
in un mondo preda del dubbio e della paura, la sfera politica, cosi` come la si intendeva tradizionalmente, non esiste piu`. oggi le cose sono profondamente cambiate, secondo luc ferry, perche` non e` vero, come si pensava un tempo, che la famiglia, cioe` la sfera del privato, sia il terreno elettivo della disaffezione civile, come non e` vero che tenga lontani dalla sfera pubblica e dai grandi ideali della politica. non esiste al mondo sfera piu` politica, nel senso di ideale, di predisposizione al sacrificio e di trascendenza, della vita privata. la politica, se vuole riprendere a funzionare, deve mettersi al servizio della vita privata, divenuta la nuova trascendenza in un mondo senza dio. deve venire incontro alle madri lavoratrici, per esempio, ma soprattutto deve recuperare la famiglia come ideale politico, ispirandosi cosi` a un umanesimo fondato sul privato per arginare un liberalismo che finisce per negare se` stesso, e una democrazia che produce spesso il suo esatto contrario.

nato a parma nel 1927, pier luigi bacchini e` autore di numerose raccolte poetiche che gli hanno valso il premio viareggio ("visi e foglie", 1993) e il premio s. pellegrino ("scritture vegetali", 2000). in "cerchi d`acqua" egli si misura liberamente con le forme brevi della poesia giapponese, dall`haiku al tanka, in un impegno che ne ha accompagnato un ventennio di attivita`. la sua poesia della natura risuona di emozioni e memorie, sentimenti e colori, chiarezza e concentrazione di significati. grazie all`innesto con la cultura orientale, bacchini crea una forma poetica originale che recupera la sacralita` dell`esistenza, l`intensita` dell`amore e della leggenda.

"nelle catacombe e` rimasto a lungo, seguito da pochi lettori: che pero` si chiamavano caproni, luzi, soprattutto giudici. (...) la sua e` una poesia tutta interiore, di meditazione critica sull`esistenza, fra gli istmi e le chiuse in cui si muove, alla ricerca di un passaggio stretto, illuminato da una intermittente luce religiosa. ma non poesia solipsistica, da compiacimento ombelicale. l`interiorita` e` suggerita, secondo il grande modello di caproni, dalle presenze esterne, oggetti, figure, paesaggi" (giorgio calcagno, "la stampa-ttl").

riccardi lavora da sempre a un disegno d`ampio respiro poematico, dove trova netto risalto questo libro, la cui narrazione in versi si ambienta nei due luoghi essenziali di una precisa geografia poetica: la campagna parmense del podere di cattabiano e quella che fu la "piccola stalingrado", cioe` sesto san giovanni. ed e` una narrazione poetica di sorprendente energia, all`interno della quale si stagliano, nella mitologia industriale dei quattro grandi stabilimenti, le imponenti presenze delle macchine e degli automi, i "bagliori dei forni e dei laminatoi", i congegni della produzione azionati da uomini che vivono la fabbrica come "la bolgia dei vivi".

l`ultimo viaggio di simone martini, da avignone alla natia siena, ma anche un viaggio alla riscoperta del mondo, un percorso di purificazione, iniziatico e sapienziale. un itinerario della mente che riesce a cogliere insieme il minuscolo seme che genera la vita e l`insondabile maesta` del cosmo, lo scorrere del tempo e la vertigine dell`eternita`.

"verbale" e` il rendiconto di una nuova tappa verso quella sua laica "noche oscura" dove principio e fine (agostinianamente) s`incontrano e si confondono, in un reciproco scambio di ruoli e di identita` e a dispetto di ogni tentazione consolatoria. ranchetti esorcizza ogni atteggiamento retorico (l`invocarla come il temerla) verso quella nostra finale e fatale me`ta che un grande etnologo come ernesto de martino definiva "crisi della presenza". e del resto "io come il ragno tesse/ la sua tela traendola/ da se` da se` ed essa/ e` per lui nido territorio e arma e per altri morte/ cosi` cio` che da me/ proviene e` solo/ altra forma del corpo/ e della mente nella crescita/ del puro delirio".

siamo noi la "gente di corsa" alla quale tiziano rossi ha dedicato questo suo libro ricco di risonanze interne, con accordi ed echi quasi musicali. per ogni pagina due quartine appaiate, dedicate ciascuna a una persona, identificata con una iniziale (i bambini che popolano la prima e l`ultima sezione, che vale come nuovo inizio), un nome (i giovani) o un cognome (gli adulti e gli anziani). una scheggia di vita, un`emozione colta al volo, un`immagine rubata con la coda dell`occhio, in cui e` possibile afferrare il riflesso di un`intera esistenza.

