchi, pubblicato nel 1881, si sente la nostalgia per un mondo in cui l`aspetto etico del nutrirsi, del cibo, la gioia di sedersi a tavola con gli altri, il gusto di un manicaretto, erano cosa normale. l`autore ci parla, con una correttezza scientifico-nutrizionale sorprendente per l`epoca, del cibo della festa, del riutilizzo degli avanzi, del "rispetto per il cibo" e per la sua importante funzione di nutrimento del corpo e dello spirito.

"diglielo tu, che sei figlio di padroni. se lo dici tu, non ci diranno di no. che ci facciano vedere almeno una volta il giardino" chiedono a toto` i compagni di giochi figli di braccianti, nella sicilia poverissima del primo novecento, dove "niente era gratuito". anni dopo, a rivolgersi a toto` sono tre operai. si sta tracciando una strada fra due comuni vicini e i lavoratori impiegati ricevono una paga misera. "dobbiamo scioperare" gli dicono. "ma che cosa e` uno sciopero, come si sciopera?" si chiede il giovane insegnante. "e allora pensiamo insieme, come se fossimo noi, per primi, a scoprire questa forma di lotta". da quel momento in poi toto` di benedetto non tornera` piu` indietro, e la sua vicenda personale seguira` gli alti e i bassi dell`azione politica dei comunisti sotto il fascismo-prima confinato a ventotene, poi clandestino a milano, infine incarcerato dal regime di badoglio. dopo avere svolto un ruolo di primo piano nella resistenza romana, nell`immediato dopoguerra fa ritorno in una sicilia scossa dalle lotte che mettono in discussione i rapporti sociali propri dell`economia latifondista.

due scrittori, due uomini, un`amicizia che finisce male. eppure tutto era iniziato bene nella parigi degli anni venti dove vivevano i piu` brillanti tra i giovani talenti americani, da john dos passos a gertrude stein. fitzgerald, reduce dal recente trionfo del grande gatsby, incontra hemingway che cerca un editore per il suo primo libro. fitzgerald l`aiuta. hemingway non glielo perdonera` mai. uno straordinario libro sul lavoro, sulla psicologia e sulla vita privata degli scrittori; sull`amicizia, la gelosia, la cattiveria negli ambienti letterari; sui trionfi e sulle catastrofi dell`alcol nella vita degli autori. due uomini, due miti, due americhe, due diverse parabole verso la stessa autodistruzione.

michel foucault puo` ritenersi, a ragione, l`ultimo grande interprete del pensiero occidentale. le sue posizioni spregiudicate, la straordinaria raffinatezza di un`indagine che forza i limiti della nostra "cultura", ne fanno un punto di arrivo per chiunque aspiri a una lettura intelligente del nostro tempo. nel 1978, quando la sua filosofia andava ormai descrivendosi come una "radicale pratica dello smascheramento", foucault rilascia questa lunga intervista. in essa, il maestro si misura con i grandi temi-chiave della sua ricerca: l`archeologia del sapere, la "morte dell`uomo" negli apparati di potere, la nascita delle societa` repressive, la crisi delle ideologie.

cosa vuol dire "raunch"? vuol dire, "arrogante, sopra le righe, maleducata e, soprattutto, convinta di saperla lunga". presentatrici che strillano in tv mostrando improbabili tette rifatte, donne politiche agghindate come alberi di natale, attrici sempre piu` gonfiate e altezzose: ariel levy, voce del femminismo, denuncia le contraddizioni, l`ambiguita` e l`incongruenza di quello che viene spacciato per il "nuovo potere delle donne". e invece questa finta liberazione non fa altro che riproporre in maniera cretina il mito della "bambolona", quando non si lascia andare addirittura a un atteggiamento esplicitamente porno.

