"Questo suono è una leggenda" è un romanzo sulla musica ma è anche un'accurata riscostruzione storica di un'epoca. Riesce a evocare in maniera straordinaria lo spirito del tempo: lo scintillio del jazz, la provocazione che incarnata dai protagonisti, lo slang...
meirionydd, 1783. henry talbot e un celebre chirurgo londinese, costretto da uno scandalo ad abbandonare la citta per uno sperduto villaggio del galles piu profondo. a offrirgli un salvifico per quanto degradante posto di lavoro e lord julian tresilian, del maniero di plas helyg. tresilian, a differenza di tutti coloro che talbot ha incontrato fin li, persone chiuse nell?asprezza di una lingua impenetrabile, parla un inglese perfetto ma si muove a fatica, consumato da un pallore estremo, e all?occhio clinico di talbot sembra bruciare le ultime energie prima della morte. il compito ufficiale di talbot, tuttavia, non e occuparsi di lui ma della cugina del lord, la vera proprietaria del maniero, che tutti dicono pazza, e di sua figlia linette. linette tresilian e a sua volta una donna "insolita". orfana di padre, a ormai ventisei anni non ha particolare talento ne interesse per la musica, la danza o il ricamo, meno che mai per il matrimonio. passa invece tutto il suo tempo a difendere i diritti dei fittavoli, esercitando la sua lingua tagliente e manifestando una pericolosa indipendenza. anche nel villaggio non mancano le stranezze: i locali sembrano preda di credenze, miti e folklore al punto da avversare, apertamente e violentemente, l?arrivo del medico e dei suoi metodi scientifici. cosi, quando talbot scopre che il suo predecessore e morto in circostanze misteriose, forse addirittura di paura, decide di andare fino in fondo. l?unica a poterlo aiutare pero sembra proprio linette, la sola di cui gli abitanti del villaggio si fidino davvero. linette che forse ha ereditato la malattia della madre. linette che sospetta qualcosa si stia agitando nell?ombra, qualcosa che ha a che fare col grimorio che julian conserva nella libreria...
urania cottage, immerso nella dolcezza del paesaggio inglese, a parte il nome non ha molto della casa di campagna, col suo corrimano di legno lucido, il salotto color prugna che emana una sensazione di lusso pacato. urania cottage e` la prima pagina del primo capitolo di una nuova vita, o cosi` dice mr dickens, il gentiluomo vivace ed energico che le ha condotte fin li`. a martha, arrivata da poco, ricorda una casa di bambola, di quelle dove il fuoco finto e` fatto di nastrini colorati e le finestre non si aprono. forse, pensa, anche la generosita` di cui le ospiti beneficiano potrebbe non essere del tutto autentica. le ragazze del cottage, infatti, sono tutte come lei: spinte ai margini della societa`, con un passato ingombrante frutto di scelte sbagliate. un passato che vogliono cancellare. anche angela burdett-coutts, colei dalla cui prodigalita` dipende l`esistenza di quel rifugio per donne cadute, e` tormentata, seppur non dalla miseria. e` appena stato rilasciato dalla prigione l`uomo che l`ha perseguitata per anni e che ora, nonostante il tempo tra scorso, e` ancora ossessionato da lei. i mondi di angela e delle ragazze finiranno presto per scivolare l`uno nell`altro, e tutte impareranno che per liberta` e indipendenza c`e` sempre un caro prezzo da pagare. ambientato nell`inghilterra che ha ispirato david copperfield, l`ultimo romanzo della "nuova hilary mantel" (cosmopolitan) e` un inno all`incrollabile audacia, alla perseveranza, alla forza corale delle donne.
murano, 1486. davanti agli occhi di orsola rosso si spalanca uno spettacolo meraviglioso: globi incandescenti che roteano come in una danza, ripiani e ripiani di bicchieri, vasi, lampadari aggrovigliati come polpi tentacolari, e poi i colori, lunghe canne blu, bianche, rosse, e dappertutto schegge di vetro che scricchiolano sotto i piedi come brina variopinta. e` la vetreria barovier, dove orsola, figlia di un artigiano rivale, si e` intrufolata per spiare. li`, nella fornace, marietta barovier, una delle rarissime maestre di quell`arte, sta lavorando a qualcosa che cambiera` il mondo: una nuova perla. alle donne non e` concesso fare altro, con il vetro, e orsola si innamora subito di quell`oggetto ricoperto di stelle candide destinato a adornare il collo delle donne d`europa e arrivare fino in africa. quando, poco dopo, il padre di orsola muore in un incidente tanto doloroso quanto banale, saranno proprio la sua passione, la sua intraprendenza e il suo coraggio a tenere alto il nome dei rosso. e tuttavia, anche se orsola ha le mani e il cuore per lavorare il vetro, non potra` fare altro che le perle, dapprima di nascosto, al lume della cucina, e poi apertamente, ma sempre in lotta con la famiglia, le consuetudini, il pregiudizio. nel corso dei secoli i rosso vivranno straordinari trionfi creativi e perdite strazianti, ascese vertiginose e improvvise cadute, ma il tempo nella laguna si muove lentamente come il vetro fuso, e il dono di orsola continuera` a brillare, all`apparenza delicato come le sue creazioni, in realta` indistruttibile. come la citta` d`acqua.