"sovente congiunge con i fili delle parole due poli opposti e simmetrici dell`essere e li fa reagire tra loro attraverso tre lingue diverse, ma sorelle, che si rincorrono e s`insinuano l`una nell`altra: il latino, alma mater di tutto quello che noi siamo; l`italiano, ormai prossimo, come il latino, a diventare lingua morta (ma i poeti, diceva pascoli, sono sempre poeti di lingua morta); il dialetto di cuma, lingua del grembo e del nido (di , dice sovente), sulfureo e come la terra in cui vive il poeta." (giuseppe leonelli)



il dizionario compatto italiano-svedese svedese-italiano e destinato a chi, anche in un volume di dimensioni ridotte, cerca non solo parole di lingua comune ma anche i termini piu importanti delle arti, delle scienze, delle professioni, dello spettacolo. l?indicazione delle forme flessionali, la presenza della fraseologia essenziale, la chiara suddivisione delle accezioni, le informazioni sulla grammatica di base, fanno di questo dizionario uno strumento di immediata cosultazione, valido e indispensabile per operatori culturali, turisti, insegnanti e studenti. nel libro * 792 pagine * oltre 32.000 parole ed espressioni * appendici grammaticali e fraseologiche * indicazioni per la corretta pronunciaquesto dizionario e pubblicato in svezia da norstedts forlag ab con il titolo "norstedts italienska fickordbok".

un`opera curiosa e interessante che spazia da stravaganti teorie, spesso elaborate da autorevoli letterati o scienziati, alle terapie alternative (omeopatia, cristalloterapia, iridologia, terapia del colore) e ai loro autori (bach, bates), fino alle varie forme di interrogazione del futuro (astrologia, numerologia, divinazione). l`enciclopedia raccoglie 11000 voci, corredate da rimandi e note bibliografiche; circa 30 riquadri di approfondimento e curiosita`; oltre 200 illustrazioni. in appendice, la bibliografia generale, l`indice analitico e l`indice dei nomi costituiscono utili sussidi alla consultazione.


il romanzo racconta le vicende individuali di due uomini e delle loro famiglie, profondamente segnate dall`orrore della seconda guerra mondiale e dell`olocausto. la prima parte traccia la rinascita spirituale e fisica di jakob beer, un piccolo ebreo sottratto alle stragi da athos roussos, che lo alleva prima in grecia poi in canada, insegnandogli a recuperare il passato senza restare prigioniero del dolore. nella seconda parte il giovane canadese ben, figlio di ebrei sopravvissuti allo sterminio, ripercorrera` le tracce sentimentali e artistiche del piu` maturo amico jakob e della sua adorata seconda moglie, da poco scomparsi.


quest`opera fu portata a termine poco prima della scomparsa dell`autore. suoi temi principali sono: il sermo humilis, come forma cristiana dello stile sublime antico, nei primi autori cristiani e nella prosa latina del primo medioevo; la rinascita dello stile elevato nelle nuove condizioni di vita del tardo medioevo; la storia dei secoli in cui non esistevano un pubblico letterario e una lingua letteraria generalmente intesa, dal tempo di tacito e plinio fino ai primi documenti delle letterature in lingua popolare e a dante. questi saggi colmano il vuoto lasciato nell`altra sua grande opera, mimesis, per il periodo 600-1100, il meno studiato della letteratura europea. ma non si tratta di un`integrazione dovuta a puro desiderio di completezza. da un lato, qui sono collocati in primo piano i problemi centrali dell`interesse auerbachiano: le basi e gli elementi di unita` della civilta` europea, visti nella genesi storica del nesso eredita` classica-societa` moderna; la formazione di quello stile letterario che costituisce tuttora il sostrato delle letterature europee, in rapporto ai tipi determinati di pubblico nazionale sorti nel tardo medioevo. dall`altro, in questi saggi concentrati su un "campionario" stilistico omogeneo, auerbach e` ricondotto a un impiego piu` esatto e penetrante del suo metodo, che consiste nel risalire dall`analisi stilistica monografica alla costruzione sintetica e al quadro storico-sociologico d`assieme.