cosa ci vela il velo portato dalle donne islamiche nel contesto delle societa` occidentali? che rapporto ci puo` essere tra uno stato moderno e il sacro? cosa vuol dire cittadinanza? e una cosa che ci include in una comunita`, o che ci da` diritto a forme di diffidenza e segregazione? re`gis debray, uno dei piu` importanti intellettuali e pensatori francesi di oggi, interviene in questa accorata lettera aperta ai suoi colleghi sulla questione dell`uso del velo islamico in francia. questione che, com`e` noto, e` andata ben al di la` della sua problematica di disciplina didattica per la scuola dell`obbligo, per diventare la pietra di paragone di un dibattito sulla (sulle) liberta`, sulle identita` e sulla possibilita` di essere tutti, indipendentemente da religione e razza, cittadini (e) repubblicani, cioe` abitanti liberi di uno stato laico e plurale: "una legge restrittiva non sarebbe in armonia con lo spirito dei tempi, anche se al giorno d`oggi potremmo essere trattati con una certa indulgenza (i reazionari progressisti sono sempre piu` impopolari dei progressisti retrogradi)".

questo libro racconta la storia culturale e sociale del pene: visto di volta in volta come fonte di vita, simbolo di un sacrosanto patto con dio, come emblema della vergogna o come scettro e bastone del comando, come semplice "attrezzo scenico" per l`industria farmaceutica, e - infine - come puro (impuro) strumento di penetrazione. il pene si e` sempre situato al centro dell`evoluzione culturale dell`uomo (e della donna) in occidente. con luminari del calibro di leonardo da vinci, sigmund freud, walt whitman e norman mailer, che hanno trattato da par loro questo soggetto, david friedman passa con disinvoltura dal registro alto, supercilioso, a quello basso, popolaresco in questa sua divertente (ma in buona sostanza serissima) rassegna di usi e costumi che risalgono alla piu` remota antichita`. in eta` moderna il pene e` oggetto e soggetto di mille desideri, frustrazioni e rimozioni, fino a segnare, oggi, il confine tra il lecito e l`illecito, fra l`allusione e l`osceno, l`erotico e il pornografico...

questo libro dimostra che le incognite di oggi sul ruolo della cina nel mondo hanno un`origine molto antica. la cina corre e pesa sempre di piu` negli equilibri commerciali e strategici del capitalismo mondiale. il potere a pechino passa di mano in mano, cambiano i regimi, gli assetti economici, ma il paese di mezzo continua a vivere secondo logiche proprie. viene allora da chiedersi: chi si cela sotto le bandiere rosse che ammantano la leadership? chi sono, dunque, gli uomini della nomenklatura cinese? come sono organizzati? come pensano? come reagiranno questi uomini, quando l`ansia di liberta` e democrazia, sprigionata dal mercato, iniziera` a cozzare con l`antica tradizione autocratica della cina?

stanislavskij sta al teatro contemporaneo come freud e einstein stanno, rispettivamente, alla psicologia e alla fisica moderne. in questa biografia, benedetti restituisce la figura dell`attore e maestro russo senza cadere in facili stereotipi, primi fra tutti quelli costruiti dallo stesso stanislavskij nel suo "la mia vita nell`arte". una biografia che non si fida dell`autobiografia, dunque, e che si basa su un`accurata disamina dei documenti rinvenuti negli archivi moscoviti a partire dagli anni novanta. della vita del grande maestro l`autore racconta i momenti di gloria come quelli di tensione e di rottura, le fasi note e quelle meno note: i diverbi con nemirovic-dancenko, co-fondatore del teatro d` arte di mosca, i retroscena della tourne`e negli stati uniti, il rapporto controverso con il regime. protagonista in filigrana dell`opera e` l`osannato, criticato e troppo spesso frainteso "sistema stanislavskij": nato tra le pieghe di un`infanzia sui generis, maturato grazie a sfide e sconfitte tutte personali, diviso tra la pratica quotidiana della recitazione e un bisogno costante di sistematizzazione. quella di benedetti e` una biografia destinata a chi voglia risalire alle radici del "sistema" o a chi, semplicemente, voglia incontrare l`uomo stanislavskij.