amburgo, oggi. ochsenwerder, quartiere periferico a sud della citta`, somiglia al paradiso nell`estate in cui britta stoever lo visita per la prima volta: le erbe aromatiche spandono i loro profumi e i fiori occhieggiano dalle serre. ma quando vi si trasferisce con la famiglia, mesi dopo, il paradiso sembra aver perso tutto il suo fascino: i campi vuoti e bui, le canne del fiume rinsecchite. la solitudine in cui britta si ritrova, la solitudine dell`argine e della nebbia, dell`elba e delle gru dagli occhi gialli, la stringe in una morsa e fa eco a quella che sente nascere dentro di se`. eppure, da ex geografa, britta e` abituata al silenzio del paesaggio in cui si celano le storie, e quando in una delle sue camminate si imbatte in un cartello che porta il nome di una donna, la sua curiosita` si ridesta. quella che incontra, tuttavia, e` una storia di invidie, di pregiudizi, di persecuzione. e di fuoco. amburgo, 1570. la terra lambita dall`elba e` una palude che solo il costante intervento dell`uomo riesce a contenere. abelke bleken, unica figlia di un ricco fattore, gestisce i suoi possedimenti con saggezza. e` bella, dicono alcuni. e` arrogante, dicono altri: tutta quella terra e` troppa per lei sola. e il giorno in cui, grazie all`attento ascolto della natura, abelke prevede l`arrivo di una tremenda inondazione - che causera` danni incommensurabili - la voce che nel villaggio si diffonde su di lei e` soltanto una: strega. basta poco perche` l`invidia e il desiderio rendano le accuse concrete, condannandola al processo, alla tortura, al rogo. ispirato a una vicenda reale, la palude delle streghe e` un romanzo lirico e crudo insieme, che mescola incanto e ricerca storica per raccontare l`ingiustizia che, travalicando epoche e confini, unisce oggi come ieri i destini delle donne.
tel aviv 2014. e un giorno di luglio dell`estate piu` torrida di sempre, con i razzi che hanno ricominciato a piovere dal cielo, quello in cui jasmin shechter, figlia del re degli affari della citta`, svanisce nel nulla. i potentissimi shechter non vogliono scomodare le forze dell`ordine: e` gia` successo, ogni tanto jasmin sparisce, e poi ricompare. il marito dudi, invece, non si da` pace e si rivolge a mazi morris, ex amica d`infanzia, ex poliziotta e ora investigatrice privata. anche se il suo nome in ebraico significa fortuna, mazal, per tutti solo mazi, di fortuna nella vita ne ha avuta davvero poca. dopo un`infanzia segnata dal dolore e un`adolescenza in cerca di un posto da chiamare casa, si era salvata da se` stessa entrando in polizia. inadatta alle relazioni sentimentali e sessualmente sfrenata, piu` dura e piu` veloce dei colleghi maschi, era diventata presto la punta di diamante della squadra investigativa. fino a quel giorno, terribile, di due anni prima in cui era stata cacciata. per questo mazi morris ora non puo` rifiutare l`incarico. la donna che non ha piu` niente, nemmeno un distintivo da mostrare, sfreccia in sella alla sua moto per le strade roventi di tel aviv in cerca di jasmin, bella e favolosamente ricca, la donna che ha avuto tutto, tranne un motivo per voler sparire. ma mazi e` proprio la persona giusta per capire cosa si cela dietro l`arroganza del potere, perche` sa giocare senza regole e non c`e` abisso che possa farle paura, abiezione che non abbia gia` guardato negli occhi. dalle ville di extralusso alla periferia in degrado della citta` che non dorme mai, l`indagine ad alto rischio di mazi morris, investigatrice dannata in cerca di salvezza, corre a tutta velocita` fino alla sua stupefacente conclusione.
sixiang ha dieci anni, eppure sa bene quanto possa essere capricciosa - e letale - l`acqua. l`anno prima un tifone ha colpito il suo villaggio, nelle campagne cinesi, e lei, la mamma e la nonna si sono dovute rannicchiare in tinozze galleggianti, le pance sempre piu` vuote, schivando rami, detriti, mobili, cadaveri bluastri. ora, pigiata in una stiva insieme a una donna che l`ha comprata per un sacchetto di riso, sixiang non sa cosa aspettarsi dal futuro e dal luogo in cui approdera`, montagna d`oro, dove l`attende una nuova famiglia, o almeno cosi` dice la madam. sopra, sotto e in tutte le direzioni, c`e` solo acqua. montagna d`oro: la terra dell`abbondanza, della ricchezza. la terra in cui nessuno muore di fame. la terra che anni prima il padre di sixiang ha sognato e raggiunto, senza riuscire piu` a tornare. l`unica cosa che la bambina possiede di lui e` una foto, arrivata da oltreoceano proprio il giorno della sua nascita. la stessa foto, avvolta in un fazzoletto di seta, che adesso sixiang spera la guidi nel viaggio alla ricerca di quel che resta della sua famiglia. perche` sixiang sa che montagna d`oro e` ben diversa da quello che tutti raccontano. e il luogo in cui scompare la gente. il luogo delle persone dai mille colori e dalle strade di ferro, che i cinesi come suo padre stanno aiutando a costruire. ma anche un luogo dove ai cinesi come suo padre i bianchi tagliano le trecce, e gliele avvolgono attorno al collo. come un cappio. dalle campagne dell`asia alla san francisco di meta` ottocento, "cani di paglia nell`universo" e` un racconto di immigrazione e identita`; una pagina di storia negata che ye chun illumina con la grazia di una scrittura limpida, capace di insegnarci quanta tenacia e coraggio servono per sopravvivere in un mondo nuovo.
anno di grazia 1882. new york festeggia il nuovo anno tra opulenza e miseria. dalla sua dimora di gramercy park, il cinico giudice james stallworth, affiancato dal figlio e dal genero, lancia la sua crociata: ripulire il famigerato triangolo nero, quartiere di bettole, bordelli, fumerie d`oppio e botteghe di ricettatori, su cui regna la feroce black lena shanks col suo clan di donne versate nelle arti della crudelta`. ma la sete di potere degli stallworth dovra` misurarsi con la furia vendicatrice di black lena.