il matrimonio e` equiparabile all`arte, in quanto in entrambi l`inclinazione, il capriccio, l`ispirazione soggettiva si sottomettono a una specie di patto etico-formale. entrambi sono un servizio borghese alla vita ed entrambi un sacramento, perche` e` nei sacramenti che lo spirito si fonda sulla materia, la carne, il sangue. questo il messaggio di thomas mann in un gustoso saggio che dedico` alla moglie katja e che proponiamo nelle autorevoli traduzioni del germanista italo alighiero chiusano e di lavinia mazzucchetti.

i casi clinici di freud rappresentano la fondazione dell`edificio psicoanalitico. la consistenza di tale fondazione e` pero` ambigua, contraddittoria. all`origine non vi sono fatti, ma storie narrate, ascoltate che tessono la trama di un resoconto che ricorda dappresso la finzione letteraria. alla grande prosa freudiana, gli storici hanno contrapposto la realta` accertata dai documenti; gli eredi, accettandone la verosimiglianza, ne hanno corretto gli errori, per una sempre maggior coerenza della disciplina. la storia clinica dell`uomo dei lupi dice di un incontro straordinario, che puo` darsi solo nello spazio dell`analisi. incontro con la realta` psichica dell`altro, cui la teoria risponde costruendone la scena dell`accadere, attraverso le nozioni che il caso permette di definire: scena originaria, nevrosi infantile... finzione o realta`, successo o insuccesso terapeutico, la cosa non sembra rivestire una grande importanza.

il libro raccoglie il materiale di sei conferenze e diventa occasione per riflettere sulla distanza fra l`uomo ipoteticamente senza connotazioni e l`uomo connotato. la definizione "l`altro"/"gli altri" puo` venir intesa come l`altro da se`, come l`individuo contrapposto agli altri individui, ma anche l`altro che affonda le radici nella diversita` di sesso, generazione, nazionalita`, religione. attraverso il reportage (che secondo kapuscinski e` il genere letterario piu` collettivo che esista) l`autore ricorda gli interlocutori incontrati sulle strade del mondo, quelli che raccontano la storia della loro vita o che parlano della societa` alla quale appartengono. questi interlocutori sono persone fatte da due parti spesso difficili da separare. una e` l`uomo chiunque, l`altra, sovrapposta e intrecciata alla prima, e` l`identita` razziale, culturale e religiosa. le due parti non appaiono mai distinte, allo stato puro e isolato, ma convivono influendo l`una sull`altra. kapuscinski fornisce in questo lavoro il suo punto di vista sulla percezione culturale delle persone.

nel 2000 "gli ultimi della classe" ha aperto la strada a una visione di napoli non patetica, non rassegnata, non retorica. il tema del libro e` l`abbandono scolastico, affrontato con empatia e severita`. l`autrice ha diviso una stagione con i maestri che, a dispetto di ogni difficolta`, offrono ai bambini che vivono nelle sale giochi, nei bar, nelle vie delle periferie dimenticate e nei cantieri del lavoro nero una scuola diversa da quella che li ha respinti e perduti. e ha raccontato le storie, le voci, i volti di quei ragazzi e degli insegnanti, della loro "scuola di strada", un esempio studiato e imitato in tutto il mondo.

romanzo ambizioso e potente, anni di cani fa i conti con le contraddizioni della coscienza tedesca. lo fa montando una storia a tre strati, fittissima di eventi, di memoria, di figure umane e animali. due i personaggi centrali: eduard amsel, il ragazzo mezzo ebreo, grassoccio, goffo, materasso della ragazzaglia, figlio di mercante, dotatissimo nella costruzione di spaventapasseri, piu` tardi pittore, poi coreografo e infine proprietario di una miniera; e walter matern, il robusto rampollo di una dinastia di mitici mugnai, l`amico d`infanzia e il fratello di sangue di amsel, lo sbandato, l`ubriacone, l`ex comunista, l`attore, il milite sa, il nazista, il disertore, il cattolico, l`heideggeriano, l`antifascista che, accompagnato dal cane di hitler, percorre la germania del dopoguerra alla ricerca dei colpevoli... intorno a queste due vite parallele, un brulichio di personaggi: gli arcaici abitanti dell`estuario della vistola, come il mugnaio matern, che predice il futuro ascoltando i vermi della farina, come i paesani del werder, i professori, le sa, le nonne e, specialmente, la ragazzetta tulla, sinistra, attraente, misteriosa, perduta.