"danzatore" e "attore" sono termini che evocano tradizioni e istituzioni teatrali, culture e contesti diversi. individuando momenti storici di particolare rilievo - dal ballet d`action di noverre al tanztheater di pina bausch - si pone la questione della separazione fra teatro e danza, accogliendo la sfida di artisti nella ricerca ancora viva di "cio` che muove gli uomini e non il modo in cui si muovono". partendo dalla premessa del bel danzare e dell`imitazione della natura nel xviii secolo e della pantomima nel balletto ottocentesco, si sottolineano accanto a stili e codici il gesto e l`espressione. nel panorama europeo del novecento - dove si intrecciano ricerche ed esperienze tra movimento e azione - si evidenzia la centralita` del pensiero-in-movimento di laban e la trascendenza di nizinskij. questa antologia, suddivisa in quattro parti, alterna studi storici e teorici a biografie e interviste, in una rilettura destinata non solo agli studenti universitari e ai danzatori ma a coloro che intendono confrontarsi con una delle tematiche scottanti nel mondo del teatro.


a venticinque anni dalla scomparsa, eduardo de filippo (1900-1984) continua a esercitare il fascino umano e artistico che soltanto i grandissimi sanno emanare. in questa biografia ormai classica, giunta alla sua terza edizione, il critico maurizio giammusso ricostruisce con rigore ed esaustivita` la vicenda pubblica e privata di eduardo: l`infanzia trascorsa sotto l`ala del padre naturale, il grande commediografo eduardo scarpetta; i rapporti affettuosi con la sorella titina e quelli burrascosi con il fratello peppino; il difficile passaggio attraverso gli anni del fascismo, della guerra e del dopoguerra, che sono anche quelli in cui vedono la luce le sue opere piu` celebri - natale in casa cupiello, napoli milionaria!, questi fantasmi!, filumena marturano - fino alle incursioni tutt`altro che sporadiche nel cinema e nella televisione, che ne faranno una figura di tale rilievo nella cultura e nella societa` italiana da meritare la nomina a senatore a vita. un indimenticabile ritratto personale che e` anche l`affresco storico di un`epoca.

in queste lunghe e appassionate interviste con il songwriter e giornalista musicale paul zollo, alcuni fra gli artisti piu` conosciuti della storia del rock affrontano i temi cruciali della creativita` e dell`ispirazione. i ferri del mestiere, come rincorrere le intuizioni e superare i maestri, come evitare il temutissimo blocco dello scrittore di canzoni, come mantenere la reputazione artistica, come costruire la propria fama e poi sopravvivere a essa. quello che ne viene fuori e` un manuale istantaneo sull`arte di scrivere canzoni, ma anche un omaggio agli aspetti piu` artigianali e meno spettacolari del rock. tra gli artisti intervistati: bob dylan, lou reed, paul simon, crosby, stills, nash e young, brian wilson.

john perkins, autore di "confessioni di un sicario dell`economia", torna alla riflessione sull`impero globale e sulla base economica che lo sostiene, le corporation statunitensi. analizzando quattro zone calde del pianeta - asia, america latina, medio oriente e africa - grazie alle testimonianze di collaboratori "pentiti" delle multinazionali, mercenari, attivisti, politici e vittime dello sfruttamento, perkins denuncia le responsabilita` del governo americano e di organismi come il fondo monetario internazionale e la banca mondiale nel creare una crisi geopolitica ed economica della quale beneficiano soltanto pochi privilegiati. ma se la corruzione, l`instabilita`, l`ingiustizia sono ormai pratiche dominanti, le storie di chi le combatte dimostrano che c`e` spazio anche per immaginare un pianeta diverso. "non troverete del catastrofismo in queste pagine", avverte perkins. "per quanto seri, i nostri problemi sono opera dell`uomo. poiche` siamo stati noi a creare i nostri problemi, possiamo anche risolverli". un libro allarmante ma non privo di speranza, dedicato a quanti si impegnano a costruire "un mondo stabile, sostenibile e pacifico".

