
il sessantunenne john shade, professore al worthsmith college dell`immaginaria cittadina americana di new wye, sta ultimando un poema in cui i ricordi d`infanzia si mescolano a interrogativi metafisici sull`"osceno, inammissibile abisso" della morte, che incombe ossessivamente sul poeta dopo che la giovane figlia si e` uccisa gettandosi in un lago. tuttavia shade sigla gli ultimi versi del poema con un`ironica ma serena dichiarazione di fiducia: si vive in qualche luogo anche dopo la fine, e l`armonia dell`arte ne costituisce la tacita promessa. a questo punto nel quieto scenario di new wye irrompe, inaspettata, proprio la morte: uno sconosciuto spara a shade in strada, pochi istanti dopo che ha scritto il suo ultimo verso.




ben prima dell`inizio canonico della globalizzazione, fondamentali tendenze storiche rivelano l`interdipendenza dei cambiamenti politici e sociali a livello planetario. eventi mondiali come le rivoluzioni europee del 1789 e del 1848 si riverberarono all`esterno mescolandosi con le convulsioni che si producevano all`interno di altre societa`. dall`altro lato, eventi esterni all`emergente "nocciolo" europeo e americano dell`economia industriale contribuirono a plasmarne le ideologie forgiando nuovi conflitti politici e sociali. nel corso di tali processi, anche le forme dell`agire umano si adattarono reciprocamente finendo con l`assomigliarsi dappertutto nel mondo. attingendo a una mole sterminata di conoscenze, bayly ripercorre il sorgere di uniformita` globali nello stato, nella religione, nelle arti, nei rapporti di genere, nelle ideologie politiche e nella vita economica nel corso del xix secolo. il quadro che si disegna e` una "world history" che si sottrae a qualunque visione unidirezionale, che accetta di essere decentrata e segnata dalla discontinuita`, dalle rotture non preannunciate e insieme dal permanere di antiche forme di dominio.

"questo libro, forse, lo comprendera` solo colui che gia` a sua volta abbia pensato i pensieri ivi espressi - o, almeno, pensieri simili -. esso non e`, dunque, un manuale. conseguirebbe il suo fine se piacesse ad almeno uno che lo legga comprendendolo. il libro tratta i problemi filosofici e mostra - credo che la formulazione di questi problemi si fonda sul fraintendimento della logica del nostro linguaggio. tutto il senso del libro si potrebbe riassumere nelle parole: tutto cio` che puo` essere detto si puo` dire chiaramente; e su cio`, di cui non si puo` parlare, si deve tacere". cosi inizia la prefazione di wittgenstein al "tractatus" che, edito nel 1921, costituisce, come e` noto, l`unico libro filosofico che egli abbia pubblicato in vita. il libro e` un punto di partenza obbligato per chi intende percorrere il pensiero logico del secolo e inoltrarsi alla scoperta del filosofo che piu` seduce chi cerchi risposte a domande insoddisfatte, sul piano etico e su quello gnoseologico. il volume e` integrato da tutti gli altri scritti filosofici non postumi, dai "quaderni" del periodo corrispondente all`elaborazione del "tractatus", e da un`amplissima bibliografia di e su wittgenstein.

il volume propone una nuova rappresentazione del nord: una citta`-regione globale, un amalgama di economia e societa` molto articolato e flessibile, ma poco governato come sistema. reti di citta` e di imprese si sono strutturate nel tempo e si stanno velocemente trasformando. e una societa` e un`economia di flussi, con elementi di innovazione che finora sono stati poco studiati. tra gli altri temi analizzati dai saggi: il capitale territoriale e sociale del nord; i sistemi di rappresentanza degli interessi e i reticoli in cui si organizzano le domande sociali, le alleanze di mercato e le pressioni politiche; gli intrecci recenti tra industria, finanza e mercati dei servizi locali; i casi delle infrastrutture, dei servizi di pubblica utilita`, della ricerca, dell`ambiente.

l`autore ricostruisce l`evoluzione dei rapporti tra parole e immagini nel web, ipertesto a scala globale, e ne analizza lo sviluppo dal punto di vista del "lettore interattivo" e da quella dell`autore ipermediale, segnalando confini che cadono e ruoli che si mescolano in maniera positiva suggerisce anche i contenuti di una possibile alfabetizzazione di rete, non tecnica, ma cognitiva: per gli adulti e per i piu` giovani.



i racconti che vengono qui presentati rivelano in kipling un esploratore del mistero, sottile e sagace quanto poe o henry james. il tema del doppio demoniaco, nel sogno di duncan parrenness, lo spettro che compare nel riscio` fantasma, l`enigmatica rivelazione che fa intravedere per un istante la verita` al lettore di il giardiniere, sono gli efficaci elementi tradizionali della ghost story a cui kipling aggiunge un alone di esotismo, il particolare colore delle leggende narrategli dagli indiani nella sua infanzia coloniale. questa traduzione curata da graziano kratli, si segnala anche per il corredo di note esplicative e per l`introduzione.