un impiegatuccio francese, scontento del lavoro che fa e della donna con la quale vive, trova il coraggio, durante i giorni di ferie trascorsi a firenze, di lasciare la sua compagna e il lavoro. e come per premiare il suo coraggio, il caso sembra accorgersi di lui.

ludwig wittgenstein ha catturato la fantasia popolare apparendo come una sorta di moderno socrate: l`affascinante e attraente maestro della logica enigmatica. ma che cosa ha veramente detto wittgenstein? qui incontriamo: un uomo stravagante, il rigoroso logico che privilegiava la poesia rispetto alla filosofia; uno che eredito` un`immensa fortuna e la diede via tutta; un intellettuale che cerco` la morte nelle trincee della prima guerra mondiale; un grande maestro che suggeriva ai suoi studenti di lasciar perdere la filosofia; un`anima tormentata che si dilettava in scherzi e nella lettura di libri polizieschi; un solitario che ispirava amicizie di tutta una vita. qui troviamo anche una guida chiara e accessibile sia al suo lavoro principale, il tractatus logico-philosophicus, un apparente ghiacciaio di logica, sia al suo successivo ricerche filosofiche. chiunque si senta respinto dalla complessita` di questi lavori, o attratto dalla fama di wittgenstein ma troppo impaurito per leggerlo, trovera` nel lucido testo di john heaton e nelle brillanti illustrazioni di judy groves l`introduzione ideale a un grande filosofo del ventesimo secolo.

carl gustav jung e` stato il piu` enigmatico e controverso discepolo di sigmund freud. ha introdotto nella psicoanalisi questioni cruciali sulla religione e sull`anima, che freud aveva lasciato in disparte. il libro spiega le teorie che hanno portato jung a staccarsi da freud e ne descrive il quasi esaurimento psicotico a meta` della sua vita: un "viaggio notturno per mare" dal quale riemerge con nuove radicali scoperte sulla natura dell`inconscio. il libro dimostra come sia stato del tutto logico per lui - nella investigazione dei sogni, fantasie e disturbi psichici, dei suoi pazienti - finire a esplorare la psicologia della religione, l`alchimia, l`astrologia, i ching e altri fenomeni trascurati della scienza.

un libro che e` biografia e storia insieme. da un`infanzia privilegiata e protetta tra i neri benestanti di atlanta alla marcia dei poveri su washington: una vita per capire e combattere la realta` insensata, eppure drammaticamente reale, del razzismo.

questa raccolta celebra il settantacinquesimo anniversario di pen, l`associazione di scrittori che ha difeso personaggi come vaclav havel, artur koestler, fedrico garcia lorca e altri che hanno dovuto affrontare il carcere, la tortura e persino la morte, per la semplice colpa di esprimere le proprie idee. un`antologia che esemplifica uno dei piu` notevoli, e per lo piu` trascurati, generi letterari del nostro tempo: le opere di scrittori incarcerati per motivi politici. le loro lettere, i diari, le poesie e i ricordi accompagnano il lettore attraverso l`esperienza della prigionia.

barnum e` sinonimo di spettacolo circense. per baricco, e` la parola-filtro con cui si diverte a guardare il mondo nei suoi interventi giornalistici (prima su "la stampa" di torino, indi su "la repubblica" con cui continua a collaborare): che siano eventi minori e marginali o grandi occasioni (la rivisitazione dell`arte di maria callas, il terremoto in umbria, un viaggio in giappone, l`arte di pollini, l`eredita` di calvino, e cosi` via), il taglio e lo stile sono quelli dello scrittore che va oltre il panorama offerto dai media intervenendo in qualche modo con il proprio pensiero e la propria intelligenza.

gli animali possono essere "mangiati, addomesticati, accarezzati, protetti, messi in mostra, immaginati, descritti": sono queste le parole chiave per capire le diverse modalita` di relazione dell`uomo con essi, dice l`autore nei corrispondenti capitoli del suo libro. il punto di vista di molte persone verso gli animali e` mutato rapidamente, anche grazie alla divulgazione delle ricerche scientifiche sia in campo zoologico, sia in campo etologico, sia in campo ambientale. non solo i rapporti tra "noi" e "loro" sono cambiati, ma anche quelli degli uomini fra loro: dal rapporto alimentare e di sopravvivenza, a quello di convivenza e addomesticamento, al rapporto di tutela e sfruttamento materiale ed economico.