"spesso mi chiedono cosa abbia significato per me aver conosciuto gaber, o cosa mi manchi del signor g. e io non so cosa rispondere. perche` gaber per me era, come per tutti i figli e piu` che ogni altra cosa, mio papa`. il papa` bellissimo che mi accompagnava a scuola, la persona con cui ho giocato, dialogato, discusso, imparato a vivere. ho lavorato con lui, vero. ma anche in quel caso restava, soprattutto, mio padre. di lui mi manca tutto, e parlarne non e` facile. c`e` imbarazzo. pero` non posso fare a meno di battermi per la sua memoria, visto che ci ha lasciato un`eredita` sterminata di opere belle e attuali, di idee che impongono un esercizio permanente del pensiero. nulla di mio padre era facile. non era facile guardarlo, con quella sua espressione quasi impossibile da decifrare. non era facile ascoltarlo ne` capirlo. e non perche` facesse ricorso a un linguaggio inaccessibile: era un uomo piacevole e divertente. pero` confrontarsi con lui imponeva, impone, onesta` intellettuale; la scelta di preferirsi persona piuttosto che maschera. e non e` mai facile accettare chi ci mette di fronte alle nostre finzioni, trasformandosi in uno specchio capace di mostrare esattamente chi e come siamo dentro." (dalia gaber)

pochi artisti ebbero un`esistenza avventurosa come paul gauguin. all`eta` di un anno era gia` su una nave in viaggio per il peru`, dove trascorse un`infanzia felice. questo libro e` la storia della passione dirompente che lo strappo` a una vita agiata e a una famiglia che amava per inseguire un sogno che, dopo lunghi vagabondaggi tra la bretagna e la provenza, la scandinavia e i caraibi, lo condusse infine a tahiti, dove soggiorno` due anni. vi torno` di nuovo dopo un deludente rientro in patria per trasferirsi infine nel vicino arcipelago delle marchesi, dove mori` solo e dimenticato. "noa noa" e` il racconto del primo viaggio di gauguin a tahiti, che viene qui proposto nella versione integrale della prima bozza redatta dall`artista.

negli ultimi decenni si comincia a delineare - anche se ancora un po` timidamente - una figura paterna nuova. il "mammo", un "papa amico" che concorre alla cura dei figli, gioca con loro e si preoccupa della loro educazione in un`interazione diretta basata sull`affetto. diversamente dal passato, quando era sufficiente dirsi "io sono padre", i padri di oggi, data la concreta relazione quotidiana con i propri figli, si interrogano sempre di piu` su come poter essere padre. oltre che per i rapporti familiari e per il ruolo nello sviluppo del bambino, il padre moderno acquisisce sempre piu` consapevolezza del significato che la sua funzione ha per la societa` in generale. il volume esamina proprio questa dimensione allargata del ruolo del padre: non solo nella relazione con il figlio, ma anche negli effetti che la qualita` di questa relazione ha sulla vita della collettivita`. a partire dal vissuto dell`attesa del bambino, dalla sua infanzia fino all`adolescenza, vengono passate al vaglio le principali problematiche delle diverse fasi dello sviluppo e, quindi, evidenziati i compiti e gli ambiti d`intervento propri del padre. pensato per prevenire, attraverso la conoscenza, ma anche - ove necessario - per intervenire, questo libro offre una sintesi psico-sociologica della funzione paterna. molti flash clinici e concisi consigli pratici lo rendono anche un testo di pronta consultazione.

oggi le fiabe vengono studiate da molte angolature. se ne occupa la letteratura, il folklore, l`etnologia, la sociologia... ma il loro significato piu` recondito e senza dubbio piu` rilevante deriva dallo studio in termini di psicologia del profondo. la capacita` di riconoscere nelle trame delle fiabe, nei re e nelle regine, nei viaggi avventurosi degli eroi, nel mondo animale e vegetale, nelle crudelta` senza pari cosi` caratteristiche di questo genere di racconto, l`immenso mondo degli archetipi, sovrani assoluti della psiche umana, equivale a comprendere i processi psichici che sottendono la personalita` dell`uomo. e cosi` diventa chiaro che le avventure dell`eroe non raccontano altro che la nostra lotta interiore per diventare noi stessi.

questo libro svela i precetti dell`antica arte militare che vengono applicati oggi in cina nelle trattative commerciali e diplomatiche. tutte le divertentissime storie narrate sono realmente accadute. sono state scritte per incoraggiare quegli uomini d`affari occidentali che dall`alto di una sala riunioni di un hotel in cina guardano il traffico scorrere ininterrottamente sotto di se` e si chiedono estenuati: "ma firmeranno mai?", e per tutte le persone che vogliono capire meglio una mentalita` e una cultura con le quali gia` oggi, ma molto piu` in futuro, tutto il mondo deve fare i conti.