nel 1995 clara sereni accetto` la carica di vicesindaco a perugia. da questa esperienza, conclusasi con sofferte e motivate dimissioni, sono nate molte di queste "note" che, quantunque concepite per le pagine di un quotidiano, o scritte per convegni e occasioni pubbliche, assumono una precisa fisionomia di taccuino morale e politico. diario pubblico e diario privato, questo "taccuino di un`ultimista" parla di donne che si confrontano con il potere senza intaccare la loro identita`, di banche del tempo che retribuiscono occupazione e competenze, di handicappati che conquistano la dignita` di essere utili, di una comunita` che si muove a partire da microprogetti e alla rete di questi microprogetti affida la ricostruzione di una possibile societa` civile.

una cronaca che, di fatto, e` gia` storia: tangentopoli, l`interminabile eutanasia della cosiddetta prima repubblica (morta per via giudiziaria) e lo stentato parto-aborto della seconda (nata per taglio maggioritario e gia` finita in metastasi). tra governi tecnici a base allargata e "discese in campo", pressati dal nuovo che avanza e da tutto il vecchio che e` avanzato, e che percio` torna alla carica, michele serra presenta una galleria di macchiette e di eroi di giornata; nomi nuovi, curricula seminuovi e facce decisamente gia` usate: il sempreduro bossi, il minaccioso pannella, il miliardario ridens... ma nei testi di serra non c`e` solo politica, ma anche i suoi grotteschi copioni e i suoi stralunati figuranti.

"senior service e` una sigaretta inglese (sul pacchetto c`e` un vascello bianco in campo blu), ma e` anche una storia di famiglia. non e` una biografia nostalgica, e non passerebbe come romanzo di formazione. e` semplicemente la storia piu` speciale che conosco" (c. feltrinelli). giangiacomo feltrinelli, editore con "la testa fra le nuvole e i piedi per terra". l`infanzia, il legname di famiglia, il dopoguerra, la militanza nel pci, lo spirito del "fare le cose", la nascita della casa editrice fino alla lotta armata, le minacce, la fine. una biografia che ripercorre un periodo importante della nostra storia.

nel novembre 1999 giuseppe cederna parte con alcuni amici per il nord-ovest dell`india, zona meta di un pellegrinaggio hindu verso le sorgenti del fiume sacro per eccellenza, il gange. guidato da una serie di coincidenze, percorre in auto e a piedi la via delle sorgenti e delle confluenze. un racconto in cui si fondono lo stupore del cammino dentro una natura che ancora si manifesta come ignota e miracolosa, gli incontri straordinari, la riconquista - proprio attraverso il filtro della distanza - di una vicinanza al se` piu` profondo e alle immagini dell`infanzia.

e se il divino dante avesse esplorato la nostra disgraziata contemporaneita`? nella cinquantina di brani apocrifi della commedia pubblicati in questo libro, che si suppongono scritti dal poeta durante l`esilio, l`austera tensione etica del fiorentino si realizza nella consueta potenza immaginaria e stilistica. percorrendo con virgilio, di preferenza, siti infernali, dante incontra numerose maschere del nostro tempo e osserva, talvolta stupito, talvolta inorridito, l`articolato esercizio fantastico della giustizia divina. il mondo, il nostro mondo (con i suoi bush e i suoi berlusconi) precipitato dentro i versi di un dante che sa punire e salvare. le tavole di altan accompagnano le storie infernali con nuova divertita sapienza pittorica.

il paesaggio e` insieme luogo della vista, della memoria e dell`affetto: ogni sguardo incontra un paesaggio, ma al contempo lo ricrea fino a idealizzarlo. visione e sentimento si muovono insieme, creando una sorta di benefico cortocircuito fra bellezza ed emozione, fra immagini e affetti. raffaele dilani, docente di storia dell`estetica all`universita` di bologna, ci accompagna alla scoperta e al piacere di "guardare" davvero, in un viaggio attraverso i secoli e attraverso i luoghi. scandito in quattro tappe (i piaceri del turista illuminato; il mito dello sportivo; scenari di bellezze naturali; la contemplazione del paesaggio), questo libro insegna a riscoprire una contemplazione nuova e consapevole delle forme che chiamiamo mondo.

"c`e` chi ama la musica rock, chi l`opera, chi il bricolage: ma tutti vedono film. e non c`e` nessuno che non si sia trovato almeno una volta a cena da amici coinvolto in una animata discussione su un film, a difenderlo o attaccarlo con convinzione. tutti coloro che amano il cinema sono spesso buoni lettori che forse leggerebbero con piacere libri sul cinema capaci di parlarne con la stessa passione che suscitano i film. i libri di cinema, invece, sembrano parlare solo a esperti di film o a studiosi specializzati. l`idea del testo e` proprio quella di un libro che si rivolga a tutti e che sappia raccontare per quale ragione sedersi di fronte a un film, ad assorbirlo immobili per quasi due ore, e` un`esperienza piu` misteriosa di quanto si creda e come ha fatto il cinema a diventare proprio questo: da spielberg ai fratelli coen, da hitchcock a welles, da polanski a coppola, il libro cerca di mostrare il modo in cui i film raccontano i propri segreti, senza svelarli." (mario sesti)

lei si chiama remedy, e` californiana ma vive a parigi e scrive per riviste di moda. si barcamena fra un articolo sulla pelliccia di orsetto lavatore, devastanti te` pomeridiani con inserzionisti, imprendibili fotografi e il corso serale di danza del ventre. la pausa pranzo e` dedicata a una visita in chiesa: remedy e` cattolica e, a suo modo, devota. ha letto e riletto una breve vita dei santi e si e` scelta i suoi protettori. del resto, la madre e` stata esplicita in merito: se li sai pregare come si deve, i santi ti aiuteranno a trovare l`uomo perfetto. gia`. l`uomo perfetto. e appunto quello che manca nella vita turbinosa e colorata di remedy. e passata attraverso un maturo acrobata, un aristocratico schizzinoso, un giovane mandriano, ma alla fine le cene piu` esaltanti sono sempre quelle con il suo gatto jubilee. ecco pero` comparire mouktar, il pony che consegna pizze a domicilio, dispensatore di saggezza filosofica e di mistero virile. forse e` la volta buona?

direttore d`orchestra e regista dialogano sul tema controverso dell`"interpretazione" a partire dal tristano e jsotta, opera capitale di richard wagner e del teatro d`opera moderno. un`occasione unica per spiare il lavoro che cuce insieme parola e musica, recitazione e canto. i lettori - e non solo i melomani di stretta osservanza - sono chiamati a partecipare a un rito eccezionale, che e` per l`appunto quello della costruzione del suono e dello spettacolo di un capolavoro chiave nello sviluppo storico della musica moderna: wagner e il suo tristano (cosi` profondamente ambiguo e ricco di futuro) offrono il destro per una appassionante meditazione sulla "realizzazione" di un`opera. un`occasione unica per svegliare l`intelligenza dell`ascolto e della lettura dell`azione teatrale. mai si e` misurata tanta passione nel condividere le ragioni della creazione di uno spettacolo. uno spettacolo che rimanda ad altri spettacoli e definisce una forma di "fare" teatro d`opera che ha lasciato una traccia profonda nella cultura contemporanea.

nel 1999- daniel barenboim ed edward said danno vita al grande progetto della west-eastern divan orchestra, che fonde nel proprio organico musicisti arabi e israeliani. non e` un progetto "di pace". non c`e` nulla di pateticamente ecumenico in questa esperienza che continua. unica certezza e` la musica, il fare musica insieme. elena cheah - violoncellista della divan orchestra - ci racconta, attraverso una serie di ritratti, attraverso le testimonianze di alcuni protagonisti di questa avventura, i conflitti, gli affiatamenti, le speranze di ciascuno di loro. ed ecco emergere gli entusiasmi, la condivisione del tempo, gli spostamenti, il lavoro assiduo delle prove, l`imperio seduttivo del maestro barenboim. e ancora la vitalita` e la problematicita` che stanno intorno a quella forma tutt`affatto particolare di costruzione di armonia che e` il lavoro collettivo dell`orchestra. la west-eastern divan orchestra di elena cheah e` un microcosmo dove si intrecciano storie di vita tragiche e momenti esilaranti, paradossali peripezie burocratiche ed esistenze avvitate sull`amore per la musica.

quella che racconta alberto manguel non e` la storia della lettura, ma e`, appunto, una storia della lettura: soggettiva e unica, e proprio per questo di tutti. infatti, alla dissertazione letteraria, manguel aggiunge annotazioni personali, passi autobiografici, aneddoti che dissacrano la letteratura in quanto scienza e che invece sanciscono la superiorita` della lettura e, soprattutto, dei lettori. cosi`, dopo aver chiamato in causa autori come plinio, dante, cervantes. victor hugo, rabelais e borges, manguel parla della forma del libro, dei libri proibiti, del valore delle prime pagine, di cosa vuol dire leggere in pubblico e, al contrario, dentro la propria testa, e ancora, del potere del lettore, della sua capacita` di trasformare e dare vita al libro, quanto e forse piu` dell`autore stesso, della follia dei librai e del fuoco sacro che divora ogni vero appassionato di storie.

l`harry`s bar e` molto piu` che un bar. l`harry`s bar e` un`istituzione. ai suoi tavoli si sono seduti re, principi, i protagonisti della storia e le stelle dello spettacolo - da woody allen a giorgio de chirico, da ernest hemingway a frank sinatra. arrigo cipriani racconta con schiettezza, umorismo e agilita` i cinquant`anni passati dietro il bancone dell`harry`s bar, che nella sua narrazione diventa il centro del mondo il punto d`incontro in cui storia personale e storia si confondono e si compenetrano. ecco allora un arrigo che si barcamena tra il lavoro nel bar e gli studi di giurisprudenza mentre infuria la seconda guerra mondiale; e ancora, gli insegnamenti ricevuti in collegio e le lezioni impartitegli da avventori abituali; le battaglie contro l`acqua alta e le visioni di donne bellissime che calcano il "palcoscenico" dell`harry`s bar.

micol ha preso la direzione sbagliata. ha perso l`amore della sua vita, la passione che travolge una volta sola. ora un libro riaccende la sua memoria. l`ha appena acquistato e nel risvolto di copertina - non ha dubbi - si fa cenno a un episodio che la riguarda. legge il romanzo e ogni dettaglio coincide. come mai il nome dell`autore non le dice nulla? in verita` non lo conosce nessuno. forse si tratta di uno pseudonimo. che fare? una cosa e` chiara: deve scoprire chi e`. in quel raccponto c`e` la sua storia d`amore con manlio, tenero e affascinante, c`e` la sua decisione di abbandonare la famiglia, c`e` infine l`appuntamento al quale manlio non si e` mai presentato. seguendo gli indizi disseminati nel romanzo micol riesce a trovare una strada.

betti vive a parigi, e` appena uscita da un divorzio e per arrotondare lo stipendio lavora nella rosticceria araba di hassan. tra i clienti abituali spicca suleiman - algerino, professore in un liceo di periferia, musulmano praticante e depresso. betti e suleiman si guardano, si scrutano, lanciandosi occhiate di sfuggita e sperando che prima o poi uno dei due faccia un passo avanti. ma quando finalmente si incontrano casualmente a una festa e si parlano per la prima volta entrambi rimangono delusi. si immergono di nuovo nelle rispettive solitudini concedendosi qualche altro appuntamento. ed e` proprio la solitudine che alla fine salda il loro rapporto, che all`inizio ruota attorno alla voglia di betti di soggiacere alle fantasie erotiche dell`uomo, spesso al limite della violenza, ma che poi si tramuta in sincera intesa. betti riesce cosi` a rielaborare il trauma legato alla sua prima storia d`amore: ha solo quattordici anni quando si innamora di ennio - un meccanico trentenne sposato - con il quale, in cambio della sua innocenza, impara a conoscere i segreti del proprio corpo e del sesso. la moglie di ennio li scopre e denuncia il marito per pedofilia. betti e ennio scappano, vanno a torino, ma la polizia li blocca, nasce uno scontro a fuoco e ennio perde la vita. da allora betti non e` piu` riuscita a voltare pagina, ma soprattutto non e` piu` stata capace di ammettere con se stessa di meritare un futuro migliore. e forse con suleiman, un uomo cosi` diverso, ha l`ultima possibita`.

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"il personaggio principale, almeno in quei momenti di lucidita` in cui riusciro` ad impormi una linea di condotta, sara` il mio defunto fratello maggiore seymour glass che (preferisco dir tutto in un`unica frase da necrologio) nel 1948, all`eta` di trentun anni, mentre era in vacanza in florida con sua moglie, si tolse la vita. egli ebbe un grande significato per moltissime persone con cui venne a contatto e per noi, suoi fratelli e sue sorelle, egli fu tutto. tutto quel che e` realta`, egli fu, per noi: il nostro unicorno striato di blu, il nostro specchio ustorio, il genio di famiglia che da` consigli a tutti, la nostra coscienza portatile, il nostro commissario di bordo, il nostro unico poeta..."






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come si sviluppa la personalita` gay? perche` gay non e` solo una sessualita` particolare, ma e` un mondo affettivo, un bisogno di relazionarsi sentimentalmente ed emotivamente con persone del proprio sesso. questo libro sostiene una visione antideterministica dell`omosessualita`, spiegandola in termini di normali dinamiche di sviluppo affettivo, il cui esito e` guidato dal significato attribuito alle emozioni che il bambino prima, l`adolescente poi, elabora nel corso del suo sviluppo interagendo con le figure significative. i problemi, le vicissitudini e le scelte di questo percorso di vita aperto e non determinato vengono descritti nel libro dal punto di vista interiore della persona, raccontata seguendo la sua storia evolutiva.

i protagonisti di questo libro, un missionario, un naturalista e un giornalista, si stabilirono nel giappone del xix secolo contribuendo in modo attivo alla modernizzazione del paese. fu un incontro con una cultura che cercarono di comprendere senza riuscirvi mai veramente. ma tutti e tre vennero trasformati dal giappone: specchiandosi nelle sue tradizioni e nella sua vita quotidiana, questi primi osservatori ne riportarono una nuova immagine del proprio mondo. rosenstone ripercorre la loro avventura intrecciando la ricostruzione storica con le osservazioni condotte in prima persona dai tre personaggi.

la corrispondenza tra vittorio sereni e alessandro parronchi inizia nel 1939, quando i due poeti si incontrano per la prima volta a firenze, e continua fino al 1983, anno della morte di sereni. il rapporto epistolare e` particolarmente intenso nella prima parte della loro lunga conoscenza, dai contatti iniziali fino a tutti gli anni cinquanta, mentre successivamente si riduce. i loro colloqui definiscono uno spaccato molto ampio della vita culturale del novecento, sia per quanto riguarda la vastita` degli argomenti trattati, sia in relazione alla finezza e all`originalita` del giudizio critico che entrambi formulano sul loro lavoro come sulle piu` generali questioni di poetica.

una carrella sul mare, piena di umanita` che fugge dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione, dalla tirannia, con il sogno di un altrove. fra loro, c`e` un vecchio. una specie di saggio o di sciamano che ha vissuto, in tempi diversi, molte vile in molti luoghi del mondo. assumendo via via le sue mutevoli identita`, risponde alle domande dei migranti. salvatore veca affida al suo vecchio, carico di anni, di sapere, di scritture, il compito di guardare dentro il nostro destino, il destino di un occidente che. una volta di piu`. si sporge sulla catastrofe possibile. la voce del vecchio e` la voce di una cultura che. per segmenti, per lacerti luminosi, e` tutta chiamata a raccolta, prima del silenzio, e contro il silenzio.






nei racconti che compongono questo volume, rinvenuti tra le carte di fenoglio dopo la sua morte e rimasti a lungo inediti, scene e personaggi delle langhe sono colti con la vena del cronista disincantato ma partecipe del mondo di casa, tra asprezze e generosita`, miserie e grandezze. ma siccome e` di fenoglio che parliamo, le storie di famiglia, i matrimoni, l`ossessione per la "roba", le beghe e le risse lievitano ben presto, fino ad assumere le dimensioni di una ruvida epica paesana. forse perche` dietro a ognuna di queste vicende sta l`incessante sperimentazione dello scrittore: il linguaggio che utilizza accortamente le durezze del dialetto e le robuste metafore del parlare contadino, con il suo piglio svelto e concreto. o forse perche` fenoglio ha, come pochi, la straordinaria capacita` di consegnarci eventi e personaggi memorabili.


tartufo ha saputo conquistare, con la sua falsita`, orgon e madame pernelle, sua madre. elmire, moglie di orgon, ne ha invece riconosciuto l`ipocrisia cosi` come il figlio damis che viene addirittura cacciato di casa quando rivela che tartufo ha cercato di sedurre elmire. orgon vorrebbe invece dargli in moglie la figlia e gli fa donazione dei suoi beni. infine elmire convince il marito ad assistere, non visto, ad un suo colloquio con tartufo in cui lei fingera` di corrispondere alla sua passione. orgon scoprira` cosi` la vera natura del suo protetto. scoperto, tartufo cerca di impadronirsi dei beni di orgon, riconosciuto dalla giustizia, da cui era ricercato da tempo, viene arrestato.


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